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Cap. 3
SPAZI VETTORIALI E SPAZI AFFINI.
RAPPRESENTAZIONE DI SOTTOSPAZI
Esercizio 1. In
1
0
A = 0 1
1 1
1
1 .
0
&
!
Poiche det(A) = 2, allora rg(A) = 3 e quindi x1 , x2 , x3 `e una base di
e quindi:
a+c=1
b + c = 1
a + b = 2.
36
Cap. III
1 0
coordinate 1 2 ha rango 2.
2 1
a0 + a1 x + a2 x + a3 x + a4 x ,
con a0 , a1 , . . . , a4 .
Presi comunque f, g V e a, b , il polinomio af + bg [x] ha grado
4.
Dunque af! + bg V . Pertanto V `e un spazio vettoriale e una sua base `e
&
2
3
4
1, x, x , x , x
(detta base canonica di V ).
(ii ) Si consideri (ad esempio) la
1
0
A = 0
0
0
matrice
0 1
1 1
0 0
0 0
0 0
( ).
5,3
Si osserva subito che rg(A) < 3 [infatti A(3) = A(1) + A(2) ] e che le tre colonne di A sono a due a due linearmente indipendenti. Interpretando le tre colonne come coordinate di polinomi rispetto alla base scelta sopra, si ottengono i tre polinomi:
f = 1, g = x, h = 1 + x,
che verificano le condizioni richieste.
37
Esercizi
c 88-7999-004-7
!
Soluzione. (i ) Ogni polinomio in V si scrive in modo unico come combinazione lineare dei polinomi:
2
1, x, y, x , xy, y .
un
h1 = y, h2 = x , h3 = xy, h4 = y .
1 1 2 0
1 0
0 1
A=
.
0 0
0 1
1 2
1 1
&
!
Si ha: det(A) = 0 e det(A(1, 2, 3|1, 2, 4) (= 0]. Ne segue che x1 , x2 , x4 sono linearmente indipendenti e formano una base di U +W .
Dalla formula di Grassmann, dim(U W ) = 1 [infatti 2 + 2 = 3 + dim(U W )].
Per ottenere una base di U W `e quindi sufficiente determinarne un vettore x non
nullo. Un siffatto vettore `e di tipo:
x = ax1 + bx2 = cx3 + dx4 ,
con x (= 0 e a, b, c, d tali che (a, b) (= (0, 0) e (c, d) (= (0, 0).
Per determinare i coefficienti a, b (oppure c, d), `e necessario risolvere il
SLO(4, 4, ) che traduce luguglianza vettoriale
cio`e:
38
Cap. III
a b + 2c = 0
bc=0
che `e equivalente al SLO(3, 4, )
d = 0
a + 2b c d = 0,
Posto ad esempio b = 1, allora: a = 1, b = 1, c = 1, d = 0. Un
richiesto `e dunque: x = x1 + x2 = x3 .
d=0
c=b
a = b.
x=t
x=0
x=t
y = t
y = 2t
y = t + 2s
z = 2t,
z = t,
z = 2t + s.
Le equazioni cartesiane di %x&, %y&, %x, y& sono ottenute imponendo rispettivamente le condizioni:
x 1
x 0
x 1 0
rg y 1 = 1, rg y 2 = 1, rg y 1 2 = 2.
z 2
z 1
z 2 1
Dunque %x& ha equazioni cartesiane:
.
. .
.
.x 1 . .x 1.
x+y =0
.
.=.
. = 0, cio`e
. y 1 . . z 2 .
2x z = 0;
%y& ha equazioni cartesiane:
.
. .
.x 0. .y
.
. .
.y 2. = .z
.
x=0
2 ..
= 0, cio`e
1.
y 2z = 0;
5x + y 2z = 0.
39
Esercizi
c 88-7999-004-7
!
/
0
5
Esercizio 6. Sia V = VK , con base
= e1 e2 e3 e4 e5 . Siano U, W sottospazi
vettoriali di V , di equazioni cartesiane rispettivamente:
x1 = 0
x3 = 0
x2 = 0
e
x4 = 0.
x3 = 0
(i ) Scrivere equazioni cartesiane di U W e di U +W .
(ii ) Determinare basi di U , W , U W e U +W .
x1 = 0
x =0
2
x3 = 0
x4 = 0
e poiche tale SLO ha rango 4, dim(U W ) = 5 4 = 1.
Dalla formula di Grassmann, dim(U+W ) = 2+31 = 4. Dunque U+W `e rappresentabile con un SLO(1, 5, K). Osserviamo subito che lequazione x3 = 0 `e verificata sia dai vettori di U che da quelli di W . Dunque `e verificata anche dai vettori
& di U + W . Pertanto U + W ha equazioni cartesiane date dal SLO(1, 5, K)
x3 = 0.
&
!
&
!
& !
(ii ) U ha base
e4 , e5 ;! W ha base e1 , e2 , e5 ; U W ha base e5 ; infine
&
U +W ha base e1 , e2 , e4 , e5 .
Esercizio 7.
, RA(O, ). Al variare di a
2
descrive, a una retta r di
.
, il punto Pa = (2 a, a + 1)
(ii ) I punti Q, R, Pa sono allineati i vettori QR e QPa sono proporzio
40
Cap. III
.
.1 a
Q, R, Pa sono allineati ..
1
.
a + 3 ..
= 0 3 3a = a + 3 a = 0.
3 .
Esercizio 8.
