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Alessandro Garro

COME
PREPARARE
E CONDURRE
UN

WEBINAR
EFFICACE
Presentazioni a basso costo e alta efficacia
via internet utilizzando il webinar

www.formazionecommerciale.it

PRESENTAZIONI A BASSO COSTO E ALTA EFFICACIA


VIA INTERNET UTILIZZANDO IL WEBINAR

Come preparare e condurre


un Webinar efficace

1. Come funziona un Webinar


Caratteristiche e utilizzo
In cosa le saremo utili

pag.

2. Organizzare largomento
Obiettivi chiari
Scaletta degli argomenti
Valutazione dei partecipanti
Calcolo del tempo
In cosa le saremo utili

pag.

3. Preparare il testo
Inizio impattante
Discorso strutturato
Argomenti interessanti
Titolo efficace
Preparazione veloce
In cosa le saremo utili

pag.

4. Scrivere le slides
Utilizzo delle slides
Numero di slides da usare
Realizzazione delle slides
Cura della grafica
In cosa le saremo utili

pag. 11

5. Mettere a punto la presentazione


Prova generale
In cosa le saremo utili

pag. 15

6. Condurre il webinar
Preparare la postazione
Relatore in video
Utilizzo della voce
Rispondere alle domande
In cosa le saremo utili

pag. 17

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1. COME FUNZIONA UN WEBINAR

Caratteristiche e utilizzo
Webinar labbreviazione di Web seminar, seminario
tenuto via Web.
Un seminario una riunione in cui uno o pi relatori presentano un argomento, di solito
con il supporto di slides, mentre i partecipanti ascoltano e alla fine fanno domande per
chiarirsi i dubbi rimasti. Un seminario pu essere un corso di formazione, la
presentazione di un nuovo prodotto ai clienti (o potenziali), lillustrazione dellofferta
commerciale alla Forza Vendita, ecc.
Un seminario tenuto con i partecipanti fisicamente presenti in una sala ha dei
costi considerevoli di logistica e impegno delle persone: costi di viaggio, albergo,
sala, e soprattutto perdita di tempo per i partecipanti, che pu essere notevole se
questi vengono da lontano.
Purtroppo sostituire il seminario in presenza con incontri a distanza sempre stato
problematico: la videoconferenza per garantire qualit di immagine richiede alti costi e
linee dedicate, lo screen sharing costa poco ma fornisce prestazioni troppo limitate per
poter essere aziendalmente utilizzabile in una presentazione di fronte ad un pubblico.
A partire dal 2007 sono state realizzate piattaforme Web che operano con una nuova
tecnologia, in grado di consentire di tenere seminari via Internet con un costo
contenuto e le stesse caratteristiche di immediatezza espositiva e dialogo libero
di una riunione di persona, ma senza costringere relatori e partecipanti a muoversi
dalla loro sede, basta siano davanti ad un computer, un tablet, o anche un cellulare.
Si tratta appunto dei Webinar, che negli Stati Uniti si sono affermati con una rapidit
straordinaria diventando in pochi anni uno dei principali veicoli di comunicazione
aziendale, e che lo diventeranno probabilmente anche in Italia.
Imparare a gestire tecnicamente un Webinar richiede considerevole tempo e impegno,
ma di solito per questo compito si ricorre ad un coordinatore professionale.
La cosa interessante che dal punto di vista del relatore che fa la sua presentazione
condurre un Webinar richiede lo stesso impegno di una riunione tradizionale,
mantenendo il grande risparmio sui costi.

