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Watts
LA
GAIA
COSMOLOGIA
DELLA COSCIENZA
Introduziom di
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ALAN W. WATTS
LA GAIA COSMOLOGIA
Avventure nella chimica della coscienza
* * *
ALAN W . WATTS largamente
noto nel mondo anglosassone e an
che in Italia sono apparse traduzio
ni dei suoi libri. Anche se la sua so
lida formazione filosofica di im
pronta nettamente occidentale, egli ha
attinto abbondantemente alle metafi
siche asiatiche, soprattutto al Buddhi
smo e al Taoismo, pur riconoscendo
che le loro forme di pensiero son,)
difficilmente assimilabili dall'Occiden
te . Di Watts sono gi usciti nella pre
sente collana Il significato della feli
cit; Il libro sui tab; Il Tao: la via
dell'acqua che scorre e Psicoterapie
orientali e occidentali.
L. 5.000
~Ulisse
Collana di studi umanistici
ALAN W. WATTS
LA GAIA COSMOLOGIA
T radllZione di
STEFANI A CENSI
LA
GAIA
COSMOLOGIA
Qui noi parliamo, come anche Alan Watts in questo libro, del
la politica del sistema nervoso, certamente altrettar/to complessa
e certamente altrettanto importante della politica esterna; essa im
plica la mente contro il cervello, il tirar/nico cervello verbale che
si dissocia dall'o rganismo e dal mondo di cui parte, che censura,
vigila e valuta.
Ecco quindi apparire la quinta libert, la libert dalla mente
colta e istruita. La libert di espandere la propria coscienza oltre
la conoscenza culturale costruita. La libert di lasciare la costante
ossessione dei giochi verbali (i giochi sociali, il gioco del s), per
la gioiosa unit di tutto ci che esiste al di l di questo.
Il problema che stiamo trattando non nuovo; per secoli, i
mistici e i filo sofi dell' esperienza religiosa, e quei pochi scienziati
veramente grandi che sono stati capaci di penetrare i confini del
gioco della scienza per poi superarli, se ne sono occupati; e Wil
liam James, il grande psicologo americano, lo ha compreso e de
scritto chiaramente .
... la nostra normale coscienza in stato di veglia, la cos detta coscienza
razionale~ non altro che UIJ tipo particolare di coscienza, mentre intomo
a essa, e da lei separate solo da sottilissimi schermi, giacciono forme poten
ziali di coscienza completamente differenti, Jj possibile che noi trascorria
mo tutta lo nostra vita senza nemmeno sospettare la loro esistenza; ma
basta forn ire lo stimolo necessario e, alla prima occasione, eccole manife
starsi in tutta la loro complessa e definita gamma di qualit me1J tali~ che
possono, probabilmente, trovare anche un loro specifico cam po di appli
cazione e di adattamento. Nessuna descrizione dell'universo, nella sua
totalit, pu essere considerata completa, se non prende in considerazione
anche queste altre fo rme di coscien za. Il problema quello di come con
siderarle, visto che sono cos discontinue rispetto alla coscienza ordinaria.
Tuttavia possono determinare atteggiamenti, anche se non forniscono for
mule, aprire nuovi spazi, anche se non ce ne dann...o tino mappa. COfmm
q ue ci impediscono di chiudere premat uramente i nostri conti con la realt.
Ripensando alle mie esperienze personali, esse convergono tutte verSO un
tipo di intuizione, alla q uale non posso lare a meno di attribuire un
significato metafisica.
segale cornuta. Per puro caso egli assunse una piccola dose eli que
sto acido mentre ne moelificava la struttura molecolare e not i suoi
peculiari effetti psicologici. Ricerche successive elimostrarono come
egli si fosse imbattuto nella pi potente fra le sostanze oggi note
che inducono mutamenti di coscienza; infatti , perch l'LSD-25 , come
viene chiamato per brevit, produca i suoi effetti caratteristici, ba
sta la dose minima di 20 microgrammi , 1/700.000 .000 del peso
medio di un uomo.
