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SCHEDE
TECNICHE
IL RECUPERO DEI mentali per attuare il recupero delle
selve castanili fruttifere sono la ripu-
CASTAGNETI DA litura del castagneto, leventuale ta-
FRUTTO glio dei castagni irrecuperabili, la ri-
Tra ripuliture, potature e pulitura e la potatura dei castagni,
leventuale impianto di nuovi casta-
nuovi impianti gni, la concimazione e la ricostituzio-
Un castagneto da frutto, la selva, an-
ne del prato.
che se incolto e invaso da altre specie
arboree e arbustive, facilmente rico-
noscibile perch conserva loriginario Intervento di ripulitura
ratori sulla chioma ed uno a terra per caratteristico impianto rado struttura-
Localit C Romana dirigere il lavoro e per la sicurezza) to sui grandi alberi innestati. Alcuni
VOCE NUMERO attraverso pi fasi: pulizia preliminare vetusti soggetti fruttiferi sono magari
della pianta, salita e messa in sicurez- stati abbattuti, ma tra i vigorosi pol-
Potatura castagni grandi 9
za, potatura vera e propria con attrezzi loni riscoppiati dalle ceppaie quasi
Potatura castagni medi 3 manuali e motosega, parziale disinfe- sempre ben visibile ci che rimane dei
zione delle ferite, discesa dalla pianta, fusti originari. Le vecchie selve casta-
Potatura castagni piccoli 0
depezzamento, raccolta ed allestimen- nili sono spesso aggregati di notevole
TOTALE 12 to andante della ramaglia di risulta sul valore ecologico e culturale perch co-
letto di caduta. Prima delle potature stituite da piante di variet locali, ben
in alcune selve castanili si proceduto adattate alle condizioni stazionali, che
Localit C dellAlbert testimoniano il lungo e paziente lavo-
a un vero e proprio taglio delle specie
VOCE NUMERO arboree invasive e a una drastica ripu- ro di selezione e di coltivazione rea-
litura del sottobosco. lizzato dai nostri avi nel corso dei se- Il castagneto da frutto prima dellintervento di ripulitura.
Potatura castagni grandi 37
Nelleseguire le operazioni di potatura, coli. Per questo, quando le condizioni
Potatura castagni medi 9 particolare attenzione stata riserva- ambientali e logistiche lo consigliano,
Potatura castagni piccoli 0 ta al mantenimento della duplice fun- il loro ripristino
zione che tali castagneti rivestono: unoperazione
TOTALE 46 produttiva e paesaggistica. importante e prezio-
Nelle tabelle a lato sono sa: da un lato permette
Localit Luviera riportati il numero dei infatti di riattivare un -
castagni sui quali si lone produttivo, con rica-
VOCE NUMERO
intervenuti, suddi- dute di tipo economico, dal-
Potatura castagni grandi 38 visi per localit e laltro consente di recuperare
per classe dia- scenari, conoscenze e attivit ti-
Potatura castagni medi 19
metrale. pici della media montagna, con ri-
Potatura castagni piccoli 3 cadute di tipo ambientale ed ecologi- Il castagneto da frutto dopo lintervento di ripulitura.
co, paesaggistico e turistico, culturale Tutta la vegetazione invadente va asportata.
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e tradizionale. Le operazioni fonda-
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Pianta da frutto prima della potatura di rimonda. Pianta da frutto dopo la potatura di rimonda.
In blu la linea dei tagli corretti. Vengono asportate tutte le parti morte, malate
e senescenti.
zione deve avere un diametro non in- solo su questi, evitando inutili tratta- della chioma potata deve asseconda- te alla potatura delle branche vive.