( 35 , 45 ).
2x + y 2 = 0.
.
.x 3
5
.
. 1
y
1
4
5
.
.
. = 0, cio`e
.
x + y = 75 .
(b) La retta s ha vettore direttore s = (1, 1). Il fascio improprio di rette parallele ad s `e formato dalle rette
st : x + y = t
( t ).
La retta r `e quella retta st che forma fascio con s! e s!! . Imponendo la condizione di fascio si ottiene:
.
.
.1 1
t ..
.
. 1 2 1 . = 0,
.
.
.2 1
2 .
da cui t = 75 . Dunque r : x + y = 75 .
s : (x 2y + 1) + (2x + y 2) = 0,
( + 2)x + ( 2)y = 2 .
41
Esercizi
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!
Una soluzione di tale equazione `e (1, 3).
Pertanto r : x + y = 75 .
Allora r = s1,3 : 5x + 5y 7 = 0.
Esercizio 9.
, RA(O, ). (i ) Scrivere equazioni parametriche e cartesiane
della retta r passante per il punto P0 = (1, 1, 1) ed avente vettore direttore
r = (1, 1, 1).
(ii ) Determinare vettore
- direttore ed equazioni parametriche della retta s avente
xy =1
equazioni cartesiane
x + 2y z = 0.
Soluzione. (i ) La retta r ha equazioni parametriche
x=1+t
y = 1 t ( t ).
z =1+t
Dalla condizione
1
2
x1 y+1 z1
rg
= 1,
1
1
1
si ottengono per r le equazioni cartesiane:
.
. .
.
.x 1 y + 1. .x 1 z 1.
x+y =0
. = 0, cio`e
.=.
.
.
.
.
. 1
1
1
1
x z = 0.
1
2
1 1 0
(ii ) Dalla matrice dei coefficienti
si ottiene:
1 2 1
.
.
.
.
.
.
. 1 0 .
.
.
.
.
. = 1, m = . 1 0 . = 1, n = . 1 1 . = 3.
" = ..
.
.
.
.
2 1
1 1
1 2 .
x= 3 +t
y = 13 + t
z = 3t
( t ).
Esercizio 10.
, RA(O, ). (i ) Determinare una base per la giacitura del piano
p : 2x y + 2 = 0 ed equazioni parametriche di p.
(ii ) Scrivere unequazione cartesiana del piano q di equazioni parametriche
{ x = 1, y = t, z = s
[ t, s ].
42
Cap. III
&
!
Soluzione. (i ) Una base &v, w della giacitura di p `e data da due soluzioni indipendenti del SLO(1, 3, ) 2x y = 0, ad esempio:
v = ( 12 , 1, 0), w = (0, 0, 1).
x = 1 + 2 t
y=t
( s, t ).
z=s
(ii ) Il piano q ha giacitura %(0, 1, 0), (0, 0, 1)& e contiene il punto (1, 0, 0).
Dunque q ha equazione cartesiana:
.
.
.x 1 y z.
.
.
. 0
1 0 .. = 0, cio`e x = 1.
.
. 0
0 1.
(iii ) p q `e una retta in quanto il SL(2, 3, ) che la rappresenta:
2x y + 2 = 0
1
x1=0
2
2 1 0
ha matrice dei coefficienti A =
di rango 2. Calcolando i tre mi1 0 0
nori di ordine 2 di tale matrice (a segni alterni) si ottengono i parametri direttori ", m, n della retta p q. Si ha: " = 0, m = 0, n = 1.
[Si noti che la retta p q `e parallela allasse z].
!
P Q = u. Per definizione, Q S(P, U ) e quindi, per ipotesi, Q S(P , U ! ), cio`e
!
P Q U ! . Allora
u = P Q = P P ! + P !Q = P !Q P P ! U ! U ! U !.
43
Esercizi
c 88-7999-004-7
!
= S(Q, U ),
(ii ) Sia S = S(P, U ) e sia Q S [cio`e P Q U ]. Posto S
dimostriamo che S = S.
[cio`e
Per ogni R S [cio`e P R U ] dimostriamo che R S
QR U ].
Infatti:
QR = QP + P R = P R P Q U U U .
Lasciamo al lettore la verifica dellinclusione opAbbiamo cos` verificato che S S.
posta.
Soluzione. (i ) Sia r = S(P0 , %u&) e s = S(P1 , %v&). Supponiamo r ed s non parallele. Dunque u, v sono linearmente indipendenti, e quindi formano una base di
2
2
V = VK [spazio vettoriale associato ad
]. Pertanto P0 P1 = au + bv (per certi
bv = P0 P1 au = P0 P1 P0 Q = QP0 + P0 P1 = QP1 .
e verifichiamo che sono sghembe. Certamente le due rette non sono parallele [infatti
%u& (= %v&]. Per assurdo, esista Q r s. Allora:
P0 P1 = P0 Q + QP1 = au bv %u, v&.
Dunque P1 p: assurdo.
(iii ) Sia r = S(P0 , %u&)& e p = !S(P1 , %v, w&). Poiche r e p non sono paral3
leli, %u& ( %v, w& e dunque u, v, w `e una base di V = VK . Allora
P0 P1 = au + bv + cw, a, b, c K.
44
Cap. III
P1 Q = P1 P0 + P0 Q = au bv cw + au %v, w&.
Dunque p r (= .
