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"-E solo quando mi


avrete tutti rinnegato,
voglio tornare a voi. In
verità, con altri occhi
fratelli, cercherò
allora, i miei perduti;
con un altro amore vi
amerò-
ZARATHUSTRA delle vitù che dona(I,P.88)

PS: per non cadere in equivoci e fraintendimenti,


questa citazione del Così parlò
Zarathustra di F. Nietzsche, è stata per
tanto tempo uno slogan di molti gruppi
anarchici in tutta Europa ed America (Dalla
fine dell’800 fino alla metà dell’900).
Poi i neofascisti di ordine nuovo (nei primi
anni venti ordine nuovo era il nome del
settimanale comunista di Antonio Gramsci)
come scimmie parlanti e volgari plagiatori
ne hanno preso possesso.

Amen

2
Nel passaggio al bosco dell’anarchia ho
trovato la fratellanza, la libertà, il
rispetto ma anche la follia dionisiaca,
ora vedo nell’esodo una possibilità, una
vita oltre la vita.

Simonetti Walter
Post Anarchico stirneriano

3
Introduzione
Wanted Simonetti Walter nasce dall’uomo, è
opera della fantasia di un Borderline in caduta
libera, queste poesie evocano quella che è stata
chiamata ucronia una narrazione secondo cui la
storia è andata diversamente. L’ucronia è un modo
per dire che siamo noi e non gli altri i responsabili
della storia, per rivendicare il nostro protagonismo
ed anche le nostre responsabilità e i nostri errori.
Wanted è un grido refrattario di libertà che si
batte dentro e contro l’Impero post moderno che
oggi si nasconde dietro la gabbia mediatica
(virtuale) democratica – verde nazional populista.
Ogni riferimento a persone, cose e fatti è
puramente casuale. Le opinioni e i giudizi espressi
su persone, corpi militari, movimenti politici,
istituzioni nazionali e religiose appartengono al
protagonista e non allo scrittore, sono usati per
fini meramente narrativi.

«Le parole sono pietre o uccidono soltanto coloro che si


arricchiscono con la loro falsità» Raoul Vaneigem

È scritto nella Costituzione americana: «la libertà di stampa


è uno dei baluardi più possenti della libertà e può essere
limitata soltanto da governi dispotici».

John Doe

1
Wanted
Simonetti Walter
“l’ebreo che ride”

Pensieri, voci, paranoie, psicosi,


allucinazioni di un Borderline in caduta
libera.

2
La provocazione è l’arte della
libertà

Costituzione italiana (1947)

Art. 21. - Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio


pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità
giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa
espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che
la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il
tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della
stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria,
che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare
denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle
ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo
d'ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi
noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre
manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce
provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

Statuto albertino (1848)

Art. 28. – La stampa sarà libera, ma una legge ne reprime gli abusi.

Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (approvata


dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre
1948)

3
Art. 19. – Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di
espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria
opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni ed
idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

Convenzione europea per la tutela dei diritti dell’uomo e


delle libertà fondamentali (1950)

Art. 10. – (Libertà di espressione)


1. Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto
include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare
informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte
delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera. Il presente articolo
non impedisce agli Stati di sottoporre ad un regime di autorizzazione
le imprese di radiodiffusione, cinematografiche o televisive.
2. L’esercizio di queste libertà, poiché comporta doveri e
responsabilità, può essere sottoposto alle formalità, condizioni,
restrizioni o sanzioni che sono previste dalla legge e che costituiscono
misure necessarie, in una società democratica, alla sicurezza
nazionale, all’integrità territoriale o alla pubblica sicurezza, alla difesa
dell’ordine e alla prevenzione dei reati, alla protezione della salute o
dei diritti altrui, per impedire la divulgazione di informazioni riservate
o per garantire l’autorità e l’imparzialità del potere giudiziario.

Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea (2000)

Articolo 11. – (Libertà di espressione e d'informazione)


1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto
include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare
informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte
delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.
2. La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati.

Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino (Francia


1789)

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Art. 11 - La libera manifestazione dei pensieri e delle opinioni è uno
dei diritti più preziosi dell’uomo; ogni cittadino può dunque parlare,
scrivere, stampare liberamente, salvo a rispondere dell’abuso di
questa libertà nei casi determinati dalla Legge.

Costituzione degli Stati Uniti

I Emendamento (1791) Il Congresso non potrà fare alcuna legge


per il riconoscimento di qualsiasi religione, o per proibirne il libero
culto; o per limitare la libertà di parola o di stampa; o il diritto che
hanno i cittadini di riunirsi in forma pacifica e di inoltrare petizioni al
governo per la riparazione di torti subiti.

Legge fondamentale della Repubblica federale tedesca


(1949)

Art. 5. – I) Ognuno ha diritto di esprimere e diffondere liberamente


le sue opinioni con parole, scritti e immagini, e di informarsi, senza
essere impedito, da fonti accessibili a tutti. Sono garantite la libertà di
stampa e d’informazione mediante la radio ed il cinematografo. Non
si può stabilire alcuna censura.
II) Questi diritti trovano i loro limiti nelle disposizioni delle leggi
generali, nelle norme legislative concernenti la protezione della
gioventù e nel diritto della persona al suo onore.
III) L’arte e la scienza, la ricerca e l’insegnamento sono liberi. La
libertà d’insegnamento non esenta dalla fedeltà alla Costituzione.

Costituzione spagnola (1978)

Art. 20. – 1) Sono riconosciuti e tutelati i diritti:


A) a esprimere e diffondere liberamente pensieri, idee e opinioni con
la parola, per iscritto o con qualunque altro mezzo;
B) alla produzione e creazione letteraria, artistica, scientifica e
tecnica;
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C) alla libertà d’insegnamento;
D) a trasmettere o ricevere liberamente informazioni veritiere con
qualunque mezzo di diffusione. La legge regolerà il diritto alla
clausola di coscienza e al segreto professionale nell’esercizio di
queste libertà.
2) L’esercizio di questi diritti non può essere limitato da alcuna forma
di censura preventiva.
3) La legge regolerà l’organizzazione e il controllo parlamentare dei
mezzi di comunicazione sociale dipendenti dallo Stato o da qualunque
ente pubblico e garantirà l’accesso ai suddetti mezzi da parte dei
gruppi sociali e politici più rappresentativi, rispettando il pluralismo
della società e la varietà delle lingue parlate in Spagna.
4) Queste libertà trovano un limite nel rispetto dei diritti riconosciuti
in questo titolo, nelle disposizioni delle leggi che ne sviluppano il
contenuto e, soprattutto, nel diritto alla tutela dell’onore, dell’intimità,
della propria immagine e alla protezione della gioventù e dell’infanzia.
5) Il sequestro di pubblicazioni, di registrazioni sonore e di altri mezzi
d’informazione può essere disposto solo per decisione dell’autorità
giudiziaria.

Costituzione della Confederazione elvetica (2000)

Art. 16. - Libertà d’opinione e d’informazione


1 La libertà d’opinione e d’informazione è garantita.
2 Ognuno ha il diritto di formarsi liberamente la propria opinione, di
esprimerla e
diffonderla senza impedimenti.
3 Ognuno ha il diritto di ricevere liberamente informazioni, nonché di
procurarsele
presso fonti accessibili a tutti e di diffonderle.

Art. 17.- Libertà dei media


1 La libertà della stampa, della radio e della televisione nonché di
altre forme di telediffusione pubblica di produzioni e informazioni è
garantita.
2 La censura è vietata.
3 Il segreto redazionale è garantito.

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La rivincita di Walter
solo le parole
le tue parole
distruggono una persona
un individuo diventa niente
un parodia di se stesso
solo le parole
le mie parole
distruggono una persona
un individuo diventa niente
ridicolo in balia del mondo
la sua forza svanisce
il suo ego in mille pezzi

questa è la rivincita di Walter


uno scherzo troppo bello
troppo lungo
la vita di un uomo
decisa nelle stanze segrete del potere
una condanna atroce senza appello
il medioevo torna con la sua inquisizione

la vita di un uomo
segnata da uno stuolo di cavallette
in un manicomio a cielo aperto
un moderno gulag mandato avanti

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da una strana alleanza
dai colori rossi, bianchi, neri e azzurri

la fine del viaggio


una via iniziatica
durata un'intera vita
i conti col passato tornano
con la sua compensazione
il male e la sua satira
anche se per pochi minuti
la fanno da padroni
davanti ad un pubblico
allibito, scandalizzato
scuro in volto dal suo odio

questa è la rivincita di Walter


niente altro si nasconde
dietro la mia faccia senza espressione

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un angelo dalla parola
spezzata
solo cammino nella città
così piccola
che per me è sempre nuova
pericolosa piena di insidie
non la conosco
vengo da un altro mondo
fatto di tanta TV e solitudine
dal mio confino dorato
senza traffico e amici

solo cammino nella città


e senza motivo mi ritrovo
al centro dell'attenzione
urla grida di rabbia
contro di me
un angelo dalla parola spezzata
un processo in piena regola
senza giudici e avvocati
la moltitudine in balia
dei propri istinti bestiali
uno stuolo di carnivori
ha fame io sono il loro piatto prediletto
le loro parole magiche
“femminuccia mongoloide non puoi
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parlare.."
chiedo aiuto ma non c'è nessuno
proprio nessuno a cui rivolgersi
una donna solo una donna
mi rivolge un pensiero
di rassicurazione di protezione

solo cammino nella città


persone che non conosco
mi rivolgono la parola
come gulli di periferia
cercano la loro preda
e non è questione di intelligenza
e di buona educazione
sono sopraffattori merde umane
usano le parole per umiliarti
provocarti
"femminuccia mongoloide non puoi
parlare.."
un angelo dalla parola spezzata
non ha più le ali per volare
ma la forza della disperazione
per odiare odiare
questa città infame

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Una storia tranquilla
è una storia tranquilla
di uomini come si deve
pronti a tutto
per la giustizia
per i propri figli
così diversi
ma così uguali
uniti dalla gnosi dalla verità
che solo loro hanno
nel loro sangue
io li vedo non posso farne a meno
camminare con le loro maschere di
cartapesta
alcuni gridano contro il mondo
coi loro vestiti alternativi
la loro differenza
pensano di sapere cosa è giusto
e cosa non lo è
giudicano dalle loro vette
senza pietà chi non può difendersi
credendosi radicali
nell'offendere una persona che sta male
ma alla fine tornano sempre
dal ministro della gnosi
della verità

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e la loro differenza se ne va
diritta nella cerimonia
dell'omertà

è una storia tranquilla


di uomini come si deve
pronti a tutto
per la giustizia
per i propri figli
così diversi
ma così uguali
uniti dalla gnosi dalla verità
che solo loro hanno
nel loro sangue
io li vedo non posso farne a meno
camminare con le loro maschere di
cartapesta
molti altri vivono nella realtà
fatta di bei vestiti e cocaina
compiaciuti del loro conto in banca
capiscono il mondo sanno come vivere
sono contemporanei ultramoderni
non hanno memoria del loro passato
con il braccio teso
negano tutto anche l’evidenza
ma chi sono? cosa sono?
non c'è risposta che valga
alla fine tornano sempre
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dal ministro della gnosi
della verità
e la loro modernità se ne va
diritta nella cerimonia
dell'omertà

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I Pirati del ventesimo secolo
ti ricordi dei
pirati del ventesimo secolo la fratellanza
erano i primi anni ottanta
sembrava tutto finito
il riflusso
il grido moralista delle mummie
il loro patto di sangue con lo stato di polizia
i nuovi politici liberalsocialisti
mascherati pomposi pieni di promesse
con tanta voglia di potere di denaro

e noi
pirati del ventesimo secolo la fratellanza
aspettavamo il nostro turno impazienti
quel giorno arrivò
ed è difficile da dimenticare
quel nome quel simbolo
il livello 14
loro erano mio padre
dei padri maledetti
quel libro il regno dell'apostasia
per me era vangelo
quella parola senza senso
comunisti stirneriani era un regalo
che mi fecero in quel momento di

