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Il progetto di passeggiata della zona a ponente di

Savona, dalle Fornaci a Zinola, commissionato dalla


citt di Savona, un progetto molto modesto.
E stato abbastanza unanimemente giudicato cos, con
punte di rigetto da parte dei bagni marini, dove la
passeggiata era costituita da una passerella in legno tra
gli insediamenti balneari ed il mare.
Un tale progetto troppo poco attraente per far s che i
2330 metri di costa si trasformino da brutta periferia a
zona di alto interesse: serve molto di pi.
Solo un bel progetto pu attrarre persone, interessi,
capitali, attivit. In poche parole Savona deve porre le
basi per un suo rilancio in chiave turistica e di
attrazione marina.
Non lo ha mai fatto!
Eppure a ponente ha una costa che il 35% pi lunga
delle Albissole, ed anche allo sbocco dellautostrada
che porta piemontesi e lombardi al mare!
Una grande occasione da non perdere!
Con questo intervento vogliamo dare un concreto
contributo di idee, con un progetto integrato che
coniughi interesse ed accessibilit.

(estratto dal libro che disponibile nelle principali librerie ed


edicole di Savona)

Savona.
Una crisi industriale sia in ambito urbano che territoriale. Le industrie che
hanno chiuso in citt, nel territorio adiacente, in Valbormida sono molte. Gli
abitanti di Savona nel 1971 sfioravano gli 80.000, oggi sono scesi a circa 60.000:
25% di meno.
Da anni il fenomeno si fermato, ma la situazione economica grave, complice
sia la situazione internazionale ma ancor di pi quella italiana. Infatti allestero ci
sono delle riprese in atto, in Italia no. A Savona tanto meno. Anzi, a sentire certi
indicatori parrebbe che la negativit persista e continui.
Le crisi danno sempre delle visioni negative, ma sono anche lopportunit
per il cambiamento. Si pu fare qualcosa? Certamente s. Ci sono molti esempi
di riconversioni di citt industriali nel mondo: Pittsburg una realt ormai divenuta
storica, ma recentemente, qui vicino in Europa, in Spagna, Bilbao.
Nelle pagine seguenti un articolo che descrive abbastanza bene la realt di
Bilbao: cambiare si pu, possibile! Bisogna volerlo!
Bisogna che tutti gli attori della realt urbana si coalizzino in un piano di
sviluppo a breve, medio, lungo termine. Ci vuole un piano. I soldi si troveranno.
Ma ci vogliono delle idee chiare e positive di sviluppo e fare le mosse giuste.

waterfront da Fornaci a Zinola un grande


potenziale scarsamente utilizzato
Questa zona ha una caratterizzazione poco omogenea con aziende chiuse,
aziende che stanno l in modo improprio (vigili del fuoco), ville bellissime
abbandonate, supermercati, zone abitative con scarsa coesione sociale per la
dispersione degli insediamenti e la scarsa presenza di nuclei coagulanti.
Una area figlia di uno sviluppo aggressivo e disordinato. Unarea che oggi
nel mirino per unopera di riqualificazione che parte col piede sbagliato per
sostanzialmente un motivo: la mancanza di un legante, unidea trainante.
Il piano del comune molto modesto e non ha il respiro che dovrebbe avere
unoperazione vera di riqualificazione.
Serve unoperazione di urbanistica che dia unimpronta decisa a tutto il quartiere e
che dia appetibilit sia ai nuovi insediamenti, che alle ristrutturazioni con cambio di
uso.
Serve una valorizzazione delle funzioni trainanti quali potrebbero essere i servizi
pubblici, la cultura, il turismo, il tempo libero, un tessuto di locali e shopping
diffuso che rendano attraente e viva tutta larea.

