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Comune di Pistoia
Propriet:Azienda U.S.L. n 3
Il progettista strutturale
Ing. Fabrizio DArrigo
Elab. A.1.2
C)-NORMATIVE DI RIFERIMENTO
Le principali normative cui si fatto riferimento sono le
seguenti:
1-Legge 5.11.1971 n 1086
Norme per la disciplina delle opere in conglomerato
cementizio armato normale e precompresso ed a struttura
metallica
2-D.M. 20.11.1987
"Norme tecniche per
collaudo
degli
edifici
consolidamento"
la
in
progettazione, esecuzione e
muratura
e
per
il
loro
3-D.M. 11.03.1988
"Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e
sulle rocce, la stabilit dei pendii naturali e delle scarpate,
i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione,
l'esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre
e delle opere di fondazione"
3-Circ. n30483 del 24.09.1988
"Istruzioni riguardanti le indagini sui terreni e sulle
rocce, la stabilit dei pendii naturali e delle scarpate, i
criteri generali e le prescrizioni per la progettazione,
l'esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre
e delle opere di fondazione"
4-Circ. n30787 del 04.01.1989
"Istruzioni in merito alle norme tecniche per la
progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura
e per il loro consolidamento "
5-D.M. 09.01.1996
"Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione e il collaudo
delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per
le strutture metalliche"
6-D.M. 16.01.1996
"Norme tecniche relative ai criteri generali per la
verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e
sovraccarichi"
7-D.M. 16.01.1996
"Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche"
8-Circ. 156AA.GG./STC del 4.07.1996
"Istruzioni per l'applicazione delle "Norme tecniche
relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle
costruzioni e dei carichi e sovraccarichi" di cui al DD.M. 16
gennaio 1996"
9-Circ. 252 AA.GG./S.T.C. del 15.10.1996
Istruzioni per l'applicazione delle "Norme tecniche per il
calcolo, l'esecuzione e il collaudo delle strutture in cemento
armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche"
nuove
norme
tecniche
per
le
27
daN/mq
150
100
30
35
30
daN/mq
daN/mq
daN/mq
daN/mq
daN/mq
300
daN/mq
672
daN/mq
Q) azioni variabili
C1:ospedali,ristoranti ecc.
Totale
di
27
daN/mq
20
daN/mq
400
daN/mq
Totale
447
daN/mq
Q) azioni variabili
in
particolare
3.6-Azioni eccezionali
Per quanto riguarda il rischio di incendio nel nostro caso
per la costruzione vale il livello 1 della tabella 3.5.IV che
non prevede alcun requisito specifico.
Anche nel caso delle altre azioni eccezionali, vedi
esplosioni urti, valgono le stesse considerazioni.
Elab. A.1.3
E)-PRESTAZIONI DI PROGETTO
Le prestazioni della struttura e le condizioni per la sua
sicurezza sono state individuate comunemente dal progettista e
dal committente nel rispetto delle prescrizioni normative.
A tal fine stata posta attenzione al tipo della
struttura, al suo uso e alle possibili conseguenze della azioni
anche accidentali; particolare rilievo stato dato alla
sicurezza delle persone e alla operativit della struttura.
Altrettanta cura stata posta per garantire la durabilit
delle opere, con la consapevolezza che tutte le prestazioni
attese potranno essere adeguatamente realizzate solo mediante
opportune
procedure
da
seguire
non
solo
in
fase
di
progettazione, ma di costruzione, manutenzione e gestione
dellopera. Per quanto riguarda la durabilit si sono presi
tutti
gli
accorgimenti
utili
alla
conservazione
delle
caratteristiche fisiche e dinamiche dei materiali e delle
strutture in considerazione dellambiente in cui lopera dovr
vivere e dei cicli di carico cui sar sottoposta.
La qualit dei materiali e le dimensioni degli elementi
sono coerenti con tali obiettivi. In fase di costruzione
saranno attuate severe procedure di controllo sulla qualit, in
particolare
per
quanto
riguarda
materiali,
componenti,
lavorazioni e metodi costruttivi.
Saranno seguiti tutti gli adempimenti suggeriti dalle
Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio
2008.
F)-TIPO
DI
COSTRUZIONE,
VITA
NOMINALE,
CLASSE
DUSO
I)-PROCEDURE
PER
LA
VALUTAZIONE
DELLA
SICUREZZA
LA
Elab A.1.
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Il progettista strutturale
Ing. Fabrizio DArrigo
Avendo svolto i calcoli
Elaboratore utilizzato
Computer
Hewlett Packard
HP Workstation XW4100
Intel
Pentium 4 CPU 3.00 GHz
2.99 GHz, 1.00 Gb di RAM
Sistema
state
adeguatamente
valutato,
interpretato e trasferito nel modello che si caratterizza per
la sua impostazione completamente tridimensionale. A tal fine
ai nodi strutturali possono convergere diverse tipologie di
elementi, che corrispondono nel codice numerico di calcolo in
altrettante tipologie di elementi finiti. Travi e pilastri,
ovvero componenti in cui una dimensione prevale sulle altre
due,
vengono
modellati
con
elementi
beam,
il
cui
comportamento
pu
essere
opportunamente
perfezionato
attraverso alcune opzioni quali quelle in grado di definire le
modalit di connessione allestremit. Eventuali elementi
soggetti a solo sforzo normale possono essere trattati come
elementi truss oppure con elementi beam opportunamente
svincolati. Le pareti, le piastre, le platee ovvero in
generale i componenti strutturali bidimensionali, con due
dimensioni prevalenti sulla terza (lo spessore), sono stati
modellati con elementi shell a comportamento flessionale e
membranale.