AM = (z a)M B = (b z),
da cui:
za = bz,
cio`e z = a +2 b =
a1+b1
2
, ... ,
A+B
2 ].
an+bn
2
P AB AP = t AB, t [0, 1]
(x a) = t(b a), t [0, 1]
x = a + t(b a), t [0, 1].
x = a1 + t(b1 a1)
1
..
.
xn = an + t(bn an)
. Risulta:
( t [0, 1]).
(iii ) Il triangolo T `e costituito dai segmenti CQt , al variare di Qt nel segmento AB. Sia C = (c) = (c1 , ... cn) e sia P = (x) = (x1 , ... xn) un arbitrario punto di . Si ha:
P T P CQt , t [0, 1]
45
Esercizi
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!
1
..
.
( t, s [0, 1]).
Esercizio 14.
.
.
. 1 2 1 .
.
.
. 1 2 2 . = 0.
.
.
. 1 2 2 .
Poiche i primi due vettori sono linearmente indipendenti, i tre punti P1 , P2 , P3
individuano un unico piano a cui appartengono. Tale piano ha equazione cartesiana:
.
.
.x 1 y 2 z 1.
.
.
. 1
1
1 .. = 0, cio`e y z 1 = 0.
.
. 2
2
2 .
Esercizio 15.
RA(O, ). Con riferimento ai dati dellEsercizio 9, determinare,
nel fascio di piani di asse la retta s, un piano (se esiste) parallelo alla retta r.
Soluzione. Il generico piano del fascio di asse s `e:
p : (x y 1) + (x + 2y z) = 0,
cio`e:
( + )x + (2 )y z = 0.
Imponendo la condizione di parallelismo con il vettore direttore r = (1, 1, 1) si ottiene:
( + ) (2 ) = 0, cio`e
= 0.
46
Cap. III
Esercizio 16.
sono complanari.
le rette
Esercizio 17.
, RA(O, ). Determinare unequazione cartesiana del piano parallelo al piano x y = 0 e passante per il punto P0 = (1, 2, 3).
Soluzione. Il fascio di piani paralleli al piano x y = 0 `e:
pt : x y + t = 0
( t ).
Esercizio 18.
, RA(O, ). Determinare equazioni cartesiane della retta r
passante per P0 = (1, 2, 3) e verificante una delle due seguenti condizioni:
xy =0
(a) r `e parallela alla retta t di equazioni cartesiane
x + z = 1.
(b) r `e parallela ai piani p e q dellEserc. 10.
Soluzione. (a) La retta t ha vettore direttore t = (1, 1, 1). Pertanto la retta r
cercata ha equazioni cartesiane ottenute dalla condizione:
1
2
x1 y2 z3
rg
= 1.
1
1
1
Si ottiene:.
. .
.
.x 1 y 2. .x 1 z 3.
xy+1=0
.
.=.
. = 0, cio`e
. 1
1 . . 1
1 .
x + z 4 = 0.
(b) La retta p q ha vettore direttore (0, 0, 1). Imponendo la condizione:
1
2
x1 y2 z3
rg
=1
0
0
1
segue che la retta r richiesta ha equazioni:
47
Esercizi
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!
-
x1=0
y 2 = 0.
cio`e:
(2 + )x y + (2 ) = 0.
(ii ) Basta imporre la condizione: O p . Sostituendo x = y = 0 nella precedente equazione, si ottiene: 2 = 0, da cui (, ) = (1, 2). Il piano cercato `e quindi:
p1,2 : 4x y = 0.
Esercizio 20.
, RA(O, ). Sono assegnati due fasci di rette definiti rispettivamente dalle rette
e dalle rette
r : x 2y = 0 ed r! : x y + 1 = 0
s : x + y 2 = 0 ed s! : x + y + 1 = 0.
( t ).
Le rette comuni ai due fasci sono le rette st tali che r, r! , st formano fascio. Dunque
sono ottenute imponendo la condizione:
.
.
. 1 2 0 .
.
.
0 = .. 1 1 1 .. = t 2 1 + 2t,
.1 1 t .
da cui t = 3. Pertanto la retta
s3 : x + y + 3 = 0
48
Cap. III
Si ha:
2
+ (2 + )
t = r rg
= 1
1
3
1
3( + ) + 2 + = 0
=2
( + ) = 0
= 1.
Pertanto t = r2,1 .
, RA(O, ). Sia
x! = 2x 1
la formula del cambiamento di coordinate dal riferimento affine RA ad un riferimento affine RA! (O! , ! ). Determinare O! ed ! in funzione del riferimento assegnato RA. Determinare la coordinata di O rispetto ad RA! .
Soluzione. Le basi
ed
= (e),
Siano inoltre O! = (xO#) [in RA] e O = (x!O) [in RA! ]. Per ogni P
(x) [in RA] e P = (x! ) [in RA! ]. Risulta: O! P = O! O + OP e dunque
e! x! = e! x!O + ex = e! x!O +
1
c
sia P =
e! x.
Ne segue:
x! = x!O +
1
c
x.
1
c
= 2.
1
2
[in RA].
Esercizio 22.
, RA(O, ). Si determini il riferimento RA! (O! ,
2
punti P, Q, R di
abbiano rispettivamente coordinate:
(1, 2), (2, 1), (1, 0) in RA e (0, 0), (2, 0), (1, 2) in RA! .
Soluzione. Risolviamo lesercizio in due modi diversi.
(a) La formula del cambiamento di coordinate da RA! a RA `e data da:
49
Esercizi
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!
x = xO# + Cx! ,
1 2
1 !2
1 2
1
2
x
x
x0
a b
con x =
, x! =
,
x
=
e
C
=
.
