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Bazzerla - 3 - 2017
Bazzerla - 3 - 2017
DI ATTIVITA DI GESTIONE
I
l settore del fashion presenta delle parti- le persone che sono responsabili delleffettuazione di Marco Bazzerla
colarit che influenzano sia la progetta- delle azioni stesse. Partner di Studio
Temporary manager
zione che la realizzazione di un sistema Il piano, anche in aziende strutturate, spesso non
di budgeting. Oggi, nonostante le aziende viene formalizzato e, ancora pi frequentemente non
vivano in un periodo di forte turbolenza in cui viene nemmeno pensato.
difficile riuscire a programmare le proprie atti- Sono ancora molte le aziende che non hanno maturato
vit, impensabile poter procedere navigando una vera e propria cultura di budget e continuano ad
a vista. Creare un sistema di programmazione elaborare documenti che rappresentano una pura e
economica-finanziaria sicuramente una sfida semplice estrapolazione del passato.
impegnativa che le imprese non possono esimersi
dal cogliere. Oltre alle caratteristiche del settore
fondamentale comprendere le peculiarit Il settore fashion: caratteristiche
dellazienda, in quanto la realizzazione di un del settore
sistema di budgeting non standardizzabile
e quindi non esiste ununica soluzione valida Il settore fashion comprende al suo interno diversi
per ogni azienda e/o situazione. Creare un comparti come labbigliamento, le calzature, la pel-
sistema di programmazione significa impostare letteria, loreficeria/gioielleria, la profumeria ...
un vero e proprio processo interno, cos da con- Ognuno di questi settori presenta tratti comuni ed
sentire alla propriet di prendere le decisioni elementi specifici che, conseguentemente, condizio-
necessarie al mantenimento/miglioramento nano la realizzazione di sistemi di programmazione.
dellequilibrio economico e finanziario Nelle pagine che seguono ci si concentrer sul com-
e alla minimizzazione dei rischi. parto dellabbigliamento. Uno dei primi elementi che
caratterizza molte aziende che operano nel settore la
c.d. stagionalit, periodi in cui si concentrano molte
Il budget: alcune linee generali attivit e in cui si realizzano le vendite. Nellimposta-
zione tradizionale le stagioni di riferimento sono la
Definizione primavera/estate (PE) e lautunno/inverno (AI).
Allinterno di ogni stagione vengono spesso sviluppate
Il budget o meglio, dovrebbe essere, la rappresen- pi collezioni che a loro volta possono essere suddivise
tazione numerica dei piani dazione che unazienda in pi linee. Normalmente le linee prodotte sono
definisce con riferimento ad un determinato periodo uomo, donna e bambino. La tendenza per molte
di tempo. Non quindi una semplice previsione. Tra aziende di questo settore quello di sviluppare accanto
gli elementi che influenzano la sua costruzione rien- alla collezione principale (main) altre collezioni (pre)
trano la strategia aziendale, lambiente, il mercato di al fine di dare un maggior servizio ai canali di vendita.
riferimento e levoluzione storica dellimpresa. La pre collezione ha lo scopo di mettere a disposizione
Spesso nelle PMI il budget sinonimo dellespres- dei canali distributivi alcune proposte che di fatto
sione dei soli dati economici e poca attenzione viene anticipano quelle della collezione principale e spesso si
riservata agli elementi patrimoniali e finanziari tratta di prodotti molto basici.
(Tavola 1). Molte aziende hanno oggi affiancato ai canali di ven-
Il piano di azione un elemento che dovrebbe far parte dita tradizionale anche sistemi moderni di e-commerce.
