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Rinforzi di murature
con laminati di FRP
Una ricerca sperimentale realizzata recentemente presso il Dipartimento di Costruzioni e Trasporti
dellUniversit di Padova ha messo in luce i principali aspetti del comportamento a taglio di
pannelli murari in mattoni pieni di laterizio rinforzati con laminati di FRP, considerando diverse
disposizioni di applicazione (a griglia e diagonale, su uno o entrambi i lati) e vari materiali fibrosi
(carbonio, vetro e polivinilalcool). Le prove sperimentali sono state condotte secondo la procedura
di compressione diagonale su un totale di 33 pannelli di mattoni pieni ad una testa, in condizioni
rinforzate ed originarie. I risultati hanno permesso di mettere a confronto recenti formulazioni
proposte da vari autori per la valutazione della resistenza a taglio della muratura rinforzata
impiego di FRP (Fiber Reinforced Polymer) viene sempre pi considerato per il rinforzo e la riparazione di
elementi murari portanti (muri, volte, pilastri) in edifici esistenti. Numerosi casi applicativi sono presenti in letteratura, cos come ormai numerosi sono gli studi sperimentali
volti a caratterizzare, dal punto di vista strutturale, le prestazioni della muratura nelle nuove condizioni di esercizio.
Lintervento si basa sullincollaggio di tessuti costituiti da materiali fibrosi ad elevata resistenza meccanica, applicati sul supporto murario mediante resine di varia natura. La facilit esecutiva della tecnica e lefficacia del tipo di rinforzo nel sopperire alla carente resistenza a trazione della muratura consentono di realizzare sistemi caratterizzati da limiti di resistenza
molto pi elevati della muratura tradizionale e da un comportamento a rottura meno fragile. La presenza del rinforzo
permette, infatti, di mantenere legati gli elementi resistenti, finanche nella situazione di collasso. In tal senso, la fragilit intrinseca al materiale di rinforzo, dovuta allelevato modulo
elastico, diviene un fattore secondario, compensato da valori
di resistenza a trazione praticamente non raggiungibili in esercizio dalla muratura. Dal punto di vista strutturale, la tecnica
si presta quindi molto bene al miglioramento del comportamento a flessione o a taglio, anche in ambito sismico.
Altri vantaggi tipici dei materiali fibrorinforzati sono le ottime
propriet chimico-fisiche, quali la bassa densit, lelevata resistenza alla corrosione, la bassa conduttivit, ecc., peraltro non
sempre comuni alle numerose tipologie riscontrabili sul mercato (barre e laminati realizzati con fibre di carbonio, vetro,
polivinilalcool, aramide, ecc.).
Dal punto di vista del calcolo non esistono delle formulazioni
univoche. A livello internazionale si fa tuttora riferimento ai
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modelli teorici adottati per le strutture di cemento armato,calibrati in base ai risultati di prove sperimentali effettuate sulla
muratura. Le ricerche sono tese ad individuare i meccanismi
di collasso modificatidalla presenza del rinforzo ed a fornire
schemi per la definizione dei relativi contributi resistenti. Ne
deriva che,nel contesto applicativo,il progetto degli interventi
realizzato in assenza di metodi pi o meno rigorosi, non essendo ancora disponibile una normativa specifica; ci concerne la scelta del tipo di materiali (sistemi fibra-resina), il dimensionamento del rinforzo in termini di larghezza e spessore (numero di strati di fibra eventualmente sovrapposti) e la
distribuzione dello stesso sulla superficie muraria, a seconda
delle prestazioni strutturali richieste.
La tecnica dintervento Il sistema proposto consiste nellapplicazione di strisce di FRP di determinata larghezza mediante apposite resine (nella fattispecie di tipo epossidico),con
diverse finalit (regolarizzazione della superficie del supporto,
adesione e protezione del fibrorinforzato). I materiali componenti il rinforzo vengono disposti per strati successivi, previa
livellatura e pulitura superficiale della muratura nellarea di applicazione; lefficacia dellintervento , infatti, strettamente legata alladesione del sistema muratura-fibra, al fine di consentire lattivazione del contributo del rinforzo solidalmente alla
muratura. In situ, pertanto spesso necessario rimuovere gli
strati ricoprenti non portanti (malte e intonaci) ed eliminare
le irregolarit superficiali fino a scarti preferibilmente non superiori al millimetro.Tali operazioni possono essere effettuate
sia con mezzi meccanici (sabbiatura per la pulitura delle superfici e utilizzo di flessibile per la livellatura) che manuali (impiego di spazzole abrasive e di scalfittura, rispettivamente per
CIL 88
b)
c)
d)
Programma sperimentale e materiali adottati Il comportamento a taglio della muratura rinforzata stato indagato
mediante prove di compressione diagonale eseguite su 9 pannelli originari di riferimento e 24 pannelli rinforzati, aventi
dimensioni nominali di 51x51x12 cm. La muratura dei provini costituita da mattoni pieni (5,5x25x12 cm) e malta a
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RICERCA
CARBONIO
VETRO
PVA
CARBONIO
VETRO
fasce da 2.4 cm
1 strato
fasce da 3 cm
4 strati
fasce da 7,5 cm
6 strati
fasce da 1.7 cm
2 strati
fasce da 2.8 cm
6 strati
PR 1 Carb 1 F
PR 2 Carb 1 F
PR 1 Vetro 1F
PR 2 Vetro 1F
PR 3 Vetro 1F
PR 1 PVA 1F
PR 2 PVA 2F
PRD 1 Carb 1F
PRD 2 Carb 1F
PRD 1 Vetro 1F
PRD 2 Vetro 1F
CARBONIO
VETRO
PVA
CARBONIO
VETRO
fasce da 1.2 cm
1 strato
fasce da 3 cm
2 strati
fasce da 5,5 cm
4 strati
fasce da 1.7 cm
1 strato
fasce da 2.8 cm
3 strati
PR 1 Carb 2 F
PR 2 Carb 2 F
PR 3 Carb 2F
PR 1 Vetro 2F
PR 2 Vetro 2F
PR 3 Vetro 2F
PR 1 PVA 2F
PR 2 PVA 2F
PR 3 PVA 2F
PRD 1 Carb 2F
PRD 2 Carb 2F
PRD 1 Vetro 2F
PRD 2 Vetro 2F
a)
b)
2. Rinforzo dei pannelli su una faccia (a) e su entrambi i lati (b), secondo la disposizione a griglia e diagonale, con indicazione delle sigle dei campioni realizzati.
