Mercoled

31 Maggio 2017 C A T H O L I C A 17

Filoni: ottobre 2019 sar un mese missionario straordinario

I l prossimo ottobre 2019 sar per tutta la Chiesa,
un mese straordinario dedicato alla preghiera, al-
la carit, alla catechesi e alla riflessione teologica sul-
Lannuncio durante la missione. Ad annunciare la decisione del Papa, ri-
lAssemblea generale ferisce Fides, stato il cardinale Fernando Filoni pre-
delle Pom. Punto di fetto della Congregazione per levangelizzazione dei
popoli, intervenuto allAssemblea generale delle Pon-
partenza, il centenario tificie opere missionarie (Pom), in corso a Roma. Pun-
della Lettera apostolica to di partenza, il centenario della Lettera Apostolica
"Maximum illud" di Benedetto XV, pubblicata il 30
Maximum illud novembre 1919. Tuttavia ha aggiunto il porporato
di Benedetto XV , la celebrazione non si ridurr alla sola commemo-
Il cardinale Filoni con il Papa razione del testo tanto cruciale per la missionariet di
tutta la Chiesa ma sar soprattutto loccasione per
ravvivare una vera conversione missionaria e un au-
tentico discernimento pastorale affinch tutti, fedeli
e pastori, vivano in stato permanente di missione (E-
vangelii gaudium 25). Del resto il risvegliare la co-
scienza missionaria, il rinnovare la consapevolezza
della missio ad gentes e il riprendere con ardore la pro-
pria responsabilit verso lannuncio del Vangelo ha
continuato Filoni , accomuna la sollecitudine pa-
storale di Benedetto XV nella Maximum Illud e la mis-
sionariet dellEsortazione apostolica Evangelii gau-
dium di Francesco. Il Papa ha spiegato Filoni ci
richiama a ravvivare lardore e la passione dei santi e
dei martiri, senza di cui ci ridurremmo ad essere una
ong di raccolta e di distribuzione di aiuti materiali e
sussidi. LAssemblea delle Pom, dedicata alla "mis-
sione, cuore della fede cristiana alla luce dellEvange-
lii gaudium" si concluder il 3 giugno. Luned, apren-
do i lavori, monsignor Protase Rugambwa, segretario
aggiunto della Congregazione per levangelizzazione
dei popoli e presidente delle Pom aveva chiesto di la-
sciarsi mettere in questione affinch non venga mai
meno il coraggio della conversione, del discernimen-
to e dellautentica riforma di ciascuno di noi e delle i-
stituzioni che ci troviamo a servire (Red.Cath).
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Leredit di Aparecida?
La sfida della missione
Fernandez: riguarda tutti. Ogni discepolo
deve essere vicino ai poveri e ai sofferenti
LUCIA CAPUZZI convinto che il fascino del Vangelo non
A dieci anni dal suo svolgimento, risiede in una proposta spirituale disin-
l principio si respirava la con- carnata n un impegno sociale senzani-

