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Amen
2
Nel passaggio al bosco dell’anarchia ho
trovato la fratellanza, la libertà, il
rispetto ma anche la follia dionisiaca,
ora vedo nell’esodo una possibilità, una
vita oltre la vita.
Simonetti Walter
Post Anarchico stirneriano
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Introduzione
Wanted Simonetti Walter nasce dall’uomo, è
opera della fantasia di un Borderline in caduta
libera, queste poesie evocano quella che è stata
chiamata ucronia una narrazione secondo cui la
storia è andata diversamente. L’ucronia è un modo
per dire che siamo noi e non gli altri i responsabili
della storia, per rivendicare il nostro protagonismo
ed anche le nostre responsabilità e i nostri errori.
Wanted è un grido refrattario di libertà che si
batte dentro e contro l’Impero post moderno che
oggi si nasconde dietro la gabbia mediatica
(virtuale) democratica – verde nazional populista.
Ogni riferimento a persone, cose e fatti è
puramente casuale. Le opinioni e i giudizi espressi
su persone, corpi militari, movimenti politici,
istituzioni nazionali e religiose appartengono al
protagonista e non allo scrittore, sono usati per
fini meramente narrativi.
John Doe
1
Wanted
Simonetti Walter
“l’ebreo che ride”
2
La provocazione è l’arte della
libertà
Art. 28. – La stampa sarà libera, ma una legge ne reprime gli abusi.
3
Art. 19. – Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di
espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria
opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni ed
idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
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Art. 11 - La libera manifestazione dei pensieri e delle opinioni è uno
dei diritti più preziosi dell’uomo; ogni cittadino può dunque parlare,
scrivere, stampare liberamente, salvo a rispondere dell’abuso di
questa libertà nei casi determinati dalla Legge.
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La rivincita di Walter
solo le parole
le tue parole
distruggono una persona
un individuo diventa niente
un parodia di se stesso
solo le parole
le mie parole
distruggono una persona
un individuo diventa niente
ridicolo in balia del mondo
la sua forza svanisce
il suo ego in mille pezzi
la vita di un uomo
segnata da uno stuolo di cavallette
in un manicomio a cielo aperto
un moderno gulag mandato avanti
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da una strana alleanza
dai colori rossi, bianchi, neri e azzurri
8
un angelo dalla parola
spezzata
solo cammino nella città
così piccola
che per me è sempre nuova
pericolosa piena di insidie
non la conosco
vengo da un altro mondo
fatto di tanta TV e solitudine
dal mio confino dorato
senza traffico e amici
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Una storia tranquilla
è una storia tranquilla
di uomini come si deve
pronti a tutto
per la giustizia
per i propri figli
così diversi
ma così uguali
uniti dalla gnosi dalla verità
che solo loro hanno
nel loro sangue
io li vedo non posso farne a meno
camminare con le loro maschere di
cartapesta
alcuni gridano contro il mondo
coi loro vestiti alternativi
la loro differenza
pensano di sapere cosa è giusto
e cosa non lo è
giudicano dalle loro vette
senza pietà chi non può difendersi
credendosi radicali
nell'offendere una persona che sta male
ma alla fine tornano sempre
dal ministro della gnosi
della verità
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e la loro differenza se ne va
diritta nella cerimonia
dell'omertà
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I Pirati del ventesimo secolo
ti ricordi dei
pirati del ventesimo secolo la fratellanza
erano i primi anni ottanta
sembrava tutto finito
il riflusso
il grido moralista delle mummie
il loro patto di sangue con lo stato di polizia
i nuovi politici liberalsocialisti
mascherati pomposi pieni di promesse
con tanta voglia di potere di denaro
e noi
pirati del ventesimo secolo la fratellanza
aspettavamo il nostro turno impazienti
quel giorno arrivò
ed è difficile da dimenticare
quel nome quel simbolo
il livello 14
loro erano mio padre
dei padri maledetti
quel libro il regno dell'apostasia
per me era vangelo
quella parola senza senso
comunisti stirneriani era un regalo
che mi fecero in quel momento di
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confusione
ma il gioco le speranze durarono poco
dal telegiornale la notizia
trovati impiccati in Francia
i dirigenti del livello 14
loro erano mio padre
e noi
pirati del ventesimo secolo la fratellanza
imparammo la lezione
la vita continuava
ma finché durava
non ci saremmo fermati
non ci saremmo arresi
il consiglio aveva deciso
il consiglio aveva deliberato
io una semplice pedina
che amava il doppio gioco
ti ricordi
pirati del ventesimo secolo la fratellanza
15
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Ho sognato una Rapina
è una storia semplice
agghiacciante
fatta di violenza
di inganni
io una macchina da guerra
che tutti credono finita
io un operaio della quinta colonna
abbandonato a se stesso
quelle parole sei ingestibile
che ti lasciano solo odio
contro il mondo
contro Dio
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Il Carnevale nei campi
ubriaco di vita mi muovo tra la gente
è questo il sapore della fuga
ma come è piccolo il mondo
vedo gente conosciuta
troppa per essere un caso
la fuga
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ancora la fuga un viaggio senza fine
senza una meta
senza un amico che ti aspetta
giorno per giorno
camminando come un matto
con il cuore che manda segnali pericolosi
ed io non capisco
queste leggi così dure
da rispettare
e così facili da trasgredire
una via iniziatica
lungo la quale ci si perde
si dimentica il proprio passato
la propria identità
la propria follia
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Il viaggio a Parigi di Tavor 27
È l’ultimo tentativo
Il viaggio solo andata per Parigi
L’ultima spiaggia da cui scappare
Zion non è poi così lontana
Una forza misteriosa mi guida
Rido e piango allo stesso tempo