La psilocibina deriva da un'altra pianta sacra dei messicani, un
tipo di fungo a loro noto come teonanacatl, "la carne di Dio". Con
seguentemente alla scoperta compiuta da Robert Weitlaner, nel
1936, secondo cui il culto del 'fungo sacro' era ancora assai diffu so
a Oaxaca, numerosi micologi, cio, specialisti in funghi , iniziarono
a compiere ricerche sui funghi di tale regione. Si trov che ne ve
nivano usate tre variet: oltre alla psilocybe mexicana, c'erano an
che la psilocybe aztecorUI11 H en e la psilocybe Wassonii, che pren
dono rispettivamente il nome dal mica lago Roger Heim e da Gor
don e Valentina Wasson, che presero parte alle cerimonie del culto.
Malgrado una gran mole di ricerche e di ipotesi, ben poco si
conosce dell'effetto preciso eli queste sostanze cbimiche sulla fisio
logia del sistema nervoso. Gli effetti soggetnivi eli tutte e tre ten
dono a essere piuttosto simili, sebbene l'LsD-25, forse grazie al do
saggio minimo richiesto, raramente produca le manifestazioni col
laterali di nausea, tanto spesso associate alle altre due. Tutta la
letteratura scientifica che ho letto sembra Limitarsi a concludere
con la vaga impressione cbe in qualche modo queste sostanze so
spendono alcuni processi inibitori o selettivi del sistema nervoso,
cosl da rendere l'apparato sensorio pi aperto alle impressioni eli
quanto lo sia normalmente . L'ignoranza dell'effetto preciso di que
ste droghe , naturalmente, connessa allo stato ancora piuttosto in
certo della nostra conoscenza del cervello e ci suggerisce un'ovvia
cautela nel loro uso, ma finora non si sono avute prove che, nel do
saggio normale, esista una qualche possibilit di danno fisiologico.'
2 In quanto legati a questo stesso tipo di problemi, includo qui, fra gli psiche
dclici J anche la marijuafl:l e l'hashish, sebbene non t.iano droghe potenti quanto l'LSD.
Prologo 33
3
34 Prologo
pronti ad assumersi i rischi sconosciuti che questo comporta. An barlume di una genuina visione J
che loro dovrebbero essere incoraggiati e assistiti con tutta la cura essere sviluppato e approfondito Q
e la saggezza delle quali disponiamo. Perch ammettere un tour nei quali le droghe non sono pi
de farce puramente atletico come la scalata dell 'Everest (con le saggio, si pu riappendere il telefc
bombole di ossigeno) e negare l'avventura spirituale dell'ascesa al solo strumenti, come i microscopi,
monte Sumeru, al monte Sion o al monte Analogo con l'aiuto di non sta in permanenza inchiodato
psichedelici ? allontana e lavora su ci che ha I
In superficie, la paura ufficiale delle droghe psichedeliche si basa mini, l'esperienza mistica comen
su una disinformazione che porta ad associarle a pericolose sostan la conoscenza biologica nel micr~
ze che inducono dipendenza, quali l'eroina, le anfetamine e i barbi differenza fra acuire la percezione
turi ci; ma anche bere caff O whisky far uso di droghe ", eppure un microscopio, o con uno strume
ammesso non astante gli effetti possano essere dannosi e i risul droghe. Se essi sono un affronto
tati, dal punto di vista creativo, del tutto insignificanti. Alla base scopio un affronto per la dign
della paura degli psichedelici c' la stessa ragione che, nell'ortodos l'orecchio. A rigore, queste sostan
sia cattolica protestante e islamica, ha determinato la paura del pi di qu anto il microscopio di pe
l'esperienza mistica, che fu scoraggiata e anche condannata, perch ni scono semplici materiali grezzi
porta all'insoddisfazione e all 'apatia verso le mete ufficialmente ap ficui solo nel grado in cui l'indivi
provate come lo stato sociale e il successo, al completo disinteresse esse rivelano con il suo modello cl
per la pretenziosit e la pomposit, e, quel che peggio, distrugge del suo sistema culturale. Consid
la fede nel dogma clerical-secolare per cui o siamo tutti orfani isolata e dissociata, han lo stesso
adottati da Dio, o piccoli germi fortuiti in un universo meccanico sonno o di un piacevole diversivo