O#
y
y!
y0
c d
Mettendo a confronto le coordinate dei punti P, Q, R nei due riferimenti, si ottiene:
1 2 1 2
1
x0
=
= xO#;
2
y
1 2 1 02 1
21 2
a = 12
2
1
a b
2
=
+
, da cui
1
2
c d
0
c = 12 ;
1
2 1 2 1
21 2
a + 2b = 2
1
1
a b
1
=
+
, da cui
0
2
c d
2
c + 2d = 2.
Unificando in un solo sistema i due SL(2, 4, ) sopra considerati, si ottiene un
SL(4, 4, ) che ammette lunica soluzione:
Dunque C =
1
4
2
2
(a, b, c, d) = ( 12 , 54 , 12 , 34 ).
2
5
e pertanto:
3
e!1 = 12 P Q e e!2 = 12 P R 14 P Q.
e!2 = ( 54 , 34 ).
s : 2x y = 1.
) tale che:
!
= C, con C =
.
2
Calcoliamo le coordinate xO# di O! [in RA]. Poiche O! = r s, basta risolvere il SL:
50
Cap. III
x+y =1
2x y = 1.
1 2
1 !2
x
x
!
3
Si ottiene xO# = 1 . Posto quindi x =
e x =
, si ricorda che la
y
y!
3
formula del cambiamento di coordinate da RA! ad RA `e x = xO# + Cx! . Inserendo
in tale formula le coordinate di P0 si ottiene:
1 2 122 1
21
2
+ 3 = 13
1
1
3
= 1 +
, cio`e
2
2
3
+ 6 = 5
3
122
e dunque = 13 , = 29 . Pertanto:
O! = ( 23 , 13 ) e
1
3
13
2
9
4
9
[con
da determinare].
2x y 1 = x!
[con da determinare].
2
3
e = 1.
Esercizio 24.
K , RA(O, ). Verificare che le tre mediane di un triangolo T di
2
K (di vertici A, B, C) formano un fascio proprio. Determinare il centro di tale fascio (detto baricentro di T).
/ 0
[Suggerimento: assumere O = A ed
= AB AC ].
Soluzione. Poiche possiamo operare a meno di un cambiamento di riferimento affine, assumiamo che i punti A, B, C abbiano rispettivamente coordinate:
A = (0, 0), B = (1, 0), C = (0, 1).
I punti medi dei tre lati del triangolo sono quindi:
51
Esercizi
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!
MA = punto medio del segmento BC = 12 (B + C) = ( 12 , 12 );
MB = punto medio del segmento AC = 12 (A + C) = (0, 12 );
MC = punto medio del segmento AB = 12 (A + B) = ( 12 , 0).
La retta per A ed MA ha equazione:
.
.
.x y.
. 1 1 . = 0, cio`e x y = 0.
.
.
2
Poiche le tre rette non sono parallele, il fascio `e proprio. Il centro P0 di tale fascio
`e ottenuto risolvendo ad esempio il SL:
xy =0
x + 2y = 1.
Si ottiene: P0 =
( 13
1
3 ).
0 ..
P Q = (1, 3), P R = (0, 2) e ..
( 0.
=
3 2 .
/ 0
(ii ) Sia RA! il riferimento avente origine O! = P e base ! = P Q P R . In
base allesercizio precedente, rispetto ad RA! il baricentro B ha coordinate ( 13 , 13 ).
Le formule del cambiamento di coordinate da RA! a RA sono date da x =
xO# + Cx! , con
52
Cap. III
xO#
Dunque:
Poiche B =
1 2
1
1
1
=
, C=
2
3
( 13 , 13 )
0
2
1 2
1 !2
x
x
!
, x =
, x =
.
y
y!
x = 1 + x!
y = 2 3x! 2y ! .
B = ( 43 , 13 ) [in RA].
(iii ) Il punto medio M del segmento di estremi Q, R `e
M=
Q+R
2
= ( 32 , 12 ).
Esercizio 26.
K , RA(O, ). Sia C = (a, b) un fissato punto di
K . Per ogni
2
punto P = (x, y) K , sia P ! = C (P ) il punto simmetrico di P rispetto a
C [cio`e P ! `e il punto verificante la condizione P C = CP ! ].
(i ) Determinare le coordinate di P ! (in funzione di P e C).
/
0
(ii ) Verificare che C C (P ) = P .
2
(iii ) Se r = S(P0 , %r&) `e una retta di K , verificare che linsieme dei suoi punti simmetrici C (r) `e la retta parallela ad r passante per il punto C (P0 ).
!
P C = CP = P ! C = CP !! = P !! C, cio`e P C = P !! C.
Pertanto P = P !! .
53
Esercizi
c 88-7999-004-7
!
Esercizio 27.
). 0Sia p il piano di equazione ax + by + cz + d = 0.
K , RA(O,
/
3
Fissato il punto C = c1 , c2 , c3 K e denotato con P ! = C (P ) il punto sim
metrico di P rispetto a C [cio`e tale che P C = CP ! ], scrivere lequazione cartesiana del piano C (p) simmetrico di p rispetto al punto C.
Soluzione. Per definizione, C (p) `e il piano formato dai punti simmetrici, rispetto
a C, dei punti di p.
Verifichiamo preliminarmente che C (p) `e parallelo a p. Basta osservare che,
P, Q p, risulta P Q = C(Q)C(P ) [infatti:
! !
