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sangue mi lamb i piedi, Liz aveva una profonda ferita in petto, il sangue continuava a
sgorgare, non sapendo cosa fare iniziai ad urlare e cercai di tamponare le sue ferite
il suo corpo esile sembrava rotto in due parti.
il suo viso
non lo dimenticher mai
lespressione che aveva era fissa nellattimo in cui la sua met, luomo che amava
laveva uccisa...
Quella sera non versai neanche una lacrima
non dissi nulla
Quando sentii che lo sguardo freddo di mia madre era ormai spento
non dissi nulla
Quando il suo cuore smise di battere, ero solo invaso da un sentimento
vendetta
Il mattino seguente arriv una lettera, la conservo ancora, era di Sebastian, una
lettera bianca, pulita, con poche righe
Ora finalmente possiamo averti.
Un misto tra paura e sconforto prese il controllo di me, non sapevo pi cosa fare, ero
improvvisamente solo, senza una moneta e totalmente indifeso, e per di pi cera un
assassino che mi inseguiva.
Dopo una notte insonne decisi che quel posto non era pi sicuro per me, presi quel
poco che avevo per portarlo con me nella grande citt del Tesk, Teflamm. Non sapevo
ancora che quella citt avrebbe segnato per sempre il mio destino. Teflamm una
splendida citt portuale, non nego che mi abbia aiutato notevolmente labbandono
della citt natale per non fomentare ricordi che probabilmente mi avrebbero distrutto
Lo scaricatore di porto non faceva per me, cos entrai in una locanda per
guadagnare qualche spicciolo tentando di ballare, non riscuotevo molto successo, ma
un piccolo gruzzolo che mi permetteva una camera ed un pasto riuscivo a
guadagnarlo... Dopo un mese in quella citt, gi la sentivo casa, ormai conoscevo un
po di gente e molti posti dove potevo stare tranquillo e ripararmi dalla folla, oppure
altri per immergermi completamente in essa. Avevo riconquistato il mio equilibrio,
sebbene durante le notti mi svegliavo spesso sudato con un grande male allo stomaco.
Incubi, pensai, come potevo non farli dopo quello che mi era successo
Mia madre
Ci pensavo ogni giorno, ogni momento della giornata, pensavo a lei quando lavoravo,
quando dormivo, quando ero sveglio.
Quella notte invece, poco dopo essermi svegliato di colpo, ancora una volta, vidi un
ombra che si muoveva nelloscurit quasi danzando, pensai fosse ancora lincubo, il
suo fisico era esile e si muoveva nelloscurit con estrema precisione, quasi
teletrasportandosi
un sogno
Continuai a pensarlo.
forse lombra di mia madre che risiede ancora nella mia mente
non riconoscevo nessuno dei lineamenti, non riuscivo a capire se lombra fosse un
umano, una donna o qualcosa del genere.