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Di Risio (2016): EMDR come forma di ipnosi 1

EMDR come forma di ipnosi nel trattamento del


PTSD: considerazioni ed elementi a confronto.
LORENZO DI RISIO1
1

for corrispondence: lorenzo.dirisio@gmail.com

Riassunto. LEMDR rappresenta un metodo che pu essere applicato per il


trattamento del disturbo post-traumatico da stress con esiti soddisfacenti. Il presente lavoro confronta le fasi del protocollo EMDR mettendole in relazione con determinate tecniche ipnotiche mutuate, in special modo, dagli insegnamenti di Milton Erickson, giungendo alla conclusione che lEMDR potenzialmente in grado
di indurre una trance ipnotica. Tale tecnica, inoltre, avendo incorporanto alcune
metodologie provenienti dalla psicoterapia Ericksoniana, pu ragionevolmente essere utilizzata in contemporanea allipnoterapia nel trattamento del PTSD. Saranno
presentati, a titolo di esempio, alcuni casi presenti in letteratura proprio sulluso
combinato di entrambi gli approcci.
Parole chiave: EMDR, Ipnosi, Psicoterapia Ericksoniana, Disturbo post traumatico da stress.
Abstract. EMDR is a method which can be used for the treatment of posttraumatic stress disorder (PTSD). The present paper compares every step of EMDR
technique with Ericksonian hypnosis, concluding that EMDR could cause an hypnotic trance in the patients. Furthermore, this technique, having integrated some
methodologies from the Ericksonian psychotherapy, can reasonably be used in
contemporary with hypnotherapy in the treatment of PTSD. Will be presented, a
way of example, some cases, by other authors, on the use of both combined approaches.
Keywords: EMDR, hypnosis, Ericksonian psychotherapy, Post-traumatic stress
disorder.

EMDR e le sue principali applicazioni cliniche: il trauma


Lacronimo EMDR sta per Eye Movement Desensitization and Reprocessing1 ed un approccio terapeutico utilizzato per il trattamento del
trauma e per problematiche legate allo stress di natura traumatica (EMDRIAS definition of EMDR, 2012). doveroso fare una precisazione sul
significato che riveste la parola trauma per i sostenitori dellEMDR.
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Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari.

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Da un punto di vista classico con il termine trauma si fa riferimento a un


evento che presenta delle caratteristiche tali da non essere integrabile nel
sistema psichico pregresso della persona (Janet, 1893). Queste caratteristiche legate allevento possono essere tali da minacciare seriamente la coesione mentale della persona, portando a dissociare levento dal resto
dellesperienza e causando quella che viene definita dissociazione (Janet,
1893), ovvero una sconnessione della normale integrazione di coscienza,
memoria, identit, emotivit, percezione, rappresentazione corporea, controllo motorio e comportamento; [] che si riscontra frequentemente nel
periodo successivo a un trauma (DSM 5, 2014, p.337). Ne consegue che
quando gli psicoterapeuti parlano di trauma, si riferiscono generalmente a
eventi che quasi ognuno troverebbe sconvolgenti, e che comportano una
reazione di paura, impotenza o terrore (Shapiro e Forrest, 1998, p.24). Secondo laccezione classica nel trauma rientrerebbero quindi eventi eclatanti
di natura negativa, quali violenza sessuale, aggressione fisica, lutto, malattie ed eventi catastrofici naturali, come laver vissuto in prima persona un
terremoto, uninondazione o un uragano.
Lapproccio EMDR perfettamente in linea con questa classificazione,
tuttavia non si ferma ad essa. I sostenitori dellEMDR pongono particolare
enfasi sul carattere soggettivo dellevento, ovvero al significato che
levento assume per la persona. Secondo questottica possono divenire fonte di disturbo anche determinate situazioni che non rientrano negli schemi
classici atti a definire levento come traumatizzante, ma che nonostante
questo possono dar luogo a una serie di sintomi invalidanti per il paziente.
Fra queste ipotetiche situazioni possibile annoverare, a titolo di esempio,
il non essere graditi a una determinata persona, laver preso un brutto voto
a scuola o il non veder riconosciuti i propri diritti in una situazione particolare. Sebbene in alcuni tipi di psicoterapie convenzionali si facciano molti
sforzi per distinguere tra i due tipi di trauma, nellambito dellEMDR questa distinzione irrilevante. LEMDR mette in secondo piano quello che il
terapeuta pensa dellevento e, proprio perch si concentra sullesperienza
personale, affronta direttamente il modo in cui questultima ha influenzato
il cliente (Shapiro e Forrest, 1998, p.24).
Anche lapproccio basato sullEMDR, tuttavia, adopera una suddivisione del trauma, separandolo in due categorie:

una prima categoria, definita trauma con la T maiuscola, che


comprende eventi percepiti come una minaccia alla propria vita, e,
fra questi, possibile annoverare eventi citati precedentemente,
quali guerre, aggressioni, rapimenti e quantaltro; nonch lessere
stati testimoni a disastri naturali.

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una seconda categoria, definita trauma con la t minuscola, che


comprende tutti quegli eventi che non sono percepiti come una minaccia alla vita della persona e che spesso sono associate a esperienze negative innocue senza ripercussioni. Ci nonostante queste
esperienze possono avere come risultato gli stessi sintomi definiti
dalla categoria precedente, ovvero i traumi con la T maiuscola, con
conseguenze pari o anche pi estese (Shapiro e Forrest, 1998).

Definito il concetto di trauma secondo la visione EMDR utile capire in


cosa consiste questo intervento in termini operativi e passare in rassegna i
campi in cui ha trovato maggiore impiego.
possibile definire lEMDR come un approccio psicoterapeutico di tipo
integrativo costituito da un insieme di protocolli standardizzati che integrano diversi principi metodologici che, a loro volta, derivano da differenti approcci psicoterapeutici (Shapiro, 2002). Questo metodo venne scoperto nel
Maggio del 1987 da una psicologa statunitense di nome Francine Shapiro.
Durante una passeggiata in un parco la Shapiro not come il rapido movimento dei suoi occhi da destra a sinistra e viceversa riducesse il disagio
causato da ricordi traumatici. Concentrandosi su degli specifici ricordi negativi e, nel contempo, eseguendo volontariamente questi movimenti oculari ben presto si accorse che questi eventi che avevano lasciato una traccia
nella memoria, pian piano perdevano di intensit negativa e carica emotiva,
fino a perdere completamente il loro aspetto traumatico e a permettere di
essere integrati nella sfera psichica. Sulla base di queste prime osservazioni
Shapiro condusse nello stesso anno uno studio controllato su persone che
erano state reduci della guerra nel Vietnam. Separ il gruppo sperimentale,
al quale fu somministrato il trattamento EMDR, da quello di controllo, senza trattamento. I risultati parvero incoraggianti: coloro che avevano ricevuto il trattamento EMDR avevano risolto il ricordo traumatico in misura
maggiore del gruppo di controllo e, per il gruppo sperimentale non costituiva pi un problema pensare a quel ricordo, un tempo disturbante (Shapiro,
1989).
Gi da questa prima sperimentazione la Shapiro struttur un protocollo
ben preciso, cui tuttora tutti i praticanti di tale metodo si attengono rigorosamente, strutturato in otto fasi: storia del paziente, preparazione del paziente, assessment, desensibilizzazione, installazione della cognizione positiva, scansione corporea, chiusura, rivalutazione. Ognuna di queste otto fasi
comprende un iter ben preciso da rispettare. Di fondamentale importanza

