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Corso di

Creazione di imprese e imprenditorialit minore


A.A. 2015-2016

INTERVISTA A DANIELE SCALZO, PROPRIETARIO ED


AMMINISTRATORE DI:

Simone Antonelli
Mirko Cecconi
Antonio Mazzaracchio
Lorenzo Mileto

1.Introduzione

I Panizzeri S.a.s una societ che si occupa di commercializzazione e


vendita di un prodotto di propria invenzione ( il panizzo romano) e con
brevetto registrato. La societ stata costituita nel 2010 da due soci e la sua
sede legale, nonch unico punto vendita, si trova a Roma in Via C.L.
Bragaglia 98.
L idea nasce nel 2008, con circa due anni di anticipo rispetto alla costituzione
della societ stessa su idea del Sig. Scalzo che ha dichiarato di voler
accostare la sua propensione allavvio di unattivit imprenditoriale alla

passione

per

il

panizzo

romano,

una

sorta

di

compromesso

Il panizzo romano

tra la pizza tradizionale ed il pane romano. Inoltre,ci ha rappresentato una


sfida per limprenditore che ha potuto mettere in campo tutte le competenze
acquisite in maniera pregressa attraverso lattivit di lavoratore autonomo
svolta in diversi settori fino al 2010.

2. IL PROFILO SOCIETARIO
2.1. Dimensioni e forma societaria.
La societ oggetto di analisi presenta, sin dalla costituzione, la forma
giuridica della societ in accomandita semplice, dove il sig. Scalzo riveste la

figura di socio accomandatario, responsabile in maniera illimitata e solidale.


Inoltre presente un socio accomandante che ha sottoscritto il 50% del
capitale sociale.
Le dimensioni d impresa, seguendo le norme europee a riguardo,
(Raccomandazione della Commissione UE n.1422 del 6 Maggio
2003, recepita successivamente dalla legislazione nazionale con
D.M. 18.4.2005) permettono di classificarla come micro impresa.

Infatti I panizzeri presenta un numero di dipendenti compreso tra 2 e 9, un


fatturato annuo al 2015 compreso tra 500.000 e 2 milioni di Euro, ed infine un
attivo di stato patrimoniale inferiore ai 100.000 Euro. Inoltre la s.a.s. in
questione non possiede alcuna partecipazione in altre imprese, cos come
nessun altra partecipazione in societ fisiche o di capitali stata dichiarata
dal Sig. Scalzo.

2.2. Vantaggi e svantaggi derivanti dalle dimensioni dimpresa.

In merito ad eventuali vantaggi conseguenti alla ristretta dimensione d


impresa, il Sig. Scalzo ne ha individuati, soprattutto nella possibilit di avere
un contatto diretto con la clientela e, di conseguenza, di poter ottenere
unampia conoscenza del mercato di riferimento; oltre a questi si accosta un
alta

flessibilit produttiva e la possibilit di adattare la produzione

velocemente alle necessit della domanda.


I maggiori svantaggi individuati, invece, risultano essere la difficolt di
reperire facilmente personale qualificato ed adeguato, nonch la difficolt nel
processo di delega decisionale. La debolezza finanziaria non viene indicata
come possibile svantaggio per un azienda di ridotte dimensioni. (L azienda in
questione riuscita a registrare utili sin dall anno di costituzione con un
andamento costantemente in crescita del fatturato).

3.PROFILO IMPRENDITORIALE.
Il Sig. Scalzo, nato nel 1985,

il fondatore dell impresa che lui stesso

gestisce. Dopo il conseguimento del diploma di scuola superiore, ha


cominciato la sua attivit di lavoratore autonomo in diversi settori,
concentrandosi

maggiormente

su

quello

alimentare.

In

merito

alle

competenze che l imprenditore ritiene di dover migliorare in futuro si possono


annoverare quelle finanziarie, commerciali e manageriali, mentre invece l
imprenditore si ritiene abbastanza soddisfatto in merito a quelle acquisite in
relazione ai rapporti con le amministrazioni pubbliche. Secondo noi, questo
rispecchia il fatto che lo stesso imprenditore sia riuscito da solo ad avviare
lattivit superando ogni tipo di ostacolo amministrativo-burocratico.

3.1. TIPOLOGIA IMPRENDITORIALE

Seguendo la classificazione elaborata da Baldizzoni (1985), l imprenditore


interrogato ritiene maggiormente calzante alla sua persona la figura del
razionalizzatore- innovatore, capace di introdurre cambiamenti all interno
dell impresa, sia in campo di prodotto che in ambito strategico, riuscendo
sempre alla razionalizzazione ed al contenimento dei costi.
Rispetto alla domanda. cosa la fa sentire intimamente imprenditore?,
lattenzione stata posta su fattori quali la forte attitudine allassunzione del
rischio, il continuo bisogno di realizzazione e la capacit di trarre spunto dagli
errori per un futuro miglioramento. Le ragioni che hanno spinto il Sig. Scalzo
ad avviare la propria carriera da imprenditore sono da ricercarsi nella volont
di rendere remunerativa la sua passione, oltre a fattori di rilievo ed utilit
sociale, derivanti dall essere in tale posizione. Ad ogni modo l imprenditore
ha dichiarato di non riuscire a dedicare adeguato spazio alla propria famiglia
ed altri interessi personali, proprio a causa della mole di lavoro che si trova
ad affrontare quotidianamente.

