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le funzioni tra pi organi che sono stati espressamente previsti e regolati nella Parte II della Costituzione.
L'organizzazione complessiva dello Stato italiano ovvero l'ordinamento della Repubblica rappresentato dai seguenti organi
costituzionali:
o Parlamento;
o
o
o
o
Governo;
Presidente della Repubblica;
Corte Costituzionale;
Magistratura o Ordinamento giudiziario
Parlamento
Il Parlamento un organo bicamerale, composto da due camere o rami: la Camera dei Deputati e il Senato della
Repubblica (cfr. art. 55 Cost., primo comma).
Le due Camere sono simili di struttura, ma con alcune differenze.
Il Parlamento viene eletto per la durata di cinque anni. Il periodo intercorrente tra una elezione e laltra si chiama
legislatura .
Di solito entrambe le Camere vengono elette per cinque anni (art. 60 primo comma Costituzione modificato dalla legge
costituzionale n. 2 del 1963).
La legislatura pu essere abbreviata, nel caso in cui il Presidente della Repubblica, sentiti i Presidenti dei due rami del
Parlamento, proceda allo scioglimento anticipato di essi, secondo lart. 88 Cost..
Tuttavia lo scioglimento anticipato non pu avvenire negli ultimi sei mesi del mandato presidenziale, detto semestre
bianco.
Differenze tra le due Camere
Le due Camere si distinguono tra loro per alcuni elementi di difformit.
o Numero dei componenti: la Camera formata da 630 deputati, il Senato da 315 senatori (oltre ad alcuni senatori a
vita);
o Et prevista per lelettorato attivo , per il diritto cio di essere elettori: 18 anni per la Camera e 25 per il Senato;
o
o
o
Et prevista per lelettorato passivo, per il diritto cio di essere eletti: 25 anni per i deputati e 40 per i senatori;
Presenza di membri a vita: oltre a cinque senatori nominati dal Presidente della Repubblica tra i personaggi italiani
pi illustri fanno parte del Senato tutti gli ex-Presidenti della Repubblica;
Sistema elettorale: per eleggere i rappresentanti in Parlamento stato adottato dal 1948 al 1993 il sistema
elettorale proporzionale. Nel 1993, tramite un referendum abrogativo sulla legislazione elettorale fino ad allora in
vigore, tale metodo fu sostituito con un sistema elettorale misto ma prevalentemente maggioritario per il Senato;
successivamente questo sistema stato esteso, con alcune variazioni, anche alla Camera dei Deputati
Organizzazione
Ciascuna Camera, per ben funzionare, dispone di un regolamento interno - i c.d. Interna corporis acta - di un Presidente e di
alcuni organismi che intervengono nellesercizio delle competenze affidate allorgano.
Lart. 64 Cost. riconosce a ciascuna Camera il potere di emanare regolamenti che disciplinino lorganizzazione ed il
funzionamento delle stesse. Si tratta di una vera e propria riserva di regolamento, finalizzata, da una parte, ad escludere che
della materia abbia a occuparsi altra e diversa fonte normativa, dallaltra, a garantire il ruolo delle minoranze in Parlamento in
sede di approvazione del regolamento stesso.
Sia il Senato della Repubblica (1999), che la Camera dei Deputati (1997) hanno di recente provveduto a modificare i loro
regolamenti (per regolamento Camera dei Deputati - per Senato della Repubblica).
I regolamenti parlamentari non sono soggetti al sindacato di costituzionalit della Corte Costituzionale.
Il Presidente di ciascuna Camera ha soprattutto il compito di garantire i diritti delle minoranze e delle maggioranze e la
massima imparzialit sia nello svolgimento dei lavori sia in sede di discussione.
Gruppi e Commissioni parlamentari
Ciascuna Camera al suo interno organizzata in gruppi parlamentari. Ciascun partito ha il suo gruppo parlamentare che in
ciascuna Camera riunisce gli eletti nelle liste.
Esistono anche i gruppi c.d. misti, che raccolgono i parlamentari che non fanno parte di altri gruppi o quelli che durante la
legislatura si staccano dal partito con cui sono stati eletti. La partecipazione ad un gruppo obbligatoria per ogni
parlamentare.
Oltre ai gruppi parlamentari ci sono le Commissioni parlamentari, che possono essere permanenti e di inchiesta.
Le Commissioni permanenti sono in entrambe le Camere e sono competenti ciascuna per tematiche specifiche e restano in
o
o
o
la messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica per alto tradimento e attentato alla Costituzione;
la nomina di cinque giudici della Corte costituzionale;
la nomina di dieci componenti il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM).
Garanzie parlamentari
Per svolgere in piena libert le proprie funzioni i membri del Parlamento godono di particolari garanzie (art. 68 della
Costituzione), le cosiddette immunit parlamentari, che comprendono linsindacabilit delle opinioni espresse e dei voti dati e
linviolabilit.
Per insindacabilit sintende che i parlamentari non possono essere perseguiti per le opinioni espresse e i voti dati nellesercizio
delle loro funzioni (art. 68, primo comma).