A vinzione di partecipare a un e-
vento senza particolare im-
portanza. La Conferenza precedente, a
Santo Domingo, si era svolta senza infa-
mia e senza lode. Questa non aveva avu-
to alcuna influenza reale nella vita della
Chiesa latinoamericana. Il capolavoro
dellallora arcivescovo di Buenos Aires,
Jorge Mario Bergoglio incaricato di gui-
dare la commissione di redazione del te-
sto finale stato riuscire a rompere la
cappa di pessimismo e disinteresse. Co-
s monsignor Vctor Fernndez, arcive-
scovo e rettore della Pontificia Universit
Cattolica argentina, rievoca i venti giorni
di Aparecida. Sono trascorsi dieci anni e-
satti dalla Conferenza la quinta delle-
piscopato latinoamericano che ha a-
perto nuovi scenari per la Chiesa del con-
tinente. Il vento di Aparecida ha sospin-
to con dolce fermezza questultima fuo-
ri da s, in un perenne moto missiona-
rio. Un annuncio corpo a corpo, ama
definirlo monsignor Fernndez che in
Italia ha pubblicato Il progetto di Fran-
cesco e Uscire per annunciare, entrambi
per Emi presente alla Conferenza in
qualit di esperto.
Monsignor Fernndez, a che cosa si do-
veva lo scetticismo iniziale?
A Santo Domingo, tutti si erano preoccu-
pati di non dire niente che urtasse la Cu-
ria romana, attenta, da parte sua, a cap-
tare ogni possibile errore. Per tale ragio-
ne, alla fine, il documento non aveva vi-
sto la partecipazione di tutti. Si temeva
larcivescovo e rettore della
Pontificia Universit Cattolica
argentina rilegge la V Conferenza
dellepiscopato latinoamericano:
il documento finale sottolinea
lunit intima tra lesperienza
dellincontro con Cristo, lannuncio
missionario e limpegno sociale
che ad Aparecida andasse allo stesso mo-
do. Se fosse accaduto, le Conferenze a-
vrebbero perso limportanza avuta fino
ad allora. Bergoglio, per, riuscito a sti-
molare una partecipazione ampia e viva
che si riflette nel documento. Non un
testo pulito, dal punto di vista letterario,
poich il frutto del lavoro di differenti
gruppi e commissioni.
Quali sono gli elementi centrali di tale
testo?
Il documento mette in luce il fatto che o-
gni discepolo deve essere missionario, vi-
cino ai poveri e ai sofferenti. In particola-
re, sottolinea lunit intima tra lespe-
rienza dellincontro con Cristo, lannun-
cio missionario e limpegno sociale: que-
sti temi sono inseparabili.
Proprio come papa Franscesco scrive in
Evangelii gaudium.
La sintonia dellEsortazione apostolica
con Aparecida evidente. Francesco
ma bens nellintrecciare mutuamente le
due dimensioni. Dappertutto ci sono
gruppi di cristiani apatici, chiusi in pole-
miche sterili su temi astratti e poco rile-
vanti per le persone. Nel mentre, il mon-
do non trova risonanze vitali nei loro di-
scorsi e li ignora. Per questo, il Papa esor-
ta continuamente ad uscire, a essere vici-
ni alla realt, a entrare in contatto con le
fibre pi intime dellesperienza del po-
polo, in modo che possa brillare, forte e
vitale, lannuncio salvifico di Ges.
Abbiamo visto la novit di Aparecida.
C anche una linea di continuit con le
precedenti quattro Conferenze?
Da Medelln, riprende lopzione per i po- Un momento dei lavori della Conferenza di Aparecida, in Brasile, nel 2007
veri. Da Puebla, la valorizzazione della
cultura dei popoli latinoamericani. Da
Santo Domingo la relazione tra fede e pro- LA STORIA
mozione umana. Vi , inoltre, un sot-
tofondo comune a tutte: la preoccupa-
zione per levangelizzazione. Dal 13 al 31 maggio 2007. Ad aprire i lavori Benedetto XVI
Avrebbe immaginato di celebrare i dieci
anni di Aparecida con Bergoglio come Discepoli e missionari di Ges Cristo, affinch Messico (dal 27 gennaio al 13 febbraio 1979) e
Papa? i nostri popoli abbiano vita in Lui. Io sono la a Santo Domingo, nella Repubblica
No, ma lo desideravo. La Chiesa universale via, la verit e la vita ( Giovanni 14, 6). Era Dominicana (dal 12 al 28 ottobre 1992). Il
aveva necessit di lasciarsi contagiare dal questo il tema della quinta Conferenza documento, in cui tanta parte ebbe lallora
volto e dallo stile della Chiesa latinoa- generale dellepiscopato latinoamericano che cardinale Jorge Mario Bergoglio fu approvato
mericana. Questultima a lungo consi- si svolta ad Aparecida, in Brasile, dal 13 al definitivamente da Benedetto XVI il 29 giugno
derata oggetto di evangelizzazione ha 31 maggio 2007. Ad inaugurarla fu Benedetto 2007. Un testo scrisse Bergoglio che non
acquisito maturit, facendo fruttificare i XVI durante il viaggio apostolico in Brasile. Le finisce in se stesso, non chiude, non lultimo
semi dello Spirito. Papa Francesco porta precedenti edizioni si erano svolte a Rio de passo, perch lapertura finale sulla sua
in s i tesori di questa esperienza eccle- Janeiro, sempre in Brasile (dal 25 luglio al 4 missione. Per restare fedeli bisogna uscire.
siale, emersa in modo emblematico ad agosto 1955), a Medellin, in Colombia (dal 28 Questo in fondo Aparecida, che il cuore
Aparecida. agosto al 6 settembre 1968), a Puebla, in della missione.
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Lepisodio. Dopo lomelia gli applausi a Bergoglio

