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PROGRAMMA DI SPIRITUALIT SACERDOTALE

INTRODUZIONE.
1. Nozioni del trattato: spiritualit,
sacerdotale.
2. Fonti del trattato.
3. Divisione del trattato.
DOMANDE PER ORIENTARE IL TUO ESTUDIO:
Cosa significa spiritualit cristiana?
Cosa significa spiritualit sacerdotale?
Quali sono le fonti principali del trattato?

cristiana,

Capitolo 1: Il sacerdozio nella Sacra Scrittura.


A. Il sacerdozio nell Antico Testamento.
1. Un po di storia.
2. Funzioni dei sacerdoti: oracolare, docente,
sacrificale e cultuale.
B. Sacerdozio nel Nuovo Testamento.
1. Cristo, sommo sacerdote della Nuova
Alleanza.
2. Il popolo cristiano, popolo sacerdotale.
3. Sacerdozio ministeriale nel Nuovo
Testamento.
Capitolo 2:
Magistero.

Il

sacerdozio

nella

Tradizione

nel

Capitolo 3: Cristo Sacerdote.


1. CRISTO SACERDOTE.
Il sacerdote, un mediatore. Cristo sacerdote.
Argomentazione teologica.
2. UFFICI DI CRISTO SACERDOTE.
a) Preghiera di Cristo. Cristo preg veramente. La
preghiera di Cristo fu esaudita.
b) Sacrificio. Cristo sacerdote e vittima. Sacrificio per
il peccato. Efficacia del sacrificio. In favore degli uomini.
c) Cristo sacerdote conferire la grazia e la gloria.
3. QUALIT DEL SACERDOZIO DI CRISTO
a) Durata del sacerdozio di Cristo: eterno.
b) Superiorit del sacerdozio di Cristo.
DOMANDE PER ORIENTARE IL TUO ESTUDIO:
Perch si afferma che Cristo sacerdote?

Descrive brevemente gli uffici di Cristo sacerdote.


La preghiera di Cristo sacerdote infallibile?
Cristo ha offerto qualche sacrificio?
Il sacrificio di Cristo fu efficace?
Il sacerdozio di Cristo eterno?
Cosa s intende nel dire Cristo sacerdote secondo
lordine di Melquisedech?
Capitolo 4: Nostro sacerdozio.
Capitolo 5: Vocazione alla santit
A. VOCAZIONE ALLA SANTIT SACERDOTALE NELLA SACRA SCRITTURA.
1. Nell Antico Testamento. a) Trib messa in
disparte. b) Degna di Dio. c) Loblazione sacrificale. d) In
servizio alla comunit.
2. Nel Nuovo Testamento.
B. VOCAZIONE ALLA SANTIT NEI PADRI DELLA CHIESA E IN SAN
TOMMASO.
C. VOCAZIONE ALLA SANTIT SACERDOTALE NEL MAGISTERO DELLA
CHIESA
D. VOCAZIONE ALLA SANTIT SACERDOTALE NELLA LITURGIA
E. LE CONVENIENZE TEOLOGICHE.
DOMANDE PER ORIENTARE IL TUO STUDIO:
Qual linsegnamento del Antico Testamento
riguardo alla santit dei leviti?
Nellultima Cena, fece il Signore riferimento alla
santit dei suoi discepoli?
Qual linsegnamento di San Paolo sulla santit dei
presbiteri?
Che cosa ci dicono i testi liturgici -rituale
dordinazione- sulla santit sacerdotale?
Quali sono le ragioni di convenienza teologica per la
santit sacerdotale? Spiega ognuna di esse.
-----------------------Capitolo 6: La Santa Messa
Capitolo 6: La Santa Messa
1. Il sacrificio.
Offrire a Dio il sacrificio dordine (legge)
naturale. Il sacrificio esterno segno di quello interno. Le altre virt
possono ordinarsi a onorare Dio. I beni offerti a Dio. Tutti devono
offrire sacrifici.
2. Le cerimonie della Legge Antica.

cerimonie

a)

Convenienza

delle

cerimonie.