4.IL CONTESTO
L esperienza avuta dal sig. Scalzo nell avviare la sua attivit non ha
constatato di particolari aiuti da parte di soggetti esterni, a parte di un
finanziamento ricevuto da parte di una banca, che tuttavia non ha coperto pi
del 50% del fabbisogno finanziario che l imprenditore necessitava in fase di
avvio. Inoltre la pubblica amministrazione, a detta dello stesso, non lo ha
aiutato, ma nemmeno ostacolato durante la fase di preparazione-avvio dell
impresa e nemmeno successivamente a questultima.
In merito al contesto locale e regionale, il Sig. Scalzo ha dichiarato di essere
stato spesso oggetto di invidie da parte dell ambiente in cui opera,
probabilmente ci dovuto al fatto che si trovi a condurre un impresa con

discreto successo all et di 31 anni. L imprenditore ha ammesso inoltre che


esiste un accezione comune come dell imprenditore che si approfitti degli
altri, soprattutto nel rapporto con fornitori e dipendenti.

5.IL PROFILO FAMILIARE


Nell azienda I Panizzeri lavora un amico del Sig. Scalzo (che inoltre risulta
essere il socio accomandante). La famiglia dell imprenditore risulta essere
totalmente esterna all azienda stessa, e, in tema di successione, vista la
giovane et dell imprenditore non stata ancora presa nessuna decisione in
merito a chi dovr prendere il suo posto in futuro: l unica cosa certa che il
successore verr scelto in base al bagaglio di competenze professionali
acquisite. Le competenze professionali stesse, infatti, risultano secondo il
Sig. Scalzo, il fattore con maggiore difficolt di trasferimento tra persone:
limprenditore si dichiara inoltre preoccupato dalla possibilit dell insorgere di
conflitti familiari in futuro.

6. Il PROFILO STRATEGICO
Vista la storia dell azienda e l importanza della figura del sig. Scalzo in essa,
le pi importanti decisioni all interno dell azienda stessa vengono prese
esclusivamente dall imprenditore, a suo dire, poco propenso a delegare ad
altri la possibilit di effettuare scelte rilevanti; inoltre la sua impresa, seppur
piccola nelle dimensioni, risulta essere molto formalizzata in merito alle
modalit di gestione nonch al rapporto coi dipendenti. La gestione viene
programmata dal sig. Scalzo sistematicamente in anticipo, con orizzonte
temporale pari ad un anno; il pi utilizzato dall imprenditore tra gli strumenti
di gestione quello del budget: l imprenditore, infatti,ha

pianificato e

continua a pianificare dei budget per attivit di espansione o investimento,


assumendosi il costante impegno di rispettarli. Queste affermazioni
rispecchiano a pieno il profilo di razionalizzatore-innovatore nel quale l
imprenditore sente di appartenere. Allo stato attuale del business, l
imprenditore dichiara di riuscire a gestire gli affari in maniera autonoma, non
ritenendo necessarie altre figure manageriali, sia interne che esterne, ed
essendo, come gi ricordato, poco propenso alla delega decisionale.
Lidea imprenditoriale nata dalla passione del titolare verso il mercato
alimentare e del commercio al dettaglio. Un suo amico volle investire sulla
sua persona in quanto aveva ravvisato elevate doti imprenditoriali e spirito
creativo, ed in questo modo nata l azienda.
Il prodotto offerto il Panizzo Romano, inventato dal titolare e ufficialmente
registrato con brevetto di utilizzo esclusivo di ricetta , marchio e nome. Inoltre
nel punto vendita viene servita pizza al taglio, nonch una vasta selezione di
birre artigianali anche rare. I beni fisici offerti sono tutti, ad eccezione delle
birre, di produzione interna; la produzione stessa viene pianificata dall
imprenditore in base alla previsione delle vendite effettuata dallo stesso.
Lampiezza del mercato comunale e l impresa viene definita dal proprietario
come altamente specializzata nella produzione.
Lofferta rivolta prevalentemente a clienti dai 13 ai 50 anni, con reddito e
possibilit di spesa medi, infatti il prezzo di un panizzo standard, ossia con 2
tipi di carne a scelta, condimenti a volont e bibita in lattina pari a 6 Euro.
Per quanto riguarda i canali distributivi e di comunicazione, grande attenzione
stata posta sul design del punto vendita e sul continuo aggiornamento della
Pagina Facebook aziendale, ricca di post, curiosit ed inviti per eventi
organizzati presso il punto vendita stesso. La cortesia verso il cliente, inoltre,
viene descritta dal sig.Scalzo come uno dei fattori vincenti per concorrere nel
mercato di riferimento.

