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se poi hai modo prova a leggere anche "emozioni distruttive" e "felicita' emotiva" sono degli

incontri interdisciplinari coordinati da ekman/goffman/dalai lama che integrano il pensiero


occidentale e quello orientale sull'analisi delle emozioni e della coscienza... intevegnono diversi
filosofi della mente e psicologi ocidentali e diversi esperti orientali di filosofia e epistemologia..

se poi hai modo prova a leggere anche "emozioni distruttive" e "felicita' emotiva" sono degli
incontri interdisciplinari coordinati da ekman/goffman/dalai lama che integrano il pensiero
occidentale e quello orientale sull'analisi delle emozioni e della coscienza... intevegnono diversi
filosofi della mente e psicologi ocidentali e diversi esperti orientali di filosofia e epistemologia..

Briciole di illuminazione
C' stato un tempo, credo verso i 19 anni, in cui pregavo molto.
Poi finita. L'ho liquidato come uno sbalzo ormonale.
Adesso lo ricordo come una sensazione di estasi permanente, anche se durata poco pi di qualche
settimana.
Oggi tornando dal lavoro sono passato dal duomo di Francoforte, con la netta intenzione di
meditare. Non un dovere, e quasi nemmeno un bisogno. Ma un richiamo.
Ieri stata una giornata piena di timore e di dispiacere. Credevo di cadere nel solito senso di
dispersione e abbattimento. E a chi mi ha visto devo essere sembrato gi di morale e strano. Ma ho
risposto che, certo, avvertivo dei problemi, ma che pi che preoccupato mi sentivo assorto.
Ecco cosa cambia con la meditazione: non c' quasi mai timore o terrore, ma al massimo una
sensazione di concentrazione e ritiro in s stessi.
Ieri stata una giornata gravida, lo sentivo. Ed oggi ero diverso.

Oggi sono entrato nel duomo e ho meditato. Non ho pregato, perch non ho invocato nessuno n
chiesto nulla. Ho fatto il Vuoto. Le parole coi fratelli del Sangha non servono. Mi fermo qui, non
devo descrivere. E sarei impreciso. Voi sapete.
Ho sentito, per qualche frazione di secondo, una sensazione forte di Vuoto, di estrema
concentrazione incosciente. Un secondo di estasi. E quando ho smesso, ero come posso
descriverlo come intontito, eppure lucidissimo. E vi ho pensato, fratelli tutti. Voi sapete.
Stordito da questo stato, e con un bisogno enorme di silenzio, non quello dei decibel, ma quello
interiore.
Non sono cattolico, ma mi sono sentito a casa mia. La prima cosa che ho visto aprendo gli occhi
stata una scena, credo (non ricordo bene) della Via Crucis. C'era una donna con le mani giunte. Mi
piaciuto. E non l'avrei mai detto. Ma quando sei nel Tutto, tutto giusto.
Sono uscito dal duomo e la prima cosa che ho visto stata una donna con un bimbo a m di
marsupio.
Non ho visto una donna, ho visto l'Amore Materno.
Non ho pensato ai miei impegni, ho pensato a slegare la bici.
Ho sentito il freddo delle chiavi nelle mani.
Ho visto la serratura aprisi.
Ho sentito il piede sul pedale.
Ero l, sereno, come l'uomo pi ricco e pieno del mondo.
E non mi sono accorto che i pedali cigolavano ad ogni pedalata.
Lo sentivo, ma non era importante.
Ho visto gente affannarsi intorno ad un cantiere in costruzione.
E ho sentito che magari serviva, ma che non era importante.
E ho pensato ai fratelli del Sangha.
E al fatto che Italia, Germania o ovunque, oggi ho sfiorato qualcosa che non ha tempo.
Un caro abbraccio, fratelli del Sangha.
se poi hai modo prova a leggere anche "emozioni distruttive" e "felicita' emotiva" sono degli
incontri interdisciplinari coordinati da ekman/goffman/dalai lama che integrano il pensiero
occidentale e quello orientale sull'analisi delle emozioni e della coscienza... intevegnono diversi
filosofi della mente e psicologi ocidentali e diversi esperti orientali di filosofia e epistemologia..

