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QuadernidiSociologia

7071|2016:
Versolasociologiamondo
Sulprogettomoderno

Ilprogettomodernotracultura
industrialeereligione(1992)
L G
p.7182

Testointegrale

1.Ridefinirelamodernit
1 Al fine di discutere alcuni aspetti dei rapporti tra progetto moderno, cultura
industriale e religione avendo presente la situazione italiana, ma non limitando lo
sguardoadessaoccorrecompiereunpassotemerariomainevitabile:bisognainfatti
procederearidefinirelamodernit.Cicostringeaciilfattocheledefinizionicorrenti
diquesta,insiemeconledescrizionidellasuastrutturaecultura,sonoormaidiventate
inservibili per qualsiasi indagine che sia portata a diffidare delle idee ricevute. Il
concettostessodimodernitstatoosservatoalriguardoformulatoinmillemodi
scissi e frammentari, perde molta della sua efficacia, della sua risonanza e della sua
profondit, oltre a perdere la capacit di organizzare e dar significato alle vite degli
individui.Inconseguenzadituttoci,citroviamooggiavivereinunetmodernache
hapersoognicontattoconleradicidellasuastessamodernit(Berman,1985,p.27).
2 Daisuoidifensorinonmenochedaisuoicritici,lideadimodernitstatairrigidita
in un calco che ne riflette prematuramente il moto dun singolo momento, fissato da
unistantanea, oppure un momento di sonno, come se gi fossero fattezze mortuarie.
Troppo a lungo, sin dalla fine della seconda Guerra mondiale, i teorici della
modernizzazione hanno descritto la modernit come un punto di arrivo che via via
riproponeva in fotocopia, alle societ pi diverse, unimmagine stereotipa dellunico
vero vincitore della guerra, cio la societ americana nella quale peraltro la ricerca
sociale, la letteratura e il cinema lhanno mandata in frantumi da oltre trentanni.
Sullaltroversante,controppasicurezza,enonpocadisinvolturastorica,icultoridel
postmodernismo hanno identificato la modernit con lindustrializzazione, la
razionalizzazionedellagiresocialeintuttelesueforme,laglobalizzazionedelmondo,il
dominiodunascienzadogmatica,lascomparsadellatradizione,lafinedellecomunit
locali.
3 Ove si utilizzasse ai nostri fini simile calco costruito congiuntamente da
modernizzatori e postmodernisti, in Italia come altrove, non solo risulterebbe
incomprensibile il progetto di applicare riflessivamente la modernit a s stessa
giacchpropriodiquestoconstailprogettomodernomalanalisidellinterazionetra
cultura industriale e religione sarebbe predestinata a imboccare la strada dellovvio,
qualsegnatadallepiconvenzionalitraleteoriedellamodernizzazione.
4 Per spezzare il calco ricevuto, per ritrovare il senso vivo della modernit, occorre
rifarsialconcettodimetastruttura,inunsensoaffattodiversodaquelloutilizzatoda
recentiteoriedellamodernit(Bidet,1992).Unametastrutturauninsiemeorganico
di rapporti che nella mente dellosservatore viene a collegare tra loro strutture
apparentemente irrelate, ed anche contraddittorie, nellipotesi che le connessioni
chesso stabilisce risultino essere, in qualche modo interessante ed efficace, analoghe
alle connessioni della realt. Secondo la definizione che vorrei qui proporre, la
modernitsicaratterizzacomeunametastrutturaincuisirealizzaundupliceintreccio
dipermanenzaedimutamentodirazionalitedimetarazionalit,o,conuntermine
chepuindurreinerrore,mahailmeritodistabiliremolteplicicollegamenticonaltre
sferedellacultura,irrazionalit.Permetarazionalitoirrazionalitintendoquinongi
lincompletezza, o lerrore, oppure linadeguatezza dei mezzi allo scopo, come avviene
nelle teorie della decisione bens lessenza medesima del sentire umano, insieme con
tutte le forme di intelligenza non logica, conscie e inconscie. Il suo intrecciarsi con la
razionalit, al pari dellintreccio di permanenza e mutamento, si registra nei sistemi
sociali come nella cultura, nella personalit come nel corpo dei soggetti della
modernit. Perennemente conflittuale, il peculiare intreccio di permanenza e
mutamento, di razionalit e irrazionalit (o metarazionalit) di cui si compone la
modernit attiva negli uni come negli altri processi potenzialmente progressivi, ma
spesso anche regressivi. Individuare e rafforzare i primi, e controllare i secondi, un
compitodelprogettomoderno.
