Sei sulla pagina 1di 21

Prove dell’evoluzione

Lo so, questo è l'ennesimo post del blog sull'evoluzione e sto cominciando a ripetermi. Il punto è
che ho appena finito di leggere "Il più grande spettacolo della Terra", l'ultimo libro di Richard
Dawkins, e mi ha dato nuovi e importanti argomenti, oltre a riordinare un po' le idee in senso
generale. Il seguente articolo sarà un compendio delle importanti prove a favore della teoria
dell'evoluzione, e del perché invece il creazionismo è antiscientifico e non può essersi verificato. Ci
saranno un po' di idee mie, un po' sue, ma per ogni cosa cercherò di portare fonti ufficiali.

È assurdo che, nonostante basti aprire un libro di biologia delle superiori per rendersi conto della
realtà dell'evoluzione, i creazionisti siano ancora convinti che sia "solo una teoria", "antiscientifica",
"piena di anelli mancanti", "smentita dai fossili", "confutata dalla termodinamica", ma soprattutto
"rifiutata da gran parte degli scienziati e in un periodo di crisi, e presto sarà abbandonata".
Addirittura sostengono che sia "solo un'ideologia", che promuova il razzismo o che sia impossibile
perché sostiene che tutto è frutto del caso. Prima di parlare di queste cose, però, è bene almeno
conoscere cosa dica la teoria dell'evoluzione.

Quando Darwin la formulò, nessuno era a conoscenza della genetica, e di come si tramandassero le
informazioni. Dopo queste scoperte la teoria di Darwin venne integrata con le nuove conoscenze
per formare la teoria sintetica dell'evoluzione o Neo-Darwinismo. Sostanzialmente si basa su due
concetti semplicissimi, la mutazione casuale e la selezione non casuale. Capita che nascano
individui con delle mutazioni genetiche, delle varianti; queste possono essere negative, neutre o
positive, sempre in relazione all'ambiente in cui l'individuo deve vivere. Se una mutazione è
positiva, l'individuo tenderà a generare più prole, che a sua volta sarà portatrice di questa mutazione
che potrà diffondersi nella popolazione; al contrario, individui meno adatti all'ambiente
statisticamente si riprodurranno di meno, e i loro geni non prolifereranno: è la selezione naturale.

L'accumulo di piccoli cambiamenti positivi, in milioni, miliardi di anni, ha prodotto tutte le forme
viventi che conosciamo oggi, e ne produrrà ancora un numero enorme. Ci sono evidenze di questo
grazie all'anatomia, la genetica, la biologia, l'embriologia, la biogeografia, la paleontologia e la
radiologia. Ogni giorno gli scienziati scrivono articoli basati sul meccanismo del peer-review che
mostrano evidenze a favore dell'evoluzione o che si basano su di essa, e funzionano. Nessun
articolo di un creazionista ha mai passato il peer-review, neanche uno. Quindi veniamo al primo
punto da chiarire riguardo l'evoluzione, ovvero il fatto che sia "solo una teoria".

Solo una teoria?


L'Oxford English Dictionary dà due significati principali per il termine teoria:

Teoria, significato 1. Formulazione o sistemazione di idee o enunciati volta a spiegare o descrivere


una serie di fatti o fenomeni, ipotesi che è stata confermata o stabilita dall'osservazione o dagli
esperimenti e che è stata avanzata o accettata come spiegazione di fenomeni noti; enunciazione
delle leggi, dei principi o delle cause generali di qualcosa di noto e osservato.

Teoria, significato 2. Ipotesi proposta come spiegazione, da cui mera supposizione, speculazione,
congettura; idea o serie di idee su qualcosa; opinione o modo di pensare individuale.

È evidente che i due significati differiscono molto; il problema è che gli scienziati usano il termine
1, mentre i creazionisti intendono l'evoluzione usando la seconda accezione di "teoria". Riguardo il
significato 1, si può fare un parallelo con la teoria eliocentrica: sappiamo per certo che la Terra gira
intorno al Sole, ci sono una miriade di prove a sostegno della teoria e nessuna che va contro. Lo
stesso vale per l'evoluzione. I biologi distinguono tra il fatto dell'evoluzione (tutti gli esseri viventi
sono cugini) e la teoria del motore evolutivo (la selezione naturale). E no, non lo fanno per "motivi
ideologici". I creazionisti continuano ad insistere che si sostenga l'evoluzione per portare avanti
un'ideologia atea, materialista e antireligiosa, mentre gli scienziati sanno bene che tutto ciò è falso,
ma è un colossale inganno.

Al contrario, tutti i fatti confermano l'evoluzione, e non è minimamente un'ideologia, è


semplicemente la descrizione di ciò che accade. È attualmente la migliore teoria, il miglior modello
in accordo con tutti i dati che abbiamo a disposizione e che non è confutato da nessuno. È inutile
usare argomenti fallaci come il fatto che sia una presunta "ideologia" per tentare di demolire
l'evoluzione, ci vogliono fatti, prove. Il fatto che Hitler si possa essere ispirato all'evoluzione per
sostenere la superiorità di una razza rispetto ad un'altra (concetto assolutamente estraneo a Darwin,
che anzi sostenne vigorosamente che tutti gli uomini appartenevano ad un'unica specie) non implica
che l'evoluzione sia falsa: sarebbe come dimostrare che il Cristianesimo è falso attraverso l'infelice
storia della Chiesa Cattolica durante l'Inquisizione. I creazionisti però portano anche delle presunte
prove che smonterebbero l'evoluzione, e il mio compito qui sarà di analizzarle e smentirle. Prima di
tutto, si sente spesso dire che "L'evoluzione dice che tutto è frutto del caso, ed è impossibile che la
vita, così complessa, sia venuta all'esistenza casualmente: ci deve essere un Progetto".

Chi afferma questo dimostra di non aver compreso a fondo la selezione naturale: nessuno sostiene
che l'uomo, la cellula o anche solo il DNA siano venuti all'esistenza in tutta la loro complessità così,
per caso, tutti in una volta: le teorie sull'origine della vita (che comunque non hanno a che vedere
con la teoria evolutiva) ci dicono che le prime molecole autoreplicanti erano molto più semplici;
attraverso piccolissimi passi, uno per volta, ognuno abbastanza probabile da poter avvenire per caso
e abbastanza importante da costituire un vantaggio, si sono accumulati, uno dopo l'altro, fino a
produrre probabilmente un filamento di RNA, da cui è scaturito, in un lasso di tempo enorme, tutto
il resto.

