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Introduzione................................................................................................................... 3
Contestualizzare lOdissea............................................................................. 5
Contesto storico.............................................................................................................. 5
Contesto culturale.......................................................................................................... 6
Contesto cinematografico........................................................................................... 7
Genesi di un capolavoro................................................................................ 10
Un film di fantascienza veramente buono...................................................... 10
Inventare il futuro e inizio delle riprese............................................................... 14
Ritardi e segmento preistorico.............................................................................. 17
Colonna sonora originale e montaggio ossessivo......................................... 19
Il cinema post-2001...................................................................................................... 23
Conclusioni.................................................................................................................. 63
Bibliografia................................................................................................................... 67
Introduzione
molto difficile analizzare e descrivere a parole 2001: Odissea nello spazio. La
sua natura esplicitamente non verbale - aperta, dunque, alle pi disparate
interpretazioni - ci obbliga a soffermarci pi volte su di una singola scena per
meglio comprenderne il funzionamento e, quindi, il significato.
Si proceduto, in primo luogo, a una contestualizzazione dellopera, indicando i
particolari e delicati periodi storici e culturali nei quali il lungometraggio stato
concepito; segue unanalisi pi specifica riguardante le pellicole di fantascienza
che hanno preceduto 2001 e i film che potrebbero aver influenzato Kubrick nella
creazione del suo capolavoro. Successivamente, viene gettato uno sguardo
sulla fase di lavorazione, partendo dalla pre-produzione e arrivando fino al
montaggio definitivo. Laccento qui posto sulle ossessioni e sullideale di
perfezione tipici del regista del Bronx e, nondimeno, sulla realizzazione di alcuni
degli effetti speciali artigianali pi stupefacenti che compaiono allinterno del
lungometraggio. Un paragrafo dedicato, inoltre, alle influenze che il film ha
avuto sulle opere successive, siano esse di fantascienza pura o di genere
meno definibile. 2001 fa della struttura scoperta e anti-narrativa il proprio
marchio di fabbrica; nel successivo capitolo, quindi, lattenzione si sposta sulla
forma e sulla sintassi cinematografica innovative che compongono il capolavoro
di Kubrick, passando anche per una descrizione - scandita dalla divisione in
segmenti - della trama del film. Lutilizzo rivoluzionario della musica, la
freddezza generale dei toni e la modalit particolare con cui vengono trattati i
Contestualizzare lOdissea
2001: Odissea nello spazio sinserisce in un triplice contesto: storico, culturale e
cinematografico.1
Contesto storico
A partire dagli anni 60, passando anche attraverso alcune crisi di differente
entit, le tensioni fra Stati Uniti e Unione Sovietica cominciano finalmente a
calare. Lelevato numero di missioni spaziali e la competizione concernente lo
sbarco sulla Luna - obiettivo comune per entrambe le nazioni - gettano
inaspettatamente le basi per un allentamento della guerra fredda, sottolineando
la congiunta volont di pace delle due super potenze. I russi, primi nella storia,
lanciano in orbita il satellite Sputnik 1, nellottobre 1957; gli americani
rispondono orgogliosamente nel gennaio 1958 con Explorer 1. Lastronauta
russo Jurij Gagarin il primo uomo a effettuare un volo nello spazio, il 12 aprile
1961. Il progetto americano Apollo, inaugurato nel 1960, culmina con il primo
allunaggio con equipaggio umano: Neil Armstrong poggia i piedi sul nostro
satellite il 20 luglio 1969, un anno dopo luscita nelle sale di 2001. Il futuro
appare quindi molto promettente per Kubrick, il quale non pu fare a meno di
credere che, nellanno 2001, esisteranno stazioni spaziali e voli regolari tra la
Terra e la Luna e che questultima avr addirittura basi abitate da centinaia di
persone. Il corso degli eventi, dal punto di vista della conquista dello spazio,
M.CHION, Un'Odissea del cinema. Il <<2001>> di Kubrick, Lindau, Torino 2008, pp. 11-23.
5
non si rivelato cos ottimistico come appare nelle previsioni del regista del
Bronx: le crisi petrolifere, i drammatici incidenti che portano alla morte di alcuni
astronauti e, soprattutto, la perdita dinteresse delle masse verso simili missioni,
fanno s che il denaro pubblico sia destinato a scopi differenti, convogliato in
progetti pi immediati e meno simbolici. Tuttavia, le prospettive lanciate da
2001 sono legate soltanto superficialmente allepoca in cui viene ideato, in
quanto tali visioni del futuro vanno ben oltre un mero interesse
scientifico/tecnologico.
Contesto culturale
La cosiddetta consciousness-expanding experience, lesperienza di stati di
coscienza allargati, al centro della cultura popolare degli anni 60. Il viaggio
pu essere scatenato attraverso lassunzione di droghe o generato dallascolto
di musica rock; i concerti sono infatti luoghi di intense ed emozionanti
esperienze audiovisive. Lultima parte del film, Giove e oltre linfinito (in originale
Jupiter and beyond the Infinite), si nutre di questa dimensione psichedelica,
accompagnando locchio dello spettatore attraverso mondi sconosciuti al di fuori
dello spazio e del tempo, in un tour cosmico plasmato da elementi astratti e da
favolosi giochi di luce. La sequenza, divenuta immediatamente famosa come
trip, associa simbolicamente il viaggio di Bowman a unesperienza sensoriale
individuale provata dai giovani degli anni '60. Non quindi un caso il fatto che,
V. LOBRUTTO, Stanley Kubrick. L'uomo dietro la leggenda, Il Castoro, Milano 2009, p. 324.
Ivi p. 282.
M.CHION, Un'Odissea del cinema. Il <<2001>> di Kubrick, Lindau, Torino 2008, p.16.
7
G. LIPPI, 2001 Odissea nello spazio. Dizionario ragionato, Le Mani, Genova 2008, pp. 63-64.
Ivi, pp.17-18.
M.CHION, Un'Odissea del cinema. Il <<2001>> di Kubrick, Lindau, Torino 2008, pp.19-20.
8
10
Ivi, pp.20-22.
11
J. AGEL, The Making of Kubricks 2001, Signet/New American Library, New York 1970, p.173.
12
V. LOBRUTTO, Stanley Kubrick. L'uomo dietro la leggenda, Il Castoro, Milano 2009, p. 326.
13
M.CHION, Un'Odissea del cinema. Il <<2001>> di Kubrick, Lindau, Torino 2008, p. 21.
9
Genesi di un capolavoro
Un film di fantascienza veramente buono
Nel 1957, Alexander Walker intervista Kubrick in occasione delluscita del suo
ultimo film, Orizzonti di Gloria. Al termine dellincontro, mentre il critico sta per
andarsene, il regista riceve una consegna contenente una discreta quantit di
pellicole. Walker si rende conto, con una rapida occhiata, che si tratta di una
serie di titoli giapponesi di fantascienza. Si rivolge a Kubrick domandando: Sta
per fare un film sullo spazio?. Il regista ribatte minaccioso: La prego! Attento a
quello che scrive!14.