P Q = P C + CQ = CP + Q C = Q! P ! = C(Q)C(P )];
ne segue che la giacitura di p coincide con quella di C (p) (cfr. figura).
P
R
p
C
C(Q)
C(p)
(R)
C
(P
)
C
Sia ora P0 = (x0 , y0 , z0) un assegnato punto di p [dunque verificante la condizione: ax0 + by0 + cz0 = d]. Il piano C (p) `e quindi il piano per P0! = C (P0),
parallelo a p. Dalla condizione P0C = CP0! , segue che:
/
0
P0! = C (P0) = 2C P0 = 2c1 x0 , 2c2 y0 , 2c3 z0 .
Consideriamo il fascio improprio dei piani paralleli a p:
pt : ax + by + cz = t
( t K).
54
Cap. III
Esercizio 28.
K , RA(O, ). Sono assegnati una retta r ed un vettore v non
2
parallelo ad r. Per ogni punto P K , sia P ! la proiezione di P su r
!
parallelamente a v [cio`e P = r s, se s `e la retta per P parallela a v]. Posto:
r : ax + by = c, v = (", m) e P = (x, y),
determinare le coordinate di P ! .
Soluzione. La retta s passante per P e parallela a v ha equazione cartesiana:
.
.
.x x y y.
.
. = 0, cio`e mx "y = mx "y.
. "
m .
Il punto P ! = s r `e ottenuto risolvendo il SL:
ax + by = c
mx "y = mx "y.
Ne segue:
.
.
.
.
.a
.
.
c
c
b ..
.
.
.
. m mx "y .
. mx "y " .
"c
+
bmx
b"y
cm + a"y amx
.
.
.
.
x =
=
, y =
=
.
.a
.
.
.
b .
a" + bm
a" + bm
b .
.
.a
. m " .
. m " .
Pertanto: P ! = ( !c+bmxb!y
,
a!+bm
cm+a!yamx
).
a!+bm
P!
r
Esercizio 29.
K , RA(O, ). Sono assegnati un piano p di equazione cartesiana
ax + by + cz = d ed una retta r non parallela a p, di equazioni parametriche:
55
Esercizi
c 88-7999-004-7
!
x = x0 + "t
y = y0 + mt
z = z0 + nt
3
( t K).
x = x + "t
y = y + mt ( t K).
z = z + nt
z + n daxbycz
a!+bm+cn ).
s
r
Pertanto P ! ha coordinate:
P
P !!
P!
P!
p
56
Cap. III
t=
a(x0x)+(y0y)+c(z0z)
.
a!+bm+cn
p 1 r2 2 + ( ) = 0 = 0.
Il piano richiesto `e il piano del fascio [di asse r1 ] definito dalla coppia (, ) = (0, 1).
Dunque p = p0 1 : y + z = 0.
La retta s ha vettore direttore s = (1, 1, 2). Imponendo la condizione pt 1 s, si ottiene: 1 2 + 2t = 0, cio`e t = 12 . Dunque p ha equazione:
2x 4y + z = 0.
Esercizio 32.
, RA(O, ). Sono assegnate le rette r ed s, aventi equazioni cartesiane rispettivamente:
z=0
x + 2z = 1
e
xy =1
y + z = 1.
(i ) Verificare che le rette r ed s sono sghembe.
57
Esercizi
c 88-7999-004-7
!
(ii ) Determinare i due piani p, q tali che: p 1 q, p r e q s.
Soluzione. (i ) Per verificare che le rette r ed s sono sghembe basta osservare che
.
.
.0 0 1 0.
.
.
. 1 1 0 1 .
. (= 0.
.
.1 0 2 1.
.
.
0 1 1 1
[Altrimenti , si osservi che i vettori direttori delle due rette, cio`e r = (1, 1, 0) ed s =
(2, 1, 1), non sono proporzionali e che r s = (in quanto il SL(4, 3, ):
z=0
xy =1
`e incompatibile)].
x + 2z = 1
y+z =1
(ii ) Sia pt un generico piano del fascio di asse r. Imponendo la condizione pt 1 s, si individua un piano p. Analogamente, se qt `e un generico piano del fascio di asse s, imponendo la condizione qt 1 r si individua un piano q. I
due piani p, q ottenuti hanno entrambi giacitura %r, s& e dunque sono paralleli. Inoltre, per costruzione, p r e q s. Quindi p e q sono i due piani richiesti.
Risulta: pt : x y 1 + tz = 0 ( t ) e dunque:
pt 1 s 12 + 1(1) + t(1) = 0 t = 1.
Pertanto:
p = p1 : x y + z = 1.
qt 1 r 11 + t1 + (t + 2)0 = 0 t = 1.
q = q1 : x y + z = 0.
Esercizio 33.
, RA(O, ). Sia r la retta passante per P = (0, 2, 1) ed avente
vettore direttore r = (0, 1, 1). Per ogni a si consideri la retta sa di equazioni:
x + 2y + z + 3 = 0
z = a.
(i ) Verificare che r ed s0 sono sghembe.
& !
(ii ) Descrivere la famiglia di rette sa a e dedurre che esiste ununica retta di
tale famiglia incidente ad r. Determinare tale retta.
58
Cap. III
x + 2y + 3 = 0.
Per verificare che r ed s0 sono sghembe baster`a osservare che
.
.
0 .
.1 0 0
.
.
