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Numeri complessi
Vincenzo Recupero
Dipartimento di Scienze Matematiche, Politecnico di Torino
Versione: 7 marzo 2013
Revisione: 11 marzo 2015
1
1.1
Numeri complessi
Definizione
La notazione complessa per la rappresentazione dei vettori del piano R2 consiste nel
porre
1 := e1 = (1, 0),
i := e2 = (0, 1),
e
x := (x, 0),
x R,
cio`e si identifica R con lasse delle ascisse e si denota con i il vettore (0, 1). In questo
modo ogni vettore u = (x, y) R2 pu`o essere scritto nella forma (vedi Figura 1)
u = (x, y) = xe1 + ye2 = x(1, 0) + y(0, 1) = (x, 0) + y(0, 1) = x + yi,
dove y(0, 1) = yi `e la moltiplicazione dello scalare y R per il vettore i = (0, 1). Si
usa anche scrivere iy piuttosto che yi.
Quindi da un punto di vista insiemistico linsieme dei numeri complessi `e esattamente il piano R2 . Questi due insiemi differiscono per`o dal punto di vista algebrico, perche tra i numeri complessi si definisce un nuova operazione di prodotto che
vediamo nella seguente definizione formale.
1.1
Definizione
xR
(1.1)
(1.2)
(1.3)
z2 = (x2 , y2 ) = x2 + y2 i,
si definisce
z1 + z2 := (x1 + x2 , y1 + y2 ) = (x1 + x2 ) + (y1 + y2 )i,
(1.4)
(1.5)
1.1
Definizione
la somma `e commutativa
(1.6)
il prodotto `e commutativo
z1 + (z2 + z3 ) = (z1 + z2 ) + z3
z1 (z2 z3 ) = (z1 z2 )z3
(1.7)
la somma `e associativa
il prodotto `e associativo
z1 (z2 + z3 ) = z1 z2 + z1 z3
(1.8)
(1.9)
propriet`a distributiva
(1.10)
1z = z1 = z
0+z =z+0=z
z C
(1.11)
ed `e possibile verificare che 1 e 0 sono gli unici numeri con tali propriet`a.. La formula
z = x + yi = x + iy
x, y R.
pu`o ora essere giustificata dalla commutativit`a del prodotto. Al solito le potenze
intere positive si definiscono in modo induttivo ponendo
z 0 := 1,
n
z C,
z := zz
z},
| {z
(1.12)
z C,
n N, n > 1.
(1.13)
n volte
Storicamente i numeri complessi sono stati introdotti per trovare radici di ogni polinomio non costante. Infatti proveremo il Teorema fondamentale dellalgebra, che
afferma che ogni polinomio non costante ha almeno una radice complessa. Al momento possiamo solo verificare che il semplice polinomio z 2 + 1 ha una radice, infatti
si ha la seguente
Proposizione 1.1. i2 = 1.
Dimostrazione. Grazie alla formula (1.5) si ha i2 = ii = 1 + i0 = 1.
1.2
z = x + iy,
solitamente detta forma algebrica del numero complesso z = (x, y) (cio`e la somma
dei vettori x e yi). Infatti grazie alle propriet`a algebriche ed alla Proposizione 1.1
possiamo scrivere
(x1 + iy1 )(x2 + iy2 ) = x1 x2 + x1 iy2 + iy1 x2 + iiy1 y2
= x1 x2 + i(x1 y2 + y1 x2 ) y1 y2
= (x1 x2 y1 y2 ) + i(x1 y2 + y1 x2 ).
(1.14)
Lo stesso si pu`
o ovviamente fare per la somma
(x1 + iy1 ) + (x2 + iy2 ) = (x1 + x2 ) + i(y1 + y2 ).
In altre parole `e lecito fare i conti in C scrivendo prima i numeri complessi in forma
algebrica, usando quindi le solite regole algebriche (come in R), e tenendo conto che
i2 = ii = 1.
1.2
x, y R
Re z = x = 0 e Im z = y = 0.