A Torino alla stazione mi sento euforico
Un'altra munizione dal salvadanaio
per Tavor 27
è un viaggio lungo due bottiglie di vino
mi riscaldano il corpo e la mente
arrivato nella città degli esuli
il mio sogno cade in mille pezzi
due italiani mi portano in giro
per locali
la lingua mi estrania da tutto
ma rido ubriaco di disperazione
poi l’incontro
la piazza piena ad aspettarmi
Tavor 27 ha ancora qualcosa da dire
Da urlare con rabbia ai quattro venti
Quello che vedo è un universo frantumato
La nostra grande società degli unici
In guerra per spartirsi il nulla
Incontro quelli che un tempo consideravo
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fratelli e sorelle
È un addio o un arrivederci
Non ho risposte da dare
Ora in macchina in un giro
Turistico nella città degli esuli
Discorsi strani palazzi vecchi
stanno ad indicare un passato
dopo anni mi ritrovo
Nella sede del compianto
partito dell’anarchia
Dopo anni mi ritrovo
Davanti alla scuola
Del vecchio della montagna
Troppo per una notte
Troppo per Tavor 27
Potrebbe essere l’inizio
Di una nuova vita nella nostra Zion
Ma le leggi che l’uomo non ha mai
rispettato
Mi cacciano via dalla mia vita
Il mattino mi sveglio in un hotel
Che non conosco
Scappo via cerco un altro rifugio
Mi sento osservato ancora
Una forza misteriosa
mi guida alla fine del viaggio
Una maledizione sopra di me
Mi impone il silenzio dell’attesa
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Dopo di che tutto può avvenire
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L’ebreo che ride
sono al centro di una stella
immobile mi guardo intorno
è desolante lo spettacolo
che offre l'uomo ai suoi figli
un voce terrificante si alza
e le luci della ribalta
sono puntate contro
l'ebreo che ride
una mente acida ubriacata di follia
un artista della dislessia
della schizofrenia del linguaggio
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noi non siamo ebrei
noi non siamo ebrei
questa litania si ripete all'infinito
è desolante lo spettacolo
che offre l'uomo ai suoi figli
l'individuo si perde nella folla
con le sue pulsioni aberranti
sento delle voci
inveire senza ritegno
ebreo ebreo ebreo
deicida sionista assassino demone
schifoso depravato deficiente terrorista
mongoloide satanista
io sono solo
l'ebreo che ride
una mente acida ubriacata di follia
un artista della dislessia
della schizofrenia del linguaggio
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Il regno della paranoia
è un calore anomalo
pensieri che vanno diritti al cervello
non capisci cosa sia
ti tremano le gambe
ti manca il respiro
è il regno della paranoia
della paura
vorresti fuggire
ma non puoi
ti chiedono cosa c'è che non va
e tu non sai rispondere
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un complotto contro di te
il mondo intero ce l'ha con te
ti senti solo
in perenne movimento
forse è questa la follia
così si diventa pazzi
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la compagnia fittizia
ci ritroviamo seduti
al centro della piazza
a discutere di cinema
di un film dal nome importante
la compagnia fittizia
un circolo vizioso radical chic
a Fossombrone
il pianeta rosso
col suo mentore folle
il vecchio della montagna
una mantide nuda sta defecando
sembra uno stolta in mezzo
ai maiali
e gli altri personaggi
uomini e donne importanti
professori, pittori, imprenditori
operai senza coscienza
ragazze che si credono provocatrici
gelose della vita dei paria
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uno scontro tra titani
in balia degli eventi
dissacrano se stessi
aiutati dalla mano invisibile
dell'intoccabile
l'ultima scena
in psichiatria
la compagnia fittizia
legata al letto
sopra i tavolini apparecchiati
grida di felicità
i medici senza emozioni
guardano questo soggetto
che sta per morire
adesso finalmente
sono nella storia
sono maledetti
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la mano di Elohim il Gobbo
Internazionale
il vecchio della montagna
con le stampelle
lo sguardo vorace
chiedeva voleva la forza
bastavano pochi grammi
della polvere magica
la trasformazione avveniva subito
ora in piedi senza bastoni
coi capelli lunghi e neri
invocava il sole
cantava l'anarchia
Dioniso era risorto
la mano di Elohim
il Gobbo Internazionale
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Paura e disgusto a Bologna
tutto quello che è successo
quel sabato notte a Bologna
era già avvenuto
dentro me uno strano sogno
una visione
dell'eterno ritorno
mi ha condotto
alla città più libera d'Italia
ogni strada
ogni luogo visitato
ogni parola detta
erano già scritte nel libro
del mio presente
col mio sangue
la schizofrenia del linguaggio
la follia dei miei discorsi
l'abbandono e la solitudine
hanno portato l'esplosione
e tutti hanno strillato
parole di veleno
Paura e disgusto a Bologna
e tutti hanno gridato
parole d'infamia
Paura e disgusto a Bologna
e tutti hanno pianto
parole di vendetta
Paura e disgusto a Bologna
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i miei compagni d'avventura
erano per me quasi degli
sconosciuti la sorte
di un ex-pirata del ventesimo secolo
era affidata all'istinto
ma ubriachi è facile perdersi
Paura e disgusto a Bologna
ma non per questo
sono trapassato e poi risorto
questa è la dimensione ufficiale
che si rompe facilmente
dietro si vede la bestia
e il suo inganno il Programma
aveva solo e soltanto
una direttiva
<Questo X-File senza controllo
questa leggenda
questo esperimento
deve essere distrutto
per sempre>
dei delinquenti da strapazzo e
120 grammi possono aiutare il demone
nel suo viaggio di ritorno all'inferno
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il telegiornale della domenica
non "mente"
guardavo la TV strafatto e ridente
vivo nonostante tutto e tutti
<ieri notte a Bologna un ragazzo
completamente drogato e ubriaco
manda una ragazza in overdose
inseguito dalla polizia fa perdere
le sue tracce>
ma non lo era in overdose
però il folle era ubriaco e drogato
veniva da Milano, nato a Milano
così diceva il TG
ed io guardavo la TV strafatto e ridente
vivo nonostante tutto e tutti...
