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Diocesi di Mantova

Sinodo della Chiesa mantovana

Scheda da inviare alla commissione di studio al termine del lavoro del


piccolo gruppo sinodale
Questione Pastorale n. 11
Piccolo gruppo
sinodale

n. 0 0 0 362

Prima riunione: condivisione dell'esperienza


Al termine dell'incontro il nostro piccolo gruppo sinodale ha condiviso queste
esperienze:
Ripensa ad alcuni momenti e passaggi cruciali della tua vita: in che modo sono stati
esperienze di incontro con Dio e di crescita nella fede? Che cosa ti ha aiutato e
formato in questa crescita?
Tra i momenti cruciali vissuti come occasioni di crescita nella fede possiamo citare i
seguenti:
Esperienza della propria debolezza interiore nel passaggio dalladolescenza alla
giovinezza, con conseguente messa in discussione di schemi consolidati, modelli
culturali e verit di fede acquisite dalla tradizione e dalla famiglia; ci ha causato un
riavvicinamento alla Chiesa e alla comunit cristiana, della quale in precedenza non
si avvertiva il bisogno.
Disorientamento generale e fragilit in passaggi cruciali della propria vita, quali ad
esempio i primi anni di universit, i mesi precedenti al matrimonio o unesperienza
di malattia prolungata; in tali situazioni sono spessi sorti dubbi su se stessi o sulla
strada intrapresa.
Perdita di persone care, con conseguenti dubbi sulla propria fede.
Acquisizione della consapevolezza che la giovinezza un momento irripetibile e
della volont di vivere questa in modo pieno e proficuo.
Incontro con persone appartenenti a contesti culturali diversi dal proprio o a credo
differenti, come ad esempio altre forme di cristianesimo.
Esperienza del terremoto e messa in discussione di alcune certezze.
Per alcune persone momenti importanti sono stati vissuti nellambito di pratiche pi
ordinarie e abituali, come la preghiera quotidiana, i sacramenti (in particolare la
confessione) e le celebrazioni eucaristiche.
Alcune delle situazioni precedentemente elencate sono state vissute o superate
individualmente, con il conforto della preghiera, affidandosi al Signore; altre volte con
laiuto di persone vicine, consacrate o della comunit di appartenenza. stato
comunque importante il percorso di formazione e catechesi intrapreso con continuit
dagli anni delle scuole elementari fino al periodo universitario (catechismo, gruppo
delle scuole superiori, gruppo universitario). Hanno svolto un ruolo rilevante anche i
ritiri spirituali.
Ci sono state occasioni in cui hai potuto accompagnare altri a vivere nella fede
particolari momenti della loro vita?
S, ci sono state. Si possono citare ad esempio lesperienza di catechista o animatore
in parrocchia, la partecipazione a gruppi universitari o lorganizzazione di eventi per
cori parrocchiali (in questo particolare caso si osservato come unesperienza artistica
possa favorire laggregazione e lavvicinamento pi o meno consapevole alla fede).

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Altre occasioni sono state vissute in modo meno conscio e intenzionale: pi che di vere
e proprie occasioni di accompagnamento si trattato di esperienze di condivisione con
persone provenienti da realt culturali e religiose differenti dalla propria.

Seconda riunione: confronto dell'esperienza con la Parola


Dopo esserci misurati con la Parola, il nostro piccolo gruppo sinodale ha giudicato il
frutto della prima riunione alla luce del Vangelo e sono scaturite queste indicazioni:
Il brano del Vangelo cosa dice alla nostra esperienza?
Cosa sottolinea, modifica o corregge?
E' da premettere come le nostre riflessioni siano partire da una certa vicinanza alla
figura di Filippo, e non a quella dell'Eunuco. Questo forse perch la nostra formazione
e preparazione culturale ci ha fatto sentire molto pi affini al formatore piuttosto che
al formato, sebbene anche noi siamo in continuo cammino e ricerca.
Molti di noi hanno sentito il netto beneficio (gioia, serenit e pace interiore, risposte a
domande profonde) di fronte ai momenti di condivisione: ci conferma la necessit di
rifarsi a questa dinamica relazionale e di Fede.
Raggiungere la piena condivisione non facile perch richiede predisposizione,
volont di mettersi in gioco e preparazione. Ci presuppone infatti la capacit di
accogliere l'altro, riconoscerne le esigenze senza preconcetti e stereotipi.
A nostro avviso la Chiesa non sempre stata in grado di accogliere, infatti non sono
pochi i casi di fraintendimenti, posizioni dogmatiche e di una certa chiusura hanno
portato all'allontanamento di persone in cammino e in ricerca. Tuttavia anche oggi
questo cammino ancora in divenire e non concluso: tutti noi, parte integrante della
Chiesa, dobbiamo tendere a questo comune obiettivo.
Una maggior vicinanza alle Scritture e alla relativa Conoscenza potrebbe diventare
strumento di piena comunione e condivisione: l'avvicinamento alla Parola porterebbe
una maggior sincronia tra vita dell'uomo e realt spirituale, tra quotidianit e
dimensione ecclesiastica.
Abbiamo sentito il bisogno di condivisione e comunione, ne abbiamo colto la necessit
e l'esigenza. Tuttavia non possiamo dimenticare n far finta di non conoscere la nostra
natura: siamo esseri umani e quindi siamo portatori di contraddizioni, siamo
manchevoli e quindi talvolta davvero lontani dall'essere accoglienti e dal fare
comunione.
Terza riunione: il dono del consiglio
Caro Padre Roberto, alla luce del percorso di comunione che abbiamo svolto come
piccolo gruppo sinodale sulla questione su cui ci ha interpellato, affidiamo al Sinodo
questo nostro consiglio:

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Come le nostre comunit possono aiutare le persone a vivere i momenti e i passaggi


cruciali della vita come esperienza di fede, un nuovo incontro con Ges e con gli altri?
I gruppi parrocchiali possono essere strumenti importanti per aiutare le persone
appartenenti alle nostre comunit ad affrontare nella fede i momenti fondamentali
della vita fino allinizio dellet adulta. In et pi avanzata, invece, difficilmente si
riesce a trarre giovamento dallinserimento in un gruppo di questo tipo e si pi restii
a prendervi parte. Di conseguenza, soprattutto in questultimo caso importante
avere delle figure particolarmente sensibili, rispettose e disponibili ad accettare laltro.
Sarebbe cosa buona, durante lomelia della domenica, in occasione di incontri dedicati
o durante la catechesi, stimolare maggiormente lo spirito di accoglienza, il valore
dellincontro, della solidariet e della condivisione. Pu essere molto utile la presenza
di figure ministeriali nuove adeguatamente formate, alle quali altre persone possano
rivolgersi per approfondire meglio certi temi a livello spirituale. assai importante
anche che le comunit del nostro territorio riconoscano questi valori, che siano a loro
volta valorizzate come strumento di intercettazione dei bisogni, che siano educate ad
accettare le nuove figure ministeriali e le nuove sfide che il nostro tempo ci propone.
e sottolineiamo queste attenzioni:

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