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CINA

La Cina agli inizi del 900 un paese in grave crisi, incapace di fare fronte alle pressioni
delle potenze coloniali.

Nel 1900 scoppi una nuova guerra, nota in Occidente con il nome di rivolta dei Boxers; gli
insorti si ribellavano contro le umiliazioni imposte alla Cina dagli stranieri. Ma fu proprio un
contingente internazionale a sconfiggere i rivoltosi imponendo alla Cina forti limitazioni della
sua sovranit.
Nel 1911 l'antichissimo impero cinese fu abbattuto da una rivoluzione democratica guidata
da Sun Yat-sen, un medico cantonese che da anni si batteva per la rinascita nazionale del
paese e la creazione di una repubblica fondata sui "tre principi del popolo": nazionalit,
democrazia, benessere.

Nei primi decenni del Novecento la Cina fu lacerata da una lunga e sanguinosa guerra civile
tra nazionalisti guidati da Chiang Kai-shek e comunisti guidati da Mao Dezong.
Le continue umiliazioni delle grandi potenze occidentali ai danni della Cina avevano
ridestato nel paese l'agitazione dei nazionalisti, che intendevano riportare la Cina al suo
ruolo di grande potenza regionale in Asia frenando l'espansione giapponese.

Dal 1928 il Guomindan, partito nazionalista capeggiato da Kai-Shek (il cui appoggio
principale era costituito dai commercianti e dai proprietari terrieri) cerc di trasformare la
Cina in uno stato moderno.
Nel mentre inizi la repressione anticomunista verso il PCC, Partito Comunista cinese.

Chiang Kai-shek (1887 - 1975) Mao Dezong (1893 - 1976)

CONTRASTI TRA NAZIONALISTI E COMUNISTI

Influenzato dall'esempio della Rivoluzione russa, Mao Dezong individu nei contadini,
duramente oppressi, i protagonisti del processo rivoluzionario.
Nel 1931, a Ruijin, venne fondata la Repubblica sovietica cinese, con Mao Zedong come
suo primo presidente che var una legge radicale che ordinava la confisca delle terre dei
proprietari terrieri e di quella dei contadini ricchi
Il neo costituito Esercito Rosso della Repubblica Sovietica cinese manteneva stretti
legami col mondo contadino e i suoi soldati erano addestrati anche al lavoro dei campi,
con l'ordine di trattare sempre correttamente la popolazione, di non abbandonarsi mai a
sequestri ingiustificati, saccheggi, abusi, che erano pratica corrente dei militari nei confronti
dei civili delle classi pi umili.

Mao incominci quindi a trasformare larmata rossa in unentit politicizzata e disciplinata :


era democratica perch tutti avevano lo stesso rango e la stessa paga.

Mentre Chiang Kai-shek basava il suo potere anzitutto sulla forza militare e sulla potenza
finanziaria (con l'appoggio determinante dei capitali americani che volevano tutelare i
propri interessi in Cina), Mao Zedong aveva capito l'enorme importanza della partecipazione
popolare.

LA LUNGA MARCIA

Nel 1933, accerchiati dai nazionalisti nel Sud e per sfuggire allaccerchiamento delle stesse
truppe, l'esercito guidato da Mao intraprese una marcia all'interno del paese di circa 10.000
km, passata alla storia con il nome di Lunga marcia.

Nel 1934 la guerra tra nazionalisti e comunisti ebbe le sue punte massime. Quest'ultimi
furono costretti a una penosa e interminabile ritirata verso lo Shaanxi, ai confini con la
Mongolia.
Tra il 1934 ed il 1935 circa 130.000 persone percorsero oltre 10.000 chilometri, sotto la
continua minaccia dei nazionalisti, in condizioni proibitive, e pagando un prezzo altissimo in
termini di vite umane.
Ci fu reso possibile solo in virt del rapporto di solidariet che i comunisti guidati da Mao
seppero costruire con le masse popolari, elemento che fu essenziale per la vittoria della
rivoluzione.

LA REPUBBLICA POPOLARE CINESE

Nel 1936 linvasione giapponese nel nord della Cina costrinse il capo del Guomindang allora
al governo, Chiang Kai-shek, ad allearsi con i comunisti (alleanza del 1937) grazie ai quali,
anche per laiuto americano (bombardamento di Hiroshima e Nagasaki), i giapponesi, nel
1945, furono sconfitti.