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La difesa impossibile
sono solo
vicino a me uno spettro
cerca di parlare
ma non lo sento
sono l'avvocato del diavolo
fuori piove
e questo mi dà fastidio
riecheggia dentro me
la voce del padrone
sei uno schiavo
non ho un alibi
a cui aggrapparmi
non c'è innocenza nei miei occhi
guardo il giudice
lo sto sfidando
è una difesa impossibile
41
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Figli di un DIO minore
ogni volta che li vedevo
mi sentivo rinascere
era come tornare a casa
la mia vera casa
ci chiamavano
i quattro dell'ave Maria
i quattro cavalieri dell'apocalisse
intonavamo sempre questa canzone
"Fin che la barca va, lasciala andare, fin che la
barca va, tu non remare,
fin che la barca va, stai a guardare, quando
l'amore viene il campanello suonerà..."
a squarciagola immuni dai commenti
e delle parole della gente
eravamo figli di un DIO minore
sconfitto e sempre in fuga
dei bambini drogati
di qualsiasi eccesso
ci sentivamo fratelli
parte di un gioco di ruolo
che per noi era la vita
non avevamo rispetto
del buon costume
credevamo nelle libertà totali
odiati ed invidiati
da tutti gli altri
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ci sentivamo uomini
prima del previsto
ci chiamavano i quattro dell'ave Maria
i quattro cavalieri dell'apocalisse
intonavamo sempre questa canzone
"fin che la barca va, lasciala andare, fin che la
barca va, tu non remare,
fin che la barca va, stai a guardare, quando
l'amore viene il campanello suonerà..."
a squarciagola immuni dei commenti
e delle parole della gente
eravamo figlio di un DIO minore
sconfitto e sempre in fuga
a noi piaceva così
sembra passata un eternità
Massimo e Michele
sono morti
quel mondo non esiste più
e non tornerà più
in due siamo sopravvissuti
ma non ricordo nemmeno
il suo nome
...
44
Le simpatiche canaglie
45
Un bambino impressionabile
ricordo
un bambino impressionabile
plagiato dalla televisione
ricordo
il prigioniero
alla sera tutta la famiglia
davanti alla televisione
tifava per lui
un agente segreto caduto in disgrazia
che ogni volte tentava la fuga
da quell'isola onirica
quasi psichedelica
non so com’è finita la serie
ma so di vivere da prigioniero
della mia mente
dei miei pensieri
del mio passato
delle mie personalità
prigioniero
in questa isola felice
che assomiglia tanto
a quel film
la corta notte delle bambole di vetro
ed io sono il vello d'oro
ricordo ricordo
un bambino impressionabile
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plagiato dalla televisione
da quel samurai Itto Ogami
e suo figlio Diagoro
quel codice d'onore
quel senso di giustizia
che non ha confine
oltre i muri che ci dividono
che ci separano
ma la morte era in agguato
la vedevo avvicinarsi
con la sua falce
era un'ossessione
per tanto tempo ho creduto
aver vinto la partita
ma c'era un prezzo
un prezzo altissimo
il sangue dei vincitori
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48
La Roby la strega
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Film -L'esplosione 1996
in piedi dentro una stanza
luccicante
fucili pistole e mitra
l'armeria degli ufficiali
non conosco le ragioni
del mio rapporto
il sergente maggiore
gioca con una Beretta
e me la punta addosso
sembra non aver paura
ma la sua voce trema
-ti devo ammazzare..