L inviolabilit riguarda invece la procedibilit ovvero la sottoponibilit del parlamentare a processo penale in ordine a reati
compiuti durante il suo mandato. Lart. 68 Cost., come riformato dalla legge Cost. 3/1993, prevede ormai solo una serie
residuale di ipotesi in cui, per processare penalmente un parlamentare, occorre richiedere ed ottenere lautorizzazione a
procedere da parte della Camera di appartenenza.
Tale autorizzazione richiesta per:
o arrestare un parlamentare;
o
o
o
Trattandosi di prerogative riconosciute a determinate persone in virt ed in funzione dellesercizio di funzioni pubbliche di
particolare importanza, le immunit non sono rinunciabili.
Parlamento - Funzioni
Al Parlamento spetta il potere di esprimere la volont politica degli elettori trasfondendola in norme giuridiche. Lattivit
principale delle due Camere , infatti, proprio rappresentata dalla funzione legislativa ossia quella di deliberare lapprovazione
delle leggi.
Per tale approvazione sono previste maggioranze particolari, dette quorum, in ordine al numero dei Parlamentari presenti in
aula al momento di deliberare e in riferimento alla percentuale di voti necessaria .
Funzione legislativa
La funzione legislativa, esercitata collettivamente dalle due Camere, si deve distinguere in funzione legislativa ordinaria e
funzione legislativa costituzionale. La prima quella che porta allemanazione di leggi ordinarie, la seconda invece viene
esercitata quando si vuole modificare la Costituzione o approvare una legge di rango costituzionale .
La procedura seguita nellesercizio delle due funzioni simile, caratterizzandosi la seconda per un maggior rigore e controllo
(tempi pi lunghi e maggioranze pi elevate).
Oltre alla funzione legislativa il Parlamento esercita alcuni poteri di controllo politico nei confronti del Governo e sugli organi da
esso dipendenti.
Il Parlamento inoltre mette in stato daccusa il Presidente della Repubblica per i reati di alto tradimento ed attentato alla
Repubblica.
Poteri di indirizzo e controllo - interrogazioni e interpellanze
Ciascun parlamentare, deputato o senatore che sia, ha a disposizione alcuni strumenti attraverso i quali pu controllare e
vigilare sullattivit espletata dal Governo. Tali strumenti sono le interrogazioni e le interpellanze.
Le interrogazioni sono atti ispettivi di carattere politico consistenti nella domanda che i parlamentari possono rivolgere in
forma scritta al Governo o ad un Ministro su una determinata questione giuridica. Si chiede, in particolare, al Governo o al
Ministro se sia o meno a conoscenza di quel fatto, se quel fatto sia vero o falso e quali iniziative e posizioni intenda adottare al
riguardo.
Alle interrogazioni di regola viene data risposta orale e di solito in Commissione.
Le interpellanze sono sempre atti ispettivi consistenti in una domanda rivolta per iscritto da un parlamentare al Governo o ad
un Ministro al fine di conoscere i motivi o gli intendimenti della condotta politica rispetto ad una determinata questione. Di
solito le interpellanze vengono utilizzate per verificare il comportamento del Governo, cio per mettere in discussione il suo
operato o per far s che la maggioranza prenda una posizione rispetto a determinati fatti.
A differenza delle interrogazioni le interpellanze vengono sempre illustrate da chi la presenta e successivamente discusse in
Assemblea.
Poteri di indirizzo e controllo risoluzioni e mozioni
Le Camere hanno a disposizione anche altri strumenti per controllare e vigilare sulloperato del Governo: le mozioni e le
risoluzioni.
Le risoluzioni sono il tipico strumento di esercizio della funzione di indirizzo. Esse possono essere utilizzate anche dal singolo
parlamentare per formulare, in relazione ad un determinato problema, una direttiva di comportamento rivolta al Governo.
Gli strumenti di controllo pi importanti di cui dispongono le Camere sono comunque le mozioni di fiducia e di sfiducia, con le
quali il Parlamento decide sulla permanenza in carica del Governo.
La mozione di fiducia una dichiarazione di giudizio con la quale il Parlamento d inizio al rapporto di fiducia con il Governo
sulla base di espresse motivazioni e ragioni legate al programma presentato dal Governo entrante.
Con la mozione di sfiducia, invece, si pone fine al rapporto di fiducia tra il Governo e la sua maggioranza parlamentare. Tale
mozione rappresenta lo strumento con il quale il Parlamento sanziona il comportamento del Governo difforme rispetto agli
impegni programmatici presi e su cui era stata concessa la fiducia.
La mozione di sfiducia deve essere presentata da almeno 1/10 dei membri di una Camera e non pu essere messa in
discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione. Anche questa deve essere motivata e, se approvata, obbliga il Governo
a presentare le dimissioni.
Potere di controllo sui conti dello Stato
Il Parlamento approva il bilancio annuale preventivo e il rendiconto consuntivo predisposto dal Governo (art. 81 Cost.). Senza
questa approvazione il Governo non pu effettuare le spese n riscuotere i tributi. Generalmente, in concomitanza con
lapprovazione della legge di bilancio, viene prevista lapprovazione annuale di una legge finanziaria, necessaria per realizzare
gli obiettivi previsti dalla politica economica del Governo.
