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Nietzsche

L'indagine filosofica di Nietzsche


Friedrich Wilhelm Nietzsche nasce a Rocken, presso Lipsia nel 1844. L, nellinverno 1865-1866,
legge per la prima volta Il mondo come volont e rappresentazione di Schopenhauer e ne rimane
conquistato. La prima edizione delle opere pubblicata dallArchivio Nietzsche di Weimar e consta
di 19 volumi. La seconda fondamentale edizione la Musarion Ausgabe, in 23 volumi.
Secondo linterpretazione tradizionale, la sua filosofia stata considerata un risultato negativo della
sua malattia. In seguito, in alcuni settori della critica, la si invece valorizzata, scorgendo in essa
una condizione creativa del suo filosofare. Gli studiosi odierni, in antitesi a queste letture, hanno
liquidato lintera questione dei rapporti tra filosofia e malattia ritenendoli irrilevanti.
Il nome di Nietzsche stato associato per lungo tempo alla cultura nazifascista. Questa lettura
stata agevolata dalla sorella Elizabeth. Tuttavia, pur attribuendole delle responsabilit, occorre
ammettere che nei testi di Nietzsche si trovano spunti antidemocratici. La critica odierna, pur
sottolineando gli elementi di rottura della sua filosofia, non misconosce le componenti reazionarie.
Il pensiero di Nietzsche caratterizzato da una radicale messa in discussione della civilt e della
filosofia dellOccidente, che si traduce in una distruzione programmatica delle certezze del passato.
Tale opera non si risolve in un semplice rifiuto delle teorie, ma mette capo alla delineazione di un
tipo di umanit: il superuomo o loltreuomo.
A questa originalit di contenuti si accompagna la ricerca di nuove modalit espressive, come la
scelta dellaforisma, finalizzata allilluminazione istantanea. Cos parl Zarathustra segue il modello
della poesia in prosa. Negli ultimi scritti, invece prevarranno lesposizione autobiografica e
linvettiva polemica. Nel filosofare di Nietzsche, possiamo distinguere varie fasi o periodi:
Gli scritti giovanili del periodo legato a Wagner e Schopenhauer che comprendono La nascita della
tragedia (1872) e le quattro Considerazioni inattuali (1873-76);
Gli scritti intermedi del periodo illuministico: Umano troppo umano (1878-80);
Gli scritti del meriggio o di Zarathustra (1883-85), che comprendono Cos parl Zarathustra;
Gli scritti del tramonto: Al di l del bene e del male (1886) ed Ecce homo (1888).
La tragedia e la storia Nietzsche
La nascita della tragedia dallo spirito della musica. Ovvero: grecit e pessimismo ha come motivo
centrale la distinzione tra apollineo e dionisiaco. Con questa coppia di opposti Nietzsche intende i
due impulsi di base dello spirito e dellarte greca.
Lapollineo scaturisce da un impulso alla forma e da un atteggiamento di fuga al divenire e si
esprime nella poesia epica. Il dionisiaco scaturisce dalla forza vitale e della partecipazione al
divenire e si esprime nella musica. In contrasto con limmagine dellEllade come equilibrio, egli
insiste sul carattere originariamente dionisiaco della sensibilit greca. Tant che lapollineo nasce
solo sul terreno di una visione dionisiaca e dal tentativo di sublimare il caos nella forma.
In un primo tempo, impulso apollineo e dionisiaco convivono separati ed opposti. In un secondo
tempo, nellet della tragedia di Sofocle, essi si armonizzano tra loro, dando origine a capolavori.
Nellarte successiva, la loro sintesi messa in forse dal prevalere dellapollineo sul dionisiaco. Tale

decadenza si concretizza in Euripide e attinge dallinsegnamento di Socrate, con cui si compie


