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Lo studio dei laghi di notevole interesse a causa dell'estrema sensibilit di tali corpi idrici
alle sollecitazioni ambientali e alle attivit umane.
In figura sono rappresentati gli andamenti durante l'anno delle variabili ambientali che
hanno influenza sulla dinamica dei laghi:
irraggiamento solare (HSW): presenta un massimo nei mesi estivi;
intensit dei venti (mean wind): i venti sono pi intensi nei mesi estivi;
portate affluenti (inflow): i picchi corrispondono ai picchi di precipitazione invernali;
temperatura dell'acqua affluente (temp.inflow): il picco a fine estate;
contenuto salino delle acque affluenti (NaCl inflow): ha gli stessi andamenti delle
precipitazioni.
inverno
primavera
estate
autunno
Osservazioni:
1. irraggiamento solare e intensit dei venti costituiscono l'energia fornita alla massa
del corpo idrico;
2. il picco della temperatura e quello dell'irraggiamento non sono in fase, ma il primo
in ritardo rispetto al secondo;
3. con le piogge, da un lato si ha un effetto di diluizione del contenuto salino, d'altra
parte avviene il trascinamento delle particelle sospese in atmosfera, che fa
innalzare il contenuto salino.
Tre ulteriori grafici mettono in evidenza gli andamenti di temperatura, contenuto salino e
ossigeno disciolto alle diverse profondit del lago.
(Tutte le figure qui riportate sono quelle illustrate dal professore durante la lezione e si
riferiscono al caso di un lago artificiale sito nell'emisfero australe: Wellington Reservoir,
Australia)
lailmil
I fluidi stratificati sono governati da una dinamica molto particolare. La densit, infatti, non
omogenea, ma possibile descriverla secondo una legge:
=0 +e (z )+(x ,z ,t )
in cui:
0 un valore medio costante, che dipende dal tipo di fluido;
e(z) l'aliquota dovuta alla stratificazione (con z rivolto verso l'alto e nullo al fondo);
(x,z,t) funzione di eventuali perturbazioni.
Per descrivere la stratificazione si definisce il parametro :
1 d e
=
0 dz
Si tratta di una misura dell'efficacia del miscelamento, che d informazioni circa l'entit
della variazione di rispetto al valore medio lungo la profondit z.
Nell'ipotesi che non vi sia stratificazione =0 e =0. La pressione segue la legge:
p (z )=0 g (H z )
con H profondit del lago.
Ci significa che la risultante delle forze agenti su una sferetta immersa (somma della
forza peso e delle forze sul contorno) nulla e che spostando lentamente la sfera non
viene compiuto lavoro.
Se la superficie libera viene perturbata si genera un'onda di velocit u. Quando questa
tocca il contorno del lago (si ipotizzi una parete verticale e impermeabile), poich la parete
ha una velocit nulla, l'energia cinetica si trasforma in una sovrapressione 0u2 che si
manifesta con un innalzamento della superficie libera. Per comprendere se la
sovrapressione generata significativa, essa viene confrontata con la pressione tipica del
lago, ovvero quella che c' al fondo gH. La radice del rapporto cos definito d origine al
numero di Froud:
u
Fr =
gH
Il numero di Froud, dunque, lega l'energia cinetica con l'energia di pressione: se Froud
alto le variazioni di pressione sono significative rispetto a quelle tipiche del lago.
Nel caso in cui vi sia stratificazione, e(z)0 e 0. In questo caso una qualsiasi
perturbazione fa s che il fluido reagisca in maniera diversa alle varie profondit.
Prese due sferette (1 e 2) di egual volume V poste a quote diverse nel lago, esse
presentano una differenza di massa:
m =( 0 Z ) V
con Z differenza di profondit tra le due sferette.
Quando c' una causa eccitatrice esterna che impone un'accelerazione alla massa d'acqua,
la risposta del fluido non pi omogenea su tutta la verticale a causa della differenza di
massa.
Se viene creato un gradiente di pressione, da Navier-Stokes si ha che:
lailmil
lailmil
R 0=
L/
dove la velocit angolare di rotazione
=0 sen
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