La legge finanziaria viene approvata prima dellapprovazione della legge di bilancio e pu:
o determinare il tetto massimo del ricorso dello Stato al mercato finanziario per lanno successivo e la cifra massima
per la quale lo Stato pu indebitarsi;
o determinare la spesa massima per lanno successivo delle leggi di spesa poliennali approvate;
modificare leggi precedenti prescrivendo nuove entrate (maggiori o minori) e nuove spese (maggiori o minori)
Governo
Il Governo lorgano costituzionale cui spetta la funzione di individuare e tradurre in concreti programmi dazione lindirizzo
politico espresso dal corpo elettorale e dal Parlamento.
Esso comprende:
o il Presidente del Consiglio dei Ministri;
o
o
i Ministri;
il Consiglio dei Ministri, formato dal Presidente del Consiglio e dai Ministri.
Il Governo rappresenta la proiezione della maggioranza esistente in Parlamento, che a sua volta corrisponde a quella afferente
alla coalizione che ha vinto le elezioni.
Questa relazione fa s che da una parte i membri del Governo siano parlamentari eletti in seno alla maggioranza, e dallaltra
che possano essere nominati Ministri dei soggetti, non parlamentari, ma appartenenti allarea dei partiti di maggioranza
Competenze
Al Governo spetta la funzione esecutiva, che consiste essenzialmente nellindividuare e tradurre in programmi di azioni
concrete lindirizzo politico espresso dal Parlamento e dal corpo elettorale. E quindi lorgano deputato a dare esecuzione alle
leggi emanate dal Parlamento.
I compiti specifici del Governo sono:
o dirigere lapparato della Pubblica Amministrazione, formulando e mantenendo lunit di indirizzo politicoamministrativo;
o amministrare le finanze dello Stato;
o
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o
o
amministrativa, in quanto dirigono i grandi settori della Pubblica Amministrazione (i Ministeri dellattuale Governo
sono visibili allindirizzo) ed esercitano poteri di controllo e indirizzo sugli enti e le aziende di Stato.
Ad ogni Ministro corrisponde generalmente un Ministero, detto anche Dicastero, come sede fisica dellesercizio della sue
funzioni. Lorganizzazione amministrativa dei Ministeri di tipo gerarchico.
Alcuni Ministri, pur essendo tali, non hanno una sede fisica, ovvero un Ministero, in cui esercitare le loro funzioni e non hanno
stanziamenti previsti nel bilancio dello Stato e vengono detti quindi Ministri senza portafoglio . Variano di numero a seconda
delle necessit del Governo e fanno comunque parte del Consiglio dei Ministri; si occupano di questioni politiche ritenute
rilevanti per il programma di Governo.
Consiglio dei Ministri
Il Consiglio dei Ministri composto da tutti i Ministri (compresi quelli senza portafoglio) ed presieduto dal Presidente del
Consiglio, che lo convoca e ne fissa lordine del giorno. Il Consiglio dei Ministri titolare delle funzioni governative
fondamentali.
Spettano a questo organo:
o il potere di iniziativa legislativa, ivi compresa la predisposizione dei bilanci;
o
o
o
ladozione dei decreti legge, dei decreti legislativi e dei regolamenti governativi (funzioni espressamente regolate
dalla legge 400 del 1988);
ladozione di atti nel settore delle relazione estere;
la conclusione di intese che regolano i rapporti tra lo Stato italiano e le confessioni religiose acattoliche.
Organi minori
Il Governo dispone anche di alcuni organi minori:
o il Consiglio di Gabinetto, il Comitato ristretto dei Ministri pi importanti. Questo organo coadiuva il Presidente nella
direzione politica generale del Governo. I Ministri che entrano a farne parte sono scelti direttamente dal Presidente;
o i Comitati interministeriali, istituibili con legge, che coinvolgono pi Ministri e sono competenti su materie affini;
o
o
o
o
i decreti legislativi.
Potere regolamentare
La potest regolamentare del Governo, secondo l'art. 17 della Legge 400 del 1988, si manifesta attraverso l'adozione e la
successiva emanazione di regolamenti.
I regolamenti del potere esecutivo rappresentano lattivit normativa secondaria del Governo, diretta a produrre norme
subordinate a quelle primarie (leggi ordinarie, decreti legislativi, regolamenti comunitari).
I regolamenti sono fonti secondarie e come tali non possono derogare n alla Costituzione (come d'altra parte avviene per le
fonti primarie) n tanto meno alle leggi ordinarie. Inoltre non possono regolare materie coperte da riserva di legge sia essa
assoluta o relativa, n possono prevedere sanzioni penali.
