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LA COSTITUZIONE DELLUOMO SECONDO KREMMERZ

E LA METAFISICA EGIZIA

Di Viviana Donato

Secondo il pensiero kremmerziano, luomo contiene in s i quattro


elementi che costituiscono luniverso, e che danno vita ai quattro corpi in
cui egli suddiviso, ovvero:
- un corpo materiale, fatto di ossa, carne e tessuti, che prende il nome di
Corpo Saturniano (Terra);
- un corpo pi sottile che emana dal primo, costituendone la sensibilit pi
grave, e che comprende nervi, centri nervosi e cervello. Esso chiamato
Corpo Lunare - o Astrale - (Acqua), per la sua mutevolezza, analoga a
quella della Luna;
- un' individualit promanante dai due corpi precedenti e costituente la
sua mentalit o uomo mentale, ovvero il Corpo Mercuriale (Aria);
- infine, un principio luminoso, intellettivo, che partecipa della vita
universale, e che viene detto Corpo Solare (Fuoco).
Bisogna per precisare che questa suddivisione quaternaria puramente
"didattica", in realt l'uomo unitario poich questi quattro corpi sono
compenetrati tra di loro in modo tale che ogni cellula, ogni atomo di cui
egli costituito, contiene in s gli altri tre, ed essi si manifestano nel suo
Io in base alla loro influenza, a seconda di quale corpo egli pi o meno
dominato. Ognuno di essi rappresenta la sublimazione del pi basso.
All'interno dei Testi delle Piramidi, ed in particolare nel corridoio
della piramide di Unas ed in quella di Pepi I a Saqqara, si trova un elenco
dei vari corpi di cui costituito l'uomo. Vediamo quindi questa
suddivisione secondo la metafisica egizia, rapportandola a quella
kremmerziana.

- Xat il corpo fisico. Esso semplicemente il contenitore dei corpi


superiori, ovvero il Corpo Saturniano. Esso formato da elementi presi in
prestito dal nostro pianeta, le forze ed i materiali che lo costituiscono
sono puramente terrestri.

- Il Ka il corpo energetico, il cui geroglifico rappresentato dalle


braccia protese verso lalto. Il Ka viene anche detto il doppio delluomo,
poich ne riproduce fedelmente le fattezze. Ma il Ka, secondo la
metafisica egizia, anche il corpo indistruttibile, il Corpo di Gloria che
ogni uomo si costruisce in vita, e che permane dopo la morte, quale frutto
delle esperienze fatte nelle varie incarnazioni.
Per quanto riguarda il corpo astrale, gli egizi ne distinguevano una parte
superiore (l IB) ed una inferiore (il BA).

- Il Ba lAnima sensitiva (o astrale inferiore), raffigurata sotto


forma di un uccello con testa umana, lUccello-Anima.

- Il Ba rappresenta lo Spirito animatore, esso porta il fluido vitale e la sua


caratteristica la volatilit, la non fissit, per questo ha bisogno di un
supporto, offertogli dal Ka.

- LIb, il cui geroglifico il vaso, bilittero composto dalla piuma

usata per scrivere e dalla gamba , uno dei termini usati per
designare il cuore, in senso metafisico, che, appunto, versa in terra
(attraverso la scrittura, la piuma) ci che proviene dai piani superiori,
permettendone il movimento sul piano fisico (gamba), e rappresentando
cos lAnima sensitiva superiore (o astrale superiore).
Il Ka, il Ba e lIb possono essere considerati come diverse sfumature del
Corpo Lunare kremmerziano.
Nel Mago, il corpo lunare pu allontanarsi in modo cosciente dal
corpo fisico, mentre nei medium questa separazione avviene in modo
incosciente.
Al momento della morte il lunare, come il Ba egizio, si allontana
definitivamente dal corpo fisico. Esso rappresenta il limite tra la
coscienza presente (uomo moderno, simboleggiato dal duo Saturno/Luna)
e lentit storica che si reincarnata (uomo storico, occulto,
Mercurio/Sole, lessenza che non muta mai nelladattamento al mondo
esteriore).
Nellincertezza nebulosa del corpo lunare o astro della notte, di
dubbia luce, vagante e mobile, crepuscolare e indefinita, sede
dellastrale dei Magi, zona priva di chiarezza, le immagini si
arrestano, si formano, si deformano, si trasformano, si affacciano
irriconoscibili alla coscienza o simboliche allintelligenza. (La Scienza
dei Magi, III vol., pag. 56).

- Khu il corpo mentale inferiore. Esso la sede del pensiero, il campo in


cui nascono limmaginazione e la memoria. Inoltre vi risiedono facolt
come lintuizione e la concentrazione. Anche la meditazione si svolge su
questo piano.
Sekem, lIntelligenza superiore, rappresenta la parte inferiore dello
spirito che trasmette gli ordini della ragione al centro volitivo
dellAnemos.
Questi due corpi sono ulteriori suddivisioni del Corpo Mercuriale.

Il corpo mercuriale (o mercurio) della coscienza delle cose, viventi


sullestremo margine del centro di luce divina delluomo e del mondo,
compendia lessere eterno che si riproduce e continua. (La Scienza dei
Magi, III vol., pag. 56)

Ren, il Nome, lIndividualit, ed magistralmente rappresentato dal


geroglifico formato dalla bocca che parla, emettendo un suono, una
vibrazione, indicato dalla superficie delle acque. Esso rappresenta quindi
la vibrazione propria di ogni individuo.
Infine abbiamo Sah, linvolucro spirituale che circonda la scintilla divina
che sta per incarnarsi, o corpo spirituale, e che rappresenta la vera parte
immortale delluomo.
Ren e Sah sono analoghi al Corpo Solare, la stella di splendore delle
forze divine e della Eterna luce. (La Scienza dei Magi, III vol., pag.
56).
Quindi, riepilogando:

XAT CORPO SATURNIANO - Terra

KA/BA/IB CORPO LUNARE - Acqua

KHU/SEKEM CORPO MERCURIALE - Aria

REN/SAH CORPO SOLARE - Fuoco

Nella maggior parte dei casi, per, come ci dice il Kremmerz, luomo ha
coscienza esclusivamente del suo corpo saturniano. Il Mago, il Maa-Kheru
egizio (il giusto di voce, il saggio) invece, colui che trae i suoi poteri
dallo sviluppo della coscienza degli altri tre corpi, ovvero:

la modalit lunare (coscienza del proprio corpo astrale), la modalit


mercuriale (coscienza del proprio mercuriale o IBI) e la modalit
solare (coscienza del proprio corpo igneo) per la sua finale
trasformazione ammonea (igne natura renovatur integra). In
conseguenza di queste tre modalit di essere, trasmutatorie della sua
unit psichica, egli potrebbe (cum grano salis) separare la sua forma,
cio tutto quanto di lui fa avvertire a lui e agli altri la sua realt
(separando lunare); muovere e proiettare a distanza la sua forma
(separando mercuriale o IBI); irradiare la sua forma (separando
solare). (La Scienza dei Magi, III vol., pag. 658).

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