Riguardo la differenza tra passi singoli e cumulabili è bene soffermarsi di più: chi pensa che
l'evoluzione sostenga i passi singoli spesso fa l'esempio delle scimmie che battono a macchina la
Divina Commedia: la probabilità che la vita nasca è più o meno come questo improbabile, se non
impossibile, evento. Sostituiamo "scimmie" con "software" e "Divina Commedia" con la frase
"METHINKS IT IS LIKE A WEASEL", come ha fatto Richard Dawkins ne "L'Orologiaio Cieco".
La probabilità che il software generi casualmente questa frase è circa uno su 10.000 milioni di
milioni di milioni di milioni di milioni di milioni. Se invece i miglioramenti sono cumulabili, e le
lettere buone vengono "tenute" per le generazioni successive, otteniamo qualcosa di simile:

WDLTMNLT DTJBSWIRZREZLMQCO P

Dopo 10 generazioni:

MDLDMNLS ITJISWHRZREZ MECS P

Dopo 20 generazioni:

MELDINLS IT ISWPRKE Z WECSEL

Dopo 30:

METHINGS IT ISWLIKE B WECSEL


Per raggiungere l'agognata frase alla generazione 43. Si nota immediatamente una differenza
spropositata tra le due "probabilità". Sappiamo che l'evoluzione agisce secondo passi cumulabili,
rendendo tutto meno improbabile. Detto questo, possiamo fare delle previsioni, una secondo la
teoria evolutiva e una secondo il creazionismo:

Creazione. La vita è creata da Dio. Possiamo supporre che l'Universo sia progettato per la vita, e
preveda il minor spreco possibile. È lecito aspettarsi solo la Terra, il Sole, la Luna e quel numero
minimo di pianeti necessari a mantenere le orbite.

Evoluzione. La vita è un evento molto improbabile ma non troppo per avvenire, quindi in qualche
pianeta capita. Possiamo aspettarci un gran numero di pianeti, e in pochissimi di questi c'è la vita.

Evoluzione 1, Creazione 0. Ovviamente "Dio può fare quello che vuole", ma è interessante notare, e
lo noteremo spesso anche più avanti, che "quello che vuole" è sempre quello che succederebbe se
l'evoluzione fosse vera. Dato che il creazionismo non fa vere e proprie previsioni, non possiamo
chiamarlo una teoria scientifica in quanto non è falsificabile. Proseguirò comunque nel tentare di
fare le previsioni più logiche per l'una e per l'altra "interpretazione della biodiversità", per vedere
quale si avvicina di più ai fatti reali. L'evoluzione, al contrario dell'evoluzione, è falsificabile,
checché ne dicano i creazionisti. Basterebbe, per esempio, una sola di queste cose per mostrare la
falsità dell'evoluzione:

 Conigli fossili nel precambriano, come disse J.B.S. Haldane. Più in generale, qualunque
fossile animale trovato in strati precedenti a quelli in cui ci si aspetta di trovarli.
Significherebbe che sono stati "creati" indipendentemente.
 Se potesse essere dimostrato che è esistito un qualunque organo complesso che non è
possibile si sia formato attraverso una serie di numerose, successive, piccole modificazioni,
la mia teoria cadrebbe assolutamente a pezzi, scriveva Darwin. Questi organi sarebbero stati
creati, smentendo l'evoluzione.
 Se si trovassero animali che usano diversi modi per codificare gli amminoacidi
significherebbe che non sono imparentati tra loro. Fino ad ora, tutti seguono lo stesso codice
universale.

Detto questo, possiamo cominciare ad analizzare le prove a favore.

Selezione artificiale
Prima di pensare a cosa può fare la selezione artificiale, può essere utile capire come l'uomo ha, nei
millenni, senza sapere come funzionasse l'evoluzione, intuito che poteva migliorare i raccolti e gli
animali addomesticati facendo riprodurre i migliori e scegliendoli accuratamente. Il cavolo,
Brassica oleracea, in pochi secoli è stato scolpito dagli orticultori creando una quantità di ortaggi
diversi come broccoli, cavolfiori, cavoli rapa, cavoli ricci, cavolini di Bruxelles, cime di rapa, verze
e i vari ortaggi che chiamiamo ancora cavoli. Un altro esempio di domesticazione è la
trasformazione del lupo, Canis lupus, nelle duecento razze di cane riconosciute dal Kennel Club
britannico e in quelle ancora più numerose isolate dalle leggi del pedigree. Abbiamo "scolpito" tutte
queste forme in pochi millenni, semplicemente selezionando. Le mucche ci danno molto più latte di
prima, il granturco è diventato nettamente più grosso, i cavalli più veloci, e così via.

Quello che bisogna capire è che la selezione artificiale, alla fine, agisce esattamente come la
selezione naturale, con la differenza che è l'uomo, l'occhio umano, a scegliere le caratteristiche da
tenere e quelle da scartare, anziché la natura. E se in pochi millenni è possibile avere tutte queste
specie canine, immaginate cosa può fare la selezione naturale in miliardi di anni!
A questo punto possiamo fare altre due previsioni e vedere quale si è realizzata:

 Creazione. Tutte le specie sono create da Dio e sono immutabili. La macroevoluzione non
può avvenire, quindi anche se l'uomo selezionasse artificialmente individui, potrebbe
migliorarli ma mai produrre nuove specie o nuove forme.
 Evoluzione. La selezione naturale scolpisce le forme di ciò che c'è in Natura, rendendole
più adatte all'ambiente, semplicemente "selezionando" ciò che è più adatto. Se l'uomo
riproducesse questo meccanismo potrebbe produrre cambiamenti, nuove forme e nuove
specie.

L'aspettativa della teoria dell'evoluzione è ricompensata, la creazione disattesa.