I
vincoli
con
il
mondo
esterno
vengono
rappresentati, nei casi pi semplici (apparecchi dappoggio,
cerniere, carrelli), con elementi in grado di definire le
modalit di vincolo e le rigidezze nello spazio. Questi
elementi, coniugati con i precedenti, consentono di modellare
i casi pi complessi ma pi frequenti di interazione con il
terreno, realizzabile tipicamente mediante fondazioni, pali,
platee nonch attraverso una combinazione di tali situazioni.
Il comportamento del terreno sostanzialmente rappresentato
tramite
una
schematizzazione
lineare
alla
Winkler,
principalmente
caratterizzabile
attraverso
una
opportuna
costante di sottofondo, che pu essere anche variata nella
superficie di contatto fra struttura e terreno e quindi essere
in grado di descrivere anche situazioni pi complesse. Nel
caso dei pali il comportamento del terreno implica anche
lintroduzione di vincoli per la traslazione orizzontale.
I parametri dei materiali utilizzati per la modellazione
riguardano il modulo di Young, il coefficiente di Poisson, ma
sono disponibili anche opzioni per ridurre la rigidezza
flessionale
e
tagliante
dei
materiali
per
considerare
leffetto di fenomeni fessurativi nei materiali.
Il calcolo viene condotto mediante analisi lineare, ma
vengono considerati gli effetti del secondo ordine e si pu
simulare il comportamento di elementi resistenti a sola
trazione o compressione.
La presenza di diaframmi orizzontali, se rigidi, nel piano
viene
gestita
attraverso
limpostazione
di
unapposita
breve
descrizione
delle
simbologie
adottate
da
I NODI
La struttura individuata da nodi riportati in coordinate.
Ogni nodo possiede sei gradi di libert, associati alle sei
possibili deformazioni. I gradi di libert possono essere
liberi
(spostamenti
generalizzati
incogniti),
bloccati
(spostamenti generalizzati corrispondente uguale a zero), di
tipo slave o linked (il parametro cinematico dipende dalla
relazione con altri gradi di libert).
Si pu intervenire sui gradi di libert bloccando uno o pi
gradi. I blocchi vengono applicate nella direzione della terna
locale del nodo.
Le relazioni complesse creano un legame tra uno o pi gradi di
libert di un nodo detto slave con quelli di un altro nodo
detto master. Esistono tre tipi di relazioni complesse.
Le relazioni di tipo link prescrivono luguaglianza tra gradi
di libert analoghi di nodi diversi. Specificare una relazione
di tipo link significa specificare il nodo slave assieme ai
gradi di libert che partecipano al vincolo ed il nodo master.
I gradi di libert slave saranno eguagliati ai rispettivi
gradi di libert del nodo master.
La relazione di piano rigido prescrive che il nodo slave
appartiene ad un piano rigido e quindi che i due spostamenti
in piano e la rotazione normale al piano sono legati ai tre
parametri di roto-traslazione rigida di un piano.
Il Corpo rigido prescrive che il nodo slave fa parte di un
corpo rigido e tutti e sei i suoi gradi di libert sono legati
ai sei gradi di libert posseduti dal corpo rigido (i gradi di
libert del suo nodo master).
I MATERIALI
I materiali sono individuati da un codice specifico e
descritti dal modulo di elasticit, dal coefficiente di
breve
descrizione
delle
simbologie
adottate
da
I METODI DI CALCOLO
ANALISI DINAMICA MODALE
ll programma effettua l'analisi dinamica con il metodo
dello spettro di risposta.
Il sistema da analizzare essere visto come un oscillatore
a n gradi di libert, di cui vanno individuati i modi propri
di vibrazione. Il numero di frequenze da considerare un dato
di ingresso che l'utente deve assegnare. In generale si
osservi che il numero di modi propri di vibrazione non pu
superare il numero di gradi di libert del sistema.
La procedura attua l'analisi dinamica in due fasi distinte:
la prima si occupa di calcolare le frequenze proprie di
vibrazione, la seconda calcola spostamenti e sollecitazioni
conseguenti allo spettro di risposta assegnato in input.
Nell'analisi spettrale il programma utilizza lo spettro di
Elab. A.1.5
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il
presidio
ospedaliero
di
Pistoia
CALCOLI STATICI
Il progettista strutturale
Ing. Fabrizio DArrigo
semplicemente
da
ritenere
27
daN/mq
150
100
30
35
30
daN/mq
daN/mq
daN/mq
daN/mq
daN/mq
300
daN/mq
672
daN/mq
Q) azioni variabili
C1:ospedali,ristoranti ecc.
Totale
3)-Azioni sismiche verticali:
Ai sensi dellart.
sismica verticale.
7.2.1.
non
si
considera
lazione
Nel
caso
della
verifica
allo
stato
limite
ultimo
la
combinazione fondamentale la seguente( nel nostro caso non
abbiamo azioni di pretensione e precompressione e quindi P=0):
g1*G1 + g2*G2 + Q1*Qk1
Q2*02*Qk2
Q3*03*Qk3
..+
680
Resistenza
di
calcolo
flessione
retta
della
MO
di
resistenza
flessione
retta
ampiamente
110
Resistenza
di
calcolo
flessione
retta
della
MO
Elab. A4
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Il progettista strutturale
Ing. Fabrizio DArrigo
annuali
-ripristino protezione
con riprese cementizia
15-20 anni
40-45 anni
-scarificazione e risanamento
c.a. ammalorato
40-45 anni
Il progettista
Elab. A.2
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Ing. Fabrizio DArrigo
360 (N/mm )
fyk
tensione di snervamento
235 (N/mm2)
> 1,20
26
Elab. A.8
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della
Il progettista strutturale
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