. 0 1 1 1 .
.
. (= 0.
3 .
.1 2 0
.
.
0 0 1
0
(ii ) Posto p : x + 2y + z + 3 = 0 e qa : z = a, ( a ), ovviamente
sa = p qa
( a ).
y =2+t
( t ),
x=0
z =1+t
nellequazione di p. Si ottiene:
0 + 2(2 + t) + (1 + t) + 3 = 0, da cui t = 83 .
sa 3 P0 a = 53 .
Nota. Per ottenere direttamente tale retta, si osservi che, poiche r ed sa non sono
mai parallele, allora:
r ed sa sono incidenti sono complanari.
complanarit`
a tra r ed sa e si ottiene:
.
0
0 .
.
1 1 .
. = 3a 5.
1
3 .
.
1 a
59
Esercizi
c 88-7999-004-7
!
3
Esercizio 34.
, RA(O, ). Sono assegnati il punto P0 = (1, 2, 3), il piano
p : y z = 0 e la retta r, di equazioni parametriche:
x=1+t
y = 2t
( t ).
z = t
(i ) Scrivere equazioni cartesiane della retta r0 passante per P0 e parallela ad r e
scrivere unequazione cartesiana del piano p0 passante per P0 e parallelo a p.
(ii ) Calcolare le coordinate dei punti P1 = p r0 e P2 = r p0 .
(iii ) Determinare unequazione del piano contenente P0 ed r.
(iv ) Determinare equazioni della retta s verificante le tre condizioni:
P0 s; s `e parallela a p; s `e incidente ad r.
Soluzione. (i ) La retta r ha vettore direttore r = (1, 2, 1). Pertanto r0 `e ottenuta imponendo la condizione:
1
2
x1 y2 z3
rg
= 1,
1
2
1
da cui:
2x y = 0
r0
x + z = 4.
Il piano p0 `e parallelo a p e dunque `e un piano del fascio improprio:
yz =t
( t ).
p0 : y z + 1 = 0.
yz =0
2x y = 0
x + z = 4.
Risulta: P1 = ( 43 , 83 , 83 ).
SL(3, 3, ):
Dunque P2 = ( 23 , 23 , 13 ).
yz+1=0
x=1z
y = 2z.
(x + z 1) + t(y + 2z) = 0 ( t ).
Il piano `e il piano pt ottenuto imponendo la condizione P0 pt . Si ottiene:
1 + 3 1 + t(2 + 6) = 0, cio`e t = 38 .
60
Cap. III
8x y = 6
8x z = 5.
Esercizio 35.
, RA(O, ). Sono assegnati il piano p : x y + z = 1 ed il suo
punto P0 = (1, 1, 1). Determinare equazioni cartesiane del fascio proprio di rette contenute in p e di centro P0 .
Soluzione. Seguiremo due procedimenti diversi.
(a) Si determini una retta r contenuta in p e non passante per P0 (cfr. fig.
1). Indicato con Qt il generico punto di r, la retta rt per P0 e Qt fornisce equazioni cartesiane del fascio di rette richiesto. Ad esse va poi aggiunta la retta r! (in
p) passante per P0 e parallela ad r.
(b) Si determini una retta s per P0 non contenuta in p (cfr. fig. 2) e si consideri il fascio proprio di piani di asse s. Intersecando p con il generico piano di tal fascio, si ottengono le equazioni carteiane del fascio di rette richiesto.
r!
P0
P0
Qt
(fig. 1)
p
(fig. 2)
61
Esercizi
c 88-7999-004-7
!
x=1+t
y=t
z=0
( t ).
Nota. Si pu`
o verificare che le due famiglie di rette ottenute nei due procedimenti coincidono.
62
Cap. III
x + 2y z = 0.
Infine s = p p2 ha equazioni:
x+y+z =0
x + 2y z = 1.
(ii ) r1 , r2 incidenti;
(iii ) r1 , r2 sghembe].
63
Esercizi
c 88-7999-004-7
!
Ovviamente le rette s ed r1 [rispett. s ed r2 ] sono complanari (in quanto contenute in p1 [rispett. p2 ]).
Se s non `e parallela ne ad r1 ne ad r2 (cfr. fig. 1), allora s `e una retta del
tipo richiesto; altrimenti, se s `e parallela ad r1 o ad r2 (cfr. fig. 2), non esiste alcuna retta t del tipo richiesto.
s=t
p1
P0
p1
p2
P0
r2
p2
r2
r1
r1
(fig. 1)
(fig. 2)
, RA(O, ).
1 2 1 + t(1) = 0, cio`e t = 2;
x y 2z = 1.
(1 2 1) + (2 1 1) = 0, cio`e = 0.
Pertanto q ha equazione:
64
Cap. III
y + z = 1.
Ne segue che t = p q ha equazioni:
y+z =1
x y 2z = 1.
Si ha: t = (1, 1, 1). Poiche r = (1, 1, 0) ed s = (2, 1, 1), t non `e parallela a r1
ed r2 e dunque t `e incidente ad r1 e r2 . Il punto A = t r verifica il SL:
z=0
xy =1
y+z =1
x y 2z = 1
e dunque A = (2, 1, 0). Procedendo analogamente, si ottiene:
B = t s = ( 53 , 43 , 13 ).
xy+z =0
e dunque s = (1, 1, 0). Poiche s ed r sono parallele, non esiste alcuna retta t per
P0 incidente r ed s.
Esercizio 39.