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risultano due scale, la VOC (Validation Of Cognition)2 e la SUDS (Subjective Units of Distress Scale)3, entrambe scale a modalit unica (single item
scale) di tipo auto-ancorante.4
Premesso che ogni singolo stadio rappresenta una fase vitale per la riuscita del metodo e che ogni fase propedeutica per la successiva, di particolare rilievo sono la fase dellassessment e quella della desensibilizzazione. La prima consiste nellaccedere al ricordo traumatico e misurarne gli
aspetti primari, definiti ICES (Immagine, Cognizioni, Emozioni, Sensazioni fisiche), nonch lanalisi dei triggers, i fattori scatenanti, ovvero circostanze attuali, come stimoli ed eventi, che stimolano il sintomo attraverso
quello che viene definito condizionamento di secondo ordine. Questo condizionamento si riferisce a tutte le risposte condizionate che legano i disagi
emotivi a stimoli che di per s non risultano minacciosi (Shapiro, 2002). Di
conseguenza anche uno stimolo neutro potrebbe divenire uno stimolo scatenante gli stessi disturbi dellevento originale.
La fase della desensibilizzazione quella della stimolazione vera e propria. Ha come obiettivo laccesso al ricordo target, fonte di malessere, e si
propone di desensibilizzarlo fino a che lo stesso ricordo si colleghi a reti
pi adattive. Il metodo quello di effettuare una serie di stimolazioni in cui
il paziente segue con i movimenti oculari il dito indice e medio del terapeuta che si spostano da destra a sinistra e viceversa con un ritmo abbastanza
veloce ma stabile in una sequenza di circa 25-30 movimenti. Dopo ogni set
di stimolazioni segue un feedback da parte del paziente. Durante questa fase opportuno che il terapeuta presti molta attenzione ai segnali non verbali e al linguaggio corporeo del paziente. La stimolazione prosegue finch il
valore dato dal paziente alla SUDS (Scala di unit di disturbo soggettivo)
pari a zero, ovvero associa il valore nessun disturbo al ricordo in questione. La fase successiva, quella dellinstallazione della cognizione positiva

Scala di validit cognitiva.


Scala delle unit di disturbo soggettivo.
4
Le scale auto-ancoranti sono scale di misura non comparative a classificazione categorizzata. Sono definite a modalit unica in quanto utilizzano un solo aspetto delloggetto da valutare, per cui, invece di una serie di domande si preferisce ununica domanda, a cui
lintervistato deve rispondere ponendo la sua risposta tra due modalit opposte (ad es. Vero/non vero; pessimo/ottimo) su una scala solitamente a 5 o 7 punti, o lungo un continum su
cui lintervistato deve posizionarsi in uno specifico punto. La scala auto ancorante presenta
molte similitudini con la scala a differenziale semantico, tuttavia questultima, essendo una
scala a modalit multipla (multi item scale) mette insieme un gruppo di risposte, date per
misurare un insieme di aspetti delloggetto da valutare.
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prosegue fino a che il paziente associ il massimo valore alla scala VOC
(Scala di validit cognitiva). Seguono le restanti fasi fino alla fase della rivalutazione, ovvero riaccedere, allinizio della seduta successiva, al ricordo
target della seduta precedente per valutare se esiste ancora una rimanenza
di disturbo.
Campi dazione dellEMDR: il PTSD
Da quanto finora esposto risulta chiaro che il metodo EMDR pu essere
applicato per il trattamento di disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti. Questo tipo di disturbi comprende nello specifico (DSM 5, 20014,
p.307):

Disturbo reattivo dellattaccamento;


Disturbo da impegno sociale disinibito;
Disturbo da stress acuto;
Disturbo da stress post-traumatico;
Disturbo delladattamento.

Sebbene il disturbo da stress acuto, il disturbo da stress post-traumatico


e il disturbo delladattamento possano, in prima analisi, risultare molto simili, limpostazione del DSM 5 ha stabilito dei criteri per assegnare i sintomi in una categoria piuttosto che a unaltra. Questi criteri vertono sulla
tipologia oggettiva di evento, significativit e gravit della risposta del soggetto e durata temporale delle conseguenze (Cagnoni e Milanese, 2009). I
Disturbi delladattamento sono disturbi di lieve o moderata entit, con sintomi di tipo depressivo e ansioso. Il disturbo acuto da stress conseguente
allesposizione di un avvenimento grave che rappresenta una seria minaccia
per la persona; tuttavia il suo decorso breve (i sintomi in genere si presentano a 3 giorni dallesposizione al trauma e si risolvono nellarco di un mese). I disturbo post-traumatico da stress una manifestazione patologica
che, differentemente dal disturbo acuto, persiste nel tempo. I suoi sintomi
si dividono in due classi di conseguenze comportamentali simultanee e
diametralmente opposte. Da una parte lindividuo traumatizzato non riesce
ad allontanarsi dal trauma: costretto a rivivere levento originale attraverso sintomi invadenti come flashback, attacchi di panico e pensieri ossessivi.
Dallaltra la persona non osa avvicinarlo: si isola forzatamente dai ricordi
del trauma attraverso manifestazioni di fuga come lisolamento sociale,
lottundimento emotivo e labuso di farmaci (Shapiro e Forrest, 1998).