A seconda del contenuto e dell' oggetto i regolamenti si distinguono in:
o
o
o
o
regolamenti di esecuzione;
regolamenti di attuazione e integrazione;
regolamenti indipendenti;
regolamenti delegati.
poteri di esternazione
Relativamente ai poteri di garanzia nei confronti delle Camere al Presidente spetta di:
o sciogliere una o entrambe le Camere (art. 88 Cost.) per indire nuove elezioni e fissare la prima riunione delle nuove
Camere; ci non pu avvenire negli ultimi sei mesi del mandato presidenziale (c.d. semestre bianco);
o inviare messaggi alle Camere per richiamare lattenzione su problemi di particolare rilievo per la vita nazionale non
ancora risolti, senza indicare tuttavia alcuna possibile soluzione;
o promulgare una legge oppure rinviarla alle Camere richiedendo, attraverso un messaggio motivato, una nuova
deliberazione
Relativamente ai poteri di garanzia nei confronti del Governo, al Presidente spetta di:
o nominare il Presidente del Consiglio e su proposta di questi i Ministri (art. 92 cpv. Cost.);
o
o
o
emanare con D.P.R. i decreti aventi valore di legge (decreti-legge e decreti legislativi) e i regolamenti deliberati dal
Governo. Con lespressione D.P.R. si identificano i Decreti del Presidente della Repubblica, ossia quei provvedimenti
con cui lo stesso emana gli atti previsti dalla Costituzione o dalle leggi costituzionali. E quindi la veste formale che
assumono, ad esempio, gli atti emanati dal Consiglio dei Ministri o dai singoli Ministri. Occorre tuttavia precisare che,
nonostante il D.P.R. sia formalmente attribuibile al Presidente della Repubblica, in realt ne resta responsabile il
Ministro che lo elabora e che, secondo quanto previsto nel nostro ordinamento, lo controfirma (controfirma
ministeriale);
nominare gli alti funzionari dello Stato, seguendo le indicazioni del Governo (a meno di sue obiezioni quale garante
del sistema);
presiedere il Consiglio Supremo di Difesa (CSD);
comandare le forze armate (in realt, questo potere esercitato sostanzialmente dal Governo
Relativamente ai poteri di garanzia nei confronti della Magistratura, al Presidente spetta di:
o concedere provvedimenti di clemenza attraverso lamnistia (provvedimento a favore di intere categorie di imputati o
condannati con il quale si cancella totalmente il reato), lindulto (misura generale per leliminazione totale o parziale
della pena), la grazia o commutazione della pena (misura di clemenza individuale che elimina o riduce la pena). In
realt dallapprovazione della l. costituzionale n. 1 del 1992 lamnistia e lindulto sono approvati direttamente dalle
Camere con una legge a maggioranza qualificata dei due terzi dei componenti di ciascuna Camera;
o presiedere il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM);
Relativamente ai poteri di garanzia nei confronti dellelettorato, al Presidente spetta di indire le elezioni e il referendum nei casi
previsti.
Per quanto riguarda i poteri di rappresentanza nazionale, il Presidente dispone di poteri onorifici con i quali assegna un
pubblico riconoscimento ai meriti e alle virt di cittadini illustri, conferendo le onorificenze della Repubblica e nominando cinque
senatori a vita (art. 59 cpv. Cost.).
In qualit di rappresentante dello Stato, cura i rapporti con gli altri Stati e in particolare:
o accredita e riceve gli ambasciatori;
o
o
ratifica i trattati internazionali, previa autorizzazione delle Camere quando occorra (art. 80 Cost.);
dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere (art. 78 Cost.).
Infine, il Presidente della Repubblica pu esercitare il cosiddetto potere di esternazione, prendendo la parola in occasioni
pubbliche, inviando messaggi alla nazione nelle ricorrenze nazionali, facendo conoscere il proprio pensiero in interviste con la
stampa, prendendo parte ad eventi pubblici per mostrare solidariet in occasione di eventi luttuosi
Corte Costituzionale
La Corte Costituzionale lorganismo deputato a vigilare sul rispetto della Costituzione da parte di tutti gli organi dello Stato,
con riferimento ai diritti e doveri previsti e all'attribuzione di competenze e poteri conferiti.
Linsieme delle competenze affidate alla Corte Costituzionale costituisce la c.d. giustizia costituzionale.
Composizione
La Corte Costituzionale composta da quindici giudici nominati rispettivamente:
o 5 dal Presidente della Repubblica;
o
o
5 dal Parlamento in seduta comune tramite unelezione a maggioranza qualificata (due terzi dellAssemblea e, dopo la
terza votazione, tre quinti);
5 dalle giurisdizioni superiori ordinaria e amministrativa (tre giudici vengono eletti dalla Corte di Cassazione, uno dal
Consiglio di Stato e uno dalla Corte dei Conti).
o
o
Durata in carica
La durata in carica dei giudici costituzionali di nove anni, senza la possibilit di essere rieletti.
Il Presidente della Corte, invece, che viene scelto tra e da i giudici eletti, resta in carica tre anni ed rieleggibile, sempre su
proposta dei componenti della Corte.
Al Presidente affidata la direzione dellattivit della Corte nonch la redazione del calendario di discussione delle cause.
