era la principale fonte di divertimento e intrattenimento per un pubblico che diventava sempre pi vasto, lattivit lirica conobbe infatti un notevole sviluppo tra il 1820 e il 1850 con la rappresentazione delle opere di Donizetti, Bellini, Rossini e Verdi.Questa situazione di prosperit mut dopo la rivoluzione del 1848: la censura fu durissima e il processo di unificazione del Paese mand in crisi lorganizzazione municipale e aristocratica su cui si fondava il teatro italiano. Nonostante tutto, lorchestra aveva incrementato il suo organico e i cantanti esigevano un cachet pi sostanzioso. Un altro aspetto particolarmente importante fu la nascita di un direttore dorchestra, diventato necessario in seguito allespansione dellorganico orchestrale.Un frequentatore dopera del tempo era ben lontano da quello odierno. In teatro, infatti, le luci restavano accese e il pubblico poteva fare salotto, bere, mangiare e giocare a carte.I forestieri infatti restavano stupiti dal chiasso che accompagnava le rappresentazioni liriche.
2. Lopera italiana ottocentesca si caratterizza per
la presenza di pezzi chiusi (arie, duetti, terzetti, ecc.) collegati tra loro dal recitativo. Il libretto in versi: sciolti per il recitativo e in rima per le arie. Queste ultime si articolano in Tempo dattacco, Adagio cantabile, Tempo di mezzo e Cabaletta. Il libretti si ispiravano ai grandi della letteratura: Walter Scott, Victor Hugo, Alexandre Dumas figlio, Shakespeare e Schiller che permettevano la formazione di tempi amorosi e dellanimo interiore. Ogni personaggio corrisponde ad una particolare voce: il tenore in genere veniva impiegato per la figura del giovane amante, il basso per lanziano, il soprano per la figura della donna innamorata e il mezzosoprano la rivale del soprano.Un ruolo importante detenuta dalleditoria: allinizio del secolo venne fondata Casa Ricordi, che non si limitava a stampare le opere, ma affittava le partiture ai teatri e controllava il rispetto della propriet artistica. A questo proposito nacque nel 1822 la Societ Italiana degli Autori (comunemente conosciuta come SIAE).
3. Verdi nacque nel 1813 a Roncole, da una
famiglia modesta. Frequent il ginnasio e ricevette una buona educazione musicale dallorganista del paese, Ferdinando Provesi. Soltanto a 18 anni si trasfer a Milano per studiare al Conservatorio, dal quale fu respinto allesame di ammissione a causa della sua eccessiva et.Verdi partecip alla vita politica e frequent il salotto della contessa Clara Maffei a Milano. Nel 1861 il conte di Cavour lo convinse a candidarsi per diventare deputato nel primo parlamento del Regno dItalia. Verdi ricopr tale incarico dal 1861 al 1865.Le sue prime opere sono caratterizzate dalla intensit delle passioni, dal colore epico e dal culto del grandioso.Un giorno di regno fu un totale insuccesso forse perch il musicista, a causa della morte della moglie e dei due figli, era caduto nel pi grande sconforto. Pems persino di non comporre pi per il teatro. Limpresario Merelli, tuttavia, riusc a convincerlo a scrivere una nuova opera, il Nabucco (1842).
4. Gli anni successivi al Nabucco, cio dal 1843 al
1859, furono definiti dal musicista anni di galera per il duro lavoro cui si sottopose. Verdi continuava a comporre opere e iniziava anche ad avvicinarsi per la prima vola alla drammaurgia shakespeariana. Nel 1847 intraprese una relazione con il soprano Giuseppina Strepponi e con la quale si trasfer nella tenuta di SantAgata vicino a Busseto. I due si sposarono solo nel 1859. Dal 1851 troviamo le opere pi mature e complete racchiuse nella cosiddetta trilogia popolare, formata da Rigoletto (1851), Il Trovatore (1853) e La Traviata (1853).