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In cosa le saremo utili


In teoria chiunque pu organizzarsi da
solo un Webinar, ci sono molte
piattaforme di cui ci si pu servire a costo
contenuto, e alcune anche gratuite.
Tenga conto per che gestire un
Webinar non come condurre una
riunione in presenza. Se si vogliono
ottenere buoni risultati utile che i relatori
possiedano un minimo di competenza
sulla preparazione e conduzione di una
presentazione audio/video a distanza.
Soprattutto necessario che il coordinatore abbia adeguata esperienza nella gestione
tecnica della piattaforma: tutta la regia della presentazione nelle sue mani, e una
volta che il Webinar avviato e si in diretta, occorre che sia in grado di gestire un
pannello di controllo abbastanza complesso senza bisogno di pensarci.
Gestire un Webinar non dunque cos facile come potrebbe sembrare, e un aiuto
professionale completo, ma a costo contenuto, rappresenta per lei un grande risparmio
di tempo e lavoro e una polizza di assicurazione sul successo del suo seminario.
Per lassistenza al suo Webinar avr a disposizione:
Alessandro Garro (www.formazionecommerciale.it)
Ho pi di 20 anni di esperienza nella conduzione di seminari sia in aula che a
distanza. Prima la assister nella preparazione del suo intervento, poi gestir il
Webinar come coordinatore guidandolo anche con interventi in voce per
assicurarne lo svolgimento fluido ed efficace. Lei dovr solo esporre la sua
presentazione e rispondere alle domande dei partecipanti, a tutto il resto penser
io, dandole tutte le istruzioni che le possono servire e supportandola se avr
qualche problema.
Fiorenzo Sorcinelli (www.sestantemultimedia.it)
Anche lui con esperienza ventennale di gestione informatica e software per la
formazione a distanza. La seguir dal punto di vista tecnico, prima per
verificare ladeguatezza delle apparecchiature che lei pensa di utilizzare, poi per
risolvere al volo eventuali problemi suoi o dei partecipanti durante lo svolgimento
del Webinar.
Grazie alla versatilit della piattaforma che utilizzeremo non ci sar bisogno di
spostarci fisicamente per venire nella sua sede, risparmiando ulteriormente sui costi: io
operer dal mio ufficio di Bologna, il dott. Sorcinelli dal suo a Fano.

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2. ORGANIZZARE LARGOMENTO

Obiettivi chiari
La prima cosa da fare indicare per i scritto gli
obiettivi che lei vuole raggiungere con il Webinar.
Gli obiettivi esplicitano ci che si intende ottenere con la presentazione e assolvono a
tre funzioni importanti:
Aiutano ad avere sempre presente ci che si vuole ottenere, evitando di
disperdersi e rischiare di sprecare il poco tempo disponibile

Permettono di suddividere un messaggio complicato in blocchi meglio gestibili,


ciascuno funzionale ad un sub-obiettivo
Sono un parametro per misurare il successo della presentazione; alla fine la cosa
pi importante da verificare : gli obiettivi sono stati raggiunti?

Di solito in una presentazione c'e' un obiettivo primario (da raggiungere assolutamente)


e un certo numero di obiettivi secondari, spesso funzionali al conseguimento
dell'obiettivo primario. Metterli per iscritto la aiuta a chiarirsi le idee e ad essere certo
che poi, nello stendere il testo della presentazione, gli obiettivi siano sempre presenti
allattenzione.

Scaletta degli argomenti


Uno dei problemi da gestire per chi ha poca esperienza di presentazioni professionali
consiste nel fatto che se si ha una conoscenza approfondita di un certo argomento
talvolta si fa fatica ad esporlo in modo sintetico. quasi automatica la tendenza a voler
dire tutto, a non tralasciare alcun dettaglio, a sviluppare tutte le argomentazioni in
modo analitico e preciso. Tutto sembra importante, con lidea (purtroppo errata) che pi
si dice, meglio ; la difficolt non decidere cosa dire, ma cosa non dire.
Cercare in una presentazione di dire tutto sullargomento come cercare di cucinare
un piatto usando tutto quanto c nel frigo. Se il relatore molto competente (cio il
frigo pieno) verr fuori un piatto assai indigesto. Si tratta invece di scegliere una
ricetta (lobiettivo della presentazione) e tirare fuori dal frigo solo i componenti utili per
realizzarla (la scaletta degli argomenti).
Una volta stabilito cosa dire e cosa non dire, occorre riuscire a dire esattamente
quanto deciso senza trascurare dei punti e senza farsi trascinare dal discorso. La
soluzione adottata dai professionisti per le relazioni da registrare in video scrivere un
testo da leggere ad alta voce, proiettato su un gobbo, che semplicemente un
monitor posto davanti al relatore in cui un assistente fa scorrere il testo da leggere.
Non necessario per un dilettante scrivere un testo da leggere sul gobbo (anche se
per una presentazione importante consigliabile), ma assolutamente necessario
preparare una serie di punti (una scaletta di argomenti) da seguire in sequenza,

