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L'imprenditore
Secondo il Codice Civile ( art. 2082), I'imprenditore colui che esercita
professionalmente un'attivit economica organizzata al fine della produzione o dello
scambio di beni e servizi".
L'imprenditore deve svolgere un'attivit abituale e non occasionale; quest'ultimo
termine non va confuso con la continuit (cio senza qualche ricorrente interruzione):
un imprenditore anche chi gestisce stagionalmente uno stabilimento balneare o un
impianto sciistico; esso va distinto anche dall'esclusivit: un imprenditore anche un
lavoratore dipendente che, nelle ore libere, svolge una seconda attivit a carattere
imprenditoriale, per esempio fornendo un servizio di intermediazione immobiliare.
I compiti dellimprenditore
AII'interno dell'azienda, I'imprenditore deve:
operare scelte economiche appropriate su che cosa, come, quando e quanto
produrre;
prevedere la collocazione dei prodotti sui mercato, in base alla domanda e
all'eventuale concorrenza;
programmare I'innovazione, il lavoro, gli investimenti, gli ammodernamenti degli
impianti e I'introduzione di nuove tecnologie;
adottare Ie forme pubblicitarie pi adatte per fare conoscere i propri prodotti o
servizi.
tecnologia;
politica;
demografia;
societ/cultura;
ambiente.
Esempi
1. Se il prezzo del biglietto del cinema aumenta in un mese del 25% e la domanda
(acquisto dei biglietti), diminuisce del 40%,allora:
40 :25 = 1,6 che > 1
LE RETI DI DISTRIBUZIONE
Le reti di distribuzione
L'impresa, per mettere il prodotto a disposizione dei consumatori, deve costituire un
sistema distributivo con lo scopo di colmare il divario di mercato esistente fra il
produttore e il consumatore. Generalmente, tra produzione e consumo, avvengono
alcuni "passaggi di mano" del prodotto.
Ognuno di questi passaggi definito come uno stadio della distribuzione commerciale
e ad ogni stadio corrisponde un intermediario commerciale, il cui compito quello di
rendere il prodotto disponibile alla vendita; in questo modo, oltre ad avere
ladattamento dell'offerta alla domanda, si generano economie all'interno del sistema
distributivo. A seconda del numero di passaggi che il prodotto compie per giungere
dal produttore al consumatore, si possono avere tre diversi canali: canale diretto,
canale corto e canale lungo.
IL CANALE DIRETTO
Osservando la mappa sopra riportata si pu notare che il canale diretto (chiamato
anche vendita diretta o direct selling) un canale a zero stadi, ci significa che il
prodotto arriva al consumatore direttamente dal produttore, senza intermediari. II
bene subisce cos un unico passaggio di propriet nel trasferimento dal produttore al
consumatore, con I'evidente assenza di ricarichi intermedi sul prezzo di vendita.
Le forme di canale diretto pi comunemente utilizzate sono illustrate qui di seguito:
Vendita con negozi di propriet; la politica scelta da molte aziende operanti
nel settore dei beni industriali e dei beni di consumo durevoli. Comporta il
sostenimento di costi iniziali rilevanti e di elevati costi di struttura necessari per
I'apertura e la gestione dei punti di vendita. Di questa categoria fanno parte, per
esempio, negozi, discount, supermercati, ipermercati, stazioni di servizio, fast food,
ecc.
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il luogo di consegna della merce, dal quale deriva la ripartizione dei costi e dei
rischi del trasporto tra venditore e compratore;
l'imballaggio;
il tempo, il luogo e gli strumenti di pagamento;
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Laccordo sui numerosi elementi accessori del contratto consente di giungere alIa
determinazione del prezzo di vendita. Questo rappresenta, infatti, la sintesi di tutte Ie
clausole sulle quali Ie parti si sono accordate al momento della stipulazione del
contratto.
II prezzo di vendita non dipende, quindi, soltanto dalla quantit e dalla qualit della
merce, ma anche dall'insieme delle condizioni di vendita concordate.
II tempo di consegna della merce
II contratto di vendita deve indicare sia il tempo sia il luogo di consegna della merce.
Con riferimento al tempo, la consegna pu essere:
immediata, se la merce viene consegnata al momento della stipulazione del
contratto;
pronta, se la merce viene consegnata entro pochi giorni dalla stipulazione del
contratto (consegna entro 5 giorni, consegna entro 10 giorni ecc.
differita, se la merce viene consegnata dopo un certo periodo di tempo
rispetto alla stipulazione del contratto (<<consegna fine mese, consegna
entro met del mese prossimo, consegna il 20 maggio c.a. ecc.);
alternativa, se il venditore pu scegliere tra due o pi date di
consegna(<<consegna alIa fine del mese di febbraio o alla met del mese di
marzo
ripartita, se la merce viene consegnata in modo frazionato nel tempo
(<<consegna met a fine aprile e met a fine maggio, consegna 1/3 entro 10
giorni e 2/3 a fine ottobre ecc.).
Generalmente la consegna differita quando il venditore al momento della
stipulazione del contratto non ha ancora la disponibilit della merce (come avviene,
per esempio, per i prodotti industriali in corso di fabbricazione o per i prodotti agricoli
in fase di maturazione) oppure quando il compratore chiede di ritardare la consegna
per esigenze aziendali (per esempio perch non sono ancora pronti i magazzini per
conservarla).
La consegna , invece, ripartita quando il contratto di vendita ha per oggetto grosse
partite di merci di cui il compratore non ha bisogno immediatamente perch intende
utilizzarle un po' alIa volta nel tempo.
Infine la consegna pu essere:
@) effettiva, quando il venditore trasferisce materialmente la merce al compratore;
@)simbolica, quando il venditore trasferisce al compratore i documenti rappresentativi
delle merci che danno diritto a ritirare Ie merci che si trovano in viaggio o sono
depositate in pubblici magazzini.
II luogo di consegna della merce
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Nel primo caso, i costi di trasporto sono interamente a carico del compratore e quindi
non concorrono a formare il prezzo di vendita (il prezzo di vendita rappresenta,
pertanto, il prezzo della sola merce). Nel secondo caso, invece i costi di trasporto
gravano sul venditore e quindi concorrono a formare il prezzo di vendita, perch il
venditore li recupera addebitandoli al compratore.
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