5 I termini delle due coppie permanenza/mutamento, razionalit/irrazionalit sono
complementari, nel senso specifico che a questo predicato assegna il principio di
complementariet. Rimuovere in una qualsiasi delle due coppie polari uno dei due
termini,neirapportisocialionellacoscienza,equivaleaunadistorsionemaniacaledel
modernooppureenonunmiglioredestinoaunaregressionenelpremodernoo
nelpostmoderno.Oggicomeieri,lamodernitnonsoltantosvilupposenzalimitidi
forze produttive anche il permanere, entro le stesse forze, e come componente
indispensabile della loro esistenza, di strutture e culture della tradizione. Nel secolo
scorso come in quello che sta per finire, la modernit non stata soltanto
razionalizzazione dellagire sociale stata anche la complementare scoperta nella
letteratura, nella psicologia, nellantropologia, nelle arti visive dellesistenza
dellinconscio, dellimmaginario simbolico, del mito, del territorio misterico delle
multiple intelligenze e sensibilit che si estendono oltre la ragione. Ancora, se la
modernit si distingue per la soppressione dei limiti posti allazione umana, e alla
coscienza, dai valori e dai modelli di vita tradizionali, al tempo stesso essa si
caratterizza per la scoperta del carattere in ultimo sacro delle categorie mediante le
quali anche lindividuo liberato da tali costrizioni, pur non avendone coscienza,
continuaastrutturarecognitivamenteilmondo.
6 Pressochignoratadallasociologiadellasecondametdelsecolo,questaconcezione
complementarista della modernit ha circolato ampiamente nella prima. Si pu
ritrovarla in Simmel, l dove analizza la dolorosa interazione tra cultura soggettiva e
cultura oggettiva, dovuta al rapido sviluppo di quella che chiamava la civilt
esterna. Risuona nelle pagine di Kracauer, impietoso osservatore delle minime
manifestazionidelprocessostoriconellavitaquotidiana,edelmodoincuicontenuti
permanenti contendono spazio allattualit nel determinare lagire individuale. E fu
Benjamin a scrivere, per trasmettere icasticamente il senso della modernit come
compresenza del nuovo e del perenne, del recentissimo e dellantico, la modernit
sonolemasselantichitlacittdiParigi.
7 Due generazioni prima, la dialettica permanenza/mutamento,
razionalit/irrazionalitqualecaratterefondativodellamoderniterastatastudiatada
Marx. Nella sua analisi, il passato, il permanente, trasmette al presente condizioni
materiali,comemezzidiproduzioneecapacittecniche,unterritorioantropizzatoda
millenni, una popolazione, e condizioni sociali, come rapporti famigliari, giuridici,
economici, politici. Su un diverso piano, la tradizione pesa come un macigno sul
cervellodeivivi,sottoformadimentalitelinguaggi,ritiecostumi,dottrinereligiose
e sistemi filosofici. In tal modo, concludeva Marx, il presente viene regolarmente
pensatoconleideedelpassato.
8 Ma il pi grande, tormentato interprete della modernit come fusione
irrimediabilmente complementare di permanenza e mutamento, di anticipazione
teleonomicadelfuturoepresenzaattualedellatradizione,diagirerazionaleesensodel
sacro,statoMaxWeber.primariamentenellastrutturalatentedovreidirenella
metastrutturadellasuaopera,ilcuicorpus,varicordato,compostoingranparte
dasaggisuirapportitraagireeconomicoereligionidelmondo,chesipurintracciareil
disegnodifano,etuttaviarobusto,delprogettomoderno.

2.Culturaindustrialeereligione
9 Riferitoairapportitraculturaindustrialeereligione,laconcezioneororapropostadi
modernit ha varie implicazioni che richiedono, al fine di essere correttamente
esplorate, approssimazioni successive. Se la modernit una unione conflittuale, ma
complementare, di permanenza e mutamento, di razionalit e irrazionalit, o
metarazionalit, occorre chiedersi come si colleghino questi termini da un lato alla
culturaindustriale,dallaltroallareligione.