Essendo le decisioni della Corte prese in modo collegiale, il suo voto prevalente, in caso di parit.
Competenze
Le competenze della Corte Costituzionale (art. 134 Cost.) sono numerose.
Essa giudica in particolare su:
o le controversie relative alla legittimit costituzionale delle leggi e degli atti aventi forza di legge dello Stato e delle
Regioni (Giudizio sulla costituzionalit delle leggi);
o i conflitti costituzionali di attribuzione tra i poteri dello Stato, su quelli tra Stato e Regioni e tra Regioni (Giudizio sui
conflitti di attribuzione o di competenza);
o le accuse promosse contro il Presidente della Repubblica (Giudizio penale costituzionale);
Il procedimento incidentale o indiretto (l. cost. n.1 del 1948 art. 1) pu avere inizio da un qualunque giudizio ad opera di un
qualunque giudice che ritenga che la legge da applicare per decidere la causa sia di dubbia costituzionalit. Si chiede, in questo
caso, alla Corte per mezzo di una questione o eccezione di costituzionalit, di verificare la costituzionalit della legge. La
eccezione pu essere sollevata sia dal giudice che dalle parti.
Il giudice, comunque, una volta sollevata la questione di costituzionalit, fa un giudizio di rilevanza della stessa e di non
manifesta infondatezza e qualora ritenga che ci siano dei profili di incostituzionalit sospende il giudizio e rimette la questione
alla Corte costituzionale con un' ordinanza di rinvio.
La Corte costituzionale, sulla base dellordinanza di rinvio, verifica se la questione di costituzionalit proposta sia ammissibile e,
in caso affermativo, procede ad esaminare gli eventuali profili di incostituzionalit della legge impugnata, pronunciandosi alla
fine dell'esame con una sentenza.
Tale sentenza sar di accoglimento, se la legge esaminata sar risultata incostituzionale; oppure di rigetto, se la legge sar
risultata costituzionalmente legittima
Il procedimento principale o diretto riguarda le controversie inerenti lesercizio delle competenze legislative attribuite alle
Regioni e allo Stato dalla Costituzione. E' diretto in quanto data la possibilit a determinati soggetti (ad es. i cittadini non
possono proporlo) di chiamare in causa la Corte Costituzionale direttamente con un ricorso, senza che sia necessario
l'intervento di un giudice, come avviene, invece, nel caso di giudizio in via incidentale. Ciascun potere promuove questo
giudizio al fine di tutelare le proprie competenze legislative.
Il procedimento in via principale pu essere promosso:
o dallo Stato, se una legge regionale eccede la competenza della Regione, ossia stata emanata in una materia che
non rientra tra quelle che la Costituzione attribuisce alla Regione;
o dalla Regione, qualora una legge dello Stato leda la sua sfera di competenza, ossia sia stata emanata in una materia
che la Costituzione riserva specificamente alla Regione.
Sia lo Stato, nella persona del Governo su delibera del Consiglio dei Ministri, che la Regione nella persona del suo Presidente,
possono sollevare la questione di costituzionalit davanti alla Corte Costituzionale entro 60 giorni da quando la legge
impugnata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale per le leggi statali, o sul Bollettino Ufficiale della Regione in questione nel caso
in cui ad essere oggetto del giudizio sia una legge regionale.
Una Regione pu anche impugnare la legge di unaltra Regione se ritenga che questa leda la sua sfera di competenza
territoriale. La Corte, pronunciandosi sulla questione di costituzionalit, potr accoglierla o rigettarla
Tipologia delle sentenze
Le sentenze della Corte Costituzionale possono essere di diverso tipo e contenuto:
sentenze di accoglimento con le quali la Corte Costituzionale, dopo aver compiuto una valutazione sulla questione di
costituzionalit, la accoglie, dichiarando pertanto incostituzionale la legge in esame.
Queste sentenze hanno efficacia erga omnes, ovvero nei confronti di tutti dal giorno successivo alla pubblicazione
della sentenza sulla Gazzetta Ufficiale. Ci implica che qualunque altro giudice che si trovi ad applicare quella norma
per decidere una controversia non potr pi utilizzarla, essendo stata ritenuta incostituzionale.
Di regola lefficacia delle sentenze di accoglimento irretroattiva, ossia incide solo sui rapporti che nasceranno da
quel momento in poi.
Esistono tuttavia delle eccezioni, in quanto le sentenze della Corte che invece retroagiscono ed esplicano i loro effetti
su situazioni ancora pendenti (si pensi ai giudizi in corso ossia a quelli chiusi con sentenza non ancora passata in
giudicato) oppure quando si tratti di giudizi conclusi con sentenza di condanna penale irrevocabile, sulla base della
legge che viene dichiarata incostituzionale
sentenze di rigetto con le quali la Corte Costituzionale, dopo aver effettuato il giudizio sulla questione di
costituzionalit della legge, ritiene il problema non fondato e pertanto riconosce che la legge rispetta la Costituzione.
