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Pronomi personali

In egizio esistono tre forme di pronomi personali detti rispettivamente pronomi


indipendenti, pronomi dipendenti e pronomi suffissi; per certi versi sono paragonabili alle
diverse forme dei pronomi personali italiani (io, me, mi, …).

Qui di seguito saranno anche indicati sommariamente i loro usi, nelle prossime lezioni verranno
ripresi più approfonditamente.

Pronomi indipendenti

Alla seconda e terza persona sopravvive nell’egizio classico conserva anche una forma arcaica

La funzione principale dei pronomi dipendenti è di fungere da soggetto nelle frasi a predicato
nominale

ink sS ; “io sono uno scriba” (lett.: “io scriba”)


Pronomi dipendenti

Il principale uso dei pronomi dipendenti è quello di complemento oggetto nelle frasi a predicato
verbale

iw(1) miw wnm=f(2) sw ; “il gatto lo mangia” (lett.: “AE gatto mangia-egli lui”)
nota 1: iw è un ausiliare di enunciazione (AE) e viene usato nelle frasi a predicato avverbiale e
a predicato nominale; verrà trattato in dettaglio più avanti.
nota 2: =f è un pronome suffisso che riprende il soggetto, verrà trattato in dettaglio più avanti
Secondariamente, i pronomi dipendenti fungono da soggetto in alcune frasi con degli ausiliari di
enunciazione particolari, nelle frasi a predicato avverbiale negative e in frasi a predicato
pseudo-aggettivale. Questi usi saranno spiegati più avanti.
Pronomi suffissi

I pronomi suffissi non hanno equivalenti in Italiano, mentre sono analoghi ai pronomi suffissi che
si trovano nelle lingue semitiche.
Essi non si trovano mai isolati ma, come lo dice il nome, si presentano sempre uniti al
sostantivo a cui si riferiscono; per convenzione vengono traslitterati unendoli alla parola che li
regge o con un “.” (ad esempio mwt.k “tua madre”) o con un “=” (ad esempio mwt=k “tua
madre”); io userò questa seconda notazione.
Le loro funzioni principali sono:

 complemento di specificazione/aggettivo possessivo

In egizio, come nelle lingue semitiche, non esistono gli aggettivi possessivi (mio, tuo, suo, …).
Al loro posto si usano i pronomi suffissi, che di per sé in questo caso hanno il valore di un
genitivo; un po’ come avviene in latino con il pronome di 3a persona (ei uxor = “la moglie di lui”
=> “sua moglie”, eorum milites = “i soldati di essi” => “i loro soldati”)

Essendo di per sé dei complementi di specificazione, e non dei veri e propri aggettivi, non si
accordano con il nome a cui si riferiscono, né secondo il genere, né secondo il numero.
ity=k ; “il tuo sovrano” (lett. “il sovrano di te”)

sAt=k ; “tua figlia” (lett. “la figlia di te”)

tAw=k ; “le tue terre” (lett. “le terre di te”)


Eccezionalmente, e invero assai di rado, è attestato un accordo secondo il numero al duale (per
ragioni fonetiche).

awy=ky ; “le tue due braccia” (lett. “le due braccia di te”)
Nel caso in cui siano presenti anche degli aggettivi qualificativi, essi si trovano sempre dopo i
pronomi suffissi.

rn=k nfr ; “il tuo bel nome” (lett. “il nome di te bello”)
Gli usi elencati qui di seguito verranno ripresi in dettaglio più avanti:

 soggetto delle frasi a predicato avverbiale (come soggetto dell’ausiliare di enunciazione


iw)

iw=T m-Xnw aH ; “tu (f.) sei nel palazzo” (Lett.: “AE tu (f.) nel palazzo)

 soggetto/ripresa del soggetto nelle frasi a predicato verbale

iw=sn Sm=sn ; “essi marciano” (lett.: “AE essi marciano-essi”)

iw mSaw Sm=sn ; “i soldati marciano” (lett.: “AE i soldati marciano-essi”)

 pseudo complemento oggetto nelle frasi perifrastiche, in realtà probabilmente si tratta


ancora di un complemento di specificazione

iw Tsm Hr wnm=f ; “il cane lo sta mangiando” (lett.: “AE il cane sta mangiando -Hr wnm- lui”)
Pronomi/aggettivi dimostrativi

In egizio esistono quattro serie di dimostrativi.

Le prime tre serie sono le seguenti:

Quando sono usati come aggettivi (l’uso più frequente), i dimostrativi seguono direttamente il
nome a cui si riferiscono, mentre al plurale lo precedono, formando una costruzione genitivale.

Hwrw pn ; “questo miserabile” (lett. “il miserabile questo”)

nn n Hmwt ; “queste serve” (lett. “queste delle/fra le serve”)

La quarta serie dei dimostrativi è la seguente:

A differenza dei precedenti, quando usati come aggettivi essi precedono sempre il nome a cui si
riferiscono.

nA bnw ; “queste macine”

Soprattutto a partire dalla fine del medio regno i pronomi di quest’ultima serie acquisiscono il
valore di semplici articoli definiti.

pA ym ; “il mare”

Gli aggettivi qualificativi seguono sempre i dimostrativi singolari delle prime tre serie, mentre
seguono normalmente il nome quando il dimostrativo è al plurale o è della quarta serie.

Hmww pn iqr ; “questo artigiano eccellente” (lett. “l’artigiano questo eccellente”)


nn n sDmyw wrw ; “questi grandi giudici (lett. “coloro che sentono”)” (lett. “questi fra i giudici
grandi”)

nA bnwt HDwt ; “queste/le macine bianche”

Gli aggettivi dimostrativi singolari delle prime tre serie seguono direttamente i pronomi suffissi,
qualora essi siano presenti.

nbt=k tn ; “questa tua signora” (lett. “la signora di te questa”)

In presenza invece di dimostrativi della quarta serie, il pronome suffisso si unisce non al nome,
ma direttamente al dimostrativo; una y è quasi sempre aggiunta tra dimostrativo e pronome
suffisso per ragioni fonetiche.

Questa costruzione si diffonde soprattutto dopo il medio regno, quando ormai i dimostrativi della
quarta serie sono divenuti semplici articoli, ed in genere queste forme si traducono come
semplici aggettivi possessivi.

tAy=f nbt ; “la tua signora” (lett. “la di te signora”)

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