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Il rischio elettrico e da campi

elettromagnetici
(ovvero come sopravvivere al laboratorio)

Gianluigi Pessina
INFN Sez. di Milano Bicocca

LElettricit e lalimentazione per la Strumentazione

Rischio elettrico 16 Marzo 2011

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Partiamo dalla principale nostra fonte di energia (I)


Ogni strumento che useremo
avr bisogno di energia, che sar
fornita dalla rete elettrica: 230 V
AC 50 Hz

Lazione basilare la connessione dello


strumento alla rete.
Non appena lo strumento pu acquisire energia si
mette in funzione per soddisfare le nostre esigenze.
(Notiamo che a sua volta lo strumento potrebbe
emettere radiazione elettromagnetica rispondente ai
limiti di emissione ammissibili se lo strumento fosse
marchiato CE)
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Partiamo dalla principale nostra fonte di energia (II)


Ma attenzione: la nostra fonte di energia potrebbe fornire
troppa energia, sfociando in una situazione rischiosa.
Lattenzione fondamentale riguarda la nostra incolumit.
Occorre evitare di subire la scossa elettrica (noto
pericolo nascosto)

mai toccare direttamente i fili della


rete elettrica o .

le parti di uno strumento sottoposte


direttamente alla tensione di rete applicata.
Per non siamo lasciati del tutto soli al nostro
destino. Molto si evoluto nel corso degli anni nei
riguardi della sicurezza di ogni ambiente in cui
possiamo trovarci
Rischio elettrico 16 Marzo 2011

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Levoluzione della sicurezza (I)


Le vecchie spine avevano i
terminali di contatto
completamente accessibili

Con unincauta manipolazione era certamente


possibile toccare un terminale mentre si
innestava la spina nella presa.
Ovviamente qui ci si riferisce ad una
distrazione: tutti sanno che non bisogna
toccare un terminale sotto tensione.
Ma proprio qui sta il punto: la sicurezza deve
occuparsi principalmente di proteggerci da
eventi accidentali.
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Levoluzione della sicurezza (II)


Le spine attuali hanno tutte una
protezione plastica sovrapposta ai
terminali della dimensione confrontabile
a quella di un dito.

In questo modo anche la distrazione


occasionale nellinfilare la spina non pu
portare alla scossa perch il dito non in
grado di potere toccare la parte metallica
quando si sta inserendo la spina. Questo
anche perch il contatto della presa
volutamente rientrato.
Qui abbiamo un tipico esempio di
protezione da rischio accidentale semplice
e molto efficiente.
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Levoluzione della sicurezza (III)

Con le prese schuco il livello di


sicurezza da rischio accidentale
ancora pi evoluto perch il ricettacolo
della presa molto rientrato rispetto
alla lunghezza dei terminali e le dita
non possono essere infilate
contemporaneamente ai terminali.

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Protezione Elettrica da cortocircuito e dispersione (I)


La situazione di pericolo con lelettricit non si riduce al solo esempio
considerato. Situazioni pi complesse potrebbero portare ad un contatto
improprio dei conduttori (fili) collegati alla rete elettrica sotto tensione. Per
questo nelle case e negli ambienti di lavoro sono predisposti 2 ulteriori
dispositivi di prevenzione: linterruttore differenziale e linterruttore
magnetotermico.
Int. magnetotermico
Int. differenziale

Sono dispositivi che automaticamente aprono il


circuito, cio sconnettono il dispositivo collegato,
in caso venga riscontrata la condizione di
emergenza a cui sovraintendono. Il loro tempo di
intervento va da 0.1 sec a 0.5 sec.
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Linterruttore differenziale (I)

Strumento

Int. differenziale
A

I
B
I
I

In condizioni normali di operazione tutta la corrente, il flusso di carica


che scorre nel sistema, uguale in A e B: la quantit di carica che esce
da A esattamente uguale a quella che entra in B. In questa situazione
di regolarit i 2 interruttori rossi vengono mantenuti chiusi dal dispositivo
ed il sistema opera correttamente.

