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AGEROLA
Di Napoli
Oggetto: Mozione.
Premesso:
che inoltre nella nuova delibera d’indirizzo, n.127/09, si afferma testualmente che le
modifiche organizzative, come sopra identicamente riprodotte, sarebbero motivate
dall’esigenza di “… ovviare alle difficoltà segnalate dagli attuali responsabili
apicali, nonché riscontrate dal Nucleo di Valutazione”, laddove, viceversa, non
risulta affatto che siano state segnalate “difficoltà” di sorta da parte degli attuali
responsabili apicali, ed anzi non risulta affatto che sia stato acquisito un nuovo parere
della Conferenza dei Servizi, ai sensi dell’art.67 del citato Regolamento, di segno
opposto o diverso rispetto a quello reso sulla precedente ipotesi di riorganizzazione,
peraltro identica, prospettata con la revocata delibera n.100/08; così come non
risultano riscontri, su tali presunte difficoltà, da parte del Nucleo di Valutazione che,
anzi, con le valutazioni delle prestazioni da ultimo espresse, ha assegnato a tutti gli
attuali funzionari apicali il punteggio più elevato, con conseguente attribuzione ad
essi della retribuzione di risultato nella misura massima prevista, dal che dovrebbe
desumersi la funzionalità e l’efficienza di una struttura organizzativa da tempo definita
ed ormai più che consolidata!
- riporta in allegato un prospetto, peraltro incompleto, dei servizi e degli uffici ascritti
alle sole Aree 3 “Tecnica” e 4 “Vigilanza e sviluppo economico”, omettendo di
riportare anche gli analoghi prospetti relativi alle altre Aree;
- relativamente alle risorse umane assegnate ai Servizi ed Uffici delle predette Aree
3^ e 4^, il prospetto in questione riporta il mero rinvio: “come da dotazione
organica”, mentre invece il dispositivo della delibera fa esplicito riferimento ad un
successivo (e non meglio precisato) “provvedimento dirigenziale di riassegnazione
delle risorse umane ai vari servizi ed uffici interessati” che condizionerebbe
sospensivamente l’efficacia delle modifiche introdotte;
- a capo della nuova macrostruttura vengono illegittimamente posti: la Giunta, che è
organo politico e non gestionale, e il Direttore Generale, che è figura istituzionalmente
non prevista e non consentita dalla legge per i Comuni appartenenti alla classe
demografica in cui rientra il Comune di Agerola;
- non risulta definita in modo puntuale e completa l’allocazione delle funzioni e delle
competenze, dal momento che l’indicazione degli uffici e servizi riportata non
contempla tutti i servizi istituzionali attribuiti al Comune dalla legge, dallo statuto e dai
regolamenti;
Considerato, altresì:
che nella delibera n.170 del 23.10.2009, ad oggetto “Revisione della macrostruttura
dell’Ente – modifiche ed integrazioni al Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei
servizi: provvedimenti” non vengono più riportati i posti vacanti nell’Area Tecnica;
che inoltre la prevista ascrizione del servizio ecologia ed ambiente alla 4^ Area –
Vigilanza e Sviluppo Economico, in modo del tutto disomogeneo rispetto ai fasci di
competenze funzionali oggi assegnati a tale Area (il servizio ecologia e ambiente non
ha infatti alcuna attinenza funzionale con l’Area Vigilanza), collide chiaramente con il
criterio di cui all’art.3 della precitata delibera consiliare, secondo cui i servizi e gli
uffici sono articolati per funzioni omogenee;
Che oltretutto, sotto il profilo della regolarità procedimentale, per portare validamente
a termine l’improvvido disegno dell’Amministrazione, occorrerebbe che il Consiglio
Comunale ridefinisse, in via preventiva ed autorizzatoria, i criteri generali per
l’elaborazione del Regolamento sull’Ordinamento degli uffici e servizi, dal momento
che le modifiche in questione collidono nettamente, per quanto sopra evidenziato, con
quelli attualmente vigenti ed operanti;
Per tutto quanto precede, i sottoscritti, chiedono che il Consiglio Comunale voglia
esprimersi con il proprio voto in merito alla sussistenza dei suddetti profili di
illegittimità ed inopportunità dei provvedimenti giuntali in questione, nonché di
incoerenza degli stessi rispetto ai criteri generali in ordine al Regolamento in
questione, a suo tempo definiti con la citata delibera consiliare n.13/1999 e voglia
impegnare la Giunta Comunale a procedere al sollecito RITIRO, mediante
annullamento e/o revoca, in via di autotutela, dei provvedimenti in oggetto.
I Consiglieri Comunali