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CITTA DI SCAFATI
OGGETTO: Scafati Citt dellintegrazione e della solidariet.
Mozione ai sensi dellart. 43 comma 1 D.Lgs. 267/2000 (TUEL) e ai sensi degli articoli 47 e
50 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale di Scafati.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso che:
secondo i dati Istat al 1 gennaio 2015 nel territorio della Citt di Scafati la comunit
non italiana pi nutrita risultata quella marocchina, con 916 residenti regolari, pari al
41,6% dellintera comunit straniera. A seguire la comunit ucraina con 551 residenti, pari
al 25%, e quella rumena, terza, con 207 residenti.
La comunit marocchina scafatese seconda solo a quella di Eboli (1.736) in tutta la
provincia salernitana. il dato totale vede 2.201 cittadini di diversa nazionalit residenti sul
territorio, pari al 4,3% della popolazione scafatese, dato pi che raddoppiato negli ultimi
dieci anni;
a Scafati da anni la comunit magrebina numerosa e pacificamente integrata nel
tessuto cittadino, e non mai stata protagonista di eventi di natura criminale;
al contrario veniva fatta pi volte oggetto negli ultimi due anni di ingiustificati e
intollerabili atti discriminatori e violenti come, a titolo di esempio, nella primavera del 2014
quando alcuni ignoti in una notte di follia organizzarono una azione squadrista, arrivando
ad aggredire molti inermi cittadini fin dentro le loro abitazioni nel centro storico di Scafati,
come fu ampiamente riportato anche dai quotidiani locali;
il giorno 20.11.2015 veniva affisso in via Cesare Battisti un manifesto minaccioso e
intimidatorio nei pressi di una nota attivit commerciale gestita da un cittadino di
nazionalit marocchina;
il manifesto a firma del movimento Forza Nuova, alludendo a una presunta area
occupata da un islamico indicava la predetta area come zona di guerra, e violava
palesemente la Legge n. 205 del 1993, che sanziona e condanna gesti, azioni e slogan
legati allideologia nazifascista aventi per scopo lincitazione alla violenza e alla
discriminazione razziale, etnica e religiosa;
tale clima di irresponsabile e inumana intolleranza razziale di piccole frange
estremiste si inserisce in un quadro nazionale e internazionale complesso e difficile e,
perci, potenzialmente pericoloso per tutta la comunit cittadina: italiana, comunitaria ed
extracomunitaria, in quanto inasprisce e mina ingiustificatamente la convivenza civile;
i soggetti autori delle predette azioni vanno, pertanto, isolati dalle istituzioni e delle
forze politiche locali e denunciati alle Autorit competenti al fine di individuarli e punirli
come prescrive la normativa nazionale suindicata;
sulla tematica dellintegrazione si recentemente espresso anche il vescovo della
Diocesi di Nola, Mons. Beniamino Depalma, che nel corso del convegno Mare Nostrum
ha precisato: Non ci spaventiamo dinanzi ai fratelli che scappano dalla disumanit dei
loro territori. Evitiamo di essere spaventati come se fossero arrivati i nemici dellordine
pubblico. Dobbiamo imparare ad accogliere questa gente.
Considerato che:
la disciplina della materia in oggetto trova i propri capisaldi innanzitutto i valori e nei
principi sanciti dalla Costituzione, in particolare negli articoli 2, 3, 6, 8;
larticolo 19 della Costituzione vuole tutela la libert di credo religioso, assicurando
a tutti cos (e quindi non solo ai cittadini italiani e quindi ai cittadini italiani di qualsiasi fede)
la libert di fede religiosa in ognuna delle sue possibili esplicazioni:
a) la libert di professare, cio di dichiarare con parole o atti (o anche di non dichiarare) la
propria fede, in forma individuale o associata
b) di farne propaganda
c) di compiere i riti richiesti dal culto, privatamente o pubblicamente, purch non contrari al
buon costume
in base allarticolo 3, comma 5, del d.lgs. n. 286 del 1998 Regioni, Province e
Comuni sono chiamati, in via generale, a rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono il
pieno riconoscimento dei diritti attribuiti agli stranieri, con particolare riguardo a quelli
inerenti allalloggio, alla lingua, allintegrazione sociale;
ai Comuni viene, inoltre, attribuita unampia gamma di funzioni al cui esercizio essi
concorrono: progettazione di interventi specifici in armonia con il programma regionale
triennale per limmigrazione; sostegno alla partecipazione attiva degli stranieri anche
attraverso listituzione di consulte comunali o di consiglieri comunali aggiunti; definizione
del piano sociale di zona; realizzazione del programma di protezione ed integrazione
sociale;
un interesse primario, senza distinzione di schieramento politico, garantire il
mantenimento di una convivenza pacifica e civile di tutta comunit cittadina scafatese in
un momento storico cos difficile per la sicurezza nazionale;
fede religiosa; Scafati citt della convivenza che faccia del fenomeno migratorio
unopportunit di crescita reciproca, di contaminazione culturale, di sviluppo economico;
Scafati citt sicura, che costruendo un modello positivo di integrazione e rispetto, divenga
simbolo di pace, legalit, progresso, multiculturalismo, tolleranza, reciproca convivenza.
