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AGEROLA
di Napoli
Oggetto: Mozione.
Premesso che in attesa del D.P.C.M. che dovrebbe introdurre nuovi criteri e
limitazioni in tema di assunzioni e di spesa per il personale, la disciplina applicabile è
tuttora quella prevista dalla legge n.296 del 2006 (Legge finanziaria per il 2007).
L’art.1, comma 557, l. cit. dispone che gli enti soggetti al patto di stabilità interno
(comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti) devono assicurare la riduzione
delle spese di personale garantendo il contenimento delle dinamiche retributive e
occupazionali, anche attraverso la razionalizzazione delle strutture burocratiche. In
pratica, occorre garantire ogni anno che la spesa complessiva per il personale sia
inferiore (anche di un solo euro) a quella dell’anno precedente. Ciò comporta, di fatto,
non solo l’impossibilità di aumentare la dotazione effettiva di personale in servizio
attivo, ma anche la difficoltà di coprire annualmente anche il solo turn over (cioè la
sostituzione, in toto, del personale che va in pensione)
- Analogamente, fino all’emanazione del D.P.C.M. sopra citato, gli enti che hanno
una incidenza della spesa di personale ( calcolata secondo i criteri suddetti)
sulla spesa corrente, pari o superiore al 50%, non possono assumere personale
a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale.
Per la corretta applicazione delle norme citate e per l’ottemperanza ai limiti ivi
disposti, è pertanto necessario - prima di avviare qualsiasi procedura
assunzionale- che il Servizio Ragioneria Generale attesti:
a. Che l’anno precedente è stato rispettato il patto di stabilità interno;
b. Che le spese di personale (ivi comprese quelle per i rapporti a tempo
determinato, i co.co.co, le somministrazioni ecc.) non abbiano già superato il
50% delle spese correnti (previste o già definitivamente accertate per lo stesso
anno) e che tale limite percentuale non venga superato a seguito delle nuove
assunzioni previste;
c. Che anche a seguito delle nuove assunzioni cui s’intende procedere, venga
comunque rispettato il principio della riduzione progressiva dell’incidenza delle
spese di personale rispetto alle spese correnti e quello della riduzione della
spesa di personale rispetto alla stessa spesa sostenuta nell’anno precedente.
Non si deve dimenticare, infine, che l’avvio delle procedure di assunzione a tempo
indeterminato va necessariamente preceduta dalla previa verifica della effettiva
sussistenza dei posti da mettere a concorso nella dotazione organica vigente, e della
loro effettiva vacanza. Non si tratta di un mero adempimento formale, dal momento
che, vigendo la regola dell’”invarianza” della spesa (teorica) relativa alla dotazione
organica, ove i posti in questione non siano già istituiti (e vacanti), per poterli istituire
ex novo occorrerebbe cancellarne altri (vacanti) in modo da controbilanciare
adeguatamente la spesa complessiva, che infatti non può in nessun caso aumentare.
Considerato che con specifico riferimento alla procedura selettiva avviata dal
Comune di Agerola, con la delibera di Giunta riportata in oggetto, riferita alla
formazione di una graduatoria finalizzata all’eventuale assunzione di n.4 agenti di
polizia municipale, si osserva che tale procedimento non può non suscitare forti dubbi
di correttezza e legittimità, sia perché risulta dagli atti (delibera d’indizione) che il
Ragioniere ha già verificato che non sarà possibile assumere nuovo personale per
tutto il corrente anno 2010 né per il 2011 (con una attestazione , peraltro, riferita alla
sola mancanza del turn over in tale arco temporale, mentre nulla si dice sul rispetto
del patto di stabilità e sugli altri limiti finanziari sopra indicati), per cui fin d’ora è certo
che bisognerà attendere almeno il 2012 (sempre che, poi, in quel momento le
assunzioni cui si riferisce l’odierna indizione risulteranno compatibili con i limiti
normativi sopra richiamati e/o con quelli, probabilmente ancora più stringenti, che
verranno introdotti con il D.P.C.M. di prossima emanazione); sia perché la
comunicazione preventiva oggi effettuata alla Funzione Pubblica ed all’Ormel, per il
rispetto degli obblighi in tema di mobilità obbligatoria, appare del tutto inefficace,
essendo di tutta evidenza che tale comunicazione dovrà essere ritualmente ripetuta in
prossimità delle effettive assunzioni, se e quando esse saranno concretamente
effettuabili; sia, infine, perché la mancata preventiva regolamentazione dei criteri per
la mobilità volontaria e l’omessa indicazione, nella programmazione del fabbisogno di
personale, della percentuale di posti ad essa riservati, potrebbe comportare il
coinvolgimento dell’Ente in futuri contenziosi, attivabili (con probabile successo) da
parte di chi, possedendo i requisiti occorrenti ed avendo prodotto regolare e
tempestiva domanda di trasferimento al Comune di Agerola, si vedesse
ingiustificatamente pretermesso per effetto delle disposte assunzioni!
Si noti che anche nella prassi applicativa, per le procedure del tipo di quella in
questione (invero piuttosto infrequenti relativamente ad assunzioni a tempo
indeterminato) l’esito finale (l’assunzione, appunto) viene di solito condizionato non
già al successivo verificarsi delle occorrenti condizioni di compatibilità giuridica e
finanziaria, bensì alla ricorrenza di mere condizioni di opportunità, in relazione alle
“concrete esigenze” dell’amministrazione procedente. Anche da ciò sembrerebbe
doversi desumere che anche procedure di tale tipo (volte, cioè alla formazione di
graduatorie finalizzate alla eventuale assunzione) debbano essere precedute dalla
verifica della effettiva sussistenza delle predette condizioni di compatibilità.
Ritenuto che la stessa integrazione operata con la delibera n. 019 del 08.02.2010 da
un lato certifica l’elusione del disposto dell’articolo 34 bis del D.Lgs. 315/2001 ( Le
amministrazioni, decorsi due mesi dalla ricezione della comunicazione di cui al comma
1 da parte del Dipartimento della funzione pubblica direttamente per le amministrazioni dello
Stato e per gli enti pubblici non economici nazionali, comprese le università, e per conoscenza
per le altre amministrazioni, possono procedere all’avvio della procedura concorsuale
per le posizioni per le quali non sia intervenuta l’assegnazione di personale ai sensi del comma
2.
(comma così modificato dall'articolo 5, comma 1-septiies, legge n. 43 del 2005) , dall’altro
rende evidente una grossolana precipitazione dalle (poco?) recondite
motivazioni.
a) manca la riserva del 30% dei posti messi a concorso ai sensi dellì’art. 18 del
decreto legislativo n.215/01 cosi come modificato dal decreto legge n.236/03
(adempimento obbligatorio non rilevato negli atti approvati) ;
Per tutto quanto precede, i sottoscritti, chiedono che il Consiglio Comunale voglia
esprimersi con il proprio voto in merito alla sussistenza dei suddetti profili di
illegittimità ed inopportunità dei provvedimenti giuntali in questione e voglia
impegnare la Giunta Comunale a procedere al sollecito RITIRO, mediante
annullamento e/o revoca, in via di autotutela, dei provvedimenti in oggetto.
I Consiglieri Comunali