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confusione
ma il gioco le speranze durarono poco
dal telegiornale la notizia
trovati impiccati in Francia
i dirigenti del livello 14
loro erano mio padre
e noi
pirati del ventesimo secolo la fratellanza
imparammo la lezione
la vita continuava
ma finché durava
non ci saremmo fermati
non ci saremmo arresi
il consiglio aveva deciso
il consiglio aveva deliberato
io una semplice pedina
che amava il doppio gioco

però lo spettro della disgregazione ,


della divisione
si stava avvicinando
con la sua spada
con il suo prezzo...e non saremmo più stati
gli stessi

ti ricordi
pirati del ventesimo secolo la fratellanza

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Ho sognato una Rapina
è una storia semplice
agghiacciante
fatta di violenza
di inganni
io una macchina da guerra
che tutti credono finita
io un operaio della quinta colonna
abbandonato a se stesso
quelle parole sei ingestibile
che ti lasciano solo odio
contro il mondo
contro Dio

ho sognato una rapina


ad un furgone portavalori
un piano che faceva acqua da tutte le parti
e lo scontro a fuoco
finito nel sangue
ho sognato di essere un esecutore
di vendette altrui
ho sognato di essere una pedina
in un gioco pericoloso
ho sognato di giocare
un partita persa in partenza
ma rimane quel codice morale
quel briciolo di dignità
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Il sapore della fuga
è una sensazione particolare
che non so definire
le parole non bastano mai
è il cuore a parlare
questo il prezzo da pagare!!
ma voglio capire andare fino in fondo
le voci nella testa
mi portano lontano
ancora attacchi di panico
sono un pedina che qualcuno muove sulla
scacchiera
ma non c'è partita
il palio la mia vita

è bastata una lettera per farmi


impazzire
non era nulla
e sono stanco di questo gioco
la prossima mossa la fuga
ha un sapore strano
una liberazione
da questa mondo

prendo il treno solo andata


Bologna Padova Venezia

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Il Carnevale nei campi
ubriaco di vita mi muovo tra la gente
è questo il sapore della fuga
ma come è piccolo il mondo
vedo gente conosciuta
troppa per essere un caso

quella notte una dimensione alternativa


nascosta celata
si affaccia per l'ultima volta
mi offrono in un piatto d’argento
la torazina
apre delle porte
e poi le richiude per sempre

davanti ai miei occhi


il passato il presente il futuro
quei minuti quelle ore
valgono anni di vita senza senso
mille domande hanno
una sola risposta
tu sei il capro espiatorio
tu sei leggenda
sei uno spettro
che non vuol morire …

la fuga

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ancora la fuga un viaggio senza fine
senza una meta
senza un amico che ti aspetta
giorno per giorno
camminando come un matto
con il cuore che manda segnali pericolosi
ed io non capisco
queste leggi così dure
da rispettare
e così facili da trasgredire
una via iniziatica
lungo la quale ci si perde
si dimentica il proprio passato
la propria identità
la propria follia

dalla quale non voglio uscire

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Il viaggio a Parigi di Tavor 27
È l’ultimo tentativo
Il viaggio solo andata per Parigi
L’ultima spiaggia da cui scappare
Zion non è poi così lontana
Una forza misteriosa mi guida
Rido e piango allo stesso tempo
A Torino alla stazione mi sento euforico
Un'altra munizione dal salvadanaio
per Tavor 27
è un viaggio lungo due bottiglie di vino
mi riscaldano il corpo e la mente
arrivato nella città degli esuli
il mio sogno cade in mille pezzi
due italiani mi portano in giro
per locali
la lingua mi estrania da tutto
ma rido ubriaco di disperazione
poi l’incontro
la piazza piena ad aspettarmi
Tavor 27 ha ancora qualcosa da dire
Da urlare con rabbia ai quattro venti
Quello che vedo è un universo frantumato
La nostra grande società degli unici
In guerra per spartirsi il nulla
Incontro quelli che un tempo consideravo

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fratelli e sorelle
È un addio o un arrivederci
Non ho risposte da dare
Ora in macchina in un giro
Turistico nella città degli esuli
Discorsi strani palazzi vecchi
stanno ad indicare un passato
dopo anni mi ritrovo
Nella sede del compianto
partito dell’anarchia
Dopo anni mi ritrovo
Davanti alla scuola
Del vecchio della montagna
Troppo per una notte
Troppo per Tavor 27
Potrebbe essere l’inizio
Di una nuova vita nella nostra Zion
Ma le leggi che l’uomo non ha mai
rispettato
Mi cacciano via dalla mia vita
Il mattino mi sveglio in un hotel
Che non conosco
Scappo via cerco un altro rifugio
Mi sento osservato ancora
Una forza misteriosa
mi guida alla fine del viaggio
Una maledizione sopra di me
Mi impone il silenzio dell’attesa
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Dopo di che tutto può avvenire

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L’ebreo che ride
sono al centro di una stella
immobile mi guardo intorno
è desolante lo spettacolo
che offre l'uomo ai suoi figli
un voce terrificante si alza
e le luci della ribalta
sono puntate contro
l'ebreo che ride
una mente acida ubriacata di follia
un artista della dislessia
della schizofrenia del linguaggio

sono al centro di una stella


ed è terribile ascoltare
quelle parole magiche
ebreo ebreo ebreo
deicida sionista assassino demone
schifoso depravato deficiente terrorista
mongoloide satanista
una comunità ha bisogno
di un nemico

sono al centro di una stella


guardo a destra e a sinistra
sento delle voci familiari

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noi non siamo ebrei
noi non siamo ebrei
questa litania si ripete all'infinito
è desolante lo spettacolo
che offre l'uomo ai suoi figli
l'individuo si perde nella folla
con le sue pulsioni aberranti
sento delle voci
inveire senza ritegno
ebreo ebreo ebreo
deicida sionista assassino demone
schifoso depravato deficiente terrorista
mongoloide satanista
io sono solo
l'ebreo che ride
una mente acida ubriacata di follia
un artista della dislessia
della schizofrenia del linguaggio

non ho mai aperto la Thorah


non conosco la cultura ebraica
sono solo l'ebreo che ride
ho una colpa un giorno ho creduto
di essere joshua ben-joseph
martoriato sulla croce
ho una colpa un giorno ho creduto
di essere figlio dell'uomo
assassino della morale
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sono al centro di una stella
immobile mi guardo intorno
ricordo il passato
quella foto
nel Caos nasce l'ebreo che ride
quella foto
dove il figlio dell'uomo
diventa un artista della dislessia
della schizofrenia del linguaggio
una mente acida ubriaca di follia
dove un esercito di stolti
agisce senza memoria per passare alla
storia

sono al centro di una stella


sono l'ebreo che ride

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Il regno della paranoia
è un calore anomalo
pensieri che vanno diritti al cervello
non capisci cosa sia
ti tremano le gambe
ti manca il respiro
è il regno della paranoia
della paura
vorresti fuggire
ma non puoi
ti chiedono cosa c'è che non va
e tu non sai rispondere

Wanted vivo o morto

pensi stai per crollare


ma vedi l'insegna del bar
una bottiglia di vino qualsiasi
già ti senti meglio
ma è un'illusione
e dura poco
è il regno della paranoia
della paura
ti guardi spesso le spalle
pensi di essere seguito
da persone che hanno poco di umano
pensi di essere dentro una storia gigantesca

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un complotto contro di te
il mondo intero ce l'ha con te
ti senti solo
in perenne movimento
forse è questa la follia
così si diventa pazzi

Wanted vivo o morto

è una continua allucinazione


ma non hai preso droghe
dialoghi minacce parole sussurrate
se ne vanno via come neve al sole
è il regno della paranoia
della paura
ti credi furbo
ma la schizofrenia ha mangiato la tua vita
così folle da stampare
la tua condanna
una pistola in mano ad Isabella
contro di te l'ebreo che ride

poi un giorno i gerarchi del partito


ti chiamano in disparte
hanno un foglio un volantino con la tua foto
e c'è scritto
Wanted vivo o morto

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29
la compagnia fittizia

una notte in bianco


a pensare e poi quel nome
la compagnia fittizia
un circolo vizioso radical chic
a Fossombrone
il pianeta rosso
l'avanguardia artistica in vendita
per pochi soldi

fuori spargiamo la voce


è un diluvio di anime illuminate
ragazzi uomini e donne
di diversa estrazione si uniscono
in grida esultanti
il vecchio della montagna
trascina giovani
in scherzi e parodie artistiche
la città è sconvolta
dalla compagnia fittizia
alcuni si spogliano fanno l'amore
iniziano orge depravanti
uomini consumati dall'alcol
e dalla follia ritrovano se stessi
ritrovano le voglie e i desideri
persi al mercato del lunedì
nei bagni del bar corso
si sentono voci ansimanti
30
ancora ancora
il carnevale è tornato
con la compagnia fittizia

la città incontra la notte


tra suoni e danze macabre
il capo stecca dei giovani
col torso nudo
parla in modo ridicolo
ad una platea ubriaca
la notte continua
non c'è più controllo
sirene della polizia girano a vuoto
noi col sorriso ghignante
portiamo la parabola
della compagnia fittizia
è un allucinazione collettiva
la via della mano sinistra
con la sua magia nera e rossa

dopo giorni di festa


arriva il foglio di via
con pochi stracci
e tanta voglia di vivere
noi e la compagnia fittizia
voliamo verso mete esotiche
dal nome suadente
ma dovunque si ripete
la magia la follia
dell'eterno ritorno
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dell'oltre uomo e del suo carnevale
la volontà di potenza
finita al mercato delle pulci
espulsi per buona condotta
torniamo a casa
la compagnia fittizia
e i suoi personaggi
in cerca d'autore
passano sotto i fuochi
della città dei suoi valori

ci ritroviamo seduti
al centro della piazza
a discutere di cinema
di un film dal nome importante
la compagnia fittizia
un circolo vizioso radical chic
a Fossombrone
il pianeta rosso
col suo mentore folle
il vecchio della montagna
una mantide nuda sta defecando
sembra uno stolta in mezzo
ai maiali
e gli altri personaggi
uomini e donne importanti
professori, pittori, imprenditori
operai senza coscienza
ragazze che si credono provocatrici
gelose della vita dei paria
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uno scontro tra titani
in balia degli eventi
dissacrano se stessi
aiutati dalla mano invisibile
dell'intoccabile

nel Duomo si celebra


la messa della provocazione
i cristiani devoti
guardano sbigottiti
i loro comandamenti andare in frantumi
il ministro officiante
un vecchio ringiovanito
da un miracolo luciferino
ride dell'amore di Cristo
e del sue gregge
dai sani principi

l'ultima scena
in psichiatria
la compagnia fittizia
legata al letto
sopra i tavolini apparecchiati
grida di felicità
i medici senza emozioni
guardano questo soggetto
che sta per morire
adesso finalmente
sono nella storia
sono maledetti
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la mano di Elohim il Gobbo
Internazionale
il vecchio della montagna
con le stampelle
lo sguardo vorace
chiedeva voleva la forza
bastavano pochi grammi
della polvere magica
la trasformazione avveniva subito
ora in piedi senza bastoni
coi capelli lunghi e neri
invocava il sole
cantava l'anarchia
Dioniso era risorto
la mano di Elohim
il Gobbo Internazionale

adesso eravamo in tre


il padre il figlio e lo spirito santo
in prima linea contro la realtà
in macchina
una decapottabile sfarzosa
tra le figure e gli spettri
della città giravamo minacciosi
eravamo la mano di Elohim
il Gobbo Internazionale
antichi Dei della follia e del Panico
trascinavamo con noi
34
una compagnia di allegri burloni
fuoriusciti dal lavoro
visagisti di cultura pop
sempre pronti al pianto
come bambini viziati
degli utili idioti
ma era solo una maschera
una delle tante che un uomo può mettere
danzavano nudi al centro del corso
come animali si dibattevano
senza sosta
erano una legione della discordia
uomini e donne plagiati
dallo sguardo del maestro
invocavamo il nome di DIO
dentro il duomo
prima piano poi sempre più forte
Elohim Elohim Elohim Elohim
Elohim Elohim Elohim Elohim

dal Comune occupato


si spargeva la voce
il Gobbo Internazionale
diffondeva una musica sinuosa
per risvegliare l'anarchista
nasceva così la Repubblica dei Consigli
una macchina nichilista nomadica
dove il movimento è tutto
e il fine è nulla
un piccolo soffio di desiderio nella tempesta
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della storia
si era infranto nelle scogliere
del compromesso della realtà
e dei valori sempre uguali a se stessi
l'ultimo raggio di sole
l'ultimo rave dentro il cuore della bestia
l'ultima festa collettiva senza padroni
in diretta televisiva
diceva addio Fossombrone bella