Dopo aver terminato il montaggio de Il Dottor Stranamore, nel 1963, Kubrick si
avvia alla lettura di centinaia di volumi di scienza e fantascienza, con la
speranza di trovare nuove idee per il suo prossimo progetto. E il collaboratore
di Kubrick, Roger Caras, a parlare per la prima volta dello scienziato e scrittore
di fantascienza inglese, ma stabilitosi da anni in Ceylon, Arthur C. Clarke.
Contattato telegraficamente nel febbraio '64, Clarke si dichiara
spaventosamente interessato al progetto del regista americano di fare un film
sugli extraterrestri15.
14
V. LOBRUTTO, Stanley Kubrick. L'uomo dietro la leggenda, Il Castoro, Milano 2009, p. 268.
15 Ibidem.
10
Gli interessi specifici di Kubrick, espressi nella prima lettera personale inviata
allo scrittore e in unintervista successiva rilasciata al New York Times 16,
includono il desiderio di realizzare un film di fantascienza veramente buono, la
convinzione che possa esistere vita extraterrestre intelligente e limpatto che
questa scoperta avrebbe sulla Terra e sui suoi abitanti.
Clarke sceglie di proporre al regista La Sentinella17, un suo breve racconto
scritto nel 1948, carico di sostanza speculativa e di immagini suggestive,
ritenuto molto adatto al mezzo cinematografico. Il primo incontro tra Kubrick e
Clarke avviene a New York, il 23 aprile 1964; in maggio, lo scrittore inglese
firma ufficialmente il contratto per la preparazione della sceneggiatura insieme
al regista americano18. I due autori baseranno il soggetto del film su un romanzo
parallelo19 la cui stesura sar affidata allo stesso Clarke, il quale consegner la
prima versione del libro a Natale 64. I ritmi estenuanti imposti da Kubrick, le
continue revisioni e le idee sempre nuove che balenano nel cervello del genio
del Bronx, unite alla sua ossessione maniacale per la perfezione pi assoluta,
mettono a dura prova la salute dello scrittore inglese, allo stesso tempo eccitato
e sfiancato dalla mole di lavoro20.
16
18
M.CHION, Un'Odissea del cinema. Il <<2001>> di Kubrick, Lindau, Torino 2008, pp. 39-49.
19
A.C. CLARKE, 2001: Odissea nello spazio, Longanesi & C., Milano 1987
20
Nel frattempo, il regista sottopone il progetto del suo nuovo film alla MetroGoldwyn-Mayer. Mostrando ai dirigenti la prima versione del romanzo di Clarke,
Kubrick centra lobiettivo, convincendo il presidente Robert OBrien ad accettare
il progetto21. Per cercare di contenere il budget che si preannuncia smisurato, si
decide di realizzare il lungometraggio negli studi londinesi di Borehamwood, in
Inghilterra, paese che aveva gi regalato a Kubrick grandi soddisfazioni,
avendo qui lavorato a Lolita (1962) e a Il Dottor Stranamore (1963)22.
Nel gennaio del 65, Kubrick conosce - tramite Clarke - Frederick Ordway III e
Harry Lange: essi diverranno il consulente scientifico principale e il designer
incaricato di progettare le astronavi e le tute spaziali; i due tecnici professionisti
si riveleranno due figure fondamentali per concretizzare le visioni razionali del
futuro immaginate da Kubrick, consigliandolo e aiutandolo a realizzare i modelli
pi realistici della storia del cinema. A febbraio del 65, la MGM annuncia
ufficialmente la produzione di Journey Beyond the Stars, titolo provvisorio di
2001, includendo informazioni riguardanti il cast internazionale e gli esterni
girati in Africa, Germania, Stati Uniti, Svizzera e Inghilterra. Secondo i dirigenti,
le riprese saranno effettuate in Cinerama e a colori, promettendo unesperienza
unica nel proprio genere23.
21
D. SHAY - J.DUNCAN, 2001: Una Capsula del Tempo, CineFex Italia, N.1, Novembre 2001,
p. 85.
22
Ibidem.
12
Kubrick scrittura a New York i principali membri del cast tecnico e artistico, tra i
quali vi Keir Dullea - che interpreter David Bowman -, figura simbolo della
razza umana nellultimo segmento del lungometraggio, Giove e oltre linfinito.
Vengono inoltre ingaggiati lesperto William Sylvester nel ruolo del Dottor
Heywood Floyd e il giovane e promettente Gary Lockwood in quello
dellastronauta Frank Poole; il primo diventer un personaggio decisivo della
parte lunare di 2001 mentre, il secondo, si unir a Bowman nella missione a
bordo dellastronave Discovery. Douglas Rain, interprete shakespeariano,
prester la voce al computer HAL 9000. In aprile, il titolo diventa ufficialmente
2001: A Space Odyssey. Il regista, poco dopo, parte per lInghilterra, insieme
alla moglie e alle tre figlie. La fase di pre-produzione comincia con
larruolamento di personale inglese e statunitense; sono europei il direttore della
fotografia Geoffrey Unsworth e il suo collaboratore John Alcott. Sono inglesi
anche i production designer Anthony Masters ed Ernest Archer e gli addetti agli
effetti speciali Wally Veevers e Tom Howard, ai quali si uniscono gli americani
Douglas Trumbull e Con Pederson. Lo staff cresce rapidamente: vengono
assunte 106 persone, tra le quali vi sono 35 scenografi e 25 tecnici degli effetti
speciali24.
La sceneggiatura subisce numerosissime revisioni e manipolazioni 25, arrivando
ad assumere una prima forma completa soltanto alla fine del 1965, pochissimi
giorni prima delle riprese. Loggetto piramidale trasparente simbolo del racconto
24
25
Tali varianti possono essere consultate all'interno del volume: A.C. CLARKE, The Lost
Worlds of 2001, New American Library, New York 1972
13
27
15
29
D. SHAY - J.DUNCAN, 2001: Una Capsula del Tempo, CineFex Italia, N.1, Novembre 2001,
pp. 94-96.
30
G. LIPPI, 2001 Odissea nello spazio. Dizionario ragionato, Le Mani, Genova 2008, p. 122.
32
V. LOBRUTTO, Stanley Kubrick. L'uomo dietro la leggenda, Il Castoro, Milano 2009, p. 309.
16
D. SHAY - J.DUNCAN, 2001: Una Capsula del Tempo, CineFex Italia, N.1, Novembre 2001,
pp. 118-126.
34
35
La lavorazione relativa a queste scene raccontata dallo stesso D. RICHTER nel suo libro
Moonwatcher's Memoir: A Diary of 2001: A Space Odyssey, Carroll & Graf, New York 2002
36
G. LIPPI, 2001 Odissea nello spazio. Dizionario ragionato, Le Mani, Genova 2008,
pp.122-123.
37
38
D. SHAY - J.DUNCAN, 2001: Una Capsula del Tempo, CineFex Italia, N.1, Novembre 2001,
pp. 97-105.
39
G. LIPPI, 2001 Odissea nello spazio. Dizionario ragionato, Le Mani, Genova 2008, p. 86.
40
Ivi, p. 123.
