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La Casa della Pace e della Nonviolenza ASHARAM Santa Caterina

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Castellammare di Stabia - 7 maggio 2010


a tutti gli Uomini di buona volontà

cari amici,
nelle prossime settimane tutti parteciperemo ad un appuntamento importante per riaffermare le
ragioni della Pace e della Nonviolenza: la marcia Perugia-Assisi ancora una volta è l’occasione per
dare voce ad un popolo che non vuole tacere di fronte agli orrori della guerra e delle dittature.
In queste ore che ci separano dalla "nostra" marcia viviamo con angoscia il destino del popolo
birmano, il regime militare ha approvato con un Referendum-Farsa una nuova costituzione che
esclude la candidatura del premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi in quanto madre e moglie di
cittadini stranieri ed agli arresti domiciliari. In base alle nuove regole, chi è sposato con uno
straniero o ha figli stranieri non può candidarsi e, gli unici partiti autorizzati a partecipare sono quelli
che avranno preventivamente espulso i propri membri attualmente detenuti e che si saranno
impegnati per iscritto a rispettare la vergognosa costituzione stilata dalla giunta militare nel 2008.
Aung San Suu Kyi, eletta con l’80% dei voti nelle ultime elezioni democratiche nel 1990, elezioni
soffocate nel sangue dalla giunta militare, si trova agli arresti domiciliari dopo essere stata
condannata lo scorso anno a 18 mesi di reclusione in un processo definito farsesco dalla comunità
diplomatica internazionale, mentre il suo partito, la National League for Democracy (NLD), ha
sempre respinto la nuova carta costituzionale, bollandola come un tentativo del regime di
consolidare il proprio potere.
"Troviamo che alcuni dei provvedimenti contenuti in questa legge siano molto disonesti e
completamente inaccettabili", spiega il portavoce della NLD Nyan Win. "Siamo convinti – prosegue –
che questo regolamento non contribuirà a dare inizio a un processo di riconciliazione del paese".
Circa la possibilità che il partito fondato dalla leader democratica nel 1988 possa registrarsi per il
voto, sottoscrivendo così la nuova legge elettorale, Win ha detto che "è impossibile".
La ex Birmania, un tempo una delle nazioni più ricche dell'Asia e oggi una delle meno sviluppate, si
appresta ad andare al voto in un clima di forte tensione. Non solo perché la figura politica più
popolare del paese non potrà candidarsi, ma anche perché il quadro economico nelle ultime
settimane ha dato segni di ulteriore deterioramento. Negli ultimi giorni in particolare la ex capitale
Rangoon è stata colpita da una serie di scioperi nel settore tessile, uno di quelli colpiti più duramente
dalle sanzioni occidentali, con cui migliaia di lavoratori stanno chiedendo con forza migliori
condizioni di lavoro. Secondo quanto riportano le agenzie di stampa le fabbriche sono state
circondate dalle forze di sicurezza.
dobbiamo mobilitarci e scuotere le coscienze dei popoli della terra, ed è per questo che vi
proponiamo di lanciare insieme nel corso della Perugia-Assisi un altro appuntamento delle
coscienze, dell'indignazione, della solidarietà calda e sentita, un appuntamento per la giustizia e per
la democrazia; il 19 giugno, il giorno del compleanno di Aung San Suu Kyi, invadiamo pacificamente
le strade di Roma e uniamo le nostre voci in maniera da superare gli oceani e arrivare là dove sono
già i nostri cuori, a BURMA.

per la Casa della Pace e della Nonviolenza


Per l’ ASHARAM Santa Caterina
maurizio somma

«Please use your liberty for promote ours»


Aung San Suu Kyi

la Casa della Pace e della Nonviolenza e l’ASHARAN Santa Caterina aderiscono a:

Movimento Nonviolento

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