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Le donne nella storia europea

Resistenza e insubordinazione femminile nella modernit .............................................................................. 1

Christine De Pizan (1362-1431) Poetessa, filosofa e copista......................................................................... 1

La rivolta delle donne nella Rivoluzione francese e Olympe de Gouges ....................................................... 1

Mary Wollstonecraft (Londra 1759-1797)..................................................................................................... 1

Alcuni uomini eccezionali nellEt moderna ............................................................................................... 2

Il XIX secolo: continuit e persistenze ............................................................................................................... 2

La prima ondata: la rivoluzione industriale ................................................................................................... 2

La prima ondata: il femminismo delluguaglianza ........................................................................................ 2

Il Novecento: il movimento delle suffragette ............................................................................................... 3

La II ondata del movimento femminista di emancipazione delle donne ......................................................... 3

Resistenza e insubordinazione femminile nella modernit


Christine De Pizan (1362-1431) Poetessa, filosofa e copista
Per la prima volta giungono fino a noi documenti in cui le donne hanno preso la parola rispetto alla loro
condizione di donne e hanno rivendicato ideali emancipativi capaci di sovvertire i modelli di subordinazione
a cui sono state soggette:
In La citt delle dame De Pizan entra in polemica con la tradizione misogina del suo tempo, che vedeva
nella donna un essere volubile, maligno, insaziabile, e privo di coscienza.
La De Pizan ritiene, infatti, che le donne in se stesse non manchino dintelligenza e se pu apparire che le
loro nozioni siano pi limitate ci dipende dalleducazione a cui sono soggette, che le destina alle faccende
domestiche e alla cura dei figli.
Per lautrice, linferiorit della donna, che a volte appare nel confronto con luomo, dipende, perci,
dalleducazione (discorso politico che decostruisce quello onto-teologico e quello etico-morale)

La rivolta delle donne nella Rivoluzione francese e Olympe de Gouges


Il movimento che si proposto e si propone lo scopo di liberare le donne dalloppressione maschile si
chiama oggi femminismo. Questo movimento tipicamente moderno. Nasce in Francia durante la
rivoluzione del 1789. La sua pi importante espressione la Dichiarazione dei diritti della donna e della
cittadina (Dclaration des Droits de la Femme et de la Citoyenne), scritta nel 1791 dalla rivoluzionaria
girondina Olympe de Gouges, in cui si rivendica per le donne tutti i diritti civili e politici e la soppressione
della tirannia maschile. Il testo, presentato allAssemblea Legislativa, ricalca puntualmente la Dichiarazione
dei diritti dell'uomo e del cittadino (Dclaration des Droits de lHomme et du Citoyen) dell'agosto 1789.
Nella Dichiarazione dei diritti delle donne e della cittadina, la de Gouge chiedeva che la dichiarazione dei
diritti delluomo, promulgata nellambito della rivoluzione francese, venisse estesa anche alle donne.
La Dichiarazione non ha nessuna conseguenza nella societ francese; le donne continuano a essere escluse
dal voto e la loro partecipazione alla vita politica vista con sospetto. La stessa Olympe de Gouges viene
ghigliottinata, in quanto girondina, durante il Terrore (3 novembre 1793). Tuttavia, nello stesso periodo,
nasce al di l della Manica il movimento femminista inglese, con lopera Vindication of the Rights of
Woman, di cui autrice Mary Wollstonecraft.

Mary Wollstonecraft (Londra 1759-1797)


Nella Rivendicazione dei diritti delle donne, lautrice afferma che la societ nel suo complesso sarebbe
migliorata se alle donne fossero stati riconosciuti i diritti considerati naturali e quindi universali, garantiti ai
soli uomini.
Nel suo libro Mary non parla ancora di diritto di voto, ma laccento posto sulleducazione, ritenuta
necessaria allemancipazione della donne rispetto ai ruoli fissati e imposti dal soggetto maschile.
Lautrice si rende conto, infatti, che loppressione cui sono sottoposte le donne non un fatto di natura ma
dipende della societ e dai sistemi di potere in essa vigenti.
Nata in una famiglia povera, Wollstonecraft aveva studiato da autodidatta e si era resa economicamente
indipendente. Comprese subito la grande importanza che la Rivoluzione francese poteva assumere per lo
sviluppo dell'eguaglianza sociale e civile dei cittadini.
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Alcuni uomini eccezionali nellEt moderna 

C.-A. Helvtius (1715-1771): attribuiva ai danni delleducazione sbagliata il fatto che le donne
apparissero pi irrazionali degli uomini.
Condorcet (1743-1794): tra i pensatori dellepoca illuministica stato il pi autorevole difensore
delleguaglianza della donna, sino ad arrivare a riconoscerne il diritto di partecipazione alla vita
politica.