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LEMDR fin dalle prime sperimentazioni effettuate dalla sua fautrice,


Francine Shapiro, stato applicato come metodo terapeutico per il trattamento del Disturbo da stress post-traumatico (PTSD)5. Sono state effettuate
altre ricerche volte a stabilire lefficacia del trattamento nella cura
dellPTSD. Una recente meta-analisi ha preso in esame 26 studi controllati
(849 soggetti) inerenti pazienti trattati con lEMDR, comparandoli con
gruppi di controllo. La differenza tra i gruppi stata significativa (Lee e
Cuijpers, 2012). Una ricerca sui movimenti oculari durante le sedute di
EMDR ha dimostrato degli effetti sulla vividit del ricordo, sulle emozioni
e sul richiamo associativo di ricordi autobiografici in libera associazione
(Gunter e Bodner, 2008). Intorno agli anni novanta del ventesimo secolo
sono state scoperte altre forme di stimolazione bilaterale, come tamburellamenti eseguiti con i palmi delle mani, e toni uditivi, da sostituire al classico movimento dellindice e del medio in determinate occasioni, come, ad
esempio, quando il paziente in preda al pianto e non in grado di effettuare i movimenti oculari. Nel 2011 lEMDR stato riconosciuto come trattamento evidence-based6 per il PTSD dal Federal Sustance Abuse and
Mental Health Administration. Vi sono, tuttavia, alcune pubblicazioni che
mettono in dubbio lefficacia del trattamento EMDR nel PTSD, come, ad
esempio, lo studio di Roger Pitman e collaboratori del 1996 su 17 reduci
della guerra del Vietnam che presentavano chiari sintomi di un disturbo
post-traumatico da stress. I risultati hanno indicato che la stimolazione bilaterale tramite i movimenti oculari non gioca un ruolo significativo nel superamento del disturbo post-traumatico da stress e che i miglioramenti sono
da attribuirsi ad altri fattori di altra natura (Pitman et all., 1996). A risultati
simili giunsero due anni dopo tre ricercatori che effettuarono uno studio su
51 veterani di guerra che presentavano un PTSD. I soggetti vennero divisi
in tre gruppi, due soggetti a trattamento EMDR, lultimo di controllo, senza
trattamento. I risultati indicarono che non vi era differenza significativa tra
le condizioni e che dove era presente un miglioramento, il fattore predominante era da ricercare non nella stimolazione tramite movimenti oculari, ma
in altri fattori che incidevano positivamente sul processo terapeutico (Devilly et all., 1998). I sostenitori dellEMDR, tra cui la stessa Francine Shapiro, giustificarono questi risultati ponendo lattenzione sullinsufficienza
del numero di sedute, affermando che una o due sedute non possono produrre bench minimi risultati sperati (Shapiro, 1999). Altri autori pongono

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Post Traumatic Stress Disorder.


Basato su evidenze.

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lattenzione sullincompetenza dei terapeuti per


dellinefficacia di alcune ricerche (Giannantonio, 2001).

rendere

conto

EMDR e la relazione con la psicoterapia Ericksoniana e lipnosi.


Sebbene lEMDR affondi le sue radici nel modello cognitivocomportamentale, 7 ed tuttora fortemente legato ad esso dato il suo
carattere pragmatico, fondato sulla corretta formulazione di enunciati sulla
base di un determinato contesto terapeutico, sarebbe erroneo negare che
esso abbia subito molte influenze da parte di altre psicoterapie e scuole di
pensiero, cos come sarebbe fallace negare la possibilit di trattare un
PTSD tramite lEMDR congiuntamente ad altre psicoterapie derivanti da
altre linee di pensiero. Michele Giannantonio, membro del consiglio
direttivo dellAssociazione EMDR in Italia ha asserito: Le radici
dell'EMDR sono innanzitutto con la terapia comportamentale in quanto la
formazione principale della Shapiro stata di tipo comportamentale. Con lo
sviluppo della tecnica, per, l'EMDR si allontanata progressivamente da
un ambiente di riferimento teoretico di tipo strettamente comportamentale,
per incorporare elementi, strategie e conoscenze teoretiche provenienti da
molti altri ambiti. [] A quanto mi risulta, il collegamento con la PNL
(programmazione neurolinguistica) , al momento, molto marginale. E'
possibile rintracciare nell'EMDR alcuni accorgimenti tecnici presenti anche
nella PNL, ma difficile sapere se l'influenza sia stata diretta oppure se sia
l'EMDR che la PNL siano state influenzate dalla psicoterapia ipnotica di
Milton Erickson. E' noto, infatti, che la PNL stessa nata (anche) come
tentativo di formalizzare le strategie terapeutiche che il grande ipnotista
americano Milton Erickson affidava al proprio genio intuitivo
(Giannantonio, 2001).
Anche analizzando le stesse parole della Shapiro l'EMDR pone enfasi
sul carattere soggettivo dell'evento, [...] si concentra sull'esperienza
personale, affronta direttamente il modo in cui quest'ultima ha influenzato
il cliente (Shapiro e Forrest, 1998, p. 24) facile rintracciare quella che
con molta probabilit la base principale della psicoterapia Ericksoniana,
ovvero il principio del tailoring, secondo cui il paziente un individuo
unico, pertanto il terapeuta adotter un approccio tale per quella persona
costruendo una terapia "su misura" per quel paziente. Questo tipo di

La formazione psicoterapeutica della Shapiro stata proprio di questo tipo.

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approccio ha utilizzato proprio la metafora del terapeuta come sarto che


cuce su misura un vestito per il suo cliente, dall'inglese tailoring, che pu
essere tradotto come "confezionare su misura". Secondo la prospettiva
Ericksoniana le persone cercano di risolvere i problemi anche in uno stato
dissociativo. Sintomi quali flashback invadenti o sogni ricorrenti di un
evento traumatico vengono interpretati come una richiesta di aiuto
(Lankton & Zeig, 1988). Si aiuter quindi la persona a cambiare lo stile con
cui far fronte a determinati problemi e a modificare le sue strategie di problem solving. Lo psicoterapeuta che utilizza lipnosi Ericksoniana lascer
sapere alla persona traumatizzata:
1. Che tutta lipnosi auto-ipnosi;
2. Che il paziente sceglie solo suggerimenti che sono rilevanti per lui /
lei;
3. Che lipnosi non sblocca tutto quello che non accessibile alla
coscienza;
4. Che lipnosi una dissociazione strutturata che facilit la
flessibilit cognitiva, vale a dire lampliamento delle scelte del
sistema di credenze del paziente, piuttosto che lavorare
direttamente sulla modifica dei comportamenti (Amendolia,
1998).
Lobiettivo della psicoterapia Ericksoniana quello di ricontestualizzare
la memoria traumatica, in cui leffetto della paura, dellipervigilanza,
delliperattivazione dellarousal e di tutti i cues associati al ricordo
traumatico vengono appunto ricontestualizzati allinterno di un frame pi
ampio che include altri ricordi che sono positivi per il paziente (Amendolia,
1998). Anche la metafora, largamente utilizzata in psicoterapia
Ericksoniana, costituisce un quadro di riferimento che in un paziente affetto
da PTSD attiva unarousal e uno stato di attivazione fisiologica; tuttavia il
paziente risulta meno consapevole della sua attivazione, mostrando una
significativa riduzione di segnali legati allansia. Tramite le metafore,
quindi, si attua un processo di ristrutturazione cognitiva tramite una
riassociazione di esperienze in memoria, piuttosto che attraverso una
suggestione ipnotica diretta.
Similarmente lEMDR ha come obiettivo quello di facilitare il
trasferimento di dati, nel caso di un PTSD il ricordo dellevento traumatico,
dallemisfero corticale destro a quello sinistro, dove questi dati possono
essere analizzati e integrati dalle funzioni cognitive di questo emisfero, in
modo che ci sia una ricontestualizzazione dellevento traumatico e, nel
contempo, larousal negativo pu essere neutralizzato o modulato