Queste sentenze non hanno unefficacia erga omnes, ma solo tra le parti interessate dal giudizio di costituzionalit;
quindi la legge potr essere applicata in altri giudizi e potr altres essere promosso davanti alla Corte un altro
giudizio di costituzionalit sulla stessa legge, purch fondato su motivazioni diverse.
sentenze interpretative, che hanno ad oggetto l'interpretazione data ad una legge.
Possono essere di accoglimento, quando la Corte dichiara lincostituzionalit di una determinata interpretazione della
legge e ne impone una conforme alla Costituzione; di rigetto quando dichiara la legge costituzionalmente legittima
purch interpretata in un certo modo.
Queste sentenze hanno efficacia erga omnes
sentenze c.d. manipolative di accoglimento, con le quali la Corte rivede (manipola) il contenuto di una legge, per
evitare di dichiararla incostituzionale ed impedire cos la formazione di un vuoto normativo nel sistema.
Esse hanno efficacia erga omnes e si distinguono in base al tipo di intervento operato dalla Corte in:
additive, con le quali la Corte dichiara l'incostituzionalit della disposizione impugnata nella parte in cui non
prevede un qualcosa che invece dovrebbe prevedere;
ablative, con le quali la Corte dichiara incostituzionale la disposizione impugnata nella parte in cui prevede
qualcosa che non avrebbe dovuto prevedere;
sostitutive, con le quali la Corte dichiara incostituzionale una disposizione nella parte in cui prevede un
qualcosa anzich prevedere unaltra cosa.
sentenze di incostituzionalit parziale, con le quali la Corte elimina solo quella parte della legge considerata
incostituzionale. Queste sentenze hanno efficacia erga omnes.
o
o
Stato e Regione, per difendere le proprie attribuzioni contro atti di qualsiasi tipo purch non legislativi, in quanto se
riguardano le competenze legislative lo strumento per risolvere il conflitto il giudizio di costituzionalit in via
principale o diretta;
tra Regione e Regione.
Con questo strumento di tutela si pu richiedere alla Corte sia di giudicare su atti adottati che su atti che invece dovrebbero
essere adottati e ancora non lo sono, bloccando cos l'azione di altri poteri.
La Corte Costituzionale, prima di esaminare il ricorso con il quale il conflitto viene sollevato, decide sull' ammissibilit, cio se
esso stato proposto da un soggetto che poteva proporlo e se riguarda un oggetto (competenza non legislativa) su cui la
Corte pu pronunciarsi.
La sentenza con la quale la Corte Costituzionale decide ha un duplice effetto: innanzitutto, determina a quale dei poteri in
conflitto spetti il potere contestato; in secondo luogo, pu annullare latto illegittimo che stato emanato in violazione delle
attribuzioni di competenza da un potere che tali competenze non aveva.
penale costituzionale
La Corte Costituzionale - integrata da 16 giudici estratti a sorte da un elenco stilato dal Parlamento in seduta comune e
comprendente i cittadini aventi i requisiti per essere eletti senatori - giudica il Presidente della Repubblica per i reati di alto
tradimento e di attentato alla Costituzione.
Il giudizio promosso dal Parlamento in seduta comune nei casi di delitto gravissimo che metta in pericolo la sicurezza dello
Stato e che tenti di mutare in via illegale lassetto istituzionale dello Stato.
Con leventuale sentenza di colpevolezza viene anche pronunciata la decadenza dalla carica istituzionale del Presidente della
Repubblica.
Controllo sullammissibilit del referendum
La Corte Costituzionale ha il compito di far rispettare il divieto di svolgere referendum abrogativi su leggi in materia di tributi e
bilancio, amnistia e indulto, di autorizzazione alla ratifica dei trattati internazionali (art. 75 Cost).
giudizio di I grado
giudizio di II grado
giudizio di III grado
civile
Giudice di Pace
Tribunale
Corte dAppello
Tribunale per i minorenni
Corte di Cassazione
penale
giudizio di I grado
giudizio di II grado
Giudice di Pace
Tribunale
Corte dAssise
Tribunale di sorveglianza
Tribunale per i minorenni
Corte dAppello
Corte dAssise dAppello
Corte di Cassazione
Giudice di Pace, giudice monocratico scelto dal Consiglio Superiore della Magistratura tra i cultori delle materie
giuridiche di grande esperienza. E ' un magistrato onorario, presente in tutti i Comuni pi importanti, le cui funzioni
sono sia civili che penali e riguardano le cause di minor valore.
Le sentenze pronunciate da questo giudice possono essere appellate davanti al Tribunale del distretto della citt in cui
ha sede il Giudice di Pace.
Tribunale, organo giudiziario con competenza civile e penale pi ampia. Dopo la riforma del 1998 un organo
prevalentemente monocratico che giudica come istanza dappello delle decisioni del Giudice di Pace.