41
V. LOBRUTTO, Stanley Kubrick. L'uomo dietro la leggenda, Il Castoro, Milano 2009, p. 318.
19
North risiedono nel fatto di non poter visualizzare tutto il materiale girato a
causa della pesante e continua lavorazione degli effetti speciali, unita alla
volont di Kubrick di mantenere brani di musica classica - ascoltati
precedentemente con lo scopo di farsi unidea di quella che sarebbe stata
latmosfera - da interpolare al lavoro del musicista americano. Il compositore
non cede: decide di fornire una colonna sonora completa e promette a Kubrick
di accompagnare la sequenza dei mezzi spaziali con un valzer. A gennaio 68,
North registra negli studi di Londra, in due settimane soltanto, tutto il materiale
composto per il film, dopodich ritorna a Los Angeles e attende notizie da
Kubrick42. Come sappiamo, tale colonna sonora non viene utilizzata dal regista,
che preferisce brani classici di Ligeti, Khacaturyan e dei due Strauss,
rivoluzionando di fatto limpiego della musica allinterno di un lungometraggio.
Dopo 2001 si parler infatti di musica anempatica, indifferente e forzatamente
slegata dalle immagini che appaiono sullo schermo43. North non viene mai
avvertito dal regista sul destino riservato alle proprie composizioni e apprende
la brutta notizia solamente quando vede una proiezione anticipata del film, poco
prima della distribuzione ufficiale nelle sale 44.
Il montaggio, eseguito ufficialmente da Ray Lovejoy sotto la severa guida di
Stanley Kubrick, portato avanti come il resto del film, con modifiche e tagli
dellultimo minuto. La voce fuori campo viene eliminata totalmente, cos come
42
M.CHION, Un'Odissea del cinema. Il <<2001>> di Kubrick, Lindau, Torino 2008, p. 136.
44
V. LOBRUTTO, Stanley Kubrick. L'uomo dietro la leggenda, Il Castoro, Milano 2009, p. 320.
20
45
46
Tali interviste sono raccolte nel volume curato da A. FREWIN, Stanley Kubrick. Interviste
extraterrestri, Isbn Edizioni, Milano 2006
47
A. FREWIN, Stanley Kubrick. Interviste extraterrestri, Isbn Edizioni, Milano 2006, pp. XI-XIII.
48
decide di tagliare diciassette minuti dai totali 156. La prima di New York
programmata per il 5 aprile mentre, a Los Angeles, 2001 viene proiettato il 6
aprile. In Europa arriva soltanto qualche mese dopo 49. Il romanzo di Clarke,
finalmente, viene pubblicato; gli autori dichiarano esplicitamente che il film non
una riduzione del libro e il libro non tratto dal film: Kubrick proclama a gran
voce che la sua opera innanzitutto unesperienza visiva. Il romanzo, infatti,
servito durante la lavorazione per generare la sceneggiatura e si serve della
sua intrinseca natura narrativa per sciogliere dubbi e colmare dettagli laddove il
film utilizza elementi simbolici e astratti per generare emozioni nello spettatore,
lasciando volutamente aperte diverse ambiguit di significato 50. Alla luce di
queste dichiarazioni, mi trovo daccordo con la tesi di Chion 51 secondo la quale
libro e film non sarebbero reciprocamente complementari; leggere il bellissimo
romanzo di Clarke pu dare limpressione che molti elementi del film,
soprattutto quelli che riguardano il finale, siano qui decifrati. I dettagli forniti
dallo scrittore inglese possono essere s usati per chiarire alcune delle
situazioni che sussistono nella trama, ma solo in riferimento al romanzo e non
al film, il quale basa volutamente la propria struttura e i propri contenuti su tali
mancanze, che ne evidenziano la natura misteriosa che Kubrick desidera
conferire alla propria creazione. In ultima analisi, libro e film sono due opere
molto diverse e non bisogna quindi credere di potersi servire delluna per meglio
49
G. LIPPI, 2001 Odissea nello spazio. Dizionario ragionato, Le Mani, Genova 2008, p. 124.
50
V. LOBRUTTO, Stanley Kubrick. L'uomo dietro la leggenda, Il Castoro, Milano 2009, p. 322.
51
M.CHION, Un'Odissea del cinema. Il <<2001>> di Kubrick, Lindau, Torino 2008, pp. 47-49.
22
52
G. LIPPI, 2001 Odissea nello spazio. Dizionario ragionato, Le Mani, Genova 2008, p. 100.
53
54
G. LIPPI, 2001 Odissea nello spazio. Dizionario ragionato, Le Mani, Genova 2008, p. 101.
23
circondata da industrie che inquinano e luci che accecano. Molti hanno scorto,
nella figura dell'androide interpretato da Rutger Hauer, un Bowman tornato dal
suo viaggio oltre l'infinito: nell'ultimo istante di vita, il desiderio di condividere le
proprie esperienze riporta il personaggio a un livello umano. Ricordiamo
inoltre il sequel ufficiale di 2001, intitolato 2010 - L'anno del contatto (2010, P.
Hyams, 1984), tratto dal romanzo omonimo di Clarke uscito nel 1982; lo
scrittore inglese completer la serie iniziata con 2001 pubblicando altri due
volumi: 2061: Odissea tre (1987) e 3061: Odissea finale (1997)55.
55
M.CHION, Stanley Kubrick. L'umano, n pi n meno, Lindau, Torino 2006, pp. 228-235.
25
26
ritroviamo comunque con tre parti ben definite, a causa degli unici due salti del
film: il primo di tre o quattro milioni di anni e il secondo di diciotto mesi.
Il modello di suddivisione pi utilizzato quello incentrato sui diversi blocchi
narrativi. Secondo tale criterio, il lungometraggio conterrebbe quattro segmenti:
lepisodio preistorico; la missione diplomatica del dottor Floyd; il viaggio della
Discovery verso Giove; il trip solitario dellastronauta David Bowman oltre
linfinito.
Dopo i titoli di testa e lallineamento degli astri, sequenza in cui viene presentato
per la prima volta il brano Cos parl Zarathustra di Richard Strauss, ha inizio il
lungometraggio vero e proprio56.
LAlba delluomo57
E mattina. Vengono mostrate diverse inquadrature statiche di una natura
deserta. Una trib di scimmie intenta a nutrirsi esclusivamente di piante, in
compagnia di numerosi tapiri. Tali primati vivono costantemente nel timore di
divenire vittima di qualche predatore. Il cap della trib, Guarda-la-luna (Moonwatcher nella versione originale), insieme ai compagni, lotta contro un altro clan
per il possesso di un piccolo specchio dacqua, evidentemente insufficiente per
la sopravvivenza di entrambi i branchi. Il confronto si afferma attraverso le urla
animalesche di tutti i presenti. Durante la notte, i primati sono sistemati nelle
56
M.CHION, Un'Odissea del cinema. Il <<2001>> di Kubrick, Lindau, Torino 2008, pp. 89-93.
