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OSSERVATORIO

SUL MONDO GIOVANILE


Il rapporto tra giovani ed istituzioni

Con il contributo di
sommario
1.Introduzione

3.Il sondaggio

5.Il campione intervistato

6.Il rapporto tra giovani e istituzioni

8.Il rapporto tra giovani e politica

16.I giovani, il futuro e la famiglia

32.Conclusioni

40.Bibliografia
INTRODUZIONE

Questo progetto ha un’ambizione: diventare un punto di Idealmente questo primo studio può essere diviso in tre
riferimento per le politiche regionali e porre le basi per parti.
la creazione di un osservatorio permanente sul mondo Nella prima parte cercheremo di analizzare il rapporto dei
dei giovani, sui loro problemi, sul rapporto che le nuove giovani con le istituzioni, con le organizzazioni sindacali,
generazioni hanno con la politica, con le istituzioni, con con il mondo scolastico, con le forze di polizia e con le
il futuro. forze armate.
L’obiettivo è quello di fornire alle istituzioni regionali un Cercheremo di rispondere ad una domanda molto semplice:
quadro abbastanza preciso delle difficoltà reali dei giovani e quanta fiducia hanno i giovani in tutti questi soggetti?
fare in modo che gli interventi siano mirati alla risoluzione
delle problematiche evidenziate. Il secondo capitolo è dedicato al rapporto tra i giovani e
Il primo oggetto di studio riguarda il rapporto tra i giovani la politica, la propensione delle nuove generazioni ad
e le istituzioni con particolare attenzione al rapporto impegnarsi attivamente nei partiti, la fiducia che gli stessi
con l’istituzione politica (intesa come strumento della nutrono verso i movimenti tradizionali e il giudizio che
nostra democrazia, non legata alle singole ideologie), danno della Politica in generale.
con l’istituzione familiare e con l’istituzione economico-
professionale (includendo in questo ambito anche Da ultimo, uno sguardo verso il domani: famiglia, studio,
l’istituzione scolastica). lavoro, sono temi che i giovani declinano molto spesso al
Si tratta in pratica di cercare di capire quale sia la futuro.
posizione dei giovani nei confronti dei valori fondanti della Che prospettive hanno le giovani generazioni in un
nostra società e verificare se la loro percezione corrisponda momento di crisi come questo?
a quella descritta dai mainstream media e dai principali E, cosa più importante, in cosa credono i giovani d’oggi?
opinion maker della società italiana.
Uno strumento importante, che permetterà di avere un Uno sguardo laico e senza preconcetti ad un mondo,
quadro chiaro sulla situazione giovanile e che fornirà degli quello giovanile, che troppo spesso viene definito da
spunti interessanti per approfondire delle problematiche frasi fatte e da giudizi superficiali.
partendo dal punto di vista dei diretti interessati.
Un punto di riferimento anche per elaborare azioni di
politica giovanile fondate sui bisogni reali e non teorici dei
nostri giovani.

1
IL SONDAGGIO

Per meglio analizzare la condizioni dei giovani residenti Ad integrazione, le interviste via Internet, effettuate con
in Friuli Venezia Giulia e porre un punto di partenza di metodo CAWI (Computer Assisted Web Interview): gli utenti
quello che ci auguriamo possa diventare un osservatorio vengono contattati attraverso l’invio di una mail che presenta
permanente annuale, abbiamo scelto di effettuare un la ricerca ed indica il sito a cui collegarsi per partecipare al
sondaggio democscopico che coinvolgesse un numero sondaggio.
consistente di soggetti intervistati. Trattandosi di un sondaggio che mira a rappresentare le
Per ampliare il più possibile la tipologia di persone opinioni e la percezione di tutti i giovani del Friuli Venezia
raggiunte, e quindi giungere ad un campione il più Giulia il campione da utilizzare è stato identificato in 5016
rappresentativo possibile dell’intera popolazione regionale, interviste, divise per classe di età e zona di residenza.
sono stati utilizzati diversi metodi per la raccolta dei Per effettuare la suddivisione in classi è stato preso a
questionari modello il database ISTAT (http://demo.istat.it/).
Innanzitutto l’intervista personale, il cosiddetto Metodo Il sondaggio si è svolto tra il 20 Settembre 2009 e il 20
PAPI (Paper And Pencil Interview). Febbraio 2010.
Le interviste vengono condotte direttamente presso le
abitazioni dei cittadini, ovvero presso luoghi pubblici ed
esercizi commerciali, ovvero ancora attraverso l’intervento
mirato su gruppi di utenti (genitori di figli in età scolare,
studenti universitari, ecc.)