spessore
(mm)
modulo di elasticit
a trazione (GPa)
resistenza caratteristica
a trazione (MPa)
deformazione
ultima (%)
Carbonio (C1-30)
1820
0,165
230
3430
1,5
Vetro (EG-30)
2600
0,115
65
1700
2,8
Polivinilalcool (PVA)
1300
0,070
29
1400
6,0
tipo di laminato
2 Propriet meccaniche dei materiali costituenti la muratura e della loro interazione locale
materiale
propriet meccanica
valore
unit di misura
Mattone
resistenza a compressione
resistenza a trazione
8,60
0,83
MPa
MPa
Malta
resistenza a flessione
resistenza a compressione
1,48
6,03
MPa
MPa
Muratura
resistenza a compressione
modulo elastico a compressione
coefficiente di Poisson
5,56
1400
0,03
MPa
MPa
-
Aderenza FRP-muratura
3,00
0,44
MPa
MPa
Aderenza malta-mattone
0,66
1,36
66
CIL 88
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RICERCA
Non rinforzato
1,16
1634
PR CARB 1F
1,05
-9,8
1715
+5,0
PR VETRO 1F
1,11
-4,8
1819
+11,3
PR PVA 1F
1,17
+0,3
1822
+11,5
PRD CARB 1F
1,34
+15,5
1522
-6,9
PRD VETRO 1F
1,29
+11,0
2120
+29,7
PR CARB 2F
1,20
+3,4
1056
-35,4
PR VETRO 2F
1,33
+14,2
3435
+110,2
PR PVA 2F
PRD CARB 2F
PRD VETRO 2F
1,71
1,69
2,02
+47,3
+45,3
+74,0
2658
2048
1817
+62,7
+25,3
+11,2
Valutazioni sulla resistenza I risultati sperimentali ottenuti sono stati elaborati considerando alcuni modelli analitici, disponibili in letteratura, per il calcolo della resistenza a
taglio (VRd) della muratura rinforzata. Essi si basano sul principio di sovrapposizione degli effetti, reso efficace dallimplicita assunzione della ridistribuzione tensionale; sebbene
tale ipotesi sia impropriamente introdotta in presenza di materiali elasto-fragili come gli FRP, allo stato attuale non sono
disponibili modelli pi adatti. La resistenza al taglio data
dalla somma dei contributi della resistenza della muratura
originale e del rinforzo, questultimo opportunamente ridotto al fine di considerare linfluenza degli effetti locali ad
essi legati sul comportamento a rottura della muratura.
VRd = fvk t d + 0.9 frp ftk t
(1)
fvk = fvk0 + 0
(2)
con:
a)
b)
(3)
(4)
dove r (fattore di efficienza) legato alla deformazione effettiva (frp,e) dalla relazione:
r frp,u= frp,e= 0.01190.0205(frp Efrp)+0.0104(frp Efrp)2 (5)
10. Rottura di pannelli rinforzati a griglia su entrambe le facce: (a) delaminazione
(caso con CFRP) e (b) rottura a trazione delle fibre (caso con PVA).
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CIL 88
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Tipo di pannello
Riferimenti bibliografici
[1] Yokel F.Y. and Fattal G.S.: Failure hypothesis for masonry shear
walls, Journal of the Structural Division, 1976.
[2] Valluzzi M.R., Modena C. and Marchetti M.: Shear strengthening of masonry panels using FRP, 12th IB2MaC, Madrid, Spain,
25-28 June 2000.
[3] ENV 1996-1-1. Eurocode 6: Design of masonry structures, 1996.
[4] Tomazevic M., Lutman M., Pertrovic L. In plane behavior of
reinforced masonry walls subjected to cyclic lateral loads, Report to the
Ministry of Science and Technology of Republic of Slovenia, Part
1 and 2, Liubljana, Slovenia, 1993.
[5] Triantafillou T.C.: Strengthening of masonry structures using epoxybonded FRP laminates, Journal of Composites for Construction,
ASCE, 1998.
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