36
Paura e disgusto a Bologna
tutto quello che è successo
quel sabato notte a Bologna
era già avvenuto
dentro me uno strano sogno
una visione
dell'eterno ritorno
mi ha condotto
alla città più libera d'Italia
ogni strada
ogni luogo visitato
ogni parola detta
erano già scritte nel libro
del mio presente
col mio sangue
la schizofrenia del linguaggio
la follia dei miei discorsi
l'abbandono e la solitudine
hanno portato l'esplosione
e tutti hanno strillato
parole di veleno
Paura e disgusto a Bologna
e tutti hanno gridato
parole d'infamia
Paura e disgusto a Bologna
e tutti hanno pianto
parole di vendetta
Paura e disgusto a Bologna

37
i miei compagni d'avventura
erano per me quasi degli
sconosciuti la sorte
di un ex-pirata del ventesimo secolo
era affidata all'istinto
ma ubriachi è facile perdersi
Paura e disgusto a Bologna
ma non per questo
sono trapassato e poi risorto
questa è la dimensione ufficiale
che si rompe facilmente
dietro si vede la bestia
e il suo inganno il Programma
aveva solo e soltanto
una direttiva
<Questo X-File senza controllo
questa leggenda
questo esperimento
deve essere distrutto
per sempre>
dei delinquenti da strapazzo e
120 grammi possono aiutare il demone
nel suo viaggio di ritorno all'inferno

il Programma aveva solo una voce


<è solo uno scherzo del destino un paria un
ebreo di altri tempi non è immortale e se
campa ....>

38
il telegiornale della domenica
non "mente"
guardavo la TV strafatto e ridente
vivo nonostante tutto e tutti
<ieri notte a Bologna un ragazzo
completamente drogato e ubriaco
manda una ragazza in overdose
inseguito dalla polizia fa perdere
le sue tracce>
ma non lo era in overdose
però il folle era ubriaco e drogato
veniva da Milano, nato a Milano
così diceva il TG
ed io guardavo la TV strafatto e ridente
vivo nonostante tutto e tutti...

il Programma aveva solo una voce


<è solo uno scherzo del destino un paria un
ebreo di altri tempi non è immortale e se
campa...>

39
La difesa impossibile

sono solo
vicino a me uno spettro
cerca di parlare
ma non lo sento
sono l'avvocato del diavolo
fuori piove
e questo mi dà fastidio
riecheggia dentro me
la voce del padrone
sei uno schiavo

non ho un alibi
a cui aggrapparmi
non c'è innocenza nei miei occhi
guardo il giudice
lo sto sfidando
è una difesa impossibile

la mia forza il coraggio


tra follia e dignità

sorrido avete vinto


datemi in pasto ai leoni
nella sala
una moltitudine
di uomini e donne
con i bambini al seguito
40
esplode di rabbia assassino
aspettano il verdetto
mille colori
che tendono ad conformarsi
mille idee diverse
che vogliono la stessa cosa
morte condanna a morte

li guardo e non capisco


siete voi che mi avete creato
voi avete infranto per primi
le leggi della vita

41
42
Figli di un DIO minore
ogni volta che li vedevo
mi sentivo rinascere
era come tornare a casa
la mia vera casa
ci chiamavano
i quattro dell'ave Maria
i quattro cavalieri dell'apocalisse
intonavamo sempre questa canzone
"Fin che la barca va, lasciala andare, fin che la
barca va, tu non remare,
fin che la barca va, stai a guardare, quando
l'amore viene il campanello suonerà..."
a squarciagola immuni dai commenti
e delle parole della gente
eravamo figli di un DIO minore
sconfitto e sempre in fuga
dei bambini drogati
di qualsiasi eccesso
ci sentivamo fratelli
parte di un gioco di ruolo
che per noi era la vita
non avevamo rispetto
del buon costume
credevamo nelle libertà totali
odiati ed invidiati
da tutti gli altri
43
ci sentivamo uomini
prima del previsto
ci chiamavano i quattro dell'ave Maria
i quattro cavalieri dell'apocalisse
intonavamo sempre questa canzone
"fin che la barca va, lasciala andare, fin che la
barca va, tu non remare,
fin che la barca va, stai a guardare, quando
l'amore viene il campanello suonerà..."
a squarciagola immuni dei commenti
e delle parole della gente
eravamo figlio di un DIO minore
sconfitto e sempre in fuga
a noi piaceva così
sembra passata un eternità
Massimo e Michele
sono morti
quel mondo non esiste più
e non tornerà più
in due siamo sopravvissuti
ma non ricordo nemmeno
il suo nome
...

44
Le simpatiche canaglie

45
Un bambino impressionabile
ricordo
un bambino impressionabile
plagiato dalla televisione
ricordo
il prigioniero
alla sera tutta la famiglia
davanti alla televisione
tifava per lui
un agente segreto caduto in disgrazia
che ogni volte tentava la fuga
da quell'isola onirica
quasi psichedelica
non so com’è finita la serie
ma so di vivere da prigioniero
della mia mente
dei miei pensieri
del mio passato
delle mie personalità
prigioniero
in questa isola felice
che assomiglia tanto
a quel film
la corta notte delle bambole di vetro
ed io sono il vello d'oro

ricordo ricordo
un bambino impressionabile

46
plagiato dalla televisione
da quel samurai Itto Ogami
e suo figlio Diagoro
quel codice d'onore
quel senso di giustizia
che non ha confine
oltre i muri che ci dividono
che ci separano
ma la morte era in agguato
la vedevo avvicinarsi
con la sua falce
era un'ossessione
per tanto tempo ho creduto
aver vinto la partita
ma c'era un prezzo
un prezzo altissimo
il sangue dei vincitori

47
48
La Roby la strega

nessuno osa fare


il suo nome in pubblico
è proibito
è da tanto tempo in esilio
chissà cosa fa??
la Roby
la strega
l'eroina della nostra città
ma tuttora i suoi vecchi amici
la ricordano come la loro
migliore amante
come una persona speciale
di un intelligenza irraggiungibile
rovinata da quei due pazzi
le sue parole
ti tenevano in pugno
ti aprivano la mente
e l'amore lei era diversa
un antica sacerdotessa
del culto di Afrodite
le sue dita con quel gesto
quell'invito
ma la Roby è una strega
si proprio una strega
tutto era permesso per lei
diceva sempre
noi lottiamo per le libertà totali
49
ma cosa è diventata nel tempo
una leggenda
che i ragazzi raccontano in segreto
nella città che non ha un passato
solo chiacchiere ridicole
da giornale locale
ma c'è un altra faccia
della Roby
la strega
nessuno la può contraddire
il suo esercito di idioti
ti può fare male
l'ho amata per tanto tempo
come fosse una madre una Dea
una sorella
sperando che quella promessa
fosse vera "un giorno ti sposerò"
così diceva
la Roby
la strega
ma quello che è successo
quel giorno a casa sua
le bugie di quel bambino
mi hanno portato via
per sempre la speranza
e poi le divisioni
l'odio che è cresciuto
insanabile inspiegabile
ero io il capro espiatorio
anche per lei
50
le angherie subite
da quell'esercito di stolti
mandati dalla Roby la strega

e così finisce la mia storia


con la Roby la strega
lei ha scelto quelle bandiere
io no
ognuno per la sua strada
senza rancore si fa per dire

51
Film -L'esplosione 1996
in piedi dentro una stanza
luccicante
fucili pistole e mitra
l'armeria degli ufficiali
non conosco le ragioni
del mio rapporto
il sergente maggiore
gioca con una Beretta
e me la punta addosso
sembra non aver paura
ma la sua voce trema
-ti devo ammazzare..
sul momento non capisco
forse è uno scherzo
ma non è divertente
poi mi mostra dei fogli
un'infinità di condanne
senza appello
chiedo l'ultimo desiderio del condannato
sul tavolino c'è una bottiglia di whisky
e delle sigarette
bevo e fumo per essere un po' stonato
alla soglia della morte
ma ho in mente qualcosa di diverso
un'idea geniale non mi tradisco
mentre lo guardo immobile
il sergente maggiore spara

52
ed io gli sono addosso
nella colluttazione
l'esplosione lui muore
mi chiudo dentro
ed aspetto
con la bottiglia di whisky in mano
non ho scampo
sono un "disertore"
i militari arrivano dalle scale eccitati
vogliono chiudere per sempre la partita
ormai ubriaco
mi guardo attorno le bombe a mano
le getto nelle scale
senza staccare la linguetta
loro ridono -deficiente ritardato non le sai
usare-
poi l'idea geniale l'esplosione
e loro non ridono più
la stanza e sotto tiro vetri in frantumi
mi getto a terra vicino c'è un Bazooka
con la forza della disperazione
dalla finestra l'esplosione
dalla piazza della caserma le grida
dei soldati

con sorpresa vogliono trattare


entra il capitano
insieme a due uomini e un bambino
vogliono convincermi alla resa
il capitano avanza
53
ed io sparo l'esplosione
cade a terra ferito
si ritirano ormai però è finita
meglio morto che in galera
come Butch Cassidy e Sundance Kid
penso al finale del film
ora che il Mucchio Selvaggio non esiste più
posso crepare con dignità
esco fuori con un mitra
puntato verso l'alto
solo pochi secondi di vita
sento la morte avanzare
è una liberazione..

titoli di coda
guardo il mio corpo dissanguato
guardo le persone esterrefatte
guardo quel bambino e rido
-"Gippo" è stata una giornata uggiosa-
rido come un matto

2015
mi ritrovo con Butch Cassidy e Sundance Kid
a bere un whisky
-siamo morti per essere vivi-

54
I Fratelli Simonetti
devo chiudere gli occhi
come in ipnosi regressiva
per raccontare la storia
dei Fratelli Simonetti
dei pazzi Simonetti
molti pensano che sia una favola nera
da raccontare ai bambini
per spaventarli e tenerli lontani
dalla droga e dall'anarchia
molti sanno cosa è successo
ma non parlano
sono stati maledetti
finiti nell'oblio della storia
i loro nomi cancellati
come file pieni di virus
anche se dentro rimane qualcosa
qualcosa di amaro
odiati da tutti
senza distinzione di fede e idee politiche
ricordo che facevano paura
la loro faccia mostruosa infettata
nelle carceri per la loro anarchia
impazziti per questo
giravano come nomadi dell'anticristo
di città in città
provocatori dissacratori dell'immaginario
sempre nell'avanguardia

55
anticipatori
drogati di oppio e di vino
alla ricerca spasmodica di vie iniziatiche
si credevano immortali
vestivano di stracci che avevano una loro
eleganza
poi arrivarono gli anni
della violenza radicale
la sua fine nella fuga
nel riflusso
la sua fine per colpa mia
il samurai hippy
la sua fine nell'eroina
il partito della negazione della vita
che avanzava come un esercito
in una prateria senza difese
I Fratelli Simonetti
I pazzi Simonetti
mi chiesero il sacrificio
estremo
questo compito è affidato a noi
porteremo il vangelo
porteremo l'eroina
porteremo il nichilismo
dentro un camion per risvegliare
gli spiriti dormienti della vendetta
la nostra vendetta

arrivarono gli anni di plastica


tra l'apparenza e il pensiero debole
56
anche se gioiosi edonisti
senza regole
la nostra città una zona franca
sesso e droga libera
ma la guerra era imminente
il seme della follia
era stato seminato
non c'era scampo
il prezzo da pagare
è stato alto
I Fratelli simonetti
i pazzi Simonetti
in fuga sempre
con la loro maledizione
sempre addosso

57
58
Lobotomia
non ricordo nulla
non ho un passato
a cui appoggiarmi
solo lampi di vita
che si perdono
come gocce di pioggia sul selciato
vorrei parlare ma non posso
non so perché
ma io la chiamo Lobotomia
non ci sono cicatrici sulla fronte
ma io la chiamo Lobotomia

quel dolore
quel dolore senza fine
solo l'incoscienza mi faceva ridere
ridere della Lobotomia
non ci sono medicine
per curarsi

ho perso tutto
non posso neanche scrivere
appunti sul diario
non ricordo nulla di te
i tuoi capelli
la tua voce
sei come un sogno che si dimentica
appena svegli

59
quelle emozioni
le ho perse per sempre
non so perché
ma io la chiamo Lobotomia
non ci sono cicatrici sulla fronte
ma io la chiamo Lobotomia

quel dolore
quel dolore senza fine
solo l'incoscienza mi faceva ridere
ridere della Lobotomia
non ci sono medicine
per curarsi

