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Calcolo integrale
1 - Integrale di Riemann e sue propriet`
a
Sia a < b, e sia f una funzione definita e limitata nellintervallo [a, b].
Per esempio f potrebbe essere la velocit`
a di un punto materiale
in moto rettilineo, in funzione del tempo x [a, b]. Supponiamo
di voler calcolare lo spazio percorso s . Se fosse nota la velocit`
a
media vm si avrebbe: s = vm (b a). Poiche vm `e compreso tra
inf f e sup f, si pu`
o comunque affermare che:
(b a) inf f s (b a) sup f .
Sia n 1, e x0 = a , xn = b; suddividiamo [a, b] in n sottointervalli
I1 = [x0 , x1 ] , I2 = [x1 , x2 ] , . . . , In = [xn1 , xn ] ,
con
Li = sup f(x)
Ii
i=1
138
Ora per`
o non parleremo di approssimazioni, ma daremo una definizione
rigorosa. Le somme
n
n
X
X
sf (D) =
`i xi , Sf (D) =
Li xi
i=1
i=1
[a,b]
f(x) dx
f(t) dt ,
Figura 1
Sia f : [a, b] IR una funzione limitata e non negativa. Chiamiamo
trapezoide relativo ad f linsieme (compreso tra il grafico di f e lasse x):
139
Sf (D) =
n
X
i=1
k (xi xi1 ) = k (b a) .
+
Pertanto
f e f contengono un solo elemento: k (b a). Quindi:
= sup
= inf +
f = k (b a) ,
f = k (b a) .
Nella interpretazione geometrica, per le funzioni costanti, con k > 0, il
trapezoide e tutti i plurirettangoli coincidono con il rettangolo di base b a
e altezza k.
inf
x[xi1 ,xi ]
f(x) = f(xi ) = 0 ;
Li =
sup
x[xi1 ,xi ]
f(x) = f(x i ) = 1 .
140
Pertanto
sf (D) =
n
X
i=1
`i (xi xi1 ) = 0 ;
Sf (D) =
n
X
i=1
Li (xi xi1 ) = b a .
+
Ne segue che = sup
o f non
f = 0 e = inf f = b a 6= 0, e perci`
`e integrabile in [a, b] .
Ci`
o giustifica anche la possibilit`
a di parlare di integrale per una funzione
definita in un intervallo [a, b], privato di un numero finito di punti (basta
estendere la funzione, assegnando valori arbitrari in tali punti).
Si d`
a inoltre un senso al caso a > b, con la convenzione:
Z a
Z b
f(x)dx
f(x)dx =
b
(f(x) + g(x)) dx =
f(x) dx +
a
g(x) dx ;
2 - additivit`
a rispetto allintervallo di integrazione:
Z b
Z c
Z
c [a, b] ,
f(x) dx =
f(x) dx +
a
f(x) dx ;
3 - monotonia:
x [a, b] , f(x) g(x)
f(x) dx
g(x) dx ;
141
Ecco (senza dimostrazione) alcune condizioni sufficienti (ma non necessarie) per la integrabilit`
a di una funzione.
TEOREMA 2. Ogni funzione f : [a, b] IR continua in [a, b] `e integrabile. Inoltre ogni funzione f continua in [a, b], ad eccezione di un insieme
finito di punti, e limitata in [a, b], in tale intervallo `e integrabile.
TEOREMA 3. Se f : [a, b] IR `e una funzione monot`
ona e limitata
allora f `e integrabile su [a, b].
142
x2 dx =
h x3 i 3
3
1 3
19
(3 23 ) =
.
3
3
definita da
f(x) =
( 1
ex
, x<0
.
, x0
0
2
f(x) dx =
f(x) dx =
Dunque `e
Z
f(x) dx =
0
2
143
0
dx = x 2 = 2 ,
1
ex dx = ex 0 = e 1 .
f(x) dx +
f(x) dx = e 3 .
x+1
x dx =
+ c , 6= 1
+1
dx
= tan x + c
cos2 x
ax dx = ax loga e + c , a IR+
dx
= cot x + c
sin2 x
cos x dx = sin x + c
dx
1 + x2
sin x dx = cos x + c
dx
= log |x| + c
x
= arctan x + c
dx
= arcsin x + c
1 x2
dx
= arccos x + c
1 x2
Ecco alcuni metodi di integrazione che possono consentire di ricondurre lintegrale da calcolare ai casi della tabella precedente.
144
In particolare
lintegrale di una somma `e la somma degli integrali,
lintegrale del prodotto tra una costante e una funzione `e il prodotto
tra la costante e lintegrale della funzione.
Z
dx
.
