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Atlante delle Grotte e delle

Aree Carsiche Piemontesi


1986: prima versione “Sintesi delle conoscenze sulle aree
carsiche piemontesi”. 80 pagine

1995: “L’Atlante delle grotte e delle aree carsiche piemontesi”,


volume di oltre 200 pagine.

2010: la nuova opera supera abbondantemente le 500 pagine, vi


sono descritte 200 grotte e vi hanno collaborato alla
stesura più di 50 ricercatori, consultando oltre 2000
pubblicazioni.
Principi organizzativi:
Struttura articolata che presenta
una suddivisione geografica integrata dalle
attuali conoscenze idrogeologiche,
con suddivisione per aree e sistemi carsici

Aggiornamento delle schede delle grotte e


ampliamento del numero.

Revisione e approfondimento delle informazioni


geologiche e nuove carte idrogeologiche
Apre la pubblicazione .
la storia della speleologia
Bibliografia dal 1500 al 1800
‘800 esplorazione di Bossea
‘800 primi speleologi scienziati
‘800 primi spazi sulle riviste
1952 discesa in Piaggia Bella

NASCITA SPELEOLOGIA MODERNA


Esposizione del CARSISMO piemontese .

Esaminati i diversi litotipi


affioranti ed i conseguenti
livelli di carsificazione

Carta delle Aree Carsificabili


Suddivisione in 4 AREE:

• Piemonte Settentrionale

• Piemonte Occidentale

• Piemonte sud-Occidentale

• Piemonte Meridionale

• Altre zone
Per il Piemonte Settentrionale e Occidentale, che presentano
generalmente fenomeni carsici meno sviluppati, è stata
conservata una struttura legata all’orografia e le singole aree
carsiche, spesso di ridotte dimensioni, sono state esaminate a
partire dallo specifico contesto vallivo.

Il Piemonte Meridionale, il più complesso, carsologicamente


più esteso e articolato, è stato considerato in funzione delle
sue aree carsiche, ricostruite sulla base delle strutture
geologiche e dei principali corsi d’acqua.
Nel contesto di ogni singola area sono stati esaminati in
dettaglio i diversi sistemi, ovvero le zone carsiche di cui si
conoscono, almeno sommariamente, i limiti delle strutture
idrogeologiche comprese tra le zone di assorbimento e le zone
sorgive, ed eventualmente il percorso del flusso sotterraneo.
VOLUME I
All’interno del capitolo “Piemonte occidentale” sono state concentrate le valli nelle quali
il fenomeno carsico ricopre una certa importanza sia per quanto riguarda l’estensione
delle aree carsiche, all’interno delle quali possono anche non essere presenti cavità
carsiche naturali, sia per la presenza di grotte di una certa rilevanza. Sono state inoltre
segnalate delle zone con caratteristiche geologico-carsiche specifiche o zone in cui la
presenza di grotte risulta alquanto particolare.
Questa porzione di arco alpino ricopre il settore che, dall’imbocco della Valle d’Aosta, si
prolunga sino alla Val Vermenagna, alla cui testata il Colle di Tenda collega la Francia con
il Cuneese.
VOLUME II
Per ogni AREA CARSICA è presente un capitolo di inquadramento generale nel
quale sono contenute le informazioni geografiche e morfologiche principali,
cenni sulla geologia e sull’idrologia, nonché le indicazioni sommarie sui sistemi
carsici che la
compongono.
Una tabella elenca le grotte facenti parte dello stesso SISTEMA, riassumendo i
dati relativi a quota, profondità e sviluppo.
Le medesime indicazioni sono presenti, in forma più dettagliata, nei paragrafi
attinenti ai singoli sistemi, corredati peraltro anche dalle note relative alle vie
di accesso e dalla storia delle esplorazioni ipogee,
utile per
comprendere
la mole
dell’impegno
che i gruppi
speleologici
hanno
profuso nel
corso dei
decenni.
Dati catastali della
grotta

ubicazione
Storia delle
esplorazioni

descrizione
rilievo
scala

Sistema cui appartiene


la grotta
Dati rilievo
Una carta tecnica presenta i sistemi carsici nel loro insieme

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