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SCUOLA

ALLENATORI
TECNICA

IL DRIBBLING
di Roberto Donadoni*

INTRODUZIONE

1) DEFINIZIONE E OBIETTIVI

1.2 Finte.
Il dribbling non pu prescindere dalla FIN-

a gara caratterizzata da

1.1 Finalit.

TA, che unazione il cui obiettivo

un alternarsi continuo delle

Il DRIBBLING la capacit di supe-

di trarre in inganno lavversario, va-

due fasi di gioco: di NON

rare con palla lavversario e rappre-

riandone i riferimenti percettivi, di equili-

POSSESSO e di POSSESSO

senta una soluzione che, quando riesce, d

brio e allungandone quindi i tempi di rea-

della palla.

un vantaggio immediato: la palla libera e

zione.

Lattacco e la difesa hanno

la superiorit numerica; perci si tratta di

diversa struttura organizzati-

unazione tecnico tattica individua-

La finta si compone essenzialmente

le che ha grande effetto ed incisivi-

di due elementi basilari: quello di

t sulla tattica collettiva.

inganno e quello intenzionale; lav-

va e quindi differenti comportamenti.

versario deve reagire al primo movimento

La fase difensiva deve essere intesa come


un sistema matematico, nulla lasciato

Schematicamente gli obiettivi si possono

di inganno come se fosse quello intenzio-

al caso ed ogni movimento ed atteggia-

individuare come segue:

nale, che avverr invece non appena lavversario stesso risulter sbilanciato.

mento del singolo ha una logica conosciuta dai propri compagni; esclusa

Dribbling - gesto tecnico di guida della

qualsiasi soluzione istintiva e non c

palla finalizzato al superamento di uno o

spazio per la fantasia, anzi essa molto

piu avversari per:

pericolosa, perch rischia di risultare

- Conquistare spazio avanti

inattesa

- Calciare (tiro)

e quindi imprevedibile per i

Legenda
Movimento con palla
Movimento senza palla
Movimento di inganno (finta)

compagni, con la conseguenza eventuale

- Trasmettere la palla (passaggio)

di creare deleteri squilibri.

- Trasmettere la palla (cross)

Passaggio - cross

- Contromisura alla pressione: lazione in-

Movimento palla

La fase di possesso, pur essendo organiz-

dividuale di pressione dellavversario vie-

zata come tempi di gioco e come occupa-

ne neutralizzata dal suo superamento,

zione razionale di spazi, meno matema-

ottenendo una situazione momentanea

tica; anche in una logica di movimento or-

di palla libera e superiorit numerica, che

ganizzato, lascia sempre spazio alla fan-

impedisce ai difendenti, di conseguenza,

Palla

tasia individuale, intesa come scelta di ti-

anche lattuazione del pressing in senso

Conetto

po, luogo e modalit di movimento, in mo-

collettivo.

Paletto

do da risultare imprevedibile per gli avver-

Difendente
Attaccante
Portiere

Istruttore - allenatore

sari. Consente inoltre la possibilit di usa-

- Con difendente di fronte

re unarma micidiale: lAZIONE INDIVI-

- Con difendente di lato

DUALE (DRIBBLING ).

- Con difendente da dietro


- Con difendente nello spazio

*Tesi di fine studio del Corso Master 2001/2002


per labilitazione ad allenatore professionista di
1 Categoria.

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Mentre il movimento di inganno non deve

Finte in attacco:

dellincremento delle capacit coordinati-

avvenire n troppo lentamente n troppo

Fanno credere che abbia inizio unazione

ve, labilit tecnica specifica legata alla

rapidamente, il movimento intenzionale

pericolosa ben precisa (Fig.3).

finta e al dribbling senza dubbio la gui-

dovr invece avvenire il pi rapidamente

da della palla, che permette al calciato-

possibile.

re di spostarsi nello spazio con lattrezzo


orientandosi nelle diverse direzioni.

Schematicamente i vari tipi di finta


si possono individuare come segue:

2.2 Consapevolezza della scelta:

Finte - azioni composte da movimenti di

importante conoscere quando poterlo ef-

inganno e intenzionali al fine di sbilancia-

fettuare, finalizzando il gesto tecnico in ri-

re uno o pi avversari tramite:

flesso alle proprie decisioni, e quindi ope-

Finte attive:

rando delle scelte tattiche.

