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NEWSLETTER N 110

MARZO 2017

EDITORIALE SOMMARIO

1 Editoriale

4 Diritto del Lavoro

4 Attualit

11 Le Nostre Sentenze

14 Assicurazioni, Locazioni,
Responsabilit Civile

Dal jobs act ad oggi: se il rimedio peggio 16 Le Nostre Sentenze


del male
17 Osservatorio sulla
A cura di Salvatore Trifir Cassazione

Sono passati ormai due anni dallentrata in vigore dei decreti 18 Il Punto Su
attuativi del jobs act, ed gi tempo di bilanci.
Partiamo dai licenziamenti. Le controversie riguardano ancora 21 Rassegna Stampa
prevalentemente quelli tutelati dal vecchio art. 18 St. Lav., come
modificato dalla legge Fornero. Daltro canto, tenuto conto 22 Contatti
dellingente numero di assunzioni effettuate nel 2015, sulla scia
degli sgravi contributivi, tra la fine 2016 e gli inizi di questanno
vi stato un incremento delle cause in cui i lavoratori invocano
lapplicazione delle tutele crescenti.

Comera immaginabile, in tale ambito i lavoratori cercano di


dimostrare la sussistenza di un motivo illecito per chiedere la
reintegrazione. A questo fine, sfruttano lorientamento ormai
consolidato della giurisprudenza antecedente al jobs act, secondo
cui, al di l dei motivi di discriminazione tipizzati ex lege, le
ragioni di ritorsione e di rappresaglia possono essere desunte

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da qualsiasi aspetto del caso concreto. E cos
prospettano un sottaciuto motivo illecito
quando il ricorrente affetto da una malattia, o
comunque ha delle limitazioni funzionali legate
alla sua situazione di salute; aveva lamentato
una dequalificazione o chiesto il pagamento di
differenze retributive; aveva avuto attriti con i
colleghi o con i superiori; aveva partecipato a
iniziative sindacali o rivendicazioni di carattere
collettivo.
Qualunque ragione buona per sostenere che
dietro un licenziamento disciplinare o una
soppressione della posizione si celerebbe la a licenziamenti tutelati ex art. 18 St. Lav.
volont del datore di lavoro di liberarsi di un affermano che il licenziamento, adottato
dipendente, per qualche ragione, divenuto nel periodo intercorrente dalla richiesta di
scomodo. pubblicazioni di matrimonio a un anno dopo la
celebrazione, si presume a causa delle nozze, ed
Per ora, sembra reggere il principio secondo cui quindi nullo, anche se intimato allo sposo.
il motivo illecito, oltre ad essere determinante, Tali ordinanze ritengono, infatti, applicabile
deve essere dimostrato dal lavoratore che lo estensivamente, ovvero per analogia, la tutela
deduce, per lo meno attraverso presunzioni riconosciuta dalla legge alle lavoratrici anche ai
gravi, precise e concordanti (Tribunale di Roma, lavoratori uomini.
sentenza 4 ottobre 2016). Tuttavia, qualora le
aziende cominciassero a sfruttare al massimo le Ancor pi preoccupante il principio
potenzialit del nuovo regime di tutele crescenti, affermato da una sentenza del Tribunale di
confidando nel fatto che la reintegrazione Roma (sentenza 4 aprile 2016) - relativa a un
esclusa sia in ipotesi di un preteso difetto di caso ove era applicabile il nuovo regime delle
proporzionalit del licenziamento disciplinare, tutele crescenti - secondo cui il motivo
sia nel caso di insussistente motivo oggettivo, si discriminatorio potrebbe sussistere anche
rischierebbe un effetto boomerang. laddove sia provata una causa legittima ex
art. 1 l. n. 604/1966, ma il lavoratore abbia
Per bilanciare la debolezza delle tutele insita dedotto la sussistenza di un ipotetico fattore
nella nuova disciplina, la giurisprudenza di rischio: una circostanza oggettiva da cui
potrebbe cominciare ad interpretare sempre pi sarebbe desumibile presuntivamente che
estensivamente il concetto di motivo illecito, il lavoratore licenziato, a causa di una sua
accontentandosi di elementi probatori indiziari, condizione soggettiva, sarebbe stato trattato
e ritenendo che il suddetto motivo non debba in maniera differente rispetto a quanto sia, sia
essere necessariamente esclusivo, ma essere stato o sarebbe stato trattato un altro soggetto
anche solo prevalente. in analoga situazione, e ci a prescindere dalla
motivazione addotta e dallintenzione di chi
Un segnale di questo rischio si pu ricavare da ha adottato il provvedimento discriminatorio.
due recenti ordinanze del Tribunale di Roma chiaro che, se si affermasse generalmente
(16 gennaio 2017) e di Vicenza (ordinanza questo orientamento, un lavoratore licenziato
24 maggio 2016) le quali rese in relazione per ragioni disciplinari potrebbe chiedere la

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reintegrazione a fronte del fatto che, per simili A ben vedere, liberalizzando i licenziamenti
comportamenti, un collega ha ricevuto una probabile che si assista ad un incremento della
sanzione conservativa, il che implicherebbe disoccupazione, piuttosto che delloccupazione,
una discriminazione e la conseguente nullit specialmente in futuro, quando cesseranno gli
del licenziamento. Una tesi del genere non incentivi alle assunzioni.
condivisibile perch trascura di valutare il
licenziamento sotto il profilo della lesione del Qui mi riallaccio al secondo aspetto del jobs
rapporto fiduciario. Tuttavia essa insidiosa, act che merita un bilancio. Lattenzione del
partendo dal presupposto secondo cui qualsiasi legislatore, e anche dellopinione pubblica,
disparit di trattamento comporta di per s una focalizzata soprattutto sulle misure di sostegno
discriminazione. a favore di chi perde il posto di lavoro. Dal
2017 la Naspi ha rimpiazzato lindennit di
Insomma, bene che le aziende siano caute mobilit, con conseguente applicazione di un
nellapplicazione del nuovo regime dei regime generalizzato in cui anche i lavoratori
licenziamenti, evitando atteggiamenti troppo delle aziende di piccole dimensioni beneficiano
disinvolti, poich nelle maglie della disciplina di un paracadute di 24 mesi, con copertura
delle tutele crescenti si nasconde la possibilit di contributiva figurativa e costi a carico della
una interpretazione pro lavoratore che finirebbe collettivit (mentre i costi dellindennit di
per annullarne lo scopo. mobilit ricadevano sulle imprese che ne
beneficiavano). Lacceso dibattito di questo
Detto questo, una cosa facilitare i licenziamenti, periodo in materia di reddito di cittadinanza e
altra creare occupazione. La disoccupazione si di estensione degli ammortizzatori sociali ai
combatte facendo ripartire leconomia. Il Jobs collaboratori e ai lavoratori autonomi conferma
Act, invece, basato sulla convinzione a mio la centralit del tema.
avviso fallace secondo cui si creerebbero posti
di lavoro riconducendo il pi possibile ogni tipo Ebbene, non vi dubbio che, in un contesto
di rapporto alla subordinazione, e attenuando al di crisi economica, il legislatore dovesse
contempo le tutele di cui godono i dipendenti: razionalizzare e riequilibrare il sistema degli
sia quelle in costanza di rapporto, sia quelle ammortizzatori sociali, andando a tutelare anche
previste in ipotesi di cessazione del rapporto le categorie in precedenza escluse.
medesimo. Tuttavia, questa esigenza non dovrebbe
distogliere lattenzione dal primario obiettivo
che quello di favorire la ripresa economica
e rilanciare i consumi. Per farlo, lunico modo
quello di ridurre la pressione fiscale sulle
imprese e sul costo del lavoro, attraendo gli
investitori esteri e favorendo limprenditorialit
locale.
Il presupposto per attuare politiche fiscali di
questo tipo il taglio della spesa pubblica
improduttiva. E, accanto a questo, necessario
tenere sotto controllo i costi del sistema
previdenziale che includono anche quelli per gli
ammortizzatori sociali.

