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Introduzione
Qualche settimana fa una bravissima pianista cinese ha chiesto la mia consulenza in vista
di un concorso e una serie di concerti negli Stati Uniti.
Musicista di classe e raro talento, devo dire.
Ma con un problema...
Ascoltandola suonare sono rimasto negativamente sorpreso da certe scelte interpretative
parecchio distanti dal testo originale della Sonata (sta lavorando sulla Patetica):
1 di 9
Allegro di molto e con brio, batt.99-100
Cominciamo con losservare che questa non la forma in cui il passo appare nellunica
fonte riconducibile a Beethoven.
Sto parlando deledizione originale della Sonata, pubblicata da Hoffmeister a Vienna nel
1799 (lautografo andato perso).
L a batt.100 lo staccato non c, quindi siamo di fronte a unaggiunta del revisore.
A parte lomissione delle parentesi [ ] che toglie ai musicisti la possibilit di riconoscere
immediatamente cosa dobbiamo a lui e cosa invece sulla fonte (tra poco capirai perch
non si tratta di un errore di stampa)
perch viene introdotto uno staccato? una scelta corretta?
Per prima cosa cerchiamo di capire qual il testo pi vicino possibile alle indicazioni di
Beethoven.
Lo stesso passo di batt.99-100 torna nel movimento a:
a) batt. 111-112
b) batt. 263-264
c) batt. 275-276
A differenza della prima volta, in tutti e tre i casi il testo originale del 1799 e le sue ristampe
lo riportano senza segni di staccato n alla prima n alla seconda battuta:
a)
b)
c)
2 di 9
Allegro di molto e con brio, batt.121
vero, lindicazione dinamica a met tra le due note ma il dato non stato letto nel
modo giusto.
Infatti in lungo e in largo per tutta ledizione di Hoffmeister molte dinamiche (f, p, sf e fp)
sono inserite PRIMA della nota a cui si riferiscono.
Solo per fare un esempio, ecco le battute con gli sf che ti citavo prima:
Chiaramente i segni si riferiscono allottava della mano destra, e non alla seconda nota
della sinistra.
O ancora:
E cos via
Anche stavolta il curatore tenta di giustificare la cosa riferendosi a
unedizione che non ha nessun collegamento provato con Beethoven.
Cita infatti la Boreau de Musique del 1802:
3 di 9
Allegro di molto e con brio, batt.197
Mancano come vedi i segni di staccato prima e dopo lo sf, mentre la nostra edizione li
inserisce entrambi ancora una volta senza [ ].
Apro una piccola parentesi.
Avrai notato che la fonte usa punti semplici (Punkten) mentre ledizione che stiamo
analizzando mantiene i chiodi, gli Strichen.
Si tratta di una scelta voluta le ragioni sono troppo complesse per parlarne qui, ma
prometto che le affronteremo presto in unaltra sede.
Tornando a noi, il passo ha la particolarit di avere lo sf e questo lo accomuna a quello
simile e vicinissimo di batt.205,
4 di 9
Adagio cantabile, batt.27-28
Ti sarai accorto che nella nostra analisi stiamo sostanzialmente alternando dinamiche a
staccati
Cosa ci aspetta allora al prossimo punto?
5 di 9
6 di 9
Adagio cantabile, batt.70
7 di 9
Adagio cantabile, batt.72-73
8 di 9
Rondo Allegro, batt.163-164
Ho riportato anche le battute precedenti, dalla 159, perch ci aiuteranno a capire il senso di
questo passaggio.
Il problema comincia a 159, dove ledizione originale riporta non una ma due legature.
Cosa fa il revisore?
Suppone, a mio avviso correttamente, che la legatura pi in alto sia un errore, e che vada
seguita invece quella (chiaramente una correzione aggiunta in un secondo momento: cfr.
batt.161) tra Si e Do.
Se le cose stanno cos, abbiamo legato
Si-Do a 159
Re-Mi a 161
e quindi a 163 della fonte potrebbe essere stata dimenticata la legatura tra Fa# e Sol.
Avrebbe senso inserirla, segnalando naturalmente la cosa nel commento critico.