Lobotomia

60
La rigenerazione l’ultimo
pranzo di Gala
Tutto sembrava fuori luogo
Nicola che parlava dell'Egitto
e di quella storia lontana
“rigenerazione”
Lulo che rideva con rabbia dell’estate della
rivolta ormai finita
“Rigenerazione”
la Roby un angelo azzurro
che non voleva sfiorire
aveva nelle mani un articolo di giornale
“rigenerazione”
in una città Americana dei ragazzi avevano
avvelenato tutti quanti
ma io non capivo andiamo in Francia qui tutto
è perduto
ho telefonato al Vecchio devo scappare
vogliono la mia vita
venite con me venite con me a Parigi
le cose andarono male
e venne il giorno
“rigenerazione “
il sogno Hippy era finito con un pranzo di Gala
l’ultima cena che vedeva riunita tutta la città
nel cibo la forza demoniaca dell’oppio
lavorava senza sosta
61
camminavamo come fossimo immortali senza
paura
tra la gente allucinata
“risvegliate le menti
volate come uccelli.."

l'oppio è la forza
“rigenerazione”
le caramelle drogate ai bambini
In fila a prendere l’ostia maledetta
l’ultimo tabù infranto
da quel giorno
non saremmo più stati uomini
ma pazzi criminali
che avevano profanato il tempio di Dio
sei giorni di passione di rabbia
il carnevale

il sogno Hippy era finito con un pranzo di Gala


gli ultimi giorni della rivolta
la controcultura aveva partorito
i suoi figli degeneri

l'oppio è la forza
“rigenerazione”

sei giorni di passione di rabbia


il carnevale

-non volevamo morire-


62
63
“Desaparecido”
Nessuno ti ricorda più
non hai più un nome
non hai più un volto
“Desaparecido”
“Desaparecido”
“Desaparecido”
della nostra bella democrazia
la tua storia era scritta su tutti i muri di questo
paese
eri un autonomo
un cattivo maestro
un trascinatore
un uomo che non si voleva piegare
per questo sei stato ammazzato
con una siringa piena di eroina
la tua vita è volata via
volevano dare la colpa ad altri
ma la verità è venuta fuori
i tuoi assassini fratelli senza dignità
sono diventati eroi
in cambio della tua vita hanno ricevuto
medaglie e denaro
e senza pudore li vedi camminare fieri
“Desaparecido”
“Desaparecido”
“Desaparecido”
questo è il prezzo che si deve pagare per

64
vivere in pace
questo è il sacrificio di sangue che chiede lo
Stato
assetato di vendetta e di gloria
e voi cittadini alzate le mani in segno di forza
ma siete solo dei replicanti senza memoria
con i vostri ipocriti valori

“Desaparecido”
“Desaparecido”
“Desaparecido”

nessuno ti ricorda più


non hai più nome
non hai più un volto
“Desaparecido”
“Desaparecido”
“Desaparecido”
della nostra bella democrazia
la tua storia era scritta su tutti i muri di questo
paese
eri un autonomo
un cattivo maestro
un trascinatore
un uomo che non si voleva piegare
per questo t’hanno ammazzato
“Desaparecido”
“Desaparecido"
“Desaparecido”

65
66
Valentina
Valentina
sei comparsa tra mille altre
ma eri diversa
una Principessa vestita di nero
non capivo perché avessi scelto me
pensavo di sognare
mi avevi stregato
ma vivere in quel mare
era pericoloso
non c'erano boe di salvataggio per me
ed io non sapevo nuotare
mi rimane il ricordo
Valentina
di noi due troppo sfocato
il tradimento con un "amico"
il tuo conformismo
e poi la mia scelta
estrema
di farla finita
con quelle pillole comprate in farmacia
ma sono ancora vivo
Valentina
oggi penso
che non hai colpe
tu volevi solo vivere
ed io ero un peso troppo grande
ma non capisco tutte quelle parole

67
la vita è compromesso ed io non l'ho fatto
Valentina
ti ho vista per caso ieri
non vestivi più di nero
camminavi davanti a me
volevo che mi vedessi
volevo che mi guardassi
che mi giudicassi
volevo che ricordassi
Valentina
ho incontrato il tuo sguardo
ridevi ma eri lontana
troppa lontana da me
ed io non ho retto
troppe paure l'insicurezza
tremavo
tremavo
quel passato che ritorna
la paura del ricordo
di quel gesto estremo
adesso posso dirti solo questo
Valentina
sono cambiato
diverso non rido più
senza motivo
non scherzo più su tutto
aspetto
aspetto ma non so più che cosa
Valentina

68
Doppelgänger
è troppo tardi per cambiare
il mio passato Doppelgänger

esplosioni a non finire


ricordi sfocati forse allucinazioni
forse è tutto vero Doppelgänger
ma non riesco ad avere paura di te
non riesco ha condannarti
Doppelgänger dove sei ora?
un demone anarchico
un satiro senza morale
un folle stregone
un ebreo rinnegato
un vampiro drogato
un ragazzo sensibile

la diversità dell'odio
per te non c'è pace Doppelgänger
i morti seppelliscono i morti

tutto è stato possibile


poteva essere diverso
anche soli contro il moloch
ti hanno tolto il nome
la tua vita

un esperimento genetico
ecco cosa sei Doppelgänger
69
ti credevano finito
sepolto vivo
ma per tanto tempo
hanno avuto paura Doppelgänger
20 anni ci sono voluti 20 anni
generatore di kaos
e l'anarchia
faceva tremare le loro
piccole e sane ipocrisie

un demone anarchico
un satiro senza morale
un folle stregone
un ebreo rinnegato
un vampiro drogato
un ragazzo sensibile
sei anche questo Doppelgänger

oggi non c'è scampo per te


Doppelgänger
alla fine un esercito colorito
t'ha distrutto
ma non pensare
con la loro morale
piena di ipocrisie e di calore cristiano
nasconde un velo di violenze senza fine

arrivederci Doppelgänger
aspetto insieme a te
quel sogno
70
di un nuovo inizio
lontano

Apocalypse now (Il Colonello Kurz)

71
il vangelo è il seme della follia
cresceva forte
non aveva paura di niente e nessuno
così dicevano i vecchi
l'oppio
era una pianta una cultura antica
il vangelo
la festa con i dolcetti
in quella casa vecchia
Morfeo era sceso tra di noi
tutto era bello

dopo bisognava resistere


ed aspettare la prossima festa

ma quello in cui noi credevamo


era il seme
il seme della follia

di là a poco
non c'erano più dolcetti
ma siringhe sporche di sangue
persone fratelli che non l'ho erano più
distrutti dall'eroina
ma io non volevo non potevo credere
che il vangelo
il vangelo fosse il seme della follia
che la rigenerazione

72
il risveglio
chiedesse un sacrificio
un sacrificio umano

73
Uno spettro si aggira per
l'Europa
intro:
Uno spettro si aggira per l'Europa: lo spettro
di Simonetti Walter
Tutte le potenze dell'Impero
si sono coalizzate
in una sacra caccia alle streghe contro questo
spettro:
il papa, Berlusconi , D'Alema, Fini e Bossi, i
poliziotti italiani, radical chic ed i neofascisti in
tutta Europa anno un solo nemico:
Simonetti Walter

traditore
rinnegato
assassino
pazzo stregone
apostata dell'anima
ebreo per la gente (ma non si offende!!)
artista da baraccone
regista attore tra Hollywood e Bollywood
sciamano drogato
musicista
genio della chimica
stravagante anarchico stirneriano
donnaiolo (ma dove sono finite??)
permaloso
74
individualista

un essere umano
un essere umano

Simonetti Walter

braccato
torturato
odiato
invidiato
deriso
umiliato
distrutto
perseguitato
controllato
da un esercito di "nazi"
cristiani devoti
ex-comunisti
eroi dell'omertà
cani rabbiosi
idioti
stolti
ma ancora vivo
vivo

Simonetti Walter

75
Un sogno a colori
era il 1977
avevo 6 anni
fuori da ogni legge
degli uomini vestiti di nero
mi portarono via
dalla mia famiglia
dalla mia vita
in una clinica segreta
creata nel ventennio
dove si facevano esperimenti
dicevano di aiutarmi
dicevano che stavo male
invecchiavo precocemente
sembravano gentili
ma era solo apparenza
lupi con la vesti di agnello
ricordo quel film
che proiettavano spesso
qualcuno volò sul nido del cuculo
era l'inferno
con tanti bambini
qualcuno morì
in circostante poco chiare
i bravi dottori ci tolsero due anni
due anni ringiovaniti
e da quel giorno diventammo un segreto di
Stato

76
facevano esperimenti
come i nazisti
perché lo erano
per me avevano un progetto
qualcosa che è difficile raccontare
che è difficile credere
uscii dalla clinica con un altra faccia
una plastica fatta male
una sentenza capitale
ti porteremo via il nome
la dignità ti porteremo via dalla tua famiglia
come sotto le leggi razziali
perché tu non sei altro che un ebreo rinnegato
perché tu non sei altro che un ebreo rinnegato
mi alzo dal letto
guardo che ore sono
DIO ho 25 anni
non posso credere è stato un sogno
un sogno a colori
l'unico della mia vita

77
lo scemo del villaggio
ma come è duro
fare questo lavoro
è un mestiere faticoso
stressante si rischiano le botte
e devi far ridere la gente
sono
lo scemo del villaggio

forse sono l'ultimo


di quella razza
li trovavi nelle piazze
nelle panchine ha ciondolare
dentro e fuori i bar
persone strane
uomini che hanno perso
la tribù
che hanno fatto brutti viaggi
e non sono tornati più
poi giravano solitari
parlando al vento
gli psichiatri democratici
gli chiamavano schizofrenici
da rieducare
per la gente erano soltanto pazzi
drogati da evitare
forse sovversivi
da internare

78
79
molte volte venivano
messi al bando
dovevano pagare
per la loro diversità
e tutti li deridevano
come se fosse normale
perché erano
scemi del villaggio

ma come è duro
fare questo lavoro
è un mestiere faticoso
stressante si rischiano le botte
e devi far ridere la gente
sono
lo scemo del villaggio

forse sono l'ultimo


di quella razza
e non ho rimpianti
sono disoccupato
ho lasciato quel lavoro
quel mestiere ingrato
ma è difficile farlo capire
alla gente
per loro sono
lo scemo del villaggio

80
81
20000 Anime

Ci sono 20000 Anime


Che aspettano la verità
Ci sono 20000 Anime
Che piangono inascoltate
Ci sono 20000 Anime
Scomparse dalla storia
Ci sono 20000 Anime
Trucidate per la ragion di
Stato
Ci sono 20000 Anime
Che gridano nel nulla
Ci sono 20000 Anime
Ed io sono una di loro
Gli assassini criminali
impuniti
i loro figli in doppiopetto
oggi ridono e se ne fanno un vanto

82
la falce 1980
"la falce devi usare la falce"
io non capisco ma i fratelli
insistono solo così ti puoi vendicare
è triste ma reale
il DIO bambino
ha bisogno di sangue

"la falce devi usare la falce"


arrivano non cercano mediazioni
tutto per loro è chiaro
la rabbia la rabbia non ha padroni

mi vengono addosso ed io penso alla falce


scappo la vedo la prendo
il bambino cade a terra è morto
è morto il mondo finisce il quel momento

"falce devi usare la falce"


le urla le grida lo strazio
il DIO bambino ha bisogno di sangue
come un vampiro credo di vivere in eterno
il sangue sulla mia bocca
un mostro da oggi
per tutti sono un mostro un assassino.......

83
Daigoro - Samurai

84
Il traditore dell'anarchia
tu mi guardi e
non capisci
giudichi senza conoscere
la mia vita
mi condanni senza appello
rinvanghi quella storia
per colpa tua è finito tutto
hai sputtanato il movimento
sei un traditore
il traditore dell'anarchia

“sono Simonetti”
Simonetti Walter (il mio nome ti fa paura)
ricordo la galera
ho firmato quel foglio
avevo 6 anni
in carcere con i terroristi
dove la paura ti rendeva umano

il tempo è passato ragazzo


mi guardi di nuovo negli occhi
e non vedi "nulla"
mi odi per quello che ho fatto
sono solo ora
senza amici
c'è il vuoto intorno a me
e non è l'indifferenza

85
che mi fa paura ma
quell'odio che si respira nell'aria
sono stanco
ma non vedo compromessi
combatto questa battaglia
ora che non c'è più niente da dire
ora che non c'è più niente da fare
e mi chiami traditore dell'anarchia

sono Simonetti
Simonetti Walter
(il mio nome ti fa paura)
mi guardo indietro e mi specchio
forse rido troppo
mi chiami nichilista
e la cosa non mi da fastidio
ma però non capisco ragazzo
perché sei invidioso
geloso della mia vita
perché non accetti che
sono Simonetti
il traditore dell'anarchia

86
Il sacrificio umano

ascolta bambino ascolta


oh tu che sei l'unico
il sacrificio umano
la voce dell'Ordine
la parola è potenza
materia che si plasma
ascolta ed impara
ne avrai bisogno

ascolta bambino ascolta


oh tu che sei l'Unico
il sacrificio umano
la tua vita è in bilico
sei debole sei piccolo
quella tosse maledetta

lo Stato ti cerca devi scappare


imparare a nuotare tra i pescecani
imparare ad odiare
ricorda l'autodifesa il libro dello splendore
ricorda tu sei l'Unico
il sacrificio umano
non dimenticare
non dimenticare

non hai scelta questo è il tuo futuro


non hai scelta questo è il tuo futuro
87
scappa noi siamo i demoni
siamo nella riserva e il cacciatore
vuole il nostro scalpo
ricorda l'autodifesa il libro dello splendore

t'hanno ammazzato ma sei tornato dal limbo


oh tu che sei l'unico
il sacrificio umano
ti sei rigenerato
Simonetti, Simonetti Walter
era il tuo nome
ma adesso chi sei?? cosa sei??
un demone
un demone implacabile della negazione...