3
I giovani residenti in Friuli Venezia Giulia
divisi per fascia d’età

Provincia di Residenza 14-18 19-25 26-29 TOTALE

UDINE 21.510 33.404 23.748 78.662

PORDENONE 13.220 20.306 15.766 49.589

GORIZIA 5.536 7.645 5.570 18.751

TRIESTE 9.065 12.029 6.772 27.866

TOTALE FVG 49.331 73.681 51.856 174.868

Il campione intervistato

Provincia di Residenza 14-18 19-25 26-29 TOTALE

UDINE 615 955 683 2.253

PORDENONE 379 591 450 1.420

GORIZIA 162 218 160 540

TRIESTE 263 345 195 803

TOTALE FVG 1.419 2.109 1.488 5.016

5
IL RAPPORTO TRA GIOVANI ED ISTITUZIONI Ti elencherò una serie di istituzioni, indicami quali ti ispirano fiducia:

Oggetto di questo primo capitolo è l’analisi del rapporto tra i giovani e le istituzioni.
Non si tratta di ragionare soltanto sulle istituzioni “politiche” come Presidente della Repubblica, della Camera, del
Governo, bensì di comprendere a fondo la fiducia che i giovani ripongono in tutti gli attori della vita pubblica della nostra
regione.

La domanda posta ai giovani intervistati è stata molto semplice e le risposte,volutamente, non prevedono gradazioni di
gradimento.
Ai giovani abbiamo semplicemente chiesto se riponessero o meno fiducia nelle istituzioni sotto elencate,
indipendentemente da “quanta” fiducia e dal giudizio complessivo su chi al momento ricopre quelle cariche.
Il grafico che segue indica la percentuale di giovani a cui una determinata istituzione ispira fiducia.

Forze dell’Ordine, Forze Armate e Presidente della Repubblica vengono considerate da più dell’80% degli intervistati
come istituzioni assolutamente super partes e quindi meritevoli di un altissimo tasso di fiducia.
Il distacco tra le prime tre e la quarta (Chiesa Cattolica) è notevole, a dimostrazione di come il terzetto di testa venga
considerato quasi su un piano distinto rispetto al resto.
Tra i livelli di governo, i giovani preferiscono quelli che sentono maggiormente vicini - Comune e Regione - mentre
tendono a fidarsi mento del Parlamento.
Pessimo il giudizio sui Partiti Politici, vero fanalino di coda di questa indagine.

6 7
IL RAPPORTO TRA GIOVANI E LA POLITICA Quanto ti interessi alla politica?

TOTALE INTERESSE
Come abbiamo visto nel capitolo precedente, i giovani hanno un rapporto difficile sulla politica. Un tema, questo, che 49%

merita un approfondimento particolare per comprendere a fondo il perché di tanta disaffezione. Abbiamo ripartito
questo ragionamento in quattro parti: il generico interesse dei giovani verso la politica, il giudizio e la fiducia nei
TOTALE NON INTERESSE
confronti di questo mondo e, infine, con il rapporto tra giovani e partiti. 51%

Molto interessante, da questo punto di vista è osservare la disaggregazione dei dati per fasce d’età. Un’analisi che mette
in evidenza come, soprattutto tra i giovanissimi, l’interesse verso la politica sia molto basso.
Quanto ti interessi alla Politica?