Macroevoluzione
La macroevoluzione, termine spesso usato dai creazionisti e che dicono non possa avvenire, è
semplicemente il passaggio da una specie ad un'altra. Una specie è un gruppo di individui in grado
reciprocamente di avere prole fertile. Si distingue dalla microevoluzione, che è un semplice
adattamento all'ambiente, ma in cui alla fine si ha la stessa specie di prima (ad esempio la Biston
betularia). Ancora una volta, la previsione della teoria evolutiva è quella che si realizza. Abbiamo
inoltre molti esempi di macroevoluzione documentati, che elenco di seguito: (fonti 1, 2, 3, 4, 5, 6)

Piante:

 Oenothera gigas
 Primula kewensis
 Tragopogon (due nuove specie: T. mirus and T. miscellus)
 Raphanobrassica
 Galeopsis tetrahit
 Madia citrigracilis
 Brassica
 Adiantum pedatum
 Woodsia abbeae
 Stephanomeira malheurensis
 Mimulus guttatus

Insetti:

 Drosophila paulistorum
 Drosophila melanogaster
 Rhagoletis pomonella
 Eurosta solidaginis
 Tribolium castaneum
 Nereis acuminata

Ovviamente questi, come tutte le altre prove a favore, confermano il fatto dell'evoluzione.
Ribadisco che la teoria riguarda il motore che spinge gli individui ad evolvere, non il fatto che
questi lo facciano.
Mutazioni
Cominciamo questa parte con le previsioni che il creazionismo e l'evoluzionismo potrebbero fare in
materia di mutazioni genetiche.

Creazione. Dio ha creato ogni specie, dunque non c'è bisogno di mutazioni perché ognuna è adatta
all'ambiente in cui si trova. Le mutazioni non esistono.

Evoluzione. Le mutazioni esistono, e per la maggior parte sono negative, dunque se ci fosse un
meccanismo per limitare le mutazioni, la selezione naturale lo favorirebbe.

Inutile dire che è la previsione dell'evoluzionismo quella confermata dai fatti. Spesso i siti e le
riviste creazioniste ripetono che le mutazioni sono sempre negative, dunque l'evoluzione è
impossibile. Aggiungono anche che il DNA ha un meccanismo autoriparatore delle mutazioni, che
tenta di ridurre al minimo la varietà, come ulteriore presunta prova a sfavore dell'evoluzione. In
realtà, ed è un fatto scientifico accertato, le mutazioni possono essere negative, positive o neutre.
Quelle negative vengono ovviamente eliminate, se possibile. Quelle neutre non hanno effetti sulla
sopravvivenza o la riproduzione, e quindi non sono viste dalla selezione naturale. Le mutazioni
positive, al contrario, hanno un grande successo nel pool genico e si diffondono in tempi
relativamente brevi. Alcuni esempi di mutazioni positive sono (oltre a quelle viste precedentemente
sul potersi nutrire del citrato, ovviamente): (fonte)

 La tolleranza al lattosio
 La resistenza all'AIDS, comportata dalla delezione di 32 coppie di basi nel gene umano
CCR5 (CCR5-32)
 Adattamento ad alte e basse temperature nell'E. coli
 Adattamento all'oscurità di Chlamydomonas
 Adattamento ad un ambiente a basso fosfato da una linea di cloni di lievito
 Adattamento ad un ambiente a basso glucosio da una linea di cloni di lievito
 Prove molecolari di un'antica duplicazione dell'intero genoma del lievito
 Il 12% delle mutazioni dei batteri migliora il loro adattamento in un particolare ambiente
 Evoluzione da un organismo unicellulare ad uno pluricellulare (Chlorella pyrenoidosa)
 Una mutazione ha prodotto l'enzima chiamato "nylonase", che permette ad un batterio di
nutrirsi di nylon
 Idem con il propandiolo, e lo zucchero a cinque atomi di carbonio

Il motivo per cui il DNA ha sviluppato il proof-reading, una lettura con correzione delle mutazioni,
è che la maggior parte di queste sono, effettivamente, negative. Comunque questo meccanismo non
è infallibile, e le mutazioni avvengono tutt'oggi.

Aggiunta di informazioni, complessità irriducibile


Nonostante tutto, i creazionisti contestano che la sola selezione naturale possa produrre un aumento
di informazioni nel DNA. Come vedremo, invece, sono stati fatti esperimenti anche riguardo a
questo, mostrando che invece è più che possibile. E inoltre sono stati osservati esempi di
adattamento con un aumento di informazioni nel genoma della specie interessata. L'esperimento è
stato fatto da Richard Lenski, ed è durato ben 20 anni. È stato pubblicato il risultato con l'articolo
Genome evolution and adaptation in a long-term experiment with Escherichia coli su Nature.
Potete leggerne un buon resoconto dettagliato in un articolo scritto su La Repubblica da Piergiorgio
Odifreddi. Il mio sarà più sintetico:
L'esperimento inizia con dodici ceppi di E. coli derivati da uno stesso batterio iniziale e mantenuti
in dodici provette. Tutte le mattine si fornisce del glucosio, e il giorno successivo si estrae da ogni
provetta la stessa quantità di ogni ceppo per metterla in un'altra provetta con altro glucosio, e così
via. Ogni 500 generazioni si congela una parte di ogni ceppo per creare una "testimonianza fossile"
dell'esperimento, che potranno essere scongelate per far ripartire l'esperimento da un certo punto, o
per mescolarle con quelle nuove e vedere le più adatte.

Per vent'anni sono state osservate tutte le mutazioni e gli adattamenti, che sono state parecchie ma a
noi ne interessa una sola: questa è molto improbabile ed è stata causata da un aumento di
informazioni: alla generazione 33.127 gli Escherichia coli avevano sviluppato la capacità di
nutrirsi del citrato oltre che del glucosio. A questo punto è stato fatto un ulteriore passo: sono stati
scongelati vari "batteri fossili" e lasciati continuare a riprodursi in provetta come gli altri, per vedere
quanti di loro riuscissero a sviluppare la capacità di nutrirsi del citrato.

Risultato? Alcuni batteri dopo la generazione 20.000 ci sono riusciti, quelli precedenti no. Questo
sconfessa anche l'idea della "complessità irriducibile", perché le mutazioni necessarie a nutrirsi del
citrato erano due e non era necessario che si verificassero contemporaneamente.