, RA(O, ). Determinare le eventuali rette t simultaneamente incidenti le quattro rette:
x = 3z
x+z =0
xz =3
xz =0
r1
r
r
r
2
4
3
3
3
y = 2,
y = 2,
y = z,
y = z.
Soluzione. Si osservi che r3 ed r4 sono rette parallele distinte: dunque definiscono un unico piano p che le contiene. Risulta subito che p ha equazione y = z.
Ogni retta t del tipo cercato `e contenuta in p e contiene i punti p r1 = P1 e
p r2 = P2 . Si ha:
/
0
/
0
P1 = 92 , 32 , 32
e
P2 = 32 , 32 , 32 .
La retta s che passa per i punti P1 e P2 `e lunica retta t cercata, a patto che
s intersechi r3 e r4 [cio`e che s non sia parallela a r3 (e r4)].
65
Esercizi
c 88-7999-004-7
!
3
Esercizio 40.
, RA(O, ). Determinare tutti i riferimenti RA! di
, tali che
le rette t, s, r2 dellEserc. 36 siano rispettivamente i tre assi coordinati di RA! .
Scrivere le formule dei cambiamenti di coordinate da RA a RA! e da RA! ad RA.
Soluzione. Lorigine O! di RA! `e il punto O! = t s r2 . Risulta subito:
O! = (0, 13 , 13 ).
s = (3, 2, 1),
r2 = (0, 1, 2).
e!1 = at,
e!2 = bs,
Pertanto:
!
e!3 = cr2 .
0 3b
= C, con C = a
2b
a
b
0
c GL3( ).
2c
x = 3by
1
y = 3 +ax! + 2by ! + cz !
z = 13 ax! + by ! + 2cz ! .
1
x = 3a (x + 2y z) 3a
1
y ! = 3b
x
z! =
1
3c
(x + y + z).
Esercizio 41.
, RA(O, ). Determinare tutti i riferimenti RA! (O! ,
le tre seguenti condizioni:
) verificanti
il piano y ! = 0 `e il piano p : x z = 0;
un punto P ha coordinate (0, 1, 1) in RA e (1,1, 0) in RA! ;
x=1+t
!
lasse y `e la retta r di equazioni parametriche
y=2
( t ).
z =1t
66
Cap. III
Poiche e2 1 r ed r ha vettore direttore r = (1, 0, 1), allora e!2 = (t, 0, t), con
t , t (= 0. Inoltre e!1 , e!3 sono paralleli a p e pertanto:
!
x
1
x
a t c
x = y , xO# = 2 , x! = y ! e C = b 0 d .
z
1
z!
a t c
Dunque:
!
!
!
x = 1 + ax + ty + cz
y = 2 + bx! + dz !
z = 1 + ax! ty ! + cz ! .
Infine, confrontando le coordinate di P nei due riferimenti:
1
1
2
0=1+a+t
a = 2
1=2+b
, cio`e
b = 1 e pertanto C = 1
12
1=1+at
t = 12
con c, d
12
0
1
2
c
d,
c
[rispetto ad RA].
67
Esercizi
c 88-7999-004-7
!
Q3
Q1
s12
s13
s23
r12
O
r13
P3
t3
e1
P1
t1
Q2 e
2
P2
r23
t2
Ne segue:
Q1 = s12 s13 = (b, a), Q2 = s12 s23 = (c a, a) e Q3 = s13 s23 = (b, c b).
Pertanto:
P1 Q1 = (b, a),
La retta t1 ha equazione:
P2 Q2 = (c a 1, a) e P3 Q3 = (b, c b 1).
.
.
.x y.
.
.
. b a . = 0, cio`e ax by = 0.
La retta t2 ha equazione:
.
. x1
.
.c a 1
.
y ..
= 0, cio`e ax + (a + 1 c)y = a.
a.
La retta t3 ha equazione:
.
.
.x
y 1 ..
.
. b c b 1 . = 0, cio`e (c b 1)x by = b.
Esercizio 43.
68
Cap. III
x1 = 1
x2 3x4 = 0
x3 = 2,
determinare il sottospazio S definito da tale SL, indicandone la dimensione, le coordinate di un suo punto P0 ed una base della giacitura U [rispetto ad RA].
Soluzione. Le coordinate di un punto P0 S sono date da una soluzione del SL
assegnato, ad esempio P0 = (1, 0, 2, 0). La giacitura U di S ha equazioni:
x1 = 0
x2 3x4 = 0
x3 = 0.
Tale SLO ha matrice dei coefficienti
1 0 0 0
A = 0 1 0 3 .
0 0 1 0
Poich`e rg(A) = 3, allora
x1 = t
x =t+s1
2
( t, s ).
x3 = 1
x4 = 0
Determinare la dimensione di S, una base di U ed equazioni cartesiane di S
[rispetto ad RA].
Soluzione. Si ha:
x1
1
0
0
x2
1
1 1
= t + s +
.
x3
0
0
1
x4
0
0
0
La giacitura U di S `e generata dai due vettori e1 + e2 , e2 . Tali vettori sono linearmente indipendenti e quindi costituiscono una base di U . Risulta: dim(S) =
dim(U ) = 2.