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In altre parole, lattenzione forse eccessiva che
viene rivolta al tema degli ammortizzatori e alla
loro estensione a tutte le categorie professionali, DIRITTO DEL LAVORO
compresi i lavoratori autonomi, sembra simile
allatteggiamento di un medico che si preoccupa
molto (forse troppo) dei sintomi, e poco di
curare le cause della malattia.
Attualit
Il lavoro autonomo pu e deve essere incentivato
non certo promettendo ai liberi professionisti
di beneficiare di un modesto ammortizzatore,
in cambio dellulteriore incremento della
tassazione a loro carico (gi di per s molto
alta). Piuttosto, andrebbe ripensato il principio
alla base dellart. 2 del d.lgs. 81/2015 - secondo
cui qualunque collaborazione svolta allinterno
dellazienda comporterebbe linstaurazione di
un rapporto di lavoro subordinato, a prescindere
dalle modalit attuative e dagli accordi raggiunti Indagini preassuntive e privacy:
tra le parti. cosa si puo chiedere al candidato
La demonizzazione delle collaborazioni, sottesa
al nuovo regime del jobs act, dovrebbe invece A cura di Damiana Lesce e Valeria De Lucia
cedere il passo a misure che individuino nel
lavoro autonomo e nella parasubordinazione Il datore di lavoro deve operare nel rispetto della
delle valide alternative per favorire lesigenza, normativa sulla Privacy nellambito di tutte le
spesso comune ad imprese e lavoratori, di attivit connesse allintero processo aziendale
maggior elasticit nella gestione dei rapporti. e, in particolare, ogniqualvolta tratta, in
qualsiasi modo e per le finalit connesse alla
Inoltre, favorire il lavoro autonomo, gestione dei rapporti di lavoro, le informazioni
specialmente per coloro che hanno perso il relative ai dipendenti.
posto stabile, sarebbe un modo per cercare di
arginare forme di sfruttamento quali il lavoro Il predetto obbligo, peraltro, sorge ancor prima
in nero o labuso dei voucher, a cui abbiamo della stipulazione del contratto di lavoro in
assistito negli ultimi tempi. quanto rileva anche nei confronti del potenziale
datore di lavoro.

In tale ambito, quello della gestione dei dati


afferenti ai rapporti di lavoro, la normativa
sulla Privacy si interseca con lo Statuto dei
Lavoratori.

Cominciando da questultimo, ai sensi dellart.


8 della Legge n. 300/1970 E fatto divieto al
datore di lavoro, ai fini dellassunzione, come

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nel corso dello svolgimento del rapporto di personali, deve rispettare sia i limiti imposti
lavoro, di effettuare indagini, anche a mezzo dalla legge sulla Privacy sia quelli gi previsti
di terzi, sulle opinioni politiche, religiose o dallo Statuto dei lavoratori e da altre norme a
sindacali del lavoratore, nonch su fatti non tutela dei lavoratori.
rilevanti ai fini della valutazione dellattitudine
professionale del lavoratore. E, quindi, illecita la raccolta di dati relativi
alla sfera privata del candidato se incide sul
Ed ancora, ai sensi dellart. 15, 1^ comma lettera diritto alla riservatezza di questultimo e
a) della medesima Legge, E nullo qualsia non significativa rispetto allaccertamento
patto o atto diretto a subordinare loccupazione dellattitudine professionale al lavoro da
di un lavoratore alla condizione che aderisca intendersi come obiettiva capacit, intellettiva
o non aderisca ad una associazione sindacale o manuale, di svolgere una determinata attivit
ovvero cessi di farne parte della Legge n. 300 lavorativa.
del 1970.
Connesso al tema di cui sopra vi poi quello
La giurisprudenza ha affrontato il tema delle afferente alle modalit di acquisizione delle
indagini finalizzate allassunzione, escludendo informazioni (dati) sui candidati allassunzione
la legittimit delle indagini estese a tutti gli (o sui dipendenti): lapproccio comune della
aspetti della vita privata del lavoratore e, normativa internazionale in materia di protezione
quindi, ai fatti privi di attinenza alle mansioni dei dati personali prevede generalmente
contrattuali. che siano i lavoratori la fonte primaria delle
informazioni concernenti la loro persona.
Il discrimine tra indagini lecite ed indagini non
lecite pu individuarsi, dunque, nel carattere Cos infatti, la Raccomandazione del Consiglio
determinante o meno delle informazioni in dEuropa n. R(2015)5 del 2015: in linea di
relazione alle mansioni da far svolgere al massima, i dati, a carattere personale dovranno
lavoratore. essere raccolti dal lavoratore interessato.
Quando fosse necessario consultare fonti
In coerenza con la regola generale di cui sopra, esterne ai rapporti di lavoro, la persona
non sono state ritenute lecite le indagini, realizzate interessata dovr essere informata.
attraverso colloqui, questionari, test attitudinali
o bandi di concorso, finalizzate ad acquisire Analoga raccomandazione si rinviene nel
informazioni afferenti alle caratteristiche Code of Practice adottato dallOIL nel 1997
morali, psicologiche, comportamentali, alla che al paragrafo 6: all personal data should,
sfera sessuale, alla vita intima, sentimentale e in principle, be obtained from the individual
familiare o sociale degli aspiranti allassunzione worker.
o di loro congiunti o parenti.

Anche il Garante per la Protezione dei Dati


Personali ha affrontato il tema in esame
precisando che se un ente o una societ, ai fini di
una migliore organizzazione del lavoro, intende
ricorrere ad analisi statistiche, questionari
e valutazioni attitudinali che utilizzano dati

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sposo (lavoratore uomo).