Per cause civili e penali di maggiore rilevanza e gravit il Tribunale giudica come collegio formato da tre giudici
Corte dAssise, giudice solo penale di primo grado a partecipazione popolare, composto da 8 giudici, di cui 2 togati e
6 popolari, estratti periodicamente dalle liste di cittadini aventi certi requisiti d'istruzione e moralit. La Corte dAssise
giudica sui reati di sangue e sui reati contro la sicurezza dello Stato (terrorismo, eversione) che possono essere puniti
con le pene pi gravi (ergastolo o reclusione superiore a 24 anni).
o
o
Le sentenze della Corte dAssise sono appellabili davanti alla Corte dAssise dAppello.
Corte dAppello, giudice di appello delle sentenze del Tribunale, in materia civile e penale. La sua circoscrizione
distrettuale e di solito coincide col territorio di una Regione.
Corte di Cassazione, unica e ha sede a Roma. E lorgano che sta al vertice del sistema giudiziario in quanto giudica
sullimpugnativa delle decisioni emanate dai vari organi dappello. La Corte di Cassazione suddivisa in diverse
sezioni, civili e penali composte ciascuna da 5 magistrati. Nelle cause di maggior importanza e quando si tratta di
dirimere e risolvere contrasti tra le singole sezioni che la compongono, la Corte di Cassazione giudica a sezioni riunite
o unite.
Tutte le sentenze sono impugnabili di fronte ad essa, quando la parte sostenga che vi stata violazione della legge.
Si dice pertanto che la Cassazione giudica solo sulla legittimit e non sul merito di una causa
o
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Magistrati e Tribunali di sorveglianza, i quali decidono sulle controversie che si verificano durante lesecuzione penale
e dispongono in materia di misure alternative o misure di sicurezza.
Tribunali dei minorenni, istituiti presso ogni sede di Corte dappello e composti da 4 giudici, di cui due togati, e due,
necessariamente un uomo e una donna, esperti in psichiatria, pedagogia e altre scienze sociali. Hanno competenza in
determinati settori civili dove entrano in gioco i diritti personali dei minori e in materia penale, quando i reati vengono
commessi da minori.
il processo civile
uno strumento attraverso il quale i privati possono ottenere una sentenza che risolva le liti insorte tra loro relative
a diritti soggettivi.
Nel processo civile le parti sono l attore e il convenuto. Il primo colui che agisce in quanto ritiene che i suoi diritti
siano stati violati; il secondo colui che viene chiamato a rispondere davanti al giudice della violazione dei diritti
dellattore;
il processo penale
uno strumento utilizzato per perseguire linteresse pubblico dello Stato a punire coloro che hanno commesso dei
reati.
I reati sono atti illeciti, pertanto contrari alla legge, che devono essere puniti anche se la persona danneggiata non
chiede di farlo.
La Costituzione prevede che lazione penale sia obbligatoria e che ad esercitarla sia il Pubblico Ministero o PM, che
un organo pubblico (art. 112 Cost.).
Per ogni reato l'ordinamento giuridico prevede la comminazione di una pena in relazione alla gravit del reato
commesso
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o
i giudici in materia tributaria sono i giudici che operano allinterno del c.d. contenzioso tributario ovvero che giudicano
delle controversie di natura fiscale tra il contribuente ed il fisco.
La giustizia tributaria viene amministrata dalle Commissioni Tributarie che si distinguono in Commissioni provinciali e
Commissioni regionali.
Anche nellambito di questa giustizia stato attuato il doppio grado di giurisdizione, dal momento che le pronunce
delle Commissioni tributarie provinciali sono impugnabili davanti alle Commissioni tributarie regionali;
i giudici militari sono giudici che giudicano dei reati compiuti dagli appartenenti alle Forze Armate dello Stato sia in un
periodo di guerra che in tempo di pace.
La giustizia militare giudica in primo grado attraverso i nove Tribunali militari contro le cui decisioni si pu andare
davanti alla Corte dAppello militare. E comunque sempre possibile ricorrere in Cassazione contro i provvedimenti dei
giudici militari.
o
o
o
la conciliazione ;
la transazione;
lAlternative Dispute Resolution (ADR).
Il Consiglio di Stato un organo di consulenza giuridico-amministrativa e di tutela della giustizia amministrativa. Esso infatti si
compone di 7 sezioni, di cui 3 giurisdizionali e 4 consultive. In sede consultiva opera anche l'Adunanza generale formata da
tutti i Consiglieri di Stato.
Il Consiglio di Stato pu essere incaricato dal Governo ad esprimere il suo parere su proposte di legge e addirittura a redigere
progetti di legge e di regolamento.
Le funzioni consultive si sostanziano fondamentalmente nella redazione di pareri. Essi possono essere:
o facoltativi, quando il Governo libero di decidere se chiederli e in tal caso rimane comunque libero di decidere in
modo difforme rispetto a quanto consigliato nel parere del Consiglio senza dover motivare la sua diversa
determinazione;
obbligatori, quando la legge a prevedere l'obbligo per il Governo o altra pubblica amministrazione di richiederli. In
questo caso l'organo che richiede il parere potr anche decidere in maniera difforme rispetto al parere fornito dal
Consiglio di Stato, ma dovr dimostrare di aver sentito comunque il parere del Consiglio di Stato e motivare la sua
diversa determinazione;
vincolanti, quando obbligatorio richiederli e seguirne le indicazioni nell'adozione di un atto, senza alcuna possibilit
di decisione difforme.