ESEMPIO 1. Calcolare
2
(sin x)(cos2 x)
Risulta
1
sin2 x + cos2 x
1
1
=
=
+
;
2
2
2x
2
2
cos
(sin x)(cos x)
(sin x)(cos x)
sin2 x
dx
=
(sin2 x)(cos2 x)
dx
+
cos2 x
dx
1
= tan x
+c .
tan x
sin2 x
log x dx = x log x
dx = x log x x + c .
x
ESEMPIO 3. Calcolare
145
x ex dx .
ex sin x dx .
Come fattore finito scegliamo f(x) = ex (andrebbe bene anche sin x). Si ha
Z
Z
x
x
e sin x dx = e sin x ex cos x dx .
Proviamo una seconda integrazione per parti, scegliendo, di nuovo, f(x) =
ex come fattore finito. Si ricava
Z
Z
ex cos dx = ex cos x + ex sin x dx
e quindi siamo di nuovo ricondotti al calcolo dellintegrale assegnato: parrebbe di avere ottenuto una situazione ciclica. In realt`
a, sostituendo il valore
ora trovato dellintegrale di ex cos x nella precedente uguaglianza, si ottiene
Z
Z
ex sin x dx = ex sin x ex cos x ex sin x dx
e tale uguaglianza pu`
o essere vista come unequazione di primo grado avente
per incognita lintegrale proposto. Pertanto `e
Z
ex sin x ex cos x
ex sin x dx =
+c.
2
Nella seconda integrazione, evitiamo di assumere come fattore differenziale
quello che si `e appena derivato, altrimenti si ottiene una identit`
a.
146
G0 (x) = F 0 (x) 0 (x) = f (x) 0 (x)
f (x) 0 (x) dx =
;
t=(x)
()
f(t) dt .
()
Nei casi in cui lintegrale sia in una forma immediatamente interpretabile come i primi membri delle precedenti formule, si tratta di una integrazione per semplice sostituzione.
Lintegrazione per semplice sostituzione pu`
o spesso essere facilitata,
utilizzando la seguente tabella 2, ricavata dalla tabella 1 e dalla regola di
derivazione di una funzione composta.
TABELLA 2
+1
[f(x)]
+1
[f(x)] f 0 (x) dx =
f 0 (x)
dx = log |f(x)| + c
f(x)
Z
Z
Z
Z
Z
Z
+ c , 6= 1
cos f(x) f 0 (x) dx = sin f(x) + c
sin f(x) f 0 (x) dx = cos f(x) + c
f 0 (x)
dx = arctan f(x) + c
1 + [f(x)]2
f 0 (x)
p
dx = arcsin f(x) + c
1 [f(x)]2
f 0 (x)
dx = tan f(x) + c
cos2 f(x)
f 0 (x)
dx = cot f(x) + c
sin2 f(x)
ESEMPIO 5. Calcolare
x ex dx .
xex dx =
tan x dx .
147
ESEMPIO 6. Calcolare
ex
+ c.
2
Poiche tan x `e il rapporto tra sin x e cos x ed `e sin x = D(cos x), lintegrale,
a parte un fattore moltiplicativo (in questo caso -1), si presenta come il
prodotto di una funzione composta, la funzione sec x = cos1 x , per la derivata
della componente pi`
u interna (ossia per la derivata di cos x). Posto allora
cos x Z= t si ha
Z
Z
sin x
dt
tan x dx =
dx =
= [ log |t| + c]t=cos x
cos x
t t=cos x
e quindi risulta
Z
tan x dx = log | cos x| + c .
ESEMPIO 7. Calcolare
Z
x2
x+1
dx .
+x+1
148
1
2
2x + 1
1
dx = log(x2 + x + 1) + c .
x2 + x + 1
2
1
=
+x+1
1
4
1
=
2
2 .
3
3
1
2
1
x+
+
1+
x+
2
4
2
3
x+
=t,
2
3
da cui
3
dx =
dt ,
2
=
= arctan t+c = arctan +c .
2
x2 + x + 1
1 + t2
3
3
3
3
Pertanto, per lintegrale proposto, si ha:
Z
dx
1
1
2x + 1
+c .
= log(x2 + x + 1) + arctan
2
x +x+1
2
3
3
dx .
Anche qui abbiamo una funzione composta ma, questa volta, non compare la
derivata della componente pi`
u interna, e quindi non si tratta di un
integrale
immediato. La sostituzione pi`
u naturale che possiamo tentare `e x = t, da
cui x = t2 e dx = 2t dt (x e t non negativi). Si ha allora
Z
Z
x
e dx = 2tet dt
e quindi, ricordato il risultato del precedente esempio 3, si ottiene
dx =
Z
2 t e dt
t= x
149
= 2 t et 2 et + c t=x = 2 e x ( x 1) + c .
x3 + x
x+1
=x1+ 2
.