In un contesto normativo nel quale, il Legislatore


si riferisce espressamente solo a lavoratrici
(vd. sopra art. 35) la giurisprudenza, a sostegno
della predetta interpretazione estensiva (anche
a favore del lavoratore uomo), argomenta di
pari opportunit al maschile; del fatto che
larticolo 35 del decreto legislativo 198/2006
sia finalizzato a sanzionare il provvedimento
Divieto di licenziamento causa espulsivo adottato in violazione del diritto a
matrimonio esteso anche agli formarsi una famiglia e del fatto che una diversa
uomini. Il paradosso della parit interpretazione sarebbe in contrasto con la
direttiva 76/207/Ce e finirebbe per discriminare
di trattamento.
gli uomini.
A cura di Damiana Lesce e Valeria De Lucia
In realt, forse n tema n soluzione sono cos
semplici.
I primi tre commi dellart. 35 del D.lgs. n. 198
del 2006, dispongono:
Partiamo da un assunto, certamente non
contestabile anche perch affermato dalla Corte
- Le clausole di qualsiasi genere,
Costituzionale: una differenziazione nelle tutele
contenute nei contratti individuali e collettivi,
basata sul sesso non pu di per s essere tacciata
o in regolamenti, che prevedano comunque
di discriminatoriet.
la risoluzione del rapporto di lavoro delle
Per parlare di discriminazione occorre qualcosa
lavoratrici in conseguenza del matrimonio sono
di pi.
nulle e si hanno per non apposte;
- del pari, sono nulli i licenziamenti attuati
Facciamo ora un po di storia: il divieto di
a causa di matrimonio;
licenziamento della donna lavoratrice causa
- si presume che il licenziamento della
matrimonio nasce dalla volont del Legislatore
dipendente nel periodo intercorrente dal
di evitare che il datore di lavoro, temendo,
giorno della richiesta delle pubblicazioni di
dopo il matrimonio, una imminente gravidanza
matrimonio, in quanto segua la celebrazione, a
(della lavoratrice di sesso femminile), con
un anno dopo la celebrazione stessa, sia stato
conseguenti tutele e garanzie economiche e
disposto per causa di matrimonio.
di mantenimento del posto di lavoro, receda
in anticipo dal contratto di lavoro in modo
Nel contesto normativo di cui sopra, due recenti
da non incorrere nella successiva preclusione
ordinanze del Tribunale di Roma (16 gennaio
di licenziare la lavoratrice nel corso della
2017) e del Tribunale di Vicenza (ordinanza 24
gravidanza e nellarco del primo anno di vita
maggio 2016) affermano che il licenziamento,
del bambino.
adottato nel periodo intercorrente dalla richiesta
di pubblicazioni di matrimonio a un anno dopo
Storicamente, quindi, il divieto di licenziamento
la celebrazione, si presume a causa delle nozze,
causa matrimonio discende dalla osservazione
ed quindi nullo, anche se intimato allo
da parte del Legislatore di un dato spiacevole

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ma purtroppo ancora attuale: le maggiori legittimit, per quanto riguarda il principio
difficolt delle lavoratrici donne nellaccesso della parit di trattamento, della protezione
al mercato del lavoro in ragione del fatto che della condizione biologica della donna
la gravidanza, a tuttoggi, considerata poco durante la gravidanza e la maternit nonch
gradita da parte di taluni datori di lavoro. dellintroduzione di misure di protezione della
maternit come strumento per garantire una
Guardiamo ora alla disciplina comunitaria in sostanziale parit.
materia di parit di trattamento, ma anche di pari
opportunit. Il principio giuridico quello per cui Lapplicazione del principio delle pari
gli ordinamenti devono rimuovere qualsivoglia opportunit porta, quindi, a riconoscere maggiori
ostacolo alla partecipazione economica, politica tutele a determinate categorie di individui
e sociale di un qualsiasi individuo per ragioni (lavoratori). Lobiettivo dare di pi ad
connesse al genere, religione e convinzioni alcuni, proprio per compensare gli svantaggi
personali, razza e origine etnica, disabilit, et, di determinate categorie che, per qualsivoglia
orientamento sessuale o politico. motivo, di fatto hanno meno chance di entrare
nel mercato del lavoro o rimanervi.
Quanto sopra, tuttavia, non significa che tutti Si pensi, a titolo di esempio, anche agli sgravi
debbano essere trattati indistintamente allo per lassunzione riconosciuti, per il 2017,
stesso modo. sostanzialmente solo a favore dei giovani (e,
Non a caso, in una direttiva pi recente di quella quindi, non di tutti i lavoratori dipendenti).
citata nelle sentenze in esame, ed in particolare
nella Direttiva 5 luglio 2006, n. 2006/54/CE, si E veniamo ora al rapporto uomo/donna
legge al 21 considerando: lavoratore.
Il divieto di discriminazione non dovrebbe Alcune differenze di trattamento sussistono e
pregiudicare il mantenimento o ladozione sono state confermate anche di recente.
da parte degli Stati membri di misure volte a Ecco un esempio: ai sensi dellart. 55 del D.lgs.
prevenire o compensare gli svantaggi incontrati D.lgs. 151 del 2001, in caso di dimissioni
da un gruppo di persone di uno dei due sessi. volontarie presentate durante il primo anno di
vita del bambino, la lavoratrice pu dimettersi
Ed ancora, al 24 considerando: La Corte in tronco con diritto allindennit sostitutiva del
di giustizia ha costantemente riconosciuto la preavviso.
Tale diritto non si estende automaticamente al
padre lavoratore, salvo il caso che abbia fruito
del congedo di paternit (anche per lipotesi di
adozione).
Il nostro ordinamento riconosce, dunque, il fatto
che non sia irrazionale trattare diversamente il
lavoratore di sesso maschile e la lavoratrice
di sesso femminile. Quindi, come innanzi
detto, una differenziazione nelle tutele basata
sul sesso non pu di per s essere tacciata di
discriminatoriet.
Tornando al caso in esame, vale a dire quello
del licenziamento causa matrimonio, se il

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presupposto che ha mosso il Legislatore quello Europeo del 25 maggio 2016 in materia di
di tutelare la donna a fronte di un licenziamento privacy rappresentata dallintroduzione
di fatto motivato dalla sua potenziale e/o della figura del data protection officer (o
probabile successiva gravidanza, lestensione responsabile della protezione dei dati). Il DPO
della medesima tutela al lavoratore uomo non era gi stato introdotto, come obbligatorio, in
sembra trovare giustificazione. alcuni ordinamenti europei, tra cui la Germania,
lAustria e la Repubblica Ceca; in altri
E arriviamo al paradosso: forse interpretando la ordinamenti, come la Francia, la nomina di tale
legge nel modo in esame e, quindi, accordando soggetto facoltativa.
al lavoratore uomo la medesima tutela (causa
matrimonio) accordata alla lavoratrice donna, si Negli ultimi mesi, ampio stato il dibattito sui
finisce in concreto per togliere ad una categoria casi nei quali sia obbligatorio per un ente o una
oggettivamente pi svantaggiata quel azienda nominare un Data Protection Officer.
qualcosa in pi che avrebbe potuto aiutare nel A fornire qualche chiarimento (senza tuttavia
perseguire il principio delle pari opportunit, fugare ogni dubbio interpretativo) sono
ovvero a prevenire o compensare gli svantaggi intervenute le Linee-guida del 13 dicembre
incontrati da un gruppo di persone di uno dei 2016 sui responsabili della protezione dei dati
due sessi come previsto dalla Direttiva 5 luglio redatte da Article 29 Working Party, organismo
2006, n. 2006/54/CE. consultivo e indipendente, composto da un
rappresentante delle autorit di protezione
Un trattamento differenziato tra lavoratrice dei dati personali designate da ciascuno Stato
donna e lavoratore uomo non appare, quindi, membro, dal GEPD (Garante europeo della
discriminatorio se il lavoratore uomo non viene protezione dei dati), nonch da un rappresentante
trattato differentemente dalla lavoratrice donna della Commissione.
in ragione della sua mera appartenenza al sesso
maschile, ma per motivi ragionevoli e razionali QUANDO LA NOMINA OBBLIGATORIA

A mente del Regolamento (art. 37), la nomina


del DPO obbligatoria:
a) se il trattamento svolto da unautorit
pubblica o da un organismo pubblico,
con leccezione delle autorit giudiziarie
nellesercizio delle funzioni giurisdizionali;
oppure
Quando obbligatoria la nomina b) se le attivit principali del titolare o del
responsabile consistono in trattamenti che
di un data protection officer?
richiedono il monitoraggio regolare e
I chiarimenti dellarticle 29 sistematico di interessati su larga scala;
working party sul regolamento oppure
europeo. c) se le attivit principali del titolare o del
responsabile consistono nel trattamento su
A cura di Damiana Lesce e Valeria De Lucia larga scala di categorie particolari di dati o di
dati personali relativi a condanne penali e reati.
Una delle maggiori novit del Regolamento Si tenga presente che la designazione obbligatoria