Inoltre, c'è un altro motivo semplicissimo per cui un creazionista non può negare che l'evoluzione
possa produrre un aumento di informazioni: le informazioni si trovano nei geni. I geni esistono in
varianti chiamate "alleli". Per esempio, c'è il gene del colore degli occhi, che può presentarsi come
"allele degli occhi azzurri", "allele degli occhi marroni" e così via. Ogni persona possiede sempre
due alleli di ogni gene (che possono essere diverse o uguali). Di conseguenza, Adamo ed Eva
potevano avere un massimo di 4 alleli per ogni singolo gene del DNA umano (2 ciascuno). Dove sta
il problema? Il problema è che esistono geni che hanno diverse centinaia di alleli, e se si sono
evoluti dai 4 originari di Adamo ed Eva si tratta comunque di un aumento di informazioni.

Senza considerare che, comunque, è impossibile che tutti questi alleli si siano evoluti in circa 6000
anni, anziché in milioni come sappiamo che è andata da tantissime prove, come ad esempio quella
dei fossili. Pensare che si siano evoluti tutti in 6000 anni significa essere "super-evoluzionisti", più
che creazionisti.

La documentazione fossile
I creazionisti hanno imparato a ripetere continuamente, fino allo spasmo, che la documentazione
fossile è ricca di lacuna lanciando la sfida di "trovare gli stadi intermedi". Successivamente
mostrerò come non abbiamo bisogno di fossili per sapere che l'evoluzione è un fatto: questa sarebbe
assolutamente certa anche se non si fosse mai fossilizzato neanche un cadavere. È semplicemente
una fortuna in più che abbiamo ricche riserve di fossili e che ogni giorno se ne scoprano di nuovi.
Per fare un'analogia, pensiamo ad un omicidio: hanno sparato al baronetto. Le impronte digitali, le
orme, il DNA trovato sulla pistola e un forte movente fanno tutti pensare al maggiordomo. È un
caso semplicissimo, e tutti pensano che sia stato lui. All'ultimo momento, quando si sta per decidere
della colpevolezza o l'innocenza, viene trovata una prova: il baronetto aveva installato telecamere
spia contro i rapinatori.

La corte guarda i filmati, uno dei quali mostra il maggiordomo nell'atto di aprire un cassetto nella
sua stanza ed estrarre una pistola, caricarla ed uscire dalla stanza con aria furtiva e uno sguardo
malvagio. Sembra un'ulteriore conferma, ma l'avvocato difensore del maggiordomo osserva che non
c'erano telecamere nel luogo dove è avvenuto il delitto. Agita il dito nel tipico gesto da avvocato e
proclama: "C'è una lacuna nel filmato. Non sappiamo cosa è successo dopo che il maggiordomo ha
lasciato la sua camera. È evidente che le prove non sono sufficienti a condannare il mio cliente".
Il pubblico ministero mostra come ci sia una seconda telecamera nella sala da biliardo, che mostra il
maggiordomo avanzare in punta di piedi con la pistola in pugno, lungo il corridoio che porta alla
biblioteca dove si trova il baronetto. Questo nuovo tassello dovrebbe colmare la lacuna? No.
L'avvocato della difesa gioca il suo asso: "Non sappiamo cosa sia successo prima e dopo che il
maggiordomo è passato davanti la sala da biliardo. Ora vi sono ben due lacune nel filmato, e ci sono
meno prove di prima sulla sua colpevolezza".

Tutto questo per dimostrare cosa? Che grazie all'anatomia comparata, alla biogeografia, agli studi
sul genoma delle varie specie, sappiamo che l'evoluzione è avvenuta. Avere dei fossili è solo una
fortuna in più, ed è ridicolo usarli come prove contro l'evoluzione. Per molti dei principali gruppi
animali, comunque, le prove fossili dell'evoluzione sono straordinariamente esaurienti. Per altri,
invece, ci sono delle lacune. Come mai? Il punto è che un numero davvero esiguo di individui ha la
"fortuna" di fossilizzarsi: devono coesistere tutta una serie di fattori che permettano la
conservazione. Per questo motivo ci saranno sempre degli "anelli mancanti", e quando se ne trova
uno ci saranno due "anelli mancanti" nuovi, uno prima e uno dopo quello appena trovato.

Non è comunque vero che non ci siano forme intermedie, stadi di transizione: ne abbiamo a
bizzeffe. Giusto per fare qualche esempio:

Gerobatrachus Hottoni, anello mancante tra la rana e la salamandra

Tiktaalik roseae, anello mancante tra pesci e anfibi

Barbourula kalimantanensis, rana senza polmoni


Pezosiren portelli, dugongo con le gambe

Ambulocetans natans, progenitore della balena con le gambe

A) Pan troglodytes, chimpanzee, modern (B) Australopithecus africanus, STS 5, 2.6 My (C) Australopithecus africanus, STS 71, 2.5
My (D) Homo habilis, KNM-ER 1813, 1.9 My (E) Homo habilis, OH24, 1.8 My (F) Homo rudolfensis, KNM-ER 1470, 1.8 My (G)
Homo e

Come anelli di congiunzione tra rettili e uccelli abbiamo Eoraptor, Herrerasaurus, Ceratosaurus,
Allosaurus, Compsognathus, Sinosauropteryx, Protarchaeopteryx, Caudipteryx, Velociraptor,
Sinovenator, Beipiaosaurus, Sinornithosaurus, Microraptor, Archaeopteryx, Rahonavis,
Confuciusornis, Sinornis, Patagopteryx, Hesperornis, Apsaravis, Ichthyornis e Columba. Tra rettili
e mammiferi, i pelicosauri, i terapsidi e i cinodonti. (fonte 1, 2)

Il non trovare fossili prima di un determinato periodo non significa che l'animale debba essere
necessariamente stato "creato" in quel momento. Mi sto riferendo ovviamente alla cosiddetta
"esplosione del Cambriano", tanto amata dai creazionisti nonostante fosse un problema ai tempi di
Darwin, non oggi. Oltre mezzo miliardo di anni fa, nel periodo Cambriano, apparve
"all'improvviso" la maggior parte dei grandi phyla, i principali tipi del mondo animale.
"All'improvviso" non significa che il fenomeno sia stato subitaneo, ma semplicemente che nessun
fossile di quei gruppi è stato rinvenuto in rocce più antiche di quelle del periodo Cambriano: questo
periodo dura infatti venti milioni di anni.