Lattaccante attivo e induce lavversario

La libert di poter eseguire un dribbling,

ad anticipazioni errate di movimento,

infatti, non un valore assoluto: essa ha

quindi ad unerrata reazione (Fig.1).

Finte in difesa:

dei limiti determinati dal fatto che, in caso

Fanno pensare ad errori potenzialmente

di insuccesso, non deve emergere una si-

sfruttabili dallavversario (Fig.4).

tuazione immediatamente pericolosa per


la propria squadra; quindi in generale non
si deve cercare di effettuare un dribbling
quando ci troviamo senza copertura alle
spalle.
La consapevolezza della scelta espressione di capacit cognitive che permettono la riuscita dellazione motoria e che
determinano quel senso tattico necessario per trovare la soluzione giusta, fina-

Finte passive:

lizzando le proprie decisioni.

Lattaccante effettua delle pause intenzio-

Finte che modificano il tempo e lo

nali e lascia al difensore il ruolo attivo ( in

spazio:

2.3 In questo senso risulta determinante

pratica la prima mossa), per poi reagire

Cambi di direzione, di ritmo, di velocit.

laspetto di carattere psicologico rappre-

(Fig.2).

sentato dalla PERSONALITA dellindi2) PREREQUISITI

viduo, che significa:

2.3.1 Controllo emotivo, lindividuo

PREREQUISITI fondamentali per sviluppa-

pensa e agisce con lucida percezione del

re unottima capacit di dribbling sono:

giusto momento e dello spazio idoneo, canalizzando le proprie energie mentali uni-

2.1 Labilit tecnica e cio la padronan-

camente allobiettivo prefissato, cio il su-

za della palla, quindi perfetta coordinazio-

peramento dellavversario.

ne: se, in generale, per lapprendimento

2.3.2 Fiducia, lindividuo consapevole

dei gesti tecnici, il palleggio sta alla base

della propria scelta e dei propri mezzi ed

effettua la propria azione con la convinzio-

movimento rappresentano la qualit pi

quello muscolare e scheletrico (incremen-

ne di poter superare lavversario. Lindivi-

raffinata del movimento stesso. Sono ca-

to delle capacit condizionali).

duo inoltre non dubita del riconoscimento,

pacit strettamente connesse alla matura-

E ovvio che carenze di tipo coordinativo

da parte degli altri (allenatore, compagni,

zione del sistema nervoso che regola la-

sono difficilmente recuperabili dallatleta

ecc.), delle proprie attitudini al dribbling.

zione motoria. Lazione motoria si articola

adulto, per quanto evoluto dal punto di vi-

Un eventuale errore non deve compromet-

schematicamente su tre livelli:

sta tattico e fisico. Testimonianza ne sono

terne il successivo comportamento.

a) movimento volontario;

le lacune che possiamo osservare anche da

2.3.3 Responsabilit, lindividuo non

b) movimento automatizzato;

parte di giocatori di alto livello o, comun-

sottovaluta le capacit e le caratteristiche

c) movimento riflesso.

que, professionisti. Da ci potremmo trarre

dellavversario, non abusa della fiducia ac-

Lincremento di queste capacit, tra-

innumerevoli spunti di riflessione per una-

cordatagli, evita di compiere scelte tecni-

mite unadeguata progressione di adde-

deguata pianificazione dei sistemi di alle-

camente improbabili e, soprattutto, tatti-

stramento e consolidamento del gesto tec-

namento, soprattutto in ambito giovanile.

camente troppo rischiose per la propria

nico, ci consente, nel tempo, di passare

squadra, dimostrando di saper interpreta-

dalla semplice espressione di un gesto vo-

Come per tutti i gesti tecnici e di tattica

re, in varie occasioni, i momenti di gara.

lontario (coordinazione generale o grezza)

individuale, finta e dribbling necessita-

allautomatizzazione del gesto stesso (co-

no dunque, per unadeguata esecuzione,

Un dribbling utile rappresenta, quindi,

ordinazione speciale o fine), con il risulta-

di un buon livello coordinativo, espres-

unespressione notevole di intelli-

to fondamentale di eseguire azioni moto-

sione di specifiche capacit:

genza calcistica, frutto dellestro, della

rie anche complesse, come appunto finta e

fantasia e dellinventiva personale.

