Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
risultano due scale, la VOC (Validation Of Cognition)2 e la SUDS (Subjective Units of Distress Scale)3, entrambe scale a modalit unica (single item
scale) di tipo auto-ancorante.4
Premesso che ogni singolo stadio rappresenta una fase vitale per la riuscita del metodo e che ogni fase propedeutica per la successiva, di particolare rilievo sono la fase dellassessment e quella della desensibilizzazione. La prima consiste nellaccedere al ricordo traumatico e misurarne gli
aspetti primari, definiti ICES (Immagine, Cognizioni, Emozioni, Sensazioni fisiche), nonch lanalisi dei triggers, i fattori scatenanti, ovvero circostanze attuali, come stimoli ed eventi, che stimolano il sintomo attraverso
quello che viene definito condizionamento di secondo ordine. Questo condizionamento si riferisce a tutte le risposte condizionate che legano i disagi
emotivi a stimoli che di per s non risultano minacciosi (Shapiro, 2002). Di
conseguenza anche uno stimolo neutro potrebbe divenire uno stimolo scatenante gli stessi disturbi dellevento originale.
La fase della desensibilizzazione quella della stimolazione vera e propria. Ha come obiettivo laccesso al ricordo target, fonte di malessere, e si
propone di desensibilizzarlo fino a che lo stesso ricordo si colleghi a reti
pi adattive. Il metodo quello di effettuare una serie di stimolazioni in cui
il paziente segue con i movimenti oculari il dito indice e medio del terapeuta che si spostano da destra a sinistra e viceversa con un ritmo abbastanza
veloce ma stabile in una sequenza di circa 25-30 movimenti. Dopo ogni set
di stimolazioni segue un feedback da parte del paziente. Durante questa fase opportuno che il terapeuta presti molta attenzione ai segnali non verbali e al linguaggio corporeo del paziente. La stimolazione prosegue finch il
valore dato dal paziente alla SUDS (Scala di unit di disturbo soggettivo)
pari a zero, ovvero associa il valore nessun disturbo al ricordo in questione. La fase successiva, quella dellinstallazione della cognizione positiva
prosegue fino a che il paziente associ il massimo valore alla scala VOC
(Scala di validit cognitiva). Seguono le restanti fasi fino alla fase della rivalutazione, ovvero riaccedere, allinizio della seduta successiva, al ricordo
target della seduta precedente per valutare se esiste ancora una rimanenza
di disturbo.
Campi dazione dellEMDR: il PTSD
Da quanto finora esposto risulta chiaro che il metodo EMDR pu essere
applicato per il trattamento di disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti. Questo tipo di disturbi comprende nello specifico (DSM 5, 20014,
p.307):
5
6
rendere
conto
ipnotica. Secondo i due autori la tecnica ipnotica pu essere impiegata prima, durante e dopo lintervento con lEMDR. Lesercizio del posto al
sicuro un esempio concreto di come lipnosi pu essere impiegata prima
della stimolazione bilaterale; inoltre la psicoterapia ipnotica sembrerebbe
facilitare il lavoro con lEMDR in pazienti che presentano problemi a
tollerare emozioni intense, conferendo loro maggior controllo e sicurezza
(Beere et all., 2001). Linizio della psicoterapia attraverso lipnosi poi da
consigliarsi quando il paziente estremamente diffidente ha paura di
essere spinto in direzioni che non pu controllare e, per tale motivo, con
lEMDR pu scegliere di rendere impraticabile qualunque tentativo di
lavoro diretto. Un preventivo lavoro permissivo ed indiretto con la
psicoterapia ipnotica pu essere fondamentale in quanto mostra
chiaramente al paziente che il controllo pu e deve essere sempre nelle sue
mani (Giannantonio e Boldorini, 2001, p.5).
Allo stesso modo lipnosi pu essere impiegata durante una seduta di
EMDR quando il paziente ha avuto accesso ad emozioni eccessivamente
disturbanti. La trance ipnotica pu essere quindi sfruttata come un
particolare momento che consente al paziente sia di somatizzare la recente
esperienza, fortemente emotiva, sia di esaminare con maggiore discrezione
e lentezza larea di lavoro che si sta per affrontare (Giannantonio e
Boldorini, 2001). Ugualmente si pu utilizzare lipnosi come momento
conclusivo di una seduta EMDR quando il paziente risulta eccessivamente
stanco, disturbato dallimpatto emotivo della seduta o necessita
semplicemente di recuperare le energie.
Da quanto esposto finora si pu dedurre che lEMDR pu essere vista
come un approccio che abbia effettivamente integrato tecniche della
psicoterapia ipnotica, ciononostante bisogna riconoscere il merito
allEMDR di aver prodotto metodologie di intervento standardizzate,
quindi pi verificabili (Giannantonio e Boldorini, 2001).