Il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL) un organo ausiliario con competenze nei settori della politica
economica e sociale. E' composto da 122 componenti, di cui otto nominati dal Presidente della Repubblica e quattro dal
Governo tra esperti particolarmente qualificati nel settore. Il resto sono rappresentanti delle vari categorie di lavoratori.
Il Parlamento, il Governo e le Regioni possono rivolgersi ad esso per chiedere studi ed indagini. Al CNEL spetta inoltre un
autonomo potere di iniziativa legislativa.
La Corte dei Conti un organo con una duplice competenza: esercita il controllo preventivo di legittimit sugli atti del Governo
e quello successivo sulla gestione del bilancio dello Stato e ha giurisdizione nelle materie di contabilit pubblica e in altre
previste dalla legge. Si compone di 6 Sezioni, di cui tre di controllo e tre giurisdizionali.
In particolare il controllo esercitato dalla Corte dei Conti assume natura preventiva limitatamente al riscontro di legittimit di
una serie di atti non aventi forza di legge (es.: decreti che approvano contratti delle amministrazioni pubbliche per importi
rilevanti; atti di programmazione comportanti spese) il cui elenco contenuto tassativamente nellart. 3 L. 20/94.
Quest'attivit di controllo preventivo viene effettuata a mezzo del cd. visto di legittimit: i provvedimenti sottoposti a controllo
acquistano efficacia se il competente ufficio di controllo non ne rimette lesame alla sezione.
Il controllo successivo viene esercitato sulla gestione del bilancio e del patrimonio di pubbliche amministrazioni, riferendo
annualmente al Parlamento ed ai Consigli Regionali.
La Corte dei Conti esercita inoltre funzioni consultive, quando esprime pareri obbligatori sulle leggi che importino modifiche o
integrazioni alle sue attribuzioni e sulle norme che modifichino la legge di contabilit dello Stato.
Legislatura
il periodo di durata effettiva del mandato parlamentare (5 anni) per ciascuna Camera, salvo scioglimento anticipato, o
proroga in caso di guerra. La legislatura si articola in sessioni e sedute.
Per sessione si intende il periodo continuativo di lavoro delle Camere compreso fra una convocazione e laggiornamento dei
lavori (cio la temporanea sospensione di essi con rinvio ad altra data).
Sedute sono le singole riunioni delle Camere.
Riserva di legge
Si ha riserva di legge quando la Costituzione o altre leggi prevedono che la disciplina di una determinata materia sia
riservata alla legge e che quindi non possa intervenire in quella materia una fonte secondaria (regolamento del
Governo). Si dice allora che la materia riservata alla legge e agli atti aventi forza di legge.
La funzione della riserva di legge essenzialmente garantista, in quanto si vuole assicurare che in materie
particolarmente delicate, come ad esempio la limitazione dei diritti fondamentali o lorganizzazione degli uffici
pubblici, le decisioni vengano prese dallorgano pi rappresentativo, il Parlamento appunto, in cui trova spazio la
dialettica democratica fra maggioranza e opposizione.
La riserva di legge pu essere:
o assoluta, se viene imposto al Parlamento (o in caso di decreto legge e decreto legislativo al Governo) di
regolare integralmente la materia con legge o atto avente forza di legge, senza lasciare alcuno spazio
allintervento di fonti regolamentari o secondarie;
o relativa, se viene richiesto al legislatore di dettare con legge o atto avente forza di legge solo i criteri
generali, mentre la loro realizzazione pu avvenire con regolamenti autorizzati o fonti secondarie all'interno
per dei principi e dei criteri individuati con legge.
Promulgazione
La legge viene inviata al Presidente della Repubblica per la sua promulgazione.
La promulgazione latto con il quale il Presidente dichiara che la legge stata regolarmente approvata, che essa conforme
alla Costituzione e ordina che sia rispettata da tutti. Il Presidente pu esercitare il veto sospensivo . Pu infatti rifiutarsi di
promulgare la legge rinviandola alle Camere, quando questa non sia stata regolarmente deliberata ed approvata secondo la
procedura prevista ovvero quando non sia conforme o addirittura contraria alla Costituzione.
La legge in questo caso torna in Parlamento, accompagnata da un messaggio del Presidente della Repubblica recante le
motivazioni ed i profili della mancata promulgazione.
Il Parlamento, a questo punto, pu modificare il testo di legge, seguendo le direttive del Capo dello Stato ovvero riapprovare lo
stesso identico testo a maggioranza assoluta. In questo ultimo caso il Presidente della Repubblica non potr rifiutarsi di
promulgare la legge.
Pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale
La legge, una volta promulgata, viene pubblicata dal Ministro della Giustizia sulla Gazzetta Ufficiale ed entra in vigore (cio la
sua osservazione diventa obbligatoria) il quindicesimo giorno (periodo che viene indicato con l'espressione vacatio legis)
successivo alla pubblicazione, salvo che la stessa legge non contenga termini diversi.