10 Dovunque si sia sviluppata, nellOccidente capitalistico, la cultura industriale si
presenta come la legittimazione e la rappresentazione dun lungo processo di
differenziazione esterna ed interna del sistema economico. Allesterno, esso si
differenziadalsistemapolitico,dalsistemasocioculturaleedalsistemadellecomunit
naturali. Allinterno, le azioni e relazioni di cui esso si compone si differenziano in
attivit professionali rivolte allaffermazione, entro ogni sfera dellagire sociale, del
principio della razionalit economica in azioni materiali di scambio di risorse
economiche in un ordinamento economico fondato sul contratto e sullo scrupoloso
rispetto delle promesse di valore in attivit imprenditoriali, alla cui base vi sono
decisioni di assunzione del rischio di investimento in imprese. in primo luogo
nellindustriachetaliazionierapportisocialipervengonoapienamaturazione.
11 Attraverso codesto processo di differenziazione esterna ed interna, il sistema
economicoindustriale assume una nuova identit e nuove capacit di soddisfazione
deibisogni.Acquisiscelacapacit,chediventanecessit,diunrivolgimentocontinuo
delle proprie stesse strutture, e di qualunque altro sistema sociale e culturale che
intrattengascambiconesso.Lasuastruttura,einsiemelaculturachelolegittimanella
sfera istituzionale, mentre lo rappresenta nella sfera simbolica, appaiono cos
improntatedalprimatodelmutamentoedellarazionalit.
12 Al confronto del sistema industriale la religione, formatasi nel corso di secoli e
millenni,apparepossedereinbenmaggiormisuraicaratteridiunaentitpermanente
nonnelmerosensodelladurata,bensdelpersistereugualeasstessasullabasediuna
struttura profonda, di un genotipo culturale. Al tempo stesso, in quanto richiede un
atto di fede circa lesistenza e la natura del sacro, atto che di per s non pu essere
fondatosuargomentirazionali,lareligionesipresentacomeunaformadiintelligenza
che sta oltre la ragione e non pu venire rinchiusa in essa. In questo senso, e solo in
questo senso, si pu dire che ogni religione si costituisca attorno a un nucleo di
irrazionalit,ovverodimetarazionalit.
13 I termini delle due coppie permanenza/mutamento, razionalit/irrazionalit
appaionointalmodonitidamentedistribuiti.Sededelmutamentoedellarazionalit
sono la struttura e la cultura industriale la religione rappresenta la permanenza e il
territorio al di l della ragione, labbandono metarazionale alla fede, la globalit del
sentireedellattivitsimbolopoieticadelluomo.Rappresentatiintalguisa,iduepoli
non possono non negarsi a vicenda. La cultura industriale non pu a meno di
presentarsi,edivenirpercepita,comeunaformadisuperamentodellastaticitdella
religione,unpercorsoobbligatoversounalaicizzazionedellagiresocialecheconfinila
religione nella sfera del privato, o, al pi, in quelle delle comunit naturali, come la
famiglia,ilquartiere,oigruppidivolontariato.Nullamenosirichiede,innomedella
necessitdimutamentoininterrottodituttiirapportisociali.Asuavoltalareligione
nonpuvenirinterpretatasenoncomeundifensoredellessenzaumana,dellastabilit
dei rapporti sociali tradizionali, dinanzi alla pressione livellatrice della tecnologia e
dellindustria,alprimatochelaculturaindustrialeassegnaallamanipolazionesenza
limitidellanatura,previaespulsionedaessadiognisensodelsacro.
14 Tuttavia la connessione che cos si venuta stabilendo tra cultura industriale,
razionalit e mutamento, da un lato e tra religione, permanenza e irrazionalit o
metarazionalit dallaltro, appare subito alla luce duna nozione complementarista
della modernit eccessivamente simmetrica. Se lindagine si spinge ad un livello
appena pi analitico, i diversi campi appaiono in realt compenetrarsi. I loro
contenuti, come la loro interna struttura, risultano infine derivare da una reciproca
interpenetrazione. Questo concetto, fondamentale nella teoria contemporanea
dellazioneedeisistemisociali,richiedeunbreveexcursus.