1.3
Opposto e inverso
1.3
Opposto e inverso
(1.16)
che si pu`
o verificare con un conto diretto (si osservi che prima di introdurre (1.15)
a priori ancora non sapevamo dellesistenza di un numero z 1 per cui vale effettiva` possibile verificare che lopposto e linverso sono unici. Vedremo
mente (1.16)). E
dopo che esiste una maniera semplice di ricordare la definizione (1.15) di z 1 . Ora
osserviamo che dallidentit`
a i2 = ii = 1 si ricava subito che i `e linverso di i:
1
= i1 = i.
i
Al solito si usa scrivere
1
z
:= z
w
w
z, w C, w 6= 0,
1
z m
z 6= 0,
m Z, m < 0.
(1.17)
1.4
1.4
p
x2 + y 2 ,
z = x + iy,
x, y R.
Figura 2: Modulo
Perci`
o se z1 = x1 + iy1 e z2 = x2 + iy2 troviamo
p
|z1 z2 | = (x1 x2 )2 + (y1 y2 )2
che rappresenta la distanza tra z1 e z2 .
Le formule seguenti valgono per ogni z, w C, R:
|z + w| 6 |z| + |w|
z = x + iy,
(disuguaglianza triangolare),
|z| = |||z|,
(
|x| = | Re z| 6 |z|
x, y R =
|y| = | Im z| 6 |z|
(1.18)
(1.19)
.
(1.20)
Queste propriet`
a sono geometricamente chiare: la disuguaglianza triangolare
significa che il vettore z + w `e piu corto della somma delle lunghezze dei vettori z e
w (Figura 3); la formula (1.19) dice come varia la lunghezza di un vettore quando
6
1.4
(1.21)
|z w| 6 |z| |w| 6 |z w|
(
|z w| 6 |z| |w|
|z| |w| 6 |z w|
(
|w| 6 |z| + |z w|
|z| 6 |z w| + |w|
(
|w z + z| 6 |z| + |z w|
|z w + w| 6 |z w| + |w|
1.5
1.5
z = x + iy,
x, y R.
Figura 4: Coniugazione
z = z.
e tramite un calcolo diretto si pu`
o verificare che
z1 + z2 = z1 + z2 ,
z1 z 2 = z 1 z2 ,
z1 z2 = z1 z2 ,
z1 /z2 = z1 /z2 .
z+z
,
2
Im z = y =
Figura 5: Re z =
z+z
2 ,
Im z =
zz
.
2i
zz
2i
(1.23)
z+z
z2
zz
z=
+
.
2
2
2
(1.24)
Se z C e z 6= 0 allora z = |z|
z
z
,e
ha modulo 1, quindi esiste R per cui
|z|
|z|
z = |z|(cos + i sin ),
infatti cos2 +sin2 = 1 (vedi Figura 6). Si dice che il numero reale `e un argomento
di z e linsieme di tutti i possibili argomenti di z si denota con arg(z):
arg(z) := R : z = |z|(cos + i sin )
(z 6= 0).
Daltra parte si dice argomento principale di z lunico argomento di z appartenente
a ], ] e viene denotato con Arg(z). Poniamo
ei := cos + i sin ,
R.
(2.1)
2i
1
3
2
2
= 2 cos
+ i sin
= 2e 3
z = 1 + i 3 = 2 +
2
2
3
3
= + 2k,
kZ
(c) ei ei = ei(+)
(d) ei = ei = (ei )1
(e) (ei )n = ein per ogni n Z.
Dimostrazione.
(a) |ei | = cos2 + sin2 = 1.
` una consequenza diretta della periodicit`a delle funzioni seno e coseno.
(b) E
(c) Grazie alle formule di addizione si trova
ei ei = (cos + i sin )(cos + i sin )
= (cos cos sin sin ) + i(sin cos + sin cos )
= cos( + ) + i sin( + ) = ei(+) .