5. Richard Wagner nacque a Lipsia nel 1813 in una
famiglia molto numerosa , era lultimo di nove figli. Il padre Friedrich mor per tifo quando Richard aveva solo sei mesi e la madre spos Ludwieg Geyer, il quale incoraggi le attitudini musicali di Richard che si appassionava anche di letteratura e mitologia greca. A Dresda ebbe lopportunit di conoscere il grand-opra di Meyerbeer e lopera italiana.Tra il 1839 e il 1842 port a termine la sua prima opera importante, Rienzi,un grandopra di soggetto storio definito dallautore grande opera tragica.LE OPERE ROMANTICHEA Dresda scrisse Lolandese volante, Tannhauser e Lohengrin.Wagner defin questi suoi tre lovori opere romantiche, i cui soggetti sono attinti ad antiche
6. a difendere Elsa, la quale deve rispettare un patto:
non chiedere al marito la sua vera identit. Elsa per non riesce a frenare la propria curiosit e chiede a Lohengrin il suo nome: il giovane, dopo averlo rivelato, dovr lasciarla per sempre e andarsene su una imbarcazione trainata da un cigno. Emergono alcuni motivi musicali legati a cose, animali o a persone.Wagner sperava di poter rappresentare lopera al Teatro di corte di Dresda, ma lo fece due anni dopo a Weimar sotto la direzione dellamico Liszt.IL SOGGIORNO IN SVIZZERA E LA RIFL. TEORICALa partecipazione di Wagner ai moti rivoluzionari lo costrinse a trovare rifugio insieme alla
leggende e i cui dialoghi sono intermente cantati.In
queste prime opere emerge il tema dellamore che redime da ogni male e quello della maledizione.Lolandese voltante narra la storia del navigatore olandese, il nocchiero maledetto, condannato a errare per il mare fino a quando lamore di una donna non lo salver. Con Tannhauser ci addentriamo nelle storie delle Germania cristiana medievale: quella di Heinrich Tannhauser, trovatore realmente esistito e quella della tenzone poetico-musicale dei cantori della Wartburg. Con Lohengrin ci inoltriamo nelle leggende anglosassoni medievali e nel poema cavalleresco Parzival di Eschenbach. Loghengrin chiamato
moglie Minna Planner in Svizzera, dove rest per circa
dieci anni. Qui benefici della protezione del mecenate Otto Wesendonck. In questo periodo si ciment nella stesura di saggi critici in cui espresse le sue idee estetico-musicali (Larte e la rivluzione, Lopera darte dellavvenire, Opera e dramma). In Opera e Dramma Wagner espresse la sua concezione del dramma musicale. Nonostante il compositore riufiutasse questo termine consuetudine definire in questo modo la sua produzione posteriore al Lohegrin per distinguerla dallopera musicale tradizionale.
OPERA DARTE TOTALE: unopera in cui la
parola, musica e azione (Wort-Ton-Drama) si intrecciassero armoniosamente come nella tragedia greca. In questo connubio parola e suono sono per subordinati allazione drammatica, sono funzioni del dramma: non pi arie, duetti o terzetti, ma il declamato melodico che rendeva il testo pi compresibile ma vanificava la caratterizzazione vocale dei personaggi, importante conquista del melodramma romantico.
LEITMOTIVE: motivi conduttori intonati
dallorchestra. Possono esprimere un sentimento, rappresentare un personaggio, un fatto o un oggetto. Sono molto importanti per la comprensione del dramma e non rimangono sempre uguali a loro stessi, ma sono sottoposti a continue rielaborazioni e variazioni usando i cromatismi. La trama dei leitmotive ci conduce a percepire la melodia infinita.
