Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Editoriale
Polo Oncologico, una beffa!
Bollino rosso In provincia ci sono ventimila malati di cancro. I pareri degli esperti
G li ultimi avvenimenti che hanno
colpito la provincia di Messina,
mostrano in modo inequivocabile, che
I n queste settimane, l’informazione ha lan-
ciato la notizia dell’apertura di un Polo On-
cologico in provincia di Trapani. In realtà, la
lungo come medico, quando
ero presidente dell’Ordine a
Trapani, per ottenere la Ra-
penalizza fortemente la pro-
vincia di Trapani a vantaggio
di quelle di Palermo e Catania.
il territorio siciliano è a forte rischio notizia è mendace, perché non si tratta di un dioterapia». Di parere opposto Se si guarda, ad esempio, la
idrogeologico. Chi pensa però che vero Polo Oncologico, che richiederebbe una è invece Giuseppe Pandolfo, ripartizione dei posti letto in
la furia della natura si sia abbattuta serie di discipline per il trattamento e la cura Oncologo e presidente dell’As- provincia di Trapani si evi-
sull’Isola, prende un abbaglio. E’ sta- delle malattie neoplastiche. Di fatto sarà aperto sociazione Medico Chirurgica denziano subito le storture
a Mazara del Vallo il reparto di Radiologia, un Lilybetana. Pandolfo, ritiene di un Piano che non ha tenu-
ta la mano scellerata dell’uomo che
reparto che manca, tanto da costituire gravis- che la Radioterapia all’Ospe- to conto, tra le altre cose, del
ha costruito dappertutto e senza re- simi disagi a tutti i malati di cancro, costretti dale di Mazara del Vallo sia bacino d’utenza. Gli Ospedali
gole a favorire i disastri che si stanno ad emigrare a Palermo, oppure a Bagheria per una forzatura dell’assessore trapanesi, avrebbero dovuto
verificando, sempre con maggiore fre- effettuare le terapie. Sull’argomento abbiamo regionale alla Sanità Massimo ottenere i posti letto in base
quenza. Anche la provincia di Trapani sentito il parere di Pio Lo Giudice Udc, vice Russo, che intende privilegia- al numero dei propri abitanti,
è da bollino rosso, con un territorio of- presidente alla Commissione Sanità, della Re- re la sua città natia, «ma se invece, la ripartizione è iniqua
feso dalla cementificazione selvaggia. gione Siciliana. Onorevole Lo Giudice perché proprio intende gratificare On. Pio Lo Giudice ed ingiustificata: Mazara del
Per queste ragioni, occorre interveni- si è parlato di Polo Oncologico, quando non lo Mazara allora, lo faccia - di- Vallo circa 110 posti letto; Ca-
è? «Per ignoranza sulla materia suppongo, ce Pino Pandolfo - trasferendo l’Oncologia stelvetrano circa 115; Marsala circa 110 e Tra-
re adesso, prima che sia troppo tardi!
il Polo Oncologico di fatto è una struttura dall’Ospedale di Castelvetrano a Mazara». pani circa 330; come vedete i numeri parlano
Protezione civile, rappresentanti delle complessa e comunque è una cosa diversa La Radioterapia per Pino Pandolfo, «sarebbe da soli, senza infierire con ulteriori commenti.