(d) Poiche il coseno `e pari ed il seno `e dispari, si trova ei = cos i sin = cos() +
i sin() = ei . Inoltre, grazie a (c) ad esempio, si ha ei ei = 1, quindi (ei )1 =
ei .
(e) Se n > 0 `e sufficiente applicare n volte la formula (c) con = . Questo, assieme a
(d), fornisce il risultato per n < 0.
10
z1 , z2 C,
z1 , z2 C, z2 6= 0.
Questo fatto fornisce un metodo semplice per trovare le radici n-esime complesse di
un numero complesso, illustrato nella prossima
Proposizione 2.2. Siano dati w C, w 6= 0, ed n N, n > 0. Esistono
esattamente n soluzioni dellequazione (nellincognita z):
z n = w.
Se w = rei , r > 0, R, queste soluzioni sono
zk =
r ei
+2k
n
k = 0, 1, 2, . . . , n 1.
(2.2)
I numeri z0 , . . . , zn1 vengono chiamato radici n-esime (complesse) di w e geometricamente rappresentano i vertici di un poligono
regolare con n lati inscritto
p
n
n
nella circonferenza di centro 0 e raggio r = |w|.
Dimostrazione. Scriviamo z e w in forma esponenziale:
z = ei ,
w = rei ,
11
z =w
n in
= re
(
n = r,
n = + 2k, k Z
= n r,
n = + 2k, k = 0, 1, . . . , n 1
(
= n r,
= +2k
, k = 0, 1, . . . , n 1
n
+2k
k = 0, 1, 2, . . . , n 1.
zk = n r e i n ,
Piuttosto che ricordare la formula (2.2), `e utile capire il metodo usato per la sua
dimostrazione ed il significato geometrico delle n radici. Vediamo un esempio.
Esempio 2.2. Trovare le radici quarte complesse di 4, in altre parole trovare le soluzioni complesse
dellequazione z 4 = 4.
Scriviamo z e 4 in forma polare:
z = ei ,
> 0, R,
4 = 4ei0 .
Quindi si ha
(
4 = 4,
4 = 0 + 2k, k Z
= 2,
= 4 4,
= k , k = 0, 1, 2, 3
4 = 0 + 2k, k = 0, 1, 2, 3
2
= 2,
z = 2, z = i 2, z = 2, z = i 2
3
= 0, , ,
2
2
z =4
4 i4
i0
= 4e
12
b R
2a
2a
(2a)2
quindi, se R C `e tale che R2 = b2 4ac, deduciamo che
2
b
b2 4ac
az 2 + bz + c = 0
z+
=
2a
(2a)2
b
R
b R
z +
=
z =
.
2a
2a
2a
b 4ac
La notazione z1,2 = b 2a
`e anche frequente, ma va usata con cautela
2
perche il simbolo b 4ac `e per noi privo di significato in C, e andrebbe inteso
come linsieme delle due radici complesse di b2 4ac, un significato diverso dalla
radice
aritmetica usata nel corso di Analisi 1. In queste note non useremo questo
4 2 2(1 + i)
2 2(1 + i)
z1,2 =
=
8
4
2 + 2
2
2 2
2
cio`e z1 =
+i
, z2 =
i
.
4
4
4
4
3.1
Esponenziale complesso
3.1
Esponenziale complesso
z = x + iy,
x, y R,
14
3.2
Se z = x + iy, x, y R, allora
(
z
e =1
x iy
e e
(
i0
= 1e
x = 0,
y = 2k, k Z
ex = 1,
y = 2k, k Z
z = 2ki, k Z.
Perci`
o
ez = 1
z = 2ki, k Z.
z1 = z2 + 2ki, k Z.
y1 = y2 + 2k, k Z
(
x1 = x2 ,
3.2
eix + eix
,
2
sin x =
eix eix
,
2i
x R.
(3.1)
eiz + eiz
,
2
sin z :=
eiz eiz
,
2i
z C.
eiz + eiz = 0
eiz = ei eiz
15
eiz = eiz
eiz = eiiz .