88
il provocatore
aspettavamo la fine del comizio
tesi ubriachi e carichi di anfetamina
Massimo gridò un urlo di disperazione
lo scontro era imminente
l'idea era nell'aria
come una pistola che esplode
i mattoncini del selciato
volavano contro i caschi
dei poliziotti

e tu ragazza non capisci


che io sono un provocatore
piccolo e fragile
parli d'infiltrati
gente che non c'entra niente
col movimento

aspettavamo la fine del comizio


tesi ubriachi e carichi di anfetamina
Massimo gridò un urlo di disperazione
lo scontro era imminente
l'idea era nell'aria
come una pistola che esplode
i mattoncini del selciato
volavano contro i caschi
dei poliziotti

89
e tu ragazza non capisci
che io sono un provocatore
parli d'infiltrati
gente che non c'entra niente
col movimento

ma solo in quell'istante
la ribellione viene fuori
tu ragazza
non capirai mai
non crederai mai
alle mie parole
io sono un provocatore
piccolo e fragile

Ralph supermaxieroe
90
TSO
1
non conoscevo questa parola
T.S.O. T.S.O. T.S.O.
non credevo potessero farlo
T.S.O. T.S.O. T.S.O.
era mattina davanti a casa
l'ambulanza e i vigili
gentilmente mi prendono
mi mostrano un foglio
firmato dal sindaco
e dallo psichiatra
non faccio resistenza
ho capito che la mia fuga è finita
la libertà deve ancora venire
T.S.O. T.S.O. T.S.O.

entro nel reparto stordito


solo dall'ambiente
T.S.O. T.S.O. T.S.O.
mi sembra famigliare
gli infermieri i medici
riconosco le voci
solo sensazioni???
mi dicono che è la prima volta
ma non credo ad una sola parola
ci sono già stato
e diritti non ne hai

91
qui regna l'ipocrisia
racconto qualcosa della mia storia
il medico mi guarda
come se pronunciassi una lingua morta
T.S.O. T.S.O. T.S.O.
mi adeguo divento un soldatino
aspetto il mio turno
guardo gli altri malati
qualcuno si lamenta
vomitano urlano e come me sono sedati
e ci si abitua
alle pillole del controllo
fino a che non puoi farne a meno
ogni giorno uguale all'altro
scandito dalla sigaretta
voglio uscire
non si può fare da soli
la guerra all'omertà
voglio uscire
stanco di questa gente

92
93
Sentire le voci
2
le voci io sento le voci
come è difficile
spiegare
come è difficile
credere
alle voci dentro la mia testa
forse è un demonio dal nome impronunciabile
forse è qualcuno più vicino a te
non chiede la tua anima
ma solo rieducarti
plasmarti
ormai sei un numero seriale

le voci io sento le voci


echi di persone che vedi sulla strada
a volte scherzano con te
molto spesso ti aggrediscono
speri solo che finisca
e disprezzi questo paradiso
con i suoi angioletti
fatto di conti in banca
e di nasi sporchi di polvere bianca

le voci io sento le voci


come è difficile spiegare
come è difficile credere

94
alle voci dentro la mia testa
non ricordo più come tutto è iniziato
a volte pensi di essere speciale
forse troppo speciale

95
la maschera del diavolo
Messico 1996
seduto dentro una capanna
nella Realidad
(Messico 1996)
avevo davanti Marcos
tremavo e non capivo
i suoi discorsi

anche tu hai una maschera


la maschera del diavolo
fatta di carne e sangue

e poi quel foglio


quelle parole scritte
col timbro dello Stato
quella donna francese
che dice di conoscermi
sei un dormiente Riccardo
sei un dormiente Riccardo
prigioniero nel tuo paese
un killer
dell'ordine degli assassini
non posso credere
non voglio credere

ma qualcosa mi dice,
dentro me, che è vero
96
anche tu hai una maschera
la maschera del diavolo
fatta di carne e sangue

seduto dentro una capanna


nella Realidad
Messico 1996
ora aspetto il verdetto
arriva la donna francese
che si spoglia nuda
mi prende con forza
è l'amore
ma dopo come in una
storia nera
tutto ritorna come prima

anche tu hai una maschera


la maschera del diavolo
fatta di carne e sangue

97
V for Vendetta

98
la festa di Halloween
Halloween
Halloween
Halloween
tu sei Halloween

quel giorno maledetto


una lama affilata
tagliò la gola di molti
stronzi maiali prevaricatori
quel giorno maledetto
sfidasti il mondo
senza pudore
senza pensare
al domani
quel giorno maledetto
una lama affilata
tagliò la gola di molti
stronzi maiali prevaricatori
perché tu sei
Halloween
volevi giustizia
ed ottenesti la prigione
è a cielo aperto ma
non c'è ragione
perché tu rimanga
ad aspettare
Halloween

99
Halloween
Halloween
ora ti nascondi
dietro quel viso senza espressione
dietro quei silenzi
che non hanno voce
ti nascondi
e dicono che sei sensibile
troppo sensibile
non c'è ragione
perché tu rimanga
ad aspettare
Halloween
Halloween
Halloween

100
Autodafé (“atto di fede")
una storia vera accaduta pochi anni fa…

era un giorno normale


se così si può chiamare
camminavo estraniato da tutto
arrivano in molti
col sorriso dipinto in volto
mi prendono di peso
come dei vigliacchi
sembrano dei maiali
dei nazisti post moderni
degli eroi comunisti
la Santa Inquisizione
che porta la croce del supplizio
e della vergogna
e tutti gridano
morte al demone
morte al demone
tutti gridano
Autodafé (“atto di fede")
Autodafé (“atto di fede")
Autodafé (“atto di fede")
Autodafé (“atto di fede")
non c'è ragione
che possa parlare
non c'è grido che possa
aiutare
legato ad un palo

101
il fuoco è sotto di me
allora penso solo
il silenzio il silenzio
questi sono esseri umani??
questi sono esseri umani??
il fumo solo questo
mi può aiutare
a morire prima
a morire davanti
a queste brave persone
nel cuore dell'occidente civilizzato
e li guardo per l'ultima volta
sembrano dei maiali
dei nazisti post moderni
degli eroi comunisti
la Santa Inquisizione
che porta la croce del supplizio
e della vergogna
mentre tutti gridano
morte al demone
morte al demone
tutti gridano
Autodafé (“atto di fede")
Autodafé (“atto di fede")
Autodafé (“atto di fede")
Autodafé (“atto di fede")

102
103
Mindfucking
esiste un sistema
uno stato di cose
che tu non conosci
la tua vita è solo
per il Principe
uno scherzo del destino
controllano la tua mente
con quelle medicine
Mindfucking
ufficialmente bandite
da ogni Stato
Mindfucking
controllano la tua mente
con quelle medicine
rimani interdetto da queste parole
ma sai che c'è qualcosa che non va
dentro e fuori di te
ti hanno resettato
come un computer
pieno di Virus
ma non per metterlo in sesto
solo per il gusto di violentare
la tua vita
per renderti un vegetale
ore giorni anni
hai perso
storie di violenza

104
di amore di vita vissuta
Mindfucking
Mindfucking
ti guardi intorno
perché vuoi capire
chi sono queste persone
che vengono di notte
a casa tua
ti prendono nel letto
mentre dormi
pronti con la siringa
pronti per
il Mindfucking
ma non c'è nulla da capire
non c'è nulla da cercare
sono solo maiali feccia umana
uomini che hanno perso la dignità
e tu non puoi parlare
questo è
Mindfucking
questo è
Mindfucking
sono solo maiali feccia umana
ti parleranno di droghe
ed alcol di come
ti sei buttato via
ti sorrideranno come se
fossero degli amici premurosi
ma sono solo maiali feccia umana
uomini che hanno perso la dignità
105
questo è
Mindfucking
questo è
Mindfucking

106
Io sono il Messia
ascolta mia giovane amica
Simonetti ti parla
per l'ultima volta
anche se non ha più senso
anche se parole non contano più

"io sono Zarathustra


sono il messia
la stella del mattino
non sono pazzo
come un angelo caduto
credo solo in me stesso
dopo anni di silenzio
scendo ancora dalla montagna
ma non trovo più nessuno
la talpa è sparita
le genti non vogliono ascoltare
la parola dell'Unico che muore
gli stolti sono ancora lì
ma non ridono più
come un tempo
pieni di arroganza
si credono padroni
della vita altrui
alzano bandiere nere
alzano bandiere rosse
alzano bandiere azzurre

107
io non ho più bandiere
solo in nulla creatore
solo provocazione
ANARCHIA PRIMORDIALE

"io sono Gesù Cristo


sono il messia
figlio degli uomini
non sono pazzo
per la seconda volta
vengo a voi ad annunciare
dopo 2000 anni
che DIO è morto
vengo a voi ad annunciare
la parabola del nichilismo
l'ANARCHIA PRIMORDIALE
ma i cristiani difensori della vita
vogliono il mio sangue
vogliono la mia carne
la mia vita issata in una croce
i mercanti i padroni il popolo
la moltitudine delle genti
invoca il patibolo
invoca la galera
per il messia
per l'assassino"

"io sono Simonetti Walter


sono il messia
108
perduto dimenticato
un pazzo drogato
un traditore rinnegato
nemico del popolo

non cerco il perdono


degli uomini onesti
dei padri di famiglia
degli eroi nazionali
criminali protetti dallo Stato
con le loro mani sporche di sangue
aguzzini senza vergogna
non cerco il perdono
delle persone per bene
dei forcaioli senza memoria
non cerco il perdono
della nazione
con le sue vetuste bandiere
nere rosse azzurre"

ascolta mia giovane amica


Simonetti ti parla
per l'ultima volta
"aspetto solo te con le tue forme
aspetto solo te con le tue risate
cerco la mia tribù l'Esodo
L'ANARCHIA PRIMORDIALE
cerco la mia tribù l'Esodo
L'ANARCHIA PRIMORDIALE