Diversit

di

b) Finalit dei precetti cerimoniali, specialmente


dei sacrifici. I tre generi dei sacrifici antichi: lolocausto, il s. per il
peccato, lostia pacifica.
c) Le cerimonie dellantica Legge non potevano
purificare.
d) Le cerimonie dellantica Legge, lavvento di
Cristo, e la liturgia celeste. Le cerimonie dellantica legge dopo la
venuta di Cristo sono mortifere.
3. La Passione come sacrificio.
a) La rivelazione e linsegnamento della Chiesa
b) La Passione come sacrificio.
4. Il sacrificio della Messa.
a) I principali insegnamenti.
b) Il cuore della Messa.
c) Ci che presente.
d) I frutti della Santa Messa. La disposizione
fondamentale.
e) Effetti della Comunione.
f) Vivere la Messa. Trasformarsi in vittima con
Cristo
DOMANDE PER ORIENTARE IL TUO STUDIO: Ch cosa significa un
sacrificio? Di ch cosa segno il sacrificio esterno? Quali erano le
finalit dei sacrifici antichi? Indica la distinzione fra lolocausto, il
sacrificio per il peccato e lostia pacifica. Le cerimonie della legge
antica, purificavano dallimmondezza? E la passione di Cristo un
vero sacrificio? Il sacrificio di Cristo, fu offerto dai crocifissori? Nella
santa Messa, si fa presente il sacrificio di Cristo? Qual la
disposizione migliore per partecipare della santa Messa?

Capitolo 7: Virt teologiche: fede sacerdotale


Capitolo 8: Virt teologiche: speranza sacerdotale
Capitolo 9: Virt teologiche: carit sacerdotale
Capitolo 10:
sacerdotali

Virt

umane:

prudenza

giustizia

Capitolo 11: Virt umane: fortezza e temperanza


sacerdotali
Capitolo 12: Virt speciali: umilt, povert, castit,
obbedienza.

Capitolo 13: Il sacerdote, buon pastore (apostolato)


Capitolo
14:
Negazione
pratica
sacerdotale: tiepidezza e peccato

della

santit

Capitolo 15: Mezzi di santit sacerdotale

---------------------------

INTRODUZIONE: LA SPIRITUALIT SACERDOTALE


1. NOZIONI DEL TRATTATO: SPIRITUALIT, CRISTIANA,
SACERDOTALE.
Nello studio di qualsiasi scienza bisogna
fissare con esattezza e precisione il senso dei
termini pi importanti di cui si far uso. Molte
volte le controversie tra gli autori nascono la
maggior parte delle volte dal fatto che non si
accordano sul significato delle parole (cfr. BALMES,
Criterio, 14, 5).
Vita spirituale pu intendersi in tre sensi:
a) in senso largo, come opposta a vita
materiale, e cos si parla dell attivit spirituale
delluomo che pensa, ragiona, e ama nellordine
puramente naturale.
b) in senso stretto, per significare la vita
soprannaturale,
come
distinta
della
vita
puramente naturale. Possiede vita spirituale in
questo senso, ogni anima in stato di grazia
santificante.
c) in senso strettissimo, per indicare la vita
sopranaturale vissuta in forma pi piena e
intensa. Cos si parla di spiritualit, uomo
spirituale, per significare la scienza che tratta
delle cose relative alla spiritualit cristiana, o

