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)
Gli avverbi sono di vario tipo, di modo, quantit, affermazione, dubbio, ecc.
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Aggettivo
Formazione dellavverbio
Avverbio
freddo
dal femminile
fredda + mente
breve + mente
facil + mente
regolar + mente
freddamente
breve
facile
regolare
brevemente
facilmente
regolarmente
Aggettivo
Avverbio
buono
cattivo
leggero
violento
bene
male
leggermente
violentemente
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Hai capito?
Per negare si usano no e non. Non seguito da un verbo e dal resto della frase.
Sai nuotare?
21
22
+++
++
+
22
sempre
quasi sempre
solitamente, normalmente
spesso
talvolta, a volte
raramente
quasi mai
mai
Io ho sempre fame;
tu invece non mangi mai. Come fai?
Gli avverbi si mettono normalmente dopo il verbo.
Alcuni avverbi di frequenza (mai, sempre, spesso, quasi mai, quasi sempre) sono a volte
tra lausiliare e il participio passato nei tempi composti.
- Ho sempre pensato che lItalia fosse un paese di gente bassa e con i capelli scuri.
- Non sono quasi mai andato in montagna da piccolo, ma adesso mi piace molto.
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Le preposizioni a, da, di, in, su quando si uniscono agli articoli determinativi formano
parole composte dette preposizioni articolate.
a
da
di
in
su
il
al
dal
del
nel
sul
lo
allo
dallo
dello
nello
sullo
l
all
dall
dell
nell
sull
la
alla
dalla
della
nella
sulla
i
ai
dai
dei
nei
sui
gli
agli
dagli
degli
negli
sugli
le
alle
dalle
delle
nelle
sulle
24
24
In periferia.
In campagna.
In montagna.
25
DA
- Vengo da Londra, la pi bella citt dEuropa.
- Karl tedesco, viene da Norimberga.
DA + nome di persona o mestiere oppure pronome significa a casa di,
nel negozio/ufficio/ecc. di.
- Stasera vengo da te, ma prima passo da Roberto.
- Sar dal dentista alle 4 oggi pomeriggio.
Con i nomi dei negozi spesso si pu usare sia il nome del negozio che il nome della
persona:
- Vado in salumeria.
Oppure:
- Vado dal salumiere.
SU
DA... A...
- In treno si va da Milano
a Bologna in due ore.
FRA/TRA
DIETRO
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DAVANTI A
DENTRO
FUORI
Il gatto dorme
dentro la scatola
Il gatto dorme
fuori della finestra
DI FIANCO A
PER /ATTRAVERSO
Il gatto accanto
alla finestra.
- Mi piace camminare
per/attraverso il centro di Roma.
26
FINO A
LUNGO
LONTANO DA
SOPRA
26
Milano
Venezia
Torino
Firenze
Roma
Palermo
27
IN
Con le ore.
Con i mesi.
27
Con le date complete (giorno, mese ed, eventualmente, anno) non occorre la
preposizione.
Con le stagioni.
- In primavera bello fare passeggiate in campagna.
Con i secoli.
- Ippolito Nievo vissuto nel XIX secolo.
Con i giorni della settimana non occorre la preposizione.
- Linuccio ha fatto un esame mercoled 14 giugno 1995.
Quando lazione avviene abitualmente si usa larticolo prima del giorno:
- La domenica non si lavora.
PER
27
TRA/FRA
28
DA
Si usa per indicare il momento dinizio di unazione che continua nel presente.
- Costantino studia dal 1977.
Il verbo allindicativo presente.
DI
Si usa con le parti del giorno.
- Di mattino bello stare a letto.
DA... A...
Si usa per indicare la durata,
specificando il momento dinizio
e la fine.
FINO A
Si usa per indicare il momento in cui
termina unazione iniziata nel passato.
PRIMA
28
- Prima di andare in vacanza./Prima delle vacanze, Giorgio Rossi era molto depresso.
Prima seguito dalla preposizione di. Se dopo la parola prima c un verbo, normalmente si usa linfinito presente.Per, se il soggetto della principale non uguale a quello
della frase che inizia con prima, si usa che + congiuntivo. Vedi Unit 70 e 89.
- Prima che Giovanna arrivi, Patrizia pulir la casa.
DURANTE
MENTRE
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Durante seguito da un nome. Mentre seguito da una intera frase, il verbo non
mai allinfinito.