e senz'anima. Nessun governo autoritario, sia esso religioso o laico, puter gigantesco per giocare a R
pu tollerare la consapevolezza che ciascuno di noi un Dio nasco in cui la percezione si acuisce ar
sto e che il nostro pi intimo, pi remoto ed estremo s non pu to, se non lo si impiegasse in una
essere ucciso. :t: per questa ragione che han dovuto sbarazzarsi di gata su tutti quegli argomenti eH
Ges. In letteratura, l'esempio pi v
Perci la possibilit che anche solo un barlume iniziale di que riflessivo di una di queste sosta E
sta consapevolezza sia accessibile, prendendo una pillola o masti che si trova nell'omonimo romaTI
cando una pianta, rende pericolosa l'esperienza mistica per milioni perlenspiel. Qui, Besse parla di
di individui, cio masse di persone che risulterebbero ingovernabili ordine di dotti mistici ha scope
con la sola forza dell' 'autorit ' . Negli Stati Uniti si finalmente pace di collegare tutti i rami de~
riconosciuto che il vero pericolo degli psichedelici non tanto neu e della religione. Il gioco consist
rologico qu anto politico, che chi ha "avuto l'esperienza" non ha in configurazioni in questi campi d
teresse alcuno a porsi al servizio dei giochi di potere dei governanti il musicista gioca con i rapporti
attuali. Guardando gli uomini di successo egli vede solo una vita clementi come il disegno di una
nOlosa. L1tti, una formula topologica e
Nell'epilogo chiarir che l'esperienza psichedelica soltanto il catore arriver a elucidare un te
Prologo 35
~mo'5cillti che questo comporta. An barlume di una genuina visione mlsuca, ma un barlume che pu
e assistiti con tutta la cura essere sviluppato e approfondito con metodi diversi di meditazione,
Perch ammettere un tour nei quali le droghe non sono pi necessarie n utili ..Ricevuto il mes
la scalata dell'Everest (con le saggio, si pu riappendere il telefono. Le droghe pSlchedeltche sono
l'avventura spirituale dell 'ascesa al solo strumenti, come i microscopi, i telescopi e i telefonI. Il ~lOlogo
o al monte Analogo con l'aiuto di non sta in permanenza inchiodato dinanzi al microscopio, egh ~e ne
allontana e lavora su ci che ha osservato. Inoltre, a ngor dI ter
delle droghe psichedeliche si basa mini, l'esperienza mistica contenuta nella sostanza chimica quanto
ad associarle a pericolose sostan la conoscenza biologica nel microscopio. Sostanzialmente, non c'
l'eroina, le anfetamine e i barbi differenza fra acuire la percezione con uno strumento esterno , come
3vrlisltv "far uso di droghe", eppure un microscopio, o con uno strumento interno, come una ~i queste
possano essere dannos i e i risul droghe. Se essi sono un affronto alla dignit della mente, il mlcro
del tutto insignificanti. Alla base scopio un affronto per la dignit dell'occhio, e il telefono per
la stessa ragione che, nell' ortodos l'oreochio. A rigore, ques te sostanze non ci apprendono la saggezza,
ha determinato la paura del pi di quanto il microscopio di per s nOI~ dia conosc~n~a . Esse for
prag!:ial:a e anche condannata, perch niscono semplici materiali grezzi alla sapIenza, che. SI tlvelano, pro
verso le mete ufficialmente ap ficui solo nel grado in cui l'individuo capace dI Integrare cIO ch~
il successo, al completo disinteresse esse rivelano con il suo modello di comportamento e con la totallta
e, quel che peggio, distrugge del suo sistema culturale. Considerate come un'evasione, un'estasi
per cui o siamo tutti orfani isolata e dissociata, han lo stesso valore di una qualsiasi cura del
fortuiti in un universo meccanico sonno o di un piacevole diversivo. Ma allora come usare un c.om
utoritario, sia esso religioso O laico, puter gigantesco per giocare a Rubamazz?, .e quel ~empo prezIOso
che ciascuno di noi un Dio nasco in cui la percezione si acuisce andrebbe lttlmedlabilmente spreca
pi remoto ed estremo s non pu to se non lo si impieoasse in una riflessione, o meditazione, prolun
. che han dovuto sbarazzarsi di ga;a su tutti quegli ; rgomenti che possano presentarsi alla mente.