integrante del budget aziendale e dovrebbe riportare In termini di segmento si possono individuare cinque
informazioni su: elementi:
obiettivi che si desiderano raggiungere; mass, rappresentato da prodotti basici e poco dif-
cosa si intende fare per il loro raggiungimento ferenziati. Si tratta di linee economiche per brand
(azioni); industriali o di prodotti che non hanno un
i tempi nei quali le azioni vanno effettuate; notoriet rilevante;
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DI GESTIONE DI ATTIVITA
bridge, che riguarda marchi industriali di fascia alta e sui mercati esteri (prevalenza Europa) e la quota
le linee pi economiche degli stilisti; di esportazione ha raggiunto il 35% del volume
diffusion, in cui vengono posizionate le seconde o daffari complessivo. Le vendite nonostante le
terze linee realizzate dagli stilisti; difficolt del commercio mondiale crescono con
pret a porter, che si caratterizza per la presenza di uno tassi comunque importanti compresi tra il 5 e il
stilista a capo dellazienda e si tratta di prodotti di alta 10% annuo. La situazione economico finanziaria
fascia con prezzi elevati; pur rimanendo buona ha visto nellultimo triennio
alta moda (couture), i cui prodotti vengono offerti a verificarsi una progressiva riduzione dei margini
pochi clienti. Si tratta, quindi, di prodotti di alto che, sommata alla contemporanea crescita dei
prestigio. costi di struttura sia in termini organizzativi
Un tempo il settore era caratterizzato dalla pre- (personale) che di altri costi (ad esempio marke-
senza di aziende di produzione mentre oggi la ting), ha portato a una forte riduzione dellutile
maggior parte di queste si trasformata in unim- netto.
presa puramente commerciale. Soprattutto chi
vende i prodotti di fascia pi bassa ha delocalizzato Struttura
la produzione in nazioni in cui il costo della
manodopera molto basso. Il fenomeno del tra- Lazienda opera sui mercati esteri e sul mercato
sferimento della produzione allestero ha comun- nazionale attraverso una rete di agenti coordinati dai
que interessato anche prodotti di fascia pi elevata. responsabili commerciali di area (Italia - Estero). Non
In questi ultimi tempi si assistito al rientro di esistono clienti direzionali. Nellultimo biennio
alcune produzioni soprattutto per i prodotti pi lazienda ha avviato un progetto di apertura di negozi
importanti. diretti e ha inserito allo scopo la figura del respon-
sabile darea. La societ proprietaria di due marchi
ed inserita sul mercato con le linee uomo/donna. Da
Il caso aziendale alcuni anni lazienda ha smantellato la propria
struttura interna che gestiva il magazzino e i relativi
Il contesto dei risultati aziendali flussi in entrata/uscita delle merci, per affidarsi a un
partner logistico specializzato nella gestione di pro-
Si presenta il caso di una PMI che opera nel dotti del settore moda. La propriet intenzionata ad
settore fashion e precisamente nel settore del- avviare un progetto di e-commerce e sta vagliando
labbigliamento, che ha delocalizzato completa- alcune opportunit offerte da piattaforme gi esi-
mente la propria produzione affidandosi a terzisti stenti. Le attivit inerenti allo sviluppo delle colle-
sia in Italia che allestero. La societ commercia- zioni vengono svolte da persone esterne (stilisti) che
lizza i propri prodotti sia sul mercato italiano che collaborano con lazienda.
Budget
aziendale
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SETTORI CONTROLLO
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CONTROLLO SETTORI
DI GESTIONE DI ATTIVITA
dalla Direzione come gli sconti e i resi ma, soprattutto, Il secondo elemento del budget aziendale era rappre-
il costo dei campionari. La procedura di budget pre- sentato dallo Stato Patrimoniale (Tavola 3).
vedeva che inizialmente si operasse con una logica di Limpostazione dello Stato Patrimoniale prendeva
scenario. Venivano quindi predisposte due opzioni spunto dallanalisi delle caratteristiche storiche del-
(scenari) che differivano negli obiettivi sia a livello di lazienda soprattutto in riferimento agli elementi del
fatturato che di costi connessi e non (costi di struttura). capitale circolante netto (tassi di rotazione dei
Ci fu ritenuto importante per avviare un percorso di magazzini, giorni medi di incasso e pagamento). Per
riflessione tra limprenditore e il team commerciale quanto riguarda invece gli elementi del capitale
per portare lazienda a sviluppare la soluzione migliore immobilizzato venivano considerati gli elementi sto-
(Tavola 2). rici, gli ammortamenti di budget e gli investimenti
La metodologia applicata nella costruzione dei definiti. La determinazione della posizione finanziaria
valori di budget era in questa prima fase molto netta era funzione dei rimborsi dei finanziamenti a
semplice e sfruttava anche i dati utilizzati per la medio - lungo termine e della posizione a breve che
determinazione dei prezzi di vendita e di costo del derivava dal prospetto dei flussi. Obiettivo dellin-
prodotto. Queste informazioni potevano infatti troduzione di questo secondo elemento era di con-
essere utilizzate soprattutto per validare il margine sentire la valutazione degli effetti che venivano
aziendale obiettivo. Per le vendite venivano appli- prodotti dai risultati economici sulla parte patrimo-
cati i tassi di crescita obiettivo e/o desiderati in niale e cominciare a familiarizzare con concetti come
funzione delle analisi storiche e delle opportunit posizione finanziaria netta, capitale circolante netto ...