Serve, ultimo ma non ultimo, uno studio accurato del muoversi in questa area
sia a piedi che in bicicletta ma anche con mezzi sia pubblici che privati: la mobilit
lanima della vit.
Il piano di ristrutturazione di via Nizza del comune di Savona vede solo due
obiettivi: il primo di limitare la velocit in via Nizza declassando la strada a
strada di quartiere e restringendola per ricavare una pista ciclopedonale e
giardini a scapito della viabilit stradale, e questo senza nessuna alternativa,
senza prima aver realizzato una Aurelia bis. Inconcepibile!
Il secondo obiettivo quello di realizzare una passeggiata sulla spiaggia
davanti alle installazioni balneari, in assoluto contrasto tra le esigenze balneari e
le esigenze di passeggio. Il comune non sembra aver tenuto in minimo conto
lesperienza Fornaci, dove una simile realizzazione di passeggiata di legno sulla
spiaggia stata immediatamente fagocitata dal mare, e recentemente stato
demolito quanto ne restava. Anche qui: inconcepibile!
Occorre una ristrutturazione vera di questa parte cos importante per lo
sviluppo futuro di Savona, non la ristrutturazione di via Nizza cos come pensata
ma una rivisitazione in chiave urbanistica dellintera area. Questa parte potrebbe
essere, se ben gestita, proprio il futuro di Savona.
Il progetto di pista ciclopedonale e di ristrutturazione di via Nizza senzaltro un
punto di partenza fondamentale, perch la mobilit punto chiave di qualsiasi
urbanizzazione, sia essa unopera completamente nuova, sia unoperazione di
riconversione.
Quando si opera su unarea nuova si pu operare con libert, mentre
unoperazione di riassetto quando esistono numerose installazioni presenti assai
pi complessa, ma non impossibile.
Serve unoperazione che imponga regole, obiettivi, ed imponga un legante a
quanto esistente. Quale legante? Larea in una posizione ottimale per quanto
riguarda la sua adiacenza al mare: una opzione mai sfruttata bene. Lopportunit
offerta dalla posizione e lidea che tutta larea da brutta periferia si trasformi in
una bella zona attraente potrebbero essere gli elementi di base.
Serve per un piano urbanistico che faccia propria questa idea in un modo
concreto, che riveda il progetto di ristrutturazione di via Nizza e della passeggiata
ciclopedonale in modo pi ambizionso, perch indubbio che la mobilit
fondamentale. Ma non basta la mobilit: serve anche un piano parcheggi. Serve
anche che la passeggiata ciclopedonale non abbia la funzione minimale di essere
al servizio del quartiere ma serve che la passeggiata sia una attrattiva, sia per il
quartiere che per il comprensorio e linterland, serve che il quartiere si evolva da
periferia a centro di attrazione culturale, turistico, tempo libero, svago, shopping.

Un patto per Savona?


Ci sono alcune situazioni che vanno riviste a Savona. Intanto in primo luogo il
comportamento del Comune che sembra essere al rimorchio invece che essere di
traino. Il PUC Piano Urbanistico Comunale ha avuto un processo di approvazione
che durato una trentina di anni, un periodo di tempo che ha visto cambiamenti
epocali, senza che questo importante documento ne abbia minimamente risentito.
Quando stato approvato, Deliberazione di Consiglio Comunale n. 20 del
03.08.2010, era gi obsoleto. Peggio ancora: un documento che unantologia
eterogenea di progetti proposti, quindi sguardo al passato principalmente invece
che un documento di guida per il futuro.