Fascia d’età Molto Abbastanza Poco Per nulla

14-18 14% 20% 31% 35%


Quanto ti interessi alla politica?
19-25 20% 34% 25% 21% Tra i 14 e i 18 anni
26-29 21% 34% 23% 22%
TOTALE INTERESSE
TOTALE 19% 30% 27% 24% 34%

TOTALE NON INTERESSE


66%

8 9
Quanto ti interessi alla politica?
Tra i 19 e i 25 anni IL GIUDIZIO DEI GIOVANI SULLA POLITICA

TOTALE INTERESSE
54% Al di là dell’interesse dimostrato verso la Politica, i giudizi espressi dai giovani non sono lusinghieri.
Ben il 17% degli under 18 ritiene la Politica un vero e proprio problema.
TOTALE NON INTERESSE Dato che scende al 13% tra i 19 e i 25 anni e ancora al 10% tra i 26 e i 29.
46%
Anche ai giovani maggiorenni, però, la Politica non appare come un dato positivo: meno del 20% lo ritiene un modo per
aiutare gli altri mentre una larga maggioranza la ritiene una semplice necessità.
Gli intervistati con più di 18 anni, invece, sembrano interessarsi maggiormente alla politica anche se, come vedremo
più sotto, i giudizi espressi sul mondo politico sono tutt’altro che lusinghieri.

Quanto ti interessi alla politica? PENSI CHE LA POLITICA SIA...


Tra i 26 e i 29 anni Fascia d’età Una necessità Un modo per aiutare gli altri Uno strumentoper i potenti Un problema

14-18 49% 16% 18% 17%


TOTALE INTERESSE
55% 19-25 53% 19% 15% 13%

26-29 61% 17% 12% 10%


TOTALE NON INTERESSE
45% TOTALE 54% 18% 15% 13%

Non c’è invece differenza sostanziale tra il dato dei giovani tra i 19 e 25 anni e quelli tra i 26 e i 29 anni.
Una divisione in classi che è stata pensata soprattutto cercando di ricalcare alcune fasi della vita dei giovani: tra i 19
e i 25 molti ragazzi ancora frequentano l’università o sono comunque in fase di formazione.
Dopo i 26 anni, tendenzialmente, inizia l’ingresso nel mondo del lavoro.
Questo sembra influire poco sull’interesse dei giovani verso la politica.

10 11
LA FIDUCIA DEI GIOVANI NELLA POLITICA Quanta fiducia hai nella politica?

TOTALE POSITIVI
Come abbiamo visto nel capitolo precedente, i giovani hanno un rapporto difficile sulla politica. Un tema, questo, che 32%

merita un approfondimento particolare per comprendere a fondo il perché di tanta disaffezione. Abbiamo ripartito
TOTALE NEGATIVI
questo ragionamento in quattro parti: il generico interesse dei giovani verso la politica, il giudizio e la fiducia nei
68%
confronti di questo mondo e, infine, con il rapporto tra giovani e partiti.

Il 68% dei giovani del Friuli Venezia Giulia ha un giudizio negativo rispetto alla politica, in cui ripone poca o nessuna
Quanto fiducia hai nella politica? fiducia.
Il dato più preoccupante, anche qui, si registra tra i giovanissimi: il 72% ha poca o nessuna fiducia nella Politica.
Fascia d’età Molta Abbastanza Poco Per nulla
Importante notare come la sfiducia sia decisamente “marcata”: sono di più, infatti, i giovani che non hanno alcuna
14-18 9% 19% 31% 41%
fiducia rispetto a quelli che ne hanno poca.
19-25 10% 22% 33% 35%

26-29 11% 24% 30% 35%


Quanta fiducia hai nella politica?
TOTALE 10% 22% 31% 37% Tra i 14 e i 18 anni

TOTALE POSITIVI
28%

TOTALE NEGATIVI
72%

12 13
IL GIUDIZIO DEI GIOVANI SUI PARTITI
Quanta fiducia hai nella politica?
Tra i 19 e i 25 anni

TOTALE POSITIVI
32% che cosa ne pensi dei politici italiani?

Fascia d’età Antepongono a tutto i loro interessi Esercitano un ruolo fondamentale Dipende dai partiti Sono diventati inutili
TOTALE NEGATIVI
68% 14-18 33% 8% 46% 13%

19-25 31% 11% 50% 8%

26-29 29% 12% 51% 8%

TOTALE 31% 10% 49% 10%

Quanta fiducia hai nella politica?