feriore a 1/3 di quello della branca su menti su branche di grosso diametro re il portamento naturale della pianta. Oltre alle parti morte verranno aspor-
cui inserito. rivestite da cortecce suberose. Va in tate quelle pi senescenti e ammalate,
Disinfezione dei tagli. Le ferite da ta- ogni caso valutata lopportunit eco- I tipi di potatura senza alcuna prospettiva di ripresa. Il
glio costituiscono un potenziale punto nomica dellintervento sulla base dello La potatura su un castagno fruttifero materiale di risulta dovr essere allon-
dingresso dei parassiti, in particolare stato tosanitario della selva e perci da tempo privo di cure colturali deve tanato e distrutto,soprattutto se inte-
del Cancro della corteccia. Si consiglia della possibilit oggettiva che forme considerare numerosi fattori: le con- ressato da infezioni di Cancro cortica-
perci il trattamento delle superci di virulente e letali della malattia abbia- dizioni vegetative e sanitarie dellal- le virulento. Ci vale anche per le parti
taglio con fungicidi rameici miscelati no a causare danni allalbero. impor- bero, la vigoria del soggetto, anche in disseccate, giacch molti funghi pato-
a collanti, in maniera da ottenere una tante, al ne di evitare la diffusione relazione alla variet, la densit del- geni riescono a vivere e riprodursi an-
poltiglia facilmente applicabile e ade- delle forme pi virulente e letali del limpianto, le disponibilit economiche che su legno morto.
rente al tessuto legnoso. La funzione Cancro della corteccia, operare sempre e gli obiettivi del castanicoltore. Sulla Potatura di riduzione o ringiovani-
del collante quella di far permanere in modo da non contaminare lattrez- base di questi e altri fattori si sceglie- mento. il classico intervento straor-
il pi a lungo possibile il fungicida so- zo utilizzato: il taglio va perci effet- r quella pi opportuna. dinario, effettuato su soggetti da
pra la ferita. In particolare si consiglia tuato a debita distanza dallinfezione, Potatura di rimonda. Il primo scopo tempo privi di cure colturali. Que-
lutilizzo di una miscela costituita da sulla parte sana del ramo. dellintervento di potatura quello di sti presentano chiome irregolari, se-
200 g di ossicloruro di rame e 1 litro di Portamento dellalbero. Per quanto eliminare tutte le parti morte e moren- nescenti, eccessivamente elevate o
olio di lino cotto. La miscela, afnch possibile la potatuta deve rispettare il ti dellalbero. Questa operazione, det- espanse. Si effettua di norma conte-
esplichi al meglio la sua funzione pro- naturale sviluppo dellalbero, che cam- ta di mondatura, pu essere assai lun- stualmente alla rimonda del secco.
tettiva, va preparata giornalmente. Il bia in base alla variet. Ogni forzatura ga e onerosa per la mole di materiale Lintervento pu essere pi o meno in-
Cancro corticale colpisce quasi esclu- o intervento drastico di potatura com- da asportare, spesso localizzato nelle tenso, a seconda dei casi. Si cerche-
sivamente i rami giovani, con cortec- porta un continuo e oneroso controllo parti pi distali della chioma. In ge- r di preservare quanto pi possibile
cia liscia e sottile: si intervenga perci della chioma. Dunque il modello nale nere viene effettuata contestualmen- la struttura dellalbero, evitando di in-
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sere preparate con qualche mese di an- e ridotti volumi di acqua non calcarea,
Capitozzatura
ticipo per favorire la disinfezione del giacch gli astoni sono sensibili alle
terreno e poi nuovamente colmate, un carenze idriche.
mese circa prima dellimpianto, per fa-
vorirne lassestamento. Al momento Concimazione
del riempimento, sul fondo della buca, Un castagneto abbandonato da tempo,
va apportato abbondante letame bovi- invaso da alberi, arbusti ed erbe, pre-
no maturo (10-15 Kg), coperto da uno senta sul terreno una lettiera costitui-
strato di circa 25 cm di terra per evi- ta da sostanza organica decomposta e
tare contatti diretti con le radici. Lim- in via di decomposizione. Il maggiore
pianto si realizza scavando una buca afusso di luce al suolo, conseguen-
sufciente a contenere lapparato radi- te alleliminazione della vegetazione
cale della piantina, che deve essere ri- spontanea invadente e agli interventi
dotto e sanato,con appositi tagli, me- di potatura, comporta la veloce mine-
Al taglio di capitozzatura, sopra il punto dinnesto, fa seguito il riscoppio di numerosi getti che devono essere diante accorciamento delle radici pi ralizzazione della lettiera e un aumen-
opportunamente tagliati e selezionati lunghe e asportazione dalle parti le- to della fertilit. Questo effetto be-
In blu la linea dei tagli corretti. sionate o spezzate. neco dura naturalmente solo per gli
Il punto dinnesto deve sporgere dal anni immediatamente successivi allin-
soggetti meritevoli. La capitozzatura il castagno richiede terreni acidi o mo-
suolo e la piantina essere assicurata a tervento. quindi opportuno conosce-
provoca il riscoppio di una tta vege- deratamente acidi (pH 4,5-6,5),al li-
un tutore, possibilmente non di casta- re le eventuali carenze nel terreno dei
tazione su cui in seguito, con caden- mite neutri (pH 7,0), profondi, freschi
gno per evitare la diffusione del Can- principali elementi fertilizzanti, an-
za annuale, si deve effettuare unope- e privi di ristagni idrici. Nella scel-
cro della corteccia, sporgente da terra che mediante analisi chimica, per poi
ra di selezione e diradamento. Nel giro ta delle variet si sceglieranno quel-
circa 2,5 m. sufciente che le radi- intervenire con concimazioni mirate.