In letteratura, l'esempio pi vicino che io abbia trovato .all'uso
solo un barlume iniziale di gue riflessivo di una di queste sostanze il gioco delle perle dI vetro
prendendo una pillola o masti che si trova nell'omonimo romanzo di Rermann Resse, Das G/as
l'esperienza mistica per milioni perlellspiel. Qui, Resse parla di un lont~no futuro: nel qu.ale un
che risulterebbero ingovernabili ordine di dotti mistici ha scoperto un ltnguagglO Ideograftco c~
Negli Stati Uniti si finalmente pace di collegare tutti i rami della scienza, dell'arte, della f~losofla
degli psichedelici non tanto neu e della religione. Il gioco consiste nel giocare con I rapportl tra l~
ha Ctavuto l'esperienza" non ha in~ configurazioni in questi campi diversi, nella stessa mameI" In CUI
dei giochi di potere dei governanti il musicista gioca con i rapporti armonIcI e contrappunllSllCl. Da
di successo egli vede solo una vita elementi come il disegno di una casa cinese, una sonata dI Sc~r
latti, una formula topologica e un verso delle U p~ntshad, Il glO
psichedelica soltanto il catare arriver a elucidare un tema comune e a SVIluppare la sua
36 Prologo
possibile applicazione in svariate direzioni. Non esistono due par sugli effetti di queste sostanze,
tite uguali, perch non solo gli elementi differiscono tra loro, ma i tempi, i luoghi, i sintomi fisici
non si ha la minima idea di costringere il mondo in un ordine stono a migliaia, e, in consider
statico e uniforme. Il linguaggio universale facilita la percezione tale conoscenza del cervello, mi
dei rapporti ma non li immobilizza, si basa su una concezione abbastanza limitato. come cer
'musicale' del mondo, in cui l'ordine dinamico e mutevole quanto lo in una soluzione e passandol,
i moduli sonori in una fuga. piuttosto di dare qualche imp
Similmente, nel corso delle mie osservazioni SUll'LSD O sulla psi la coscienza che queste sostanz<
locibina, di solito prendevo le mosse da temi come la polari t , la do non sia n un'allucinazione
trasformazione (ad esempio, del cibo nell'organismo), la lotta per verit. Probabilmente il mod
la sopravvivenza, il rapporlo tra l'astratto e il concreto o del Logos certi processi inibitori del cerv
con l'Eros, e quindi consentivo alla mia percezione acuita di illu tuttavia un mondo per vari a1
minare il tema nei termini di certe composizioni artistiche o musi re a fraintendimenti. Le nostre
cali, di qualche oggetto naturale come una felce, un fiore, una con fallaci quanto quelle di un via~
chiglia, di un archetipo religioso o mitologico (poniamo, la Messa), quanto quelle degli astronomi,
o anche di relazioni personali con coloro che per caso erano con una galassia esterna.