57
Per quanto riguarda la descrizione delle singole scene del film mi sono servito, oltre che
dell'edizione Blu-ray Disc di 2001, di due volumi gi citati precedentemente: M.CHION,
Un'Odissea del cinema. Il <<2001>> di Kubrick, Lindau, Torino 2008, pp. 96-108 e G. LIPPI,
2001 Odissea nello spazio. Dizionario ragionato, Le Mani, Genova 2008, pp. 21-23.
27
caverne, stretti luno accanto allaltro, spaventati pi che mai dai versi e dai
ringhi dei predatori provenienti dallesterno. Si notano gli occhi luminosi di un
leopardo allerta, adagiato accanto alla carcassa di una zebra.
Il mattino seguente, Guarda-la-luna il primo a svegliarsi; davanti alle caverne,
egli scorge un parallelepipedo eretto di colore nero che ha laspetto del metallo
levigato. Dapprima, gli uomini-scimmia sono stupiti e intimoriti ma, poco dopo,
si avvicinano in gruppo alloggetto. Il capo sembra quasi osservarlo con
venerazione e, dopo qualche secondo, il primo a toccarlo. Il volume del
Requiem di Ligeti aumenta poco alla volta, fino ad arrivare a coprire le grida
delle scimmie; quindi, immagini e suoni vengono interrotti brutalmente per
giungere alla sequenza successiva.
Guarda-la-luna sta frugando tra le ossa di un tapiro, quando unidea balena
nella sua mente: ne raccoglie uno e se ne serve come clava per distruggere le
altre ossa e uccidere una bestia. Tale intuizione, suggerita anche dal
montaggio, senza dubbio collegata allapparizione del monolito. Avvertiamo di
nuovo il movimento ascendente di Cos parl Zarathustra durante la scoperta
dello strumento da parte del primate. Nella scena seguente, le immagini
mostrano delle scimmie che mangiano carne cruda: ci sembra quindi
suggerire che l'utensile stato usato in modo violento.
Ci ritroviamo ancora nel punto dacqua, luogo nel quale alle grida precedenti si
somma ora la violenza fisica delle scimmie, di nuovo in lotta per sopravvivere. Il
clan di Guarda-la-luna, grazie allosso-arma, ottiene un enorme vantaggio
sullaltra trib, riuscendo a impossessarsi completamente dello specchio
28
personaggi prepara una macchina per scattare una foto di gruppo ma, nel
momento in cui il sole si alza nel cielo, un sibilo insopportabile risuona nei
caschi di tutti gli astronauti. Tale suono si riveler collegato a un radio-segnale
emesso dal manufatto, attivato dallenergia solare. Non avvertiamo nessun
dialogo; il Requiem di Ligeti qui interrotto dal sibilo acutissimo. Linquadratura
del monolito e il fastidioso suono si interrompono bruscamente - comera
successo nella prima apparizione delloggetto -, lasciando il posto al titolo del
terzo segmento.
Missione Giove, diciotto mesi pi tardi
Spazio. Osserviamo unastronave dalla forma allungata e di dimensioni
decisamente pi grandi di quella vista precedentemente, la quale ospita
allinterno unastronauta che fa jogging e tira colpi di boxe. Luomo che, pi
tardi, sar identificato come Frank Poole, si sta allenando allinterno di una
centrifuga rotante che simula una gravit affine a quella terrestre. Frank il vice
di Dave Bowman, un altro astronauta che invece a capo della missione.
Allinterno della centrifuga, la quale funge da habitat completo per tutto il
personale, notiamo tre sarcofagi con i restanti membri dellequipaggio,
completamente ibernati al fine di risparmiare risorse preziose per il lungo
viaggio. Udiamo qui il brano Gayaneh di Khacaturyan. Entrambi i membri
coscienti dellequipaggio si mettono a tavola, luno di fianco allaltro, per
consumare il loro pasto.
I due astronauti guardano in silenzio un programma televisivo in differita,
proiettato da due piccoli schermi indipendenti simili a moderni tablet. Si tratta di
32
unintervista effettuata dalla BBC proprio ai due compagni di viaggio che stanno
visionando il filmato. Veniamo a sapere che la loro astronave, la Discovery,
partita tre settimane prima in direzione del pianeta Giove. Vengono nominati
tutti e cinque i membri umani dellequipaggio e viene presentato HAL 9000, una
macchina pensante e tecnologicamente avanzatissima che ha il compito di
gestire quasi tutte le funzioni della Discovery; lacronimo H.A.L. sta per
Heuristically Programmed Algorithmic Computer, cio un computer algoritmico
(logico) programmato anche per funzioni euristiche (intuitive). Scopriamo che
HAL possiede una voce distinta e soave e numerosi occhi installati in diverse
sezioni dellastronave dai quali pu vedere e quindi dialogare con gli esseri
umani. Il giornalista chiede se il computer in grado di provare emozioni.
In una sequenza successiva, vediamo Frank nellintento di visualizzare un
messaggio video inviatogli dai suoi genitori, i quali gli augurano buon
compleanno; lo stesso Frank gioca a scacchi contro HAL e perde. HAL
domanda gentilmente a Dave di mostrargli i disegni che lastronauta ha
realizzato dei propri compagni ibernati, dopodich interroga lo stesso Dave su
alcune voci riguardanti la missione.
La monotonia della vita a bordo della Discovery soppressa nel momento
stesso in cui HAL annuncia che un elemento dellantenna di trasmissione
dellastronave sta per andare in avaria. Rimangono settantadue ore di tempo
prima che essa smetta di funzionare definitivamente. Dopo aver richiesto
lautorizzazione alla base terrestre ed essere entrato in una delle tre capsule
dalla forma arrotondata utilizzate per i lavori allesterno della Discovery, Dave
33
esce dalla nave per prelevare lelemento. Frank controlla con attenzione ogni
movimento del compagno, rimanendo al sicuro allinterno della Discovery. Per
tutta la durata delle inquadrature nelle quali Dave protagonista, udiamo i
rumori interni oggettivi di respirazione controllata e del fischio dellossigeno.
Dopo aver rimosso e analizzato lelemento, non viene riscontrato nessun difetto
da parte dei due astronauti. Il rapporto base sulla Terra comunica lo stesso
risultato. I computer della serie 9000 non hanno mai commesso alcun errore,
come ricorda lo stesso HAL a Bowman e Poole. A cosa dovuta, quindi, questa
previsione di HAL? A una sorta di virus informatico ante litteram? A una precisa
volont dellintelligenza artificiale? Lo stesso computer suggerisce di attendere
che si presenti lavaria, per meglio verificarne la causa. Dave chiede a Frank di
accompagnarlo allinterno di una capsula per verificare un problema tecnico.
La richiesta di Dave si rivela essere soltanto una scusa: i due compagni si
isolano dalludito ubiquitario di HAL e si sigillano allinterno del pod, disattivando
ogni collegamento audio con il computer. Decidono di escludere HAL qualora si
presentasse unaltra situazione simile. Si riflette sulle possibili reazioni di HAL e
sulle emozioni che potrebbe provare. Il calcolatore riesce, tuttavia, a carpire le
intenzioni dei due astronauti leggendo loro le labbra, in una visuale soggettiva
che non lascia troppo spazio alle interpretazioni.