PUC documento obiettivi maggio 2011 - pag 19 e 20


Il secondo water-front (Figura 2.E) tende allutilizzo della notevole risorsa
savonese degli arenili. Gi lesistenza, ormai storica, dei giardinetti e della
passeggiata che da essi va sino alla piscina scoperta proseguendo, dopo
linterruzione creata dal manufatto ripristinato dellex centrale ENEL, sino alla
Nattarella rappresenta un ideale compendio allutilizzo delle spiagge: si potranno
operare interventi ulteriori legati sia alle possibilit di parcheggio sia
allincentivazione di imprese di divertimento, ma senzaltro nodale studiare
unoperazione di marketing unificante dellofferta attraverso la realizzazione di
progetti-vacanza comprendenti tutte le specializzazioni del comune.
Pi che nuovi interventi, quindi, la valorizzazione di queste aree dovrebbe passare
attraverso precisi progetti di intervento pubblico-privato di carattere
imprenditoriale che siano, in ogni caso, riqualificanti dellasse urbano di via Nizza,
liberando il pi possibile laccessibilit e la fruizione anche visiva degli arenili e del
mare.
Come sopra detto, la costruzione di una immagine di Savona citt darte
rappresenta un fattore di localizzazione globalizzante rispetto anche a tutte le
altre attivit a carattere turistico citate.
Un utilizzo diverso del Priamar essenziale: infatti la fortezza, per quanti
investimenti in essa si siano fatti, sembra vivere avulsa dal contesto urbano sia per
la difficolt di collegamento sia, se vogliamo, per la sua dimensione. Il nodo quello
di cercare di aprirla fisicamente a coloro che potrebbero utilizzarla: in altre
parole cercare di farne un luogo della citt, ad esempio mediante lindividuazione
di forme di attraversamento nei punti meno elevati o, in parte, al di sotto, e
linserimento di funzioni ricreative.

Occorrerebbe, poi, ricercare alcuni dei pregi pi interessanti presenti nella citt: al
di l, quindi, dei manufatti presenti per esempio in corso Italia e nel centro storico,
sarebbe importante individuare le opere artistiche pi significative e concentrarle
in un ambito spaziale ristretto e visitabile con una sua continuit. Anche in questo
caso, pi che interventi immediati diretti, Savona abbisognerebbe di uno studio di
fattibilit che porti, in breve tempo, ad impostare decisioni operative consone.

PUC documento obiettivi maggio 2011 - pag 30


le spiagge
Particolare attenzione merita il complesso territoriale costituito dalle spiagge: giova, a
questo proposito, ricordare che Savona possiede un litorale ragguardevole,
caratterizzato da arenili di notevole profondit.
Tuttavia questi siti presentano potenzialit non adeguatamente sfruttate e sono
scarsamente accessibili. Infatti, se si escludono pochi e mal distribuiti varchi, la
presenza di barriere considerevoli impedisce lavvicinamento al mare: in alcuni tratti
ancora sono presenti i muri antisbarco dellultima guerra, in altri sono le recinzioni dei
sedimi privati a costituire sbarramento e nei restanti attrezzature balneari quali
baracche, palafitte, steccati, ecc.
In tal modo una risorsa cos importante deve essere messa a frutto.
Il PUC deve individuare le occasioni di ristrutturazione urbanistica a fil di costa al fine
di riqualificare lambiente costruito per funzioni e morfologia urbana. La realizzazione
di strutture sostitutive adatte a favorire la transitabilit pedonale panoramica
attrezzata con zone per la sosta, spazi verdi e piante ornamentali, evitando interruzioni
prolungate, dannose per la continuit di una libera visuale.
La finalit complessiva dunque quella di costituire un percorso che assuma la veste di
una promenade" e che si snodi lungo tutto larco costiero della citt, dal Priamar sino
al confine con Vado, lambendo luoghi in cui sono situati poli funzionalmente attraenti,
ed attraversandone altri con caratteristiche meno marcate ma comunque con estesi
varchi di fruizione visiva del mare, sistemati lungo litinerario.
Come si pu notare nel PUC il problema stato sollevato, ma pi a livello
concettuale che operativo. Il PUC si limita a suggerire per il waterfront di
ponente la realizzazione di una promenade non ben definita, con strutture di
transitabilit pedonali vaghe.
Non pone il problema in termini pi complessivi di urbanistica integrata, ovvero di
rivedere quanto esiste sia di abitativo che di strutture commerciali ed industriali, di
dare una nuova veste a tutta larea che si affaccia sul waterfront, dare indicazioni
pi ambizione per qual collante che linsieme della mobilit auto-ciclo-pedonale
associata in modo indissolubile da un sistema di parcheggi.