Tra i 26 e i 29 anni

TOTALE POSITIVI
35%

TOTALE NEGATIVI
65%

14 15
I GIOVANI, IL FUTURO E LA FAMIGLIA
Secondo te al giorno d’oggi mettere su famiglia,
cioè sposarsi ed avere figli, è più facile o difficile
dal punto di vista economico, rispetto
La famiglia è in nucleo fondamentale della nostra società, che da una parte è fonte di gratificazione affettiva, volta a
al tempo dei tuoi genitori?
soddisfare la componenete emotiva dell’individuo, dall’altra svolge anche la prima azione di socializzazione dei figli
Fascia d’età Più facile Più difficile Uguale
verso l’assunzione di “status” e “ruoli” appropriati nel contesto sociale.
14-18 7% 77% 16%
In precedenza si è analizzato quelli che sono gli interessi maggiori dei giovani all’interno dell’ambiente domestico,
19-25 7% 79% 14%
di seguito verranno analizzati due aspetti chiave dell’istituzione familiare: l’importanza della famiglia nei momenti
personali di difficoltà ed il definitivo inserimento dei giovani nella società. 26-29 8% 76% 16%

TOTALE 7% 78% 15%

L’ingresso in società: crearsi una famiglia

Creare una famiglia propria dovrebbe essere la naturale conclusione di quel processo che porta i giovani a diventare
Se analizziamo i dati ISTAT relativi alla situazione occupazionale negli ultimi anni (ecludendo la metà degli anni ‘90,
adulti, ma l’incertezza sul futuro economico assume un peso fondamentale.
dove c’è stata una netta flessione) i livelli occupazionali globali sono rimasti sostanzialmente stabili, crescendo al
E’ stato chiesto agli intervistati se, a loro parere, “metter su famiglia”, oggi, cioè sposarsi ed avere dei figli, sia più facile
massimo di un paio di decimi di punto percentuali. La crisi in alcuni settori, industria e energia su tutti, è stata compensata
o più difficile dal punto di vista economico rispetto al tempo dei loro genitori.
da un aumento dei posti in altri settori, soprattutto nel campo dei servizi.
Sicuramente la crisi economica e l’incertezza sul futuro influiscono non poco sulla percezione dei giovani, ma il dato
Le retribuzioni contrattuali generali negli ultimi dieci anni sono cresciute di pari passo con l’inflazione mantenendo
complessivo è comunque preoccupante.
inalterato il potere di acquisto dei consumatori. L’inflazione stessa ha toccato i minimi storici e si sta mantenendo a livelli
Già tra i giovanissimi, per i quali la formazione di una famiglia propria appare piuttosto lontana nel tempo, appare chiara
molto bassi rispetto a quelli degli anni ‘70-’90.
la grande difficoltà che dovranno affrontare rispetto alla generazione precedente.
La recente crisi economica, unita ad un mercato del lavoro che nell’ultimo decennio ha creato poche nuove opportunità,
Difficoltà confermata anche dalla fascia intermedia (formata sia da studenti universitari che da lavoratori) e dalla terza
hanno profondamente influenzato la percezione dei giovani che, a dispetto dei dati statistici, non vede sbocchi positivi
fascia (formata quasi esclusivamente da lavoratori).
nel futuro.

16 17
Secondo te al giorno d’oggi mettere su famiglia è più facile o più difficile
rispetto al tempo dei tuoi genitori?

PIù DIFFICILE
22%
UGUALE O PIù FACILE
78%

Secondo te al giorno d’oggi mettere su famiglia è più facile o più difficile


rispetto al tempo dei tuoi genitori?
Tra i 14 e i 18 anni

UGUALE O PIù FACILE


22%
PIù DIFFICILE
78%

18
10
Secondo te al giorno d’oggi mettere su famiglia è più facile o più difficile Quali tra questi argomenti affronti abitualmente con la tua famiglia?
rispetto al tempo dei tuoi genitori?
Tra i 19 e i 25 anni

UGUALE O PIù FACILE


21% PIù DIFFICILE
79%

Secondo te al giorno d’oggi mettere su famiglia è più facile o più difficile


rispetto al tempo dei tuoi genitori?
Tra i 26 e i 29 anni

UGUALE O PIù FACILE


21% PIù DIFFICILE
79%

19 20
I GIOVANI E LO STUDIO
Sei soddisfatto del tuo percorso di studi?