(Intervallo)
Viene presentata nuovamente Atmosphres di Ligeti. Tale intervallo presente
nelle proiezioni originali ma quasi totalmente assente in quelle moderne e nelle
34
versioni home video del film. Tuttavia, esso fa la propria ricomparsa, in alta
definizione, nella versione in Blu-ray Disc del 2007.
Terminata la pausa, vediamo che stavolta Frank a trovarsi allinterno di una
capsula per le operazioni extra veicolari. Lo scopo quello di rimettere a posto
lelemento giudicato difettoso da HAL e aspettare che esso si guasti, per meglio
comprenderne le cause. Dave segue attentamente le operazioni da uno
schermo posto allinterno della Discovery. Una volta che Frank fuoriesce dal
pod, la capsula, chiaramente telecomandata da HAL (tre velocissimi e
inquietanti jump cuts ci suggeriscono che sia cos), si precipita verso
lastronauta e trancia i cavi dellossigeno con le proprie braccia metalliche.
Frank si dimena per qualche secondo, dopodich lassenza di gravit lo porta
alla deriva, allontanandolo sempre pi dalla nave. Dopo la morte di Frank
Poole, per la prima volta dallinizio del film, aleggia un silenzio assoluto.
Dave, non capendo cosa sia successo, si precipita fuori dalla Discovery senza
nemmeno indossare il casco. Dopo lingresso in unaltra capsula, segue per
qualche minuto il corpo di Frank e lo recupera per mezzo delle braccia del
veicolo.
Nel frattempo, HAL sospende le funzioni vitali dei tre membri ibernati
dellequipaggio, condannandoli a morte.
Dave, sempre allinterno della capsula, tornato di fronte al portellone della
Discovery; egli chiede ripetutamente ad HAL di aprire il passaggio per farlo
rientrare nella nave. HAL si rifiuta di sottostare agli ordini dellastronauta,
anteponendo linteresse della missione alla vita di Dave. Il computer confessa
35
inoltre di essere al corrente della volont di disattivarlo dei due astronauti. HAL
termina la conversazione e Dave lo invoca diverse volte senza ottenere
nessuna risposta.
Dave, dopo aver abbandonato il cadavere di Frank al proprio destino, procede a
una serie di operazioni tecniche che gli consentono di rientrare manualmente
allinterno dellastronave. Bowman si getta senza casco fuori dalla capsula e
viene proiettato allinterno di una camera di compensazione, esposto per
qualche secondo al vuoto spaziale. Dave rientrato nellastronave, ed ora
diretto verso la sezione contenente i circuiti della memoria di HAL, con
lintenzione di disattivarli. Il computer supplica lastronauta di non attuare il
piano di disattivazione, ma tutto inutile. Allinterno del cervello di HAL, in
assenza totale di gravit, Bowman rimuove diversi banchi di memoria, finch il
calcolatore non inizia a cantare una canzone insegnatagli quando stato
costruito. Allo spegnimento totale del computer, un messaggio preregistrato con
protagonista Heywood Floyd - del quale era a conoscenza solo HAL - appare in
quella stessa stanza. La registrazione sarebbe dovuta partire soltanto in
prossimit di Giove (i segnali emessi dal manufatto alieno dissotterrato
andavano proprio in direzione del pianeta); la scoperta del monolito lunare
viene quindi rivelata allunico superstite dellequipaggio, il quale fissa lo
schermo ascoltando ogni parola proferita dal Dottor Floyd sulla prova
dellesistenza di vita extraterrestre.
36
accorge che nel letto alle sue spalle giace un uomo estremamente anziano che
respira affannosamente, al quale manca ormai poco da vivere. Vediamo il
moribondo alzare un braccio verso qualcosa che si trova davanti al letto: il
monolito, di nuovo, in piedi di fronte a un Bowman morente. Un feto luminoso
con occhi spalancati sembra comparire sul letto, al posto dellanziano
astronauta. La macchina da presa si avvicina e attraversa il materiale nero del
monolito, aprendo una finestra nello spazio: compaiono quindi nellinquadratura
la Luna e poi la Terra; dalla sinistra dello schermo, appare la luce di un feto
gigantesco rassomigliante a Bowman che guarda prima verso il nostro pianeta,
poi verso di noi. Cos parlo Zarathustra ci accompagna in questa sequenza
finale e una dissolvenza sul nero fa terminare lultimo capitolo. Nei titoli di coda
udiamo la musica orchestrale di Sul bel Danubio blu.
Sintassi: Cinema puro
Lidea di abbandonare la voce narrante - scelta che avviene in fase di
realizzazione, in forte contrasto con ci che leggiamo nella sceneggiatura
originale58 - riesce a esprimere efficacemente sin dal primo istante quale sia lo
scopo dellartista: attraverso la grammatica tipica del film muto, ma utilizzata in
modo rivoluzionario, Kubrick riesce a estraniarsi completamente dalla narrativa
tipica del film commerciale degli anni '60. Lopera del regista americano stata
definita come anti-narrativa, priva cio di rapporti di causa-effetto per quanto
58 La
riguarda la maggior parte della durata del lungometraggio 59. I nuovi episodi
compaiono brutalmente e inaspettatamente sullo schermo, interrompendo la
sezione precedente per mezzo di netti stacchi sincronizzati di immagine e di
suono, attraverso ostentati tagli di montaggio60.
Si pu affermare che il contrasto degli elementi a dominare la pellicola di
Kubrick; contrasto tra musica e immagine, tra contenuto dei dialoghi ed effettivo
svolgimento della trama, tra segmenti in cui listinto primordiale a governare e
altri in cui la fredda professionalit degli astronauti a determinare lintero corso
emotivo della sequenza. Come abbiamo visto precedentemente, tale percorso
non previsto nelle scelte originarie di Kubrick e giunge, infatti, attraverso
ritocchi e modifiche radicali (anche dellultimo minuto) compiuti durante la
lavorazione del film. Unaltra rinuncia del regista, quella concernente la colonna
sonora originale composta da North, riesce a immergerci ancor pi a fondo
nella volont di Kubrick, il quale preferisce servirsi di brani classici
estremamente eterogenei tra loro. Il missaggio sonoro accentua ulteriormente
questa discontinuit, lasciando intere sequenze prive di musica o dialogo,
sostenute esclusivamente dai pochi effetti sonori che si ripetono (respirazione,
sibilo dellossigeno nello spazio)61.
59
M.CHION, Un'Odissea del cinema. Il <<2001>> di Kubrick, Lindau, Torino 2008, pp. 113-114.
60
61
Ivi, p. 114.
39
62
J. AGEL, The Making of Kubricks 2001, Signet/New American Library, New York 1970, p.328.
63
G. LIPPI, 2001 Odissea nello spazio. Dizionario ragionato, Le Mani, Genova 2008, p. 60.
64
Ivi, pp.142-143.