Quale patto per Savona?

delle nuove attivit, prevalentemente a carattere ludico, commerciale, culturale, e


residenziale (si vedano le immagini del fiume, prima e dopo la bonifica).

In primo luogo un PUC pi ambizioso: che esprima la volont di Savona di


superare la crisi economica in corso ma non solo. A Savona c anche una crisi di
identit locale, che cosa vuol fare Savona domani?

Interventi

Genova alla fine degli anni 80 era una citt industriale in crisi. Lesplosione della
centrale di Cernobyl ebbe pesanti ripercussioni sulle industrie genovesi che
lavoravano sul nucleare: almeno 2000 persone di Ansaldo dovettero cambiare
lavoro ed anche lindotto sub pesantemente il fatto. Ma anche Italimpianti,
Italsider ed altre aziende subirono pesanti ristrutturazioni.
Nel 1992 Genova inaugur con poco entusiasmo, se non quello di aver ricevuto
cospicui finanziamenti dallo Stato, larea del porto antico. Levento delle
Colombiadi fu molto propizio per Genova, che aveva per un ambiziosissimo
progetto di Renzo Piano. Anche lacquario faceva parte del progetto. La citt non
ci credeva per nulla: alla fine dellevento cerano 4 pesci che nuotavano in vasca
e la citt lo voleva chiudere. Poi lo cedette a Costa che lo port a quel successo
che oggi indiscutibile.
Ho citato questo ulteriore esempio, oltre a Bilbao, perch bisogna essere un po
ottimisti sul nostro futuro. Ottimisti, non visionari. Ottimisti il contrario di
affermare ma tanto non si pu fare, chi ce li mette i soldi, quelli di l non si
muoveranno mai: frasi di questo tipo che a Savona sono di casa.
Con queste premesse neppure si fanno ipotesi di futuro.

Riprendo due brani dallarticolo su Bilbao:


Progetto.

La nuova Bilbao nata ufficialmente nel 1991 con la creazione dell'associazione


Bilbao Metropoli 30, per volont del sindaco della citt, della Provincia e del
Governo basco con 30 soci, tutti impegnati a rilanciare la citt.
Metropoli 30 riunisce un centinaio di soci: centri produttivi, universit,
organizzazioni no-profit, enti pubblici locali, banche e fondazioni, camere di
commercio, ecc.
L'associazione sviluppa piani, ricerche ed eventi promozionali finalizzati al
recupero e alla rivitalizzazione dell'area urbana della citt e gestisce ogni iniziativa
inserita nel Piano Strategico, in vista di una collaborazione sempre pi proficua tra
settore pubblico e settore privato.
Bilbao Ria 2000 invece una societ pubblica, nata per risolvere il problema delle
relazioni tra il potere centrale spagnolo e i poteri locali baschi, per realizzare
grandi progetti di riqualificazione urbana.
finanziata per il 50% dal Governo centrale e per il restante 50% dalle autorit
basche.

Il patto per Savona.


Nulla da inventare: basta prendere spunto ad esempio da Bilbao!
In una citt che langue come Savona bisogna mettere assieme tutte le forze
politiche, industriali, economiche, commerciali, private per inventarsi il proprio
futuro. Rimboccarsi le maniche! Come a Bilbao creare una sinergia tra tutti gli
attori che possono incidere sul futuro.

In questo contesto nasce il piano di riqualificazione urbana a lungo termine,


messo a punto dalle autorit madrilene e da quelle basche, allo scopo di trainare
Bilbao in una nuova epoca, quella dello sviluppo post-industriale. Partendo da
una citt soffocata da acciaierie e container del porto fluviale e industriale,
si arriva ad una citt moderna e tecnologica, una citt a misura d'uomo,
destinazione turistica e culturale, capace di affascinare visitatori provenienti
da ogni parte del mondo.

Non bisogna aspettare che qualche evento straordinario venga a modificare in


meglio la nostra situazione, bisogna crearla la situazione positiva con umilt
impegno e tenacia. E importante che tutti abbiano il loro giusto interesse, bisogna
lavorare in tal senso!