Briciole di illuminazione
C' stato un tempo, credo verso i 19 anni, in cui pregavo molto.
Poi finita. L'ho liquidato come uno sbalzo ormonale.
Adesso lo ricordo come una sensazione di estasi permanente, anche se durata poco pi di qualche
settimana.
Oggi tornando dal lavoro sono passato dal duomo di Francoforte, con la netta intenzione di
meditare. Non un dovere, e quasi nemmeno un bisogno. Ma un richiamo.
Ieri stata una giornata piena di timore e di dispiacere. Credevo di cadere nel solito senso di
dispersione e abbattimento. E a chi mi ha visto devo essere sembrato gi di morale e strano. Ma ho
risposto che, certo, avvertivo dei problemi, ma che pi che preoccupato mi sentivo assorto.
Ecco cosa cambia con la meditazione: non c' quasi mai timore o terrore, ma al massimo una
sensazione di concentrazione e ritiro in s stessi.
Ieri stata una giornata gravida, lo sentivo. Ed oggi ero diverso.
Oggi sono entrato nel duomo e ho meditato. Non ho pregato, perch non ho invocato nessuno n
chiesto nulla. Ho fatto il Vuoto. Le parole coi fratelli del Sangha non servono. Mi fermo qui, non
devo descrivere. E sarei impreciso. Voi sapete.
Ho sentito, per qualche frazione di secondo, una sensazione forte di Vuoto, di estrema
concentrazione incosciente. Un secondo di estasi. E quando ho smesso, ero come posso
descriverlo come intontito, eppure lucidissimo. E vi ho pensato, fratelli tutti. Voi sapete.
Stordito da questo stato, e con un bisogno enorme di silenzio, non quello dei decibel, ma quello
interiore.
Non sono cattolico, ma mi sono sentito a casa mia. La prima cosa che ho visto aprendo gli occhi
stata una scena, credo (non ricordo bene) della Via Crucis. C'era una donna con le mani giunte. Mi
piaciuto. E non l'avrei mai detto. Ma quando sei nel Tutto, tutto giusto.
Sono uscito dal duomo e la prima cosa che ho visto stata una donna con un bimbo a m di
marsupio.
Non ho visto una donna, ho visto l'Amore Materno.
Non ho pensato ai miei impegni, ho pensato a slegare la bici.
Ho sentito il freddo delle chiavi nelle mani.
Ho visto la serratura aprisi.
Ho sentito il piede sul pedale.
Ero l, sereno, come l'uomo pi ricco e pieno del mondo.
E non mi sono accorto che i pedali cigolavano ad ogni pedalata.
Lo sentivo, ma non era importante.
Ho visto gente affannarsi intorno ad un cantiere in costruzione.
E ho sentito che magari serviva, ma che non era importante.
E ho pensato ai fratelli del Sangha.

E al fatto che Italia, Germania o ovunque, oggi ho sfiorato qualcosa che non ha tempo.
Un caro abbraccio, fratelli del Sangha.
se poi hai modo prova a leggere anche "emozioni distruttive" e "felicita' emotiva" sono degli
incontri interdisciplinari coordinati da ekman/goffman/dalai lama che integrano il pensiero
occidentale e quello orientale sull'analisi delle emozioni e della coscienza... intevegnono diversi
filosofi della mente e psicologi ocidentali e diversi esperti orientali di filosofia e epistemologia..

Briciole di illuminazione
C' stato un tempo, credo verso i 19 anni, in cui pregavo molto.
Poi finita. L'ho liquidato come uno sbalzo ormonale.
Adesso lo ricordo come una sensazione di estasi permanente, anche se durata poco pi di qualche
settimana.
Oggi tornando dal lavoro sono passato dal duomo di Francoforte, con la netta intenzione di
meditare. Non un dovere, e quasi nemmeno un bisogno. Ma un richiamo.
Ieri stata una giornata piena di timore e di dispiacere. Credevo di cadere nel solito senso di
dispersione e abbattimento. E a chi mi ha visto devo essere sembrato gi di morale e strano. Ma ho
risposto che, certo, avvertivo dei problemi, ma che pi che preoccupato mi sentivo assorto.
Ecco cosa cambia con la meditazione: non c' quasi mai timore o terrore, ma al massimo una
sensazione di concentrazione e ritiro in s stessi.
Ieri stata una giornata gravida, lo sentivo. Ed oggi ero diverso.
Oggi sono entrato nel duomo e ho meditato. Non ho pregato, perch non ho invocato nessuno n
chiesto nulla. Ho fatto il Vuoto. Le parole coi fratelli del Sangha non servono. Mi fermo qui, non
devo descrivere. E sarei impreciso. Voi sapete.
Ho sentito, per qualche frazione di secondo, una sensazione forte di Vuoto, di estrema

