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0022841-13/08/2014-DGPRE-COD_UO-P

Ministero della Salute


DIPARTIMENTO DELLA SANIT PUBBLICA E DELLINNOVAZIONE
DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE

UFFICIO V MALATTIE INFETTIVE E PROFILASSI INTERNAZIONALE


A
ASSESSORATI ALLA SANIT REGIONI
STATUTO ORDINARIO E SPECIALE
ASSESSORATI ALLA SANIT PROVINCE
AUTONOME TRENTO E BOLZANO
U.S.M.A.F. UFFICI DI SANIT MARITTIMA,
AEREA E DI FRONTIERA
E, per conoscenza
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
UNIT DI CRISI

COMANDO
GENERALE
CAPITANERIE DI PORTO
CENTRALE OPERATIVA

CORPO

DELLE

ENAC
DIREZIONE SVILUPPO TRASPORTO AEREO
ISTITUTO SUPERIORE DI SANIT
CROCE ROSSA ITALIANA
REPARTO NAZIONALE DI SANIT PUBBLICA
ISTITUTO NAZIONALE PER LE MALATTIE
INFETTIVE IRCCS LAZZARO SPALLANZANI

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO


MINISTERO DELLA DIFESA
DIREZIONE GENERALE SANIT MILITARE
MINISTERO DEI TRASPORTI
MINISTERO DELLINTERNO
DIPARTIMENTO P.S.
DIREZIONE CENTRALE DI SANIT

AZIENDA OSPEDALIERA - POLO


UNIVERSITARIO OSPEDALE LUIGI SACCO
ISTITUTO NAZIONALE PER LA PROMOZIONE
DELLA SALUTE DELLE POPOLAZIONI
MIGRANTI E PER IL CONTRASTO DELLE
MALATTIE DELLA POVERT (INMP)

Lettera Circolare

OGGETTO: Segnalazione e gestione di eventuali casi sospetti di Malattia da Virus Ebola (MVE).
E altamente improbabile, ma non impossibile, che persone infettate da virus Ebola in Guinea, Liberia,
Nigeria e Sierra Leone possano arrivare in Italia e quindi sviluppare sintomi dopo il loro arrivo (il periodo
di incubazione di Malattia da Virus Ebola (MVE) varia da 2 a 21 giorni).
Anche se ci sono stati diversi focolai di MVE, in passato, l'esportazione del virus, da un focolaio in un
paese non endemico, stata un evento eccezionalmente raro.
Tuttavia, nessun precedente focolaio si cos diffuso nelle aree che ha colpito, n stato di cos
difficile gestione/controllo, come quello che attualmente colpisce lAfrica occidentale.
Pertanto, anche se la probabilit di casi importati nel nostro Paese molto bassa, la capacit di risposta
del sistema sanitario nazionale, nellipotesi del verificarsi di casi di MVE sul nostro territorio, adeguata
ad individuarli e confermarli, e ad isolarli, per interrompere la possibile trasmissione anche di questo
agente patogeno altamente infettivo.
Di conseguenza, importante richiamare gli operatori sanitari ad essere vigili nei confronti di coloro
che hanno visitato le zone colpite dalla febbre emorragica virale e sviluppano una malattia non altrimenti
spiegabile.
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I pazienti devono ricevere rapidamente cure mediche e devono essere indagati i potenziali fattori di
rischio di infezione e le modalit di un loro recente viaggio, considerando se:
-

hanno recentemente visitato una delle aree affette


e
- manifestano i seguenti sintomi, soprattutto ad insorgenza improvvisa, entro 21 giorni dalla visita nelle
zone colpite:
febbre
mal di testa
mal di gola
diarrea profusa e vomito (una caratteristica rilevante dellattuale focolaio)
malessere generale.
Febbre emorragica virale deve essere sospettata in soggetti con febbre [>38C] o storia di febbre nelle
ultime 24 ore:
- che hanno visitato una zona affetta da MVE entro 21 giorni
o
- che hanno curato o sono entrati in contatto con i fluidi corporei o campioni clinici di un soggetto (o di
un animale), vivo o morto, malato o fortemente sospettato di avere la febbre emorragica virale.
In caso si sospetti febbre emorragica virale, non devono essere trascurate diagnosi alternative (come la
malaria).
Azioni nelleventualit di un possibile caso
Ai soggetti residenti in/viaggiatori di ritorno da aree affette, allarrivo nel nostro Paese, sar
consegnato un foglio informativo nel quale sono invitati a rivolgersi al medico di fiducia o ai servizi
sanitari, in caso manifestino determinati sintomi entro 21 giorni dal loro arrivo.
Se il medico consultato valuter un paziente come sospetto caso di MVE, in base ai criteri clinici e ai
criteri epidemiologici, si metter in contatto con il reparto di malattie infettive di riferimento per la
gestione del paziente.
I medici del reparto di malattie infettive interessato faranno una prima valutazione per escludere o
confermare il sospetto di MVE. In questo secondo caso, contatteranno lIstituto Nazionale per le Malattie
Infettive Lazzaro Spallanzani, per confrontarsi sulla diagnosi e per leventuale gestione del paziente e
per il prelievo e linvio di campioni biologici al laboratorio a pi elevato livello di biosicurezza (BSL4),
sempre presso lINMI L.Spallanzani.
Si chiede ai medici dei reparti che gestiscono i casi sospetti di MVE, di segnalarli immediatamente al
Ministero della Salute, allindirizzo e-mail malinf@sanita.it (riportando: iniziali paziente, sesso, et,
nazionalit, giorni dallarrivo in Italia, paese dal quale arrivato, sintomi e quadro clinico, eventuali
patologie pregresse conosciute, dati esami clinici gi disponibili al momento della segnalazione,
nominativo e numero di telefono del medico cui sar possibile rivolgersi per ulteriori contatti) e ai
competenti Dipartimenti/Direzioni/Servizi, per il controllo delle malattie infettive, delle Aziende sanitarie
locali e degli Assessorati alla Sanit delle Regioni e PP.AA..
Si prega di dare la massima diffusione alla presente nota agli operatori sanitari e, al contempo, si
raccomanda che la gestione dei casi in parola sia condotta con la massima riservatezza professionale, per
non procurare ingiustificato allarme, in attesa del referto di laboratorio dellINMI L.Spallanzani.
IL DIRETTORE DELLUFFICIO V
* F.to Maria Grazia POMPA

*firma autografa sostituita a mezzo stampa, ai sensi dellart. 3, comma 2, del d. Lgs. N. 39/1993
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