Nel luglio 49, i nazionalisti vengono sconfitti dallEsercito di Liberazione Popolare di Mao.
Il 1ottobre 1949, a Pechino in piazza Tien An Men, Mao proclama la nascita della
Repubblica Popolare Cinese.
Nel cuore dellAsia si ha la nascita di uno stato ancora economicamente arretrato, ma con
enormi potenzialit politiche ed economiche.
I nazionalisti, sconfitti, si ritirarono sull'isola di Formosa (Taiwan) e proclamarono una
repubblica indipendente dalla madrepatria.

LA POLITICA DI MAO ZEDONG


I primi provvedimenti di Mao Zedong furono la distribuzione di terra ai contadini in modo che
ognuno ne avesse una parte adeguata (riforma del 1927) e la nazionalizzazione delle
banche e delle industrie.
L'iniziativa privata fu dapprima scoraggiata e poi praticamente proibita.
Inoltre si cerc di migliorare la condizione femminile nella societ fra cui la parit dei sessi
anche in questioni come il divorzio e il matrimonio.

Sotto la dittatura del Partito comunista, la Cina si avviava a diventare il pi popoloso stato
comunista del mondo, trasformandosi, da preda degli Stati coloniali europei, in una grande
potenza.
Nell'ottobre 1950 la Cina invase la capitale del Tibet riaffermando la sua sovranit sulla
regione e costringendo il Dalai Lama a fuggire.
Fu introdotta una regola religiosa in base alla quale la pratica religiosa buddista fu vietata.

Dopo la morte di Mao - avvenuta nel 1976 - furono avviate alcune riforme economiche e
riammessa gradualmente la propriet privata, ma rimase incontrastato il potere del Partito
comunista.
Nell'aprile 1989 decine di migliaia di giovani e studenti occuparono il centro di Pechino
chiedendo riforme democratiche. Dopo giornate di grande tensione tra il 4 e il 5 giugno
scatt la repressione: i carri armati arrivarono in piazza Tian An Men, travolsero gli studenti
e fecero oltre un migliaio di vittime.

LA CINA OGGI

Nei primi anni del 21 secolo, in seguito alle riforme economiche avviate nel paese, le
relazioni tra Cina e Stati Uniti hanno conosciuto un netto miglioramento, dopo il lungo gelo
seguito alla nascita della Repubblica popolare.

TURCHIA

Abitato sin da epoche remote, il territorio dellattuale Turchia fece parte di potenti formazioni
politiche, infatti a partire dal 13-14 secolo, divenne il nucleo centrale dellImpero ottomano,
che durante lEt moderna conobbe una straordinaria espansione in Asia, in Africa e nella
stessa Europa.
Entrato progressivamente in crisi nel 19 secolo, lImpero ottomano si dissolse allindomani
della Prima guerra mondiale (1914-18), a cui aveva partecipato a fianco della Germania e
dellAustria-Ungheria.

Con il Trattato di Sevres del 1920 lImpero Ottomano cess di fatto di esistere con grandi
concessioni territoriali al grande nemico greco.
I Greci ottenevano infatti vasti territori in Anatolia tra cui le citt di Smirne ed Adrianopoli.
Per i Turchi fu una vera e propria umiliazione e fu proprio da questo evento che emerse il
padre fondatore della Turchia moderna: Mustafa Kemal Ataturk.
Nel 1923 fu proclamata la Repubblica, di cui divenne presidente Mustaf Kemal, detto
Atatrk, cio padre dei Turchi.
Nel 1924 fu creata la costituzione turca.
Mustafa Kemal Ataturk

LA POLITICA DI ATATURK

Kemal Atatrk rimase al potere sino alla sua morte nel 1938.
Egli instaur un regime autoritario che produsse un enorme sforzo di modernizzazione del
paese sul piano politico, sociale, economico e culturale, ispirato al modello di sviluppo
occidentale.
Sotto la sua guida, infatti, lIslam cess di essere religione di Stato e fu promossa
lemancipazione delle donne, alle quali venne concesso nel 1934 il diritto di voto.
Furono avviati un intenso processo di industrializzazione sotto la direzione dello Stato e,
insieme a esso, un altrettanto rilevante sforzo di razionalizzazione delle strutture
amministrative del paese.

LA POLITICA ESTERA

Ataturk mise in campo quindi un fiero nazionalismo conservatore, ma in politica estera si


mosse in maniera prudente.