che lazienda evidenziava. Per quanto riguarda la Lo schema inoltre permetteva anche di valutare
determinazione dei costi legati al prodotto veni- levoluzione delle grandezze in funzione della crescita
vano sia considerati i dati storici che le valutazioni aziendale.
effettuate in sede di determinazione dei prezzi di Il terzo elemento del budget era rappresentato dal
vendita. Per quanto riguarda i costi fissi il punto di Rendiconto finanziario il cui obiettivo era quello di
partenza era sempre rappresentato dallanalisi dei valutare limpatto che le scelte formulate a livello
dati storici con lapplicazione di ipotesi di conti- economico e patrimoniale producevano sulla cassa
nuit con il passato (applicazione del tasso di aziendale (Tavola 4).
crescita). Solamente per i costi del personale e gli Per la redazione del prospetto sopra riportato si uti-
ammortamenti erano state predisposte tabelle ad lizzano tutte le informazioni provenienti dal budget
hoc che derivavano dal budget delle paghe fornito economico e da quello patrimoniale. Lo schema evi-
dal consulente esterno e dal modulo cespiti per gli denzia quindi limpatto che tutte le voci producono
ammortamenti. Questi ultimi valori venivano poi sulla cassa aziendale (liquidit finale). Lobiettivo di
integrati anche con i dati degli investimenti. questo schema era permettere di evidenziare come le
S cenario 1 S cenario 2
Val ori e spre s si i n mi gl i ai a Val .assol Val % Val ass ol Val %
Ricavi lordi
Resi sconto abbuoni
Ricavi netti
Costo del prodotto var.
Costo campionari
I Margine commerciale
Costi comm.li variabili
II Margine commerciale
Personale
Ammort.accant.
Generali
Altri ricavi
Reddito op.
Gestione finanziaria
Gestione straordinaria
Reddito lordo
Imposte
Reddito netto
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SETTORI CONTROLLO
DI ATTIVITA DI GESTIONE
diverse aree aziendali incidono sulla creazione/assor- In questa prima fase viene impostato un processo di
bimento di cassa. redazione del budget di tipo top - down in cui la
Il semplice sistema qui rappresentato era stato creato partecipazione alla definizione degli obiettivi limitata
interamente mediante lutilizzo dei fogli elettronici. alla sola Direzione i cui membri dovranno poi farsi
Tutti i dati contabili venivano attinti in modo auto- carico della diffusione verso le persone coinvolte.
matico tramite esportazioni dal gestionale verso il Nonostante la semplicit degli schemi e del processo
software creato. viene comunque avviata immediatamente anche
AP -1 AP Bdgt
Valori espressi in migliaia
Crediti vs Clienti
Crediti diversi
Rimanenze
Ratei e risconti
Attivit Corrernti - - -
Fornitori
Debiti Diversi
Ratei e Risconti Passivi
Pas si vi t C orre nti - - -
Capi tal e Ci rcol ante ne tto - - -
Capitale immobilizzato
Capi tal e i nve sti to l ordo - - -
Fondi
Capi tal e Inve sti to ne tto - - -
Banche a breve
Banche a medio lungo
Pos i z i one fi nanz i ari a - - -
Patri moni o ne tto - - -
AP -1 AP Bdgt
Valori espressi in migliaia
Autofinanziamento da reddito
Ammortamenti e accantonamenti
Autofinanziamento
Variazione crediti
Altri crediti
M agazzino
Variazione debiti
Altri debiti
Variazione CCN Operativo
Investimenti
Investimenti
Fabbisogno o S urplus finanz.