15 Variamente rielaborato ed esteso da vari sociologi contemporanei (principalmente
Parsons, Luhmann e Mnch), anche il concetto di interpenetrazione, come quello
metastrutturaledimodernit,gipresenteinSimmel,almenoperquantoattienealla
interpenetrazione di individuo e societ. Lindividuo compreso /nella societ/ e
contemporaneamente si contrappone ad essa, un elemento del suo organismo e al
tempo stesso un tutto organico concluso, un essere per essa e un essere per s
(Simmel,1989,p.35).Perquantoriguardainvecelainterpenetrazionetrasistemi,essa
siosservaquandounsistemametteadisposizionelapropriacomplessitinternaperla
costruzione di un altro sistema, e si vede offrire da questo un analogo contributo
(Luhmann, 1990, p. 354). Linterpenetrazione tra il sistema A e il sistema B nel
nostro caso, ad esempio, il sistema economico ed il sistema socioculturale ha per
effettocheiconfinidiApassanoallinternodiB,ediconfinidiBallinternodiA.
16 Allalucediquestoconcettodiinterpenetrazionesistemica,sipuallorascoprirechei
principali sottosistemi in cui suddivisibile lagire sociale nel sistema industria
appaiono tutti orientati, ossia dotati costitutivamente di senso, da valori e precetti
dellatradizionegiudaicocristiana.Lideadidominiodellanaturacheorientaoggipi
che mai codesto tipo di agire economico incorpora un modello del mondo di origine
religiosachenesancisceleticit.Nonesisterebberoprofessioniatteasostenereconle
lorotecnicherazionalidicontrolloedeserciziodellacompetenzailsistemaindustria,se
la religione non avesse sollecitato la transizione del particolarismo alluniversalismo
pi precisamente, dal particolarismo dei rapporti comunitari tradizionali, che
anteponeleaffinitbiologicheesimbolichealpossessodicompetenzeedallacapacit
diprestazione,alluniversalismochenerovescialordinedipriorit.
17 Ancora,lordineeconomicodelmercatononsisarebbemaisviluppato,nreggerebbe
oggi,senzailfondamentocheadessovieneassicuratodaldoveredirispettarelaparola
data,cioilcontrattochunaltroprecettoreligioso.Lattivitimprenditorialenelle
suemolteplicicomponenti,dallasceltadiinvestireanzichconsumarealladirezionedi
impresa, non potrebbe svolgersi, e nemmeno avere inizio, senza la formazione di un
carattere sociale fondato sul senso, mediato dalla religione, della responsabilit
individuale. Alle radici dellagire economico del presente, con la sua quasi ossessiva
disposizione al mutamento, alladattivit razionale a situazioni sempre nuove, si
ritrovadunqueunpassatoplurisecolaredivalorieprecettireligiosiimbevutidisenso
dellapermanenza,edellametarazionalitdelsacro.
18 Dapartesualareligionenonsoltantolasferadellapermanenzaedellairrazionalit
ometarazionalitcomedefinitaallinizio.Anchedaunpuntodivistalaico,essauna
formadiconoscenza,inquantolasuafrequentazionedischiudeambitidiesperienzae
di emozione, e piani di ragionamento, non accessibili per altre vie. E per il credente
labbandono che la fede domanda solo una parte di essa, che esige di essere
completata dalla conoscenza di Dio e della sua parola. Ma il perseguimento della
conoscenza apre la religione, inevitabilmente, al problema delladattamento a un
mondosocialeeculturalechecambia,ciolaimpegnaalmutamentoedalladozionedi
praticherazionali.Inpochialtricontesticivisibilequantoneisuoisecolarirapporti
con la scienza, che al suo punto di inizio, quanto nei suoi sviluppi attuali, va
considerata per diversi aspetti una componente essenziale della cultura industriale.
Dopounlungopercorsofattodidiffidenzeediaperture,ditolleranzaediripulsa,di
tentatividiannessioneedicautiavvicinamenti,tuttelegrandireligionisonocoinvolte
al presente in un dialogo con la scienza che non potrebbe avanzare di un passo se la
religionenonavessesviluppatounacapacitargomentativachederivadaunaformadi
metabolizzazione simbolica del discorso scientifico. Attraverso questo, innumerevoli
molecole e macromolecole di cultura industriale sono diventate parte della cultura
religiosa,econcielementiorientatividellagirereligioso.