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Linterruttore differenziale (II)

Int. differenziale
A

I
I

I
I

Strumento

(calzature non
isolate)

Se ora si verifica un contatto accidentale parte della corrente


che esce da A viene deviata verso altra direzione ed in B si ha
una diversa corrente: I I.
Il malcapitato subirebbe il tipico fenomeno della scossa con
ovvi effetti dolorosi se linterruttore differenziale non fosse
presente.
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Linterruttore differenziale (III)

A
B

I=0

Strumento

Int. differenziale

I=0

In un intervallo di tempo compreso tra 0.1 s e 0.5 s linterruttore differenziale


si accorge della differenza tra le 2 correnti ed agisce aprendo il circuito,
proteggendo il malcapitato (che una limitata scossa la subisce comunque).
La differenza che deve sussistere tra le 2 correnti in genere basta che sia
dellordine di 30 mA, o 0,03 A. Questa corrente molto piccola se
confrontata a quella tipica assorbita da uno strumento di media potenza. Ad
esempio un aspirapolvere da 1000 W assorbe poco meno di 5 A, circa 166
volte la corrente di innesto per la sicurezza.
Il ripristino del sistema dopo levento in considerazione pu avvenire solo col
riarmo manuale dellinterruttore differenziale. Il ripristino non volutamente
automatico: in questo modo chi attua il ripristino sicuro che le condizioni di
normalit sono ritornate attive.
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Linterruttore differenziale (IV)

Curiosit:
Limpedenza del corpo verso terra con piedi scalzi, a secco di circa 2 k.
Con piedi umidi si scende a 500 .
Perci dalla rete elettrica a 220 V la corrente assorbibile con una scossa in
queste condizioni compresa tra 0.11 A e 0.44 A. Attenzione che questo il
valore efficace dellonda sinusoidale a 50 Hz, il valore di picco 2 volte
pi grande.

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Linterruttore magnetotermico
I
I
B
I

cortocircuito
I

Int. differenziale
A

I
Strumento

Int. magnetotermico

I
In caso di cortocircuito accidentale la corrente in A e B cambierebbe
notevolmente di valore, ma rimarrebbe simile: lint. differenziale non
agirebbe.
Ecco allora che lint. magnetotermico si accorge delleccessivo assorbimento
di corrente (attraverso il riscaldamento di un elemento sensibile presente al
suo interno) e nel giro di una frazione di sec interviene interrompendo il
circuito.
Anche qui il ripristino della situazione normale pu avvenire solo dopo il
riarmo manuale.
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Cortocircuito senza protezione


La presenza dellinterruttore magnetotermico fondamentale. In caso
contrario lenergia fornita durante il cortocircuito non sarebbe limitata e la
temperatura della parte guasta salirebbe repentinamente.
Un incendio potrebbe allora svilupparsi se in contatto con la parte mal
funzionante fosse presente del materiale non-ignifugo.

Innesco di esplosioni

Il pericolo di esplosione pu esserci se sono presenti materiali tipo:


Es.: di gas Isobutano
Gas estremamente infiammabili F +;
Gli Impianti elettrici devono essere realizzati secondo la Norma CEI 642 (Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione).
Casi particolari Direttiva ATEX.
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Gli interruttori di sicurezza nei Lab


Quadro Elettrico di distribuzione
Nei nostri Laboratori gli interruttori di
protezione sono ubicati di fianco alle porte di
accesso.
Non sono raggiungibili dallutente perch
chiusi a chiave dietro una porta di vetro.
A seguito di una condizione di emergenza
occorre chiamare il personale addetto sempre
presente in portineria.
Una tale ricorrenza non viene vista come un
omissione o mancanza: non occorre avere
timore reverenziale verso nessuno nel
segnalare un evento: la presenza del
personale addetto una sicurezza.