65
M.CHION, Un'Odissea del cinema. Il <<2001>> di Kubrick, Lindau, Torino 2008, pp. 132-133.
40
66
G. LIPPI, 2001 Odissea nello spazio. Dizionario ragionato, Le Mani, Genova 2008, p. 144.
67
M.CHION, Un'Odissea del cinema. Il <<2001>> di Kubrick, Lindau, Torino 2008, p. 134.
41
68
M.CHION, Un'Odissea del cinema. Il <<2001>> di Kubrick, Lindau, Torino 2008, pp. 135-136.
69
G. LIPPI, 2001 Odissea nello spazio. Dizionario ragionato, Le Mani, Genova 2008, p. 144.
70
71
M.CHION, Un'Odissea del cinema. Il <<2001>> di Kubrick, Lindau, Torino 2008, pp. 135-136.
72
Ivi, p. 131.
42
visione dellignoto73. Gli altri brani di Ligeti a comparire nel film sono Lux
Aeterna, nel viaggio di Floyd verso il sito TMA-1 e un adattamento da Aventures
presente nel trip finale di Bowman (tale adattamento, effettuato senza il
permesso dellautore originale, costa a Kubrick una causa 74).
L<<Adagio>> estratto da Gayaneh di Khacaturyan un interludio malinconico
che genera una sensazione di solitudine affettiva; esso non si aggancia alle
immagini che scorrono sullo schermo (del volo della Discovery e della vita a
bordo della nave), rimanendone volutamente a distanza. Possiamo quindi
affermare che esistono due casi ben distinti di utilizzo della colonna sonora in
2001: Richard Strauss e Ligeti diventano indissociabili dalle scene in cui sono
presenti; allopposto, Johann Strauss e Khacaturyan scivolano di pi
sullimmagine e la nostra emozione dipende quindi dalla fragilit stessa di
questassociazione audiovisiva. Sul bel Danubio blu, Lux Aeterna e Gayaneh
sono utilizzati in momenti caratteristici: i brani sono associati a particolari
sequenze del viaggio e sono suddivisi ciascuno in due blocchi che incorniciano
una scena dialogata. Essi diventano in questo modo segni distintivi di situazioni
ben precise. Zarathustra e il Requiem percorrono il film in tutta la sua
estensione (il primo associato al trionfo e il secondo alla presenza del monolito).
La scelta di Kubrick coincide con la difficolt di capire con cosa effettivamente si
ha a che fare mentre ascoltiamo tali brani associati a determinate immagini;
73
Ivi, p. 134.
74
G. LIPPI, 2001 Odissea nello spazio. Dizionario ragionato, Le Mani, Genova 2008, p. 145.
43
essa si fonda sullambiguit e sul mistero del loro significato 75. Il regista abiura
la spiegazione univoca e, in 2001, tale precisione di significato perci
bandita. Ancora una volta, il contrasto tra le musiche - differenti per epoca,
stile, suono - a costituire paradossalmente il legame tra di esse nel
lungometraggio di Kubrick. In una felice citazione di Michel Chion ricordiamo,
infatti, che <<il legame sta nel fatto che le musiche si ignorano
completamente>>76.
Sono pi di quarantanni che la critica sottolinea allunanimit la rivoluzione
apportata da Kubrick nell'uso della colonna sonora cinematografica. La musica,
scelta tra brani eterogenei, diviene una parte attiva del dramma, aiutando la
coscienza dello spettatore a meglio comprendere il contenuto subliminale del
film77.
Tempi morti, freddezza recitativa, allontanamento del quotidiano
2001 un film molto progressivo, di assuefazione allo spazio. Per alcuni
spettatori abituati alla fantascienza ordinaria, il lungometraggio di Kubrick
potrebbe persino essere troppo lento. Tuttavia, tale lentezza necessaria per
permettergli di modificare la nostra percezione, facendoci sentire parte
dellambiente in cui i personaggi della Discovery vivono la loro quotidianit e nel
quale dovrebbero passare numerosi mesi della loro vita. Kubrick un feticista
dei tempi morti rappresentati dagli spostamenti, i quali non sono quasi mai
75
M.CHION, Un'Odissea del cinema. Il <<2001>> di Kubrick, Lindau, Torino 2008, pp. 138-140.
76
Ivi, p. 140.
77
G. LIPPI, 2001 Odissea nello spazio. Dizionario ragionato, Le Mani, Genova 2008, p. 145.
44
78
M.CHION, Un'Odissea del cinema. Il <<2001>> di Kubrick, Lindau, Torino 2008, pp. 154-155.
79
proverebbe nel mondo reale, ponendo laccento ancora una volta sulla volont
del regista di ricreare alla perfezione un ambiente realistico in un contesto
futuristico.
Lossessione del regista risiede nella continua ricerca di un intreccio tra
quotidiano e futurismo in scene quali, ad esempio, quella del volo straordinario
(per noi) verso la Luna, vissuto invece con estrema normalit da tutti i presenti
della Orion; oppure nella raccolta della penna fluttuante eseguita dalla hostess,
in un gesto assolutamente ordinario per lassistente di volo. Lallontanamento
del quotidiano aumenta proporzionalmente allaumentare della distanza dalla
Terra. La prima tappa di questo percorso simboleggiata dalla video-chiamata
tra Floyd e la figlioletta, una sequenza rappresentata dalla mancanza di
qualsivoglia ritardo temporale tra domanda e risposta; pi avanti, tale divario
aumenter sempre pi. Nellintervista della BBC effettuata allequipaggio della
Discovery, gli intervalli tra botta e risposta si allungano (anche se sono qui
tagliati in sede di montaggio), ma la conversazione ancora bilaterale. Il
messaggio di compleanno dei genitori di Poole il primo a non essere
caratterizzato da una comunicazione reciproca e, quindi, il calore affettivo che
dovrebbe qui emergere, viene raffreddato da tale unilateralit, oltre che dalla
distanza della macchina da presa e dal piccolo riquadro nel quale sono inseriti i
genitori. Inoltre, la presenza della musica serena di Khacaturyan, contrasta con
la cordialit del tono dei genitori dellastronauta. Lultimo messaggio di Floyd,
dopo la disattivazione di HAL, anchesso unilaterale e preregistrato e
addirittura perso nella vastit dello schermo. La distanza non ci permette
46
80
81
G. LIPPI, 2001 Odissea nello spazio. Dizionario ragionato, Le Mani, Genova 2008, p. 179.
82
83
J. AGEL, The Making of Kubricks 2001, Signet/New American Library, New York 1970,
pp. 201-205.
84
85
G. LIPPI, 2001 Odissea nello spazio. Dizionario ragionato, Le Mani, Genova 2008,
pp. 135-136.
49
M.CHION, Un'Odissea del cinema. Il <<2001>> di Kubrick, Lindau, Torino 2008, pp. 190-191.
87
Ivi, p. 191.
