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Venerd 4 novembre 2016

Egitto. UNHCR rifiuta di assistere I rifugiati politici Oromo.

Il suicidio di Getu Ayana, 26 anni, getta pesanti ombre sulloperato della Agenzia Umanitaria
delle Nazioni Unite UNHCR in Egitto. Secondo la cominit etiope UNHCR rifiuterebbe di
assistere i rifugiati politici Oromo, vittime di una terribile repressione nel loro Paese attuata
dal governo etiope per rubare le loro terre a favore delle multinazionali.
http://italia.reteluna.it/it/egitto-unhcr-rifiuta-di-assistere-i-rifugiati-politici-oromo-Pccp.html

Il 21 luglio 2016, Getu Ayana, 26 anni, si suicida davanti alla sede del Cairo di UNHCR (Alto
Commissariato ONU per i Rifugiati). Ayana, appartenente alla etnia Oromo, era fuggito dai primi
massacri compiuti contro la sua etnia per ragioni economiche. Massacri che al momento attuale
hanno provocato oltre 600 vittime tra i civili. Ayana si dato fuoco per protestare sulla mancata
assistenza di UNHCR ai rifugiati politici etiopi di origine Oromo. A seguito dellincidente la
sede UNHCR del Cairo stata chiusa al pubblico per tre giorni.
Ayana faceva parte di un nutrito gruppo di Oromo (40 persone) che da due settimane erano
accampati in protesta difronte alla sede UNHCR del Cairo per ottenere assistenza umanitaria e
lo statuto di rifugiati politici. Lauto immolazione avvenuta a seguito della decisione presa della
Agenzia Umanitaria e del Governo egiziano di sospendere lesame delle richieste di asilo. Una
decisione che faceva presagire future espulsioni forzate dei rifugiati Oromo.
La sera precedente al suicido politico si era tenuta una riunione tra i rifugiati Oromo determinati
a non ritornare in Patria per timore di arresti, torture ed esecuzioni extra giudiziarie. Ayana si era
offerto volontario per una azione tesa a sconvolgere lopinione pubblica mondiale qualora
UNHCR continuasse a rifiutare lassistenza. Un rifiuto che persisteva dal 27 marzo 2016 quando
erano iniziate le proteste disperse violentemente dalla polizia egiziana il 11 aprile 2016.
Un mese prima di questa riunione, sotto pressione delle proteste dei rifugiati e gli articoli sul
tema comparsi sui quotidiani egiziani, il rappresentante regionale UNHCR in Egitto: Elizabeth
Tan aveva tentato di raggiungere un accordo con i leader dei rifugiati Oromo per il loro rimpatrio
volontario in Etiopia. Laccordo non fu gradito dai rifugiati etiopi. I leader della comunit
Oromo ci hanno consigliato di ritornare a casa. Ma dove possiamo andare? Non abbiamo pi
terre e abitazioni. Siamo stati considerati fuorilegge dal nostro governo per favorire gli interessi
di multinazionali straniere. Qui in Egitto intendiamo ricostruire le nostre vite e quelle delle
nostre famiglie con lavori onesti. aveva dichiarato Ayana ai media egiziani due giorni prima del
suicidio. Nel Cairo esiste una forte comunit di immigrati Oromo, per la maggior parte
concentrati nel quartiere periferico di Arab al-Maadi dove dal 2015 si registra una escalation di
incidenti causati da giovani gang criminali egiziane protette dalla polizia egiziana.
UNHCR rifiuta ogni responsabilit nel suicidio di Ayana affermando di collaborare attivamente
con il governo egiziano per lesame delle richieste di asilo al fine di concedere autorizzazioni
individuali e non di gruppo. UNHCR ricorda inoltre che dal novembre 2015 impegnata a
denunciare le repressioni eseguite dal governo di Addis Ababa contro la maggioranza etnica degli
Oromo. La collaborazione tra UNHCR e governo egiziano sul esame delle richiese di asilo non
ha certamente favorito i rifugiati in pericolo di morte qualora ritornassero nel loro Paese. In
agosto 2016 la maggioranza delle richieste dasilo erano state rifiutate da una commissione
egiziana a cui avrebbero partecipato rappresentanti del UNHCR. Anche il periodo di attesa per
lesisto della richiesta considerato disumano. Inizialmente fissato a 28 mesi stato
recentemente diminuito a 16 grazie lintervento di UNHCR presso il Ministero degli Interni
egiziano. Attivisti Oromo fanno per notare che le richieste di asilo in esame in questi giorni
risalgono a dossier presentati tra il 2013 e il 2014.

La maggioranza dei rifugiati Oromo si concentra in Egitto. Dal giugno 2015 al luglio 2016 i
rifugiati Oromo registrati presso UNHCR sono raddoppiati da 5518 a 10288. Secondo le denunce
della comunit Oromo in Egitto, solo il 35% dei 10288 rifugiati ricevono qualche forma di
assistenza umanitaria da parte di UNHCR. Lassistenza offerta spesso considerata inadeguata
a garantire una vita degna a queste persone in estremo bisogno fuggite dal loro Paese per evitare
lunghi anni di prigionia o brutali assassini commessi dalla polizia o dalle squadre paramilitari
mai dichiarate dal governo etiope. Secondo la comunit Oromo in Egitto, UNHCR
contribuirebbe a forzare gli immigrati etiopi a vivere una situazione di insicurezza personale e
finanziaria permanente causata dalla impossibilit di trovare una occupazione e da una assistenza
umanitaria pressoch inesistente, nonostante i fondi stanziati e ricevuti da UNHCR. Ai rifugiati
Oromo sarebbero negati anche i diritti di un alloggio decente e lassistenza sanitaria gratuita.
Purtroppo il suicidio di Ayana non ha sfondato il muro di omert che protegge la famosa agenzia
umanitaria ONU che si occupa di rifugiati. La notizia del suo suicidio e le motivazioni del gesto
sono state diffuse da alcuni media egiziani, trovando purtroppo, scarsa attenzione tra i media
occidentali. Nelle indagini condotte dai media egiziani si nota una evidente reticenza da parte
della direzione UNHCR del Cairo e del governo egiziano a rilasciare commenti e approfondire
le reali condizioni di vita dei rifugiati Oromo a seguito del suicidio di Ayana.
Per approfondimenti
Sud Sudan: ONU accusato di crimini di guerra LIndro Scribd.
https://www.scribd.com/document/329963762/Sud-Sudan-ONU-Accusato-Di-Crimini-DiGuerra
Repubblica Centraficana si rivolta contro lONU. LIndro
http://www.lindro.it/repubblica-centrafricana-si-rivolta-contro-lonu/
ONU. I campi rifugiati ruandesi in Zaire. Una vergogna internazionale. Parte Prima Frammenti
Africani Rete Luna.
http://italia.reteluna.it/it/onu-i-campi-rifugiati-ruandesi-in-zaire-una-vergognainternazionale-parte-prima-PdSp.html
ONU. I campi rifugiati ruandesi in Zaire. Una vergogna internazionale. Parte Seconda Frammenti
Africani Rete Luna.
http://italia.reteluna.it/it/onu-i-campi-rifugiati-ruandesi-in-zaire-una-vergognainternazionale-parte-seconda-PdSd.html
UNHCR INTERSOS. Mission in terra africana. In anteprima il video. Giudicate voi. Africa Voices
https://africanvoicess.wordpress.com/2013/11/25/mission-in-terra-africana-in-anteprima-ilvideo-giudicate-voi/

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