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con di fianco ad ogni argomento lora in cui va affrontato, per evitare il rischio di andare
lunghi nella presentazione e correre alla fine, o non lasciare abbastanza tempo per le
domande.
Le parti componenti di una scaletta si ritrovano in una vecchia massima dei
conferenzieri, sperimentata allinfinito e di sicura validit:
1. Anticipa cosa hai intenzione di dire (introduzione)
2. Dillo (punti successivi del testo)
3. Riassumi quello che hai detto (conclusione)
L'introduzione dovrebbe :
Attirare l'attenzione dell'audience e focalizzarla sulla presentazione
Anticipare il contenuto e la struttura degli argomenti, in modo che i partecipanti
si costruiscano uno schema mentale in cui incasellare ordinatamente quanto
via via appreso
Essere breve e sul punto: se i partecipanti si annoiano fin dalla presentazione, il
successo del Webinar diventa dubbio.
Il testo dovrebbe:
Collegare i punti trattati in sequenza in modo che il pubblico ne colga la logica e
le correlazioni
Dedicare ad ogni argomento il tempo funzionale al raggiungimento
dellobiettivo, non il tempo necessario ad una esposizione completa
Se la presentazione lunga, ripresentare ogni tanto la scaletta spiegando a che
punto ci si trova in modo da aiutare i partecipanti a seguire il discorso.
La conclusione dovrebbe:
Offrire una sintesi della presentazione concisa, efficace e di impatto
Riprendere quanto detto con un riassunto che colleghi i vari punti in un insieme
coerente che viene pi facilmente ricordato
Offrire ai partecipanti la possibilit di contattare lei e gli altri eventuali relatori in
seguito. Alla fine del Webinar previsto uno spazio per le domande che io
gestir come coordinatore cercando di stimolarle, ma non tutti riescono per
carattere a esprimere subito le proprie opinioni e richieste, tendono a farsi vivi
solo dopo un momento di riflessione.

Valutazione dei partecipanti


Una presentazione tanto pi efficace quanto pi costruita in funzione dei
partecipanti e tenendo conto delle loro caratteristiche ed esigenze. Di norma in una
presentazione aziendale i relatori conoscono i partecipanti, almeno in linea di massima,
e hanno le informazioni sufficienti per porsi una serie di domande.

Dalle risposte emergeranno linee-guida utili per impostare la presentazione:

Il gruppo omogeneo o richiede un approccio articolato?

Quale conoscenza dellargomento possiedono i partecipanti?


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Quale atteggiamento hanno verso largomento?

Quale la loro capacit di assimilazione?

Quale motivazione hanno per partecipare alla presentazione?

Chi sono i relatori dal punto di vista dei partecipanti?

Calcolo del tempo


Generalmente, una presentazione video non dovrebbe durare pi di 60 minuti,
massimo 90 se largomento particolarmente interessante e la presentazione stessa
molto coinvolgente, poi si perde lattenzione dei partecipanti. Non a caso, la durata
standard di un Webinar unora.
Va ricordato che in una presentazione tradizionale in sala i partecipanti sono
prigionieri sulle loro sedie: anche se si annoiano devono subire passivamente e
possono al massimo pensare ai fatti loro in modo discreto. Seguendo la presentazione
a distanza davanti al video, invece, quando non sono pi interessati i partecipanti
possono lavorare ad altro, telefonare, o anche andarsene, senza bisogno di
abbandonare formalmente il Webinar.
Se largomento da trattare molto lungo, le consiglio di suddividerlo in una serie
di presentazioni separate ciascuna focalizzata su un argomento specifico, che
possono essere proposte ai partecipanti anche nella stessa giornata, ma lasciando un
intervallo tra un argomento e laltro, come daltronde si fa anche in una presentazione
tradizionale in presenza.
In questo caso diventa ancora pi importante la scaletta, che va riproposta allinizio di
ogni nuovo argomento per rendere chiaro ai partecipanti a quale punto della trattazione
si trovano.
Infine, la scelta di data e ora in cui trasmettere il Webinar, per essere ragionevolmente
certi che tutti i partecipanti siano in ufficio o comunque davanti ad un computer. Per la
data occorre solo tenere conto dei ponti festivi e, se ci si rivolge ad un pubblico
internazionale, delle festivit negli altri Paesi.
Per quanto riguarda lora, sconsigliabile avviare il Webinar subito dopo la pausa di
mezzogiorno, quando alcuni partecipanti non sono ancora rientrati in ufficio, e nel tardo
pomeriggio quando alcuni sono gi andati a casa. Rischioso tutto il venerd
pomeriggio, specie destate. Se il pubblico internazionale, il problema diventa
complesso in quanto occorre tenere conto dei diversi fusi orari e trovare un
compromesso ragionevole.