50
membri dellequipaggio ibernati, i quali trapassano senza che sia reso loro
nessun omaggio. Pi avanti, Bowman costretto, per sopravvivere, ad
abbandonare il corpo di Poole nello spazio. Lunico oggetto/rituale che incarna
allo stesso tempo memoria e monumento infine il monolito stesso. A ben
vedere, si pu forse parlare di anti-monumento, poich lartefatto vergine,
liscio, levigato, privo di qualsiasi contenuto apparente. Incarna una negazione
della storia cui, peraltro, la sua presenza sembra dare avvio 88.
Il monolito rappresenta lastrazione stessa. La sua natura inassimilabile,
indissolubile nelle forme che lo circondano, lo rende visibile anche come un
simbolo matematico che mette in relazione oggetti disparati del mondo 89.
Il monolito anche un analista; attraverso il suo mutismo, infatti, esso appare
come un soggetto sapiente. A differenza dellHAL parlante, lartefatto tace. Il
computer il negativo del monolito: un protagonista invisibile che parla e un
altro visibile che non parla90.
Il monolito esiste anche nel tempo, in quanto appare e poi scompare per poi
riapparire di nuovo. La discontinuit la sua caratteristica principale; esso
irrompe nel tempo e nello spazio - talvolta attraverso brutali interruzioni visive e
sonore -, offrendoci linterpretazione simbolica del personaggio del Padre, in
88
89
Ivi, p. 192.
90
91
Ivi, p. 193.
92
Tali interviste sono raccolte nel volume curato da A. FREWIN, Stanley Kubrick. Interviste
extraterrestri, Isbn Edizioni, Milano 2006
93
E' lo stesso Spielberg a raccontare in prima persona tali fatti, all'interno del documentario
Stanley Kubrick: A Life in Pictures di J. HARLAN, 2001
52
nessun luogo preciso, cos come gli occhi isolati di HAL non sono collegati a un
unico occhio centralizzatore. La sua coscienza senza luogo. Durante la
conversazione tra Poole e Bowman allinterno del pod, notiamo che la presenza
di HAL pi viva che mai, egli non viene infatti mai escluso o tagliato dalla
scena94.
Lirregolarit del terzo segmento basata sui problemi di comportamento che
sembrano emergere da HAL. Lerrore di valutazione, se di errore si tratta, la
causa scatenante della paranoia del computer? O la tensione delle sue
responsabilit a renderlo emotivamente instabile? Teniamo a mente che HAL
lunico membro dellequipaggio a conoscere il segreto riguardante la scoperta
del monolito lunare. HAL, il quale stato obbligato a rivelare la verit solamente
al raggiungimento dello spazio di Giove, potrebbe essere sconvolto dalla
rivelazione che Floyd e il suo staff gli hanno fornito; oppure, semplicemente,
egli ritiene che il nuovo corso della storia umana meriti qualcosa di meglio di un
semplice umano sul prossimo gradino evolutivo. HAL sbaglia davvero,
arrivando a uccidere lintero equipaggio al di fuori di Bowman oppure, avendo
sviluppato una coscienza autonoma, difende il proprio diritto di esistere? 95
(dobbiamo qui ricordare la doppia natura del programma di HAL, algoritmica ed
euristica, mai come ora cos in conflitto). Come ogni altro simbolo o
personaggio del film, anche questo aperto allinterpretazione e alla
speculazione, tant vero che non verr fornita dal lungometraggio una
94
M.CHION, Un'Odissea del cinema. Il <<2001>> di Kubrick, Lindau, Torino 2008, pp. 122-123.
95
G. LIPPI, 2001 Odissea nello spazio. Dizionario ragionato, Le Mani, Genova 2008,
pp. 94-96.
53
96
Ibidem.
97
M.CHION, Un'Odissea del cinema. Il <<2001>> di Kubrick, Lindau, Torino 2008, p. 193.
98
G. LIPPI, 2001 Odissea nello spazio. Dizionario ragionato, Le Mani, Genova 2008,
pp. 102-103.
54
99
A.C. CLARKE, 2001: Odissea nello spazio, Longanesi & C., Milano 1987
100
G. LIPPI, 2001 Odissea nello spazio. Dizionario ragionato, Le Mani, Genova 2008, p. 32.
101
102
103
104
106
G. LIPPI, 2001 Odissea nello spazio. Dizionario ragionato, Le Mani, Genova 2008,
pp. 54-55.
107
G. LIPPI, 2001 Odissea nello spazio. Dizionario ragionato, Le Mani, Genova 2008, p. 153.
109
110
G. LIPPI, 2001 Odissea nello spazio. Dizionario ragionato, Le Mani, Genova 2008,
pp. 156-157.
111
112
113
Ibidem.
114
115
116
J. AGEL, The Making of Kubricks 2001, Signet/New American Library, New York 1970,
pp. 227-234.
60
<<Il concetto di Dio sta alla base di 2001, ma non quello delle
immagini tradizionali o antropomorfiche di Dio. Non credo in
nessuna delle religioni monoteiste terrestri, ma son sicuro che
si potrebbe costruire un'affascinante e interessante definizione
scientifica di Dio, se si accetta il fatto ci sono circa cento
miliardi di stelle nella sola nostra galassia, che ogni stella pu
essere un Sole che d vita e che esistono circa cento miliardi di
galassie nel solo universo visibile. [] viene da sbalordirsi
allidea di quello che potrebbero aver raggiunto forme di vita
molto pi antiche [della nostra]. [] Le qualit che potrebbero
avere entit extraterrestri sviluppate fino all'incorporeit sono
molto simili a quelle che si usa attribuire a Dio.117>>
Kubrick si quindi misurato con lindifferenza spaventosa delluniverso,
fornendone una visione impressionante, cercando per di andare oltre questo
terrore. Di cosa parla, in ultima istanza, 2001? Probabilmente della vita,
delluomo inteso come specie e dellevoluzione, del sentimento che egli prova
dinnanzi al mistero dellesistenza e di fronte allimpercettibile ruolo che ricopre
allinterno del cosmo; un essere vivente n abbastanza animale, n
sufficientemente cerebrale118, in equilibrio tra due differenti stadi dellevoluzione.
117
118
Spinti naturalmente alla scoperta del mondo, ritorniamo, cos come fa Dave
nella stanza dalbergo finale, a ci che ci familiare.
Kubrick evoca la consapevolezza della propria natura biologica e, quindi, in
quanto tale, intrinsecamente mortale. Allo stesso tempo, egli afferma che
lesistenza pu possedere un senso: prima di tutto da piccoli, attraverso la
spontaneit della gioia di vivere. A questo stadio ne succede un secondo,
segnato dalla consapevolezza del declino e della morte. Se luomo fortunato,
pu per giungere a una terza fase, non pi rappresentata dalle sensazioni
provate da bambino, ma nella quale egli pu costruire qualcosa di pi duraturo
e confortante. Alla fine, Dave non sar altro che un occhio - il nostro occhio,
locchio di tutta la specie umana - che contempla linfinito e rinasce di
meraviglia119.