sul momento non capisco
forse è uno scherzo
ma non è divertente
poi mi mostra dei fogli
un'infinità di condanne
senza appello
chiedo l'ultimo desiderio del condannato
sul tavolino c'è una bottiglia di whisky
e delle sigarette
bevo e fumo per essere un po' stonato
alla soglia della morte
ma ho in mente qualcosa di diverso
un'idea geniale non mi tradisco
mentre lo guardo immobile
il sergente maggiore spara
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ed io gli sono addosso
nella colluttazione
l'esplosione lui muore
mi chiudo dentro
ed aspetto
con la bottiglia di whisky in mano
non ho scampo
sono un "disertore"
i militari arrivano dalle scale eccitati
vogliono chiudere per sempre la partita
ormai ubriaco
mi guardo attorno le bombe a mano
le getto nelle scale
senza staccare la linguetta
loro ridono -deficiente ritardato non le sai
usare-
poi l'idea geniale l'esplosione
e loro non ridono più
la stanza e sotto tiro vetri in frantumi
mi getto a terra vicino c'è un Bazooka
con la forza della disperazione
dalla finestra l'esplosione
dalla piazza della caserma le grida
dei soldati
titoli di coda
guardo il mio corpo dissanguato
guardo le persone esterrefatte
guardo quel bambino e rido
-"Gippo" è stata una giornata uggiosa-
rido come un matto
2015
mi ritrovo con Butch Cassidy e Sundance Kid
a bere un whisky
-siamo morti per essere vivi-
54
I Fratelli Simonetti
devo chiudere gli occhi
come in ipnosi regressiva
per raccontare la storia
dei Fratelli Simonetti
dei pazzi Simonetti
molti pensano che sia una favola nera
da raccontare ai bambini
per spaventarli e tenerli lontani
dalla droga e dall'anarchia
molti sanno cosa è successo
ma non parlano
sono stati maledetti
finiti nell'oblio della storia
i loro nomi cancellati
come file pieni di virus
anche se dentro rimane qualcosa
qualcosa di amaro
odiati da tutti
senza distinzione di fede e idee politiche
ricordo che facevano paura
la loro faccia mostruosa infettata
nelle carceri per la loro anarchia
impazziti per questo
giravano come nomadi dell'anticristo
di città in città
provocatori dissacratori dell'immaginario
sempre nell'avanguardia
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anticipatori
drogati di oppio e di vino
alla ricerca spasmodica di vie iniziatiche
si credevano immortali
vestivano di stracci che avevano una loro
eleganza
poi arrivarono gli anni
della violenza radicale
la sua fine nella fuga
nel riflusso
la sua fine per colpa mia
il samurai hippy
la sua fine nell'eroina
il partito della negazione della vita
che avanzava come un esercito
in una prateria senza difese
I Fratelli Simonetti
I pazzi Simonetti
mi chiesero il sacrificio
estremo
questo compito è affidato a noi
porteremo il vangelo
porteremo l'eroina
porteremo il nichilismo
dentro un camion per risvegliare
gli spiriti dormienti della vendetta
la nostra vendetta
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Lobotomia
non ricordo nulla
non ho un passato
a cui appoggiarmi
solo lampi di vita
che si perdono
come gocce di pioggia sul selciato
vorrei parlare ma non posso
non so perché
ma io la chiamo Lobotomia
non ci sono cicatrici sulla fronte
ma io la chiamo Lobotomia
quel dolore
quel dolore senza fine
solo l'incoscienza mi faceva ridere
ridere della Lobotomia
non ci sono medicine
per curarsi
ho perso tutto
non posso neanche scrivere
appunti sul diario
non ricordo nulla di te
i tuoi capelli
la tua voce
sei come un sogno che si dimentica
appena svegli
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quelle emozioni
le ho perse per sempre
non so perché
ma io la chiamo Lobotomia
non ci sono cicatrici sulla fronte
ma io la chiamo Lobotomia
quel dolore
quel dolore senza fine
solo l'incoscienza mi faceva ridere
ridere della Lobotomia
non ci sono medicine
per curarsi
Lobotomia
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La rigenerazione l’ultimo
pranzo di Gala
Tutto sembrava fuori luogo
Nicola che parlava dell'Egitto
e di quella storia lontana
“rigenerazione”
Lulo che rideva con rabbia dell’estate della
rivolta ormai finita
“Rigenerazione”
la Roby un angelo azzurro
che non voleva sfiorire
aveva nelle mani un articolo di giornale
“rigenerazione”
in una città Americana dei ragazzi avevano
avvelenato tutti quanti
ma io non capivo andiamo in Francia qui tutto
è perduto
ho telefonato al Vecchio devo scappare
vogliono la mia vita
venite con me venite con me a Parigi
le cose andarono male
e venne il giorno
“rigenerazione “
il sogno Hippy era finito con un pranzo di Gala
l’ultima cena che vedeva riunita tutta la città
nel cibo la forza demoniaca dell’oppio
lavorava senza sosta
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camminavamo come fossimo immortali senza
paura
tra la gente allucinata
“risvegliate le menti
volate come uccelli.."