19 Pertanto, nel contesto specifico in cui e di cui discorriamo, anche se si dovesse
riconoscereinultimocherazionalitemutamentoconnotanomaggiormentelacultura
industriale,emetarazionalitepermanenzapiuttostolareligione,culturaindustrialee
religione appaiono fortemente compenetrate, ovvero risultano, nella loro struttura
attuale,dauncomplessoprocessodiinterpenetrazione.Unprocessochenonsoltanto
una interpenetrazione tra mutamento e permanenza, tra razionalit e irrazionalit,
bens una interpenetrazione tra stadi, livelli ed elementi diversi delle due coppie di
termini. In questa molteplice interpenetrazione va individuata lessenza della
modernit.Nellintenzionedicomprenderneilsignificatoeperseguirnelatraduzionein
azioni, decisioni, pratiche a differenti livelli dellagire, va visto, almeno in una
prospettivalaica,ilsensodiquellochechiamoilprogettomoderno.

3.Ilprogettomoderno
20 Qualinovitintroduce,nelquadrodeirapportitraculturaindustrialeereligioneche
hosopradelineato,ilcosiddettoprogettomoderno?Quellochehodescrittounostato
di fatto ricostruito da un osservatore che ricostruisce una realt in termini di una
metastruttura, spesso ignota ai medesimi attori sociali che ne sono partecipi. Il
progetto moderno prima di tutto unintenzione. Rispetto alla ridefinizione della
modernit operata allinizio, il progetto moderno rappresenta un ulteriore stadio di
consapevolezzaedidistanziamento.Essoprospettanullamenocheunaccettazionee
una messa in pratica, in tutti i campi dellagire umano, dei contrastanti, ma
complementari, elementi della modernit. A fronte della diade
permanenza/mutamento, esso propone di concepire la permanenza non come un
accidente o un residuo ostile da rimuovere, bens come il supporto necessario del
mutamento.Daquilanecessitdidifenderelatradizioneconenergiatantopigrande
quanto pi rapido e diffuso vuol essere il mutamento. A fronte della diade
razionalit/irrazionalit, il progetto moderno suggerisce una consapevole attenzione
per linconscio, per il territorio dellirrazionale o del metarazionale, per il mistero del
vivente, come sfondo che conferisce direzionalit e significato ad ogni forma di agire
razionale. Infine esso prospetta, programmaticamente, la formazione duna coscienza
della divisione dellanimo umano che sappia scorgere, nellaccettazione e nella
conservazione di tale divisione, una condizione essenziale per lo sviluppo e il
mantenimentodellintero.
21 IlprogettomodernoprolungalavolontilluministicadipassaredalSeinalBewusst
sein, dallessere alla coscienza, ovvero allessere conscio, nel desiderio di portare a
completamentoilsecondotermineintegrandoadesso,anzichpretenderediignorarlo
o rimuoverlo, anche lo Unbewusst, lessere tacito, linconscio, il misterico. Facendo
inveceriferimentoalladialetticadipermanenzaemutamento,ilpoetaecriticoStephen
Spender ha definito appropriatamente il progetto moderno, in The Struggle of the
Modern,comeunacondizionechedefinisceilpropriocarattereconfrontandosiconil
passato e includendo codesto confronto entro di s quale parte di una singola
esperienzatotale.pidiunaricercadellimmediatezza,diunaconsapevolezzalibera
oframmentata.Rappresentalaincorporazionenellimmaginariocontemporaneodiuna
situazione che sempre pi vasta del presente, e come tale anche un contenimento
delle risorse e dei pericoli del presente mediante la riscoperta di un passato ricco di
rilevanza(cit.inEllmanneFeidelson,1965,p. ).
22 Ma del progetto moderno costitutivo un impegno anche pi profondo, che
possiamoriassumereconleparolediAdornoeHorkheimer:nonlasciarelariflessione
sullaspettodistruttivodelprogressoaisuoinemici.