Il curatore della nostra urtext ha invece preferito rimuovere la legatura di 163, per analogia
con 159, senza aggiungere nulla.
Lintervento certamente possibile, solo che
9 di 9
Rondo Allegro, batt.171
In ogni caso la questione andrebbe dibattuta nel commento critico, ma come al solito
nulla!
Ora, a proposito di indicazioni fuori posto, prima di tirare le somme di questa
analisi arrivato il momento di parlare del caso che abbiamo lasciato da parte
(9 + 1, ricordi?)
In ordine di partitura sarebbe stato il primo, ma non me la sono sentita di sottoportelo
subito, anche perch per comprenderlo appieno ci servivano tutte le informazioni che
abbiamo raccolto strada facendo.
Finalmente per ci siamo
Come avrai intuito dallimmagine, il problema riguarda la posizione del cresc. (ma non
solo).
Prima di procedere, ti riporto anche le restanti battute 199 e 207, in modo da avere davanti
il quadro completo da analizzare:
Batt. 23
Batt.199
Batt.207
Osservando questi ultimi esempi, notiamo che sulledizione originale il crescendo sempre
in corrispondenza del secondo quarto della battuta.
Per evitare incomprensioni sul suo collocamento, nei primi due casi Beethoven interrompe
addirittura labbreviazione in note bianche alla mano sinistra e scrive per esteso gli ottavi.
Non possono esserci dubbi a riguardo: lunica fonte riconducibile con
certezza a Beethoven ha il cresc. sempre e solo sul secondo quarto della
battuta.
Senza fornire alcuna spiegazione (non una parola a riguardo in partitura, n sul commento
critico) il revisore compie tutta una serie di scelte incoerenti e a mio avviso inspiegabili:
1. Perch sopprime la scrittura in ottavi di Beethoven alla mano sinistra?
2. Perch sposta (e sempre in modo diverso!) il cresc.?
3. E perch non segnala in alcun modo questi interventi?
Possiamo ipotizzare che abbia seguito lo stesso principio che riportava pi in alto per il
caso #2 di batt.121:
EA f tra la prima e la seconda nota (pi vicino alla prima)
Significherebbe quindi supporre che il cres. di Beethoven si riferisca al rigo superiore, alla
mano destra.
In quel caso lo avremmo effettivamente tra le due note.
Ma a parte il fatto che lipotesi non regge (perch altrimenti Beethoven avrebbe scritto
proprio in quel punto per esteso gli ottavi?) se il ragionamento fosse questo dovremmo
aspettarci la stessa interpretazione per tutte e quattro le battute.
E invece ci troviamo di fronte a tre rese diverse!
Considerazioni finali
Sappi che sei tra i primi musicisti in Italia ad avere accesso a queste informazioni.
La maggior parte dei tuoi colleghi si fida completamente delle edizioni che ha davanti,
specie se sono urtext, e questo li espone fatalmente a tutti i problemi che abbiamo visto:
interventi editoriali non segnalati (e quindi non sei in grado di capire cosa ha scritto
veramente Beethoven)
legature fuori posto, accorciate o allungate
dinamiche alterate o spostate
segni di staccato aggiunti o tolti
ecc.
NON FERMARTI
Continua ad essere avido di informazioni studia, analizza, ricerca, confronta
Inizia rileggendo con attenzione questo documento cercando di
comprenderne in profondit ogni passaggio.
Nei prossimi giorni, se lo vorrai, ti invier altri materiali simili.
E a proposito
Tieni sottocchio la tua casella di posta e salva tutte le mie mail che riceverai perch ho
riservato per te risorse sui problemi di autenticit della musica di Beethoven che nessuno
in Italia aveva mai avuto il coraggio di diffondere.
Credo ci sia veramente bisogno, soprattutto nel nostro Paese, di professionisti veri che non
prendano le proprie scelte interpretative per sentito dire.
Insieme possiamo forse fare qualcosa per migliorare le cose.
Vuoi essere della partita?
Ora sai da dove cominciare.
- Gabriele Riccobono -
P.S. Se stai preparando un pezzo di Beethoven e vuoi veramenete mettere il tuo lavoro al
sicuro dagli errori delle case editrici, potresti trovare molto utile questa risorsa.