Istituzioni locali hanno l’obbligo mo- dalla Radioterapia. I veri centri oncologici, stato più logico collocarla all’Ospedale di Ricorderei, che Marsala per avere un Ospedale
rale, prima ancora che giuridico, di si trovano a Milano e ad Aviano, dove c’è la Trapani o a quello di Castelvetrano, dove di degno del proprio nome ha dovuto attendere 30
attivarsi con azioni concrete per pre- possibilità di operare una donna alla mam- fatto già opera la struttura di oncologia, le anni, con arresti, sperpero di denaro pubblico,
venire i disastri e salvaguardare l’in- mella, ricostruirgliela e curarla». Quanti due specialistiche insieme avrebbero garan- e quando finalmente l’Ospedale era pronto, si
columità dei cittadini. Occorre fare malati di cancro ha questa provincia? «Troppi; tito un servizio più efficiente e più funzio- sono trovate una sequela di scuse e cavilli per
sistema, realizzando un attento studio 20mila sono i pazienti che fino ad oggi sono nale». L’istituzione della Radioterapia nasce non farlo aprire, intanto il vecchio Ospedale,
costretti, nonostante la precarietà delle loro da un progetto europeo che finanzia l’opera San Biagio, cadeva a pezzi, tanto che il sindaco
che individui le zone della provincia
condizioni di salute, a viaggiare continua- che dovrà essere realizzata entro i termini pre- di Marsala Lorenzo Carini, decideva di ordina-
di Trapani ad alto rischio e proponga mente per potersi sottoporre alle cure neces- visti, pena l’insuccesso delle promesse. Se re l’immediato trasferimento per dormire sonni
gli interventi da realizzare. La tutela sarie. Con Agrigento siamo le province più verranno superati i rigidi termini dei tempi di tranquilli; come dargli torto. Come si evince,
del territorio è diventata una priorità. colpite. È pazzesco». Perché ritiene sia una realizzazione, i soldi europei, come accade so- al di là dei pareri contrapposti, resta un dato
Non è più il tempo dei “clientes” da vittoria istituire la Radioterapia a Mazara del vente, torneranno indietro per finanziare chi, certo, la politica non ha ancora la maturità di
accontentare ignorando le regole e di- Vallo? «Perché, fino ad ora, questa provin- tra i Paesi membri dell’Unione, è stato soler- fare scelte razionali e funzionali, continua, in-
spensando permessi e autorizzazioni a cia è rimasta esclusa, mentre, il nuovo piano te e diligente nelle procedure. Il nuovo Piano vece, a fare e disfare con scelte soggettive, utili
destra e a manca. I volti disperati di di riorganizzazione delle discipline mediche, Sanitario, in realtà, è messo in discussione da più alle logiche dei partiti e/o della coalizione
consente di dotare il territorio provinciale molti sindaci della provincia, tranne quelli di di riferimento, che agli interessi dell’intera col-
oggi della gente di San Fratello che
di un reparto che non può mancare. Per me Marsala e di Alcamo, che per “cecità” hanno lettività.
ha perso tutto, ma anche la dispera- è una vittoria personale, ho combattuto a espresso parere favorevole ad un piano che Patrizia Paganelli
zione di ieri dei cittadini di Giampilie-
ri, Scaletta, deve far riflettere. C’è un
detto siciliano che afferma “dopo aver
rubato a Santa Chiara, le hanno fatto
le sbarre!”. Le “sbarre” devono esse-
re poste prima che si verifichi la cala-
L’anima di una generazione
mità, destinando le necessarie risorse Una voce in controtendenza nel saggio di Benedetta Cosmi
U
economiche per proteggere il terri- n libro che ha l’anima. troduzione di Dario Salvatori, ce in tentazione, che gioca la sua partita ne-
torio. Non è possibile intervenire nel “Meglio dirlo subito. Cu- “Non credo al mestiere di gio- gli spazi dello svago. Mode e pratiche rela-
perenne stato di emergenza, quando i riosità, passione, ironia sono gli vane, su cui l’industria cultura- zionali sono un buon inizio per guardare alla
danni sono stati fatti e la disperazione elementi che meglio caratteriz- le ha svolto un indegno ruolo Bit Generation”. L’autrice fa riflettere sugli
della gente non può più essere evitata. zano la scrittura di Benedetta” mercantile, alla frustrante me- orari delle città. Si spiega così il paragrafo
Facile poi a dirsi si poteva evitare! dice nella prefazione Roberto lodrammaticità dell’incertezza “Ne parliamo face to facebook”.