APPORTI DI MEZZI FINANZ.
Finanziamenti bancari
Rimborso mutui - finanziamenti
S aldo finanziario
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CONTROLLO SETTORI
DI GESTIONE DI ATTIVITA
lattivit di revisione periodica dei budget (controllo a dei prodotti. Fu abbandonato il metodo del full-
posteriori). costing per utilizzare il direct costing evoluto molto pi
facile da gestire e soprattutto in grado di evitare la
Fase 2 - Approfondimento soggettivit insita nel metodo del costo pieno. Il soft-
ware fu sviluppato sempre mediante lutilizzo dei fogli
La seconda fase definita di approfondimento ha elettronici in una logica di database. Dato che il punto
riguardato in particolare gli aspetti economici del di partenza del budget di stagione e per anno solare era
budget, tenendo in debito conto le particolarit del rappresentato dalle vendite, venne creata un inter-
settore (come ad esempio la stagionalit). Di fatto faccia tra il foglio elettronico e il sistema ERP che
venne creato un duplice sistema: il primo che riguar- conteneva i dati delle vendite dei prodotti storici
dava la stagione vera e propria, il secondo che riportava cos da poter analizzare il venduto dei periodi prece-
gli elementi stagionali anche a livello di anno solare. denti (analisi ABC per prodotto/cliente, ecc.). Il
Questultimo aspetto fu importante per migliorare il sistema gestionale era ovviamente stato strutturato
dialogo con il mondo finanziario e con alcuni profes- secondo corrette modalit per cui venivano gestiti i
sionisti che, a vario titolo, collaboravano con lazienda. dati articolati per: prodotto/tipologia/linea/marchio e
Il primo elemento per la corretta impostazione del per ognuno era possibile risalire alla stagione ma anche
sistema di programmazione stagionale era quindi la a informazioni sui clienti, sui canali e Paesi di vendita
definizione del timing delle attivit tipiche (Tavola 7).
dellazienda (Tavola 5). Una volta definita la collezione nelle sue linee generali
Quanto riportato nella Tavola 5 la rappresenta- lazienda procedeva nella definizione degli obiettivi di
zione in modo sintetico dellevoluzione delle attivit vendita in termini di quantit e prezzo per singolo
della societ nellambito delle singole stagioni. Per articolo. Dalla definizione del budget delle vendite
quanto riguarda le vendite, considerando lanno veniva impostato il budget di stagione (Tavola 8).
solare e le stagioni, i mesi in cui si concentravano i Una volta definite le vendite e determinato il livello di
fatturati erano: gennaio, febbraio, con una coda a scorte necessarie per far fronte a ordini a magazzino
marzo (per la collezione PE sviluppata lanno pre- venivano determinati i livelli di acquisto e, conse-
cedente), agosto settembre con una coda a ottobre guentemente i costi. Allinterno del budget degli
(per la collezione AI). Nei mesi di luglio venivano acquisti venivano ovviamente considerati tutti i costi
consegnati i prodotti della pre collezione invernale e connessi con gli acquisti (dazi, rilavorazioni, ecc.). Per
per il mese di dicembre gli articoli della pre colle- quanto riguarda i costi relativi alle rettifiche di vendita
zione estiva. Dopo aver individuato quali sono e in questi venivano definiti sulla base delle rilevazioni
quali tempi si svolgevano le attivit aziendali venne passate e, inizialmente, sulla base degli obiettivi fissati
definita larticolazione dei dati che avrebbero dalla Direzione. Conseguentemente venivano deter-
dovuto essere rappresentati allinterno del budget. Il minati i costi commerciali (logistica, provvigioni e
punto di partenza era ovviamente rappresentato dal premi) il cui livello era definito in base ai costi per
singolo codice articolo che successivamente sarebbe singolo capo. Oltre alla determinazione dei costi
potuto essere aggregato-disaggregato secondo le variabili di stagione venivano determinati i relativi
logiche del drill-down e drill-up (Tavola 6). costi fissi specifici. A titolo di esempio si citano gli
Per permettere la gestione dei singoli codici fu stilisti esterni e i costi di marketing. In questo modo era
necessario intervenire per creare un nuovo software possibile, quindi, giungere alla determinazione del
per la gestione dei costi preventivi e dei prezzi di listino secondo margine di stagione (Tavola 9).