urante la Conferenza, ogni matti- stata superiore alle idee che sono state di-

D na, la giornata cominciava con la

Messa concelebrata, a cui parteci-
pavano le folle di fedeli venuti nel Santuario.
Quando, mercoled 16 maggio, Bergoglio ter-
min la sua omelia in spagnolo, venne ap-
plaudito dallintera assemblea. Fu lunica vol-
ta che una cosa del genere accadde durante
le settimane di Aparecida. Padre Diego Fares,
gesuita, filosofo e scrittore di La Civilt catto-
lica era fra quanti, quella mattina, sent lim-
pulso a battere le mani alle parole del presi-
dente della Commissione di redazione del Do-
cumento finale della quinta Conferenza del-
lepiscopato latinoamericano. In quellome-
lia applaudita, possiamo scoprire, in modo
sorprendente, la fonte remota del suo ponti-
ficato, aggiunge il sacerdote che sullultimo
numero di La Civilt cattolica ha dedicato un
approfondimento allevento, dal titolo A 10
anni da Aparecida. Alle fonti del pontificato
di Francesco.
Che cosa disse Bergoglio di tanto sorpren-
dente?
Me lo ricordo come fosse oggi. Stava descri-
vendo limmagine di san Turibio de Mogro-
vejo, vescovo e grande evangelizzatore del X-
VI secolo. Quando mor, nel 1606, un indio ne
accompagn il trapasso suonando il flauto
tradizionale perch lo spirito del pastore ri-
posasse in pace. A un certo punto, lallora car-
dinale disse: Non vogliamo essere una Chie-
sa autoreferenziale ma missionaria; non vo-
gliamo essere una Chiesa gnostica, ma una
Chiesa che adora e prega. Noi popolo e pastori
che costituiscono questo santo popolo fede-
le di Dio, che ha linfallibilit della fede, in-
sieme con il Papa, noi popolo e pastori par-
liamo in base a ci che lo Spirito ci ispira, e
preghiamo insieme e costruiamo la Chiesa
Linterno del santuario mariano
Padre Fares, filosofo e scrittore della
Civilt cattolica: nella predicazione
di quel 16 maggio si pu scoprire la
fonte remota del suo pontificato.
Aparecida stato un vero e proprio
avvenimento ecclesiale. Il nodo
centrale, la vita reale dei nostri popoli
insieme, o meglio siamo strumenti dello Spi-
rito che la costruisce. Un ponte ideale uni-
sce queste parole, radicate nel dettato del
Concilio, con il primo saluto di papa France-
sco alla folla radunata in piazza San Pietro.
Che cosa ha rappresentato Aparecida per la
Chiesa?
stato un vero e proprio avvenimento eccle-
siale. L, infatti, la realt stata superiore al-
lidea. Ovvero, la realt dellavvenimento
scusse, votate, scritte e corrette durante la
Conferenza. Il nodo centrale stato la vita
concreta dei nostri popoli. Riuniti nel semin-
terrato del Santuario di Aparecida, avvertiva-
mo costantemente il peso lieve del popolo fe-
dele di Dio che camminava e pregava sulle
nostre teste. Anche questo ci ha aiutato a ma-
turare in una visione che si rivelata fecon-
da. Non solo per lAmerica Latina. I frutti di
Aparecida si sono estesi alla Chiesa universa-
le e anche ben oltre grazie alla spinta che pa-
pa Francesco ha dato a unevangelizzazione
in cui lintero popolo di Dio, nel suo insieme,
discepolo missionario.
Che rapporto c tra la quinta Conferenza e
quelle precedenti?
Aparecida lespressione di un cammino la-
tinoamericano che ha preso avvio a Medel-
ln, si rafforzato a Puebla e a Santo Do-
mingo ha solo tirato il fiato. Al contempo, il
documento finale attinge alle fonti dellE-
vangelii nutiandi di Paolo VI e, dunque, del
Vaticano II. C poi una musica particola-
re di Aparecida.
Quale sarebbe?
Il cardinale Bergoglio convinse gli altri a co-
minciare il documento con uno sguardo spi-
rituale che precedesse lanalisi della realt.
Paradossalmente, proprio questo sguardo,
che loda e prega, consente di avere il corag-
gio e laudacia del Regno per discernere i se-
gni dei tempi. Armonizzando la prospettiva
scientifica e quella dogmatica. Tale sguardo,
infine, svela lunit fra due temi che tanti
vorrebbero tenere separati: povert e cura del-
lambiente. In tal senso, il documento di A-
parecida contiene il germe della Laudato si.
Lucia Capuzzi
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