Soloilpersonaleautorizzatopuaprireiquadrielettrici:inmododa
potereconstatareilristabilirsidellanormalit.
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Condizione di pericolo (I)


Int. magnetotermico

Int. differenziale
A

I
I

B
I
I

Esiste una condizione estrema al verificarsi della quale non si ha protezione:


il malcapitato tocca i 2 terminali dellalimentazione ed allo stesso tempo
indossa calzature a suola gommosa, che lo isolano dalla terra.
Qui non si ha corrente dispersa lint. differenziale non agisce.
La corrente assorbita non elevata neanche lint. magnetotermico
agisce.
Purtroppo per il malcapitato subisce la scossa elettrica che crea inziale
forte dolore e successivo danno fisico, che pu essere anche letale.
- 16 Rischio elettrico 16 Marzo 2011

Condizione di pericolo (II)


Int. magnetotermico

Int. differenziale
A
B

I
I

Perci la condizione di minimo rischio in presenza di protezione


magnetotermica e differenziale si ha quando non si isolati dalla massa, o
terra della rete elettrica.
Lideale sono scarpe con suola ad alta resistivit che limitano la quantit di
corrente che potrebbe fluire nel corpo nel caso in questione e non isolano
dalla terra.
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Cosa succede durante la folgorazione (I)


Modello semplificato:
Il cervello gestisce ogni organo e muscolo del
corpo comunicando mediante linvio di
deboli segnali elettrici.
Quando si subisce la scossa nel nostro corpo
circola una corrente molto grossa che si
sovrappone ai deboli comandi inviati dal
cervello.
Il marasma che si viene a creare determina
lincapacit di comandare i muscoli sottoposti
a scossa: si tende a restare attaccati alla rete
elettrica con conseguente incremento del
danno fisico (tetanizzazione).
Se si vuole aiutare una persona soggetta a scossa occorre: spingerla per
mezzo di in oggetto isolante allontanandola dalla sorgente elettrica. In
alternativa dare una spinta violenta (in entrambi i casi mettere in atto
repentinamente le procedure di Pronto soccorso). Questo consente di evitare
di rimanere a propria volta attaccati alla rete elettrica per cercare di salvare la
persona malcapitata.
- 18 Rischio elettrico 16 Marzo 2011

Cosa succede durante la folgorazione (II)

Sogliadi
fibrillazione
ventricolare

Soglia
dipercezione

Pi in dettaglio si
possono osservare i
vari effetti in funzione
sia della durata che
dellintensit di
corrente.

Sogliadi
tetanizzazione

Scossa ricevuta
a piedi nudi.
1. Assenza di reazioni - Soglia di percezione dita mani;
2. Nessun effetto fisiologico pericoloso - Soglia di tetanizzazione
(contrazioni ripetute e non controllabili dei muscoli);
3. Effetti pato-fisiologici (reversibili) - Soglia di fibrillazione ventricolare;
4. Probabile fibrillazione ventricolare e gravi bruciature.
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Cosa succede durante la folgorazione (III)


Informazioni generali
Va altres detto che leffetto del danno
dipende anche da come varia nel tempo
il segnale elettrico. Ovvero da quanto sia
la frequenza di ripetizione dellonda
elettrica stimolante.
Nella situazione pi comune la
frequenza dellonda 50 Hz e
lampiezza del segnale elettrico 230 V
AC.

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A proposito di valori di tensione (I)

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A proposito di valori di tensione: bassissime tensioni


Nel caso degli alimentatori e strumenti di elettronica tipicamente usati in
laboratorio si resta nel campo delle BASSISSIME TENSIONI (< 50 V DC).

In realt tipicamente si opera al di sotto dei 25 V DC. Livelli di tensione di


questa natura non provocano danno per contatto diretto.
Si consiglia comunque di evitare sempre di toccare direttamente, per
quanto possibile, i terminali.
Per scrupolo non toccare mai assolutamente terminali sottoposti a
tensione maggiore di 25 V DC 30 V DC.