Se volessimo usare questo fatto come prova che gli animali sono stati creati all'improvviso, in quel
momento, dobbiamo fare i conti con un'altra faccenda. Prenderò come esempio, ripreso dal libro di
Dawkins, i platelminti. È un grande phylum di vermi, e quelli che userò sono i turbellari, che con
oltre quattromila specie sono numerosi quanto tutti i mammiferi messi assieme. Sono difffusi sia in
acqua che sulla terraferma ed è probabile che lo siano stati per moltissimo tempo. Parrebbe quindi
logico aspettarsi una loro ricca storia fossile; purtroppo, invece, è praticamente inesistente.
Seguendo la logica creazionista, dovremmo dire che sono apparsi all'improvviso, più o meno l'altro
ieri. Nessuno, ovviamente, sostiene una sciocchezza del genere; per questo motivo bisognerebbe
anche smetterla di additare l'esplosione del Cambriano come una prova a favore della creazione.
Allo stesso modo, è ridicolo portare come prova della falsità della teoria evolutiva, fossili antichi
uguali ad animali attualmente viventi, come fa Harun Yahya, creazionista islamico che ha scritto un
libro francamente patetico. Senza contare che mostra un serpente di mare definendolo "anguilla",
una stella di mare chiamandola "stella serpentina" un sabellide che diventa "crinoide" ma
soprattutto un'esca per pescare artificiale confusa con una "friganea".

Esca artificiale che, secondo Harun Yahya, è una friganea

Ovviamente esistono animali che non si sono evoluti dal momento in cui ne abbiamo trovato fossili:
se una popolazione è adatta all'ambiente e non vi è alcuna pressione selettiva, non c'è motivo che
evolva ulteriormente. Ma il fatto che, al contrario, molti altri fossili mostrino come altri animali si
siano evoluti, mostra come l'evoluzione sia vera. Giusto per fare un esempio, è stata ricostruita la
storia evolutiva del cavallo. (fonte)

Riguardo la distribuzione dei fossili lungo gli strati, i creazionisti (nel sito Answersingenesis, che
sostiene il creazionismo della Terra giovane) hanno effettivamente fatto una previsione:

Creazione. A causa del Diluvio Universale, gli animali sono annegati nei vari strati rocciosi in
sequenza, seguendo l'ordine che vediamo. La datazione degli strati indica dai miliardi ai milioni di
anni, ma in realtà la Terra ne ha solo 6000.

Evoluzione. Gli animali si trovano lungo gli strati in questo modo perché si sono evoluti nel tempo,
quindi è impossibile trovare animali in strati precedenti a quelli che ci si aspetta.

La datazione degli strati dà ragione all'evoluzione; inoltre, se fosse vera la divertente spiegazione
che danno i creazionisti sull'ordine fossile determinato dal Diluvio Universale, dovrebbe esserci una
tendenza statistica a far sì che alcuni animali sopravvivessero più di altri per trovarsi in strati meno
profondi. Al contrario, quello che troviamo è che nessun animale si trova in strati precedenti a quelli
in cui ci si aspetta di trovarli. Invece, se l'ipotesi creazionista fosse corretta, dovremmo avere un
miscuglio generale di fossili.

Prima di passare al prossimo argomento, è bene ricordare che il fatto che alcuni scienziati abbiano
affermato di aver trovato fossili di ominidi quando non era vero, e simili, non implica che la teoria
evolutiva sia falsa, ma che gli scienziati in questione siano intellettualmente disonesti. Altrettanto
disonesto è chi usa queste cose per arrampicarsi sugli specchi e tentare di dimostrare che
l'evoluzione è falsa.
L'albero della cuginanza

Uomo, Gorilla, Scimpanzé, Orango, Gibbone

Scheletri di Pipistrello, Pterodattilo, Drago volante

Cranio umano e di cavallo

Tutti gli scheletri di tutti i mammiferi hanno le stesse ossa che si susseguono nello stesso modo.
Quello che cambia sono la forma e le proporzioni. Questo vale anche per lo pterodattilo, il che
rende la somiglianza ancora più impressionante. Le ossa sono quelle, però il mignolo era
spropositatamente lungo per reggere il peso delle ali. Il drago volante, invece, usa le costole per lo
stesso scopo. Osservando il cranio umano e quello del cavallo, notiamo come tutte le ossa sono le
stesse, semplicemente in proporzioni differenti. Le strutture uguali in specie diverse sono dette
omologhe. Se hanno la stessa funzione ma una diversa storia evolutiva, sono analoghe.
Allo stesso modo, anche l'embriologia ci mostra delle incredibili somiglianze tra gli animali.
Cranio umano, di Scimpanzé e di Babbuino

Lo zoologo scozzese D'Arcy Thompson ha dimostrato come applicando alcune regole matematiche
nella deformazione di alcuni animali se ne possano ottenere altri evolutivamente vicini. È plausibile
che i geni abbiano istruzioni di questo tipo sulla forma dell'individuo, e che delle mutazioni possano
variarle in tale modo.

Anche l'analisi del DNA mostra come il nostro sia uguale al 98% di quello degli scimpanzé.
Prendendo in considerazione il genoma di varie specie, ancora una volta si confermano i rapporti
evolutivi e le loro somiglianze. Ed ecco le previsioni di creazione ed evoluzione:

Creazione. Il fatto che le specie si somiglino non implica nulla, perché sono state create da Dio.
Possiamo aspettarci che siano state progettate nel migliore dei modi per sopravvivere nel loro
ambiente
Evoluzione. Alcuni animali avranno caratteristiche non del tutto adatte alla loro vita, ma chiare se
si prende in considerazione la storia evolutiva.

I pipistrelli sono dei mammiferi. Il piumaggio potrebbe tornar loro utile, e un Progettista avrebbe
potuto conferirglielo. Al contrario, non ce l'hanno, perché discendono da mammiferi, senza piume.
Anche le balene e i delfini sono mammiferi: il Creatore avrebbe potuto dar loro le branchie per
poter respirare in acqua. Al contrario, devono continuamente risalire in superficie per respirare, ed è
tutto chiaro alla luce della loro storia evolutiva. Esempi simili se ne potrebbero fare a migliaia.
Inoltre, c'è un'altra prova molto interessante a favore del fatto che l'uomo e la scimmia abbiano un
progenitore comune: le tracce lasciate dai retrovirus.