109
Spinoza

110
La Setta dei satanisti cristiani

sono passati anni


ma ricordo quel giorno

la città Ducale
seduti in piazza
davanti alla fontana
il Professore parlava ai suoi amici
(io ero lì vicino ad ascoltare in segreto)
sembra una città come le altre
sembra un posto tranquillo
le persone sembrano "normali"
conformisti fino all'eccesso
ma è solo apparenza
solo una facciata
che si rompe facilmente
c'è stata una guerra
senza esclusione di colpi
l'ultimo canto del cigno degli anarchici
stirneriani
chiamati antitaliani portatori di Kaos
sono stati distrutti divisi estinti
ora in quella isola felice
il potere del Principe (dello Stato) regna
sovrano
ma nel sotterraneo cova il culto segreto
La Setta dei Satanisti Cristiani
111
dicono di essere discendenti di Gesù Cristo
dicono di essere il vero cristianesimo
credono nel sacrificio umano
credono nel capro espiatorio
che funge da catalizzatore
degli istinti bestiali del buon cittadino
odiano gli ebrei e i diversi
credono in creature spaventose extraterrene
uomini demoni creati in laboratorio
per loro sono angeli
venuti ad aiutarli
si riuniscono in certe date
praticando starni rituali paganocristiani
si credono dei superuomini
ma in realtà sono
la Setta dei Satanisti Cristiani
una lobby trasversale da sinistra a destra
intoccabili ufficialmente scomunicati dalla
Chiesa
ma è solo apparenza è uno scandalo al sole
un segreto di Stato
il Professore si volta verso di me
pronuncia il mio nome rimango di stucco
in un foglio avevo copiato la sua storia

sembra una città come le altre


sembra un posto tranquillo
le persone sembrano normali
conformisti fino all'eccesso
ma è solo apparenza
112
nel sotterraneo cova il culto segreto
La Setta dei Satanisti Cristiani
dicono di essere discendenti di Gesù Cristo
dicono di essere il vero cristianesimo
credono nel sacrificio umano
credono nel capro espiatorio
che funge da catalizzatore
degli istinti bestiali del cittadino moderato
odiano gli ebrei e i diversi
negazionisti vivono nell'ipocrisia
credono in creature spaventose extraterrene
uomini demoni creati in laboratorio
per loro sono angeli
venuti ad aiutare i fedeli in Cristo
ma in realtà sono
la Setta dei Satanisti Cristiani
una lobby trasversale da sinistra a destra
intoccabili ufficialmente scomunicati dalla
Chiesa
ma è solo apparenza è uno scandalo al sole
un segreto di Stato

c'è un compromesso in quella città


un compromesso scritto col sangue
del capro espiatorio

molti parlano molti credono


di essere contro la Setta dei Satanisti cristiani
ma in pochi hanno resistito
la dignità dell'uomo si misura anche così...
113
114
Gli Illuminati di Baviera
sono tornati perché
non credevo in loro
sono tornati per la compensazione
sono tornati ed io ero lì
ad aspettarli affascinato
disperato
sono tornati perché
gli ho invocati
una maledizione
una leggenda
gli Illuminati di Baviera
la società esoterica dello ZeroAstro
gli Illuminati di Baviera
la società esoterica dello zeroAstro

li vedo davanti a me in alto


in pose stravaganti è impossibile
ma sono loro ridono come matti
l'élite la crema degli anarchisti
è un gioco di specchi
in mano hanno fili invisibili
che muovono persone dalla buona reputazione
come burattini i Presidenti girano impazziti

il batter d'ali di una farfalla


può provocare un tornado

115
è un gioco di specchi
guardo più in alto
ci sono i sinistri fratelli maledetti
il vecchio della montagna
il Conte
l'Aragonese
Amedeo Bordiga
Bhagwan
Aziz Mehmed Effendi
Toni ed Oreste
il filosofo maledetto con i suoi libri
e c'è una sedia vuota
non puoi fuggire dal passato

il batter d'ali di una farfalla


può provocare un tornado

è la loro vendetta
è la mia vendetta
una maledizione
una leggenda
gli Illuminati di Baviera
la società esoterica dello ZeroAstro
gli Illuminati di Baviera
la società esoterica dello ZeroAstro

sono sopra un banchetto lunghissimo


c'è tutta la città ed oltre
mangiano come lupi affamati
scherzano e deridono l'Unico
116
mangiano la mia carne bevono il mio sangue
cannibali e licantropi con la coscienza pulita
scherzano e deridono la vittima del sacrificio
cannibali e licantropi con la coscienza pulita
credono che il potere della parola
la potenza costituente
svanisca per sempre mangiando la carne
del caprone
li guardo ma non mi vedono
sono uno spettro
non sanno che il batter d'ali di una farfalla
può provocare un tornado

poi arriva lui con i suoi vestiti stracciati


con i suoi capelli corvini spettinati
con la sua bellezza innata
con la sua voce incantevole
mi parla
sono in ginocchio davanti (a Walter)
io ti ho rubato la vita
il suo volto cambia in continuazione
siamo vicini siamo la stessa persona

una maledizione
una leggenda
gli Illuminati di Baviera
la società esoterica dello ZeroAstro
gli Illuminati di Baviera
la società esoterica dello ZeroAstro
il batter d'ali di una farfalla
117
può provocare un tornado

118
Simonetti Walter

Biografia fantasy ucronica

Simonetti Walter, nato a Milano il 07/01/1971,


è un demone implacabile della negazione, un
portatore di luce, appartenente suo malgrado
all’Ordine Galattico della Stella “La Cultura”,
chiamato anche “Gli Illuminati”. Ultimo
dirigente del Partito dell’Anarchia, mascotte del
movimento del 77, cresciuto dai “cattivi
innominabili maestri”. Discendente di un
popolo maledetto che arriva dall’antica
Sumeria, di origini extraterrestri, gli Anunnaki.
Tra i suoi antenati troviamo Zorasrtaini,
Zeloti, Nizariti detti anche Assassini e i baschi.
Per semplificazione viene considerato un ebreo
rinnegato.
Un esperimento genetico lo ringiovanisce di 4
anni: nasce per l’anagrafe l’11/05/1975 a
Fossombrone. E’ soggetto a multi personalità,
e ha Disturbo borderline di personalità (1).
Risulta per scienziati, medici, religiosi essere
immortale e amorale. La super intelligenza
artificiale che sprigionava, e la sua memoria,
tramite interventi di lavaggio del cervello e
controllo mentale, se ne vanno per sempre
all’inferno. La dislessia l’accompagna per il
resto della sua vita. Ma resta un individuo
Unico, speciale, terrorista poetico, spia ed

119
agente provocatore doppiogiochista dello
SDECE, e gola profonda al servizio della Stasi,
cacciato con disonore dalla Legione Straniera.
La pubblicazione nel 2007 di blog su internet
segna per Simonetti Walter (l’ebreo che ride)
la fine della militanza in progetti più
direttamente postsituazionisti (e politici O_O)
nella scena subavanguardista internazionale.
Vere e proprie T.A.Z (1977-2000), come quelle
del Consiglio degli Unici, l’intervista al Moro
con il vecchio della montagna, la morte del
demone postmoderno, il Livello 14, il gruppo
TNT e i freak di Lucifero, il Nuovo Ordine
Mondiale, Gli Illuminati sezione mongoloidi di
Fossombrone (la compagnia fittizia). Poi
proseguita fino al 2006 con la diffusione di
bigliettini da visita locandine in luoghi
strategici, magici (locali alternativi, centri
sociali, vie e piazze di Bologna, Fano, Rimini,
Firenze, Milano, Parigi, la Realidad).
Ma “Simonetti Walter” non è solo un ex
anarchico stirneriano: é anche il nome di una
leggenda metropolitana, una setta ipersegreta,
piccola comunità iniziatica (macchina
desiderante nomadica), che raccoglieva
attorno a Walter alcuni dei suoi amici e
collaboratori. Su questa setta (società pirata),
realizzazione di una “violenta congiura
dissacrante” che sarebbe stata fondata
addirittura sul sacrificio umano di una vittima
consenziente, un importante dossier in gran

120
parte inedito fa ora per la prima volta piena
luce in queste pagine postmaterialiste.

121
(1) Disturbo borderline di personalità
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai a: Navigazione, cerca
Disambiguazione – Se stai cercando Organizzazione
(psichica) Borderline, vedi Organizzazione Borderline.

Il disturbo borderline è un disturbo di personalità che viene


sinteticamente descritto come grave patologia caratterizzata da
instabilità pervasiva dell'umore, delle relazioni interpersonali,
dell'immagine di sé, dell'identità e del comportamento, e una
più generale anomalia nella percezione del senso di sé.

DEFINIZIONE E QUADRO GENERALE [MODIFICA]

Il termine borderline deriva dall'antica classificazione dei


disturbi mentali, raggruppati in nevrosi e psicosi, e significa
letteralmente "linea di confine". L'idea originaria era riferita a
pazienti con personalità che funzionano "al limite" della psicosi
pur non giungendo agli estremi delle vere psicosi o malattie
gravi (come ad esempio la schizofrenia). Questa definizione è
oggi considerata più appropriata al concetto teorico di
"Organizzazione Borderline", che è comune ad altri disturbi di
personalità, mentre il disturbo borderline è un quadro
particolare.

Le formulazioni del manuale DSM IV e le versioni successive,


come pure le classificazioni più moderne internazionali (ICD-
10) hanno ristretto la denominazione di disturbo borderline fino
a indicare, più precisamente, quella patologia i cui sintomi sono

122
la disregolazione emozionale e l'instabilità del soggetto. È stato
proposto perciò anche un cambio di nome del disturbo.

Il disturbo borderline di personalità è definito oggi come


disturbo caratterizzato da vissuto emozionale eccessivo e
variabile, e da instabilità riguardanti l'identità dell'individuo.
Uno dei sintomi più tipici di questo disturbo è la paura
dell'abbandono. I soggetti borderline soffrono di crolli della
fiducia in sé stessi e dell'umore, tendono a cadere in
comportamenti autodistruttivi e distruttivi delle loro relazioni
interpersonali. Alcuni soggetti possono soffrire di momenti
depressivi acuti anche estremamente brevi, ad esempio
pochissime ore, ed alternare comportamenti normali.

Si osserva talvolta in questi pazienti la tendenza all'oscillazione


del giudizio tra polarità opposte, un pensiero cioè in "bianco o
nero", oppure alla "separazione" cognitiva ("sentire" o credere
che una cosa o una situazione si debba classificare solo tra
possibilità opposte; ad esempio la classificazione "amico" o
"nemico", "amore" o "odio", ecc.). Questa separazione non è
pensata bensì è immediatamente percepita da una struttura di
personalità che mantiene e amplifica certi meccanismi primitivi
di difesa.

La caratteristica dei pazienti con disturbo borderline è, inoltre,


una generale instabilità esistenziale. La loro vita è caratterizzata
da relazioni affettive intense e turbolente che terminano
bruscamente, e il disturbo ha spesso effetti molto gravi
provocando "crolli" nella vita lavorativa e di relazione
dell'individuo.

Il disturbo compare nell'adolescenza e concettualmente ha


aspetti in comune con le comuni crisi di identità e di umore che
caratterizzano il passaggio all'età adulta, ma avviene su una

123
scala maggiore, estesa e prolungata determinando un
funzionamento che interessa totalmente anche la personalità
adulta dell'individuo.

DIAGNOSI SECONDO IL DSM [MODIFICA]

Il disturbo di personalità borderline è un disturbo delle aree:


affettivo, cognitivo e comportamentale. Le caratteristiche
essenziali di questo disturbo sono una modalità pervasiva di
instabilità delle relazioni interpersonali, dell'autostima e
dell'umore e una marcata impulsività, che iniziano nella prima
età adulta ma possono comparire già nell'infanzia e sono
presenti in una varietà di contesti, come indicato da cinque (o
più) dei seguenti sintomi:

1. Frequenti ed immotivate oscillazioni dell'umore


2. Persistente instabilità nell'immagine di sé
3. Frequenti ideazioni suicide e/o comportamenti autolesivi
4. Senso cronico di vuoto e inutilità
5. Paura ingiustificata dell'abbandono, che spinge spesso a
comportamenti manipolatori e/o possessivi atti ad
evitare lo stesso
6. Comportamenti impulsivi in almeno due aree a rischio,
quali ad esempio: gioco d'azzardo, guida spericolata,
abuso di sostanze, disturbi dell'alimentazione, sessualità
promiscua o sregolata
7. Sintomi dissociativi infrequenti e, comunque, circoscritti
a periodi di particolare stress (para-allucinazioni)
8. Marcata disforia e reattività emotiva, incapacità di
controllare la rabbia e/o comportamenti eterolesivi
9. Oscillazione fra estremi di idealizzazione e svalutazione
all'interno delle relazioni interpersonali

124
DIAGNOSI DIFFERENZIALI [MODIFICA]

Disturbo depressivo maggiore (Depressione),


Distimia,
Disturbo bipolare,
Disturbo Post-Traumatico da Stress,
Disturbi dell'alimentazione,
Disturbo da abuso di sostanze psicoattive,
Disturbo somatoforme,
Disturbo narcisistico di personalità,
Disturbo antisociale di personalità.

TRATTAMENTO [MODIFICA]

È indispensabile un trattamento psicoterapico, anche se è molto


difficile portare a termine tale trattamento a causa dei frequenti
abbandoni da parte del paziente. Tali trattamenti possono durare
anni. Il livello dell'assistenza va dal trattamento ospedaliero al
trattamento ambulatoriale. Possono essere adottate psicoterapie
individuali, terapie cognitivo-comportamentali, terapie di
gruppo interpersonale, terapie familiari.

È consigliabile un approccio integrato tra psicoterapia e


farmacoterapia, quest'ultima a base di stabilizzatori dell'umore
(al litio si preferisce il valproato) ad ansiolitici, se necessari, ed
antidepressivi, i quali andranno sospesi al minimo sospetto
dell'inizio di un periodo di mania.