La Turchia tenne per anni rapporti di ottimo vicinato con lUnione Sovietica (unaltra potenza
appena costituita) che, allepoca, era lunico stato comunista a livello mondiale.
Questo forse, anche per forma di riconoscenza per laiuto ottenuto dai Soviet durante la
costruzione della Turchia laica.

Dopo la morte di Atatrk, la Turchia rimase neutrale per gran parte della Seconda guerra
mondiale (1939-45), schierandosi infine, negli ultimi mesi del conflitto, al fianco delle potenze
alleate.
Nel 1952 la Turchia entr nella NATO diventando a tutti gli effetti un bastione contro le mire
russe nei Balcani, del Caucaso ed in Medio-Oriente.
Sul piano interno esso rimase segnato per lungo tempo da una profonda instabilit e da
gravi tensioni che tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta favorirono a pi riprese la
formazione di governi militari.

Dalla seconda meta del XX Secolo, il Partito Democratico guid il boom economico fino agli
anni 60.
Nel 1960 ci fu il primo intervento militare per stabilizzare il paese in preda alla crisi
economica e ad una crescente instabilit politica.
Fu proprio in questi anni che emersero due figure molto importanti della storia politica turca:
Suleyman Demirel, leader del Partito della della Giustizia e Bulan Ecevit, capo del Partito
Popolare Repubblicano.

Nel 1971 ci fu un secondo golpe militare giudato dal generale Demirel e, nel 1974,
linvasione di Cipro con la conseguente divisione dellisola in due parti: una greca ed una
turca.

Suleyman Demirel

Gli anni 70 furono caratterizzato da unondata di violenza politica che vide contrapposti da
un lato gli ultra-nazionalisti dei Lupi Grigi (spalleggiati dagli apparati di sicurezza) e dallaltro
i comunisti .
Tale ondata di violenza lasci sul terreno pi di 5.000 morti.

Oltre alla violenza politica la Turchia si trov ad affrontare una devastante crisi economica.
Nel 1980 ci fu lultimo colpo di Stato militare guidato dal generale Kenan Evren : esso port
allistituzione della legge marziale, a 500.000 arresti, alla morte di centinaia di persone nelle
prigioni ed allesecuzione ufficiale di pi di 50 persone.

Negli anni 80 si afferm il Partito della Madrepatria di Turgut Ozal.


Un partito conservatore che si uniform al vento che spirava in tutto il pianeta. La Turchia si
avvi a politiche economiche neo-liberiste ed a scelte conservatrici dal punto di vista sociale.

Nel 1984 scoppi linsurrezione kurda.


I Curdi, popolo combattente, smembrato tra diversi stati, avevano sempre mal sopportato il
regime turco ribellandosi pi volte, volendo il riconoscimento per la propria indipendenza e
conseguentemente il loro territorio.
Linsurrezione di met anni 80, guidata dal PKK di Ocalan, e tuttora in corso, ha prodotto
una durissima repressione da parte dellesercito turco e circa 40.000 morti.
Il ricorso al terrorismo da parte di alcune formazioni politiche curde ha provocato feroci
attacchi da parte del governo.
La parte in verde evidenzia larea occupata principalmente dalla popolazione curda.

LA TURCHIA OGGI

In controtendenza rispetto alloriginario progetto di occidentalizzazione promosso da Kemal


Atatrk, nellultimo periodo la Turchia ha conosciuto una significativa rinascita di tendenze
islamizzanti, soprattutto sul piano sociale e culturale.

Per quanto riguarda la politica estera, i rapporti tra la Turchia e gli Stati Uniti si sono almeno
in parte deteriorati in relazione alla guerra americana in Iraq (2003).
Una vicenda assai complessa e tuttora aperta quella dellingresso della Turchia
nellUnione europea, che ha sollevato molteplici obiezioni in Europa e nella stessa Turchia.

Nel 2005 Orhan Pamuk, scrittore turco, viene incriminato dal governo turco per alcune
dichiarazioni fatte riguardanti il massacro, da parte dei turchi, di un milione di armeni cio il
genocidio Armeno, avvenuto tra il 1915 e il 1916 da parte dell'Impero ottomano.

Orhan Pamuk
Il 12 ottobre 2006 Pamuk viene insignito del Premio Nobel per la letteratura, diventando cos
il primo turco a ricevere il prestigioso riconoscimento.
Nel 2012 riceve il Premio Sonning, premio conferito a personalit che si siano
particolarmente distinte per il loro contributo alla cultura europea.