Le equazioni cartesiane di S sono date da un SL(2, 4, ), avente matrice dei
coefficienti di rango 2. Poiche i punti di S verificano le due equazioni:
x3 = 1, x4 = 0,
69
Esercizi
c 88-7999-004-7
!
tali equazioni forniscono un SL del tipo richiesto.
x1 = i
x = t + it
2
1
3
( t1 , t2 , t3 ).
x
=
t
+
it
+ (2i + 1)t3 1
3
1
2
x4 = t2 + (1 i)t3 + 2i
Determinare una base di U ed equazioni cartesiane di S [rispetto ad RA].
Soluzione. Si ha:
x1
0
0
0
i
x2 1
0
i
0
= t1 + t2 +
t +
.
x3
1
i
2i + 1 3
1
x4
0
1
1i
2i
Pertanto la giacitura U di S `e generata dai tre vettori:
e2 + e3 ,
ie3 + e4 ,
0 0
0
i
1 0
A=
,
1 i 2i + 1
0 1 1i
risulta: A(3) = iA(1) + (1 i)A(2) . Poiche inoltre A(1) e A(2) sono linearmente indipendenti, una base di U `e data dai vettori
e2 + e3 ,
Poiche dim(S) = 2, S `e rappresentabile
imponendo la condizione:
x1 i
x2
rg
x3 + 1
x4 2i
Pertanto S ha equazioni cartesiane:
x1 = i
ie3 + e4 .
con un SL(2, 4, ). Tale SL `e ottenuto
0 0
1 0
= 2.
1 i
0 1
x2 x3 + ix4 = 1.
Esercizio 46. K , RA(O, ). Scrivere equazioni parametriche e cartesiane del sottospazio S = S(P0 , U +W ), con P0 = (1, 0, 2, 1, 0) e con U , W definiti nellEserc. 6.
70
Cap. III
Soluzione.
Il sottospazio vettoriale U + W ha equazioni cartesiane date dal
SLO(1, 5, K):
&
x3 = 0
/
0
[con matrice dei coefficienti A = 0 0 1 0 0 ]. Poiche dim(S) = dim(U +W ) = 4, S
`e rappresentato da un SL(1, 5, K), del tipo AX = a. Poiche P0 S, si ha:
1
0
A 2 = a,
1
0
cio`e a = 2. Dunque S ha equazione cartesiana:
&
x3 = 2.
&
!
Poiche U +W ha base e1 , e2 , e4 , e5 , un sistema di equazioni parametriche di S
`e dato da:
x1 = 1 + a
x2 = b
x3 = 2
x = 1 + c
4
x5 = d
( a, b, c, d K).
0 0 0
1 1 0
(P0 P1 P0 P2 P0 P3 ) = C, con C =
.
0 1 1
0 0 0
La matrice C ha rango 2 e le prime due colonne sono linearmente indipendenti. Ne
segue che:
%P0 P1 , P0 P2 , P0 P3 & = %P0 P1 , P0 P2 &
e tale sottospazio vettoriale
zione:
0
1
rg
0
0
x1
x2
= 2,
x3
x4
cio`e
x1 = 0
x4 = 0.
71
Esercizi
c 88-7999-004-7
!
Si `e cos` ottenuto un SLO(2, 4, ) con matrice dei coefficienti
1
2
1 0 0 0
A=
.
0 0 0 1
, aventi dimen-
72
Cap. III
].
Poiche U + W
U, W [altrimenti risulterebbe U = W , cio`e S 1 T] e poiche
dim(U ) = dim(W ) = 3, allora dim(U + W ) 4. Ne segue:
U + W Z U + W = Z dim(U + W ) = 4
dim(U W ) = 2 [in base alla formula di Grassmann]
1 2
1 2
A
A
5 rg
= 2 [cfr. Prop. 3] rg
= 3.
B
B
1
2
A a
= rg
;
B b
1 2
1
2
A
A a
S, T non sono contenuti in uno stesso iperpiano 4 = rg
= rg
.
B
B b
S, T sono contenuti in uno stesso iperpiano 3 = rg
A
B
1 0 0 0
A
0 1 0 0
=
B
1 0 0 0
0 1 0 0
i sottospazi affini (di dimensione 3)
x1 = 1
S
x2 = 0,
sono paralleli e distinti.
1
(ii ) Posto:
1 0 0 0
A
0 1 0 0
=
B
0 0 1 0
0 1 0 0
i sottospazi affini (di dimensione 3)
x1 = 0
S
x2 = 0,
sono sghembi.
1
(iii ) Posto:
1 0 0
A
0 1 0
=
B
0 0 1
1 1 1
i sottospazi affini (di dimensione 3)
1
0
0
0
0
0
1
1 2
0
a
0
= ,
e
0
b
0
0
0
T
x1 = 0
x2 = 0
0
0
1 2
0
a
0
= ,
e
0
b
0
0
1
T
x3 = 0
x2 = 1
0
1
1 2
0
a
1
= ,
e
0
b
1
0
3
73
Esercizi
c 88-7999-004-7
!
S
x1 = 1
x3 = 1
x2 = 1,
x1 + x2 + x3 = 3
sono incidenti [in un sottospazio affine di dimensione 2] e contenuti in uno stesso iperpiano, di equazione x1 + x2 = 2.
(iv ) Posto:
1 0 0 0 0
a
1 2
A
0
1
0
0
0
a
b
=
=
e
B
0 0 1 0 0
b
c
0 0 0 1 0
d
( a, b, c, d ), i sottospazi affini (di dimensione 3)
x1 = a
x3 = c
S
T
x2 = b,
x4 = d
sono incidenti [in una retta parallela a e5] e non contenuti in uno stesso iperpiano.
1