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di un DPO pu essere prevista anche in casi dati personali a livello regionale, nazionale o
ulteriori in base alla legge nazionale o al diritto sovranazionale e che potrebbero incidere su un
comunitario. Inoltre, anche ove il regolamento vasto numero di interessati e che potenzialmente
non imponga in modo specifico la designazione presentano un rischio elevato. Daltro canto,
di un DPO, pu risultare utile procedere a tale lo stesso considerando prevede in modo
designazione su base volontaria. Il Gruppo specifico che Il trattamento di dati personali
di lavoro Articolo 29, cos come il Garante non dovrebbe essere considerato un trattamento
italiano, incoraggiano un tale approccio su larga scala qualora riguardi dati personali di
cautelativo. pazienti o clienti da parte di un singolo medico,
operatore sanitario o avvocato.
AUTORIT PUBBLICHE E ORGANISMI
PUBBLICI Le linee guida evidenziano come, fra tali estremi,
si colloca unampia zona grigia e che in realt
Partendo dallipotesi sub a), nel regolamento risulta impossibile precisare la quantit di dati
non si rinviene alcuna definizione di autorit oggetto di trattamento o il numero di interessati
pubblica o organismo pubblico. Il Working in modo da coprire tutte le eventualit.
Party ritiene che tale definizione debba essere
interpretata conformemente a (ciascun) diritto Ad ogni modo, il Working Party raccomanda di
nazionale. tenere conto, in particolare, dei seguenti fattori:
E tuttavia, bene evidenziare che nelle - il numero di soggetti interessati dal trattamento,
Linee guida del 13 dicembre 2016 viene in termini assoluti ovvero espressi in percentuale
raccomandata la nomina del DPO anche per della popolazione di riferimento;
quegli organismi privati incaricati di funzioni - il volume dei dati e/o le diverse tipologie di
pubbliche o che esercitano pubblici poteri. dati oggetto di trattamento;
Inoltre il Working Party rammenta che, una volta - la durata, ovvero la persistenza, dellattivit di
nominato, il DPO dovrebbe svolgere la propria trattamento;
attivit non solo con riguardo ai trattamenti - la portata geografica dellattivit di trattamento.
strettamente connessi allespletamento di
funzioni pubbliche ma anche ad altre attivit
quali, per esempio, la gestione di un database MONITORAGGIO REGOLARE E SISTEMATICO
del personale.
Anche il concetto di monitoraggio regolare
TRATTAMENTI SU LARGA SCALA e sistematico degli interessati non trova
definizione nel Regolamento; a mente del
Nelle ipotesi sub lettere b) e c) dellart. 37, considerando 24, vi rientra certamente ogni
paragrafo 1 del Regolamento risulta dirimente, forma di tracciamento e profilazione su Internet
al fine di valutare se sussista o meno lobbligo di anche per finalit di pubblicit comportamentale.
nomina di un DPO, e che il trattamento avvenga
su larga scala. Le linee guida evidenziano tuttavia che la
Il Regolamento non fornisce una definizione nozione di monitoraggio non trova applicazione
di trattamento su larga scala, anche se solo con riguardo allambiente online.
il considerando 91 fornisce indicazioni in
proposito, ricomprendendovi, in particolare, Laggettivo regolare ha almeno uno dei
trattamenti di una notevole quantit di seguenti significati a giudizio del Working

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Party:
- che avviene in modo continuo ovvero a
intervalli definiti per un arco di tempo definito;
- ricorrente o ripetuto a intervalli costanti;
- che avviene in modo costante o a intervalli
periodici.

Laggettivo sistematico ha almeno uno dei


seguenti significati a giudizio del Working
Party: Il datore non ha lobbligo di
- che avviene per sistema; garantire un ambiente di lavoro
- predeterminato, organizzato o metodico;
a rischio zero
- che ha luogo nellambito di un progetto
complessivo di raccolta di dati;
A cura di Antonio Cazzella
- svolto nellambito di una strategia.
La recente sentenza della Corte di Cassazione
Le linee guida forniscono anche alcune utili
n. 4970 del 27 febbraio 2017 offre loccasione
esemplificazioni di attivit di monitoraggio
per una precisazione sugli obblighi in materia di
sistematico e regolare, tra le quali: il curare il
sicurezza gravanti sul datore di lavoro ai sensi
funzionamento di una rete di telecomunicazioni;
dellart. 2087 cod. civ. e, in particolare, sulla
la prestazione di servizi di telecomunicazioni; il
ripartizione degli oneri probatori nel caso in
tracciamento dellubicazione, per esempio da
cui, a seguito di un infortunio, venga proposta
parte di app su dispositivi mobili; i programmi
dal dipendente una domanda di risarcimento del
di fidelizzazione; lutilizzo di telecamere a
danno.
circuito chiuso; i dispositivi connessi quali
contatori intelligenti, automobili intelligenti,
La fattispecie esaminata riguarda un lavoratore
dispositivi per la domotica.
- caduto da unaltezza di circa 10 metri,
***
mentre stava effettuando unoperazione di
In conclusione, le Linee Guida forniscono utili
disboscamento di una parete rocciosa - che
chiarimenti, ma non sono sufficienti a dissipare
aveva chiesto il risarcimento del danno subito
tutti i quesiti interpretativi specie sulla nozione
per effetto del predetto incidente.
di trattamento su larga scala.
La Suprema Corte ha ricordato che il
Il Working Party evidenzia come sia probabile
lavoratore che agisca nei confronti del datore
che col tempo, verranno via via individuati
di lavoro per il risarcimento del danno patito
alcuni standard utili a specificare in termini
a seguito di infortunio sul lavoro, seppure non
oggettivi e quantitativi cosa debba intendersi per
debba provare la colpa del datore di lavoro,
larga scala con riguardo ad alcune tipologie di
nei cui confronti opera la presunzione posta
trattamento maggiormente comuni.
dallart. 1218 cod. civ. pur sempre onerato, in
base al principio generale affermato da Cass.
evidente che, finch tali standard non verranno
S.U. 30 ottobre 2001, n. 13533, della prova del
individuati, latteggiamento pi prudente sar
fatto costituente linadempimento e del nesso
quello di nominare un DPO nei casi dubbi.
di causalit materiale tra linadempimento e il