Maragliano. Ogni pagina di del futuro”. Sanzotta, Il Tem- Serafino Rescina
“Non siamo figli contro-figu- po, scrive del libro, “Incapaci
direttore@centrostudiideazione.it re” (Sovera Edizioni), sembra o indotti a non crescere. Ado-
immettersi perfettamente nel lescenti ben oltre quell’età che Sommario
dibattito degli ultimi periodi. in generazioni diverse era già
CASTELLAMMARE DEL GOLFO
Vi ricordate “Figlio mio, la- considerata matura. Benedetta
scia l’Italia” e la risposta del Cosmi esce dagli schemi. Pun-
Bilancio partecipativo 2
Presidente della Repubblica tigliosa vuole entrare dentro le
Napolitano, “Non andatevene, questioni. Non si accontenta SALEMI
saremo un grande Paese”. Benedetta Cosmi delle verità superficiali. Dei luoghi comuni. L’Ospedale si salverà! 2
in questo saggio miscelando ironicamente i Una giovane donna, consapevole dei suoi
temi della conoscenza, della didattica, delle mezzi e disposta a lottare, per sé ma anche ALCAMO
politiche sociali, universitarie e della comu- per il riscatto di una generazione. Un seme La cultura della legalità
nicazione, soprattutto proponendo soluzioni, che lascia pensare che questi trentenni non contro le mafie 3
prendendo le distanze da chi sa dipingerci siano destinati in blocco a non lasciare trac-
soltanto come eterni bamboccioni, è la vo- cia”. Cosmi fa surf tra le onde, “Strategy CULTURA & SOCIETà
ce che mancava. Giovani sospesi? l’autrice planner”: da giocoliere delle parole passa Stopp, alias Peppino Calca 4
sceglie di raccontare una “Generazione inat- ben presto ad immergerci nelle soluzioni.
L’uomo cane 4
tesa”. Giusta lettura all’ambiguità è nell’in- “Bisogna immaginare una cultura che indu-
Pagina 2 IDE@ZIONE
Provincia
ENOGASTRONOMIA
L’Angolo
del Buongustaio
Via Marconi, 2
Tel. 0924 32 050
Castellammare del Golfo (TP)
Alcamo
Cultura I Sapori
&Società
dei F.lli Di Benedetto
Macelleria - Salumeria - Enoteca
Prodotti Tipici Siciliani - Pasta Fresca - Allevamento Proprio
L’uomo cane
le Peppino Caleca. Personaggio CASTEDDAMMARRI sta bella persona non è stato
eclettico della storia di Castel- Quannu viniti ccà, a Casteddammari,
intitolato nulla, nemmeno una
lammare del Golfo, dagli anni si senti un munnu tuttu rosi e ciuri, strada. Dopo il suo decesso in
cinquanta fino al 31/01/1997, realtà alcuni sindaci avevano
L
finisci la mè vita di pinari
data della sua morte, ha dato un picchì ci sunnu canti di valuri. preso l’impegno con i familiari e foglie sono cadute quali frammenti di cielo, in una vertiginosa
grosso contributo al manteni- Perciò v’affermu senza ripricari:
per dare menzione e visibilità marea di ansie e gemiti, le corde di un violino trasmettono una mu-
Castennammari è ricca di sbrinnuri, sica quale canto d’angelo e dinnanzi al ricordo, a mò di fantasmi, le me-
mento delle tradizioni popolari quannu ’sti vati li sentu cantari a questo personaggio che era
del nostro paese, prodigandosi di li ramuzzi spùntanu li ciuri. considerato da molti il più one- morie del tempo. Si era giovani allora, non si comprendeva il mistero
a divulgare e a mantenere viva ’SSeme a li canti già sbatti lu mari sto tra gli onesti e che mai ha del mondo; gli alberi del lungomare di Mazara del Vallo raccontavano
la poesia siciliana. Per quin- cu ‘dda friscura di la primavera
fatto rumore: entrava ed usciva le storie senza tempo e lui, Tommaso Lipari, accovacciato ai piedi della
chi fa l’anima e cori rispirari. statua di San Vito, ne raccoglieva il respiro. La luna, le stelle, il mare
dici anni ha organizzato radu- Di lu mè cori siti amuri e sfera, nella vita di chi lo conosceva in
ni poetici a Scopello ai quali tanti vasuna vi vurrissi dari punta di piedi e con pochi ver- raccontavano la storia eterna di una sofferenza velata di mistero, ai con-