LEMDR e la terapia ipnotica, data la loro predisposizione ad integrarsi
lun laltra, rappresentano una forte potenzialit per la psicoterapia e per il
trattamento del disturbo post-traumatico da stress. A tal fine utile esporre
brevemente dei casi presenti in letteratura per meglio comprendere il
potenziale che scaturisce dallintegrazione di queste due tecniche durante
un percorso psicoterapico.
Caso 1 (Beere et all., 2001).
Il caso inerente una donna di 34 anni a cui fu diagnosticato un disturbo
post-traumatico da stress (PTSD). Il suo disturbo fu conseguente ad un
incidente dauto in cui lei era la conducente. La donna riusc a salvarsi, ma
tipico delle persone che sono state vittime di abusi sessuali da parte di una delle figure
genitoriali (nella maggior parte dei casi il padre) sviluppare sentimenti di rabbia verso laltra
figura genitoriale (la madre), che era al corrente di ci che avveniva e che non metteva in
atto nessun comportamento di protezione verso il figlio/la figlia abusata, preferendo rimanere al di fuori e talvolta negando la realt. Episodi del genere sono quelli che Baranello definisce microtraumi (Baranello , 2001), ovvero dei traumi che non minacciano direttamente
la vita del paziente, ma che contribuiscono, tramite la loro reiterazione, a sviluppare dei disturbi della personalit; uno tra questi il disturbo borderline di personalit, caratterizzato
da un trauma inerente relazioni interpersonali che si ripete nel tempo; gli abusi sessuali sono
tra le cause primarie affinch si instauri un disturbo del genere. probabile, dal punto di
vista di chi scrive, che la paziente in questione presenti dei tratti inerenti questo disturbo (essere stata abusata, instabilit delle relazioni interpersonali, degli obiettivi personali e degli
affetti, impulsivit e ostilit).
Discussione.
Dalla presente trattazione possibile concludere che lEMDR
rappresenti una integrazione di alcune tecniche ipnotiche che sono state
appunto inserite in un modello standardizzato. Un ulteriore elemento a
conferma di ci rappresentato dalla recente scoperta (1987) dellEMDR
ad opera di Francine Shapiro. Se si volesse paragonare la scoperta
dellEMDR con quella dellipnosi si di fronte a centoquarantaquattro anni
di differenza, riferendosi al 1843, anno della pubblicazione dellopera di
James Braid, che per primo coni il termine ipnosi; tralasciando quindi gli
anni di Mesmer, del marchese di Puseygur e dellAbate Faria, che
utilizzarono anchessi tecniche simili a quelle che, successivamente, furono
affinate e incorporate nella tecnica ipnotica.
Non comunque negli intenti di questa trattazione screditare lEMDR o
non riconoscere le sue potenzialit. Le due metodiche presentano molti
punti in comune (entrambe fanno riferimento alle risorse del paziente;
entrambe sono efficaci nellintervento sulla memoria procedurale; entrambe
hanno una grande capacit di integrare stati di coscienza) e, in virt di
queste caratteristiche, possono ragionevolmente essere combinate tra loro
nel trattamento del disturbo post traumatico da stress, come si avuto
modo di osservare dallesame dei casi presentati.
Bibiliografia:
Amandolia Rose Marie (1998), A narrative constructivist perspective of
treatment of PTSD with Ericksonian Hypnosis and EMDR. American
Academy of experts in traumetic stress.
American Psychiatric Association (2014). DSM 5-Manuale Diagnostico e
statistico dei Disturbi Mentali. Milano: Raffaello Cortina.
Baranello M. (2001), Introduzione al concetto di trauma: trauma sociale,
trauma relazionale e microtrauma. Roma, SRM Rivista di psicologia.
Beere Donald, Simon Melinda e Welch Kennet (2001), Recommendations
and illustrations for combining hypnosis and EMDR in the treatment of
psychological trauma. American Society of Clinical Hypnosis, 43, pp.
220-231.
Cagnoni Federica e Milanese Roberta (2009), Cambiare il passato superare le esperienze traumatiche con la terapia strategica. Milano, Salani.
Dargenio Ruggero e Gorello verusca (2015), EMDR e Ipnosi. IX Congresso internazionale della Societ italiana di Ipnosi: Embodied Languages I linguaggi del corpo alla luce del contributo delle Neuroscienze e
delle esperienza ipnotica. Orvieto, 2730 Maggio 2015.
Devilly, G.J., Spence, S.H., Rapee, R.M. (1998), Statistical and reliable
change with eye movement desensitization and reprocessing: Treating a
trauma within a veteran population. Behavior Therapy, 29, pp. 435-455.
DOI: 10.1016/S0005-7894(98)80042-7.