luccisione degli istinti della vita. La decadenza della tragedia funge quindi da spia rivelatrice della
decadenza della civilt occidentale.
Da Schopenhauer, Nietzsche deriva la tesi del carattere doloroso dellessere, ma respinge la
tematica dellascesi. Alla noluntas, egli contrappone un atteggiamento di entusiastica accettazione
dellessere nella globalit dei suoi aspetti. Nietzsche vuole essere un discepolo di Dioniso, poich
nellantica figura greca egli vede il simbolo del suo s totale al mondo. Per Nietzsche, solo larte
pu comprendere veramente il mondo; essa ha la funzione di organo della filosofia.
Fra il 1873 e il 1876 Nietzsche scrive le quattro Considerazioni inattuali. Nella prima Inattuale,
David Strauss, luomo di fede e lo scrittore, Nietzsche attacca il vecchio Strauss, il cui libro,
lAntica e la nuova fede, gli appare inficiato da uno svergognano ottimismo da filisteo.
Nella seconda Inattuale, Sullutilit e il danno della storia per la vita, Nietzsche attacca lo
storicismo, sostenendo che leccesso di storia indebolisce le potenzialit creatrici delluomo, Inoltre,
la cultura storicista, al pari di quella positivista, favorisce lidolatria del fatto, e fa delluomo il
risultato di un processo necessario, costretto a incurvare la schiena dinanzi alla storia.
Nietzsche distingue tre tipi di storia: la storia monumentale, antiquaria e critica. La storia
monumentale propria di chi guarda al passato per cercarvi modelli e maestri che non scorge nel
presente; essa tende a mitizzare il passato, cancellandone alcune zone. La storia antiquaria propria
di chi guarda al passato con fedelt ed amore e tende a paralizzare lagire. La storia critica propria
di chi guarda al passato come a un peso da cui liberarsi per poter vivere. Essa vorrebbe recidere il
passato dimenticando che noi siamo il risultato di precedenti generazioni.
Ognuno di questi tre generi di storia nel suo diritto solo se rimane nel suo terreno.. La terza e la
quarta Inattuale, infine, sono un omaggio ai maestri della giovinezza, Schopenhauer e Wagner.
Il periodo illuministico di Nietzsche
Umano, troppo umano segna linizio del periodo illuministico, caratterizzato dal ripudio dei maestri
di un tempo e dal privilegiamento della scienza rispetto allarte e alla metafisica. Va inteso che
Nietzsche diviene illuminista non perch dotato della ingenua fiducia settecentesca nella ragione,
ma perch impegnato in unopera di critica della cultura tramite la scienza.
Per scienza Nietzsche intende un metodo di pensiero che emancipi gli uomini dagli errori, metodo
che si identifica con un procedimento critico di tipo storico e genealogico. Critico perch eleva il
sospetto a regola di indagine, storico poich ritiene che non esistano realt immutabili.
I concetti in cui si incarna la filosofa illuminista di Nietzsche sono lo spirito libero e la filosofia del
mattino. Lo spirito libero si identifica con il viandante, ossia con colui che riesce a emanciparsi
dalle tenebre del passato inaugurando una filosofia del mattino, basata sulla concezione della vita
come transitoriet e come libero esperimento. La critica della metafisica trover invece la sua
massima espressione nella teoria della morte di Dio, annunciata in La gaia scienza.
Per Nietzsche Dio il simbolo di ogni prospettiva oltremondana che ponga il senso dellessere al di
l dellessere. Ci richiama lidea che Dio abbia rappresentato una fuga dalla vita e dal mondo.
C un solo mondo, dir Nietzsche, ed falso e crudele. Di fronte ad esso, gli uomini, per poter
sopravvivere, hanno dovuto convincersi che il mondo qualcosa di logico e benefico. Il carattere