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A proposito di valori di tensione: alte tensioni (I)


Occorre considerare che per alcuni di voi sorger la necessit di dovere
utilizzare alte tensioni, fino a (<) 5000 V DC utilizzate per polarizzare
rivelatori di particelle.
Sebbene i livelli di potenza sostenibili dagli alimentatori usati in queste
applicazioni siano molto bassi occorre comunque avere estrema cautela
nel manipolare questi sistemi: una scossa con alta tensione anche di
breve durata pu provocare danni cardiaci ingenti.
Occorre osservare 2 regole fondamentali con lutilizzo delle alte tensioni:
9 Non toccare assolutamente niente sottoposto ad alta
tensione, anche se isolato;
9 Non avvicinarsi (mai a meno di 0.5 m) ad un elemento
metallico sottoposto ad alta tensione: la vicinanza di
una punta, un dito, ad un contatto metallico sottoposto
ad alta tensione provoca lacuirsi del campo elettrico
degenerando in una scarica (effetto parafulmine) con
ovvie conseguenze fortemente dannose per il corpo
umano.
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A proposito di valori di tensione: alte tensioni (II)


Con le alte tensioni occorre osservare estrema attenzione
se vi sono condensatori. Questi componenti, essendo non
dissipativi, sono in grado di conservare il campo elettrico
per tempi estremamente lunghi, ingannando lincauto che
crede di avere tolto lalta tensione.
Evitare di toccare i terminali di condensatori che sono stati
sottoposti a campi elettrici intensi. Se proprio non si pu
evitare, scaricarli con cura evitando luso del cortocircuito
diretto che potrebbe provocare danno al condensatore
stesso che potrebbe sfociare in possibili esplosioni.

NO
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SI

Una volta tolta lalta


tensione da un
dispositivo scaricare
comunque
preventivamente
qualsiasi elemento
metallico, prima della
manipolazione.
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Norme per la strumentazione (I)


Esistono differenti specifiche di
sicurezza a cui ogni tipo di
prodotto elettrico deve
soddisfare. La presenza del
marchio CE un logo che
attesta la conformit di un
prodotto ai requisiti di sicurezza
previsti da una o pi direttive
comunitarie.
Da molti anni oramai dobbligo
losservanza della marcatura CE
per tutti i prodotti elettrici in
commercio.

= Conformit Europenne
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Norme per la strumentazione (II)


Una condizione fondamentale rispettata la messa a terra che assicura
lutilizzatore dello strumento di BASSISSIMA TENSIONE.
Terminali di uscita
Involucro metallico o schermo

strumento
Presa di Terra,
o massa

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Mediante la connessione
a massa dello schermo
non c modo per
lutilizzatore di toccare
punti a potenziale
elevato presenti
allinterno dello
strumento. Lunico
accesso avviene
attraverso i terminali di
uscita, a bassa tensione.

Equipotenzialit tra
utilizzatore ed
involucro: nessun
pericolo

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Norme per la strumentazione (III)


Questa configurazione consente anche un sorta di autoprotezione. In caso di guasto interno che sfocia nella nascita di
un contatto elettrico tra guscio e strumento si determina un
flusso di corrente verso la massa: lint. Differenziale, a monte
della presa di corrente, agisce spegnendo tutto perch ravvisa
la mancanza di omogeneit tra la corrente di andata e ritorno.

I
strumento
Presa di Terra,
o massa
Ancora
nessun
pericolo
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Campi Elettromagnetici

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Campo elettromagnetico (I)


Il campo elettromagnetico non esiste solo confinato nelle reti elettriche che
abbiamo considerato.
Lo spazio pervaso da campi elettrici e magnetici di intensit pi o meno
elevata e varia dipendenza dal tempo.
Considerando che la carica in moto produce campi magnetici abbiamo che
tutti le linee aeree o sotterrate ad alta tensione sono sorgenti di campi
magnetici di bassa frequenza.
I ponti radio sono invece sorgenti di campi di alta frequenza.
In funzione della intensit e frequenza di ripetizione abbiamo dei gradi di
pericolosit pi o meno accertati.

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Campo elettromagnetico (II)


Una forma comune di dipendenza dal tempo del campo quella
sinusoidale.