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(Amendolia, 1998). Gi da queste prime osservazioni appare chiaro che


nonostante il suo approccio prettamente comportamentista lEMDR utilizza
la tecnica della dissociazione strutturata, che uno dei principi
fondamentali dellipnosi Ericksoniana. Studi effettuati con lausilio della
PET8 hanno dimostrato effettivamente il trasferimento di informazioni
dallemisfero destro a quello sinistro in pazienti trattati con lEMDR;
fenomeno che non accadeva nei soggetti che non erano trattati con questo
metodo (Van de Kolk, 1994). Ma la dissociazione strutturata non il solo
punto in comune tra lEMDR e lipnosi; la prima cosa che possibile
notare come gli occhi ricoprano un elemento centrale in entrambe le
metodiche. Gli occhi sono il primo e pi evidente degli elementi comuni
alle due metodiche. Sono una formidabile via di accesso per stimoli che
dallesterno vanno direttamente al sistema nervoso centrale. [] Anche
lattenzione dei minimal cues9 dei soggetti durante una fase di EMDR
evidenzia come, nella maggior parte dei casi, essi si trovino in uno stato
modificato di coscienza compatibile con quello che viene comunemente
definito trance. Questa affermazione non stupisce se si considera che le
tecniche utilizzate (movimenti oculari, tapping) possono facilmente
generare situazioni di tipo confusivo e quindi potenzialmente in grado di
indurre una trance ipnotica (Dargenio e Gorello, 2015).
Vincenzo Langelotti in levoluzione clinica dellipnosi effettua una
vera e propria analisi delle otto fasi che caratterizzano il protocollo
dellEMDR. In ognuna delle otto fasi Langelotti trova delle forti
similitudini con lipnosi e linduzione della trance.
Gi durante la prima fase, definita storia del paziente possibile
rintracciare nella tecnica del floatback10 un tentativo di quella che in ipnosi
viene definita regressione, che potrebbe essere accompagnata da un
fenomeno di distorsione temporale, molto nota agli ipnoterapeuti. Nella
fase due, definita preparazione del paziente il legame con lipnosi appare
pi forte che mai. Durante lesecuzione di questa fase infatti viene chiesto
al paziente di immaginare un posto sicuro, ovvero un posto reale o frutto
della fantasia in cui possa sentirsi a proprio agio e libero da ogni
preoccupazione; un posto in cui non ci sono limiti ne situazioni che

Tomografia ad emissione di positroni.


Segnali minimi.
10
Galleggiare allindietro. Con la tecnica del floatback si mette in atto una ricerca attiva nel
paziente di quelle situazioni passate nel quale pu aver interiorizzato determinate convinzioni negative. Il floatback si attua partendo da convinzioni negative su di s, emozioni disturbanti, sensazioni fisiche disturbanti associate al sintomo, a cominciare dallultima volta
che si sono verificate.
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possano generare inquietudine. Lobiettivo del posto sicuro quello di


far familiarizzare il paziente con la stimolazione bilaterale; fornire al
paziente delle capacit per ridurre lo stress quando lelaborazione rimane
incompleta al termine di una seduta EMDR, nonch fornire al terapeuta
altre informazioni utili sul paziente, infatti, molte volte il posto al sicuro ha
una valenza prognostica. facile rintracciare in questa fase elementi che
sono pregnanti in una seduta di ipnoterapia, primo fra tutti la stimolazione
dei canali sensoriali (visivo, cenestesico, olfattivo) del paziente. Sar il
paziente stesso, inconsciamente, a lasciare che il suo canale sensoriale
prevalente primeggi sugli altri. Se, ad esempio, sar visivo, le immagini che
vedr saranno qualitativamente migliori rispetto agli odori e ai profumi che
sentir, o alle sensazioni corporee che avvertir. Viceversa se sar
prettamente cenestesico saranno, ad esempio, le sensazioni cutanee ad
essere migliori delle immagini visive che il suo inconscio gli fornir. In secondo luogo la tecnica del posto sicuro presuppone che il paziente metta in
atto delle tecniche di rilassamento, che potrebbero sfociare in delle vere e
proprie tecniche di auto-ipnosi che il paziente mette in atto
inconsapevolmente.
La fase tre dellEMDR, relativa dellassessment, consiste nellaccedere
in modo strutturato e misurare gli aspetti primari del ricordo; si andr
quindi a definire il target su cui lavorare e le sue componenti, ovvero gli
ICES, di cui si fatta menzione precedentemente, concernenti le immagini,
le cognizioni, le emozioni e le sensazioni fisiche associate al ricordo
traumatico. Il terapeuta proceder quindi con una serie di verbalizzazioni
sulle caratteristiche del ricordo inerenti la rappresentativit: quale
immagine rappresenta levento?; la parte pi disturbante: Quale
immagine rappresenta la parte peggiore dellevento? o, se non c
unimmagine: quando pensa allevento cosa nota?. Queste
verbalizzazioni possono favorire nel paziente quella che in ipnosi
chiamata dissociazione passato / presente. Nella fase dellassessment
rientra anche la valutazione della cognizione negativa e di quella positiva.
La prima fa riferimento a quelle parole che corrispondono allimmagine e
che esprimono la convinzione negativa del paziente e che vengono
raggruppate in quattro classi principali: auto difettosit, responsabilit,
scelta e sicurezza. La cognizione positiva fa invece riferimento a quelle parole che corrispondono alle convinzioni desiderate dal paziente
nellautovalutazione. Nel valutare queste due cognizioni si chieder quindi
al paziente:
quali parole accompagnano limmagine negativa ed esprimono la
sua convinzione negativa su di s ora? (confusione, dissociazione
passato / presente)

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Quando pensa allimmagine/evento che cosa le piacerebbe credere


di s in questo momento? (tecnica della confusione, dissociazione
passato / presente)
Validit della cognizione positiva: quando pensa allevento quanto
sente vere ora le parole (ripetere la cognizione positiva) su una
scala da 1 a 7? (dissociazione temporale)
Emozioni: quando pensa allevento e alle parole (ripetere la
cognizione negativa) quali emozioni sente in questo momento?
(dissociazione temporale)
SUD (unit di disturbo soggettivo): su una scala da 1 a 10 qual il
livello di disturbo che sente in questo momento?
Sensazioni fisiche: dove sente il disturbo nel suo corpo?
(suggestione indiretta di sensazioni corporee disturbanti)
(Langelotti, 2009, p.140).