complessivo del mondo in realt caos per tutta leternit, e le metafisiche sono solo bugie di
sopravvivenza. La coscienza di vivere in un mondo senza Dio cos radicata in Nietzsche da
spingerlo a ritenere superflua ogni altra dimostrazione: la realt stessa a confutare lidea di Dio.
In La Gaia scienza, Nietzsche drammatizza il messaggio della morte di Dio con il racconto
delluomo folle, che contiene una ricca simbologia filosofica. Luomo folle il filosofo-profeta, le
risa ironiche degli uomini del mercato sono lateismo ottimistico e superficiale dei filosofi
dellOttocento, il freddo e la notte sono il senso di vertigine e di smarrimento dovuti al venir meno
di certezze.
Per Nietzsche, la morte di Dio coincide con lavvento del superuomo. Solo chi ha il coraggio di
guardare in faccia la realt maturo per varcare labisso che divide luomo dalloltreuomo. Il
superuomo ha dietro di s come condizione necessaria la morte di Dio ma ha davanti a s il mare
aperto delle possibilit: lorizzonte torna ad apparirci libero, anche ammettendo che non sereno.
Lateismo di Nietzsche cos radicale che egli non contesta soltanto Dio, ma anche ogni suo
ipotetico surrogato, come lo Stato, lUmanit, la scienza o il socialismo.
La morte di Dio coincide con il tramonto definitivo del platonismo, che per Nietzsche la
metafisica per eccellenza dellOccidente. Lo stesso cristianesimo il platonismo per il popolo.
Ci storicamente avvenuto attraverso un processo che Nietzsche, in Crepuscolo degli idoli,
scandir in sei tappe: la filosofia greca (il mondo vero questo mondo), il cristianesimo (il mondo
vero non attingibile, promesso), Kant (il mondo vero inattingibile ma gi in quanto pensato una
consolazione), il positivismo agnostico (il mondo vero inattingibile), la filosofia del mattino (il
mondo vero unidea inutile), la filosofia di Zarathustra (abbiamo eliminato il mondo vero).
Cos parlo Zarathustra di Nietzsche
Cos parlo Zarathustra. Un libro per tutti e per nessuno apre la terza fase del filosofare di Nietzsche.
Dopo la morte di Dio, si aprono due possibilit: lultimo uomo e il superuomo, opposti. Nietzsche
elegge Zarathustra a portavoce delle proprie idee in quanto viene interpretato secondo il modello
dellautosoppressione della morale, ossia come colui, che essendo stato il primo ad aver tradotto la
morale in termini metafisici, sarebbe stato anche il primo ad essersi accorto dellerrore.
I temi di base di Zarathustra sono il superuomo, la volont di potenza (sviluppato soprattutto negli
ultimi scritti) e leterno ritorno. Il superuomo colui che in grado di accettare la dimensione
tragica dellesistenza, di dir s alla vita, di reggere la morte di Dio e la perdita delle certezze assolute, di emanciparsi dalla morale, di porsi come volont di potenza e procedere oltre il nichilismo.
Nietzsche presenta il superuomo come il senso della terra e come il fautore di unantidealistica
fedelt al mondo: Vi scongiuro fratelli, rimanete fedeli alla terra e non credete a quelli che vi
parlano di sovraterrene speranze! Lanima insussistente, luomo corpo.
Nel primo discorso, Delle tre metamorfosi, Nietzsche descrive le tre metamorfosi dello spirito. Il
cammello luomo che porta i pesi della tradizione e che si piega di fronte a Dio allinsegna del Tu
devi. Il leone luomo che si libera dai fardelli metafisici ed etici, allinsegna dellio voglio e
nellambito di una libert ancora negativa: libert da e non di. Il fanciullo lo spirito libero.
Nietzsche sottolinea il carattere elitario del superuomo, unelite che non si limita a erigersi al di
sopra delle masse ma che, nella sua qualit di razza dominatrice, ha bisogno della schiavit delle
masse come sua base e condizione. Ci per non significa che il superomismo metta capo ad un
progetto politico: Nietzsche denuncia tutti gli idoli politici del suo tempo.

Nietzsche presenta la teoria delleterno ritorno allUguale, ovvero della ripetizione eterna di tutte le
vicende del mondo come il pensiero pi profondo della sua filosofia. La prima reazione di fronte
alla prospettiva delleterno ritorno il terrore e senso di peso. Ad essa per si oppone la gioia
entusiastica, tipica del superuomo e della sua accettazione totale della vita.
La formulazione pi eloquente della teoria delleterno ritorno si trova nel discorso su La visione e
lenigma. La scena del pastore che morde la testa al serpente, trasformandosi in creatura luminosa
allude al fatto che luomo (il pastore) pu trasformarsi in creatura superiore (il superuomo) solo a
patto di vincere la ripugnanza soffocante del pensiero delleterno ritorno (il serpente) mediante una
decisione coraggiosa (il morso alla testa del serpente).
Nonostante le difficolt interpretative, collocarsi nellottica delleterno vuol dire rifiutare una
concezione lineare del tempo come catena di momenti in cui ognuno ha senso solo in funzione degli
altri. In tale dottrina, nessun momento ha davvero una pienezza autosufficiente di significato.
Viceversa, credere nelleterno ritorno significa ritenere che il senso dellessere non sia fuori
dallessere, ma nellessere stesso, e il disporsi a vivere la vita, e ogni attimo di essa.
Schiavi e signori di Nietzsche
Nelle opere dellultimo periodo, Nietzsche si propone di distruggere definitivamente le credenze
dominanti, e campeggiano i temi della volont di potenza, del nichilismo e del prospettivismo. Il
tema dellaccettazione della vita porta il filosofo a polemizzare contro la morale e il cristianesimo.
Secondo Nietzsche, la morale una proiezione di certe tendenze umane e il filosofo che il filosofo
deve svelare. La cosiddetta voce della coscienza la presenza in noi delle autorit sociali da cui
siamo stati educati. Essa non la voce di Dio nelluomo, ma la voce di alcuni uomini nelluomo.
Mentre nel mondo classico, la morale era espressione di unaristocrazia cavalleresca e improntata ai
valori vitali della forza e della gioia, in un secondo momento, con il cristianesimo, essa improntata
ai valori anti-vitali del disinteresse, del sacrificio.
Secondo Nietzsche, la vittoria della morale degli schiavi su quella dei signori nasce perch la
morale dei signori un tempo comprendeva letica dei guerrieri e dei sacerdoti. Ora, se il guerriero
persegue le virt del corpo, il sacerdote persegue le virt dello spirito. Ma poich la natura
irresistibile, il sacerdote prova risentimento verso i guerrieri e, non potendo dominarne la casta,
cerca di affermare se stesso elaborando una tavola dei valori antitetica a quella dei guerrieri.
Avendo inibito gli impulsi primari dellesistenza, il cristianesimo ha prodotto un tipo di uomo
malato e represso, in preda a continui sensi di colpa, che avvelenano la sua esistenza. A tutte le
negazioni della morale del cristianesimo, Nietzsche contrappone la proposta di una radicale
trasvalutazione dei valori, intesa come un nuovo di rapporto ai valori, come libere proiezioni
delluomo. In rapporto ad essa, Nietzsche considera la figura del filosofo come legislatore.