Considerando che la propagazione del campo nello spazio libero prossima


a quella della luce lestensione della lunghezza donda elevata per i campi
di bassa frequenza.
Il campo di bassa frequenza si estende su grandi volumi, mentre ad alte
frequenze si possono ottenere concentrazioni molto elevate in piccoli
volumi.
Da qui lidea di maggiore pericolosit per i campi di alta frequenza, ma
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Campo elettromagnetico (III)

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Campo elettromagnetico (IV)

Non appena si entra nella zona rosa il grado di pericolosit del campo si fa
molto accentuato. Diventando di pertinenza alla radioattivit.
Per i campi di bassa ed alta frequenza esistono delle norme che possiamo
riassumere brevemente per verificarne il nostro grado di attenzione.
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Elettrosmog (I)

Per i campo di bassa frequenza (< 100 MHz) si parla di elettrosmog. Molti
studi sono stati svolti sulle possibili cause di malattie pi o meno gravi.
Fino ad ora non sembra essere stata accertata nessuna causa diretta.
Per prevenzione sono dettate delle norme sui tempi di esposizione in
funzione dellintensit del campo per i lavoratori e popolazione civile.

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Elettrosmog (II)

Unaltra questione aperta riguarda ed ha riguardato luso massiccio degli


apparecchi cellulari.
Anche in questo caso non stato ancora accertato un rischio vero. Tuttavia
si consiglia ladozione dellauricolare, se previsto un uso frequente.

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Elettrosmog (III)

I limiti indicati sono valori che si riscontrano in situazioni non ordinarie.


In laboratorio devono essere creati appositamente.
In quel caso occorre fare attenzione alla tabella, possibilmente procurandosi
un misuratore di campo.
- 35 Rischio elettrico 16 Marzo 2011

Elettrosmog (IV)
Apparecchi elettrici campo B
Elettrodomestico

B [T] alla distanza di


3 cm

30 cm

100 cm

1-50

0,15-0,5

0,07-1

Termosifoni portatili

10-180

0,15-5

0,02-0,06

Lavatrice

0,8-50

0,15-0,5

0,01-0,15

Lavastoviglie

3,5-20

0,15-5

0,07-3

Trapano

400-800

0,15-0,5

0,08-0,2

Lampade da tavolo

40-400

0,15-5

0,02-25

Robot da cucina

60-700

0,15-0,5

0,02-0,25

Asciugacapelli

6-2000

0,15-5

<0,01-0,3

Ferro da stiro

8-30

0,15-0,5

0,01-0,025

75-200

0,15-5

0,25-0,6

Forno elettrico

Forno a microonde

I campi con cui ordinariamente si convive hanno intensit di almeno \3


ordini di grandezza inferiori. Sicuramente devono fare molta pi attenzione
al livello del campo i portatori di pacemaker, stimolatori cardiaci, etc.
- 36 Rischio elettrico 16 Marzo 2011

Effetti del campo sul corpo umano

La problematica del campo elettromagnetico nelle nostre applicazioni


legato quasi esclusivamente alluso di sorgenti ionizzanti.
Argomento che verr affrontato nelle tematiche di sicurezza legate del III
anno.
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Campo elettromagnetico e strumentazione


Secondo la normativa CE la strumentazione che usiamo deve soddisfare
delle norme che riguardano 2 condizioni:
1. lo strumento deve osservare dei limiti nella emissione di
campi residui;
2. allo stesso tempo lo strumento deve possedere capacit
di reiezione, entro certi limiti, dei campi nei quali pu
essere immerso.
Queste 2 regole non riguardano direttamente la salute dellutilizzatore,
ma bens limitano il pi possibile la reciproca influenza di strumenti
costretti ad operare in zone limitrofe.

Rischio elettrico 16 Marzo 2011

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Conclusioni (I)
9 Le normative sono un insieme di regole a cui il datore di lavoro o chi per
esso deve fare soddisfare allambiente che deve prevedere la presenza
umana.
9 Le norme consentono il pi possibile di potere salvaguardare
lincolumit e la salute umana sia per quanto riguarda gli infortuni e, non
ultimo, la salute su lungo periodo.
9 Siccome le norme sono molte e complesse sarebbero di difficile
interpretazione agli utilizzatori finali.
9 Ecco che previsto che siano chiaramente indicate e comprensibili a
chiunque adeguate indicazioni di attenzione laddove il livello di
pericolosit maggiormente presente.
9 Laddove lindicazione diretta non sia completamente esaustiva una
scheda tecnica deve essere allegata e muoversi col prodotto.

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Conclusioni (II)
Esempi di etichette di pericolo:

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