(3.2)
4 Esercizi
Ora possiamo quindi utilizzare la Proposizione 3.2 oppure possiamo procedere direttamente ponendo
z = x + iy, x, y R, e scrivendo
eiz = eiiz
ey+ix = ei(x)+y
(
ey = ey
ey eix = ey ei(x)
x = ( x) + 2k, k Z
(
(
e2y = 1
y=0
2x = + 2k, k Z
x = 2 + k, k Z
ei(x+iy) = eii(x+iy)
quindi
cos z = 0
z=
+ k,
2
kZ
z = k,
kZ
Si osservi che gli zeri delle funzioni complesse sin z e cos z sono esattamente gli stessi delle analoghe
funzioni reali. Questa non `e una regola generale, infatti, ad esempio, nellesempio 3.1 con lequazione
ez 1 = 0 le cose sono completamente differenti: risolvere lanaloga equazione reale ex 1 = 0 e
fare un confronto col caso complesso.
z C.
(3.3)
Possiamo scrivere
cos2 z + sin2 z =
=
eiz + eiz
2
2
+
eiz eiz
2i
2
e2iz 2 + e2iz
1
1
e2iz + 2 + e2iz
= + = 1.
4
4
2
2
Le funzioni iperboliche complesse sono definite sostituendo x con z nella definizione delle funzioni iperboliche reali cosh x e sinh x:
cosh z :=
ez + ez
,
2
sinh z :=
ez ez
,
2
z C.
(3.4)
cosh z = 0
sinh z = 0
i
+ ki,
2
z = ki.
z=
(3.5)
k Z,
Esercizi
1
10 i)
16
(3.6)
(3.7)
4 Esercizi
1 + 2i 2 i
+
3 4i
5i
5
d)
(1 i)(2 i)(3 i)
c)
3zi
4. Verificare che se |z| = 1 allora 3+zi
=1
5. Risolvere le seguenti equazioni complesse.
a) z 2 2z + 2 = 0
b) z 2 + 3iz + 1 = 0
c) z|z| 2z + i = 0
d) |z|2 z 2 = i
e) z 2 + iz = 1
f) z 3 = |z|4
6. Verificare che 1 + i `e una radice di z 4 5z 3 + 10z 2 10z + 4 e trovare tutte le
altre radici (Suggerimento: usare (e provare) il fatto che se z `e una radice di
un polinomio con coefficienti reali, allora anche z ne `e una radice).
7. Calcolare z 2 , z 9 , z 20 per i seguenti numeri complessi z
1i
i
1
2
b)
+
i
3i
a)
8.
4 Esercizi
a) f (z) = z 3 + z + 1
3z
b) f (z) =
zz
1
c) f (z) = 2
|z| + 3
10. Scrivere f (x, y) = x2 y 2 2y + 2ix(1 y) come una funzione di z = x + iy.
Risposte
1.
a)
b)
c)
d)
2.
a)
b)
c)
d)
e)
f)
3.
1 + 8i
2+i
2/5
i/2
ei/2
ei
i/4
2e
3i/4
2e
i/2
e
cos(/2 ) + i sin(/2 )
p
a)
5/2
p
b) 13/5
a)
b)
c)
d)
e)
f)
z =1i
z = i(3 13)/2
z = i e z = i(1 2)
2(1 + i)/2
z = 0, z = 1, z = 1/2 3i/2
6. 1 + i, 1 i, 1, 2
7.
8.
9.
a) ( 3 i)/2, i, ( 3 + i)/2
b) 1, e2i/5 , e4i/5 , e4i/5 , e2i/5
c) 4 8ei/8 , 4 8e7i/8
a) u(x, y) = x3 3xy 2 + x + 1, v(x, y) = 3x2 y y 3 + y
b) u(x, y) = 3/2, v(x, y) = 3x/2y
c) u(x, y) = 1/(x2 + y 2 + 3), v(x, y) = 0
18
4 Esercizi
Modifiche dalla revisione del 4 marzo 2015 alla revisione dell11 marzo
2015:
1. pag. 6 riga -2: lungo
corto
19