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In cosa le saremo utili


Preliminare a qualsiasi tipo di assistenza
naturalmente che lei mi abbia spiegato
in sintesi largomento della presentazione,
ma questo necessario comunque per
mettermi in grado poi di coordinare il
Webinar in modo efficace.
Se mi sottopone la scaletta dellintervento
le
potr
consigliare
eventuali
miglioramenti alla sequenza e struttura
degli argomenti.
Se invece intende preparare un testo da leggere ad alta voce sul gobbo, le spiegher
tutto quello che le serve: che tipo di linguaggio usare (un testo scritto per essere detto
diverso da uno scritto per essere solo letto), quale tipo di carattere pi adatto,
dove posizionare il gobbo, come impostare lo schermo e lo scorrimento automatico del
testo alla velocit che lei desidera, ecc.

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3. PREPARARE IL TESTO

Inizio impattante
Il modo adottato per esordire costituisce una sorta
di biglietto da visita che il relatore presenta ai
partecipanti, ed fondamentale per catturarne subito lattenzione e stimolarne la
volont di seguire con interesse la presentazione fino alla fine.
Sarebbe meglio non iniziare presentandosi: vero che la presentazione del relatore
indispensabile se i partecipanti non lo conoscono, ma rappresenta di norma uno degli
argomenti pi noiosi per i partecipanti, che si sono collegati per sentir parlare
dellargomento e non della vita del relatore. Meglio utilizzare il mio ruolo nel Webinar
come coordinatore, e affidare a me una sintetica presentazione dei relatori, che poi
inizieranno il discorso andando subito al punto in modo impattante.
I modi per iniziare sono pressoch infiniti e dipendono dal tipo di relatore,
dall'argomento, dal tipo di pubblico e dalla situazione specifica in cui ci si trova, tuttavia
alcune modalit per esordire sono ampiamente adottate in quanto semplici e di
sperimentata efficacia. Iniziare in questo modo non sar originale, conferenzieri esperti
sanno iniziare con un aneddoto, una barzelletta, una provocazione al pubblico, ecc, ma
se lei non un relatore esperto le consiglio di lasciare la rischiosa ricerca
delloriginalit ai professionisti.
I principali modi per avviare la presentazione sono:
Elenco degli argomenti che si tratteranno. l'inizio classico, sempre ben
accolto: avere subito conoscenza della scaletta aiuta molto gli ascoltatori ad
orientarsi. Nel caso di relazioni lunghe, articolate o complesse la stessa scaletta
pu essere utilmente riproposta nel corso della presentazione per mostrare
progressivamente a che punto ci si trova e quali argomenti ancora restano da
trattare
Elenco delle domande a cui si dar risposta. Si tratta di un modo diverso e
pi interessante di presentare lelenco degli argomenti che si tratteranno. Ha il
duplice vantaggio di rendere immediatamente comprensibile la logica con cui
stato scelto ogni argomento e di focalizzarsi sulle esigenze dei partecipanti,
catturandone linteresse.
Esposizione di fatti e cifre. Se i dati che si presentano sono significativi per i
partecipanti, questo un approccio particolarmente efficace per dare alla
presentazione unimmagine di realismo e concretezza. Dopo, si pu utilmente
illustrare anche la scaletta degli argomenti.

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Discorso strutturato
Se il relatore non ha chiara in mente organizzazione e struttura della sua
presentazione, quasi certamente nei partecipanti si ingenerer una sgradevole
impressione di confusione e scarsa credibilit.
Le consiglio di adottare uno schema organizzativo del discorso semplice e facile
da presentare e ricordare. Ad esempio:
Passato/presente/futuro
Pro e contro del progetto
Funzioni del prodotto n. 1, 2, 3
..
Quando un argomento complesso, per ogni punto si definiscono dei sottopunti. Ad
esempio:
Per l'aspetto "passato" considereremo:
L'ideazione
La realizzazione
La messa a punto
Si tratta di fatto della scaletta dellintervento, vista per non dal punto di vista di una
mera sequenza di argomenti, ma da quello della logica che lega tra loro i diversi punti e
la sequenza in cui vengono trattati.
Strutturare la scaletta in questo modo le risolve anche il problema di decidere lordine
con cui trattare gli argomenti: avendo chiara la logica alla base della presentazione,
lordine giusto le apparir naturale.