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Newsletter
danno.
A tal riguardo, la Suprema Corte ha gi precisato Le nostre sentenze
che spetta al lavoratore allegare lomissione
commessa dal datore nel predisporre le misure
di sicurezza - suggerite dalla particolarit
del lavoro, dallesperienza e dalla tecnica -
necessarie ad evitare il danno, non essendo
sufficiente una generica deduzione di violazione
delle misure di prevenzione (Cass. 11 febbraio
2015, n. 2687).
LA SENTENZA DEL MESE
Con specifico riferimento agli oneri probatori
gravanti sul datore di lavoro, la Suprema 1 La parte che agisce in
Corte costante nel ritenere che egli debba
dimostrare di aver adottato, pur in difetto di una
giudizio temerariamente pu
specifica disposizione di legge, tutte le misure essere condannata dufficio al
di prudenza necessarie alla tutela della salute, risarcimento del danno anche
anche se ci imponga una modifica dellattivit in conformit con le Linee Guida
dei lavoratori (Cass. 10 gennaio 2017, n. 291). Comunitarie.
Nella fattispecie esaminata dalla sentenza
in commento emerso che il lavoratore era Tribunale di Torino 14 marzo 2017.
stato adeguatamente istruito e munito di tutti i
necessari strumenti di sicurezza. Il Giudice, qualora ravvisi la responsabilit
aggravata dellattore ex art. 96 c.p.c., per aver
In questa situazione, stato quindi chiarito che promosso un giudizio temerario, tenuto
il verificarsi dellincidente, qualunque fossero pur in mancanza di una domanda apposita del
state le concrete modalit, non potesse essere convenuto - a condannarlo al risarcimento del
imputato al datore di lavoro. danno in favore della controparte, ci anche nel
rispetto dei principi e delle direttive dettati in
In particolare, la Suprema Corte ha affermato ambito Comunitario.
che non pu accollarsi al datore di lavoro
lobbligo di garantire un ambiente di lavoro Cos ha statuito il Tribunale di Torino, allesito di
a rischio zero quando di per s il rischio un giudizio promosso da un perito assicurativo
di una lavorazione o di una attrezzatura non nei confronti di una compagnia assicuratrice sua
sia eliminabile, con la conseguenza che non ex cliente. Lattore lamentava che la compagnia,
pu pretendersi ladozione di accorgimenti dopo anni di collaborazione, non gli avesse
per fronteggiare evenienze infortunistiche conferito pi alcun incarico senza disdettare per
ragionevolmente impensabili, poich, in iscritto una scrittura privata stipulata tra le parti
caso contrario, si configurerebbe unipotesi di dalla quale si sarebbe evinto a dire dellattore
responsabilit oggettiva, che lart. 2087 cod. lobbligo della compagnia a conferirgli
civ. non contempla. incarichi peritali.
Di conseguenza, lattore chiedeva di essere
risarcito a titolo di lucro cessante di un
importo pari alla media annua dei compensi

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dallo stesso percepiti in passato dalla compagnia pagamento di una sanzione o a risarcire il danno
quale corrispettivo degli incarichi svolti. alla controparte.

La compagnia si difendeva sostenendo che Il giudice, sul punto, richiamava altres le


la scrittura privata in oggetto disciplinava le c.d. Saturn Guide Lines for Judical Time
modalit di esecuzione degli incarichi peritali Management adottate, nel dicembre 2013,
ove conferiti e, invece, non garantiva allattore dalla Commissione europea per lEfficacia della
lassegnazione di nuove perizie. giustizia (CEPEJ) del Consiglio dEuropa.
Tali Linee Guida, tra laltro, invitano i Giudici a
Il Tribunale, in accoglimento delle difese della scoraggiare tutti i tentativi delle parti di dilatare
convenuta, respingeva la domanda attorea, la lunghezza dei procedimenti anche attraverso
accertando che il documento in oggetto lapplicazione di apposite sanzioni.
consisteva in un mero accordo normativo
dal quale non poteva evincersi alcun diritto
del perito a ricevere mandati per il futuro e Causa curata da Stefano Beretta, Bonaventura
che la compagnia, come ogni imprenditore, Minutolo e Francesco Torniamenti
aveva linsindacabile facolt di individuare i
professionisti a cui affidare i singoli incarichi di
consulenza.

Decisa la causa nel merito, il Tribunale


dopo aver premesso che lattore aveva
agito temerariamente e con colpa grave - lo
condannava dufficio al risarcimento del danno
in favore della convenuta, ai sensi dellart.
96 c.p.c., ritenendo tale provvedimento 2 Linvalido beneficiario dei
necessario per disincentivare le azioni permessi ex l. 104/1992 pu essere
giudiziarie manifestamente infondate che, di trasferito anche senza il suo
fatto, rallentano il funzionamento del sistema consenso, laddove il trasferimento
giudiziario, ostacolando il diritto dei cittadini sia disposto per garantire la
ad avere processi di durata ragionevole, diritto conservazione del suo posto di
garantito, tra laltro, anche dallart. 6 della
lavoro
Convenzione Europea per la Salvaguardia dei
diritti dellUomo.
Tribunale di Milano, sentenza 12 gennaio
La condanna del convenuto al risarcimento 2017.
del danno per lite temeraria veniva valutata
dal Giudice doverosa, anche in attuazione al Ai sensi dellart. 33, co. 5, della l. 104/1992,
principio n. 2 della raccomandazione N. R. (84) linvalido beneficiario dei relativi permessi non
del Comitato dei Ministri del Consiglio dEuropa pu essere trasferito se non con il suo espresso
Sui principi della procedura civile tendenti a consenso.
migliorare il funzionamento della Giustizia,
per cui i Tribunali sono tenuti a condannare chi Tuttavia, secondo la sentenza in commento, il
promuove giudizi manifestamente infondati al consenso del lavoratore non necessario laddove

12
Newsletter
il trasferimento sia imposto dalla soppressione giuridico di civil law come il nostro, diverso
del suo posto di lavoro e dallimpossibilit di da quelli anglosassoni di common law - non vi
una utile ricollocazione del medesimo nella pu essere insensibilit dellatto compiuto dalla
sede di provenienza. parte al mutamento giurisprudenziale perch
questo si tradurrebbe nel riconoscere natura di
In tal caso, infatti, la disposizione de qua deve fonte di diritto alla interpretazione della legge
essere disapplicata considerato il preminente da parte della giurisprudenza stessa. Daltro
interesse del lavoratore alla conservazione del canto, in materia processuale, il valore della
posto di lavoro. certezza e quello della stabilit recano in s
una tendenziale connotazione di preferenza
In sostanza, la sentenza ha ritenuto che rispetto allobiettivo dellesatta interpretazione
linteresse alla conservazione del posto prevale delle norme, l dove non emergano altri valori
oggettivamente su quello al mantenimento superiori.
della sede di assegnazione, anche a prescindere
dalla soggettiva percezione del dipendente Premesse tali considerazioni di carattere
interessato. generale, e richiamato lorientamento della
Cassazione sul punto, la sentenza del Tribunale
Giampaolo Tagliagambe e Tommaso Targa di Cassino ha evidenziato la necessit di
tutelare laffidamento di una parte che abbia
conformato la propria attivit processuale ad
un consolidato orientamento giurisprudenziale.
Tale affidamento pu essere tutelato mediante
listituto della remissione in termini ex art. 153
e 294 cod. proc. civ. con il quale consentito
al giudice considerare la parte come se avesse
agito correttamente, con il corollario, frutto
di interpretazione costituzionalmente orientata,
di ritenere che si tratti di decadenza non
3 Decadenza e mutamento di
imputabile .
indirizzo della giurisprudenza
nellinterpretare una regola Tuttavia, al fine di potersi riconoscere
processuale: il principio rilevanza allaffidamento, esso deve essere
dellaffidamento incolpevole incolpevole, ossia presupporre, da un lato, una
consolidata e non controversa interpretazione
Tribunale di Cassino, sentenza 26 gennaio giurisprudenziale pregressa, dallaltro,
2017 un improvviso e repentino mutamento di
orientamento della giurisprudenza successiva.
La sentenza in commento ha affrontato il tema
del cosiddetto prospective overruling, ossia Laffidamento deve essere, altres, valutato
delle conseguenze che un mutato indirizzo tenendo conto del dovere di precauzione
giurisprudenziale, relativo a una regola necessaria in presenza di divergenti
processuale, pu avere sugli atti compiuti in interpretazioni giurisprudenziali e/o norme
precedenza. oggettivamente poco chiare. Infatti, la natura
La sentenza ha premesso che - in un sistema scusabile dellerrore deve essere accertata