l'oppio è la forza
“rigenerazione”
le caramelle drogate ai bambini
In fila a prendere l’ostia maledetta
l’ultimo tabù infranto
da quel giorno
non saremmo più stati uomini
ma pazzi criminali
che avevano profanato il tempio di Dio
sei giorni di passione di rabbia
il carnevale
l'oppio è la forza
“rigenerazione”
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vivere in pace
questo è il sacrificio di sangue che chiede lo
Stato
assetato di vendetta e di gloria
e voi cittadini alzate le mani in segno di forza
ma siete solo dei replicanti senza memoria
con i vostri ipocriti valori
“Desaparecido”
“Desaparecido”
“Desaparecido”
65
66
Valentina
Valentina
sei comparsa tra mille altre
ma eri diversa
una Principessa vestita di nero
non capivo perché avessi scelto me
pensavo di sognare
mi avevi stregato
ma vivere in quel mare
era pericoloso
non c'erano boe di salvataggio per me
ed io non sapevo nuotare
mi rimane il ricordo
Valentina
di noi due troppo sfocato
il tradimento con un "amico"
il tuo conformismo
e poi la mia scelta
estrema
di farla finita
con quelle pillole comprate in farmacia
ma sono ancora vivo
Valentina
oggi penso
che non hai colpe
tu volevi solo vivere
ed io ero un peso troppo grande
ma non capisco tutte quelle parole
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la vita è compromesso ed io non l'ho fatto
Valentina
ti ho vista per caso ieri
non vestivi più di nero
camminavi davanti a me
volevo che mi vedessi
volevo che mi guardassi
che mi giudicassi
volevo che ricordassi
Valentina
ho incontrato il tuo sguardo
ridevi ma eri lontana
troppa lontana da me
ed io non ho retto
troppe paure l'insicurezza
tremavo
tremavo
quel passato che ritorna
la paura del ricordo
di quel gesto estremo
adesso posso dirti solo questo
Valentina
sono cambiato
diverso non rido più
senza motivo
non scherzo più su tutto
aspetto
aspetto ma non so più che cosa
Valentina
68
Doppelgänger
è troppo tardi per cambiare
il mio passato Doppelgänger
la diversità dell'odio
per te non c'è pace Doppelgänger
i morti seppelliscono i morti
un esperimento genetico
ecco cosa sei Doppelgänger
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ti credevano finito
sepolto vivo
ma per tanto tempo
hanno avuto paura Doppelgänger
20 anni ci sono voluti 20 anni
generatore di kaos
e l'anarchia
faceva tremare le loro
piccole e sane ipocrisie
un demone anarchico
un satiro senza morale
un folle stregone
un ebreo rinnegato
un vampiro drogato
un ragazzo sensibile
sei anche questo Doppelgänger
arrivederci Doppelgänger
aspetto insieme a te
quel sogno
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di un nuovo inizio
lontano
71
il vangelo è il seme della follia
cresceva forte
non aveva paura di niente e nessuno
così dicevano i vecchi
l'oppio
era una pianta una cultura antica
il vangelo
la festa con i dolcetti
in quella casa vecchia
Morfeo era sceso tra di noi
tutto era bello
di là a poco
non c'erano più dolcetti
ma siringhe sporche di sangue
persone fratelli che non l'ho erano più
distrutti dall'eroina
ma io non volevo non potevo credere
che il vangelo
il vangelo fosse il seme della follia
che la rigenerazione
72
il risveglio
chiedesse un sacrificio
un sacrificio umano
73
Uno spettro si aggira per
l'Europa
intro:
Uno spettro si aggira per l'Europa: lo spettro
di Simonetti Walter
Tutte le potenze dell'Impero
si sono coalizzate
in una sacra caccia alle streghe contro questo
spettro:
il papa, Berlusconi , D'Alema, Fini e Bossi, i
poliziotti italiani, radical chic ed i neofascisti in
tutta Europa anno un solo nemico:
Simonetti Walter
traditore
rinnegato
assassino
pazzo stregone
apostata dell'anima
ebreo per la gente (ma non si offende!!)
artista da baraccone
regista attore tra Hollywood e Bollywood
sciamano drogato
musicista
genio della chimica
stravagante anarchico stirneriano
donnaiolo (ma dove sono finite??)