LE ELEZIONI DI ERDOGAN

Nel 2002 lAKP (Partito per la Giustizia) vince le elezioni legislative e ottiene il 34,3% dei
voti con a capo Recep Tayyip Erdoan che divenne cosi primo ministro della Turchia.
Erdogan vince le successive elezioni e rimase premier fino al 2014, dopodiche viene eletto
presidente della Turchia.

Il presidente Erdogan riaffermo la sua carica con il referendum costituzionale dellaprile


2017 che cambia la Turchia da una democrazia parlamentare al presidenzialismo e tale
passaggio rende Erdogan capo esecutivo in grado di emanare decreti e proporre budget.
Egli possiede anche il potere di nominare meta dei membri delle istanze giuridiche piu alte
della Turchia, di sciogliere il parlamento e dichiarare lo stato demergenza.

Tale referendum ha infatti assicurato la carica ad Erdogan fino al 2029.

Prolusione al nobel di Orhan Pamuk

Due anni prima della sua morte, suo padre gli consegn una valigetta piena di suoi scritti,
con la particolarit di poter essere letti solo dopo la sua morte.

Questa rappresenta nientaltro che il senso della letteratura : il senso del lavoro di un uomo
che si chiude in una stanza, in un tavolo o in un angolo di essa e si esprime per mezzo di
carta e penna.
Secondo Orhan Pamuk, la prima cosa che suscita lo scrivere non un romanzo o una
poesia, bens una persona che si chiude in una stanza e si concentra per costruire un nuovo
mondo con le sue parole.

Per diventare uno scrittore, Pamuk sostiene che pazienza e fatica non bastano : laltro
fondamentale componente limpulso irrefrenabile a fuggire dalla compagnia, dalla gente,
dalla quotidianit e chiudersi in una stanza : proprio il desiderio di chiudersi in una stanza
che spinge lo scrittore allazione.
Pamuk preferisce appartenere, infatti, alla tradizione degli scrittori che si tagliano fuori dalla
societ.

Oggi loggetto dellindagine della letteratura sono le paure dellumanit : la paura di essere
esclusi, di non contare nulla.
Ci che spinge a chiudersi in una stanza a scrivere la convinzione che un giorno gli scritti
saranno letti e compresi, perch tutta la gente del mondo si somiglia, la cui maggior parte
condivide le stesse sensazioni e insicurezze.
Questo il valore civile della letteratura.
La turchia di Orhan Pamuk

Orhan Pamuk ha offeso, ha commesso un vilipendio alla turchit e per questo stato
processato.
Nel febbraio del 2005 Pamuk aveva affermato per una rivista svizzera - che in Turchia
sono stati uccisi 1.000.000 di armeni e 30.000 curdi a partire dal 1915, perch infedeli allo
stato ottomano dopo essere costretti ad emigrare altrove.

Dopo le sue dichiarazioni, i giornali hanno dato luogo a diverse manifestazioni di protesta
nelle quali molti dei suoi libri sono andati bruciati, altri gli hanno consigliato di tacere per la
sua incolumit mentre altri hanno iniziato campagne dodio.
Si arrivati al punto tale che la cosa deve essere discussa in Turchia perch si
trasformato in un problema di libert di espressione.

Orhan Pamuk si domanda quale sia la logica di uno stato che mentre si lamenta della cattiva
reputazione internazionale della Turchia creata dai suoi molti nemici, permette la diffusione
del turco crudele processando o incarcerando i suoi scrittori?

Egli ripone la risposta nella grande crescita economica in Cina e in India, che ha permesso
la nascita di una nuova classe media in Turchia, borghesia al di fuori delloccidente o
burocrazia arricchita.
Per legittimare il loro potere e ricchezze credono di dover tenere insieme due cose
inconciliabili:
1) Dopo aver appreso la lingua e abitudini occidentali, per legittimare le loro ricchezze,
si racconta al paese la necessit di tali conoscenze;
2) Sventolare la bandiera di un nazionalismo forte ed intollerante.

LOccidente ricorda continuamente alla Turchia i valori della piena democrazia e dei diritti
umani affinch questultima entri nellUnione Europea.

Pamuk condanna lOccidente, la cui credibilit ha assunto caratteri di incoerenza e ipocrisia,


date le bugie sulla guerra in Iraq.

FONTI

www.treccani.it
www.oilproject.it
Google immagini

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