me in quel momento. Oppure mi concentravo su di ufo' solo sens~ Ho scritto questo resoconto
e cercavo, per cos dire, di rivolgerlo su se stesso, m modo d~ acaduta in un solo giorno e in
vedere il processo della vista, e di qui procedere a cercare d! t un mosaico di esperieme <
conoscere la conoscenza, affrontando in tal modo il problema deUa scrivo delle visioni avute a occ
mia identit. ficato, nessuna di queste esperi
Da queste riflessioni sorgono visioni intuitive di stupefac~nte semplicemente modi diversi di
chiarezza, e siccome non difficile ricordarle una volta cessatl gh nei confronti di persone ed eve
effetti della droga, specialmente se vengono registrate o scri.tte a realt', che nella fattispecie,
tempo, i giorni o le settimane seguenti possono essere usatI per dell' America, con giardini, frut
verificarle attraverso i normali criteri della logica, dell'esteuca, del no; tu tto proprio come descl
la filosofia O della scienza. Come logico, alcune si dimostrano mobile carico di ciarpame. Le ,
valide, altre no. Capita lo stesso con le improvvise intuizioni che coscienza vengono comunement
l'artista O l'inventore ricevono nel modo ordinario: esse non sono magini fantastiche , bizzarre, ma
sempre cos vere e cos utilizzabili come appaiono nel movime?to accaduto solamente con gli O<
di illuminazione. Sembra che la droga dia un'enorme forza ali ill plicemenre che il mondo norma:
tuizione creativa e che quindi abbia pi valore per l'invenzione colore, di un significato e, talv
e la ricerca costruttiva che non per la psicoterapia, intesa nel senso consueti aggettivi non riescono
ordinario come direrta ad 'adattare' la personalit disturbata. Il e dell'associazione cresce in m
posto migliore per usarla non l'ospedale psichiatrico, ma il pro difficile per le parole tenere (
prio studio, o il laboratorio o l'istituto di ricerche ~vanzat~ . .. gana alla men te. Certi passaggi
Le pagine seguenti non vogliono essere una relazlOne sClentlflCa sione di una normale riflession
Prologo 37
Sl occupa.
Per prima cosa il mondo acquista una diversa specie di tempo.
Il tempo del ritmo biologico, non quello dell 'orologio e di tutto
ci che insieme a esso procede. La fretta non esiste. La nostra per
cezione del tempo notoriamente soggettiva, quindi dipende sia
dalla qualit dell'attenzione, influenzata dall'interesse o dal tedio,
sia dalla nostra linea di comportamento, nei termini di routine,
obbiettivi e scadenze. Qui, invece, il presente autosufficiente, ma
non per questo statico. mobile, il dispiegarsi di un disegno che
non ha una destinazione specifica nel futuro, ma che trova in se
stesso il proprio scopo. Simultaneamente viene e se ne va, e il seme
gi un fine in se stesso, quanto il fiore. Si ha quindi il tempo di
percepire rutti i dettagli del movimento con una ricchezza di arti
colazione infinitamente maggiore . Normalmente non diamo alle co
se che uno sguardo superficiale. L'occhio cogli e tipi e categorie: fi o
re, foglia, roccia, uccello, fuoco, raffigurazioni mentali di cose, piut
tosto che le cose stesse, contorni approssimativi riempiti di colori
uniformi, sempre un po' vaghi e polverosi.
Qui, invece, la profondit di luce e di struttura in un bocciolo
che si apre si amplia all'infinito. C' il tempo per osservarle, per
ch tutto il complesso groviglio di vene e capillari pervenga alla
coscienza, il tempo di approfondire sempre di pi la qualit di
verde, che non affatto verde, ma uno spettro completo che si
generalizza come tale, porpora, oro, il turchese solare dell'oceano,
l'intensa luminosit dello smeraldo. Non so decidere dove finisce
la forma e inizia il colore. Il bocciolo si schiuso e le tenere foglie
si aprono e si incurvano in una maniera che indu bbi amente
comunicativa, ma che dice semplicemente: 'Cos!", e questo in
qualche modo del tutto soddisfacente, anzi straordinariamente chia
ro. Il significato trasparente, cosl come lo sono il colore e la
struttura, le quali sembrano c
non d l'impressione di cadere
il punto essenziale, poich la
posta dal sole, dall'oggetto e d(
la foglia il suo colore, la sua
Ma il colore e la luce sono a
parte dell'occhio alla foglia e
priet del bulbo oculare proi
naso, che interpreta i quanti di
latino se nella testa. Comillcio a
dentro e fuori la mia testa, chI
penetrano, si racchiudono vicen
di sfere concentriche. Ho una
che percepisco anche il mio
la forma, il suono e la struttun
vello attribuite al mondo este
sono di fronte ad esso, ma lo
nuo per cui lo trasformo in m
circonda, l'intero spazio, non (
di me stesso.