Si operato attraverso una ristrutturazione territoriale (infrastrutture),


economica (settore terziario, polo informatico), e industriale (riconversione).

(Publilio Siro).

La bonifica stato il primo step, finanziata soprattutto dal pubblico; la zona


industriale non stata cancellata ma razionalizzata e spostata; il fiume stato
valorizzato come una vera e propria infrastruttura, individuando per le sue sponde

Divide et impera dicevano i Romani! Ma anche Lunione fa la forza (questa la


cito in italiano perch in latino ostica: Ibi semper est victoria, ubi concordia est -

Questa presentazione prende spunto dal progetto


vincitore del concorso di progettazione indetto dal
Comune di Savona per la riqualificazione di Via
Nizza.
Un progetto che riteniamo inaccettabile sia per la
parte viabilistica che per la parte passeggiata
sulla spiaggia.
Restringere le strade un concetto che appartiene soltanto alle zone
area 30, strade di quartiere, strade con il solo traffico dei residenti, strade senza
traffico di attraversamento, strade comunque a bassa intensit di traffico.
Il progetto restringe invece una strada importante quale lAurelia senza avere una
strada alternativa, quindi si restringe una strada ad alto traffico, operazione che
possiamo dire un crimine contro la viabilit.

Nel progetto di ristrutturazione di via Nizza non ci sono nuovi parcheggi: quindi
persisteranno le gravissime situazioni attuali: come pu unarea diventare
attraente senza parcheggi adeguati?
Forse con un concetto popolare in Comune di Savona dei mitici parcheggi di
cornice. Ma dove? Una domanda lecit: una mamma con due bimbi con le
biciclettine che voglia portarli sulla passeggiata, progettata dal progetto vincitore
del concorso, che fa? Parcheggia allinesistente parcheggio di cornice e con bimbi
e biciclettine prende un mezzo pubblico per andare sulla passeggiata?
Anche questo concetto dei parcheggi di interscambio piuttosto discutibile, come
per il concetto relativo al restringere le strade.

Per la parte passeggiata sulla spiaggia il giudizio totalmente negativo:


-

in primo luogo non tiene conto delleffetto mare: una struttura in legno
sarebbe rapidamente fagocitata dal mare;
non tiene conto delle esigenze dei bagni marini: mai visto una
passeggiata alta 70 cm posta tra i bagni marini stessi ed il mare, in
evidente contrasto tra le esigenze dei balneari col passeggio.

Che cosa vuole la citt di Savona?


Continuare a creare ingorghi, tempi persi in auto, inquinamento?
Esempi pi o meno recenti sono:
1 via Paleocapa interrotta a met dalla rotatoria (si fa per dire) di piazza
Mameli;

Potr mai una cos modesta passeggiata competere


con quelle adiacenti di Albissola Marina, Albisola Capo, Celle Ligure, Varazze,
Vado Ligure, Spotorno, Noli, Finale Ligure?

2 rotatoria (anche qui si fa per dire) di piazza Leon Pancaldo senza gli
appropriati dare precedenza;

In conclusione:

3 uscita dalla citt sul percorso piazza del Popolo-piazza Mameli-piazza


Diaz-via Berlingeri-piazza Leon Pancaldo: una gimcana;

Sia la parte viabilistica e dei parcheggi del progetto, che la parte della
passeggiata, non ottemperano minimamente ad una funzione di riqualificazione
urbana qualificante.

4 soppressione del progetto ing. Nervi di prosecuzione rettilinea di via


Paleocapa fino alla piazza della stazione nuova;
5 nuova viabilit Villapiana: un circuito lunghissimo a senso unico; per i
mezzi di soccorso molto difficile sorpassare;
6 corso Stalingrado ristretto in modo tale che per le moto e per i mezzi di
soccorso difficile se non quasi impossibile sorpassare;
7 via Braida troppo stretta (vedi sopra);
8 rotatorie di via Vittime di Brescia e centro commerciale le officine mal
progettate;

Non un progetto minimamente lungimirante ed ambizioso.