4.Idilemmidellattoreorientatoad
affermareilprogettomoderno
23 Qualunque sia lazione che compie, ciascuno di noi agisce in uno spazio che in
misurapiccolaograndemodifica,insiemeconleproprie,lepossibilitdiesistenzadi
altre entit di diversa natura. Inoltre tali effetti si diramano simultaneamente ad
almenotrelivellidiversi:illivellodellacondizioneumana,dovelazioneprendecome
riferimento, insieme con s stessa, lintero sistema del vivente, ovvero la biosfera il
sistemadeglioggettifisicielasferadeidilemmichesiapronoperdareunsignificato
alla grandezza e al mistero dellesistente. A un altro livello, lazione in perenne
tensionetrainteressiindividuali,materialiesimbolici,evarieformedisolidarietedi
antagonismi sociali. Il terzo livello quello proprio dellazione sociale, dove lattore
devesceglieretracorsidiazionechealimentanooescludonoleconomiaolapolitica,la
riproduzione della cultura o della comunit. A ciascuno di questi livelli il soggetto,
lattore, ha dinanzi a s uno spazio di scelte, di opzioni, di decisioni atte a stabilire
relazionisiacooperativecheconflittualitraidiversispazicheadessasiaprono.Datale
contemporaneaincidenzasudiversispaziedadiversilivelliderivaladrammaticitdi
ogni azione, la sua possibilit di risultare irresponsabile in innumerevoli campi e
direzioni proprio nel momento in cui persegue responsabilmente, in un determinato
campo,unsingoloscopo.
24 Alpresente,unsoggettochevogliacontribuireadattuareconlesueazioniilprogetto
modernointemadieconomia,culturaindustrialeereligionetrovadinnanziasuno
spaziolecuistruttureecontenutisonostatiprofondamentemodificatidaquestistessi
elementi. Nel corso delle due ultime generazioni, lindustria ha oggettivamente
trasformato tanto il sistema biologico che il sistema fisico del pianeta in misura
maggiore di quanto non sia avvenuto nelle cento generazioni precedenti. Tali
trasformazioni vengono interpretate da molti individui con crescente disagio,
preoccupazione, e umori critici. Si tratta di schemi interpretativi e atteggiamenti che
emergonodaunsensonuovodellaprecarietdellavitasulpianetadaunapercezione
allargata di quella che anche i laici ricominciano a chiamare la grande catena
dellesseredadubbigradualmentesedimentatisicircaildirittodidueotregenerazioni,
le nostre, di disporre a proprio uso e piacimento di un patrimonio trasmessoci dalle
generazioni del passato, un patrimonio che appartiene ancor pi a quelle future. Si
tratta duna nuova visione della condizione dellumanit che per i suoi caratteri di
indecidibilit empirica, di indimostrabilit razionale, si presenta come una forma di
religiositdiffusa,cheinparteprovienedareinterpretazionidellereligionidelLibroein
parteinveceuninvenzionechenealimentalareviviscenzaeilrinnovamento.
25 La cultura industriale ha rappresentato a lungo le trasformazioni del sistema
biologicoefisicoprodottedallindustriacomeuncostoinevitabiledelprogresso,dello
sviluppo economico, ma non rimasta immune dinanzi alla diffusione del nuovo
paradigma ambientale. Oggi espressioni come sviluppo sostenibile sono forse pi
comuni nella pubblicit delle grandi aziende industriali che non nella letteratura
ecologista sintende, nella parte di essa che non scorge nellidea stessa di sviluppo
unapropostainnominabile.
26 Suquestopunto,inquestospaziodellesueazionicontingenti,ilsoggettochesisente
impegnato nel progetto moderno in una prospettiva laica radicale nel pretendere il
meglio dei mondi possibili, pur essendo tormentosamente consapevole che da simile
pretesa,ovedivenisseistanzacollettiva,pudiscenderetantounsuccessoquantoun
disastro. Respinge gli integralismi di ispirazione religiosa, che rifiutano lo sviluppo
industriale, n paventa di chiamare questultimo col desueto nome di progresso.
Tuttavia,poichnonvuolelasciareaisuoinemicilariflessionesugliaspettidistruttivi
del progresso, a sua volta integralista nel chiedere che la cultura industriale, come
sistemacheorientaattivamentelazioneeconomicadellindustria,siassumainprima
persona lonere di redigere un nuovo contratto con la natura, con i mondi del
sottosviluppo,conlegenerazionifuture.