All'inizio, tutto questo sq
men te sicurd della direzione dal
po visivo sembra vibrare con es
circostanti rombario insieme a u
e colore divengono la stessa cos
ne deliberatamente e lo user i
nel loro silenzio; esse hanno u
mio cervello, che un organo <
che le ricoprono sembrano un
bruciata dal sole si alza smisu!:
lento da apparire come una s
sapore di eternit si trasferisc
sembrano' riaffiorarmi alla men
bilmente lontano, a un tempo cc
e cosl noto come se fosse la mi(
za, in luminsit 'elettrica, int
vagarnen te incorporeo., come s
La gaia cosmologia 43
volto umano, per esempio, diviene chiaro in ogni suo aspetto: 'la
forma complessiva insieme con ogni singolo pelo o ruga, Le facce
hanno tutte le et, poich le caratteristiche che suggeriscono l'idea
di vecchiaia, suggeriscono di rimando anche quella di giovinezza;
'una conformazione ossuta che richiama alla mente il teschio evoca
istantaneamente anche il neonato. Le coppie di assQCiazioni del cer
vello esplodono simultaneamente, non una alla volta, dando corpo
a una visione della vita che pu essere terrificante nella sua ambi
guit, oppure gioiosa nella sua integrit. .
La facolt di decisione pu venire completamente paralizzata dal
l'improvvisa comprensione che non c' modo di avere il bene senza
il male, o che per affidarsi alle direttive di un'autorit dobbiamo
anche decidere di farlo, e quindi fidarci della nostra inesperienza.
Se la salute implica la follia, e la fede il dubbio, chi sono io in real
t, uno psicotico che finge di essere sano, un perfetto idiota spa
ventato che riesce, temporaneamente , a recitare la parte di chi
padrone di s? Comincio a vedere tutta la mia vita come un capo
lavoro di doppiezza: quel piccolo embrione confuso, impotente, af
famato e atrocemente sensibile da cui son cresciuto che ha impa
rato, poco alla volta, ad assecondare, placare, tiranneggiare, blan
dire, adulare , barare e a riuscire con l'inganno a essere considerato
una persona competente e fidata. Ma quando si scende veramente
fino a lui, che cos' che sappiamo con certezza?
4
50 LA gaia cosmologia
accade fuori del corpo tutt'uno con ci che accade dentro . quella
'identit originale' che il linguaggio comune e le nostre definizioni
convenzionali dell'uomo nascondono cos1 completamente.
Attivit e passivit sono due fasi dello stesso atto. Un seme, che
fluttua avvolto neUa sua lucente lanugine bianca, si lascia traspor
tare attraverso l'aria, sibilando con il rumore di un aeroplano
invisibilmente alto nel cielo. Lo afferro al volo fra il pollice e
l'indice e rimango stupefatto a osservare questa piccola creatura
che si agita e si dimena davvero, come se stesse lottando per libe
rarsi. Il comune buon senso mi suggerisce che questi fremiti sono
effetto dell'azione del vento, non opera deUa lanugine. Ma poi
riconosco che l' 'inteUigenza' del seme a fargli avere antenne
setose cos1 delicate da potersi muovere in un ambiente ventoso;
poich possiede tali propaggini, si sposta insieme al vento. A questo
punto che differenza c', in fondo, tra alzare una vela e spingere
un remo? Semmai, nel primo caso, si fa un uso pi intelligente
dello sforzo che nel secondo. Certo non nelle intenzioni del seme
muoversi con il vento, ma nemmeno io intendevo possedere brac
cia e gambe.