Antidepressivi [modifica]

Gli SSRI si sono dimostrati efficaci nell'alleviare l'ansia e la


depressione, come la rabbia e l'ostilità, associati in alcuni
pazienti affetti da questa patologia. Secondo alcuni ci vuole una
dose maggiore di SSRI per trattare i disordini dell'umore
125
associati al disturbo borderline di personalità[senza fonte] ed è
necessario un periodo maggiore affinché gli effetti benefici dei
medicinali appaiano, piuttosto che nella depressione.

Antipsicotici [modifica]

I nuovi antipsicotici atipici sono noti per avere degli effetti


migliori di quelli tipici. Gli antipsicotici sono anche usati per
trattare distorsioni del pensiero o false percezioni. L'uso degli
antipsicotici è generalmente di breve termine.

Una meta-analisi su due test casuali controllati[senza fonte], quattro


test non-controllati e otto casi, suggeriscono che parecchi
antipsicotici atipici come la clozapina, l'olanzapina, la
quetiapina e il risperidone, possono aiutare i pazienti affetti dal
DBP con sintomi para-psicotici, impulsivi e intenti suicidari.
Tuttavia, ci sono molti effetti collaterali attribuibili agli
antipsicotici atipici, quali la discinesia tardiva, il forte aumento
di peso corporeo e tutto ciò che ne consegue.

126
Post-fazione e
futuro anteriore
L’Ucronia Wanted Simonetti Walter è un racconto in
versi di fantapolitica. Con parole primitive l’autore si
avvicina a P.K. Dick, con in testa la scimmia di William
Burroughs.

In Italia c’è stata un conflitto di classe segreto senza


esclusioni di colpi. Lo Stato democratico, il Partito
Comunista, la Chiesa e neofascisti hanno condotto una
guerra segreta contro gli ebrei rinnegati (chiamati anche
demoni sumeri, anti italiani), una vera e propria quinta
colonna accusati di tradimento della nazione. Organizzati
nella Fazione Anarchica prima e poi nella narco-guerriglia
del Livello14.
Questa è la storia di un capro espiatorio di nome
Simonetti Walter e della sua lotta disperata contro i mulini
a vento, per la verità. Contro di lui lo Stato intero, ormai
nudo di fronte alle sentenze della Corte Europea per i
diritti dell’uomo e delle deliberazioni del Parlamento
Europeo, tenta il tutto per tutto per non smentire il suo
spettacolo degradante e ridicolo, ma sempre totalitario.
Viene ordinato alla fine del 2000, dopo la paura e il deliro
a Bologna e la ribellione prometeica avvenuta durante il
mese successivo, l’applicazione di un Sistema atroce per
l’annientamento psicofisico dell’Iconoclasta (prima che la
società cyber mediatica che tanto lo odia, lo incoroni Re
per una giorno). Prima che uno dei segreti di Pulcinella
dello Stato Italiano; La famigerata Klinica (creata dal
duce) che negli anni 70 fece esperimenti genetici su più di
120 minori, colpevoli di essere figli di anarchici e di
militanti dell'ultrasinistra, ritorni sulla bocca di tutti. Grazie
127
o per colpa di Simonetti Walter. Il mezzo per fermarlo si
chiama “Sistema Amerikano” (S.A.).

Il S.A. è un prodotto dell'uomo, uno dei metodi più


criminali per rieducare e distruggere una persona, una
vera e propria tortura, che l'attuale ordinamento
democratico populista usa nell'illegalità più nera. Fuori dal
diritto e dalla dignità umana agenti della contro rivoluzione
preventiva agiscono indisturbati, devono insabbiare con
ogni mezzo necessario l’infame storia dell’isola felice, che
è poi la storia di una Nazione. Che non ha saputo fare i
conti con il passato, con il suo peccato originale. Siamo
nel pieno dello stato d'eccezione con il consenso infame
della società civile e della borghesia colta, viola di
vergogna. Ci sono leggi speciali non scritte che lo
permettono, un lascito del fascismo che non è mai stato
distrutto veramente. Solo Marco Fanella non partecipa al
banchetto e si oppone alla persecuzione. Forse perché
non accetta questa forma di cannibalismo post moderno,
che rimane inalterato dai secoli della Santa Inquisizione,
antiche leggi mai cancellate quelle del sacrificio umano e
dell’ebreo come capro espiatorio. Dei vecchi cattivi
maestri che l'hanno allevato solo Mascalzone tenta un
approdo con i guanti per non sporcarsi, ma è fuori tempo
massimo. Gli altri si guardano bene dal nominarlo,
ripetono come una litania magica che Simonetti non fa
parte del Movimento è solo un pazzo infiltrato, un anti
italiano. L'accusa per la società benpensante e i post
stalinisti è di essere un agente provocatore al servizio
dell'Ordine della Stella ”La Cultura”, cioè una spia, un
killer della Francia. Per la sinistra Radical Chic, sempre
più lontana dal socialismo scientifico di K.Marx, è un
esperimento creato dai soliti scienziati ebrei, quindi un
sionista, appartenente al Mossad, un criminale di guerra.

128
Per l’estrema destra è un demone alieno che rappresenta
lo spirito anti-nazionale e fa parte del complotto degli
Illuminati per creare uno Stato Mondiale. Alla fine la
sentenza è la stessa quest'ebreo rinnegato, questo
anarchico strineriano, si è meritato questa folle
persecuzione, questo fac-simile di non vita.

Simonetti Walter è l’ultimo di quei Iconoclasti che hanno


riposto la loro causa su nulla. Questa storia è la fine della
leggenda spettacolare dell'Unico.

Non può essere recepito come pura finzione, questa


Ucronia narra di una distopia possibile il dubbio rimarrà
sempre nei nostri pensieri, perché Simonetti Walter è un
membro degli Illuminati - Partito Pop Anarchico; scrivere
queste pagine è costato sofferenza e dolore, in qualche
modo, il protagonista pretende da noi uno sforzo analogo,
oltre-umano: credere a tutto e cancellarci come lettori.

A∴A∴

Lega Socialista Marsigliese

129
Documenti
Così parlò Zarathustra

F. Nietzsche
3

Arrivato nella città più vicina, che sorgeva ai margini della


foresta, Zarathustra vi trovò una gran folla radunata sulla
piazza dei mercato: perché avevano detto che si sarebbe
visto un uomo camminare sulla corda. E Zarathustra così
parlò alla folla:

"Io vi insegno l’Oltreuomo. L'uomo è qualcosa che deve


essere superato. Che cosa avete fatto voi per superarlo?

Tutti gli esseri hanno finora creato qualcosa al di sopra di


se stessi: e voi volete essere il riflusso di questo grande
flusso e tornare piuttosto all'animale che superare
l'uomo?

Che cos'è la scimmia per l'uomo? Una risata o una


dolorosa vergogna. E proprio ciò dev'essere l'uomo per
l’Oltreuomo: una risata o una dolorosa vergogna.

Voi avete fatto la strada dal verme all'uomo, e molto c'è


ancora in voi del verme. Una volta eravate scimmie, e
ancora adesso l'uomo è più scimmia di qualunque
scimmia.

130
Ma anche colui che è più saggio tra voi, non è che un
dissidio, un essere ibrido fra la pianta e lo spettro. Ma vi
ordino io di diventare spettri o piante?

Vedete, io vi insegno l’Oltreuomo!

L’Oltreuomo è il senso della terra. La vostra volontà dica:


sia l’Oltreuomo il senso della terra!

Vi scongiuro, fratelli, rimanete fedeli alla terra e non


credete a quelli che vi parlano di speranze ultraterrene!
Essi sono degli avvelenatori, che lo sappiano o no.

Sono spregiatori della vita, moribondi ed essi stessi


avvelenati, dei quali la terra è stanca: se ne vadano pure!

Una volta il sacrilegio contro Dio era il sacrilegio più


grande, ma Dio è morto, e sono morti con Dio anche quei
sacrileghi. Commettere sacrilegio contro la terra è ora la
cosa più spaventosa, e fare delle viscere
dell'imperscrutabile maggior conto che del senso della
terra!

Un tempo l'anima guardava al corpo con disprezzo: e


allora questo disprezzo era la cosa più alta: essa lo
voleva macilento, orribile, affamato. Così pensava di
sfuggire ad esso e alla terra.

Oh, quest'anima era essa stessa ancora macilenta,


orribile e affamata: e la crudeltà era la voluttà di
quest'anima!

131
Ma anche voi, fratelli, ditemi: che cosa rivela il vostro
corpo della vostra anima? Non è la vostra anima povertà
e sporcizia e un miserabile benessere?

In verità, un fiume lutulento è l'uomo. E bisogna essere un


mare, per poter accogliere un fiume lutulento senza
divenire impuri.

Vedete, io vi insegno l’Oltreuomo: esso è questo mare, in


cui può inabissarsi il vostro grande disprezzo.

Qual è l'esperienza più grande che potete fare? Essa è


l'ora del grande disprezzo. L'ora in cui anche la vostra
felicità vi nausea, e così pure la vostra ragione e la vostra
virtù.

L'ora in cui dite: "Che importa la mia felicità? Essa è


povertà e sporcizia, e un miserabile benessere. E la mia
felicità dovrebbe giustificare la stessa esistenza?"

L'ora in cui dite: "Che importa la mia ragione? Ha essa


fame di sapere come il leone del suo pasto? Essa è
povertà e sporcizia e un miserabile benessere!"

L'ora in cui dite: "Che importa la mia virtù? Essa non mi


ha reso ancora furibondo. Come sono stanco del mio
bene e del mio male! Tutto ciò è povertà e sporcizia e un
miserabile benessere!"

L'ora in cui dite: "Che importa la mia giustizia? Non vedo


che io sia brace ardente. Ma il giusto è brace ardente! "

132
L'ora in cui dite: "Che importa la mia pietà? Non è la pietà
la croce sulla quale viene inchiodato colui che ama gli
uomini? Ma la mia pietà non è una crocifissione".

Parlaste già cosi? Gridaste già così? Oh, se vi avessi già


sentito gridare cosi!

Non il vostro peccato, ma la vostra moderazione grida


vendetta al cielo, la vostra avarizia nello stesso vostro
peccato, grida vendetta al cielo!

Dov'è la folgore che vi lecchi con la sua lingua? Dov'è la


follia che vi si dovrebbe inoculare?

Vedete, io vi insegno l’Oltreuomo: esso è questa folgore,


esso è questa follia!

Quando Zarathustra ebbe così parlato, uno di tra la folla


gridò: "Abbiamo ascoltato il funambolo abbastanza;
adesso vogliamo anche vederlo!". E tutta la folla rise di
Zarathustra. Da parte sua il funambolo, credendo che
quelle parole fossero rivolte a lui, sì mise all'opera.

Zarathustra invece guardò la folla meravigliato. Poi così


parlò:

"L'uomo è una corda, annodata tra l'animale e


l’Oltreuomo - una corda tesa sopra un abisso.

Un pericoloso andare al di là, un pericoloso essere in


cammino, un pericoloso guardarsi indietro, un pericoloso
rabbrividire e fermarsi.
133
Quel che è grande nell'uomo è che egli è un ponte e non
un fine: quel che si può amare nell'uomo è che egli è un
passaggio e un trapasso.

Io amo coloro che non sanno vivere se non come quelli


che vanno in rovina, perché essi sono quelli che vanno
oltre.

Amo i grandi disprezzatosi, perché essi sono i grandi


veneratori e frecce del desiderio dell'altra riva.

Amo coloro che non stanno a cercar prima una ragione


dietro le stelle per sacrificarsi e perire: ma che si
sacrificano alla terra perché la terra sia un giorno del
Oltreuomo.

Amo colui che vive per conoscere e che vuole conoscere


perché viva un giorno l’Oltreuomo. E così vuole la propria
fine.

Amo colui che lavora e inventa, per costruire la casa al


Oltreuomo e preparargli la terra, l'animale e la pianta:
giacché così egli vuole la propria fine.

Amo colui che ama la propria virtù: giacché la virtù è


volontà di perire e una freccia del desiderio.

Amo colui che non serba per sé neanche una goccia di


spirito, ma vuol essere in tutto lo spirito della sua virtù:
così egli passa come spirito sopra il ponte.

Amo colui che fa della sua virtù la sua inclinazione e la


sua fatalità: così egli vuole, per amore della sua virtù,
vivere ancora e non vivere più.
134
Amo colui che non vuole avere molte virtù. Una virtù è più
virtù di due, perché è più nodi a cui è annodata la fatalità.

Amo colui la cui anima si dissipa, che non vuole


ringraziamenti e che non restituisce: giacché egli dona
sempre e non vuole conservarsi.