Quelle presentate sono alcune delle verbalizzazioni cui il terapeuta che


adotta lEMDR deve attenersi durante la fase di assessment. Ognuna di
queste verbalizzazioni pu essere messa in relazione con delle tecniche
specifiche di induzione ipnotica, riportate in corsivo tra parentesi.
La fase di desensibilizzazione vera e propria e la fase ancora successiva,
quella dellinstallazione della cognizione positiva presentano anchesse dei
forti riferimenti allipnosi. Con la fase della desensibilizzazione si accede al
target tramite set di stimolazioni bilaterali e si continua fino a che il
paziente associa alla SUD il valore 0, ovvero nessun disturbo. Durante
questa fase si ha quella che in ipnosi viene chiamata focalizzazione
interna, unita ad una focalizzazione sullo stimolo somministrato dal
terapeuta. La fase dellinstallazione della cognizione positiva ha come
obiettivo verificare la validit della cognizione positiva originale e integrare
completamente gli effetti positivi di questa cognizione mentre viene
collegata con levento target originale. Anche durante questa fase, come in
quella precedente, vengono effettuati set di stimolazioni fino a che la VOC
(scala di validit cognitiva) 7, il massimo valore. Dopo ogni stimolazione
si chieder al paziente: quando richiama levento originale, la sua frase
originale (ripetere la cognizione positiva) ancora adatta o c
unaffermazione migliore? Questa fase dellinstallazione positiva in una
seduta di ipnoterapia prende il nome di ancoraggio e consiste nel
sostituire sensazioni spiacevoli con sensazioni piacevoli in funzione di
stimolazioni esterne. Ma non tutto; questa fase pu essere vista come un
momento in cui si approfondisce lo stato ipnotico, definito ipnosi
frazionata (Langelotti, 2009), concernente diversi metodi per approfondire
lesperienza ipnotica appunto frazionandola, facendo entrare il paziente in

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una trance, per poi riorientarlo velocemente e mandarlo nuovamente in


trance (Erickson et all., 1979). Anche la fase della chiusura carica di punti
in comune con lipnosi. La fase della chiusura ha come obiettivi la
stabilizzazione del paziente, il cambiamento di stato per fermare
lelaborazione focalizzata ed accedere ad una rete neutra e positiva. Durante questa fase il terapeuta si sincera sullo stato del paziente e chiede dei
feedback sullesperienza. Successivamente chieder al paziente di fare
ancora una volta lesercizio del posto al sicuro e si sincerer ancora una
volta sul suo benessere e su altre condizioni associate quali, ad esempio, se
in grado di guidare lauto. Questa fase coincide con quella successiva al
riorientamento in ipnosi, definita fase grigia in cui il paziente recupera lo
stato di veglia ordinario. Molto importante listruzione finale data al
paziente, in cui lo si rende consapevole che potrebbe avvertire delle nuove
sensazioni, nuovi insight, nuovi pensieri o nuovi ricordi, chiedendo di
prendere nota di tutto ci che avvertir di nuovo. Questa istruzione
potrebbe essere vista come una suggestione post-ipnotica; lunica
differenza che la suggestione post ipnotica una suggestione che viene
fornita nel corso della trance, ma che avr effetto dopo il risveglio dalla
stessa. Nella fase della chiusura dellEMDR il paziente non in una fase di
trance profonda, ma ciononostante in una fase che potremmo definire
trance leggera, o in una fase di transizione, che comunque lo rende
maggiormente percettivo a questo tipo di suggestioni del terapeuta. C
anche da tenere in considerazione il fatto che in questa fase il paziente
viene istruito ad eseguire lesercizio del posto al sicuro ogni qualvolta ne
senta la necessit. Da un punto di vista relativo allipnosi viene quindi
istruito ad eseguire tecniche di rilassamento e di auto-ipnosi per il suo
benessere di ogni giorno.
Shapiro e suoi sostenitori in difesa dellEMDR
LEMDR vista come ipnosi stata ed tuttora una tesi respinta, a
partire dalla sua fautrice Francine Shapiro, che neg tale relazione sin dal
principio, quando si cominci a ipotizzare una connessione tra i due
metodi. La Shapiro puntualizz che lEMDR non pu essere paragonabile
allipnosi dal momento che fu dimostrato scientificamente da Nicosia nel
1994 che lipnosi e lEMDR producevano due tracciati
elettroencefalografici totalmente differenti, con differenti attivazioni di aree
cerebrali (Shapiro e Forrest, 1998), ponendo fine alla diatriba sulla
possibile relazione tra i due procedimenti. Tuttavia, lo studio di Nicosia
lontano dal fornire una dimostrazione definitiva sulla differenza tra EMDR

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e ipnosi, in quanto lo stesso autore effettu solo un singolo studio con un