27 Allabaseditalecontrattodovrebbeesserviunprincipioacuilaculturaindustriale
hafinoradedicatosoltantoossequiverbali:ilprincipioresponsabilit.unprincipio
dalla palese ascendenza religiosa, ma in attesa che letica laica produca una
rappresentazionealtrettantopenetrante,nellastoriacomenelfondodellanimoumano,
della responsabilit che abbiamo di conservare la creazione e trasmetterla alle
generazioni che ci seguiranno, anche il laico che crede nel progetto moderno non
dovrebbeaveresitazioniadaccoglierlotraiprincipichealimentanoidilemmidelsuo
spazio dazione. Dal cennato contratto lazione economica dellindustria ne verrebbe
sicuramentetrasformata.Inesso,nonmenosicuramente,potrebbetrovarelepremesse
diunfuturomenoincerto.
28 Adunaltrolivello,nellospaziodazionedoveireferentichesicontendonoattenzioni
elealtnonsonoimondidellavita,dellamateria,edellineffabile,masonopiuttostoil
s,ovviolapropriastessapersona,ilpropriocorpo,edalloppostoipropriruolisociali,
il soggetto che orienta le sue azioni alla luce del progetto moderno incontra, nella
cultura industriale come nella religione, altri irrigidimenti di opposte polarit
irrigidimenticheoccorredisciogliereperridarvitaalladialetticadeipolicostitutivi.Il
progetto moderno rifiuta anzitutto una doppia riduzione operata della cultura
industriale: la riduzione del corpo a mero strumento di lavoro, a oggetto duna
psicotecnicaenonimportaseperusoproprioedialtrielariduzionedellamentea
dispositivofunzionantecomeunamacchina,dicuipossibilecodificarelefunzionicon
un algoritmo, oppure eliminarne le angosce con un farmaco. Nel quadro del progetto
moderno,taleripulsacondottainnomediunmonismobioculturalechevedeilcorpo
plasmatodallamentelamentecomeinterpreteinfasediperenneapprendistatodella
senzienza, delle facolt di categorizzazione e della saggezza del corpo e la totalit
corpomentecomeinterprete,oppositore,evittimadellaculturaedeirapportisociali.
Al tempo stesso il progetto moderno induce lattore a schierarsi anche contro i
riduzionismi eventualmente operati in nome delle religioni del Libro, quali il corpo
cometomba,ocometempio,oppurelamentequaleentitdisincorporataodissociata,
nelsensochesisupponepossaesisterequaleproprietindividuale,noncondivisibile
conaltricorpiinunatramadirelazionisociali,ovverononpopolataalpropriointerno
daaltrementi.Opposizionechenonesclude,maanziricercaildialogoconqueicapitoli
delle religioni del Libro, o quei loro interpreti, che postulano a loro volta forme di
monismochenelfenomenodellavitasannointegrarebiologiaecultura.
29 Entrolasferadellerelazionichecoinvolgono,nellorizzontedeldecisoreindividuale,
il s privato e il pubblico, il s e la societ, il soggetto laico impegnato nel progetto
moderno non pu che notare come cultura industriale e religione abbiano, per vie
diverse, contribuito a sopprimere il conflitto tra i due poli. Ci avvenuto non tanto
riconciliandoli impresa comunque impossibile, essendo la loro opposizione un
fondamento dellesistenza umana quanto eliminando la sofferenza che esso genera
allorchiduepolivengonoaconfronto,tragliindividuiedentrolanimoumanopi
efficacemente ancora, eliminando ogni occasione di confronto. Se Antgone non abita
pitranoi,ndentrodinoie,daltraparte,nemmenoCreonteciimputabilenon
meno allindividualismo teorizzato dalla cultura industriale, che alluniversalismo
promosso dalla religione a mano a mano che la sua etica penetrava il mondo
dellOccidente.Tralafedeltailegamidisangue,oallagireimprenditoriale,elafedelt
allecomunitdifede,vieneamancareilterrenoperunafedeltallacomunitpolitica,
oallostato,chenonsipretendaautonomamasiconfiguricomeilpolodiunperenne
conflitto.Questoterrenovacuo,ilqualevalearimuoveredallecoscienzeilconflitto,che
pu essere straziante, tra legami personali e lealt pubbliche, continua anzi ad
allargarsi, a mano a mano che la nuova religiosit inclina ad estendere al di l delle
comunitdifede,allinterabiosfera,ilsensoeildovereprimariodiappartenenza.