luomo che fa di essa lo scopo della sua vita e


quasi sua professione. Durante questo corso, si
parla di spiritualit in questo ultimo senso.
Spirituale. Luso paolino ed etimologico
(spiritus - spiritualis) designa la qualit di vita
condotta sotto lazione dello Spirito (Pneuma) di
Dio: Luomo naturale (animale) non conosce le
cose dello Spirito di Dio, difatti, per lui sono una
follia, e non le pu comprendere, perch vanno
giudicate
spiritualmente.
Luomo
spirituale
(pneumatikos), invece, giudica tutto e non
giudicato da nessuno (1Cor 2, 14-15). Per il senso
de pneumatikos in san Paolo: Rom 1, 11; 7, 14;
15, 27; 1Cor 3, 1; 9, 11; 10, 3-4; 12, 1; 14, 1. 37;
15, 44. 46; Gal 6, 1; Ef 1, 3; 5, 19; Col 1, 9; 3, 16.
San Tommaso usa il termino come opposto
a corporeitas e designa una vita condotta nella
grazia sotto lazione dello Spirito Santo. E nel
Cristo uomo che si trova fin dallinizio una
perfetta spiritualit... e da Lui che la spiritualit
deriva in tutti gli uomini (STh 3, 34, 1, ad 1; vedi
anche: In 1Cor 15, lc. 7, n.994. 991. 1004). Cristo
la fonte di ogni spiritualit perch Egli ha
ricevuto lo Spirito Santo senza misura. Tutti
coloro che sono nati dallo Spirito (Gv 3, 7) sono
spirituali e li si riconosce dal loro agire: Le
caratteristiche dello Spirito Santo si ritrovano
nelluomo spirituale, lo si riconosce da diversi
indizi, in modo particolare dalle sue parole,
allascoltarlo, si percepisce la sua spiritualit (In
Jn 3, lc. 1, n. 456). Si tratta di una vita vissuta
nella carit e nelle virt dallo Spirito damore: la
vita spirituale deriva dalla carit (In 3 Sent d.
38, q.1, a. 4 sol.). Vedi anche: Quodl 7, a. 17, ad

5: Vita spiritualis a nullo potest conservari nisi


per actus virtutum; STh 1-2, 65, 2, sc. per
virtutes perficitur vita spiritualis. Lespressione
vita spirituale in San Tommaso ha il senso di vita
nella carit ed esercizio delle virt evangeliche,
che si ottengono tramite il battesimo e si
alimentano con leucaristia e gli altri sacramenti.
C un secondo significato: una dottrina
spirituale. Insegnata da una persona ammirevole
per la sua spiritualit personale. Molte volte da
forma alla propria esperienza vissuta, liberata dai
tratti pi personali. Ad esempio: Teresa dAvila,
Giovanni della Croce, danno raccomandazioni
pratiche, insegnano unarte di vivere il Vangelo e
fanno cos nascere una spiritualit caratteristica:
benedettina,
francescana,
ecc.
Nato
dallesperienza, ritorna all esperienza e mira
direttamente allagire morale concreto qui ed ora
(pratico - pratico). San Tommaso nelle sue omelie
o catechesi ha proposto una dottrina spirituale in
tale senso. Sul piano speculativo pratico (teologia
morale) pratico a causa della sua finalit
direttrice dellagire. Ma resta speculativo per il
fatto che studia le regole dellagire nella loro
generalit. In questo senso ha scritto alcuni
trattati (De perfectione vitae spiritualis, ecc.)
per sopratutto la Summa la vita interiore
stessa di Tommaso dAquino (E. GILSON, Le
Thomisme, Paris 19866, 457).
Cristiana. Dal punto di vista dellessere, la
vita cristiana partecipazione alla grazia di
Cristo Capo, la cui umanit possiede in pienezza
quella vita (cfr. Gv 1, 16). Il battezzato diventa

interiormente conforme allumanit di Cristo (cfr.