Lunico obiettivo che potr raggiungere sar quello di creare un ulteriore tappo al
traffico Savonese lungo la direttrice di via Nizza, dopo aver gi creato un tappo
sulla direttrice via Stalingrado.

Una passeggiata pi ambiziosa per il ponente


Savonese
Questo documento essenzialmente fotografico e deriva da una presentazione
a slides cui sono stati aggiunti commenti.
I principali temi:
1.
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14.
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presentazione sommaria progetto vincitore riqualificazione via Nizza


redatto dallo studio Dodi-Moss, Egizia Gasparini ed associati
alcune foto di passeggiate dei paesi limitrofi a Savona
il preconcetto costruiamo case basse: non conviene costruire case
appetibili?
Waterfront savonese pi esteso di tutte e due le Albisole
Copiamo unidea da Barceloneta (waterfront levante di Barcellona)
Una passeggiata un poco pi ambiziosa di quella vincitrice del concorso
500 metri di waterfront savonese con strada e parcheggi dedicati
area Solimano con un solo palazzo alto ed area tutta libera
dettagli zona Solimano-Famila
dettagli area Umberto-LIDL
dettagli area LIDL-Fornaci
dettagli area Zinola-baracchette con 300 metri di parcheggi sulla
passeggiata
dettagli area Mare-Hotel
dettagli area da Mare-Hotel a Solimano
dati riassuntivi sui parcheggi e sullutilizzo dei volumi sotto la passeggiata
per scopi balneari e di parcheggio

NB
In questa proposta s trascurata la componente di arredo urbano volutamente,
perch il suo scopo quello di porre il problema se si pu e si vuole disporre di
una passeggiata ciclopedonale attraente, curando praticamente solo il percorso e
le dimensioni, nonch lutilizzo della parte inferiore a scopi balneari e di parcheggi.
Larredo urbano, chioschi, bar e quantaltro potranno far parte della seconda fase
di dettaglio!

La riqualificazione urbana possibile

Si operato attraverso una ristrutturazione territoriale (infrastrutture),


economica (settore terziario, polo informatico), e industriale (riconversione).

Bilbao: da grigia citt industriale e


portuale a nuova realt ecologica

La bonifica stato il primo step, finanziata soprattutto dal pubblico; la zona


industriale non stata cancellata ma razionalizzata e spostata; il fiume stato
valorizzato come una vera e propria infrastruttura, individuando per le sue sponde
delle nuove attivit, prevalentemente a carattere ludico, commerciale, culturale, e
residenziale (si vedano le immagini del fiume, prima e dopo la bonifica).

La storia di Bilbao, un esempio di riconversione ecologica possibile, le tappe di un


progetto che ha portato la citt basca a rinascere dalle ceneri e fumi degli altiforni,
fino a diventare una citt moderna, efficiente e un polo turistico internazionale
2 dicembre 2013 - Beatrice Ruscio
Fonte: Bilbao en Construccin; BilbaoInternational

Bilbao, la principale citt basca della Spagna fu fondata nell'anno 1300, lungo la
riva destra del fiume Nervin, e nacque come un piccolo nucleo dedito
principalmente al commercio marittimo. Fu solo a partire dal 1850, con
l'espansione della citt e la creazione del primo altoforno che l'attivit economica
si concentr, quasi esclusivamente, nella siderurgia e nell'industria navale. E
proprio questa mancanza di diversificazione provoc gravi conseguenze per
Bilbao, quando ci fu la crisi industriale del 1975. Circa il 30% della popolazione
attiva era disoccupata e gli impianti chiusi e abbandonati davano un'immagine di
forte degrado, non solo produttivo, ma anche urbanistico e ambientale, che
sembrava impossibile sanare. Una situazione ulteriormente aggravata
dall'inquinamento e dalla contaminazione subita negli anni passati dalle acque del
fiume e dei suoi affluenti, a causa degli sversamenti indiscriminati delle acque di
formazione delle industrie, e la scarsa consapevolezza ambientale da parte delle
autorit dell'epoca. Quel periodo di crisi economica, a cui si aggiunse l'alluvione
che colp la citt nel 1983, fu allo stesso tempo un'opportunit per il cambiamento
e la riqualificazione di terreni di gran valore e per lo sviluppo urbanistico della citt.