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Newsletter
tenendo conto della massima diligenza a cui la del termine de quo dalla data di spedizione
parte tenuta nelle situazioni dubbie. della lettera di impugnazione di licenziamento,
non dalla sua ricezione - non costituiscono un
Nel caso di specie, la sentenza in commento ha brusco e repentino mutamento di orientamento,
rigettato per intervenuta decadenza il ricorso avendo invece consolidato un orientamento che
di un lavoratore relativo allimpugnazione del si stava gi affermando come prevalente nella
licenziamento a lui intimato. Il ricorrente aveva giurisprudenza di merito;
infatti depositato il ricorso introduttivo del
giudizio oltre il termine di decadenza di 180 c) tenuto conto, per lappunto, dei contrasti
giorni previsto dallart. 6 della l. 604/1966. Pi giurisprudenziali, preesistenti al deposito del
precisamente, il deposito del ricorso doveva ricorso, il ricorrente non poteva invocare il
considerarsi tardivo facendo decorrere il preteso affidamento incolpevole, poich nel
termine di 180 giorni dalla data di spedizione dubbio avrebbe dovuto adottare la soluzione pi
della lettera di impugnazione del licenziamento, cautelativa.
secondo linterpretazione della norma data dalla
cassazione con due recenti sentenze (Cass. civ.
sez. lav. 7 ottobre 2015 n. 20068; Cass. civ. sez. Causa curata da Tommaso Targa
lav. 20 marzo 2015 n. 5717). Viceversa, facendo
decorrere il termine dalla data di ricezione di
tale lettera da parte dellazienda (seguendo ASSICURAZIONI, LOCAZIONI,
un indirizzo giurisprudenziale divenuto RESPONSABILIT CIVILE
minoritario), il ricorso avrebbe potuto essere
considerato tempestivo.

La sentenza del Tribunale di Cassino ha ritenuto


inammissibile il ricorso e non invocabile il
principio dellaffidamento, alla luce dei principi
di diritto sopra richiamati:

a) anzitutto, al momento del deposito del


ricorso non vi era affatto una giurisprudenza
unanime secondo cui il termine di decadenza
di 180 giorni potesse decorrere dalla data di
ricezione della lettera di impugnazione del A cura di Bonaventura Minutolo e Teresa
Cofano
licenziamento, da parte dellazienda; al contrario,
la questione sempre stata controversa sin dal
2010, allorch il cosiddetto Collegato Lavoro Perizia contrattuale
(art. 32 l. 183/2010) ha introdotto il termine di
decadenza che inizialmente era di 270 giorni, Ricorre lipotesi della perizia contrattuale
poi ridotto a 180 dalla legge Fornero (art. 1, quando le parti devolvono a uno o pi terzi,
comma 38, l. 92/2012); scelti per una particolare competenza tecnica, la
formulazione di un apprezzamento tecnico che
b) di riflesso, le recenti pronunce della le parti stesse si impegnano preventivamente
Cassazione - che hanno affermato il decorso ad accettare come diretta espressione della loro

14
Newsletter
determinazione volitiva . o di captazione di clienti riservati allagente
Tale figura condivide con larbitrato libero attraverso lintervento diretto o indiretto del
lo scopo di eliminare, su basi trattative o preponente, quali che siano le modalit della
conciliative, una controversia, ma se ne sottrazione cos realizzata.
differenzia per la natura di questa - tecnica per
la perizia, giuridica per larbitrato - ma non E poich la nozione di affare, rilevante ai fini
per gli effetti, dato che in entrambi il contrasto applicativi della norma, essenzialmente di
superato mediante la creazione di un nuovo ordine economico, il giudizio non dipende dalla
assetto di interessi dipendente dal responso del tecnica negoziale prescelta n dal luogo in cui
terzo, che le parti si impegnano preventivamente questa posta in essere.
a rispettare.
Pertanto, anche la conclusione di affari al
La perizia contrattuale si distingue, altres, di fuori della zona di esclusiva dellagente,
dallarbitraggio perch larbitro-perito non deve con una societ che a sua volta provveda alla
ispirarsi alla ricerca di un equilibrio economico distribuzione del prodotto ad imprenditori
secondo un criterio di equit mercantile, ma affiliati operanti, invece, nel predetto ambito
deve attenersi a norme tecniche ed ai criteri territoriale, costituisce violazione della zona di
tecnico-scientifici propri della scienza, arte, esclusiva ove vi concorra il preponente (Nella
tecnica o disciplina nel cui ambito si iscrive la specie, la S.C. ha confermato la sentenza di merito
valutazione che stato incaricato di compiere, che, con accertamento non sindacabile, aveva
da ci conseguendo che nel caso di perizia ritenuto sussistente la sottrazione della clientela
contrattuale va esclusa lesperibilit della tutela di zona attraverso lintervento della preponente
tipica prevista dallart. 1349 c.c. per manifesta capogruppo, che si era consapevolmente
erroneit o iniquit della determinazione avvalsa dellattivit del proprio agente operante
del terzo, trattandosi di rimedio circoscritto nella zona della capogruppo, per soddisfare gli
allarbitraggio, in quanto presuppone ordinativi di merce dei vari esercizi commerciali
lesercizio di una valutazione discrezionale affiliati, operanti nelle zone di altri agenti).
e di un apprezzamento secondo criteri di
equit mercantile, inconciliabili con lattivit Cass. 30 gennaio 2017, sent. n. 2288
strettamente tecnica dellarbitro-perito.

Cass. 28 giugno 2016, sent. n. 13291

Contratto di assicurazione - prova

In tema di contratti assicurativi poliennali non


recedibili dal contraente prima del quinquennio,
Agenzia diritto di esclusiva
il principio di correttezza e trasparenza di
cui allart. 183 d.lg. n. 209/2005, da un lato,
Il diritto alla provvigione c.d. indiretta compete
e lobbligo di prova scritta del contratto di
in ogni caso di ingerenza nella zona di esclusiva

15
Newsletter
assicurazione ex art. 1888 c.c. dallaltro,
pongono a carico della compagnia assicuratrice Tra le nostre sentenze
lonere di indicare nella polizza, in modo chiaro
ed esplicito, la riduzione del premio applicata
rispetto ad analoga polizza di durata annuale.

In difetto, il contraente potr recedere prima


del quinquennio, nulla valendo lapposizione
in calce alla polizza di generiche dichiarazioni
dellassicurato in merito alla consapevolezza
della poliennalit del contratto e dellavvenuta Processo civile eccezione di
applicazione di una riduzione del premio. incompetenza -

Tribunale Ancona, sez. II, 19/01/2017, n. 95 In caso di eccezione di incompetenza territoriale


sollevata con riguardo a persona giuridica,
la mancata contestazione, nella comparsa
di risposta, della sussistenza del criterio di
collegamento indicato dallart. 19, primo comma,
ultima parte, cod. proc. civ. contestazione da
compiersi adducendo linesistenza, nel luogo
in cui territorialmente competente il giudice
adito, di uno stabilimento della persona giuridica
convenuta e di un suo rappresentante autorizzato
Clausola risolutiva espressa
a stare in giudizio con riferimento alloggetto
della domanda comporta lincompletezza
Dopo la cessazione del contratto di locazione
della eccezione, rilevabile dufficio anche in
relativo ad un immobile ad uso diverso da
sede di regolamento di competenza, sicch
quello abitativo a seguito di convalida della
leccezione deve ritenersi come non proposta,
licenza intimata dal locatore, questultimo non
con conseguente radicamento della competenza
ha interesse a far valere, dopo la scadenza,
del giudice adito.
la clausola risolutiva espressa del contratto,
neppure al fine di sottrarsi al versamento
Cass. 21 febbraio 2017, ordinanza n. 4371
dellindennit per la perdita dellavviamento.
Causa seguita da Bonaventura Minutolo
Cass. sentenza 14 febbraio 2017, n. 3795

16
Newsletter
alla responsabilit del datore di lavoro nel caso
OSSERVATORIO SULLA in cui il dipendente ponga in essere unattivit
CASSAZIONE senza aver ricevuto specifiche disposizioni (nel
caso di specie, il lavoratore aveva gonfiato
il pallone di un bambino e tale pallone era
esploso).

