Sei sulla pagina 1di 4

Al Sig.

Sindaco

on. Michele PISACANE

AGEROLA

e p.c. S.E. il PREFETTO

Di Napoli

Oggetto: Mozione.

I sottoscritti Consiglieri Comunali ACAMPORA Aldo, CUOMO Tommaso,


FERRARO Pierluigi, FUSCO Lazzaro, MASCOLO Luca e RUOCCO Matteo, ai sensi
e per gli effetti dell’articolo 26 del Regolamento del Consiglio Comunale,
approvato con delibera n. 15 del 23.04.2007, allo “scopo di addivenire alla
formulazione di un voto del Consiglio Comunale in merito ai criteri seguiti o che
si intendano seguire” in riferimento alle delibere di Giunta Comunale n.127 del
28.08.2009, ad oggetto “Revoca delle deliberazioni n. 100 del 09.09.2008 e 60
del 10.04.2009; nuovo atto di indirizzo in materia di revisione della
macrostruttura dell’Ente” e n.170 del 23.10.2009, ad oggetto “Revisione della
macrostruttura dell’Ente – modifiche ed integrazioni al Regolamento
sull’ordinamento degli uffici e dei servizi: provvedimenti.”

Premesso:

che codesta Amministrazione, con le deliberazioni in epigrafe, ha inteso modificare la


struttura organizzativa dell’Ente e il vigente Regolamento sull’ordinamento degli uffici
e dei servizi, accorpando ben quattro strutture di massima dimensione, ed in
particolare: l’Area LL.PP., l’Area Urbanistica ed Edilizia, l’Area Programmazione e
l’Area Manutenzione - Ambiente, in un’unica mega- struttura, definita “Area tecnica”,
alla quale sembrerebbero assegnati tutti i servizi precedentemente ripartiti tra le
predette quattro strutture apicali, ad eccezione del servizio ecologia ed ambiente, già
incardinato nell’Area Manutenzione – Ambiente, che viene assegnato all’Area
Vigilanza;

che le medesime modifiche organizzative erano state già prospettate con la


precedente delibera d’indirizzo n.100 del 9.09.2008, rimasta inattuata per
l’orientamento nettamente contrario espresso sia dalle Organizzazioni Sindacali
rappresentative del personale, in sede di concertazione, sia dalla stessa Conferenza
dei servizi, presieduta dal Segretario Comunale – Direttore Generale e composta da
tutti i Responsabili delle Aree, la quale, infatti, riunita in data 29.12.2008 per
l’espressione del parere previsto dall’art.67 del vigente Regolamento sull’ordinamento
degli uffici e dei servizi (“La Conferenza svolge funzioni consultive e propositive in
ordine all’assetto organizzativo ed alle problematiche gestionali di carattere
intersettoriale…” e “… rilascia pareri consultivi in relazione all’adozione e
modificazione di norme statutarie e di regolamento che hanno rilevanza in materia di
organizzazione”), aveva testualmente rilevato “il rischio che un’operazione
teoricamente tesa a migliorare le dinamiche organizzative si riveli nel concreto
controproducente, in considerazione della complessità dei servizi e dell’entità dei
carichi di lavoro, che sconsigliano l’accorpamento in un’unica macroarea tecnica dei
diversi servizi”;

che ciononostante, con la nuova delibera n.127/09, l’Amministrazione, da un lato ha


revocato la citata delibera n.100/08 (e la successiva delibera n.60/09, di modifica della
stessa) nel dichiarato intento di formulare, “…….a seguito delle interlocuzioni avute
con le OO.SS. e il Direttore Generale ……… una nuova ipotesi organizzativa che possa
costituire efficace sintesi delle istanze e delle considerazioni di diritto poste alla base
dei summenzionati atti”, dall’altro ha nuovamente riproposto, con evidente e totale
contraddittorietà, le stesse identiche modifiche organizzative già prospettate
(e poi abortite) con la revocata delibera n.100/08!

che inoltre nella nuova delibera d’indirizzo, n.127/09, si afferma testualmente che le
modifiche organizzative, come sopra identicamente riprodotte, sarebbero motivate
dall’esigenza di “… ovviare alle difficoltà segnalate dagli attuali responsabili
apicali, nonché riscontrate dal Nucleo di Valutazione”, laddove, viceversa, non
risulta affatto che siano state segnalate “difficoltà” di sorta da parte degli attuali
responsabili apicali, ed anzi non risulta affatto che sia stato acquisito un nuovo parere
della Conferenza dei Servizi, ai sensi dell’art.67 del citato Regolamento, di segno
opposto o diverso rispetto a quello reso sulla precedente ipotesi di riorganizzazione,
peraltro identica, prospettata con la revocata delibera n.100/08; così come non
risultano riscontri, su tali presunte difficoltà, da parte del Nucleo di Valutazione che,
anzi, con le valutazioni delle prestazioni da ultimo espresse, ha assegnato a tutti gli
attuali funzionari apicali il punteggio più elevato, con conseguente attribuzione ad
essi della retribuzione di risultato nella misura massima prevista, dal che dovrebbe
desumersi la funzionalità e l’efficienza di una struttura organizzativa da tempo definita
ed ormai più che consolidata!