Volont di potenza e nichilismo in Nietzsche


Nietzsche identifica la volont di potenza con lintima essenza dellessere. La volont di potenza si
identifica con la vita stessa, intesa come forza espansiva. La molla fondamentale della vita non sono
gli impulsi autoconservatori o la ricerca del piacere, ma la spinta allautoaffermazione. La volont
di potenza trova la sua espressione pi alta nel superuomo.

Larte per Nietzsche la forma suprema della vita; e poich la volont di potenza trova la sua
espressione nel superuomo, lartista si configura come una prima visibile figura delloltreuomo.
La vita per Nietzsche offesa, sopraffazione. Trattenerci da ci pu diventare una buona
costumanza tra gli individui, ma appena questo principio volesse guadagnare terreno, imponendosi
come principio basilare della societ, si mostrerebbe come volont di negazione della vita.
Il problema del nichilismo uno dei motivi pi rilevanti della riflessione di Nietzsche. Nei
Frammenti postumi, alla domanda Che cos il nichilismo?, Nietzsche risponde che manca il fine,
la risposta al perch. Luomo, in virt delle metafisiche, dapprima si immaginato dei fini assoluti e
in seguito, avendo scoperto che non esistono, piombato nellangoscia. Lequivoco del nichilismo
consiste nel dire che il mondo, non avendo quei significati forti, non ha nessun senso.
Tuttavia, pur essendo anchegli nichilista radicale, Nietzsche lo in modo da superare il nichilismo
stesso. Il nichilismo gli appare come uno stadio intermedio, ovvero un No alla vita che prepara il
grande S ad essa, attraverso lesercizio della volont di potenza.
Nietzsche distingue tra un nichilismo incompleto, per cui i vecchi valori sono distrutti ma ne
subentrano di nuovi (socialismo, nazionalismo, naturalismo), e un nichilismo completo. Il
nichilismo completo il nichilismo in senso proprio e pu essere passivo o attivo. Il nichilismo
passivo il nichilismo della debolezza: si limita a prendere atto della decadenza dei valori.
Il nichilismo attivo invece il nichilismo della forza e si esercita come forza violenta di distruzione.
Diventa estremo, se distrugge ogni residua credenza, estatico, se crea spazio per nuove possibilit e
classico, se passa dal momento distruttivo a quello costruttivo.
Nellultimo Nietzsche assistiamo ad una radicalizzazione del prospettivismo, secondo cui non
esistono cose o fatti, ma solo le loro interpretazioni. Noi non possiamo constatare nessun fatto in s.
Anche il soggetto una costruzione interpretativa.
Le interpretazioni e le verit sono connesse allistinto di conservazione e alla volont di potenza, e
il linguaggio solo un esercito di metafore. Nietzsche mostra come anche la scienza sgorghi da
presupposti extrascientifici, grazie ai quali essa acquista una direzione, un senso, un limite.

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