Argomenti interessanti
Regola generale per acquisire e mantenere lattenzione: parlare dei partecipanti e
non di noi stessi. Cio parlare ad esempio di quali sono i problemi dei clienti che il
nostro prodotto risolve pi che delle sue caratteristiche, di quali saranno i vantaggi per
la Forza Vendita della nostra nuova offerta commerciale pi che della sua struttura, di
quali cose utili gli allievi potranno fare con i contenuti del nostro corso pi che degli
argomenti trattati, ecc.
Si tratta di un approccio pi difficile di quanto sembri: per esempio ad un tecnico
esperto le caratteristiche tecniche del proprio prodotto appaiono estremamente
interessanti e tende spesso a parlarne a lungo, mentre agli utilizzatori interessa molto
di pi una spiegazione il pi concreta possibile di come tali caratteristiche consentano
prestazioni utili e risolvano loro dei problemi.
Oltre questa regola fondamentale, per essere interessante ogni componente del
discorso dovrebbe essere:
Breve: le persone seguono pi facilmente tanti piccoli messaggi
Semplice: quanto pi il discorso facile da seguire tanto pi si capisce

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Per rendersene conto le basta mettere a confronto la comprensibilit di un testo fatto di


elenchi puntati, ciascun punto di poche parole, con lo stesso testo sotto forma di una
frase di venti righe senza un punto e a capo.
Dato per scontato che il relatore parli di cose che potrebbero interessare i partecipanti
(che altrimenti non prenderebbero parte al Webinar), il fatto che questo interesse
potenziale diventi coinvolgimento effettivo nasce soprattutto dalla chiarezza con cui il
relatore stesso sa esprimersi e trasmettere i concetti.
Alcuni elementi costitutivi di quel concetto elusivo che definiamo chiarezza:
Volont da parte del relatore di essere chiaro.
Non ovvio, si tratta di scegliere se lobiettivo della presentazione fare bella
figura con la propria competenza tecnica o invece farsi capire da tutti gli
interlocutori, anche sacrificando in parte precisione e correttezza dei termini
utilizzati
Corrispondenza tra il discorso fatto e l'obiettivo della presentazione.
Agli ascoltatori resteranno nella memoria solo pochi dei tanti concetti trasmessi:
importante che il relatore abbia chiaro in mente quali vuole che siano, e
provveda a ripeterli ed evidenziarli quanto basta
Dare un significato ai numeri.
I numeri vanno contestualizzati spiegandone importanza e implicazioni, mai
limitandosi a leggerli senza commento, a meno che non si sia sicuri che il loro
significato reale immediatamente comprensibile a tutti i partecipanti.
Usare un linguaggio semplice e diretto.
Meglio essere diretti utilizzando frasi semplici e brevi, e limitare quanto
possibile il gergo di settore, a meno che questo non sia funzionale al creare
gruppo con partecipanti che usano lo stesso gergo
fondamentale la volont di essere chiaro: il lessico (la scelta delle parole utilizzate)
dipende di solito dal livello culturale di chi parla mentre, per una comunicazione
efficace, cio focalizzata sui risultati, dovrebbe dipendere soprattutto dal livello
culturale di chi ascolta.
Se si parte dalla premessa che farsi capire da tutti i partecipanti condizione
essenziale al successo della presentazione, il lessico dovrebbe essere tarato in modo
da essere facilmente comprensibile a quello tra gli ascoltatori con il livello
culturale pi basso, dando per scontato che andr bene anche per gli altri. Parlare in
modo molto semplice, infatti, non danneggia la comunicazione, mentre usare parole
incomprensibili la blocca.

Titolo efficace
Il primo contatto che i partecipanti hanno con il Webinar di solito il titolo. Un buon
titolo dovrebbe dare subito l'idea dell'argomento e attirare l'attenzione dei partecipanti
alla presentazione. Per essere efficace un titolo dovrebbe:

Essere breve: si tratta appunto di un titolo, non di un sommario

Interessare i partecipanti: pi facile catturare un pubblico predisposto ad


ascoltare con interesse gi dallinizio

Anticipare gli argomenti: il titolo deve essere coerente con il contenuto


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Essere significativo: focalizzarsi su un problema o una situazione da gestire


reale, che si riferisce allesperienza dei partecipanti.