partecipavano a declamare le chi sunnu ciuri di la mè ciurera! si era capace di stravolgere chi fini del reale. Monsignor Vivona ne scrisse la vita, il buon padre ma-
proprie poesie poeti dialettali lo sentiva declamare. Eppure a estro di Mazara, venerando di età e di santità. I giovani di allora sono
provenienti da tutta la Sicilia. Misterbianco, il sindaco Salva- diventati uomini, ma non sono riusciti a cancellare il ricordo dell’uomo
Inoltre, nel 1952 ha creato il in maniera eccellente. Baciato tore Saglimbene gli ha ricono- cane che col suo silenzio ci trasmise un messaggio, un mantra carico di
Festival della Canzone Sici- dalla Musa aveva scritto diver- sciuto la cittadinanza onoraria estasi abissali, profondo come il mare di Mazara. Per trent’anni ti ab-
liana, manifestazione che si se poesie che inizialmente non ed i presidenti delle province di biamo visto lungo la nostra strada, abbiamo incrociato il nostro sguardo
è svolta all’Arena delle Rose voleva rendere pubbliche, quasi Trapani e di Catania, rispettiva- gravido di tristezza, con il tuo che sapeva di infinito; ti abbiamo incon-
per quindici edizioni. Peppino provasse gelosia di quelle goc- mente Gioacchino Aldo Rugge- trato nei crocicchi, sperduto nella notte come un’ombra di mistero con
Caleca nacque a Castellamma- ce di saggezza, gocce da tenere ri e Nello Musumeci, lo hanno un fascino di eterno. Ti abbiamo visto nei nostri sogni, nelle attese delle
re del Golfo il 19/02/1902 e, per sé o per pochi. Il suo grande insignito di onorificenze. L’Ac- nostre speranze, nei ri-
nonostante avesse frequenta- amico Titta Abbadessa ha do- cademia Ragusana Iblea lo ha cordi della nostra soffe-
to soltanto le prime due classi vuto insistere parecchi anni per voluto come socio onorario ed renza. Per trent’anni tu,
della scuola elementare, rivelò convincerlo a pubblicare i suoi è stato ripetutamente premiato uomo cane, cane di Dio
come ti chiamava mon-
signor Di Leo, col tuo
silenzio ci hai insegna-
to la più profonda verità
che è legata all’infinito.
Quante volte al primo
albeggiar del giorno ti abbiamo incontrato e quante volte sul cavo nu-
do della nostra mano ci ha sfiorato il nulla del tempo e l’infinito dello
spazio, perché tu uomo cane, eri per noi l’ombra di un mistero atroce
che faceva vibrare le fibre più segrete del nostro cuore. Dopo tanti anni,
uno dei tuoi figli a te ritorna, come il prodigo alla casa del padre, con
il senso delle mani vuote e sulla tua tomba porta il fiore del suo pianto.
Perché così, ancora dopo tanti anni? Sul lungomare di Mazara il vento
rapisce i sospiri degli uomini; fantasmi neri cadono giù dalla notte e
spariscono nell’immensità; la luna fa capolino fra le nuvole, mentre da
lontano un uomo ricorda! Le stelle tremano, i fringuelli bisbigliano il
requie dell’eternità ed io con la bisaccia piena di ricordi m’incammino,
lungo il viale, verso la tua tomba.
Gianni Grimaudo
IDE@ZIONE
Direzione, Redazione ed Amministrazione
Corso Garibaldi, 367 - 91014 Castellammare del Golfo
Editore: Centro Studi Ideazione
Presidente: Rosario Di Maria
Direttore responsabile: Piero Rotolo
Convenzionato Azienda AUSL - INAIL - Centro computerizzato per l’analisi del piede Redazione: Alberto Provenzano, Salvatore Drago, Nino D’Angelo
Collaboratori: Franco Navarra, Liberio Lombardo, Castrenze Arduino,
Baldo Savonari, Nicola Voluti, Maria Grillo, Paola Lombardo, Enzo
Coppola, Sabrina Voluti, Mimma Asaro, Luigi Fundarò, Francesca Zizzi,
Via Pietro Scaglione, 12 - ALCAMO Massimiliano Savona, Patrizia Paganelli, Serafino Rescina
Calzature di serie e su misura plantari - tutori (traversa viale Europa, ang. Cassa Don Rizzo) Stampa: Arti Grafiche Campo - Alcamo
calze elestiche - carrozzelle e letti ortopedici Tel. 0924 514005 redazione@centrostudiideazione.it
colostomia - apparecchiature elettromedicali www.ortopediaciriminna.it Chiuso il 17/02/2010