dribbling, con minore impegno del Siste-

3.1 Differenziazione: permette di gra-

Operando scelte di tipo cognitivo, tramite

ma Nervoso Centrale e, quindi, con note-

dualizzare lentit degli stimoli motori,

labilit tecnica specifica di guida della

vole economia di carico psicofisico.

controllando il movimento in maniera fine.

palla, affinata per mezzo di specifici eser-

Si giunge in questo modo alla destrezza

Le esercitazioni con palla mirano al mi-

cizi di coordinazione, il calciatore attua la

nellesecuzione del gesto calcistico.

glioramento della sensibilit tramite lal-

miglior soluzione possibile nello spazio e

Le capacit coordinative sincremen-

ternanza dei processi di contrazione e de-

nel tempo pi idonei.

tano soprattutto nella fascia di et tra i 6

contrazione muscolare.

e i 12 anni, la cosiddetta et doro della

Esempio di allenamento in situazione di

3) CAPACIT COORDINATIVE SPECIFICHE


E TAPPE DI APPRENDIMENTO

motricit , in quanto a questa et il bam-

gioco: dalla fascia laterale guida della pal-

bino si esprime attraverso il movimento

la libera, poi 1:1 in spazio limitato, poi gui-

Finta e dribbling, dunque, si apprendono o

spontaneo e, quindi, una corretta attivit

da della palla sul fondo e infine cross pre-

sono capacit innate?

stimola sensibilmente tutti i sistemi e gli

ciso per un compagno (Fig.5).

Penso che, se vero che alcuni talenti

apparati.

esprimono notevole qualit esecutiva sen-

Inoltre questa unet in cui esiste parti-

za particolari apprendimenti, altrettanto

colare motivazione e disponibilit ad ap-

vero che molti, attraverso una progressio-

prendere.

ne di lavoro adeguata, possono sviluppare

Unulteriore rielaborazione e automatizza-

e mantenere nel tempo un notevole livello

zione di quanto appreso avviene durante

di abilit.

let delladolescenza, fino al completa-

Le capacit coordinative permettono

mento del processo di maturazione del si-

al calciatore di organizzare e controllare il

stema nervoso che avviene di pari passo a


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3.2 Equilibrio: permette di mantenere la

a sinistra e deve affrontare il portiere ve-

3.6 Ritmo: permette di effettuare una-

posizione ideale dei segmenti corporei ed

locemente, prima di essere raggiunto dal

zione motoria con un tempo di esecuzione

il giusto contatto con il terreno, sia in fase

secondo giocatore (Fig.7).

adeguato,

con la giusta successione e

statica che dinamica, recuperando conti-

sincronizzazione dei movimenti.

nuamente una situazione di stabilit pre-

Questa capacit abbinata e spesso inte-

caria. Questa capacit abbinata e spesso

ragisce con:

interagisce con:

Al segnale

3.7 Adattamento e trasformazione:

3.3 Combinazione o accoppiamento:

permette di adattarsi ad una nuova

permette di collegare diversi movimenti o

situazione modificando, rapidamente, un

gesti isolati utilizzandoli in una successio-

piano dazione previsto con uno pi effi-

ne adeguata.

cace.

Esempio di allenamento in situazione di

Esempio di allenamento in situazione di

gioco: in uno spazio delimitato ( es. un

3.5 Reazione motoria: consente di rea-

gioco: 2 giocatori, uno davanti allaltro.

quadrato ), 2 giocatori partono da 2 verti-

gire il pi adeguatamente e rapidamente

Il primo giocatore esegue un percorso di

ci, arrivano a contatto, al centro, spalla

possibile a stimoli di varia natura, che pos-

guida della palla, mentre il secondo deve

contro spalla staccando di testa, alla rica-

sono essere previsti o imprevisti, in rela-

imitarlo nel tempo, nel ritmo di esecuzione,

duta effettuano una capovolta e corrono

zione al compito richiesto.

nella direzione ecc. Ad un segnale presta-

per impossessarsi di un pallone andando,

Esempio di allenamento in situazione di

bilito il secondo giocatore ferma la palla e

infine, al tiro in porta (Fig.6).

gioco: in uno spazio delimitato

cerca di rubarla al primo giocatore, che

( es. un quadrato ), 2 giocatori si trovano

eseguir un 1:1 per andare al tiro (Fig.9).

tiro

al centro di due lati uno di fronte allaltro.