piccolo numero di soggetti sperimentali (Nicosia, 1994); elementi non
sufficienti a pronunciarsi in maniera definitiva su una questione pregnante
come questa. La stessa Shapiro torn sui suoi passi nel 2001, quando
afferm che possibile impiegare linduzione di una trance ipnotica durante lesecuzione dellesercizio del luogo sicuro. Sostenne inoltre che
lintegrazione EMDR e ipnosi potrebbe portare a enormi benefici (Shapiro,
2001b).
Studi neurofisiologici effettuati successivamente hanno dimostrato che
in EMDR si attivano le stesse aree cerebrali interessate durante la trance
ipnotica. Precisamente i movimenti oculari utilizzati nellEMDR causano
unattivazione immediata del parasimpatico, inducendo il sistema in uno
stato di quiete fisiologica (Lee e Cuijpers, 2012; Elofsson et all., 2008). In
un altro studio effettuato nel 2008 vennero monitorati alcuni indici
psicofisiologici quali frequenza cardiaca e frequenza respiratoria durante 55
sedute EMDR. Il risultato mostr un forte decremento degli indici
psicofisiologici durante le sedute (Sack et all., 2008). Nello stesso anno uno
studio confront lautovalutazione della profondit ipnotica in 12 soggetti
con le variazioni del battito cardiaco in ampiezza e frequenza. Gli autori
conclusero che la reattivit del parasimpatico, misurata attraverso la
frequenza cardiaca pu essere un indice quantitativo della profondit
ipnotica (Diamond et all., 2008).
Tralasciando momentaneamente laspetto neurologico e fisiologico vi
sono alcuni autori che portano avanti la teoria che lEMDR non centri
nulla con lipnosi in quanto la prima, a differenza dellipnosi, non una
tecnica suggestiva. Tuttavia, in questa affermazione vi sono delle errori
teoretici come Giannantonio fa notare: innanzitutto ogni forma di
psicoterapia , in qualche misura, suggestiva. In secondo luogo ipnosi e
suggestione non sono per nulla sinonimi. La suggestione unoperazione
che pu essere compiuta in qualunque stato di coscienza. [] I legami tra
EMDR e psicoterapia ipnotica sono molto forti, anche se molti esperti in
EMDR non ne sono consapevoli. In particolare sono davvero molte le
tecniche EMDR mutuate dalla tradizione di ricerca ipnotica, sia
direttamente (come alcuni esperti di EMDR indicano espressamente), sia
indirettamente, attraverso lattuale moderna concettualizzazione dei traumi,
che stata enormemente influenzata dallo psicologo e ipnotista Pierre Janet. [] Infine alcuni tra i maggiori esperti fanno esplicitamente
riferimento a tecniche ipnotiche implementate dallEMDR nel trattamento
di casi particolarmente complessi (Giannantonio, 2001).
Durante il congresso nazionale A.M.I.S.I. del 2001 Giannantonio e
Boldorini hanno presentato unanalisi integrativa dellEMDR e tecnica

Di Risio (2016): EMDR come forma di ipnosi 14

ipnotica. Secondo i due autori la tecnica ipnotica pu essere impiegata prima, durante e dopo lintervento con lEMDR. Lesercizio del posto al
sicuro un esempio concreto di come lipnosi pu essere impiegata prima
della stimolazione bilaterale; inoltre la psicoterapia ipnotica sembrerebbe
facilitare il lavoro con lEMDR in pazienti che presentano problemi a
tollerare emozioni intense, conferendo loro maggior controllo e sicurezza
(Beere et all., 2001). Linizio della psicoterapia attraverso lipnosi poi da
consigliarsi quando il paziente estremamente diffidente ha paura di
essere spinto in direzioni che non pu controllare e, per tale motivo, con
lEMDR pu scegliere di rendere impraticabile qualunque tentativo di
lavoro diretto. Un preventivo lavoro permissivo ed indiretto con la
psicoterapia ipnotica pu essere fondamentale in quanto mostra
chiaramente al paziente che il controllo pu e deve essere sempre nelle sue
mani (Giannantonio e Boldorini, 2001, p.5).
Allo stesso modo lipnosi pu essere impiegata durante una seduta di
EMDR quando il paziente ha avuto accesso ad emozioni eccessivamente
disturbanti. La trance ipnotica pu essere quindi sfruttata come un
particolare momento che consente al paziente sia di somatizzare la recente
esperienza, fortemente emotiva, sia di esaminare con maggiore discrezione
e lentezza larea di lavoro che si sta per affrontare (Giannantonio e
Boldorini, 2001). Ugualmente si pu utilizzare lipnosi come momento
conclusivo di una seduta EMDR quando il paziente risulta eccessivamente
stanco, disturbato dallimpatto emotivo della seduta o necessita
semplicemente di recuperare le energie.
Da quanto esposto finora si pu dedurre che lEMDR pu essere vista
come un approccio che abbia effettivamente integrato tecniche della
psicoterapia ipnotica, ciononostante bisogna riconoscere il merito
allEMDR di aver prodotto metodologie di intervento standardizzate,
quindi pi verificabili (Giannantonio e Boldorini, 2001).
LEMDR e la terapia ipnotica, data la loro predisposizione ad integrarsi
lun laltra, rappresentano una forte potenzialit per la psicoterapia e per il
trattamento del disturbo post-traumatico da stress. A tal fine utile esporre
brevemente dei casi presenti in letteratura per meglio comprendere il
potenziale che scaturisce dallintegrazione di queste due tecniche durante
un percorso psicoterapico.
Caso 1 (Beere et all., 2001).
Il caso inerente una donna di 34 anni a cui fu diagnosticato un disturbo
post-traumatico da stress (PTSD). Il suo disturbo fu conseguente ad un
incidente dauto in cui lei era la conducente. La donna riusc a salvarsi, ma

Di Risio (2016): EMDR come forma di ipnosi 15

purtroppo i passeggeri che erano con lei morirono. I suoi sintomi


includevano ipervigilanza, incubi durante la notte, flashbacks
dellincidente, disturbi del sonno e dellappetito, pensieri invadenti
sullesperienza, spossatezza fisica, ansia generalizzata e crisi di panico.
La donna era in possesso di una laurea in scienze e proveniva da una
famiglia di ceto medio. La madre fu descritta come docile e molto calma; il
padre come una persona controllante e perfezionista. Lei era la terza di tre
sorelle. Fu in terapia da uno psicologo per circa tre mesi, durante i quali i
sintomi non cessarono ne diminuirono. La terapia cess in quanto era il
datore di lavoro della ragazza a pagare per la stessa. Dopo circa venti
sedute decise di interrompere la terapia. A peggiorare la situazione ci fu
anche un incontro con i familiari delle vittime in cui questi ultimi non
persero loccasione di riferire alla ragazza che non lavrebbero mai
perdonata per ci che aveva fatto. Torn in terapia da un altro psicologo e
ci rest per altri tre mesi. Dopo due anni ricerc ancora una terapia
psicologica in quanto rifer che i sintomi, ancora una volta, non le
permettevano di svolgere le sue mansioni lavorative. In particolare durante
il lavoro era in preda a crisi di panico, manifestazioni di pianto, fatica e
isolamento.
Cominci quindi una nuova terapia in cui fu utilizzata lipnosi e
lEMDR in parallelo:
Seduta 1: fu utilizzata lipnosi. In particolare il terapeuta si serv di
una combinazione di tecniche ipnotiche atte a favorire un
progressivo rilassamento psico-fisico, di conseguenza una
riduzione dellansia. La paziente fu inoltre aiutata a bloccare i
pensieri intrusivi e le immagini dellincidente.
Seduta 2: Ipnosi. Fu adoperata lipnosi per il consueto rilassamento
psico-fisico; successivamente il terapeuta cominci a far passare
molto lentamente determinate immagini relative allincidente e a
permettere alla paziente di analizzarle in stato di trance. Nel
contempo il terapeuta si serv di metafore per seminare concetti
utili alla paziente affinch le immagini che il suo inconscio le
proiettava non fossero causa di malesseri.
Seduta 3: Ipnosi e preparazione allEMDR. La terza seduta si
svolse come la prima sullanalisi delle immagini dellincidente e
sulla semina di messaggi positivi. Durante questa terza seduta alla
paziente fu fatto svolgere lesercizio del posto sicuro (fase due del
protocollo EMDR) per facilitare il lavoro successivo con lEMDR.
Il posto sicuro della ragazza fu un bosco con alberi, fiori e sentieri.