Diamond G., Davis O. e Howe D. (2008), Heart rate variability as a quantitative measure of hypnotic depth. Journal of Clinical and experimental
hypnosis, 56(1), pp. 1-18. DOI: 10.1080/00207140701672961
Elofsson O., Von Scheele B., Theorell T. e Sondergaard P. (2008), Physiological correlates of EMDR. Journal of Anxiety disorders, 22(4), pp.
622-634.
EMDR International Association (2003-2012), EMDRIAS definition of
EMDR.
Ercolani Anna Paola e Perugini Marco (2003), La misura in psicologia.
Milano, Led.
Erickson Milton, Rossi Ernest e Rossi Sheila (1979), Tecniche di suggestione ipnotica induzione dellipnosi clinica e forme di suggestione indiretta. Roma, Astrolabio.
Giannantonio Michele (2001), Eye Movement Desensitization and Reprocessing (E.M.D.R.) e psicoterapia del Disturbo Post-Traumatico da
Stress: considerazioni critiche e linee di tendenza. Rivista di psicoterapia
Cognitiva e Comportamentale, 1, pp. 5-23.
Giannantonio Michele e Boldorini Anna Laura (2001), Psicoterapia ipnotica e eye movement desensitization and re processing (EMDR): influenze, differenze, integrazione. Atti del XII Congresso Nazionale A.M.I.S.I.
(Associazione Medica Italiana per lo Studio della Ipnosi), Ipnosi del
2000: il pensiero di Milton Erickson e dei neo-ericksoniani, Milano,
Novembre 2001.
Giannantonio Michele (2000), Trauma, psicopatologia e psicoterapia.
Lefficacia della psicoterapia ipnotica e dellEye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR). Attualit in psicologia, 3 pp.336-345.
Gunter Raymond e Bodner Glen (2008), How eye movements affect unpleasant memories: support for a working-memory account. Behaviour research
and
therapy
46(8),
pp.
913-931.
DOI:
10.1016/j.brat.2008.04.006.
Janet Pierre (1893), The mental state of Hysterics. Paris, Rueff.
Langelotti Vincenzo (2009), EMDR: evoluzione dellipnosi clinica o negazione della verit ipnotica? In A.A.V.V. (2009), Levoluzione clinica
dellipnosi. A cura di Camillo Valerio e Claudio Mammini, Milano,
Franco Angeli.
Lankton S. e Zeig J. (1988), Ericksonian monographs - Special treatment
populations. New York, Brunner/Mazel.
Lee Chris e Cuijpers P. (2012), A meta-analysis of the contribution of eye
movements in processing emotionals memories. Journal of behaviour
therapy and experimental psychiatry, 44(2), pp. 231-239. DOI:
10.1016/j.jbtep.2012.11.001.
Loriedo Camillo (1995), Linduzione diretta come tecnica indiretta nella
psicoterapia ipnotica. In A.A.V.V. (1995), Tecniche dirette ed indirette
in ipnosi e psicoterapia. A cura di Emanuele Del Castello e Camillo Loriedo, Milano, Franco Angeli.
Nardone Giorgio, Loriedo Camillo e Watzlawick Paul (2012), Ipnosi e terapie ipnotiche misteri svelati e miti sfatati. Milano, Adriano Salani.
Nicosia G. (1994). A mechanism for dissociation suggested by the quantitative analysis of electroencephalography. EMDR International Association. Annual Conference, Sunnyvale, CA, USA.
Pitman R.K., Orr S.P., Altman B., Longpre R.E., Poire R.E., Macklin M.L.
(1996). Emotional Processing during eye-movement desensitization and
reprocessing therapy of Vietnam veterans with chronic post-traumatic
stress disorder. Comprehensive Psychiatry, 37, pp. 419-429. DOI:
10.1016/S0010-440X(96)90025-5.
Sack M., Lemp W., Steimetz A., Lamprecht F. e Hofman A. (2008), Alteration in autonomic tone during trauma exposure using eye movement desensitization and re processing (emdr) result of preliminary investigation. Journal of anxiety disorder, 22(7), pp. 1264-1271. DOI:
10.1016/j.janxdis.2008.01.007.
Shapiro Francine (2002), EMDR as an Integrative Psychotherapy Approach: Experts of Diverse Orientations Explore the Paradigm Prism. American Psychological Association.
Shapiro Francine (2001a), Eye Movement Desensitization and Reprocessing - basic principles, protocols and procedures. Ney York, The Guilford Press.
Shapiro Francine (2001b), The Challenges of Treatment Evolution and Integration. American Journal of Clinical Hypnosis, 43(3,4), pp.183-186.
Shapiro, F. (1999). Eye Movement Desensitization and Reprocessing
(EMDR) and the Anxiety Disorders: Clinical and Research Implications
of an Integrated Psychoterapy Treatment. Journal of Anxiety Disorders,
13 (1-2), pp. 35-67. DOI: 10.1016/S0887-6185(98)00038-3.