In ogni vertice ce un conetto.
Al comando destra oppure sinistra
oppure di numeri precedentemente stabi-

Contatto e
capovolta

via!

liti, i giocatori aggirano di scatto il relativo


conetto e si contendono un pallone al cen-

guida
palla

tro del quadrato cercando di portarlo sul


lato opposto (Fig.8).
3.4 Orientamento: permette di percepire i giusti riferimenti per determinare la
posizione del proprio corpo nello spazio, in
riferimento alla palla, agli avversari, ai

Destra!

3.8 Valutazione spazio-temporale:

compagni, alla porta ed altro.

permette lesatta percezione delle traiet-

Esempio di allenamento in situazione di

torie e della velocit della palla.

gioco: un giocatore, di spalle alla porta,


scambia il pallone con un secondo gioca-

3.9 Anticipazione: consente di intuire lo

tore di fronte : ad un segnale prestabilito il

sviluppo dei movimenti dei giocatori e del-

giocatore di spalle si gira a destra oppure

la palla.

Parlando di abilit di finta e dribbling po-

Esempi:

natura tattica. Le caratteristiche del singo-

tremmo condensare queste capacit defi-

- palleggi di vario tipo, con palla piccola

lo mostrano una precisa fisionomia.

nendo il risultato finale come fantasia

(tipo ritmica);
Esempio di allenamento in situazione di

motoria, che permette di utilizzare effi-

- palla bloccata tra il polpaccio e la coscia,

cacemente tutti i movimenti presenti nel-

in equilibrio monopodalico, mantenere

gioco: 2:2 in fascia laterale.

la propria memoria, esprimendo un

lequilibrio senza far cadere la palla. Si ri-

Il giocatore B esegue uno marcamento

proprio stile personale e la necessaria im-

pete con cambio dellarto di appoggio,

lungo per poi venire incontro sulla fascia

prevedibilit.

bloccando la palla tra la coscia e laddo-

laterale; in quel momento il giocatore gli

me o la coscia e la fronte;

trasmette la palla ed effettua unazione di

4) FASI OPERATIVE (METODOLOGIA)

- in equilibrio monopodalico su un arto,

sovrapposizione (Fig. 11).

pianta del piede della gamba sollevata

E forse utile ricordare e sottolineare che le

sopra un pallone, si eseguono movimen-

capacit coordinative utili per fintare e

ti di avvicinamento e allontanamento

crossare, ma anche in generale, non sono

della palla, di spostamento in ogni dire-

indipendenti luna dallaltra, e quindi ogni

zione, di circonduzione in senso orario e

proposta, quale ne sia la forma, va ad in-

antiorario. Si ripete con cambio dellarto

crementare pi capacit e a stimolare vari

di appoggio.

processi sia nervosi che muscolari.


4.3 Acquisizione del gesto tecnico specifi4.1 Fondamentale , per, la pro-

co di guida della palla, tramite esercizi

gressivit del carico proposto, che

preparatori e di addestramento specifi-

dipende essenzialmente da:

co.(es.Fig.10)

1) et del soggetto
2) velocit di esecuzione, che va sempre rapportata al livello di padronanza

alvia
1:1
con portiere

del gesto tecnico dellindividuo.

Ricevuta palla, B guida la palla puntando


al centro per dribblare uno dei difendenti
e cercare la conclusione. Egli dovr valutare il comportamento dei difendenti, decidendo se insistere nel dribbling o servire, a

3) numero e variazione degli stimo-

sua volta, il compagno (Fig.12).

li necessari per poter organizzare e riorganizzare il movimento di finta e


dribbling:

solo esterno

spazio utilizzato, numero

dei giocatori presenti, distanze tra i


giocatori, tempo di esecuzione richie-

solo interno

sto ecc.