Amo colui che si vergogna se il dado riesce a suo favore


e che allora si domanda: sono forse un baro? - giacché
egli vuole perire.

Amo colui che getta parole d'oro davanti alle sue azioni e
sempre mantiene ancor più che non prometta: giacché
egli vuole la propria fine.

Amo colui che giustifica gli uomini dell'avvenire e redime


quelli del passato: giacché egli vuole perire ad opera degli
uomini del presente.

Amo colui che castiga il suo dio, perché ama il suo dio:
giacché egli dovrà perire' per la collera del suo dio.

Amo colui la cui anima è profonda anche quando è ferita


e che Può Perire per una piccola vicenda: cosi egli passa
volentieri sopra il ponte.

Amo colui la cui anima è stracolma, sicché dimentica se


stesso, e tutte le cose sono in lui: così tutte le cose
diventano la sua fine.

Amo colui che ha libero spirito e libero cuore: così la sua


testa non è che le viscere del suo cuore, ma il suo cuore
lo spinge alla rovina.

135
Amo tutti coloro che sono come gocce grevi, le quali
cadono a una a una dalla nuvola scura incombente sugli
uomini: essi annunciano l'arrivo del fulmine e, come
annunciatori, periscono.

Vedete, io sono un annunciatore del fulmine e una goccia


greve che cade dalla nuvola: ma questo fulmine si chiama
l’Oltreuomo.

DELLA VIRTU' CHE DONA

Quando Zarathustra ebbe preso congedo dalla città, a cui


il suo cuore era affezionato e il cui nome è: Vacca
Pezzata, lo seguirono in molti, che si dicevano suoi
discepoli e si accompagnavano a lui. Così arrivarono a un
crocevia: qui Zarathustra disse loro che ormai voleva
proseguire da solo; perché amava andar solo. I suoi
discepoli gli porsero allora per commiato un bastone, sulla
cui impugnatura d'oro c'era un serpente che si
attorcigliava intorno al sole. Zarathustra ebbe piacere del
bastone e ci si appoggiò sopra; poi così parlò ai suoi
discepoli:

Ditemi, voi: come ha fatto l'oro a diventare il valore


supremo? Ha fatto così, che non è comune, è inutile ed è
rilucente e mite nel suo splendore; esso si dona sempre.

Solo come immagine riflessa della virtù suprema l'oro è


diventato il valore supremo. Simile all'oro riduce lo
sguardo di chi dona. Lo splendore dell'oro conclude la
pace tra sole e luna.

136
Non comune è la virtù suprema ed è inutile, essa è
splendente e mite nel suo splendore: una virtù che dona è
la virtù suprema.

In verità, io vi capisco bene, discepoli miei: voi aspirate,


come me, alla virtù che dona. Che cosa potreste avere
voi in comune con gatti e lupi?

Questa è la vostra sete, fare olocausto e dono di voi


stessi: e perciò avete la sete di accumulare nella vostra
anima tutte le ricchezze.

Insaziabilmente la vostra anima aspira a tesori e gioielli,


perché la vostra anima è insaziabile nella volontà di
donare.

Voi costringete tutte le cose a venire a voi e dentro di voi,


perché si riversino dalla vostra fonte come doni del vostro
amore.

In verità, un predone di tutti i valori deve diventare questo


amore che dona; ma io chiamo sacrosanto questo
egoismo.

C'è un altro egoismo, un egoismo miserrimo, affamato,


che vuol sempre rubare, l'egoismo dei malati, l'egoismo
malato.

Con l'occhio del ladro esso guarda tutto ciò che splende;
con l'avidità della fame misura colui che ha da mangiare
in abbondanza; e sempre striscia intorno alla tavola di chi
dona.

137
Attraverso tale bramosia parla la malattia, e un'invisibile
degenerazione; di un corpo infermo parla la ladresca
avidità di questo egoismo.

Ditemi, fratelli: che cosa è per noi cattivo e pessimo? Non


è la degenerazione? E la degenerazione noi sentiamo
sempre, là dove manca l'anima che dona.

Il nostro cammino va verso l'alto, dalla specie verso la


superspecie. Un orrore è invece per noi l'animo
degenerante che dice: "Tutto per me".

In alto vola la nostra mente: solo così essa è un simbolo


del nostro corpo, il simbolo di un'elevazione.

I simboli di tali elevazioni sono i nomi delle virtù.

Così va il corpo attraverso la storia, divenendo e lottando.


E lo spirito, che cos'è esso per il corpo? Araldo,
compagno ed eco delle sue lotte e vittorie.

Simboli sono tutti i nomi del bene e del male: essi non
esprimono, accennano soltanto. Uno stolto, chi ne vuol
scienza!

Fate attenzione, fratelli, a ogni ora in cui la vostra mente


vuol parlare per simboli: lì è l'origine della vostra virtù.

Accresciuto è allora il vostro corpo e risorto; con la sua


gioia delizia lo spirito, affinché diventi creatore ed
estimatore e amante e benefattore di tutte le cose.

138
Quando il vostro cuore ribolle largo e pieno, come un
fiume, benedizione e pericolo per i rivieraschi: lì è l'origine
della vostra virtù.

Quando siete al di sopra della lode e dei biasimo, e la


vostra volontà vuol comandare a tutte le cose, come la
volontà di uno che ama: lì è l'origine della vostra virtù.

Quando disprezzate le piacevolezza e il letto morbido, e


non potete mai coricarvi abbastanza lontano dai molli lì è
l'origine della vostra virtù.

Quando volete con una sola volontà, e questa svolta di


ogni fatalità si chiama per voi necessità: lì è l'origine della
vostra virtù. In verità, un nuovo bene e male è essa! In
verità, un nuovo profondo scrosciare e la voce di una
nuova sorgente!

E' potenza, questa nuova virtù; è un pensiero dominante


e intorno ad esso un'anima avveduta: un sole d'oro e
intorno ad esso il serpente della conoscenza.

Qui Zarathustra tacque un momento e guardò con amore


i suoi discepoli. Poi così continuò a parlare - e la sua voce
si era trasformata:

Rimanete fedeli alla terra, fratelli, con la potenza della


vostra virtù! li vostro amore che dona e la vostra
conoscenza servano il senso della terra! Così vi prego e
vi scongiuro.

139
Fate che essa non voli via dalle cose terrene e non sbatta
con le ali contro pareti eterne! Oh, ci fu sempre tanta virtù
che volò via!

Riconducete, come me, sulla terra la virtù che è volata via


- sì, riconducetela al corpo e alla vita: perché dia alla terra
il suo senso, un senso umano!

In cento modi volò via ed errò in passato sia lo spirito che


la virtù. Ahimè, nel nostro corpo alberga ancora tutto
questo delirio ed errore: essi sono diventati lì corpo e
volontà.

In cento modi hanno tentato e hanno sbagliato finora sia


lo spirito che la virtù. Sì, l'uomo è stato un esperimento.
Ahimè, molta ignoranza ed errore sono in noi diventati
corpo!

Non solo la ragione di millenni, ma anche la loro follia


erompe in noi. È pericoloso essere eredi.

Ancora lottiamo a passo a passo con il gigante Caso, e


sull'intera umanità ha sinora regnato l'assurdo, il senza
senso.

Il vostro spirito e la vostra virtù servano il senso della


terra, fratelli: e il valore di tutte le cose sia da voi stabilito
in modo nuovo! Perciò dovete essere combattenti! Perciò
dovete essere creatori!

Conoscendo si purifica il corpo; sperimentando coi sapere


si eleva il corpo; in chi conosce si santificano tutti gli
istinti; a chi così è elevato, l'anima si fa gioconda.

140
Medico, cura te stesso: così curerai anche il tuo malato.
Sia questa la sua cura migliore, che egli veda con i suoi
occhi colui che risana se stesso.

Mille sentieri ci sono, che non sono stati ancora percorsi;


mille forme di salute e nascoste isole della vita. Inesausti
e inesplorati sono ancor sempre l'uomo e la terra degli
uomini.

State attenti e udite, voi solitari! Dall'avvenire giungono a


noi venti segretamente alitanti; e alle orecchie fini giunge
la buona novella.

Voi solitari di oggi, voi che vi accomiatate, sarete un


giorno un popolo: da voi, che eleggeste voi stessi, si
formerà un popolo eletto - e da esso l’Oltreuomo.

In verità, un luogo di guarigione deve ancora diventare la


terra! E già alita intorno ad essa un profumo nuovo,
portatore di salute - e una nuova speranza!

Dette queste parole, Zarathustra tacque, ma come uno


che non ha ancora detto la sua ultima parola; a lungo
soppesò dubitoso il bastone nella mano. Infine così parlò
- e la sua voce si era trasformata:

Adesso andrò solo, discepoli miei! Anche voi, adesso


andatevene, e soli! Così voglio.

In verità, io vi consiglio : andate via da me e guardatevi da


Zarathustra! E meglio ancora: vergognatevi di lui! Forse vi
ha ingannati.
141
L'uomo della conoscenza deve non solo saper amare i
suoi nemici, ma anche saper odiare i suoi amici.

Si ripaga male un maestro, se si rimane sempre e solo un


discepolo. E perché non volete spennacchiare la mia
corona?

Voi mi venerate; ma come farete se un giorno la vostra


venerazione cadrà? Badate che non vi schiacci una
statua!

Dite che credete in Zarathustra? Ma che importa


Zarathustra? Voi siete i miei credenti: ma che importano
tutti i credenti?

Non vi eravate ancora cercati: allora trovaste me. Cosi


fanno tutti i credenti; perciò ogni fede è così poco
importante.

Ora io vi ordino di perdere me e di trovare voi; e solo


quando mi avrete tutti rinnegato ritornerò tra voi.

In verità, con altri occhi, fratelli, cercherò allora i miei


discepoli perduti; con un altro amore vi amerò allora.

E un'altra volta ancora dovrete essermi diventati amici e


figli di una sola speranza: allora sarò con voi per la terza
volta, per celebrare con voi il grande meriggio.

E il grande meriggio è quello in cui l'uomo si trova a metà


della sua parabola fra l'animale e l’Oltreuomo e celebra il
suo cammino verso la sera come la sua più alta
speranza: giacché quella è la via che porta a un nuovo
mattino.
142
Allora colui che tramonta benedirà se stesso, come uno
che passa dall'altra parte; e il sole della sua conoscenza
sarà per lui nel meriggio.

"Morti sono tutti gli dei. ora vogliamo che viva


l’Oltreuomo." - sia questa un giorno, nel grande meriggio,
la nostra ultima volontà!

Così parlò Zarathustra.

143
Indice

La provocazione è l’arte della libertà Pag. 3

La rivincita di Walter Pag 7

un angelo dalla parola spezzata Pag 9

Una storia tranquilla Pag. 11

I Pirati del ventesimo secolo Pag. 14

Ho sognato una Rapina Pag. 17

Il sapore della fuga Pag. 18

Il viaggio a Parigi di Tavor Pag.21

L’ebreo che ride Pag. 24

Il regno della paranoia Pag.27

la compagnia fittizia Pag.30

la mano di Elohim il Gobbo Internazionale Pag. 34

Paura e disgusto a Bologna Pag. 37

La difesa impossibile Pag. 40

144
Figli di un DIO minore Pag. 43

Un bambino impressionabile Pag. 46

La Roby la strega Pag. 49

Film -L'esplosione 1996 Pag. 52

I Fratelli Simonetti Pag. 55

Lobotomia Pag. 59

La rigenerazione l’ultimo pranzo di Gala Pag. 61

“Desaparecido” Pag. 64

Valentina Pag.67

Doppelgänger Pag.69

il vangelo è il seme della follia Pag. 72

Uno spettro si aggira per l'Europa Pag. 74

Un sogno a colori Pag. 76

lo scemo del villaggio Pag.78

20000 Anime Pag. 81

la falce 1980 Pag. 82

145
Il traditore dell'anarchia Pag. 84

Il sacrificio umano Pag. 86

il provocatore Pag. 88

TSO Pag. 90

Sentire le voci Pag. 93

la maschera del diavolo Messico 1996 Pag. 95

la festa di Halloween Pag. 98

Autodafé (“atto di fede") Pag. 100

Mindfucking Pag. 103

Io sono il Messia Pag. 106

La Setta dei satanisti cristiani Pag. 110

Illuminati di Baviera Pag. 114

Biografia fantasy ucronica Pag. 118

Disturbo borderline di personalità Pag. 121

Postfazione Pag. 126

Documenti Pag. 129

146
147

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