Il XIX secolo: continuit e persistenze


Fino agli ultimi decenni dellOttocento le leggi civili e le istituzioni politiche hanno preservato quasi intatta
la disuguaglianza tra uomini e donne: questo accaduto, nonostante le donne pi colte avessero
affrontato, nei loro scritti e proclami, il problema dellemancipazione femminile; e nonostante le donne di
ogni ceto sociale avessero preso parte alle lotte politico-sociali di carattere rivoluzionario (rivoluzione
francese dell1789, moti rivoluzionari del 1848, ecc.)
Nel mondo borghese dellOttocento pubblico e privato vengono nettamente distinti: alluomo aggressivo e
innovatore, spetta lo spazio pubblico, alla donna, tenera e devota, spetta invece quello privato, con la cura
del focolare, la tutela della tradizione e degli ideali familiari.
Si viene a creare unimportanza sempre maggiore del legame madre-figli e massimo interprete di
questa tendenza stato Rousseau, che ha costruito una vera e propria mistica della maternit, esaltando
limportanza del rapporto con la madre per la formazione degli individui.

La prima ondata: la rivoluzione industriale


Durante la prima rivoluzione industriale, tutte le donne, indipendentemente dalla loro connotazione
sociale, vivevano una condizione di discriminazione, l'appartenenza a classi sociali diverse produceva
problemi ed esigenze differenti e perci distinti programmi di rivendicazione. Le donne operaie,
direttamente impegnate nel lavoro di fabbrica, fecero confluire la loro protesta all'interno delle
rivendicazioni del movimento operaio, dal quale - quindi - non si distinsero; le donne della classe media,
che invece NON erano generalmente inserite nel mondo del lavoro ma del quale volevano far parte,
produrranno un movimento d'opinione formato di sole donne. Nell'Ottocento nacquero pertanto due
distinte correnti: il femminismo liberale, che ha nella conquista dei diritti civili il suo principale obbiettivo, e
il femminismo socialista, che punta a rivendicazioni sindacali e vede nella instaurazione di una societ
socialista la condizione necessaria per realizzare una reale liberazione delle donne.

La prima ondata: il femminismo delluguaglianza


Questa prima ondata di lotte organizzate viene chiamata femminismo delluguaglianza, poich le
rivendicazioni di cui si sono fatte portavoce le donne hanno riguardato la possibilit di conquistare uno
statuto di uguaglianza rispetto alle identit, ai diritti e alle prerogative del soggetto maschile. In questa
prima ondata del femminismo sono distinguibili due correnti teoriche: la liberale e la socialista.

Liberale: La parola dordine del femminismo liberale riassumibile nella frase: abbiamo gli stessi
diritti degli uomini; lottiamo perch ci vengano riconosciuti e perch sia messa in pratica
luguaglianza di ogni essere umano, indipendentemente dal suo sesso. I rappresentanti pi
importanti del filone liberale sono Harriet Taylor e John Stuart Mill, due autori compagni di vita.
Socialista: Si tratta una corrente che ha fortemente criticato il femminismo di orientamento
liberale, accusato di non riuscire, se non in misura minima, a cambiare la condizione materiale di

subordinazione della donna. Per i socialisti la subordinazione della donna sarebbe finita realmente
solo con lavvento della societ socialista.

Il Novecento: il movimento delle suffragette


Nella seconda met dellOttocento nasce un nuovo movimento organizzato di donne, le quali insieme
lottavano per la conquista dei diritti. Linizio di questo movimento viene fatto risalire alla prima Women's
Rights Convention a Seneca Falls, vicino a New York, nel 1848. Le donne che vi prendevano parte venivano
chiamate suffragette (GB) o suffragiste (USA), poich al centro delle loro rivendicazioni vi era il diritto di
voto.