2
x +x+1
x +x+1
hx + k
x2 + bx + c
&
hx+k
(x)(x)
hx+k
(x)2
A(2x+b)
x2 +bx+c
A
x
A
x
B
x
B
(x)2
B
(x+ 2b )2
4
( > 0)
( = 0)
( < 0)
150
x+1
1
x+1
=
2x2 + 2x 12
2 (x + 3)(x 2)
A
B
1 (A + B)x + 3A 2B
1
+
=
=
2 x+3
x2
2
(x + 3)(x 2)
Dal principio di identit`
a dei polinomi, otteniamo il seguente sistema:
n
5
2
A+B = 1
; A= , B= .
3A 2B = 1
3
3
Quindi la frazione data `e uguale alla seguente somma, della quale `e facile
trovare una primitiva:
1
5
1
2
+
6 x+3
6 x2
3x + 1
,
(x + 2)2
a > 0 : ax2 + bx + c = a x + t ;
a = 0 : bx + c = t ;
a<0 :
p
ax2 + bx + c = t(x ) , ove sia una radice del radicando.
Si noti che, nellultimo caso, il discriminante del radicando deve essere positivo (ci`
o assicura lesistenza di una radice reale ).
151
dx
.
x + x x2
Il radicandosi annulla per x = 0 e x = 1 , pertanto la sostituzione da
effettuare `e x x2 = tx. Elevando al quadrato e ricavando x, si ottiene:
p
t
1
2t
x=
x x2 = tx =
,
, dx =
dt .
2
2
1+t
1+t
(1 + t2 )2
Cos` `e
Z
Z
dx
2t
dt .
=
2
(t
+
1)(1
+ t2 )
x+ xx
ESEMPIO 3. Calcolare
(1 + t)(1 + t2 )
1+t
1 + t2
1 + t 1 + t2
e quindi risulta
Z
2t
1
dt = log |1 + t| log(1 + t2 ) arctan t + c .
(1 + t)(1 + t2 )
2
Ricordando infine che `e
x x2
1x
t=
=
x
x
dx
1x
= log | x 1 x| arctan
+c.
x
x + x x2
dove f sia una funzione razionale, nei due argomenti sin x e cos x.
Esprimendo (nelle opportune ipotesi) il seno ed il coseno in funzione
x
della tangente dellangolo met`
a, t = tan , x = 2 arctan t , si ha
2
2t
1 t2
2
sin x =
, cos x =
,
dx =
dt ;
1 + t2
1 + t2
1 + t2
si ottiene una funzione integranda razionale in t.
ESEMPIO 4. Calcolare
dx
.
sin x
152
Risulta
Z
dx
=
sin x
2
1 + t2
dt =
2t 1 + t2
dt
= log |t| + c
t
e quindi
Z
x
dx
= log tan + c .
sin x
2
` bene sapere che, in certi casi, piuttosto che la sostituzione sopra conE
sigliata, altre sostituzioni possono semplificare lintegrazione. Ad esempio:
- se la funzione integranda f fosse periodica di periodo , ossia risultasse
f(x + ) = f(x), potrebbe essere pi`
u utile effettuare la sostituzione
t = tan x,
- se la funzione integranda f fosse dispari, ossia fosse f(x) = f(x), si
faciliterebbero i conti ponendo t = cos x,
- se, detta f la funzione integranda, risultasse f( x) = f(x), si
potrebbe pi`
u utilmente porre sin x = t.
ESEMPIO 5. Calcolare
Z
Risulta
f(x) =
dx
.
cos x cos 3x
cos x
1
cos x
=
cos2 x cos x(4 cos3 x 3 cos x)
4 cos2 x sin x
,
t2 (1 t2 )
4t
8(t + 1) 8(t 1
si conclude che
Z
dx
1
1
1 + sin x
=
+ log
+ c.
cos x cos 3x
4 sin x 8
1 sin x
153
f(ex ) dx
1 + ex
dx .
1 + e2x
1+t
1
dt = log |t| log(1 + t2 ) + arctan t + c ;
2
t(1 + t )
2
Z
1 + ex
1
dx = x log(1 + e2x) + arctan ex + c .
1 + e2x
2
si dice che f `e integrabile in senso improprio o anche in senso generalizzato in (a, b] e si pone
Z b
Z b
f(x) dx = lim+
f(x) dx .
ca
x0
154
Z 1
Z 1
1c
, 6= 1
1
1
dx =
x dx =
c
c x
log c
, =1
si ricava che `e
lim
c0+
1
1
1
dx
=
x
+
, 0<<1
, 1
si dice che f `e integrabile in senso improprio o anche in senso generalizzato sullintervallo illimitato [a, +) e si scrive
Z +
Z c
f(x) dx = lim
f(x) dx .
c+
c+
a x
log c log a
, =1
se 1
+
Z c
dx
lim
=
.
a1
c+ a x
se > 1
1