La Corte di Cassazione ha affermato che la


responsabilit del datore, regolata dallart. 2049
cod. civ., oggettiva ed ai fini dellobbligo
risarcitorio sufficiente che la condizione
lavorativa sia loccasione necessaria per
A cura di Stefano Beretta e Antonio Cazzella realizzare la condotta dannosa ovvero anche
solo per agevolarla.
Licenziamento disciplinare per In particolare, la Suprema Corte ha precisato
insubordinazione che la responsabilit del datore di lavoro non
discende dallesecuzione delle specifiche
Con sentenza n. 4315 del 20 febbraio 2017 la mansioni del dipendente ed esclusa solo
Corte di Cassazione ha confermato la legittimit laddove venga dimostrato che il danno stato
del licenziamento disciplinare intimato ad prodotto da unattivit estranea al rapporto di
una lavoratrice, con mansioni di cameriera, lavoro.
escludendo peraltro la natura ritorsiva del
medesimo in ragione della sua appartenenza ad
una associazione sindacale. Licenziamento disciplinare per
Nel caso di specie, infatti, la dipendente era condotta volta ad eludere le misure
stata oggetto di rimostranze scritte da parte dei di sicurezza
colleghi e spesso parte di litigi con questi ultimi;
in particolare, la dipendente era stata licenziata Con sentenza n. 6991 del 17 marzo 2017 la Corte
per aver ripetutamente rifiutato gli ordini di un di Cassazione ha confermato la legittimit del
superiore nonch per avere invitato una collega licenziamento disciplinare di un dipendente, con
a lavorare con minor diligenza ed impedito ad mansioni di responsabile della produzione, che
altre due colleghe di utilizzare laspirapolvere permetteva ai sottoposti di lavorare aggirando
per non disturbare una sua conversazione le norme di sicurezza, addirittura suggerendo ai
telefonica. medesimi come eluderle per ridurre i tempi di
Inoltre, la Suprema Corte ha rilevato che non lavoro e, quindi, per aumentare i risultati.
poteva assumere alcun rilievo scriminante lo
stato di invalidit della lavoratrice. Nel caso di specie era emerso che il responsabile
della produzione aveva suggerito una modalit
di attivazione del macchinario utilizzato senza
Responsabilit del datore di lavoro allontanarsi i pochi metri necessari per svolgere
nei confronti dei terzi lattivit in sicurezza.
La Suprema Corte ha confermato la
Con sentenza n. 6033 del 9 marzo 2017 la Corte decisione della Corte di merito, precisando
di Cassazione ha affrontato la questione relativa che la valutazione sulla proporzionalit del

17
Newsletter
licenziamento spetta al giudice di merito e non Inoltre, la rapidissima evoluzione delle
pu, quindi, costituire oggetto di censura in tecnologie informatiche, telematiche e di
sede di legittimit la mancanza di precedenti diffusione dei servizi on line non sempre
disciplinari del lavoratore, gi sottoposta, agevola lesatta individuazione ed accertamento
peraltro, allesame della Corte di merito, dei profili di responsabilit in attivit illecite,
che aveva altres evidenziato la legittimit correlate al fenomeno della pirateria digitale.
del licenziamento anche nellipotesi in cui
il responsabile della produzione non avesse Questultima pu essere sinteticamente
istigato, ma anche semplicemente tollerato, il riassunta in due principali attivit: i) la
comportamento dei lavoratori volto ad eludere registrazione differita e illecita (attraverso lo
le norme di sicurezza. scarico dalle reti di comunicazione elettronica
dei contenuti audio, video ed audiovisivi (il cd
downloading); ii) la fruizione di contenuti audio,
video ed audiovisivi in tempo reale, attraverso
IL PUNTO SU laccesso a siti web (ovviamente non autorizzati
a consentire tale attivit) o comunque tramite
internet (il cd streaming).

Entrambe dette operazioni sono sostanzialmente


rese possibili dalla presenza dagli intermediari
dei servizi on line o Internet Service Provider
(I.S.P.). Questi soggetti sono, ovviamente,
indispensabili in generale per garantire il
funzionamento e la diffusione dei servizi internet,
sono organizzati in forma di imprese, spesso
multinazionali ed hanno consentito lo sviluppo
del mercato digitale, fornendo le tecnologie
A cura di Vittorio Provera informatiche e telematiche, nonch i servizi
di orientamento, diffusione, filtro e raccordo,
Il Punto su : Ruolo e responsabilit con le attivit pubblicitarie e di marketing,
dellinternet service provider favorendo quindi anche laccrescimento del
mercato elettronico o virtuale.
Il fenomeno della diffusione e condivisione on
line di contenuti video digitali e la conseguente Nellambito delle figure I.S.P. possiamo
eventuale violazione di diritti di privativa individuare, fra gli altri e per le finalit che qui
e di autore, costituisce uno degli argomenti interessano, due principali soggetti i cosiddetti
pi delicati ed anche controversi nellattuale I.S.P. passivi (o hosting providers passivi), ovvero
panorama giurisprudenziale, anche considerando coloro che si limitano a svolgere una funzione
che intervengono regolamentazioni normative di diffusione passiva dei contenuti mettendo
di diversa natura: dalle norme del codice civile, a disposizione la piattaforma; ed i cosiddetti
alle Direttive Europee recepite da successive I.S.P. attivi (o hosting providers attivi) i quali,
leggi interne, alle disposizioni del Codice di invece, non hanno il mero ruolo di intermediari
Propriet Industriale ed ai Regolamenti delle di servizi tecnici ma intervengono attivamente
varie Autorit Garanti. nella selezione, aggregazione, elaborazione e

18
Newsletter
presentazione finale dei contenuti. sorveglianza e ricerca attiva dei contenuti
Delineato sommariamente il quadro di caricati dagli utenti, poich la medesima si
riferimento, si riporta una interessante sarebbe limitata, quale social network, ad offrire
pronuncia del Tribunale di Roma del 27 aprile spazi virtuali che permettessero a ciascuno
2016, emessa dalla Sezione Specializzata in utente di ricercare e visionare un vasto archivio
materia di Impresa, che ha fornito alcuni di contenuti audiovisivi pubblicati da terzi,
elementi interessanti per esattamente inquadrare nonch - agli utenti registrati - di pubblicare
il ruolo dellI.S.P. attivo ed i profili e ambiti di e condividere con terzi video e filmati anche
responsabilit al medesimo imputabili. propri. In sostanza un ruolo limitato di messa a
disposizione di una piattaforma, in cui avrebbe
La vicenda tra origine da un atto di citazione svolto solo attivit tecniche, non intervenendo
notificato da Reti Televisive Italiane S.p.a. sui contenuti, n collaborando alla loro
(R.T.I.) del Gruppo Mediaset (concessionaria realizzazione o gestione. Tale ruolo rientrando,
per lesercizio delle emittenti di Canale 5, Italia ai sensi dellart. 16 del D. Lgs 70/2003 nel cd
1 e Retequattro), titolare dei relativi marchi e hosting passivo, non avrebbe determinato per
produttrice di tutta una serie di programmi la convenuta - alcun obbligo di sorveglianza e
televisivi di cui detiene i diritti di sfruttamento. ricerca attiva dei contenuti caricati dagli utenti.
La medesima aveva chiamato in giudizio una Infine riteneva generica la diffida.
Societ la quale, attraverso il proprio portale
internet e relative strutture, aveva diffuso Ad esito di una consulenza tecnica disposta
sequenze e frammenti di programmi di parte
attrice in modalit streaming utilizzando un
proprio sito.