G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D
Ricerca e sviluppo
Autunno/Inverno Primavera/Estate
Campagna ordini
Lancio produzione
Logistica in arrivo
Vendite
Ricerca e sviluppo
Campagna ordini
Lancio produzione
Logistica in arrivo
Vendite
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SETTORI CONTROLLO
DI ATTIVITA DI GESTIONE
I dati di sintesi espressi nel budget economico estate. In questo documento venivano anche consi-
stagionale venivano articolati sia per marchio che derate le vendite relative agli stock e agli articoli fuori
per tipologia: uomo e donna (Tavola 10). stagione (Tavola 11).
Il budget oltre che per tipologia e marchio veniva Una volta completato il budget economico sia sta-
articolato anche per canale di vendita e per area geo- gionale che gestionale venivano redatti i due
grafica. Oltre al budget stagionale venne introdotto documenti successivi rappresentati dallo Stato
anche una sorta di schema di budget economico Patrimoniale e dal Rendiconto Finanziario (si
gestionale che, elaborato nel mese di novembre, era di vedano le Tavole 3 e 4). Limpostazione del budget
fatto composto dal risultato del portafoglio ordini aziendale era completata anche con la definizione
relativo alla stagione primavera/estate, dal budget della di alcuni semplici indicatori obiettivo come i
stagione autunno - inverno di cui a breve sarebbe margini di contribuzione articolati per prodotto/
iniziata la raccolta degli ordini e una sorta di pre - linea/mercato, ROS, ecc. con lintento di avviare
budget che riguardava la futura stagione primavera/ anche la necessaria fase di controllo.
Marchio
Linea
Tipologia
Prodotto
Sistema
costo
ERP
prodotto
listini
Budget
vendite
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CONTROLLO SETTORI
DI GESTIONE DI ATTIVITA
Budget magazzini
Budget costi logistica
I margine di contribuzione
Li ne a uomo Li ne a donna
Totale Marchio 1 Marchio 2 Marchio 3 Marchio 1 Marchio 2 Marchio 3
Ricavi lordi
Rettitiche su vendite
Ricavi netti
Costo dei campionari
Costi variabili del venduto
Margine industriale
Costi variabili comm.li e logistici
Primo margine di contribuzione
Costi fissi specifici
Secondo margine di contribuzione
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SETTORI CONTROLLO
DI ATTIVITA DI GESTIONE
Con questa seconda fase fu modificato il processo di da un prospetto specifico per area e che permetteva di
budget che divenne molto pi articolato rispetto a collegare le azioni da svolgere per raggiungere
quello inizialmente introdotto. Venne quindi struttu- lobiettivo indicato dalla Direzione. La seconda tabella
rato un vero e proprio comitato di budget che fissava il era preparata per ogni singolo responsabile di fun-
calendario delle attivit. La partecipazione non era pi zione. Nella Tavola 13 viene rappresentata la forma
limitata alla sola Direzione ma vennero coinvolti anche della tabella che veniva strutturata per i due respon-
i principali responsabili di funzione chiamati a portare sabili commerciali (Italia - Estero) che a loro volta
idee e contributi per la fissazione degli obiettivi. La avrebbero provveduto a creare delle schede semplifi-
possibilit di articolare gli obiettivi in modo pi ana- cate per ogni singolo agenti e/o collaboratore.