Le finalit e gli obiettivi sopracitati potranno essere perseguiti ponendo in essere le
seguenti attivit:
Istituzione della Consulta dei cittadini migranti e la figura del Consigliere straniero
aggiunto.
1)
In particolare:
La Consulta eletta a suffragio universale, con voto libero e segreto, dalle cittadine
e cittadini stranieri e dagli apolidi residenti nel Comune di SCafati, nel rispetto della
Costituzione Italiana, delle norme vigenti in materia di immigrazione e dei diritti di
cittadinanza, nonch secondo lapposito Regolamento che verr approvato dal Consiglio
comunale di Scafati;
Il Presidente della Consulta ed il suo vice sono membri di diritto in Consiglio
comunale, con diritto di parola e facolt di presentare interrogazioni, interpellanze e
mozioni;
la Consulta un organo consultivo dellAmministrazione Comunale. Viene in
particolare sentita prima dellapprovazione di specifici atti aventi effetti diretti ed indiretti
sulle condizioni degli stranieri presenti nel Comune di Scafati;
la Consulta altres uno degli strumenti attraverso il quale lAmministrazione
Comunale viene informata sulle condizioni e sulle problematiche delle comunit straniere
presenti sul suo territorio, nonch delle opinioni dei cittadini stranieri sulle questioni che
riguardano lamministrazione del territorio stesso;
la Consulta costituisce inoltre il supporto per incrementare lesercizio dei diritti di
cittadinanza riconosciuti dalla legislazione vigente e dallo Statuto Comunale agli stranieri,
singoli o associati, residenti nel Comune di Scafati, compresi i diritti di informazione, di
accesso, di partecipazione, di aggregazione, di confronto sulle condizioni degli stranieri
sotto i diversi profili dellistruzione, del lavoro, della cultura, del tempo libero, della salute e
dei servizi, allo scopo di favorire lincontro, il dialogo e lintegrazione delle diverse culture,
la prevenzione di tutte le forme di xenofobia, razzismo, prevaricazione, violenza e
laffermazione dei diritti della persona umana, ivi compreso il diritto di voto.
la Consulta: a) recepisce, facendosene interprete, informazioni generali sui bisogni
e sulle risorse dei cittadini stranieri inerenti ad argomenti salienti delle politiche locali che li
coinvolgono; b) promuove dibattiti ed incontri per agevolare il dialogo con
lAmministrazione Comunale, tra i cittadini, le Associazioni e le Istituzioni pubbliche e
private presenti nel territorio; c) promuove iniziative di informazione su temi relativi a
culture e tradizioni dei paesi di origine; d) promuove altres progetti volti a sensibilizzare le
comunit straniere di Scafati garantendo rappresentanze di genere il pi possibile
equilibrate e ispirate ai principi delle pari opportunit; e) esprime pareri alle Associazioni di
stranieri o che si occupano di stranieri per redigere e sviluppare progetti di integrazione
sociale ed anche per accedere a contributi stanziati a tal fine dal Comune di Scafati o da
altri Enti pubblici o privati;
i Consiglieri aggiunti, invece, partecipano ai lavori del Consiglio comunale e delle
commissioni consiliari e hanno diritto di essere convocati, di essere informati
preventivamente sullordine del giorno e di intervenire nella discussione, ma non hanno
diritto di voto, n concorrono alla determinazione del numero legale delle sedute.
2)
3)
4)
5)
6)
Istituzione del Registro delle Associazioni e degli Enti che svolgono attivit a
favore degli immigrati e degli stranieri.
7)
8)
9)
Politiche di tutela dei minori stranieri non accompagnati e vigilanza sulle modalit di
soggiorno di questi ultimi.
10)
11)
12)
13)
I consiglieri comunali
Michele Grimaldi
Marco Cucurachi
Michelangelo Ambrunzo
Nicola Pesce