Progetto
In questo contesto nasce il piano di riqualificazione urbana a lungo termine,
messo a punto dalle autorit madrilene e da quelle basche, allo scopo di trainare
Bilbao in una nuova epoca, quella dello sviluppo post-industriale. Partendo da
una citt soffocata da acciaierie e container del porto fluviale e industriale,
si arriva ad una citt moderna e tecnologica, una citt a misura d'uomo,
destinazione turistica e culturale, capace di affascinare visitatori provenienti
da ogni parte del mondo.

Interventi
La nuova Bilbao nata ufficialmente nel 1991 con la creazione dell'associazione
Bilbao Metropoli 30, per volont del sindaco della citt, della Provincia e del
Governo basco con 30 soci, tutti impegnati a rilanciare la citt. Metropoli 30
riunisce un centinaio di soci: centri produttivi, universit, organizzazioni no-profit,
enti pubblici locali, banche e fondazioni, camere di commercio, ecc.
L'associazione sviluppa piani, ricerche ed eventi promozionali finalizzati al
recupero e alla rivitalizzazione dell'area urbana della citt e gestisce ogni iniziativa
inserita nel Piano Strategico, in vista di una collaborazione sempre pi proficua tra
settore pubblico e settore privato. Bilbao Ria 2000 invece una societ pubblica,
nata per risolvere il problema delle relazioni tra il potere centrale spagnolo e i
poteri locali baschi, per realizzare grandi progetti di riqualificazione urbana.
finanziata per il 50% dal Governo centrale e per il restante 50% dalle autorit
basche.
Tra i principali interventi realizzati:

l'ampliamento del porto, chiamato dagli stessi bilbaini "Superporto",


attraverso lo spostamento dell'attivit dal quartiere di Abandoibarra a
Santurzi, cosa che ha permesso di configurare una nuova pianificazione
urbanistica di Bilbao, recuperando terreni nel centro della metropoli e
riqualificando Abandoibarra, cuore e massima espressione della Bilbao
moderna;

la creazione della nuova metropolitana che collega l'intera valle


(Realizzata con materiali moderni ed innovativi, si integra perfettamente
con il paesaggio urbano. l'opera pi apprezzata dai cittadini di Bilbao.
La Metropolitana ha ottenuto nel 1998 il Premio Brunel, il premio
internazionale pi prestigioso dell'architettura ferroviaria, per la stazione
di Sarriko. Inoltre ha ottenuto il premio per la metropolitana pi pulita
d'Europa. Utilizza solo energia verde per muoversi e le carrozze saranno
presto dotate di un sistema che recupera l'energia durante le frenate,
permettendo un risparmio di circa un terzo dell'energia necessaria. Si

stima che, nel 2008, l'utilizzo di questo mezzo di trasporto pubblico abbia
ridotto le emissioni del contributo che avrebbero potuto dare 8mila
automobili percorrendo ognuna 30mila chilometri. Perfino una
delegazione di Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti) guidata dal sultano Ahmed
Al Jaber si recata a Bilbao a vedere la "metropolitana verde", esempio
di innovazione ecosostenibile, da importare nei propri paesi);

la costruzione di un nuovo aeroporto (ad opera dell'architetto Santiago


Calatrava, che ha definito la sua opera, la Paloma, come un messaggio
d'amore per le terre basche), in grado di accogliere circa 4 milioni di
passeggeri all'anno e che in continua espansione. Si sta ampliando la
zona di sosta degli aeromobili, costruendo una centrale elettrica, un
edificio per i servizi generali e l'installazione del moderno "Sistema ILS"
che diminuir i ritardi dei voli per la scarsa visibilit;