la vivida comprensione della reciprocit fra volont e mondo,
attivit e passivit, interno ed esterno, io e non io che evoca
l'aspetto pi sconcertante di queste esperienze, dal punto di vista
deUa coscienza ordinaria : la convinzione strana e apparentemente
sacrilega che 'io' sono Dio. Nella cultura occidentale questa sensa
zione considerata un segno infallibile di follia . Ma in India
del tutto naturale che il nucleo centrale pi profondo dell'uomo,
l'atman, corrisponda al nucleo centrale pi profondo deU'universo,
il Brahman. Perch no? Sicuramente, una visione continua del
mondo pi completa, pi pia, pi sana, di una che concepisca
un abisso incolmabile fra la Causa e i suoi effetti. Ovviamente l' 'io'
che Dio non l'ego, la coscienza di s che contemporaneamente
inconsapevolezza di avere i propri limiti esterni in comune con i
limiti interni del resto del mondo. Ma in questo stato di coscienza
pi ampio, meno ignorante, sono costretto ad accorgermi che tutto
ci che affermo eli volere e voglio, ha un confine in comune con
tutto ci che pretendo di rinnegare. I limiti di queUo che desidero,
la forma e l'aspetto eli quelle azioni che riconosco mie, sono identici
72 La gaia cosmologia
Entro in casa e scopro che tutti i mobili sono vivi. Ogni cosa
in azione. I tavoli tavolano, le pentole pentolano, le pareti
paretano, gli infissi inEssano, un mondo di eventi invece che di
cose. Robert accende il giradischi senza dirmi di che musica si
tratti. Osservo intento i quadri che quadrano. Solo gradualmente
mi accrgo della musica e a tu tta prima non riesco a capire se
quello che ascolto uno stru mento o una voce uman a. Un unico
flu sso di suono che si piega, si increspa e ondeggia in un dolce
disordine, e alla fine si rivela essere uno strumento a fiato, una
specie di oboe. Poi, si uniscono a esso delle voci, ma non cantano
parole, solo una sorta di buoh-buah-bueh , che sembra esplorare
tutte le modulazioni liquide delle quali la voce capace. Che cosa
ha messo Robert? Mi immagino che si tratti di qualcuno di quei
suoi fantastici amici intenti a cantilenare cose senza senso. Il canto
si intensifica nei pi raffinati, esuberanti e deliziosi gorgheggi, gor
gogl1, trilli, squittii, ululati, che, come ovvio, non significano
assolutamente niente, sono solo puro piacere del canto. C' una
pausa. Una voce dice !':Dit!"; un'altra sembra rispondere UDa! 'J ,
poi, Dit-da! Di-dilli-da!" e diventando gradualmente pi vel oce:
76 lA gaio cosmologia
l'erba nelle mucche, del latte nei neonati , dei corpi nei vermi, della
terra nei fiori, dei semi negli uccelli, dei quanti di energia nei labi
rinti iridescenti e riverberanti del cervello. Questa danza cosmolo
gica, infinita ed esultante, contiene la base e le opprimenti sfuma
ture nascoste della sofferenza inseparabile dalla trasformazione:
nervi spezzati, guizzo elettrico improvviso di serpenti nascosti nel
l'erba, repentina picchiata di falch i pigramente ruotanti, muscoli
sfibrati nell'accatastare legna, notti insonni, consumate cercando di
tener dietro all'inesorabile contabilit che il vivere civile ci impone.
Quanto stranamente naturale non considerare pill la sofferenza
come un problema. Questa problematica del dolore nasce infatti
quando la coscienza tende a mandare in corto circuito il cervello
e a colmare i suoi passaggi di risonan.ze tremule, reazioni improv.