Dal punto di vista finanziario limprenditore dichiara di essere riuscito al


proprio fabbisogno iniziale di capitale attraverso un ibrido costituito da
capitale proprio, capitale preso a prestito da intermediari finanziari ( banca) e
capitale a prestito ricvuto da altri soggetti. I panizzeri non hanno mai usufruito
di agevolazioni pubbliche o fiscali, inoltre labilit di razionalizzatore dei costi
dell imprenditore ha permesso di rientrare totalmente dei costi sostenuti
appena dopo un anno dall apertura del punto vendita. Dopo appena due
anni, l azienda riuscita ad espandersi, spostandosi in un punto vendita pi
grande e con possibilit di consumo al tavolo (cosa che prima non era
prevista). Questo ha comportato sforzi in termini di investimenti in
produzione, commercializzazione e personale, la cui forma contrattuale di
lavoro pi utilizzata risulta,

tuttavia, essere quella del contratto a tempo

determinato od altre forme di collaborazione flessibile, probabilmente con l


intento del proprietario di non irrigidire il sistema organizzativo. I criteri di
scelta per assorbimento di ulteriore personale sono stati seriet e capacit
commerciali.
Strategie Attuali. Attualmente il proprietario sta avviando un fase di sviluppo
del marchio sul territorio, con il futuro obbiettivo di divenire franchisor del
marchio I Panizzeri. La sua strategia di franchising partir a livello
provinciale con lobbiettivo di raggiungere la massima espansione territoriale
possibile.
Innovazioni. Lazienda stata capace nel tempo di imparare dagli errori e di
apportare, su idea del fondatore, significative iniziative di innovazione in
ambito di processo, ed in ambito organizzativo, tutte sviluppate e coordinate
internamente, senza lausilio di supporti esterni.
Collaborazioni ed internazionalizzazione. Il proprietario dell impresa dichiara
di non aver ancora posto in essere alcuna forma di collaborazione,
soprattutto perch ha timore di dover condividere e ,forse, perdere know-how

in tale maniera. Inoltre, date le ridotte dimensioni aziendali, nessuna strategia


di internazionalizzione stata ad oggi avviata; ad ogni modo, il titolare ha
indicato le barriere linguistiche e culturali come ostacolo in un eventuale
processo di internazionalizzazione futuro.
In definitiva, il sig. Scalzo si ritiene soddisfatto della sua posizione competitiva
nel mercato ritenendola allineata a quella di altri concorrenti.
I fattori che hanno guidato la strategia imprenditoriale del sig. Scalzo sin dall
inizio dell attivit sono stati una grande focus sul contenimento dei costi,
accostando ad un costante sforzo per ottimizzare processi e prodotti, nonch
per migliorare i rapporti con fornitori. Gli ostacoli alla competitivit dimpresa,
sono tutti da ricercarsi all interno del mercato del lavoro: eccessiva rigidit
contrattuale legale e la carenza di personale motivato e qualificato sono stati i
fattori che pi frequentemente hanno frenato lo sviluppo aziendale.

CONCLUSIONI
L impresa analizzata, secondo la nostra opinione, ricalca in maniera
abbastanza palese la realt delle piccole imprese italiane, sia per la sua
natura, tanto per le modalit con cui questa stata e viene tuttora gestita.
Innanzitutto,l elemento distintivo latteggiamento proprietario-centrista

emerso dall intervista, che si pone come unica linea guida di ogni strategia
aziendale. Come dallo stesso proprietario ricordato pi volte, il processo
decisionale viene totalmente svolto in prima persona dal sig. Scalzo, sia per
quanto riguarda le decisione tecnico-specifiche, sia per quanto riguarda gli
orientamenti strategici di cui limpresa stata dotata negli anni. Tutto ci, a
nostro giudizio, rispecchia in parte anche la personalit dell intervistato che,
dopo anni di lavoro e sforzi riuscito a creare un qualcosa che sente parte di
s, come lui stesso ha riferito. Da ci ne consegue che risulta difficile per
costui, delegare ogni tipo di decisione a personale dipendente od a soggetti
esterni all impresa. Altra peculiarit il fatto che il sig. Scalzo non si sia mai
avvalso dell aiuto di advisor esterni, n in fase di avvio, n in fase di sviluppo
successivo

dell

azienda.

Questo

autoritarismo

decisionale

dovr

necessariamente allentarsi nel caso in cui lazienda, come sembrerebbe dall


andamento dei pi significativi indicatori di performance, dovesse affacciarsi
ad una fase di crescita ancor pi marcata di quella gi avuta. Ad esempio nel
caso in cui il marchio riuscisse a divenire effettivamente oggetto di contratti di
franchising, si riterr necessario il confronto con realt professionali
maggiormente specializzate e che, dunque, avranno lultima parola, circa le
modalit di sviluppo di un progetto tanto ambizioso come sarebbe quello di
diventare franchisor.

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