La soddisfazione nei confronti del proprio percorso formativo è un aspetto fondamentale per affrontare con maggior NO
consapevolezza nei propri mezzi il difficile passaggio al mondo del lavoro. 22% SI
78%

Sei soddisfatto del tuo percorso di studi?

Fascia d’età SI NO

14-18 75% 25%

19-25 78% 22%

26-29 79% 21%

TOTALE 79% 21% Sei soddisfatto del tuo percorso di studi?


Tra i 19 e i 25 anni

NO
23 % SI
Analizzando i dati, si nota come la percentuale di giovani soddisfatti aumenti con l’aumentare dell’età. è senza dubbio 77%
un dato positivo che premia sia il sistema formativo, sia le scelte personali fatte dai giovani del Friuli Venezia Giulia.

21 22
Sei soddisfatto del tuo percorso di studi?
Tra i 19 e i 26 anni

NO
21% SI
79%

Sei soddisfatto del tuo percorso di studi?


Tra i 14 e 18 anni

NO
24% SI
76%

23
I GIOVANI E IL LAVORO
Secondo te nei prossimi anni, nella tua Regione, le opportunità di lavoro...

Il passaggio dalla formazione al mondo del lavoro è uno dei momenti più delicati e complessi che un giovane deve
affrontare. Attraverso il lavoro si pongono le basi per crearsi quella indipendenza economica che permetterà di UGUALI/AUMENTERANNO
52%
emanciparsi dalla famiglia di origine e di progettare il proprio futuro. Dopo aver compiuto e concluso il proprio percorso DIMINUIRANNO
formativo in Friuli Venezia Giulia, si è valutata la percezione delle possibilità lavorative che la regione può offrire. 48%

Secondo te nei prossimi anni, nella tua Regione, le


opportunità di lavoro…

Fascia d’età Aumenteranno Diminuiranno Rimarranno uguali

14-18 19% 49% 32%

19-25 22% 50% 38%

26-29 21% 46% 33% Secondo te nei prossimi anni, nella tua Regione, le opportunità di lavoro...
Tra 14 e 18 anni
TOTALE 21% 48% 31%

UGUALI/AUMENTERANNO
51%
I dati aggregati dimostrano che circa la metà dei giovani compresi tra i 14 e i 25 anni sono convinti che nei prossimi DIMINUIRANNO
49%
anni diminuiranno i posti di lavoro, percentuale che scende leggermente nella fascia di età più vicina al mondo del
lavoro. Rimane bassa per tutte le fasce la percentuale di chi pensa ad un miglioramento, mentre è leggermente
superiore la percentuale di chi ritiene che le opportunità rimarrano stabili.
Aggregando i dati tra chi è ottimista e chi pensa ci sia una stagnazione, si ottiene un sostanziale pareggio che denota
una chiara incertezza sul futuro produttivo della nostra regione.

24 25
Secondo te nei prossimi anni, nella tua Regione, le opportunità di lavoro...
Tra 19 e 25 anni

UGUALI/AUMENTERANNO
50%
DIMINUIRANNO
50%

Secondo te nei prossimi anni, nella tua Regione, le opportunità di lavoro...


Tra 26 e 29 anni

UGUALI/AUMENTERANNO
54%
DIMINUIRANNO
46%

27
I GIOVANI E I LORO PROBLEMI

La giovinezza è il periodo in cui si creano per molti giovani le prime diffi-


coltà. Ripensando alla tua personale esperienza, chi tra questi soggetti
può o avrebbe il dovere di consigliare i giovani

10 29
Sostegno ai giovani in difficiltà: a chi spetta?