30 Lattore di cui stiamo discutendo pu ora compiere una ulteriore dislocazione
dellorizzonte del proprio agire, e collocarsi in un punto in cui le sue azioni, e le sue
risorse di energia, tempo, affettivit, lealt, sono contese tra leconomia e la politica,
come pure tra la sfera delle idee cio la cultura, il mondo tre di Popper e le
solidariet comunitarie di sangue, di cultura e di interesse. Da questo punto
dosservazione esso sar colpito in primo luogo dalla contrapposizione tra sistema
industrialeesistemapolitico,qualesisviluppatadirecenteinItalia.Inessalattore
nonpunonscorgereunaformadibloccodelprogettomoderno.Unadifferenziazione
dei due sistemi che si prolunghi non in un conflitto, quale si conviene, bens in un
reciproco invito a restare nellambito dei rispettivi ruoli, cio in una forma di
allontanamento,altempostessounmascheramentodiquantoiduesistemi,inItalia,
abbiano in realt assorbito componenti dellaltro, e una promessa di difficolt future
per lintera organizzazione sociale. Le componenti che tali sistemi si sono scambiati
sonovettoriintermedidiunaforzaforte,ovverocomeabbiamonotatoalliniziodi
unetica fondamentalmente religiosa. Ritrasformare lallontanamento in un conflitto
aperto, rimuovere il mascheramento delle affinit e interazioni profonde tra i due
sistemi,quindiuncompitodegnodallungarelelencodiquellichesideveassumereil
progettomoderno.
31 Guardandoinunaltradirezionenelpropriospaziodiazione,piprecisamenteverso
ilsistemasocioculturale,lattorelaicochepropugnailprogettomodernononpunon
essere attirato dal dialogo in corso tra tecnoscienza (ove si ammetta che questa un
elemento o un prolungamento della cultura industriale) e religione. un dialogo che
pucondurreinvicoliciechitantolareligionechelascienza,comeavvienequandola
primacerchinellasecondaconfermeperlepropriecredenze,oquandolasecondacreda
diaveretalmentecomplessificatolavisionedelmondodapotersoppiantarelaprimain
ogni sfera dellesperienza umana. Ma se il dialogo proseguisse lungo vie pi aperte,
potrebbe derivarne una sorta di regressione progressiva verso i fondamenti della
conoscenza,allalucediunaconcezionenaturalisticadiquestadispostaadammettere
cheinrealtnonsidscienzasenzaunafede,quantomenoimplicita:comesarebbeil
credereconEinstein,inqualsivogliaformaverbaleoiconica,cheDionongiocaadadi.
Madispostapureadammetterechenonsidnemmenofededurevoleinunmondoin
turbolento mutamento, e con essa lapertura a inedite sfere di esperienza, senza una
protensionefaustiana,perennementesullorlodellempiet,allaccumulazionedinuove
conoscenze.
32 Penso bastino queste considerazioni per mostrare che il progetto moderno apre
allagirediciascuno,traculturaindustrialeereligione,suggestivispazidiesplorazione.
Ilcomplicatodisegnoelintrecciarsidiquestispaziadiversilivelli,laportataindefinita
delle conseguenze di ogni azione possibile che esso prospetta possono indurre
scoramento. Di certo, il progetto non fatto per chi tema ad ogni passo di venir
pietrificato perch ha osato affisare incautamente lo sguardo nel volto della Medusa,
anchesequestoprecisamenteilrischiochecorre.Limportante,ancheseloraincalza,
procederesenzaprecipitazione.Sebbenesianotrascorsiduesecoli,lamodernit,econ
essoilprogettomoderno,soltantoalprincipio.

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Percitarequestoarticolo
Notiziabibliogafica
LucianoGallino,Ilprogettomodernotraculturaindustrialeereligione(1992),Quadernidi
Sociologia,7071|2016,7182.

Notiziabibliogaficadigitale
LucianoGallino,Ilprogettomodernotraculturaindustrialeereligione(1992),Quadernidi
Sociologia[Online],7071|2016,onlinedal01novembre2016,consultatoil04gennaio2017.
URL:http://qds.revues.org/778DOI:10.4000/qds.778

Autore
LucianoGallino
Articolidellostessoautore
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[Testointegrale]
ApparsoinQuadernidiSociologia,7071|2016

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(1988)[Testointegrale]
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Lideadiflessibilitsostenibile[Testointegrale]
Prospettiveeproblemiinrapportoadifferentimodidilavorare(2000)
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