I retrovirus sono virus che, detto sinteticamente, si inseriscono nel DNA del malcapitato e quindi,
nel caso si inserissero nello spermatozoo o nella cellula uovo di un individuo, sarebbe trasmesso a
tutte le generazioni successive. Col tempo e con le mutazioni queste tracce rimangono ma non sono
più pericolose, ma sono comunque visibili. Ebbene, l'uomo e lo scimpanzé hanno 16 retrovirus
esattamente negli stessi identici punti dei cromosomi. (fonte) Facciamo le previsioni di
creazionismo ed evoluzionismo:

Creazione. I 16 retrovirus si trovano nella stessa posizione per caso. La probabilità è 1 su 2×10138.
Come essere colpiti da un fulmine alle 9 di mattina, vincere 3 lotterie, fare un doppio uno ai dadi,
21 a Blackjack con due carte, vincere alla roulette col 13 nero, fare una scala reale a poker, tutto
questo 3 volte di fila, scegliere la stessa molecola d’acqua che ha scelto un tuo amico tra tutti gli
oceani, essere colpito da un detrito spaziale e morire in un incidente aereo alle 2 del pomeriggio, 24
ore prima che un meteorite entri in collisione con la Terra e uccida chiunque altro.

Evoluzione. Uomo e scimpanzé hanno un progenitore comune, che aveva nel suo DNA i resti dei
16 retrovirus. Di conseguenza, anche uomo e scimpanzé li hanno. La probabilità è 100%.

Inutile commentare.

Elementi vestigiali
Creazione. Tutto ciò che compone un organismo è utile e funzionale. Non dovrebbero esistere
organi vestigiali.

Evoluzione. La storia evolutiva determina inevitabilmente la presenza di elementi vestigiali, che


dovrebbero anche essere spiegabili dal punto di vista evolutivo.

Per l'ennesima volta si realizza la previsione darwiniana. Gli elementi vestigiali di un organismo
sono quegli elementi che non hanno più alcuna funzione, ma che servivano a qualcosa ad un suo
progenitore. Alcuni esempi sono la nostra pelle d'oca quando abbiamo freddo o paura. Anche l'osso
del coccige, è ciò che rimane della coda. Inoltre l'appendice ciecale (residuo di una parte ancestrale
di intestino), i tubercoli di Darwin (in una piccola percentuale della popolazione: residuo
dell'articolazione grazie alla quale gli animali possono muovere e orientare i padiglioni auricolari),
il gene che codifica per l'enzima L-gulonolattone ossidasi (è presente nel genoma umano e degli
animali superiori ma nell'uomo e nella cavia non codifica per nessun enzima). Gli struzzi e gli emù
hanno ali inette al volo, come retaggio dei loro antenati volatori. Le ali del kiwi hanno ossa
vestigiali, nonostante siano indistinguibili dal piumaggio. La mosca e la tipula hanno due ali
anziché quattro come la maggior parte degli insetti; al posto delle altre due ci sono due "bilancieri",
che occupano lo stesso posto delle ali e si muovono secondo la stessa configurazione. Osservandole
da vicino, si nota come siano ali striminzite, derivate da ali ancestrali.
Allo stesso modo degli animali che perdono le ali, numerose specie che si sono adattate a vivere
nelle grotte o nei fondali marini hanno perso gli occhi, ma conservano comunque degli occhi
vestigiali (come il Proteus anguinus).

Il Proteus anguinus non può vedere ma conserva degli occhi vestigiali

Anche balene e delfini sono pieni di ossa vestigiali, a testimonianza del loro essere mammiferi che
sono passati a vivere in acqua, abbandonando la terraferma.

Plica semilunare, residuo della membrana nittitante che in altri mammiferi, negli uccelli, nei
rettili e negli anfibi è molto più sviluppata e può essere distesa sull'occhio, a palpebra aperta,
svolgendo una funzione di protezione e lubrificazione.
Il Progetto In-Intelligente
Oltre a elementi inutili, potrebbero esserci elementi dannosi o sconvenienti per un organismo?
Vediamo cosa dovrebbero predire l'evoluzione e la creazione e cosa effettivamente accade.

Creazione. Non ci dovrebbero assolutamente essere elementi dannosi o non funzionali ad un


organismo, dal momento che è stato creato a tavolino da un'entità onnipotente e onnisciente. Se ci
fossero, sarebbe un grave danno per l'ipotesi creazionista.

Evoluzione. È possibile che ci siano elementi non funzionali o dannosi derivati dalla storia
evolutiva, ancora in via di aggiustamento.

Elementi non funzionali ce ne sono eccome. Avevo accennato prima ai delfini e le balene che non
hanno le branchie e sono costretti a risalire in superficie. È interessante notare come abbiano risolto
il problema con delle correzioni successive, come lo sfiatatoio. Questo è ovvio alla luce
dell'evoluzione, mentre sarebbe difficile da spiegare con un Progettista che sarebbe potuto tornare al
progetto originale e sistemarlo.

Un altro esempio è la retina dell'occhio umano, che è invertita: la luce deve così attraversare un
fascio di nervi, ed è il motivo per cui abbiamo un punto cieco, o meglio una "macchia" in cui non
possiamo vedere. Anche qui, il cervello rimedia ricostruendo l'immagine, ed è più sensata una
correzione della selezione naturale piuttosto che un Dio che fa un errore e lo corregge aggiungendo
un altro elemento, anziché riprogettare l'occhio da capo.

Stessa cosa per il nervo laringeo: dal momento che discendiamo dai pesci, che avevano bisogno che
passasse per le branchie e si caricasse di ossigeno, anche nell’uomo questo fa una deviazione
incredibile: si infila nel petto, gira attorno ad un’arteria, e torna alla sua destinazione lungo il collo,
anziché trovarsi direttamente lì. Nella giraffa questo ha risultati paradossali, con il nervo laringeo
lungo diversi metri inutilmente.

Anche i testicoli sono collegati al pene dall’interno attraverso un percorso ridicolmente lungo e
scomodo, facendo una deviazione lungo l’uretere anziché cercare la via più breve.
A sinistra, come dovrebbe essere. A destra, come è. Tratteggiata, la posizione originaria.

La nostra storia evolutiva ha fatto sì che i nostri progenitori fossero quadrupedi, mentre noi, bipedi,
non abbiamo ancora adattato sufficientemente la schiena a questa vita, provocandoci vari dolori e
problemi.