1. Per quanto riguarda Studie II, Stockhausen
ha spiegato il suo metodo compositivo nella prefazione alla partitura. Per questo lavoro, K.S. ha utilizzato come suoni base non dei campioni ma dei suoni sinusoidali, generati con un oscillatore sinusoidale. E un lavoro completamente elettronico. Quindi in pratica la scala usata da Stockhausen si pu ottenere partendo da 100Hz: ogni frequenza successiva si ottiene moltiplicando la precedente per 1.066494. I numeri alla fine vanno poi approssimati ad un intero per eccesso o per difetto a seconda che la prima cifra decimale si maggiore o minore di 5. La scala (in Hz) risulta quindi cos costruita:
2. I suoni sinusoidali (81 suoni) sono stati generati
uno per uno con loscillatore, e costituiscono il materiale di partenza della composizione; il resto del procedimento stato artigianale. Come dice lo stesso compositore in un intervista: poi ho tagliato il nastro con le forbici, ho incollato gli estremi in un anello (loop), e ho passato il tutto nella camera di riverberazione [n.d.r.: tempo di riverberazione pari a 10 secondi]. I suoni sinusoidali di partenza sono diventati rumore, sibilanti come le consonanti c, s o sc. Poi ho ripetuto su questi rumori il procedimento precedente (taglio, incollo, riverbero), dando a ognuno una curva dinamica: il risultato registrato in un disco, si pu sentire. E il primo lavoro di musica elettronica con partitura (che ricorda molto i quadri di Mondrian...).
BERIO A questo periodo risalgono Cinque
4. Berio Lindagine sulle potenzialit idiomatiche
dei singoli strumenti d avvio nel 1958, con Sequenza I per flauto, alla serie delle 14 Sequenze per strumenti solisti (lultima, del 2002-03, per violoncello). Linsieme di questi brani solistici e dei relativi Chemins elaborazioni per insieme strumentale di alcune Sequenze evidenzia il peculiare carattere di work in progress del comporre di Luciano Berio, inteso potenzialmente come un incessante processo di commento e di elaborazione che prosegue e prolifera da un pezzo allaltro. Nellambito delle compagini per grande orchestra il compositore esplora nuove disposizioni spaziali (gi sperimentate negli anni Cinquanta in Allelujah I e II) e nuove formazioni strumentali: Eindrcke (1973-74), Bewegung (1971/83), Formazioni (1985-87), Continuo (1989-91),
3.
Variazioni (1952-53), Chamber Music (1953),
Nones (1954), Serenata (1957). Nel 1954 frequenta per la prima volta i Ferienkurse fr Neue Musik di Darmstadt. Nel dicembre dello stesso anno, insieme a Bruno Maderna, costituisce inoltre presso la RAI di Milano il primo studio di musica elettronica italiana, inaugurato lanno successivo con il nome di Studio di Fonologia Musicale. in questa sede che ha modo di sperimentare nuove interazioni tra strumenti acustici e suoni prodotti elettronicamente (Momenti, 1957; Diffrences, 1958-59) ed esplorare soluzioni inedite nel rapporto suono-parola (Thema. Omaggio a Joyce, 1958; Visage, 1961). Tra la fine degli anni
Cinquanta e i primi anni Sessanta linteresse di
Berio si focalizza ulteriormente sulla ricerca di nuove e complesse combinazioni timbriche (Tempi concertati per 4 solisti e 4 orchestre, 1959; Sincronie per quartetto darchi, 1964). La ricerca sulle risorse espressive della vocalit femminile sollecitata dalla voce di Cathy Berberian procede con Epifanie (1959-60, poi confluito in Epiphanies del 1991-92), Circles (1960) e Sequenza III per voce (1965). La concezione drammaturgica implicita in queste opere vocali si precisa e affina nei primi lavori realizzati per il teatro, quali AllezHop (1959, da Calvino), Passaggio (1962) e Laborintus II (1965), entrambi su testo di Sanguineti.