Rom 8, 29), diventa cristiano.
Dal punto di vista delloperazione, ogni
cristiano deve rimanere in Cristo (Gv 15, 4-6),
rivestire Cristo (Gal 3, 27), agire nel nome di
Cristo (1Cor 10, 31; Col 3, 17), fino a raggiungere
lo stato di uomo perfetto nella misura che
conviene alla piena maturit in Cristo (Ef 4, 13).
Per esprimere questa realt san Paolo ide
delle nuove parole: conmorti (2Tim 2, 11),
consepolti (Rom 6, 4), conrisuscitati (Ef 2, 6),
convivificati (Ef 2, 5), coplantati (Rom 6, 5),
conviviamo (2Tim 2, 11) per coregnare con Lui
(Ef 2, 6). La particola con (su,n) vuole dire che il
cristiano talmente fuso con Cristo in ogni fase
della vita del capo di fatto vissuta anche dalle
singole membra. E la dottrina del corpo mistico
che messa in luce: Ef 1, 23.
Sacerdotale. Sebbene tutti i cristiani sono
chiamati a vivere in pienezza la vita cristiana,
ognuno deve viverla assecondo la sua
condizione, secondo la sua vocazione e chiamata
particolare, dentro del Corpo mistico. Lo specifico
sacerdotale non si deve cercare nellaspetto
ontologico della vita spirituale cristiana. Infatti,
sotto questo aspetto la vita cristiana solo una:
la grazia santificante e la carit. Lo specifico
appare nellordine morale. In questo senso si
parla di vita cristiana sacerdotale in armonia con
il sacramento dellordine e con le grazie attuali
con le quali Dio lo spinge.
2. METODO E FONTI DEL TRATTATO.

Metodo. La spiritualit sacerdotale come


parte della teologia una, subordinata alla
dogmatica e alla morale delle quali prende i suoi
principi fondamentali. Daltra parte perch
prevalentemente scienza pratica in quanto detta
le norme atte a condurre i sacerdoti alla
perfezione, il metodo da usarsi nello studio, deve
essere teologico ad un tempo descrittivo
(induttivo, sperimentale) e analitico (deduttivo),
basato sullesperienza e losservazione dei fatti.
Perci si seguono i principi di Santo Tommaso e le
mirabili descrizioni dei grandi mistici (San
Giovanni della Croce, San Francesco di Sales, S.
Caterina da Siena) che contribuiscono a chiarire e
a rassodare i principi teologici.
Si studia anzitutto la dottrina rivelata quale
si trova nella Scrittura, nella Tradizione e nel
Magistero della Chiesa. Si determina poi,
seguendo il metodo deduttivo, la natura della
vita cristiana e sacerdotale, il modo secondo il
quale si accresce, le leggi che presiedono al suo
sviluppo, gli elementi che rientrano nello
svolgimento normale della grazia santificante. Si
verifica questi principi dallesperienza dei mistici
e dal contatto diretto con le anime.
Fonti. Le fonti per il trattato di spiritualit
sacerdotale sono le stesse che per tutta la
teologia. In modo speciale per la spiritualit sono
cinque: la Sacra Scrittura, linsegnamento della
Chiesa, la sacra liturgia, la dottrina dei padri, dei
dottori della Chiesa e teologi, lo studio degli
autori classici.

a) La sacra Scrittura. Piacque a Dio, nella


sua bont e sapienza, rivelare se stesso e
manifestare il mistero della sua volont (cf. Ef
1,9) mediante il quale gli uomini, per mezzo di
Cristo, Verbo fatto carne, nello Spirito Santo
hanno accesso al Padre e sono resi partecipi della
divina natura (cfr. Ef 2, 18; 2Pt 1, 4). Con questa
rivelazione infatti Dio invisibile (cfr. Col 1, 15;
1Tim 1, 17), nel suo grande amore, parla agli
uomini come amici (cfr. Es 33, 11; Gv 15, 14-15)
e si intrattiene con essi per invitarli ed
ammetterli alla comunione con s (cfr. Bar 3,
38) (Dei Verbum 2).
I libri ispirati forniscono i principi base sui
quali si deve costruire la spiritualit. In essi si
trova la dottrina riguardante Dio e luomo,
fondamento di tutta la vita spirituale. Trattano
della natura di Dio (bont, misericordia,
provvidenza) della sua vita intima (Trinit),
dellincarnazione,
della
redenzione,
dellincorporazione a Cristo, della grazia, delle
virt, dei doni dello Spirito Santo, della
consumazione della vita cristiana: la visione
beatifica.
Nello stesso tempo ci fanno conoscere i
comandamenti di Dio, i consigli. Ci presentano
esempi di virt (patriarchi, profeti), specialmente
di Cristo, di Maria e degli Apostoli. Offre anche
preghiere atte per alimentare la vita interiore
(salmi, inni, dossologie, Padre nostro). La sacra
Scrittura costituisce la fonte principale della
spiritualit cristiana e sacerdotale.
Ges era solito istruire le folle e
annunziare, spiegare la parola (cfr. Mc 10, 1; 2, 2;
4, 2; 1, 14). Gli apostoli annunziavano la parola:

At 8, 4; 6, 2-4; 16, 6; 13, 26; 17, 11; 4, 26; 10,


35; 11, 13-17. 23; 13, 43; 2, 38; 4, 31; Lc 1, 2.
Paolo stesso diceva di aver ricevuto dalle mani
del Signore Ges lincarico di annunziare il
vangelo della grazia di Dio (cfr. At 20, 24-27. 32).
In primo luogo abbiano quotidianamente
fra le mani la sacra scrittura, affinch, dalla
lettura e dalla meditazione dei libri sacri,
imparino "la sovra-eminente scienza di Ges
Cristo" (Fil 3,8) (PC 6); ... necessario che
venga favorita la soave e viva conoscenza della
sacra scrittura (SC 24; PO 18a; OT 16a-b; Dei
verbum, 24-26).
La sacra scrittura deve essere considerata
come la lingua materna del cristiano, perch essa
il Verbo di Dio, nostro padre adottivo. Se il
cristiano ha veramente il gusto della parola dello
Spirito santo, una eloquenza umana, anche
brillantissima, lo disguster sempre di pi perch
non contiene le parole della salvezza, cio quelle
che sanno di vita eterna, come quelle di Ges.
Una sentenza sola dello Spirito santo nutre
l'anima, la illumina, le da forza nelle avversit. La
scrittura un qual cosa di molto pi alto che non
la fredda esposizione del dogma divisa in trattati:
essa il pregusto dell'eterna felicit (GARRIGOULAGRANGE,
De
sanctificatione
sacerdotum,
Marietti, 1946, 24).
La chiesa vuole che: ...di questo spirituale
cibo (la scrittura) si pasca l'animo dello stesso
interprete e se ne nutra. I sacerdoti: ...si diano
dunque con tutto il cuore a questa santa
occupazione...
preghino
per
intendere..
(Agostino), si affatichino per penetrare ogni d pi

addentro nei segreti delle sacre pagine... ( Pio


XII, Divino afflante Spiritu, 1943).
Gli aspiranti al sacerdozio devono:
...succhiare il-pratico e perenne amore alla
scrittura...; i vescovi... vigilino attentamente..., i
professori infondano quella conoscenza e
quell'amore alla scrittura, senza cui vano
sperare copiosi frutti di apostolato...; cos la
scrittura diventer fonte perenne di vita
spirituale... e alimento e sostanza per l'ufficio che
li attende (Dei verbum, 21; PO 18).
Il Vaticano II dice: Nei libri sacri il Padre,
che nei cieli, viene, con molta amorevolezza,
incontro ai suoi figli e discorre con essi. Nella
parola di Dio poi insita tanta efficacia e
potenza, da essere sostegno e vigore della
chiesa: e, per i figli della chiesa, saldezza nella
fede, cibo dell'anima, sorgente pura e perenne
della vita spirituale. Perci si deve riferire per
eccellenza alla sacra scrittura ci che stato
detto: Vivente ed efficace la parola di Dio (Eb
4,12). ...Anche il ministero della parola, ...la
catechesi ed ogni tipo di istruzione cristiana,
nella quale l'omelia liturgica deve avere un posto
privilegiato, si nutre con profitto e santamente
vigoreggia con la parola della scrittura. Perci
necessario che tutti i chierici, principalmente i
sacerdoti e quanti ...attendono legittimamente al
ministero della parola, conservino un contatto
continuo con la scrittura, mediante la sacra
lettura e lo studio accurato affinch non diventi
"vano predicatore della parola di Dio all'esterno
colui che non l'ascolta di dentro" (Agostino, PL
38, 966), mentre deve partecipare ai fedeli... le
sovrabbondanti ricchezze della parola divina. ...Si