Di Risio (2016): EMDR come forma di ipnosi 16

Seduta 4: EMDR. La cognizione negativa della ragazza fu colpa


mia, mentre quella positiva fu stato un incidente. Segu la
stimolazione bilaterale sino a che la SUD fu 0 (nessun disturbo).
Seduta 5: EMDR.

Gi dopo queste cinque sedute in cui ci fu unintegrazione tra ipnosi e


EMDR la paziente rifer che non ebbe pi pensieri intrusivi sullincidente
ne crisi di panico, ma comunque erano ancora presenti gli incubi durante la
notte.
Seduta 6: Ipnosi. Durante questa seduta la paziente fu aiutata a
comprendere quali fossero gli ostacoli che le impedivano di
ricontestualizzare il trauma. Nella sua esperienza di trance vedeva
un masso sul suo cammino. Il terapeuta le chiese di immaginare
un colore (nel caso della paziente il blu) e di infondere quel colore
gradualmente a quel masso; dal centro pian piano il colore blu,
tramite ramificazioni, colorava tutto il masso.
Seduta 7: Ipnosi ed EMDR. La paziente in trance rifer di non
vedere pi il masso sul suo cammino, ma di non essere ancora in
grado di attraversare il ponte (il masso le impediva di
attraversarlo nella seduta precedente). Fu utilizzato lEMDR
come strategia per far attraversare il ponte alla paziente. Durante
la stimolazione bilaterale il terapeuta forniva delle indicazioni
dirette alla paziente quali: tempo di lasciare il passato al
passato, stato un incidente e non stata colpa mia, scelgo di
vivere. La paziente attravers il ponte, ma non fu ancora in grado
di immettersi sulla strada che intersecava il ponte, che
simboleggiava la sua vita, il suo futuro.
Seduta 8: Ipnosi. Il terapeuta continu il lavoro svolto nella seduta
precedente e incoraggi la paziente a immettersi sulla nuova
strada, spinta da una lieve brezza fresca che la spinge
dolcemente, dal verso degli scoiattoli che si ode dagli alberi che
fanno da sfondo alla nuova strada, dalla curiosit che la spinge a
esplorare nuovi posti. La paziente attraversa nuovamente il ponte
e comincia a percorrere, con un po di titubanza, ma con curiosit
la nuova strada.
Seduta 9: EMDR. La paziente fu istruita a lasciare affiorare la prima immagine che le veniva in mente riguardo lincidente e a
guardare la scena dinamica dellincidente come se fosse una
spettatrice; nel contempo furono effettuate una serie di
stimolazioni bilaterali. Al termine della seduta la paziente fu in

Di Risio (2016): EMDR come forma di ipnosi 17

grado di girare le spalle alla scena dellincidente, percorrere il


ponte e immettersi sulla nuova strada, che simboleggiava il
proseguimento della sua vita, con lindicazione del terapeuta di
esplorare la natura ai lati della strada, che tanto amava.
Una settimana dopo la paziente rifer al terapeuta che non aveva pi
avuto crisi di panico ne nessuna immagine o pensiero invadente riguardo
lincidente. Rifer inoltre che si sentiva pi energetica e piena di speranza
sullavvenire. Lesito dello IES (Impact of Events Score) era sceso da 63
punti iniziali a 2. Un mese dopo rifer che anche gli incubi erano cessati e
non aveva avuto neanche un flasback dellevento. La IES si attestava ora a
1 punto.
Caso 2 (Beere et all., 2001).
Il caso in questione un esempio di come lutilizzo combinato
dellipnosi e dellEMDR ha portato alla sfera del conscio un trauma ben pi
profondo e radicato di quello inizialmente sospettato essere la causa
principale di un disturbo post-traumatico da stress. utile riportarne le
caratteristiche principali.
Una ragazza di 16 anni chiese una terapia psicologica di sua iniziativa.
La situazione che viveva in casa non era delle migliori e il suo rendimento
scolastico era molto scarso. La sua vita sociale era insoddisfacente. Fece
subito presente al terapeuta che allet di 6 anni era stata testimone di un
abuso sessuale messo in atto da suo padre nei confronti di una vicina di
casa, anchessa una bambina. I suo genitori dopo due anni divorziarono.
Cominciarono subito i problemi a scuola; problemi che fecero s che le fu
assegnato un insegnante di sostegno dal sistema scolastico. Cominci una
fase di ritiro sociale sino a che allet di 11 anni fu ospedalizzata per un
mese per cause legate alla depressione. Successivamente fu in terapia per
un periodo di un anno. La ragazza descrisse la terapia come utile e
vantaggiosa, tuttavia ci fu un episodio in cui il terapeuta divulg a sua madre informazioni strettamente riservate che la riguardavano senza il suo
consenso. Questo episodio segn la fine della psicoterapia.
Al momento della nuova terapia la ragazza disse di sentirsi
disadattata, era socialmente fobica e in preda a paure definite
irrealistiche e pensieri bizzarri. Il suo punteggio alla scala DES (Dissociative Experience Scale) era di 35.6, il che la classificava in un disturbo
dissociativo non altrimenti specificato (DDNOS). Durante i primi incontri
la ragazza era in preda ad ansia generalizzata il che fece optare il terapeuta
per un intervento ipnotico allo scopo di riportare lansia a dei livelli