119
Conclusioni
2001: Odissea nello spazio conserva, a pi di quarantanni dalla sua prima
proiezione, delle propriet inalterate; su tutte, quelle che spiccano
maggiormente riguardano la capacit di dividere il giudizio del pubblico e le
disparate interpretazioni offerte da critici e appassionati. Per la parte relativa
alla produzione e alla lavorazione del film, i testi fondamentali di Vincent
LoBrutto (Luomo dietro la leggenda) e di Jerome Agel (linossidabile The
Making of Kubricks 2001, primo libro mai stampato riguardante il film) si sono
rivelati ricchissimi di informazioni, dettagli e importanti curiosit. 2001 segna un
punto di rottura allinterno del cinema di fantascienza e del cinema in generale,
e lo fa grazie al genio e alla volont al limite dellossessione del suo regista.
Lenorme budget sfruttato fino allosso, prosciugato dalla qualit senza
precedenti degli incredibili effetti speciali. La ricerca del singolo particolare e del
reale a tutti i costi, spinta sino allestremo da parte di Kubrick, unita
allinterminabile e qualitativamente superba lavorazione effettuata dai tecnici,
rivoluziona il modo di fare cinema delle epoche successive. Attingendo a una
bibliografia variegata, si cercato, nel capitolo successivo, di ricostruire il
linguaggio e le caratteristiche sintattiche dellopera; si confermata, quindi, la
loro portata innovativa, specialmente per quanto concerne lutilizzo di brani
musicali non originali e del particolare uso del sonoro. A tal fine, i testi che
hanno maggiormente influito sulle suddette argomentazioni sono i due volumi
del francese Michel Chion. Laspirazione di Kubrick di plasmare un film
assoluto, basato su contrasti tra immagini e musica e sulla sempre minore
63
per chiarire con certezza che una nuova speranza per il genere umano
appena comparsa. Vengono vagliate anche interpretazioni e possibili influenze
derivanti dallOdissea originale di Omero e dallopera filosofica di Nietzsche, le
quali sembrano per offrirci soltanto unassociazione simbolica con il
capolavoro kubrickiano e mai del tutto letterale o contenutistica. Sembra, quindi,
che una lettura in chiave totalmente filosofica o religiosa sia da escludere (come
tra laltro afferma lo stesso Kubrick). Le uniche presunte certezze del film, sulle
quali ogni studioso pare trovarsi daccordo, riguardano il concetto di evoluzione.
Sembra palese che lautore stia cercando di trasmettere un messaggio che ha
come punto di partenza e di fine noi in quanto specie, cominciando dalle
scimmie e arrivando fino a un bambino stellare, ma quale sia effettivamente il
messaggio non chiarito, n lo potr essere; tali significati misteriosi, uniti alla
reale funzione e provenienza del monolito e al supposto malfunzionamento di
HAL, sono i concetti (non spiegabili attraverso la ragione) pi importanti che
Kubrick ha cercato di trasmetterci: solamente lo spettatore, filtrando tali visioni
per mezzo del proprio inconscio, pu completare il cerchio e dare un reale
significato a ci che stato appena mostrato sullo schermo. Per mezzo di
questo elaborato, quindi, si cercato di far luce sul fenomeno riguardante la
molteplicit di significati di 2001. Cos come non dobbiamo accettare una
visione univoca della pellicola di Kubrick nella propria interezza, allo stesso
modo abbiamo attinto da varie fonti con il fine di scorgere le ambiguit che
pervadono ogni singola scena. Ridimensionando le certezze proposte da
alcuni studiosi, ci pare di aver dimostrato che la soggettivit delle interpretazioni
l'elemento che maggiormente contraddistingue le teorie sul film. I maggiori
65
contributi originali della ricerca risiedono proprio nel non voler cercare a tutti i
costi una spiegazione che ci riporti a un singolo concetto o a un'ideologia
precisa; si insiste, invece, sui contrasti e sulle ambiguit che permettono al film
stesso di esistere. La strada da percorerre per meglio comprendere il pensiero
dietro 2001, secondo il parere del sottoscritto, potrebbe essere suggerita dalle
fonti originali delle quali il regista si servito per arrivare a concepire il
lungometraggio; un'operazione relativamente facile se tali fonti riguardassero
un artista diverso da Stanley Kubrick ma, come ben sappiamo, l'intensa opera
di lettura di centinaia - se non migliaia - di volumi intrapresa dall'autore
renderebbe tale ricerca al limite del realizzabile. Nonostante la difficolt insita in
questo tipo di operazione, un progetto di tale portata modificherebbe
radicalmente alcune opinioni di molti autori, gettando una nuova (e affidabile)
luce sul concepimento del capolavoro di Kubrick.
66
Bibliografia
J. AGEL, The Making of Kubricks 2001, Signet/New American Library,
New York 1970
L. BANDIRALI - E. TERRONE, Nellocchio, nel cielo. Teoria e storia del cinema
di fantascienza, Lindau, Torino 2008
M. CHION, Stanley Kubrick. Lumano, n pi n meno, Lindau, Torino 2006
M. CHION, UnOdissea del cinema. Il <<2001>> di Kubrick, Lindau,
Torino 2008
A.C. CLARKE, The Lost Worlds of 2001, New American Library,
New York 1972
A.C. CLARKE, 2001: Odissea nello spazio, Longanesi & C., Milano 1987
A.C. CLARKE, La Sentinella, Interno Giallo, Milano 1990
A. FREWIN, Stanley Kubrick. Interviste extraterrestri, Isbn Edizioni, Milano 2006
E. GHEZZI, Stanley Kubrick, Il Castoro, Milano 2007
J. HARLAN, Stanley Kubrick: A Life in Pictures, documentario, 2001
S. KUBRICK, Non ho risposte semplici. Il genio del cinema si racconta,
Minimum Fax, Roma 2007
G. LIPPI, 2001 Odissea nello spazio. Dizionario ragionato, Le Mani,
Genova 2008
67
68
Webgrafia
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http://www.visual-memory.co.uk/sk/ss/2001.htm
(data ultima consultazione: 02/06/2014)
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http://www.archiviokubrick.it/parole/interviste/1970superstar.html
(data ultima consultazione: 02/06/2014)
W. KLOMAN, Nel 2001, l'amore sar una parola di otto lettere?
http://www.archiviokubrick.it/parole/interviste/1968love.html
(data ultima consultazione: 04/06/2014)
S. KUBRICK - A.C. CLARKE, 2001: A Space Odyssey Screenplay
http://www.imsdb.com/scripts/2001-A-Space-Odyssey.html
(data ultima consultazione: 02/06/2014)
E. NORDERN, Playboy interview: Stanley Kubrick
http://paulnahm.blogspot.it/2010/06/playboy-interview-wstanley-kubrick-in.html
(data ultima consultazione: 02/06/2014)
La metafora di Nietzsche nelle opere di Kubrick
http://blog.zarathustra3m.net/la-metafora-di-nietzsche-nelle-opere-di-kubrick/
(data ultima consultazione: 02/06/2014)
Umano, troppo umano. Kubrick e Nietzsche
http://umanotroppoumano-freigeist.blogspot.it/2007/12/kubrick-e-nietzsche.html
(data ultima consultazione: 02/06/2014)
http://www.2001italia.it/
http://www.archiviokubrick.it/
69