ricordino per, che la lettura della sacra scrittura


dev'essere
accompagnata
dalla
preghiera
affinch possa svolgersi il colloquio tra Dio e
l'uomo... (Dei Verbum 24-26).
Gravissimo quindi il dovere per tutti, ma
particolarmente per coloro che dovranno essere
ministri della parola, di studiare assiduamente
e appassionatamente la scrittura.
b)
Linsegnamento
della
Chiesa.
Il
Magistero della Chiesa duplice: 1) solenne, il
quale consiste nelle definizioni dogmatiche dei
concili e dei sommi pontefici. Vi sono alcuni
pronunciamenti di particolare importanza: ci che
riguarda al peccato originale e le sue
conseguenze,
la
grazia,
leucaristia,
la
redenzione, i sacramenti, ecc.
2) Al magistero ordinario appartengono le
encicliche e i discorsi di occasione dei sommi
pontefici.
c) La sacra liturgia. La liturgia... la prima
indispensabile fonte dalla quale i fedeli possono
attingere il genuino spirito cristiano (SC 14).
Liturgia nel senso di segni sensibili ed efficaci
attraverso i quali luomo si incontra con Cristo,
partecipa alla vita intima della Chiesa e prende
parte alla storia della salvezza, associandosi al
mistero pasquale di Cristo. La liturgia, come via
normale e ufficiale per lincontro delluomo con
Dio, fornisce al teologo spirituale il criterio e la
garanzia di ortodossia circa le vie e i metodi per i
rapporti con Dio e lunione con Lui. Presenta la
forma tipica della pedagogia divina per condurre
lanima del peccatore alla grazia, il fedele alla

pratica fervorosa, il giusto allunione totale con


Cristo. C quindi, un inestimabile valore della
liturgia in ordine alla santificazione delle anime e,
quindi, allazione pastorale della Chiesa (PIO XII,
Alloc. 18.09.1956). Alla teologia spirituale
affidata leducazione del cristiano a quella
partecipazione consapevole, attiva e fruttuosa ai
sacri misteri, cfr. SC 11; 14a; 19; 48. Certo che
la vita spirituale non si esaurisce nella
partecipazione alla sola liturgia (SC 12), ma
dalla liturgia... e particolarmente dalleucaristia,
deriva in noi, come da sorgente, la grazia, e si
ottiene, con la massima efficacia, quella
santificazione degli uomini e glorificazione di Dio
in Cristo, verso la quale convergono, come a loro
fine, tutte le altre attivit della Chiesa (SC 10b;
27). Cfr. C. VAGAGGINI, Il senso teologico della
liturgia, Paoline, Roma 1965, 510-840.
d) La dottrina dei Padri, dei dottori e dei
teologi. La predicazione apostolica doveva esser
conservata con successione continua fino alla
fine dei tempi. Gli apostoli trasmettendo ci che
essi stessi avevano ricevuto, ammoniscono i
fedeli di attenersi alle tradizioni che avevano
appreso sia a voce che per lettera (cfr. 2Ts 2, 15).
Ci comprende tutto quanto contribuisce alla
condotta santa del Popolo di Dio e allincremento
della fede, e la Chiesa nella sua dottrina, nella
sua vita, e nel suo culto, perpetua e trasmette a
tutte le generazioni tutto ci che essa , tutto ci
che essa crede. Questa Tradizione progredisce
nella Chiesa con lassistenza dello Spirito Santo,
cresci infatti la comprensione, tanto delle cose
quanto delle parole trasmesse, sia con la

riflessione e lo studio dei credenti (cfr. Lc 2, 19.