I seni mascellari sono messi in una posizione irrazionale: cavità situate dietro le guance, ai lati della
faccia, che hanno l’orifizio di drenaggio sulla sommità; questo non permette di sfruttare la gravità
per favorire il deflusso del liquido. In un quadrupede la sommità è la parte anteriore, quindi la
posizione dell’orifizio ha molto più senso. Ancora una volta abbiamo la conferma di discendere da
animali quadrupedi.

I koala discendono da un animale simile al vombato, uno straordinario scavatore. Per questo aveva
il marsupio al contrario, o i figli si sarebbero sporcati gli occhi di terra. Anche il koala, nonostante
stia sugli alberi, ha il marsupio scomodamente invertito.

Si possono trovare altri esempi di "Progetto In Intelligente" qui.

Corsa agli armamenti


Creazione. Tutto dovrebbe essere mirato a ottenere la massima efficienza ed evitare gli sprechi.

Evoluzione. Tutto ciò che dà un vantaggio al singolo individuo, indipendentemente dal fatto che
possa sembrare uno spreco, è favorito dalla selezione naturale.

Perché dico questo? Perché, purtroppo, in Natura è presente una corsa agli armamenti simile a
quella avvenuta durante la guerra fredda tra America e Russia, ma che dura da miliardi di anni:
predatori e prede continuano a migliorare il loro equipaggiamento, per scoprire che anche l'altra
parte ha fatto lo stesso e quindi ottengono lo stesso risultato di prima, ma ad un maggior costo.
Questo è inevitabile, perché se tutti i predatori facessero un patto per essere veloci "tot", e un
mutante fosse veloce "tot+2", immediatamente il gene mutante si diffonderebbe nel pool genico.

Si può fare un'analogia con gruppetti sparsi di persone che devono parlare in una stessa stanza:
all'inizio parlano a bassa voce, ma nel momento in cui qualcuno alza la voce, gli altri sono costretti
a fare lo stesso, per farsi sentire. A questo punto, capiterà che un altra persona aumenterà il volume,
e tutti lo seguiranno a ruota, e così via. Alla fine, tutti si sentiranno tra di loro esattamente come
prima, ma ad un costo molto maggiore.
Proviamo a guardare la cosa in termini creazionistici. Analizziamo il ghepardo: vedremo che ha
zampe, artigli, denti esattamente come devono essere per predare più gazzelle possibile;
sembrerebbe che Dio l'abbia progettato per predare gazzelle. Al contrario, osservando la gazzella
vediamo che è Dio l'ha creata per fuggire nel modo migliore dalle grinfie del ghepardo. Perché
dovrebbe farlo? È un sadico che gode nell’assistere a sport sanguinari? O tenta di evitare che i
mammiferi africani crescano troppo di numero? Oppure si dà da fare per far aumentare l’indice di
ascolto dei programmi sul comportamento degli animali? Alla luce dell'evoluzione il vero motivo è
chiaro e ovvio, ed è quello esposto all'inizio dell'argomento.

Si potrebbero fare altri esempi di "corsa agli armamenti" molto sgradevoli, che rendono impossibile
pensare ad una creazione diretta da parte di un'entità buona. Ad esempio gli Icneumonidi. Questi
insetti paralizzano i bruchi vivi e vi inseriscono la propria prole, che mangerà il bruco dall'interno
lasciando per ultimi gli organi vitali, in modo da goderselo fresco.

Dawkins ha scritto un bell'articolo al riguardo, chiamato "La natura: un universo di indifferenza"

Termodinamica
Abbiamo analizzato, molto superficialmente, le prove a favore dell'evoluzione e i meccanismi che
la governano. Prima di passare all'utilità che ha l'evoluzione nella tecnologia, bisogna affrontare una
tipica obiezione avanzata dai creazionisti alla teoria. A dir loro, questa è incompatibile con la
seconda legge della termodinamica, ed è quindi falsa.

La seconda legge della termodinamica afferma che l'entropia (il disordine) di un sistema
isolato tende ad aumentare nel tempo.

In soldoni, i creazionisti pensano che sia impossibile che nasca l'ordine (la vita), in base a questa
legge. Definizione di sistema isolato:

In termodinamica un sistema isolato è un sistema che non interagisce in alcun modo con l’ambiente
circostante, ovvero che non scambia massa, né lavoro, né calore.

La Terra non è un sistema isolato. Nemmeno gli organismi viventi possono essere considerati
sistema chiuso o isolato (c’è una differenza, non sono uguali): vi è un continuo scambio di energia e
massa con l’esterno. Per questo l'obiezione è insensata: d'altronde, seguendo la loro logica andrebbe
applicata anche ad un bambino che diviene adulto, eppure non hanno nulla da ridire su quello.

L'utilità dell'evoluzione
Grazie alla scoperta dei meccanismi evolutivi gli scienziati stanno comprendendo anche alcune
malattie accedendo a possibilità di cure per il cancro o altre malattie di origine genetica. Alcuni casi
in cui la teoria dell’evoluzione ha aiutato a fare predizioni e scoperte: (fonti 1, 2)

Agricoltura:

 Tramite la biodiversità si previene malattie e infestazioni proprio come supposto dalla teoria
dell’evoluzione.
 L’ibridazione tra specie da vita a nuove specie resistenti a particolari tipi di virus e
infestazione nel grano.
 Gli infestanti sviluppano resistenza particolare a determinati tipi di insetticidi proprio come
predetto dalla teoria dell’evoluzione. L’evoluzione quindi ci permette di prevedere quando e
come cambiare insetticida prima che la generazione sviluppi una resistenza.

Medicina:

 Il virus influenza evolve il fretta, le teorie dell’evoluzione ci insegnano come prevedere


questi cambiamenti e correre ai ripari con vaccini.
 Resistenza dei batteri agli antibiotici. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un caso
in cui l’evoluzione funziona e la teoria ci permette di fare ipotesi e prevedere il
comportamento di questi batteri e prevenire se possibile i problemi da essi causati.
 Nel caso dell’HIV i biologi evoluzionisti stanno cercando di capire i meccanismi evolutivi
di questo virus per creare un vaccino. Secondo le ultime fonti ci sarebbero anche riusciti.
 La corea di Huntington e altre malattie genetiche possono essere capite tramite il modello
della teorie dell’evoluzione; infatti, se i geni mutanti non si estendessero ai figli, non
esisterebbero tali malattie.
Negazionisti
Abbiamo visto come l'evoluzionismo abbia tutto il diritto di essere una teoria universalmente
accettata dalla comunità scientifica. Purtroppo, nonostante dovrebbe essere lo stesso tra la
popolazione, non è così. Questo sondaggio mostra com'è la situazione in Europa e in America:

Opinione sull'affermazione "La teoria dell'evoluzione è vera". Blu, "vero". Rosso, "falso".
Giallo, "non so".