permaloso
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individualista
un essere umano
un essere umano
Simonetti Walter
braccato
torturato
odiato
invidiato
deriso
umiliato
distrutto
perseguitato
controllato
da un esercito di "nazi"
cristiani devoti
ex-comunisti
eroi dell'omertà
cani rabbiosi
idioti
stolti
ma ancora vivo
vivo
Simonetti Walter
75
Un sogno a colori
era il 1977
avevo 6 anni
fuori da ogni legge
degli uomini vestiti di nero
mi portarono via
dalla mia famiglia
dalla mia vita
in una clinica segreta
creata nel ventennio
dove si facevano esperimenti
dicevano di aiutarmi
dicevano che stavo male
invecchiavo precocemente
sembravano gentili
ma era solo apparenza
lupi con la vesti di agnello
ricordo quel film
che proiettavano spesso
qualcuno volò sul nido del cuculo
era l'inferno
con tanti bambini
qualcuno morì
in circostante poco chiare
i bravi dottori ci tolsero due anni
due anni ringiovaniti
e da quel giorno diventammo un segreto di
Stato
76
facevano esperimenti
come i nazisti
perché lo erano
per me avevano un progetto
qualcosa che è difficile raccontare
che è difficile credere
uscii dalla clinica con un altra faccia
una plastica fatta male
una sentenza capitale
ti porteremo via il nome
la dignità ti porteremo via dalla tua famiglia
come sotto le leggi razziali
perché tu non sei altro che un ebreo rinnegato
perché tu non sei altro che un ebreo rinnegato
mi alzo dal letto
guardo che ore sono
DIO ho 25 anni
non posso credere è stato un sogno
un sogno a colori
l'unico della mia vita
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lo scemo del villaggio
ma come è duro
fare questo lavoro
è un mestiere faticoso
stressante si rischiano le botte
e devi far ridere la gente
sono
lo scemo del villaggio
78
79
molte volte venivano
messi al bando
dovevano pagare
per la loro diversità
e tutti li deridevano
come se fosse normale
perché erano
scemi del villaggio
ma come è duro
fare questo lavoro
è un mestiere faticoso
stressante si rischiano le botte
e devi far ridere la gente
sono
lo scemo del villaggio
80
81
20000 Anime
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la falce 1980
"la falce devi usare la falce"
io non capisco ma i fratelli
insistono solo così ti puoi vendicare
è triste ma reale
il DIO bambino
ha bisogno di sangue
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Daigoro - Samurai
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Il traditore dell'anarchia
tu mi guardi e
non capisci
giudichi senza conoscere
la mia vita
mi condanni senza appello
rinvanghi quella storia
per colpa tua è finito tutto
hai sputtanato il movimento
sei un traditore
il traditore dell'anarchia
“sono Simonetti”
Simonetti Walter (il mio nome ti fa paura)
ricordo la galera
ho firmato quel foglio
avevo 6 anni
in carcere con i terroristi
dove la paura ti rendeva umano
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che mi fa paura ma
quell'odio che si respira nell'aria
sono stanco
ma non vedo compromessi
combatto questa battaglia
ora che non c'è più niente da dire
ora che non c'è più niente da fare
e mi chiami traditore dell'anarchia
sono Simonetti
Simonetti Walter
(il mio nome ti fa paura)
mi guardo indietro e mi specchio
forse rido troppo
mi chiami nichilista
e la cosa non mi da fastidio
ma però non capisco ragazzo
perché sei invidioso
geloso della mia vita
perché non accetti che
sono Simonetti
il traditore dell'anarchia
86
Il sacrificio umano
88
il provocatore
aspettavamo la fine del comizio
tesi ubriachi e carichi di anfetamina
Massimo gridò un urlo di disperazione
lo scontro era imminente
l'idea era nell'aria
come una pistola che esplode
i mattoncini del selciato
volavano contro i caschi
dei poliziotti
89
e tu ragazza non capisci
che io sono un provocatore
parli d'infiltrati
gente che non c'entra niente
col movimento
ma solo in quell'istante
la ribellione viene fuori
tu ragazza
non capirai mai
non crederai mai
alle mie parole
io sono un provocatore
piccolo e fragile
Ralph supermaxieroe
90
TSO
1
non conoscevo questa parola
T.S.O. T.S.O. T.S.O.
non credevo potessero farlo
T.S.O. T.S.O. T.S.O.
era mattina davanti a casa
l'ambulanza e i vigili
gentilmente mi prendono
mi mostrano un foglio
firmato dal sindaco
e dallo psichiatra
non faccio resistenza
ho capito che la mia fuga è finita
la libertà deve ancora venire
T.S.O. T.S.O. T.S.O.
91
qui regna l'ipocrisia
racconto qualcosa della mia storia
il medico mi guarda
come se pronunciassi una lingua morta
T.S.O. T.S.O. T.S.O.
mi adeguo divento un soldatino
aspetto il mio turno
guardo gli altri malati
qualcuno si lamenta
vomitano urlano e come me sono sedati
e ci si abitua
alle pillole del controllo
fino a che non puoi farne a meno
ogni giorno uguale all'altro
scandito dalla sigaretta
voglio uscire
non si può fare da soli
la guerra all'omertà
voglio uscire
stanco di questa gente
92
93
Sentire le voci
2
le voci io sento le voci
come è difficile
spiegare
come è difficile
credere
alle voci dentro la mia testa
forse è un demonio dal nome impronunciabile
forse è qualcuno più vicino a te
non chiede la tua anima
ma solo rieducarti
plasmarti
ormai sei un numero seriale
94
alle voci dentro la mia testa
non ricordo più come tutto è iniziato
a volte pensi di essere speciale
forse troppo speciale
95
la maschera del diavolo
Messico 1996
seduto dentro una capanna
nella Realidad
(Messico 1996)
avevo davanti Marcos
tremavo e non capivo
i suoi discorsi
ma qualcosa mi dice,
dentro me, che è vero
96
anche tu hai una maschera
la maschera del diavolo
fatta di carne e sangue
97
V for Vendetta
98
la festa di Halloween
Halloween
Halloween
Halloween
tu sei Halloween
99
Halloween
Halloween
ora ti nascondi
dietro quel viso senza espressione
dietro quei silenzi
che non hanno voce
ti nascondi
e dicono che sei sensibile
troppo sensibile
non c'è ragione
perché tu rimanga
ad aspettare
Halloween
Halloween
Halloween
100
Autodafé (“atto di fede")
una storia vera accaduta pochi anni fa…
101
il fuoco è sotto di me
allora penso solo
il silenzio il silenzio
questi sono esseri umani??