ristrutturazione stradale con materiali innovativi (il Municipio di Bilbao


ha realizzato la pedonalizzazione della via Lutxana, utilizzando per la
prima volta nella citt un tipo di pavimento speciale, in grado di assorbire
il diossido di carbonio. Bilbao la prima citt che utilizza questo sistema
ambientalmente sostenibile. Ogni metro quadrato della mattonella
ecologica, che stata collocata su tutta la strada, pulir 5.000 metri cubi
di aria nell'arco della sua vita (tra i 12 e i 15 anni). Questa mattonella si
distingue per il fatto di avere al suo interno un prodotto chiamato
GeoSilex, che consente l'assorbimento di CO2. La mattonella, entrando
in contatto con il diossido di carbonio, si indurisce, aumenta di peso, ma
non di volume. Per la pavimentazione della via Lutxana sono stati
investiti, approssimativamente 477.000 euro, con il supporto di
albergatori, negozianti e cittadini);

la realizzazione di un ottimo sistema tramviario, il cosiddetto


Euskotran, un tram ecologico, pulito, efficace e moderno;

il trasferimento delle attivit del porto verso l'apertura sul mare; la


costruzione di nuovi ponti di attraversamento in grado di restituire
la comunicazione tra i fronti urbani che si affacciano sulle rive.

In ambito culturale il progetto pi importante riguarda, senza alcun dubbio,


il Museo Guggenheim.
La scultura avveniristica dell'architetto canadese Frank Gehry, aperta nel 1997,
con le sue 33mila scaglie di titanio ha conquistato visitatori da ogni parte del

mondo, diventando il simbolo di Bilbao. Si calcola che nel triennio 1999/2001


abbia generato un indotto di 635 milioni di dollari. La somma di denaro, spesa per
la sua realizzazione, in un anno stata completamente ripagata.
Si lavorato, inoltre, per la rigenerazione ambientale ed urbana, attraverso la
riduzione dell'inquinamento atmosferico; gestione dei rifiuti urbani e industriali;
ampliamento dei parchi e delle zone verdi; riqualificazione dei quartieri degradati.
Abandoibarra ne un esempio. Area situata nel cuore della citt che si estende
su una superficie di 348.500 metri quadrati, stata per anni destinata all'attivit
portuale, senza possibilit di accesso per il pubblico. Ora dei complessivi 348.507
metri quadrati, 115.714 ospiteranno vegetazione. Il progetto per il quartiere
Barakaldo Galindo invece consiste nel recupero delle aree dismesse lungo il
fiume, un tempo sede degli altoforni. In programma la costruzione di edifici
residenziali, spazi per il tempo libero, e di uno stabilimento per attivit
commerciali. Met dell'area ospiter del verde, mentre per l'infrastruttura stradale
sono previsti collegamenti tra i diversi quartieri e l'autostrada A8.
Bilbao si radicalmente trasformata nel corso degli anni, rinnovandosi
esteticamente ed arrivando ad essere considerata un esempio da imitare
nell'ambito della riconversione ecologica, per la modernit delle infrastrutture e
come modello culturale. Si consideri, inoltre, che l'unica citt spagnola con un
Pil positivo in questo periodo di recessione.
Il progetto di riqualificazione urbana di Bilbao ha prodotto, nel corso degli anni, un
netto miglioramento della qualit della vita; l'aumento esponenziale dei posti di
lavoro; nuove attivit economiche e culturali, in grado di attirare turisti da tutto il
mondo; ha rafforzato l'identit regionale; ha portato ai suoi abitanti benessere e un
ambiente pi sano in cui vivere.
Un esempio da seguire, quindi, magari portandolo nella nostra realt
italiana. Perch Bilbao dimostra che il cambiamento possibile, se c' la
volont da parte di tutti, di attuarlo. Cos come scrisse il New York Times il 7
settembre 1997, proprio riguardo il cambiamento della citt basca "The word
is out that miracles still occur", i miracoli accadono ancora e Bilbao ne la
concreta dimostrazione.

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