Tale attivit era considerata dalla R.T.I.


quale condotta lesiva dei diritti esclusivi di
autore (anche ex artt. 78 ter e 79 L.d.A.),
diritti di propriet industriale, nonch illecito
concorrenziale.

Pertanto era stato richiesto al Tribunale


di inibire la prosecuzione di tali attivit; dal Tribunale, si era tuttavia accertato che la
condannare la convenuta a rimuovere dai server piattaforma video dellAzienda citata in giudizio
e conseguentemente disabilitare leventuale (che peraltro rientrava tra gli undici pi famosi
accesso ai siti internet riproducenti i contenuti di portali di contenuto digitale del mondo), offriva
programmi di R.T.I.; riconoscere il risarcimento gratuitamente a tutti gli utenti contenuti video
dei danni, con altre domande accessorie. in parte creati dalla medesima; in parte caricati
dagli stessi utenti, nonch i cd video published
LAzienda convenuta in giudizio, a prescindere creati e selezioni dal personale della Societ,
da eccezioni di carattere procedurale quali il disponibili nelle sezioni pi frequentate del sito
difetto di giurisdizione del giudice italiano ed utilizzate per la vendita di spazi pubblicitari.
(poich la Societ aveva sede ed operava negli Non solo, il modello di business prevedeva
Stati Uniti dove si trovano i server), affermava lofferta di contenuti gratuiti, ma correlata ad
nel merito di non avere alcun obbligo di una notevole raccolta di pubblicit, in grado

19
Newsletter
di generale ricavi significativi, con un sistema delle condotte in violazione dei diritti di terzi, la
anche di analisi e tracciatura del consumatore medesima incorre in specifiche responsabilit.
e di valutazione dellefficacia dellinserzione Nel caso di specie, la parte attrice aveva inviato
inserita nellambito della diffusione di due diffide che contenevano le indicazioni
determinati contenuti. Il tutto disciplinato delle violazioni riscontrate senza alcun esito.
meticolosamente da regole di servizio di video Pertanto, da quel momento, la condotta
sharing. omissiva dellAzienda citata in giudizio (che
non ha provveduto alla rimozione e cessazione
In tale contesto, il Tribunale ha statuito che delle illecite diffusioni) ha integrato un
lattivit svolta dalla convenuta non possa comportamento illegittimo, fonte di un diritto
ricondursi nellambito del mero hosting al risarcimento danni, oltre che alla cessazione
passivo come sopra definito, consistente nella delle condotte denunciate, con relative
mera messa a disposizione di piattaforma per inibitorie.
la comunicazione, trattandosi invece di una
complessa e sofisticata organizzazione di In merito alle caratteristiche della diffida,
sfruttamento pubblicitario dei contenuti immessi i Giudici di Roma, hanno precisato che
in rete, che vengono selezionati, indirizzati, la medesima per essere efficace non deve
correlati, associati ad altri arrivando a fornire dettagliare tutti gli indirizzi telematici URL
allutente un prodotto audiovisivo di alta Uniform Resource Locator (che nella
qualit e complessit, dotato di una sua precisa terminologia informatica indica le sequenze di
e specifica autonomia. Quanto sopra anche caratteri che identificano un univocamente un
attraverso la presenza di un team editoriale indirizzo di una risorsa in internet presente su
per la selezione dei contenuti ed un sistema di un host server come ad esempio un documento,
valutazione degli utenti. una immagine, un video), ma sufficiente
lindividuazione dei contenuti attraverso il
Il Tribunale, tuttavia, ha ritenuto, che anche in nome o titolo dei programmi diffusi in internet in
presenza di una figura cosiddetta di hosting modo illecito (tanto pi se trattasi di programmi
provider attivo, questi (alla luce del principio noti e conoscibili per la presenza sui medesimi
di cui allart. 17 D. Lgs. 70/2003) non pu essere dei loghi delle emittenti).
soggetto ad un obbligo generale di preventiva
sorveglianza e di controllo del materiale in Si tratta di una decisione che destinata
quanto ci determinerebbe una inammissibile a sollecitare un intervento concreto dei
compressione del diritto di informazione e di providers i quali, anche a fronte di mera diffida
libert di espressione; ci non di meno tale stragiudiziale, devono attivarsi per accertare e
situazione determina una precisa responsabilit assumere consapevolezza di eventuali fatti lesivi
ogni volta in cui lAzienda impegnata in tale di diritti altrui, con ogni relativo conseguente
attivit venga messa a conoscenza, da parte comportamento anche di rimozione ex post.
del titolare dei diritti lesi o in altro modo,
della natura illecita di tale attivit. In tal caso
lAzienda deve immediatamente attivarsi per
informare le Autorit competenti e rimuovere
i contenuti illecitamente diffusi, disabilitando
altres gli accessi. Proseguendo, invece, nel
fornire elementi che consentono la reiterazione

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Rassegna Stampa
Diritto24 Il Sole 24 Ore: 03/03/2017
Divieto di licenziamento causa matrimonio esteso anche agli uomini - Il paradosso della parit di trattamento
Damiana Lesce e Valeria De Lucia

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 08/03/2017


Il datore non ha lobbligo di garantire un ambiente di lavoro a rischio zero
Antonio Cazzella

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 10/03/2017


Indagini preassuntive e privacy: cosa si pu chiedere al candidato
Damiana Lesce e Valeria De Lucia

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 14/03/2017


Il tempo di spostamento non costituisce orario di lavoro: non deve essere retribuito
Tommaso Targa, Francesco Chiarelli e Giuseppe Sacco

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 14/03/2017


Linvalido beneficiario dei permessi ex l. 104/1992 pu essere trasferito anche senza il suo consenso, laddove il
trasferimento sia disposto per garantire la conservazione del suo posto di lavoro
Giampaolo Tagliagambe e Tommaso Targa

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 16/03/2017


Quando obbligatoria la nomina di un data protection officer? I chiarimenti dell article 29 working party sul
regolamento europeo
Avvocati Damiana Lesce e Valeria De Lucia

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 16/03/2017


In ipotesi di reintegrazione, lindennit di mobilit costituisce aliunde perceptum ed detraibile dallindennizzo ex art.
18 St. Lav.
Tommaso Targa

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 22/03/2017


Il punto su: pirateria on line, ruolo e responsabilit dellinternet service provider
Vittorio Provera

La Repubblica | Economia: 28/03/2017


Enel, lo sconto in bolletta ai dipendenti va in pensione
Causa seguita dallo Studio Trifir&Partners Avvocati

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