vise a reazioni improvvise, paura della paura , nascondersi dal na
scondersi, senso di colpa del senso di colpa, costringendo il pensiero
a intrappolarsi in interminabili oscillazioni. L'uomo, nel .sue stato
di coscienza normale, vive come uno che cerchi di parlare in una
camera a echi estremamente sensibile; non pu fare altro che igno
rare ostinatamente gli interminabili rimbalzi borbottanti della sua
voce. Nel cervello ci sono infatti, in tutte le dimensioni di senso,
pensiero e sentimento, echi e immagini riflesse che vibrano inces
santemente nei canali della memoria. Il problema che noi confon
diamo questo stivaggio di informazioni con un commento intelli
gente su ci che stiamo compiendo al momento, prendendo per
intelligenza i materiali grezzi di quei dati con i quali l'intelligenza
stessa opera. Come per un abuso di alcol, la coscienza ci mostra
un doppio noi stess i, ed ecco che cadiamo nell'errore di prendere
quest'immagine ingannevole per due noi stessi, uno mentale e l'altro
materiale, controllante e controllato, riflessivo e spontaneo. Perci,
invece di soffrire soffriamo di soffrire, e soffriamo di soffrire di
sof&ire.
Come si sempre detto, la chiarezza viene con l'abbandono del
l'io. Ma ci significa cessare di attribuire individualit a questi echi
e a queste immagini riflesse . Altrimenti come se stessimo in una
sala di specchi, danzando esitanti e irresoluti perch lasciamo che
siano le immagini a guidarci. Ci muoviamo in circoli percb seguia
mo ci cbe abbiamo gi fatto . Abbiamo smarrito il contatto con la
La gaia cosmologia 81
6
Epilogo
una tecnica, che l'organismo usa come un falegname che usa i propri
arnesi, e non come un sistema al quale l'organismo stesso deve
essere uniformato. Altrimenti gli scopi puramente meccanici e di
organizzazione del sistema assumono un 'importanza maggiore di
quelli dell'organismo. Ci troviamo in una situazione in cui l'uomo
a essere fatto per il Sabato, non il Sabato per l'uomo. Ma , prima
che l'azione spontanea possa essere espressa secondo modelli disci
plinati, necessario mettere in moto la sua corrente. Il che vuoi
dire che dobbiamo acquisire una sensibilit molto superiore verso
ci che lo stesso organismo intende fare, e imparare a essere reat
tivi a quelli che sono i suoi impulsi pi intimi.
Il nostro linguaggio quasi ci obbliga a esprimere questo punto
in una maniera errata, come se il 'noi' che deve essere sensibile
all'organismo e rispondere a esso fosse qualcosa di separato. Pur
o troppo le nostre forme di linguaggio seguono il disegno della fin
zione sociale che separa la volont conscia dal resto dell'organismo
e ne fa l'agente indipendente che causa e regola le nostre azioni.
t perci che non riusciamo a riconoscere che cosa veramente sia
l'io, l'agente, o la volont conscia; non ci rendiamo conto che si
tratta di una convenzione sociale, come la ripartizione del tempo
sull'orologio, in quanto distinta da un'entit biologica o anche psi
cologica. Perch la volont conscia, che opera COntro l'inclinazione
dell'is tinto, l'interiorizzazione, l'eco profonda , di esigenze sociali
nei confronti dell'individuo associate all'immagine del suo ruolo,
o identit, che egli acquista da genitori, insegnanti e da chi gli sta
vicino. un io immaginario, un prodotto della societ, operante
contro l'organismo, che l'io sviluppato biologicamente. Attraverso
questa finzione il bambino viene portato a controllarsi e a unifor
marsi alle richieste della vita sociale.
A prima vista, questo pu sembrare un espediente ingegnoso
e utilissimo per conservare un ordine sociale fondato sulla respon
sabilit individuale, ma in effetti un errore meschino e scrite
riato, che crea pi problemi di quanti ne risolva. Quanto pi la
societ insegna all 'individuo a identificarsi con una volont domi
nante, separata dalla totalit del suo organismo, tanto pi inten
sifica il suo senso di separazione da se stesso e dagli altri; ci con
l'andar del tempo aggrava poi il problema che invece dovrebbe
Epilogo 93
Indice
Introduzione pago 9
Prefazione ~> 15
Prologo 17
La gaia cosmologia 39
Epilogo. 85
Descrizione delle iUusrrazioni 99