litico rispetto alla fase precedente permetteva anche di Lutilizzo di questi schemi consent unulteriore affi-
iniziare le attivit tipiche del budget: motivare e namento del processo interno di budget in quanto,
responsabilizzare coloro che sono chiamati allazione. dopo la definizione delle linee generali da parte della
Le attivit di controllo periodiche impostate in paral- Direzione, il comitato di budget iniziava le vere e
lelo al sistema di programmazione permettevano di proprie attivit di individuazione delle possibili
focalizzare le attivit di revisione del budget qualora ve azioni/alternative necessarie al raggiungimento di
ne fosse stata la necessit. quanto individuato in termini generali. Il processo in
questa terza fase divenne molto pi partecipativo
Fase 3 - Completamento anche se non cos diffuso. Questo sistema rendeva
possibile la creazione di indicatori pi articolati che
Una volta terminata con successo la fase 2 del progetto, permettevano di effettuare le attivit di controllo non
lazienda decise di passare alla fase successiva che pi solo a posteriori ma anche in modo anticipatorio. Il
prevedeva di aiutare la Direzione nella creazione di un monitoraggio dei programmi di azione divenne quindi
vero e proprio piano di azione in grado di definire che un elemento integrante del processo.
cosa, chi e quando queste attivit si sarebbero dovute Lelemento successivo per il completamento del
svolgere per consentire allazienda di realizzare i pro- sistema di budgeting aziendale era rappresentato dal
pri obiettivi. Oltre a ci la terza parte del progetto budget di tesoreria (Tavola 14).
consisteva nel completamento del budget finanziario La decisione di realizzare il budget finanziario per
mediante limpostazione del piano finanziario mensi- ultimo era conseguenza sia della mancanza di problemi
lizzato o budget di tesoreria. particolari in ambito finanziario nonostante negli ultimi
Per quanto riguarda il piano delle azioni per ogni esercizi la gestione complessiva assorbisse cassa, sia
stagione lintento era individuare e schedulare le azioni delle caratteristiche organizzative. Nella fase iniziale del
da effettuare per consentire poi la definizione degli progetto non era presente in azienda una adeguata
obiettivi e la loro traduzione in numeri. Per la gestione risorsa che potesse gestire la parte finanziaria secondo le
delle azioni furono creati due schemi di lavoro: il primo logiche moderne. Il sistema era impostato in modo da
generico (Tavola 12) che doveva essere gestito dal recepire tutte le informazioni provenienti dal budget
CFO aziendale in cui erano descritte sinteticamente le economico e patrimoniale. Per la gestione delle entrate,
cose da fare, le persone coinvolte e che dovevano vista la presenza del budget di vendita per cliente, fu
essere controllate periodicamente per verificarne lo possibile impostare delle tabelle che riportavano le
stato avanzamento, il secondo che era rappresentato condizioni di pagamento dettagliate. Questa tabella era
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collegata con un scheda che gestiva gli eventuali medie derivanti dallo studio degli esercizi passati
anticipi presso il sistema bancario. Sul fronte delle considerando ovviamente leffetto della crescita e
uscite per ogni singola voce erano state stabilite delle delle eventuali modifiche legislative. Per quanto
condizioni di pagamento dettagliate (ad esempio riguarda invece la gestione bancaria venne impostato
acquisti di stagione, personale...) mentre vi erano voci lo schema di gestione dei rimborsi finanziari. Il
per cui si era reso necessario utilizzare una media dei completamento del sistema di budgeting mediante la
tempi di pagamento (ad esempio le utenze). Anche la realizzazione dello schema di tesoreria ha permesso
gestione della tassazione fu impostata utilizzando le allazienda di:
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SETTORI CONTROLLO
DI ATTIVITA DI GESTIONE
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CONTROLLO SETTORI
DI GESTIONE DI ATTIVITA
come sia altrettanto importante rendere il processo il Azzone G. (2013), Sistemi di controllo di gestione, ETAS, Milano.
pi partecipativo possibile, sempre in conformit con Bubbio A. (1997), Il Budget, Il Sole - 24 Ore, Milano.
le abitudini e le idee della Direzione. Bubbio A. (2009), Il controllo di gestione nelle imprese del
fashion, IPSOA, Milano.
Invernizzi G. - Molteni M. (1991), I bilanci preventivi nella
Bibliografia formazione delle strategie dimpresa, ETAS, Milano.
Manca F. (2011), Il controllo della liquidit nelle PMI, IPSOA,
Aloi F. - Aloi A. (2012), Il budget e il controllo di gestione per le Milano.
PMI, IPSOA, Milano. Mattiacci A. - Pastore A. (2014), Marketing, HOEPLI, Milano.
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