questi sono esseri umani??
il fumo solo questo
mi può aiutare
a morire prima
a morire davanti
a queste brave persone
nel cuore dell'occidente civilizzato
e li guardo per l'ultima volta
sembrano dei maiali
dei nazisti post moderni
degli eroi comunisti
la Santa Inquisizione
che porta la croce del supplizio
e della vergogna
mentre tutti gridano
morte al demone
morte al demone
tutti gridano
Autodafé (“atto di fede")
Autodafé (“atto di fede")
Autodafé (“atto di fede")
Autodafé (“atto di fede")
102
103
Mindfucking
esiste un sistema
uno stato di cose
che tu non conosci
la tua vita è solo
per il Principe
uno scherzo del destino
controllano la tua mente
con quelle medicine
Mindfucking
ufficialmente bandite
da ogni Stato
Mindfucking
controllano la tua mente
con quelle medicine
rimani interdetto da queste parole
ma sai che c'è qualcosa che non va
dentro e fuori di te
ti hanno resettato
come un computer
pieno di Virus
ma non per metterlo in sesto
solo per il gusto di violentare
la tua vita
per renderti un vegetale
ore giorni anni
hai perso
storie di violenza
104
di amore di vita vissuta
Mindfucking
Mindfucking
ti guardi intorno
perché vuoi capire
chi sono queste persone
che vengono di notte
a casa tua
ti prendono nel letto
mentre dormi
pronti con la siringa
pronti per
il Mindfucking
ma non c'è nulla da capire
non c'è nulla da cercare
sono solo maiali feccia umana
uomini che hanno perso la dignità
e tu non puoi parlare
questo è
Mindfucking
questo è
Mindfucking
sono solo maiali feccia umana
ti parleranno di droghe
ed alcol di come
ti sei buttato via
ti sorrideranno come se
fossero degli amici premurosi
ma sono solo maiali feccia umana
uomini che hanno perso la dignità
105
questo è
Mindfucking
questo è
Mindfucking
106
Io sono il Messia
ascolta mia giovane amica
Simonetti ti parla
per l'ultima volta
anche se non ha più senso
anche se parole non contano più
107
io non ho più bandiere
solo in nulla creatore
solo provocazione
ANARCHIA PRIMORDIALE
109
Spinoza
110
La Setta dei satanisti cristiani
la città Ducale
seduti in piazza
davanti alla fontana
il Professore parlava ai suoi amici
(io ero lì vicino ad ascoltare in segreto)
sembra una città come le altre
sembra un posto tranquillo
le persone sembrano "normali"
conformisti fino all'eccesso
ma è solo apparenza
solo una facciata
che si rompe facilmente
c'è stata una guerra
senza esclusione di colpi
l'ultimo canto del cigno degli anarchici
stirneriani
chiamati antitaliani portatori di Kaos
sono stati distrutti divisi estinti
ora in quella isola felice
il potere del Principe (dello Stato) regna
sovrano
ma nel sotterraneo cova il culto segreto
La Setta dei Satanisti Cristiani
111
dicono di essere discendenti di Gesù Cristo
dicono di essere il vero cristianesimo
credono nel sacrificio umano
credono nel capro espiatorio
che funge da catalizzatore
degli istinti bestiali del buon cittadino
odiano gli ebrei e i diversi
credono in creature spaventose extraterrene
uomini demoni creati in laboratorio
per loro sono angeli
venuti ad aiutarli
si riuniscono in certe date
praticando starni rituali paganocristiani
si credono dei superuomini
ma in realtà sono
la Setta dei Satanisti Cristiani
una lobby trasversale da sinistra a destra
intoccabili ufficialmente scomunicati dalla
Chiesa
ma è solo apparenza è uno scandalo al sole
un segreto di Stato
il Professore si volta verso di me
pronuncia il mio nome rimango di stucco
in un foglio avevo copiato la sua storia
115
è un gioco di specchi
guardo più in alto
ci sono i sinistri fratelli maledetti
il vecchio della montagna
il Conte
l'Aragonese
Amedeo Bordiga
Bhagwan
Aziz Mehmed Effendi
Toni ed Oreste
il filosofo maledetto con i suoi libri
e c'è una sedia vuota
non puoi fuggire dal passato
è la loro vendetta
è la mia vendetta
una maledizione
una leggenda
gli Illuminati di Baviera
la società esoterica dello ZeroAstro
gli Illuminati di Baviera
la società esoterica dello ZeroAstro
una maledizione
una leggenda
gli Illuminati di Baviera
la società esoterica dello ZeroAstro
gli Illuminati di Baviera
la società esoterica dello ZeroAstro
il batter d'ali di una farfalla
117
può provocare un tornado
118
Simonetti Walter
119
agente provocatore doppiogiochista dello
SDECE, e gola profonda al servizio della Stasi,
cacciato con disonore dalla Legione Straniera.