DOPO
LE PREPOSIZIONI (1)
29
(di, a, da)
->
->
->
->
->
->
->
->
possesso.
autore.
specificazione.
materia.
misura.
et.
argomento.
paragone.
(Vedi Unit 59).
A
->
- Ho dato linvito a Giuseppe.
->
- Non sono mai salito su un treno a vapore.
->
- Nadia si sposata a 25 anni.
->
- Una maglietta a righe.
- Un piatto di spaghetti al burro e un gelato al limone. ->
termine.
mezzo.
et.
qualit.
sapore, tipo di ricetta.
LE PREPOSIZIONI (1)
(di, a, da)
DA
29
->
->
->
->
->
scopo.
condizione.
prezzo.
causa.
agente o causa efficiente.
(Vedi Unit 75).
LE PREPOSIZIONI (2)
30
-> mezzo.
->
->
->
->
CON
compagnia.
modo.
qualit.
unione.
SU
- Ieri ho visto un film su Malcolm X.
- Sandra ormai sulla trentina.
(Sandra ha circa trentanni.)
-> argomento.
-> approssimazione con
et, prezzi, quantit.
LE PREPOSIZIONI (2)
PER
30
-> fine.
-> prezzo.
-> vantaggio/svantaggio.
Nelle espressioni:
per esempio,
per caso,
per fortuna,
per piacere/favore,
per telefono.
FRA/TRA
- Fra i libri che ho letto di recente
Los pasos perdidos il pi interessante
->
partitivo.
31
cantare
credere
dormire
cantato
creduto
dormito
31
accendere
aprire
bere
chiedere
chiudere
correggere
correre
cuocere
decidere
dire
dividere
essere
fare
leggere
mettere
morire
muovere
nascere
nascondere
offrire
acceso
aperto
bevuto
chiesto
chiuso
corretto
corso
cotto
deciso
detto
diviso
stato
fatto
letto
messo
morto
mosso
nato
nascosto
offerto
perdere
piacere
piangere
porre
prendere
ridere
rimanere
risolvere
rispondere
rompere
scegliere
scrivere
succedere
togliere
tradurre
uccidere
vedere
venire
vincere
vivere
perso (perduto)
piaciuto
pianto
posto
preso
riso
rimasto
risolto
risposto
rotto
scelto
scritto
successo
tolto
tradotto
ucciso
visto (veduto)
venuto
vinto
vissuto
31
Osserva lesempio.
- Cinzia ha ordinato una birra gelata.
Quando c il verbo avere, normalmente non vi accordo.
E un po che non
vedi Silvia e Cristina?
Le ho viste ieri
sera in piazza.
32
Ieri sera ho mangiato troppo e non sono riuscito a dormire tutta notte!
32
Nellitaliano orale dellItalia del Nord e non solo, il passato prossimo viene utilizzato
per indicare qualsiasi azione passata in sostituzione del passato remoto, che si utilizza
quasi esclusivamente nella lingua scritta.
- Sette anni fa sono andato in Nicaragua.
Nella formazione del passato prossimo si usa lausiliare essere nei seguenti casi:
con i verbi intransitivi, cio quelli che dopo di s non hanno un complemento oggetto
(vedi Appendice 3), nella maggior parte dei casi e soprattutto con i verbi di
- moto
-> andare, arrivare, tornare, ecc.
- stato
-> stare, rimanere, ecc.
- cambiamento di stato
-> diventare, nascere, morire, ecc.
verbi riflessivi
- Mi sono appena alzato e sono gi stanco.
->
->
bastare
piacere
32
con i verbi transitivi, cio quelli che dopo di s hanno un complemento oggetto
(vedi Appendice 3):
- Ieri ho mangiato le prime fragole della stagione.
Vedi Unit 31, per laccordo tra participio passato e soggetto.
Con alcuni verbi si usa lausiliare avere quando sono usati transitivamente, cio quando
sono seguiti da un complemento oggetto:
- Ho cominciato il mio nuovo libro la settimana scorsa.
- Ho finito il primo e ora prendo un piatto di carne ai ferri.
Si utilizzano con lausiliare essere quando sono usati intransitivamente, cio quando non
sono seguiti da un complemento oggetto:
- Il film cominciato mezzora fa.
