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"La mia Filosofia della libertà è intesa così che ci si deve conquistare pagina
dopo pagina la propria attività pensante, così che in certo modo il libro stesso
sia solo una specie di partitura e che si debba leggere questa partitura in
interiore attività di pensiero a partire da se stessi." [GA 322, p.110]
"L'uomo può già arrivare molto lontano in relazione a questa catarsi se egli per
esempio ha trattato e sperimentato tutto ciò che si trova nella mia Filosofia
della libertà così interiormente da avere il sentimento che il libro sia stato
per lui uno stimolo, ma che egli possa ora in verità riprodurre da sé i pensieri
esattamente come si trovano in esso. Se qualcuno si comporta rispetto a questo
libro – dato che è scritto così – come si comporta all'incirca un virtuoso nel
suonare un pezzo al pianoforte nei confronti dell'autore del brano, così che
egli produca l'insieme da se stesso – naturalmente nel modo corrispondente –,
allora grazie alla sequenza di pensieri severamente articolata di questo libro
può essere raggiunta già fino ad un grado elevato la catarsi. Infatti in simile
cose, come in questo libro, ciò che conta appunto è che i pensieri siano tutti
posti in modo da diventare efficaci." [GA 103, p.195]
È dunque chiaro che il lavoro proposto da Steiner è nella sua essenza lavoro
artistico e non intellettuale,
"poiché ciò che nella scienza dello spirito è semplice contenuto non è veramente
ciò che è essenziale e importante. Quello che conta è il modo in cui si deve
pensare per riconoscere la validità della scienza dello spirito. È un modo di
pensare diverso da quello che ci si è conquistati dalla concezione della natura
oggi diffusa." [GA 187, p.176]
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Fabio Alessandri