di qualche anno, in base alla vigoria le pi consone agli obiettivi (produt-
ci superiori siano coperte da uno stra- Se tutti gli elementi sono presenti in
dellalbero, possibile ricostruire una tivi, estetici e turistici, tradizionali e
to di circa 10 cm di terra ne e fresca, quantit sufciente la concimazione
chioma vigorosa e ben distribuita. culturali) del castanicoltore e meglio
compressa con i piedi. Prima dellim- pu essere limitata ad unabbondante
adattate o adattabili alle condizio-
Impianto di nuovi castagni ni stazionali locali. Si tenga presen- pianto buona norma disinfettare lap- distribuzione di concimi organici.
da frutto te che alcune variet, come il Marrone, parato radicale immergendolo per cin-
La presenza di eventuali vuoti, genera- sono autosterili (in quanto criptosta- que minuti circa in una soluzione di Ricostituzione del manto
ti dallestirpazione di vecchi e irrecu- minee o astaminee) e perci neces- ossicloruro di rame al 20% (100 g in erboso
perabili soggetti fruttiferi, pu esse- sitano di essere impollinate da altre 10 litri dacqua), allo scopo di preve- II manto erboso, tradizionalmente
re colmata con linnesto di selvaggioni variet. Limpollinazione prevalente- nire marciumi da trapianto. Per favori- utilizzato a prato-pascolo, costituisce
appositamente rilasciati durante le ri- mente anemola (favorita dal vento) re lattecchimento, dopo la riduzione e uno degli elementi caratteristici del-
puliture o con limpianto di giovani al- e il discreto peso del polline impongo- la disinfezione, inoltre utile pratica- la selva fruttifera. Leliminazione della
beri innestati in vivaio. Per ci che no inoltre distanze tra i soggetti non re linzaffardatura immergendo lappa- vegetazione arborea invadente deter-
attiene lutilizzo dei selvaggioni si ri- superiori a 15-20 m. Nella scelta del- rato radicale in una poltiglia costituita mina un maggiore afusso di luce a li-
manda al relativo capitolo. La messa a lesatto sito dimpianto si deve consi- dal 50% di acqua, 25% di terra mol- vello del suolo, che favorisce linsedia-
dimora di nuovi alberi va effettuata in derare la fertilit del terreno e la vi- to ne e 25% di stereo bovino fresco. mento e lo sviluppo di nuove essenze
autunno, dopo la caduta delle foglie e goria della variet,tenendo comunque Al termine dei lavori la nuova piantina erbacee e arbustive. Al ne di evitare
prima dei geli: questa fase si verica presente che per unadeguata illumi- deve trovarsi su un piano leggermente la crescita di specie infestanti si con-
indicativamente nei mesi di novembre nazione della chioma di una variet la- pi elevato di quello del campo, per fa- siglia di effettuare linerbimento me-
e dicembre. In alternativa si pu ope- riana di castagno europeo sono indica- vorire lo sgrondo dellacqua eccedente diante rapida lavorazione supercia-
rare allinizio della primavera, dopo i tivamente necessari 100 m2 per albero in prossimit del piede. Nei primi anni le del suolo e semina o trasemina con
geli, ovvero a partire da marzo e no (sesto dimpianto di m 10x10; 9x11; dimpianto inne necessario provve- miscuglio di graminacee e leguminose,
allinizio-met di aprile, a seconda del- 8x12). Le buche, ampie cm80x80 cir- dere ad eventuali irrigazioni di soccor- meglio se integrato con orume locale
le zone. fondamentale ricordare che ca e profonde cm 70 circa, devono es- so, meglio se con interventi frequenti (deposito dei enili).
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