- Il corso finito in anticipo oggi.
Altri verbi che possono avere sia essere, se usati intransitivamente, che avere, se usati
transitivamente:
scendere, salire, passare, continuare, bruciare, saltare, cambiare, aumentare, diminuire.
Osserva e analizza gli esempi.
- Ieri non sono potuto andare al mare, perch pioveva.
- Ho dovuto mangiare tutto, per non offendere il cuoco.
Con i verbi potere, volere, dovere si usa lausiliare del verbo che segue.
Nella lingua parlata si tende a utilizzare sempre pi spesso lausiliare avere, indipendentemente dal verbo che segue.
LIMPERFETTO - LA FORMA
Verbi regolari
33
I - ARE: cantare
II - ERE: vedere
ESSERE
(io) avevo
(tu) avevi
(lui, lei,Lei) aveva
(noi) avevamo
(voi) avevate
(loro) avevano
(io) ero
(tu) eri
(lui, lei,Lei) era
(noi) eravamo
(voi) eravate
(loro) erano
LIMPERFETTO - LA FORMA
Verbi irregolari
33
DIRE
(io) dicevo
(tu) dicevi
(lui, lei,Lei) diceva
(noi) dicevamo
(voi) dicevate
(loro) dicevano
FARE
(io) facevo
(tu) facevi
(lui, lei,Lei) faceva
(noi) facevamo
(voi) facevate
(loro) facevano
TRADURRE
(io) traducevo
(tu) traducevi
(lui, lei,Lei) traduceva
(noi) traducevamo
(voi) traducevate
(loro) traducevano
TRARRE
(io) traevo
(tu) traevi
(lui, lei,Lei) traeva
(noi) traevamo
(voi) traevate
(loro) traevano
PORRE
(io) ponevo
(tu) ponevi
(lui, lei,Lei) poneva
(noi) ponevamo
(voi) ponevate
(loro) ponevano
Anche: bevevo.
Nellimperfetto laccento tonico cade sulla penultima vocale, ad esempio:
io dicevo, noi cantavamo, voi eravate, ecc.
La terza persona plurale (loro) ha laccento sulla terzultima vocale, ad esempio:
loro dicevano, cantavano, erano, ecc.
34
Per esprimere nel passato azioni in svolgimento, interrotte da altre (queste ultime
espresse con il passato prossimo o il passato remoto).
34
- Mentre lavoravamo, il cane ci guardava e scodinzolava.
- Federico dormiva, Laura stirava e nessuno si preoccupava del piccolo
Alfredo, che piangeva.
IL PASSATO REMOTO
Osserva la figura.
35
II - ERE: vendere
(io) cant - ai
(io) vend - ei
(- etti)
(tu) vend - esti
(lui, lei,Lei) vend -
(- ette)
(noi) vend - emmo
(voi) vend - este
(loro) vend - erono
(- ettero)
(io) sent - ii
(io) fin - ii
IL PASSATO REMOTO
35
Anche nella terza persona plurale laccento cade sulla prima vocale della desinenza,
ad esempio: cantarono, vendettero, sentirono, ecc. e non cantarono, ecc.
Verbi essere e avere
AVERE
ESSERE
(io) ebbi
(tu) avesti
(lui, lei,Lei) ebbe
(noi) avemmo
(voi) aveste
(loro) ebbero
(io) fui
(tu) fosti
(lui, lei,Lei) fu
(noi) fummo
(voi) foste
(loro) furono
bevvi/bevetti
caddi
chiesi
conobbi
corsi
diedi (detti)
feci
misi
nacqui
presi
rompere
sapere
scrivere
spegnere
stare
tenere
vedere
venire
vivere
volere
ruppi
seppi
scrissi
spensi
stetti
tenni
vidi
venni
vissi
volli
IL PASSATO REMOTO
35
Le forme irregolari riguardano, nella maggior parte dei casi, solo le persone io lui/lei
loro, le altre persone mantengono il tema dellinfinito.
Io ruppi
noi rompemmo
tu rompesti
voi rompeste
lui ruppe
loro ruppero
Il passato remoto si usa per indicare unazione conclusa nel passato e che non ha pi
continuazione nel presente:
- Alla fine degli anni sessanta luomo mise piede sulla luna.