La pubblicazione nel 2007 di blog su internet
segna per Simonetti Walter (l’ebreo che ride)
la fine della militanza in progetti più
direttamente postsituazionisti (e politici O_O)
nella scena subavanguardista internazionale.
Vere e proprie T.A.Z (1977-2000), come quelle
del Consiglio degli Unici, l’intervista al Moro
con il vecchio della montagna, la morte del
demone postmoderno, il Livello 14, il gruppo
TNT e i freak di Lucifero, il Nuovo Ordine
Mondiale, Gli Illuminati sezione mongoloidi di
Fossombrone (la compagnia fittizia). Poi
proseguita fino al 2006 con la diffusione di
bigliettini da visita locandine in luoghi
strategici, magici (locali alternativi, centri
sociali, vie e piazze di Bologna, Fano, Rimini,
Firenze, Milano, Parigi, la Realidad).
Ma “Simonetti Walter” non è solo un ex
anarchico stirneriano: é anche il nome di una
leggenda metropolitana, una setta ipersegreta,
piccola comunità iniziatica (macchina
desiderante nomadica), che raccoglieva
attorno a Walter alcuni dei suoi amici e
collaboratori. Su questa setta (società pirata),
realizzazione di una “violenta congiura
dissacrante” che sarebbe stata fondata
addirittura sul sacrificio umano di una vittima
consenziente, un importante dossier in gran
120
parte inedito fa ora per la prima volta piena
luce in queste pagine postmaterialiste.
121
(1) Disturbo borderline di personalità
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai a: Navigazione, cerca
Disambiguazione – Se stai cercando Organizzazione
(psichica) Borderline, vedi Organizzazione Borderline.
122
la disregolazione emozionale e l'instabilità del soggetto. È stato
proposto perciò anche un cambio di nome del disturbo.
123
scala maggiore, estesa e prolungata determinando un
funzionamento che interessa totalmente anche la personalità
adulta dell'individuo.
124
DIAGNOSI DIFFERENZIALI [MODIFICA]
TRATTAMENTO [MODIFICA]
Antidepressivi [modifica]
Antipsicotici [modifica]
126
Post-fazione e
futuro anteriore
L’Ucronia Wanted Simonetti Walter è un racconto in
versi di fantapolitica. Con parole primitive l’autore si
avvicina a P.K. Dick, con in testa la scimmia di William
Burroughs.
128
Per l’estrema destra è un demone alieno che rappresenta
lo spirito anti-nazionale e fa parte del complotto degli
Illuminati per creare uno Stato Mondiale. Alla fine la
sentenza è la stessa quest'ebreo rinnegato, questo
anarchico strineriano, si è meritato questa folle
persecuzione, questo fac-simile di non vita.
A∴A∴
129
Documenti
Così parlò Zarathustra
F. Nietzsche
3
130
Ma anche colui che è più saggio tra voi, non è che un
dissidio, un essere ibrido fra la pianta e lo spettro. Ma vi
ordino io di diventare spettri o piante?
131
Ma anche voi, fratelli, ditemi: che cosa rivela il vostro
corpo della vostra anima? Non è la vostra anima povertà
e sporcizia e un miserabile benessere?
132
L'ora in cui dite: "Che importa la mia pietà? Non è la pietà
la croce sulla quale viene inchiodato colui che ama gli
uomini? Ma la mia pietà non è una crocifissione".
Amo colui che getta parole d'oro davanti alle sue azioni e
sempre mantiene ancor più che non prometta: giacché
egli vuole la propria fine.
Amo colui che castiga il suo dio, perché ama il suo dio:
giacché egli dovrà perire' per la collera del suo dio.
135
Amo tutti coloro che sono come gocce grevi, le quali
cadono a una a una dalla nuvola scura incombente sugli
uomini: essi annunciano l'arrivo del fulmine e, come
annunciatori, periscono.
136
Non comune è la virtù suprema ed è inutile, essa è
splendente e mite nel suo splendore: una virtù che dona è
la virtù suprema.
Con l'occhio del ladro esso guarda tutto ciò che splende;
con l'avidità della fame misura colui che ha da mangiare
in abbondanza; e sempre striscia intorno alla tavola di chi
dona.
137
Attraverso tale bramosia parla la malattia, e un'invisibile
degenerazione; di un corpo infermo parla la ladresca
avidità di questo egoismo.
Simboli sono tutti i nomi del bene e del male: essi non
esprimono, accennano soltanto. Uno stolto, chi ne vuol
scienza!
138
Quando il vostro cuore ribolle largo e pieno, come un
fiume, benedizione e pericolo per i rivieraschi: lì è l'origine
della vostra virtù.
139
Fate che essa non voli via dalle cose terrene e non sbatta
con le ali contro pareti eterne! Oh, ci fu sempre tanta virtù
che volò via!
140
Medico, cura te stesso: così curerai anche il tuo malato.
Sia questa la sua cura migliore, che egli veda con i suoi
occhi colui che risana se stesso.
143
Indice
144
Figli di un DIO minore Pag. 43
Lobotomia Pag. 59
“Desaparecido” Pag. 64
Valentina Pag.67
Doppelgänger Pag.69
145
Il traditore dell'anarchia Pag. 84
il provocatore Pag. 88
TSO Pag. 90
146
147