Il periodo dell’adolescenza e della prima giovinezza sono i momenti in cui si manifestano i primi problemi.
La domanda seguente tende a mettere in luce la funzione di sostegno che la famiglia svolge in questo delicato periodo,
per capire se i giovani ritengono di attribuire o meno il diritto-dovere di intervento all’autorità parentale.
Essa inoltre può essere inquadrata nel tema più generale dei rapporti sociali per verificare se, nella funzione orientativa,
la famiglia venga sostituita da altre istituzioni (quali chiesa, amici, stutture pubbliche)
La giovinezza è il periodo in cui si creano per molti giovani le prime difficoltà.
Ripensando alla tua personale esperienza, chi tra questi soggetti può o avrebbe consigliare i giovani.
Nonostante l’istituzione familiare abbia subito dei repentini cambiamenti negli ultimi anni, appare evidente che essa
rappresenta ancora saldamente il punto di riferimento per i giovani.
In questo caso è interessante incrociare i dati con quelli degli anni ‘70 riportati nello studio “Gioventù 70 nel Friuli
Venezia Giulia”. Alla medesima domanda il 64% dei giovani di allora indicavano nella famiglia il diritto-dovere di
aiutarli, mentre gli amici (7%), la scuola(12%) e la Chiesa (12%) erano nettamente staccati.
Anche se nel nostro caso si è preferito utilizzare la possibilità di risposta multipla, i dati evidenziano che rispetto a
quarant’anni fa la famiglia ha visto rafforzarsi la propria posizione (genitori e fratelli su tutti), così come gli amici e la
scuola.
Rimane invariato il dato della Chiesa e rimangono piuttosto distanti dal mondo giovanile sia le figure professionali
(consulenti) sia l’assistenza sociale.
Analizzando la situazione giovanile partendo dalla formazione, si può notare come in Friuli Venezia Giulia molti giovani
credano nel proprio percorso formativo e, di conseguenza, ritengano adeguata la loro preparazione. Appare preoccupante
l’incertezza fornita dal mondo del lavoro e la difficoltà a rendersi pienamente indipendenti; evidentemente gli stumenti
a disposizione non sembrano adeguati alle future esigenze della nostra regione.

30 31
Conclusioni

Questa ricerca è partita dalla concezione negativa che i media stanno fornendo della componente sociologica giovanile. Capire
quale fosse l’autoidentificazione giovanile in questo momento storico della nostra regione, quale opinione avessero i
giovani del proprio presente e cosa si aspettassero per il proprio futuro sono i punti fondamentali della nostra ricerca.
Le ipotesi iniziali tendono a dimostrare in primo luogo che i giovani non sono assenti dalla vita sociale, ma, essendo una
minoranza, fanno fatica a esprimere il loro punto di vista e a trovare gli spazi necessari al loro ingresso nel sistema sociale
generale.
Successivamente si vuole dimostrare che il mondo giovanile ha l’obiettivo di ottimizzare le proprie risorse personali per
accelerare il processo di proposizione di un proprio ruolo sociale, non esiste di fatto una mancanza di obiettivi nei giovani
ma sono semplicemente diversi da quelli proposti dall’attuale sistema.
Il progresso personale acquisito tramite lo studio fa emergere bisogni nuovi a cui la classe dirigente e le istituzioni
sociali vigenti non sempre riescono a rispondere in maniera puntuale ed efficace.
La nostra indagine ci porta a concludere che la società contemporanea mette a disposizione della gioventù un volume
di conoscenze svariatissime, frammentarie e di grande ampiezza, creando una difficoltà di orientamento che accresce la
centralità della famiglia come punto di riferimento principale ma allontana l’ingresso nel sistema sociale.
Nei giovani rimangono saldi i valori della democrazia e della famiglia, l’identità cattolica e la consapevolezza di
aver scelto un percorso formativo adeguato alle proprie aspettative. Per contro la sfiducia nella classe dirigente e la
preoccupazione per il futuro rischiano di bloccare quel processo naturale di inserimento sociale.
Questo studio di opinione è servito principalmente ad individuare i macro problemi maggiormente avvertiti dal mondo
giovanile, rinviando alle prossime ricerche l’approfondimento sulle problematicità evidenziate e sulle possibili soluzioni
da adottare. Un punto di partenza per dare una possibilità in più ai giovani di essere artefici consapevoli del
proprio futuro.

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Bibliografia

Fonti informatiche
http://www.istat.it/lavoro/dati_congiunturali/
http://www.istat.it/prezzi/precon/aproposito/archivio.html#dinamica
http://www.istat.it/dati/dataset/20100414_00/
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Pubblicazioni
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D’Agostino A., Percorsi d’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, Università degli Studi Dipartimento di Scienze Statistiche,
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DESIGN GIOVANIDEE

www.giovanidee.net
www.youngfvg.com

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