Di Risio (2016): EMDR come forma di ipnosi 18

accettabili e insegnarle tecniche di rilassamento che avrebbe potuto


compiere anche da sola. Lipnosi fu utilizzata anche per preparare la
paziente al successivo lavoro con lEMDR. Durante la prima sessione di
EMDR le sue sensazioni negative si focalizzarono sul nuovo compagno
della madre e su come egli abbia cercato di invadere il suo spazio in casa.
Dopo alcuni set di stimolazioni le immagini tornarono al trauma di quando
aveva 6 anni e alla visione del padre che abusava della vicina di casa. Alla
fine della seduta fu messa in atto dal terapeuta una manovra ipnotica in cui
faceva immaginare alla paziente di chiudere quellimmagine in un piccolo
contenitore e di dare le chiavi al terapeuta, in modo tale che
quellimmagine negativa non avrebbe potuto lederle quando la terapia fosse
terminata. Allinizio della seconda seduta la paziente riporto un incubo che
aveva avuto in cui veniva minacciata. Questa immagine venne utilizzata
come punto di partenza per una nuova serie di stimolazioni bilaterali in cui
limmagine si spostava sulla visione del padre abusante. Ancora una volta
fu utilizzata lipnosi al termine della seduta. La terza e la quarta seduta
procedettero nella stessa maniera, in cui durante le stimolazioni bilaterali
venivano elaborati vari aspetti della scena traumatica. La paziente durante
questo periodo continuava ad avere incubi notturni e ad avere problemi a
scuola (in molte occasioni aveva saltato le lezioni senza dire nulla a sua
madre). Il terapeuta assunse che queste erano manifestazioni del trauma
irrisolto. Nella seduta successiva le immagini passarono da essere stata
testimone di un abuso ad essere stata abusata da suo padre. Le percezioni di
se stessa si inasprirono arrivano a definirsi il diavolo, proprio come suo
padre. La sua rabbia era rivolta in primis verso la figura genitoriale paterna,
ma anche verso la madre.11
Lutilizzo combinato delle due tecniche permise al terapeuta arrivare al
nucleo del problema e di conseguenza ridefinire gli obiettivi della terapia.
11

tipico delle persone che sono state vittime di abusi sessuali da parte di una delle figure
genitoriali (nella maggior parte dei casi il padre) sviluppare sentimenti di rabbia verso laltra
figura genitoriale (la madre), che era al corrente di ci che avveniva e che non metteva in
atto nessun comportamento di protezione verso il figlio/la figlia abusata, preferendo rimanere al di fuori e talvolta negando la realt. Episodi del genere sono quelli che Baranello definisce microtraumi (Baranello , 2001), ovvero dei traumi che non minacciano direttamente
la vita del paziente, ma che contribuiscono, tramite la loro reiterazione, a sviluppare dei disturbi della personalit; uno tra questi il disturbo borderline di personalit, caratterizzato
da un trauma inerente relazioni interpersonali che si ripete nel tempo; gli abusi sessuali sono
tra le cause primarie affinch si instauri un disturbo del genere. probabile, dal punto di
vista di chi scrive, che la paziente in questione presenti dei tratti inerenti questo disturbo (essere stata abusata, instabilit delle relazioni interpersonali, degli obiettivi personali e degli
affetti, impulsivit e ostilit).

Di Risio (2016): EMDR come forma di ipnosi 19

Col tempo e con il proseguimento della terapia la paziente miglior le


sue relazioni interpersonali e anche la rendita scolastica si increment
positivamente. Si iscrisse di nuovo al liceo (che aveva abbandonato) e
ottenne il diploma con un anno di ritardo.
Caso 3 (Fine e Berkowitz, 2001).
Questo caso di notevole importanza in quanto non riguarda luso
combinato dellipnosi e dellEMDR nel trattamento di un PTSD, ma bens
concerne lutilizzo combinato delle due tecniche in un caso di disturbo
dissociato didentit (DID Dissociative Identity Disorder). Evitando di
entrare in merito a questioni teoriche sulla natura del DID e sul suo
trattamento, ai fini di questa trattazione utile riportare sommariamente il
caso per comprendere come la tecnica ipnotica e lEMDR possano
combinarsi nel trattamento di disturbi differenti dal PTSD.
Il caso riguarda una giovane donna descritta come attraente, sposata,
senza figli di nome Melissa. Melissa ha altre due personalit, quelle di due
bambine gemelle di nome Lissy e Paige, create dopo un grave incidente
dauto causato dal padre di Melissa che era al volante.
Come affermarono le autrici lintento fu quello di utilizzare lipnosi in
contemporanea allEMDR, in un protocollo definito dalle due autrici e
denominato Wreathing Protocol, allo scopo di associare e riprocessare
esperienze dissociate frammentate della paziente. Ci furono dei problemi
iniziali in quanto Lissy era troppo impaurita per permettere a Melissa di
rivivere lesperienza dellincidente. Il lavoro principale fu svolto con Lissy
e Paige, che si alternavano. Fu Lissy a fornire dettagli sullincidente, a
riferire che il padre guidava come un pazzo, che la madre attimi prima
dellincidente stava piangendo e fu lei a riferire di come il padre perse il
controllo del mezzo e si schiant contro un albero. Il lavoro con lEMDR fu
fatto desensibilizzando e riprocessando pian piano tutti gli elementi
pregnanti che venivano fuori durante le sedute. Il lavoro in ipnosi serv per
modulare le emozioni legate alle immagini e alle sensazioni che
affioravano alla coscienza, per effettuare una sostituzione dei sintomi
tramite tecniche immaginative e per una riconfigurazione delle personalit,
in cui Lissy e Paige si spostavano dalla posizione di essere davanti e al centro, ad una posizione laterale, una a destra e una a sinistra e spazialmente
pi arretrate, permettendo a Melissa di tornare in primo piano.
Le autrici sostennero che risultati positivi erano visibili dopo quattro
settimane in cui vennero effettuate otto sedute, due per settimana,
concludendo che lutilizzo combinato dellipnosi e dellEMDR era da

Di Risio (2016): EMDR come forma di ipnosi 20

ritenersi un valido coadiuvante nel trattamento del disturbo dissociato


didentit.

Discussione.
Dalla presente trattazione possibile concludere che lEMDR
rappresenti una integrazione di alcune tecniche ipnotiche che sono state
appunto inserite in un modello standardizzato. Un ulteriore elemento a
conferma di ci rappresentato dalla recente scoperta (1987) dellEMDR
ad opera di Francine Shapiro. Se si volesse paragonare la scoperta
dellEMDR con quella dellipnosi si di fronte a centoquarantaquattro anni
di differenza, riferendosi al 1843, anno della pubblicazione dellopera di
James Braid, che per primo coni il termine ipnosi; tralasciando quindi gli
anni di Mesmer, del marchese di Puseygur e dellAbate Faria, che
utilizzarono anchessi tecniche simili a quelle che, successivamente, furono
affinate e incorporate nella tecnica ipnotica.
Non comunque negli intenti di questa trattazione screditare lEMDR o
non riconoscere le sue potenzialit. Le due metodiche presentano molti
punti in comune (entrambe fanno riferimento alle risorse del paziente;
entrambe sono efficaci nellintervento sulla memoria procedurale; entrambe
hanno una grande capacit di integrare stati di coscienza) e, in virt di
queste caratteristiche, possono ragionevolmente essere combinate tra loro
nel trattamento del disturbo post traumatico da stress, come si avuto
modo di osservare dallesame dei casi presentati.

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