51) sia con al esperienza data da una pi
profonda intelligenza delle cose spirituali, si per
la predicazione di coloro i quali con la
successione episcopale hanno ricevuto un
carisma sicuro di verit.
Le asserzioni dei santi Padri attestano la
vivificante presenza di questa tradizione, le cui
ricchezze sono trasfuse nella pratica e nella vita
della Chiesa che crede e che prega. La sacra
tradizione e la sacra Scrittura scaturiscono dalla
stessa divina sorgente, e formano in certo qual
modo una cosa sola e tendono allo stesso fine. La
sacra Tradizione trasmette integralmente la
parola di Dio affinch, illuminati dallo Spirito di
verit, i successori degli apostoli, la conservino
fedelmente con la loro predicazione, la
espongano e diffondano. Cfr. Dei Verbum 8-9.
I Padri, i dottori, e i teologi, illuminati dal
dono dintelletto e di sapienza, hanno penetrato
e gustato i misteri di Dio contenuti nella sacra
scrittura, e hanno un carisma speciale per saperli
distribuire ai cristiani. Poche persone privilegiate
insieme al carisma di genio aggiungono quello
della santit, la quale d lultimo tocco alla loro
purificazione mettendoli in particolare affinit con
la verit. Tra questi: Tommaso, Giovanni della
Croce, Teresa dAvila, Francesco di Sales. Si
aggiungono Agostino, Caterina da Siena e Teresa
di Lisieux.
e) Come scienza ausiliare: lo studio della
psicologia o arte di saper trattare con le persone.
Siate innanzitutto discreti... saper rinunziare alla
fretta, saper attendere il momento propizio,

saper dosare ci che si dice e ci che si


richiede... (Pio XII, Alloc. 10.03.1955). Labate
Marmion sintetizza questarte nella virt della
discrezione: larte sopranaturale di discernere e
misurare ogni cosa in vista del fine: di adattare
tutti i mezzi, ciascuno secondo la sua natura e
secondo le circostanze, al raggiungimento dello
scopo: condurre le anime a Dio. Distinguendo le
energie ed i bisogni di ciascunanima, la sua
forza e la sua debolezza... ci che da e ci che
potrebbe dare, poi i mezzi da impiegare per
trarre da ciascunanima tutto il profitto possibile
per Dio, per lei stessa e per i suoi fratelli... essa
richiede larghezza di pensiero, di affetto, di
condotta...; presuppone che si valuti e si
disponga ciascuna cosa secondo il valore che
assume davanti agli occhi di Dio. Costituisce
unintima
partecipazione
alla
scienza
e
provvidenza di Dio (THIBAUT, Dom C. Marmion,
Vita e pensiero, 227).
In modo speciale per la spiritualit
sacerdotale sono utili le vite dei santi sacerdoti,
suoi scritti: cura dArs, San Giovanni dAvila, San
Alfonso, San Pio X, San Pio di Pietralcina, San
Leopoldo Mandic...
3. DIVISIONE DEL TRATTATO.
La divisione che seguiamo nel nostro
trattato indicata nel contenuto di ciascuno dei
capitoli:

Il sacerdozio
Nella sacra Scrittura (1)

Nella tradizione e nel magistero (2)

Spiritualit

Cristo sacerdote (3)


e nostro
Nostro sacerdozio (4)

Sacerdotale

nella rivelazione

Sacerdozio

di

Cristo

Vocazione alla santit (5)


La Santa Messa (6)
Lagire

Teologali: fede (7), speranza (8), carit (9)


sacerdotale:
Le virt sacerdotali:
Umane:
prudenza - giustizia (10), fortezza e temperanza (11)
Speciali: umilt, povert, castit, obbedienza (12)
Sacerdote buon pastore (apostolato) (13)
Negazione della santit:

tiepidezza e

peccato (14)
Mezzi di santit sacerdotale (15)

BIBLIOGRAFIA: Vaticano II, PO, OT, Encicliche dei


Papi.
DOMANDE PER ORIENTARE IL TUO ESTUDIO:
Cosa significa spiritualit cristiana?
Cosa significa spiritualit sacerdotale?
Quali sono le fonti principali del trattato?
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