Nellitaliano orale dellItalia del Nord e in parte del Centro, il passato prossimo
viene utilizzato per indicare qualsiasi azione passata in sostituzione del passato remoto;
questultimo tempo si utilizza quasi esclusivamente nella lingua scritta.
- La prima volta che sono andato a Parigi avevo 17 anni.
- La prima volta che andai a Parigi avevo 17 anni.
36
36
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IL FUTURO SEMPLICE
Verbi regolari
37
I - ARE: cantare
II - ERE: credere
(io) cant - er
(tu) cant - erai
(lui, lei,Lei) cant - er
(noi) cant - eremo
(voi) cant - erete
(loro) cant - eranno
(io) cred - er
(tu) cred - erai
(lui, lei,Lei) cred - er
(noi) cred - eremo
(voi) cred - erete
(loro) cred - eranno
(io) sent - ir
(tu) sent - irai
(lui, lei, Lei) sent - ir
(noi) sent - iremo
(voi) sent - irete
(loro) sent - iranno
(io) fin - ir
(tu) fin - irai
(lui, lei,Lei) fin -ir
(noi) fin - iremo
(voi) fin - irete
(loro) fin - iranno
ESSERE
(io) avr
(tu) avrai
(lui, lei,Lei) avr
(noi) avremo
(voi) avrete
(loro) avranno
(io) sar
(tu) sarai
(lui, lei,Lei) sar
(noi) saremo
(voi) sarete
(loro) saranno
IL FUTURO SEMPLICE
Verbi irregolari
37
Verbi che perdono la vocale dellinfinito.
Andare
dovere
potere
sapere
vedere
vivere
Andr
dovr
potr
sapr
vedr
vivr
Rimanere
tenere
venire
volere
Rimarr
terr
verr
vorr
Bere
Berr
Dare
fare
stare
Dar
far
star
IL FUTURO SEMPLICE
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38
prima persona
seconda persona
terza persona
singolare
io
tu
egli, lui, esso
ella, lei, essa
plurale
noi
voi
essi, esse, loro
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Nellitaliano moderno, egli, ella, essa si usano raramente, sono sostituiti da lui e lei. Nel
plurale essi ed esse sono sostituiti da loro.
Esso si usa per le cose o gli animali.
In italiano si usa il soggetto tu quando vi un rapporto informale tra chi parla.
Si usa il soggetto Lei, per la forma di cortesia, quando cio il rapporto formale.
Osserva e analizza la figura.
S, sono la mamma di
Carlo. E Lei il Signor?
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I pronomi personali complementi possono avere forme toniche e atone.
Se vuoi sapere perch si chiamano cos, vedi Appendice 3.
Altrimenti impara solamente quali sono gli atoni e quali i tonici.
Pronomi personali complemento
Forme toniche
singolare
plurale
prima persona
me
noi
seconda persona
te
voi
terza persona
maschile
lui, esso
essi, loro
femminile
lei, essa
esse, loro
riflessivo
Lui, lei, loro si usano con le persone; esso, essa, essi, esse per cose o animali.
39
40
singolare
plurale
prima persona
mi
ci
seconda persona
ti
vi
maschile
lo
li
femminile
la
le
riflessiva
si
si
terza persona
Le forme atone dei pronomi personali si usano come complementi diretti (compl.
oggetto).
Il complemento oggetto (diretto) risponde alla domanda: chi? Che cosa?
- Claudio, ti ho chiamato ieri, ma non eri in casa. (Ti = chi hai chiamato? Claudio.)
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singolare
plurale
prima persona
mi
ci
seconda persona
ti
vi
terza persona
maschile
gli
loro/gli
femminile
le
loro/gli
riflessiva
si
si
Le forme atone dei pronomi personali si usano come complementi indiretti, ma solo
con il complemento di termine. Il complemento di termine (indiretto) risponde alla domanda: a chi? A che cosa?
- Ho visto Silvio e gli ho detto di telefonare a Luca.
(Gli = a chi hai detto di telefonare a Luca? A Silvio.)
La forma della terza persona plurale per il complemento di termine loro sia per il
maschile che per il femminile. Nellitaliano moderno si utilizza molto spesso gli in sostituzione di loro per entrambi i sessi.
- I miei genitori mi hanno chiesto quando penso di sposarmi.
Ho risposto loro che non lo sapevo.
Gli ho risposto che non lo sapevo.
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