Ekphrasis (Continuo II, 1996). Il rapporto dialettico
tra strumento solista e orchestra al centro di lavori quali Concerto per due pianoforti (1973); Points on the curve to find per pianoforte e orchestra da camera (1974), confluito in Concerto II (Echoing curves) per pianoforte e due gruppi strumentali (1988-89); Voci (Folk songs II) per viola e due gruppi strumentali (1984), Alternatim per clarinetto, viola e orchestra (1994). Oltre al Concerto, Berio rilegge altri generi storici quale il quartetto darchi (Quartetto, 1956; Sincronie, 1964; Notturno, 1993; Glosse, 1997) e uno strumento carico di connotazioni tradizionali come il pianoforte, indagato con criteri sonori, formali ed espressivi inediti in una serie di lavori che dalla Sequenza IV (1966) portano allacme della Sonata (2000).
EVANGELISTI-In. Fasce sonore: Inizio a lavorarci nello studio
della WDR di colonia nel 1956. La sua poetica subiva linfluenza di Stockhausen ma appariva mediata da criteri compositivi formali che esulavano dallo stretto rigore della metodologia seriale. Ci lo porter allesplorazione dellalea nello spazio sonoro attraverso le sue composizioni di carattere strumentale. Incontri di fasce sonore rappresenta una ricerca verso la suddivisione dello spazio sonoro e delle durate. Il suo un tentativo di costruire un sistema musicale capace di confrontarsi sotto il profilo
percettivo con quello tradizionale. La scala frequenziale utilizzata
divisa in 91 parti cercando di non stabilire alcun rapporto di armonica e generando le altezze attraverso una progressione geometrica discendente di intervallo variabile. Il brano pu essere diviso in tre sezioni. Sezione A: materiale disomogeneo con suoni di natura continua e puntuale e dicontenuto spettrale molto diversificato. Il comportamento caotico e non dimostra particolare direzionalit. Sezione B: prevlenza di eventi puntuali ed iterativi. Sezione C materiale omogeneo costituito prevalentemente da suoni continui.
DISPARI con ampiezza inversamente proporzionale al quadrato dellordine dellarmonica a fase invertita alternativamente. A=1/n^2 es: 1:A (tri+tilde)
ONDA A DENTE DI SEGA: (o rampa) ha
armoniche con ampiezza inversamente proporzionale allordine dellarmonica. Se si inverte la fase ogni due parziali si ottiene la rampa al contrario. Non vi sono armoniche dispari, ma solo armoniche pari. (saw+tilde)
Il Cd ELECTROSAX nasce da unidea di Laura
Venditti. Il cd racchiude otto pezzi del repertorio per sax e musica elettronica tra cui Counterpoint, For Laura e Jabberwocky, di Raffaele Riccardi, Saxout!, di Gustavo Adolfo Delgado /Francesco Maggio, e Trama Filante di Giorgio Nottoli. ELECTROSAX stato patrocinato dal Conservatorio O. Respighi di Latina ed stato apprezzato molto anche allestero, sia in Europa che in America.
Dalla collaborazione tra Laura Venditti e Giorgio
Nottoli nasce Trama Filante Trama filante per saxofono soprano e suoni di sintesi su supporto (2012)Il lavoro stato composto come trama da eseguirsi in combinazione con Ordito polifonico, un'opera acusmatica ( un aggettivo riferito al suono che si sente senza individuarne la causa originaria) da me composta nel 2011. Ordito polifonico costituito da una fascia sonora complessa, costruita con linee e timbri diversi, che si sviluppa mutando la sua armonia interna. Il continuo sonoro arricchito da brevi suoni impulsivi che a tratti emergono nel registro sovracuto. In Trama filante, il saxofono soprano incide la fascia sonora con il suo suono acuto e tagliente che si sovrappone ad essa articolando eventi brevi ed intensi, sequenze rapidissime di altezze contigue e singoli suoni continui e filanti. Lo strumento virtuale Texture, progettato
dall'autore lo strumento con cui i suoni di sintesi