1903 la creazione della Women's Social and Political Union da parte di Emmeline Pankhurst (18581928) e delle figlie Christabel (1880-1958) e Sylvia (1882-1960

Nel 1905, le suffragette Christabel e Annie Kenney (1879-1953) furono arrestate e incarcerate
per aver gridato slogan in favore del diritto di voto durante una riunione del Partito liberale.
o

Seguirono altre manifestazioni e arresti: in carcere, le manifestanti attuarono lo sciopero


della fame, e il governo fu costretto a emanare nel 1913 il The Prisoners Act che prevedeva
il rilascio della scioperante quando le sue condizioni di salute si fossero fatte critiche

La prima guerra mondiale interruppe il suffragismo proprio quando la sua attivit aveva raggiunto il
massimo dello sviluppo. Tuttavia, l'immediato dopoguerra vide il conseguimento, in pochi ma importanti
paesi, degli obiettivi per i quali le due maggiori correnti si erano battute come il diritto di voto nei paesi
anglosassoni.
Nel 1918, il Parlamento britannico vot la Representation of the People Act che accordava il diritto di voto
alle donne benestanti con pi di 30 anni. Nel 1928 tutte le donne inglesi ottennero il diritto di voto.
Il primo paese ad accordare alle donne il diritto di voto (suffragio femminile) fu la Nuova Zelanda, nel 1893,
grazie alle iniziative di Kate Sheppard (1847-1934). La Russia lo concesse nel 1918, gli Stati Uniti nel 1919, la
Spagna e il Portogallo nel 1931, la Francia nel 1944, l'Italia nel 1945, la Grecia nel 1952 e la Svizzera soltanto
nel 1971.

La II ondata del movimento femminista di emancipazione delle donne


Nonostante luguaglianza rivendicata dal liberalismo fosse stata raggiunta e la parit giuridica, civile,
politica (e in parte quella economica), fossero state conseguite in tutti i pi importanti paesi dellOccidente,
rimanevano, infatti, ancora importanti problemi:

il fatto del lavoro domestico e della cura dei figli che ancora era totalmente a carico delle donne;
lassenza di pari opportunit nei luoghi del lavoro e della politica; 
una tensione di fondo nel rapporto con gli uomini:
Il concetto di inferiorit della donna pubblicizzato in tutte le forme e con tutti i mezzi.

Tra la fine degli anni Sessanta e il decennio degli anni Settanta unaltra generazione di donne fa ripartire la
rivoluzione per la liberazione.

Sono prevalentemente studentesse universitarie che hanno partecipato, a partire dagli inizi degli
anni Sessanta, ai movimenti della Nuova sinistra, nei quali sono state, per, tenute ai margini,
lontane dagli incarichi della dirigenza.
Il 1968 lanno in cui alcuni di questi gruppi di giovani (negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in
Francia, in Italia, in Olanda e in Germania) decidono di dire basta ai ruoli di subordinazione in cui
permanevano le donne.

Le donne di questa nuova generazione ritengono che per risolvere tali problemi il liberalismo e il socialismo
non bastino pi e che la risposta debba essere pi radicale.

a radicalizzazione del domandare viene realizzata attraverso la formulazione di un discorso


centrato non pi sulluguaglianza, ma sulla differenza tra uomo e donna. 
Un filone importante di questa nuova corrente del femminismo prender il nome di pensiero della
differenza sessuale.

La seconda ondata e il femminismo della differenza sessuale


Lorigine del pensiero della differenza sessuale pu essere collocata nella fase di latenza del movimento
femminista ed attribuita alla riflessione di due importanti autrici del Novecento: Virginia Woolf e Simone de
Beauvoir.

Woolf: Nelle Tre ghinee, rigettando lideale delluguaglianza, la Woolf ribadisce il valore della
differenza della donna rispetto alluomo, differenza che deve essere fatta emergere in tutte le sue
pi importanti sfere di attivit: delleducazione, del lavoro, della politica.
o Si tratta di una differenza da non concepirsi come inferiorit della donna, cos come
decretato dal soggetto maschile, ma come sua alterit paritetica.
De Beaovoir: La donna ha accettato di essere il secondo sesso rispetto al primo sesso,
rappresentato dalluomo, e, con questo, il ruolo di subordinazione a cui stata costretta. 
o La donna ha accettato, cio, di essere donna. De Beauvoir ritiene che da una differenza
fondata sulla subordinazione, si debba passare ad una differenza armonica fondata su una
distinzione di ruoli funzionali alla vita della societ, quale insieme di individui
completamente liberi e di pari dignit e diritti.

Le riflessioni sulla differenza sessuale della Woolf e della de Beauvoir vengono riprese e, al contempo,
radicalizzate dalle protagoniste della seconda ondata del femminismo. Le donne attive negli anni Sessanta e
Settanta del XX secolo, rivolgono, infatti, la loro attenzione alle differenze tra uomo e donna e individuano
nella diversit biologica, sessuale e anatomica della donna rispetto alluomo il presupposto utilizzato dal
soggetto maschile per la dominazione.

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