Gli Stati Uniti sono penultimi, subito prima della Turchia (paese a maggioranza islamica). L'Italia
se la cava abbastanza bene, per quanto ci sia differenza tra il pensare che l'evoluzione sia vera e il
capirla e conoscerla. Perché l'America è messa così male? La risposta a questa domanda va
probabilmente trovata nella pesante influenza delle lobby evangeliche, e dei telepredicatori
televisivi, che arrivano a fare affermazioni come "Il terremoto ad Haiti è una punizione divina per il
patto col Diavolo che fecero per liberarsi dalla colonizzazione". Lì, in particolare, è diffuso il
creazionismo della Terra giovane (quelli che pensano che la Terra abbia 6000 anni, insomma) che
non è stato analizzato in modo particolare in questo articolo, dal momento che in Italia, anche la
maggior parte dei creazionisti riconosce che la Terra ha 4,5 miliardi di anni.

Prima di concludere, penso si possa fare una veloce rassegna delle "prove" a sfavore del
creazionismo (dopo aver visto ciò che avvalora l'evoluzione, ci vuole anche questo). Ad esempio, la
biogeografia è stata abbastanza bistrattata per il resto dell'articolo. La distribuzione geografica è una
grande prova a favore dell'evoluzione, e dal momento che i creazionisti credono nel Diluvio
Universale, possiamo fare ancora una volta delle previsioni, questa volta molto precise.

Creazione. Dopo il Diluvio Universale gli animali si sono sparpagliati di nuovo sulla Terra. Per
questo motivo dobbiamo aspettarci una biodiversità vastissima nei pressi del monte Ararat, che
diminuisce man mano che ci si allontana da quel luogo.

Evoluzione. Biodiversità dovuta alla storia evolutiva, quindi qualunque animale che spunta in un
luogo senza rapporti filogenetici con ciò che già vi si trova o che non avrebbe avuto modo di
raggiungere quel posto è una prova contro l'evoluzione.

Ovviamente, anche quest'ultima volta, l'evoluzione vince alla grande. Per quale motivo i canguri, o
meglio tutti i marsupiali avrebbero dovuto correre alla svelta verso l'Australia (come, poi, se c'è
l'Oceano che li separa?) senza lasciare alcun discendente lungo il tragitto? Idem per i pinguini, ma
questo esempio potrebbe essere fatto per qualsiasi animale.

L’ordine della creazione, nella Bibbia, è il seguente: 1)Un principio 2)Una terra primordiale e
tenebrosa 3)La luce 4)Il firmamento 5)Superfici asciutte 6)Piante 7)Sole, luna e stelle 8)Animali
acquatici e volatili 9)Animali selvatici e domestici 10)Uomo.

Dio crea il Sole dopo la luce, e le stelle dopo la Terra, sbagliando. Un altro errore è il firmamento: è
un’illusione ottica, la volta celeste non esiste materialmente, ma gli antichi lo ignoravano. Poi,
sappiamo di certo che gli animali terrestri si sono sviluppati prima dei volatili, mentre la Genesi
indica il contrario. Infine, secondo la Bibbia l’uomo esiste da 6000 anni, mentre in realtà l’Homo
Sapiens Sapiens ne ha almeno 130.000.

Non c’è traccia di un diluvio di proporzioni mondiali negli antichi scritti, templi, piramidi, sculture
e quant’altro provenga dall’Egitto, dall’India o dalla Cina, che esistesse ai tempi di Noè. Inoltre, se
davvero si fosse verificato un diluvio, allora tutte le prime civiltà del mondo sarebbero state
completamente distrutte. L’intera popolazione del mondo sarebbe ammontata a otto persone, nei
pressi dell’arca. Ci sarebbero voluti millenni per l’umanità, per ristabilirsi in Cina come in qualsiasi
altro posto. E ancora, avrebbero sviluppato una cultura molto diversa da quella antidiluviana. Le
testimonianze archeologiche in Egitto mostrerebbero un improvviso cambiamento che va dagli
artefatti dell’antico Egitto, a nessun segno di civiltà, all’antica cultura israelita dopo il periodo del
diluvio. Idem per la Cina, eccetera. Le testimonianze archeologiche mostrano che le varie culture
non si sono interrotte, hanno continuato a svilupparsi in tutto il periodo in cui si suppone ci sia stato
il diluvio. Per esempio, il Vecchio Regno egizio copre il periodo dal 2649 a.C. Al 2323 a.C., a
cavallo del periodo in cui i conservatori religiosi credono che sia avvenuto il diluvio.

Ci si potrebbe chiedere come abbiano potuto sopravvivere i pesci. Alcuni pesci necessitano di acque
dolci, altri salmastre, altri salate. Con il Diluvio, la salinità di tutti i laghi del mondo sarebbe
cresciuta drasticamente, estinguendo i pesci. Niente di tutto ciò è accaduto, tranne che in una zona:
nel Mar Nero, all’incirca nel 5600 a.C. Molti scienziati credono che sia questa l’origine del mito del
diluvio universale degli antichi babilonesi, che è stato adottato dagli antichi scrittori ebrei che hanno
scritto la Bibbia.
Ed eccoci arrivati alla fine. La conclusione è che è impossibile sostenere, volendo essere scientifici,
che l'evoluzione è falsa e siamo stati direttamente creati da Dio. Chi sostiene una cosa del genere
ancorandosi a vecchi scritti di popolazioni antiche non ha alcuna intenzione di arrendersi ai fatti,
quindi immagino che non leggerà mai criticamente questo testo. Spero comunque che possa essere
utile per persone che conoscono creazionisti, per sapersi "difendere" dalle loro menzogne (in buona
fede, per carità, ma pur sempre menzogne).

Alex

Potrebbero piacerti anche