B
A

Un corretto apprendimento dovr, quindi,


rispettare il criterio della progressivit

4.4 Valutazione dellabilit indivi-

osservando determinate fasi operative:

duale specifica di finta e dribbling,


tramite proposte in situazione, in cui

4.2 Ricerca dei requisiti di sensibilit,

la guida della palla non sar pi fine a se

tramite esercizi che vanno a stimolare le

stessa, ma finalizzata ad ottenere uno sco-

4.5 Perfezionamento in funzione del

strutture percettive.

po ben preciso, e quindi con obiettivi di

gioco collettivo, tramite proposte in


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forma di gara e con difficolt superiori a

saggio dal gesto tattico in senso indivi-

giocatore conoscere alcune regole:

quelle della gara.

duale a quello collettivo, cio ottenere su-

- Conoscenza del lato debole dellavversario;

periorit numerica con palla libera.

- attacco dalla parte del piede pi avanzato dellavversario, che si trova in posizio-

4.6 Padronanza del gesto in gara, con


E fondamentale che le fasi 4.1 - 4.2 - 4.3

5) PROPOSTE PER IL PERFEZIONAMENTO


E LA PADRONANZA DEL DRIBBLING

- se lavversario in divaricata laterale, oc-

vengano sviluppate, ovviamente, gi nei

Le proposte devono ricalcare sempre situa-

corre costringerlo, con adeguate finte, ad

primi anni di addestramento giovanile e,

zioni di gioco reali, che sono varie e molte-

un equilibrio precario e saltarlo dalla

perci, vanno incentivate fin dalle prime fa-

plici. Se il giocatore dotato di una buona ca-

parte dove risulta sbilanciato;

sce di et, tramite esercitazioni e proposte

pacit di dribbling esprime, dal punto di vi-

- nel puntare lavversario, occorre acquistare

in situazione mirate, con difficolt progres-

sta della tattica individuale, delle scelte ap-

velocit pur controllando la palla e cercare,

sivamente crescenti. Si tratta di tutte le

propriate, queste potranno essere applicate

nei limiti del possibile, di coprire la palla per

esercitazioni e le proposte in situazione che

a prescindere dal modulo di gioco adottato.

non favorire il contrasto del difendente.

permettono di acquisire i necessari i prere-

E naturale che, come criterio di scelta per

quisiti tecnici. Tra queste esercitazioni, in

lallenamento, lallenatore privilegi le si-

ordine crescente di difficolt, possiamo ri-

tuazioni relative al proprio modulo, ma

cordare lesecuzione dei movimenti di:

non sono gli schemi collettivi ad esaltare

Appunti tratti dalle lezioni dei Dott. R. Cla-

- Taglio di interno ed esterno

le doti individuali. Si tratta, tramite i giusti

gluna e F. Ferrari.

- Forbice semplice di interno e di esterno

movimenti di reparto e di squadra, di met-

Articoli tratti dal Notiziario del Settore

- Richiamo della palla a 180 e richiamo a V

tere a disposizione del collettivo labilit

Tecnico.

- Affondo e doppio affondo

del singolo nel dribbling, creando i pre-

C. Ferrante A. Cristi : articolo tratto da Il

- Sospensione e ripartenza

supposti tattici per valorizzarne le partico-

Nuovo Calcio Ottobre 2000.

- Giravolta

lari caratteristiche.

G. Di Guida F. Casella : Addestramento

- Forbice a rientrare di 180 e forbice com-

Prescindendo, quindi, dalle caratteristiche

dei giovani calciatori

strettamente personali, necessario per il

Edizioni Nuova Prhomos, 2000.

tutte le possibili variabili di natura tattica.

posta
- Doppia forbice e suola con forbice
- Cambi di direzione con palla dietro la
gamba di appoggio.
Le fasi 4.5 4.6 di perfezionamento e padronanza del gesto in gara, di conseguenza, sono da sviluppare solo dopo avere acquisito una certa base di abilit, in riferimento, soprattutto, ai suddetti aspetti coordinativi. Latleta di buon livello, in possesso cio dei necessari prerequisiti, deve
essere messo in condizione di poter applicare adeguatamente labilit acquisita in
chiave tattica.
Lallenamento al dribbling persegue,
quindi, lobiettivo fondamentale di pas10

ne di divaricata antero-posteriore;

BIBLIOGRAFIA

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