concentrazione incosciente. Un secondo di estasi. E quando ho smesso, ero come posso


descriverlo come intontito, eppure lucidissimo. E vi ho pensato, fratelli tutti. Voi sapete.
Stordito da questo stato, e con un bisogno enorme di silenzio, non quello dei decibel, ma quello
interiore.
Non sono cattolico, ma mi sono sentito a casa mia. La prima cosa che ho visto aprendo gli occhi
stata una scena, credo (non ricordo bene) della Via Crucis. C'era una donna con le mani giunte. Mi
piaciuto. E non l'avrei mai detto. Ma quando sei nel Tutto, tutto giusto.
Sono uscito dal duomo e la prima cosa che ho visto stata una donna con un bimbo a m di
marsupio.
Non ho visto una donna, ho visto l'Amore Materno.
Non ho pensato ai miei impegni, ho pensato a slegare la bici.
Ho sentito il freddo delle chiavi nelle mani.
Ho visto la serratura aprisi.
Ho sentito il piede sul pedale.
Ero l, sereno, come l'uomo pi ricco e pieno del mondo.
E non mi sono accorto che i pedali cigolavano ad ogni pedalata.
Lo sentivo, ma non era importante.
Ho visto gente affannarsi intorno ad un cantiere in costruzione.
E ho sentito che magari serviva, ma che non era importante.
E ho pensato ai fratelli del Sangha.
E al fatto che Italia, Germania o ovunque, oggi ho sfiorato qualcosa che non ha tempo.
Un caro abbraccio, fratelli del Sangha.

Briciole di illuminazione
C' stato un tempo, credo verso i 19 anni, in cui pregavo molto.
Poi finita. L'ho liquidato come uno sbalzo ormonale.
Adesso lo ricordo come una sensazione di estasi permanente, anche se durata poco pi di qualche
settimana.
Oggi tornando dal lavoro sono passato dal duomo di Francoforte, con la netta intenzione di

meditare. Non un dovere, e quasi nemmeno un bisogno. Ma un richiamo.


Ieri stata una giornata piena di timore e di dispiacere. Credevo di cadere nel solito senso di
dispersione e abbattimento. E a chi mi ha visto devo essere sembrato gi di morale e strano. Ma ho
risposto che, certo, avvertivo dei problemi, ma che pi che preoccupato mi sentivo assorto.
Ecco cosa cambia con la meditazione: non c' quasi mai timore o terrore, ma al massimo una
sensazione di concentrazione e ritiro in s stessi.
Ieri stata una giornata gravida, lo sentivo. Ed oggi ero diverso.
Oggi sono entrato nel duomo e ho meditato. Non ho pregato, perch non ho invocato nessuno n
chiesto nulla. Ho fatto il Vuoto. Le parole coi fratelli del Sangha non servono. Mi fermo qui, non
devo descrivere. E sarei impreciso. Voi sapete.
Ho sentito, per qualche frazione di secondo, una sensazione forte di Vuoto, di estrema
concentrazione incosciente. Un secondo di estasi. E quando ho smesso, ero come posso
descriverlo come intontito, eppure lucidissimo. E vi ho pensato, fratelli tutti. Voi sapete.
Stordito da questo stato, e con un bisogno enorme di silenzio, non quello dei decibel, ma quello
interiore.
Non sono cattolico, ma mi sono sentito a casa mia. La prima cosa che ho visto aprendo gli occhi
stata una scena, credo (non ricordo bene) della Via Crucis. C'era una donna con le mani giunte. Mi
piaciuto. E non l'avrei mai detto. Ma quando sei nel Tutto, tutto giusto.
Sono uscito dal duomo e la prima cosa che ho visto stata una donna con un bimbo a m di
marsupio.
Non ho visto una donna, ho visto l'Amore Materno.
Non ho pensato ai miei impegni, ho pensato a slegare la bici.
Ho sentito il freddo delle chiavi nelle mani.
Ho visto la serratura aprisi.
Ho sentito il piede sul pedale.
Ero l, sereno, come l'uomo pi ricco e pieno del mondo.
E non mi sono accorto che i pedali cigolavano ad ogni pedalata.
Lo sentivo, ma non era importante.
Ho visto gente affannarsi intorno ad un cantiere in costruzione.
E ho sentito che magari serviva, ma che non era importante.
E ho pensato ai fratelli del Sangha.
E al fatto che Italia, Germania o ovunque, oggi ho sfiorato qualcosa che non ha tempo.
Un caro abbraccio, fratelli del Sangha.

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