Che infine il citato provvedimento attuativo dell’indirizzo, presenta ulteriori profili di


irregolarità ed illegittimità, dal momento che:

- dichiara di apportare “conseguenti modifiche ed integrazioni al Regolamento


sull’ordinamento degli uffici e servizi”, senza tuttavia recare alcuna indicazione né
menzione delle singole norme regolamentari in effetti modificate o sostituite, e
tuttavia disponendo l’integrale ripubblicazione del Regolamento stesso, in ragione
delle sostanziali modifiche (quali?) che sarebbero state introdotte;

- riporta in allegato un prospetto, peraltro incompleto, dei servizi e degli uffici ascritti
alle sole Aree 3 “Tecnica” e 4 “Vigilanza e sviluppo economico”, omettendo di
riportare anche gli analoghi prospetti relativi alle altre Aree;

- relativamente alle risorse umane assegnate ai Servizi ed Uffici delle predette Aree
3^ e 4^, il prospetto in questione riporta il mero rinvio: “come da dotazione
organica”, mentre invece il dispositivo della delibera fa esplicito riferimento ad un
successivo (e non meglio precisato) “provvedimento dirigenziale di riassegnazione
delle risorse umane ai vari servizi ed uffici interessati” che condizionerebbe
sospensivamente l’efficacia delle modifiche introdotte;
- a capo della nuova macrostruttura vengono illegittimamente posti: la Giunta, che è
organo politico e non gestionale, e il Direttore Generale, che è figura istituzionalmente
non prevista e non consentita dalla legge per i Comuni appartenenti alla classe
demografica in cui rientra il Comune di Agerola;

- non risulta definita in modo puntuale e completa l’allocazione delle funzioni e delle
competenze, dal momento che l’indicazione degli uffici e servizi riportata non
contempla tutti i servizi istituzionali attribuiti al Comune dalla legge, dallo statuto e dai
regolamenti;

Considerato, altresì:

che nella delibera n.170 del 23.10.2009, ad oggetto “Revisione della macrostruttura
dell’Ente – modifiche ed integrazioni al Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei
servizi: provvedimenti” non vengono più riportati i posti vacanti nell’Area Tecnica;

che la dichiarata finalità (delibera n.127/09) di eliminare una asserita


“frammentazione” del comparto tecnico e di accorpare i servizi oggi ascritti alle
diverse Aree di tale comparto non risulta essere in linea di coerenza con i criteri
generali per la predisposizione del Regolamento in oggetto, così come definiti, a
norma dell’art.48, comma 3, del TUOEL, con precedente delibera del Consiglio
Comunale n.13 del 29.03.1999, ove si legge, anzi, che l’ordinamento degli uffici e
servizi è informato a criteri di professionalità e responsabilizzazione del
personale (art.1), rispetto ai quali, quindi, processi di osmosi o di accorpamento di
più servizi od uffici, quando abbia l’effetto di sacrificare e penalizzare la professionalità
ed il grado di responsabilizzazione già raggiunti dai dipendenti in servizio, deve
ritenersi precluso;

che inoltre la prevista ascrizione del servizio ecologia ed ambiente alla 4^ Area –
Vigilanza e Sviluppo Economico, in modo del tutto disomogeneo rispetto ai fasci di
competenze funzionali oggi assegnati a tale Area (il servizio ecologia e ambiente non
ha infatti alcuna attinenza funzionale con l’Area Vigilanza), collide chiaramente con il
criterio di cui all’art.3 della precitata delibera consiliare, secondo cui i servizi e gli
uffici sono articolati per funzioni omogenee;

Ritenuto, per tutto quanto suesposto:

che sussistono evidenti e sostanziali profili di illegittimità delle deliberazioni in


oggetto, non ultimo il fatto che il parere di regolarità tecnica viene reso non dal
funzionario competente (responsabile dell’Ufficio Personale), ma dal direttore generale
nella sua qualità di responsabile del 1° settore amministrativo, nonostante sussistano
conclamati elementi di incompatibilità (così come ampiamente documentato
nell’interpellanza di cui alla delibera di Consiglio Comunale n. 3/2009);

che altresì emerge, con tutta evidenza, la totale inopportunità di modifiche


organizzative, prima prospettate, poi provvidamente abortite e ritirate, quindi
sconsideratamente e proditoriamente riproposte, che si traducono in biechi e rozzi
tagli strutturali e che comportano il sacrificio e la dispersione, pesantissima e
gravissima, di professionalità e competenze specifiche faticosamente acquisite ed
ormai consolidate in questo Ente, con un conseguente totale caos organizzativo e con
enormi danni per le potenzialità e le capacità di sviluppo ed espressione dell’azione
amministrativa del Comune;

Che oltretutto, sotto il profilo della regolarità procedimentale, per portare validamente
a termine l’improvvido disegno dell’Amministrazione, occorrerebbe che il Consiglio
Comunale ridefinisse, in via preventiva ed autorizzatoria, i criteri generali per
l’elaborazione del Regolamento sull’Ordinamento degli uffici e servizi, dal momento
che le modifiche in questione collidono nettamente, per quanto sopra evidenziato, con
quelli attualmente vigenti ed operanti;

Per tutto quanto precede, i sottoscritti, chiedono che il Consiglio Comunale voglia
esprimersi con il proprio voto in merito alla sussistenza dei suddetti profili di
illegittimità ed inopportunità dei provvedimenti giuntali in questione, nonché di
incoerenza degli stessi rispetto ai criteri generali in ordine al Regolamento in
questione, a suo tempo definiti con la citata delibera consiliare n.13/1999 e voglia
impegnare la Giunta Comunale a procedere al sollecito RITIRO, mediante
annullamento e/o revoca, in via di autotutela, dei provvedimenti in oggetto.

Agerola, addì 04 marzo 2010

I Consiglieri Comunali

ACAMPORA Aldo CUOMO Tommaso FERRARO Pierluigi

FUSCO Lazzaro MASCOLO Luca RUOCCO


Matteo

Potrebbero piacerti anche