Sei sulla pagina 1di 1
84 Contributi alla fenomenotogia del godimento estetico convincerei della differenza tra gradimento ¢ godimento (nel gradimen- to, come gia detto, si cela un’evidente presa di posizione) é sufficiente un’osservazione: abbiamo ascoltato un brano musicale con intensa par- tecipazione, ma in atteggiamento di puro godimento; ci viene chiesto se la composizione é stata di nostro gradimento, ma in molti casi non sia- mo in grado di rispondere — abbiamo goduto, ma non abbiamo preso posizione, Quando ci viene posta la domanda esperiamo un netto cam- biamento di atteggiamento, Inizialmente avevamo semplicemente vissu- to, ma ora ci viene chiesta una decisione importante, ¢ per questa il semplice godere non basta. Il godere, di per sé, non implica alcuna deci- sione, Questo fatto non va inteso nel sense che il gradimente non sa- rebbe nient’altro che una riflessione sul godimento; il giudizio «il qua- dro é di mio gradimento» non é soltanto un altro modo per esprimere la constatazione che esso mi ha procurato godimento, L'auto-osservazio- ne dimostra che si tratta di due vissuti diversi, ¢ allo stesso risultato per- veniamo grazic a una prova indiretta: se le cose stessero altrimenti, in- fatti, dovremmo poter esprimere ogni vissuto di godimento in termini di vissuto di gradimento, ma questo accade soltanto nel caso del godi- mento estetico. Dire che ho gradito un sorso d’acqua perché ne ho trat- to godimento é altrettanto poco sensato che parlare di un gradimento sessuale, La mancanza di presa di posizione nel godimento é innanzitutto un momento negativo (¢ un momento, sia detto per inciso, assai essenziale, dato che rende impossibile fondare l'estetica, che per la propria fonda- ‘ne esige una presa di posizione nei confronti delloggetto, sul puro ¢ semplice vissuto del godimento). Ora dobbiamo anche chiederci, in senso positivo, quale di fatto sia, nel godere, la posizione dell’io rispetto all’oggetto. Possiama designarla come «abbandono all’ oggetto», che ov- viamente non coincide con l'accoglienza di cui si parlava in precedenza. L'saccoglienza» fa riferimento al fatto. che nel godimento non ci irra- diamo in direzione dell’oggetto, ma lo stiamo ad ascoltare; l'abbandono, invece, implica che nel godimento non prendiamo posiz: fronti dell’oggetto, ma ci affidiamo a esso, L’«abbandono» non si riferi- sce alla posizione dell'io nel movimento psichico, benst alla posizione dell'io rispetto all’oggetto, Cid non significa, tuttavia, che tra i due momenti non sussista una certa intima affinita. Nel godimento - in ogni godimento — ¢’é un abbandono dell'io al- Voggetto, Si tratta di un abbandono all'oggetto xe! godimento, ¢ non necessariamente di un abbandone al godimento. Per quanto io mi pon- ga interiormente al di sopra del godimento — ¢ torneremo su questa pos- sibilita -, nel godimento in sé @ implicita una rinuncia da parte dell’io a ione nei con-

Potrebbero piacerti anche