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Fatti e Pensieri
SERVIZI

MERCOLED 24 APRILE 2013

UNI VERSI T GREGORI ANA

Famiglia liquida? Non


condannare...
Padre Miguel Yaez invita a fare i conti con la
postmodernit

Abbiamo vissuto un cambio culturale e non ce ne siamo accorti. Ci nonostante, il


desiderio di famiglia rimane, assieme a un grande disorientamento. Cos il gesuita
argentino padre Miguel Yaez, direttore del dipartimento di Teologia morale alla
Pontificia Universit Gregoriana di Roma, intervenuto ieri sera al convegno sul tema
Matrimonio postmoderno: legame liquido?.

Relazioni aperte e poco impegnative. Viviamo in un contesto culturale in cui il


matrimonio da un lato rischia di sparire e, dallaltro, assume le forme pi svariate
rimanendo vivo, pur nellindebolimento di un rapporto che assume fini utilitaristi ed
edonisti, ha spiegato il docente, che stato impegnato, anche come responsabile, al
Centro di investigazione sociale di Buenos Aires. Dal momento che la comunit cristiana
parte di questa societ, lobiettivo ripensare i contenuti di valori ritenuti finora
normativi e i modelli culturali di cui oggi avvertiamo linadeguatezza rispetto alla cultura
modellata sulla globalizzazione. Che, con la sua invadenza mediatica ha comportato
una diversa concezione di tempo, spazio e relazioni tale da superare lincontro fisico
indebolendo una relazione tanto pi aperta quanto sempre meno impegnativa.

Alla ricerca del carisma. Uomini e donne sentono una fame di affetto impossibile da
appagare, che crea non di rado solitudine e frustrazione a livello affettivo: il
pragmatismo, cos, diventa alleato dell emotivismo tanto da escludere qualunque
riflessione, ritenuta inutile, mentre in realt solo un atteggiamento di dialogo consente
lapertura alla trascendenza. La mentalit corrente, pi che a minare il rapporto,
tende a disorientarlo nellarticolazione stessa del legame, spesso embrionale e
incapace di raggiungere la maturit vera e propria. Ad ogni modo, non possiamo
essere giudici di questa generazione, come se non avesse legami col passato, quando
tanti drammi si nascondevano dietro relazioni apparentemente robuste: oggi
semplicemente non si ritiene pi di mantenere in piedi unistituzione se il carisma dietro
di essa non c pi.

1 di 2 24/04/2013 18:32
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Capire il dramma del postmoderno. La realt della famiglia, cos, continua a darsi
nelle forme pi svariate, ma proprio perch la relazione umana la dimensione
essenziale, occorre partire da essa per capire il dramma postmodernit e mettere al
centro la persona umana nel suo emergere nel contesto relazionale. Occorre fare
esercizio della razionalit alla luce della relazionalit del valore umano percepito
dellambito reale della responsabilit personale: il compimento umano sarebbe
impossibile, ha spiegato padre Yaez, senza un orizzonte di trascendenza, dove in s
la persona ritrova il cammino dellautotrascendenza. Pertanto solo attraverso
lassunzione della consapevolezza della debolezza umana nei rapporti si comprende
che la creativit in grado di trasformare le difficolt in potenzialit.

Un contributo professionale. In tale contesto una pastorale famigliare pu essere,


per padre Yaez, efficace, solo se pensata in dialogo con i professionisti: psicologi,
terapisti, facilitatori della comunicazione nella coppia. E anche nella fase di
preparazione al matrimonio, non bastano contenuti teorici: necessario, pi in
generale, educare i giovani alleducazione sessuale e affettiva, e alla responsabilit in
ogni rapporto, negli amori cos come nelle amicizie. Ogni relazione va impostata sul
rispetto, la donazione, laccoglienza. Quanto alle basi adeguate alla vita di coppia,
occorre partire dalla consapevolezza della responsabilit nel rapporto stesso, che si
esplica, ad esempio, nella fedelt, e nelle vie concrete per mantenerla. Al Centro di
Buenos Aires dove stato impegnato, il gesuita ricorda che il lavoro era duplice: Da
una parte gli incontri di studio, dallaltro le terapie di coppia atte a favorire la riflessione
personale e a condividerla. Ruolo fondante riservato ai laici, purch siano
competenti e in grado di trasmettere valori con la loro testimonianza.

a cura di Lorena Leonardi

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