Preparazione veloce
Data la cronica mancanza di tempo che affligge i manager aziendali, e sicuramente
anche lei, diffusa e reale lesigenza di non dedicare alla preparazione della
presentazione pi tempo del necessario.
Purtroppo, quando si vuole che il Webinar sia efficace imprescindibile una
preparazione adeguatamente accurata; se per risparmiare tempo si finisce col fare
una presentazione improvvisata e dilettantesca che non raggiungere gli obiettivi, il
risultato finale avere sprecato tutto il tempo e il lavoro.
Specie se si conosce bene l'argomento, viene spontaneo costruire subito lintervento in
forma definitiva, ma lesperienza ha insegnato che questo metodo spesso lento e
inefficace. Si dimentica sempre qualcosa che va aggiunto in seguito, obbligando ad
una serie di rifacimenti.
pi rapido e pi efficace prendersi un momento di riflessione e scrivere in disordine
tutte le idee che emergono sullargomento, e solo quando questa attivit esaurita
strutturare la presentazione.
Il processo per preparare rapidamente il proprio intervento assicurandosi per che sia
valido dunque:
1. Indicare per iscritto gli obiettivi
2. Annotare tutte le idee man mano che vengono
3. Scegliere gli argomenti da trattare eliminando quanto superfluo
4. Preparare una scaletta
5. Ideare un titolo efficace

In cosa le saremo utili


In qualsiasi momento lei incontri dubbi o
difficolt nella preparazione del testo mi
pu mandare una e-mail chiedendo
consiglio, le risponder in tempo breve.
Se poi alla fine mi sottopone il materiale
che ha preparato (titolo, inizio, scaletta
dettagliata, testi, ecc.) le dar una
valutazione di massima della sua efficacia
comunicativa in un Webinar e potr
consigliarle eventuali miglioramenti

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SCRIVERE LE SLIDES

Utilizzo delle slides


Le slides sono fondamentali in qualsiasi presentazione,
ma soprattutto in un Webinar in cui, di fatto, le slides
sono lunica cosa che i partecipanti hanno davanti agli occhi.
quindi importante uscire dalla logica tradizionale della formazione in presenza, in cui
vengono proiettate slides che possono essere anche scadenti, tanto i partecipanti
guardano soprattutto il relatore che parla; in un Webinar guardano solo le slides.
In una presentazione le slides servono a:

Focalizzare l'attenzione dei partecipanti sui punti chiave del discorso

Rafforzare il messaggio verbale del relatore con un testo scritto

Stimolare l'interesse proponendo graficamente esempi e casi

Illustrare esempi e tabelle evidenziandone i dati fondamentali

Le slides dovrebbero:

Contenere poca informazione: l'approfondimento verbale

Aiutare a puntualizzare: rappresentano una scaletta e non un testo

Essere leggibili con un'occhiata: grafica semplice e testo breve

Le slides sono un supporto fondamentale, ma il rischio per un relatore inesperto di


mettersi in concorrenza con loro. Una regola generale delle presentazioni, confermata
allinfinito, che se il relatore si mette in concorrenza con il mezzo (slides, ma anche
filmati, demo, ecc), vince sempre il mezzo.
Lasciato a se stesso senza controllo il pubblico guarda il filmato, segue la demo, legge
da solo le slides, e smette di ascoltare il relatore. Un relatore professionale usa le
slides, ma non le legge; tutti i supporti sono semplicemente una occasione per fare
un approfondimento verbale che sempre pi afferma la padronanza e la professionalit
di chi parla.

Numero di slides da usare


Per quanto concerne il numero di slides da utilizzare nella presentazione, il mio
consiglio di non seguire le formule tradizionali tipo una slide ogni 3 minuti di
discorso, valide per una presentazione in presenza, ma impraticabili in video.
Durante qualsiasi presentazione necessario che ci sia un certo movimento, altrimenti
il pubblico si distrae; in presenza il movimento assicurato dalla gestualit del relatore
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stesso che focalizza lattenzione su di s, e in questa situazione si pu tenere una slide


per un tempo molto lungo senza danno.
Ma in un Webinar i partecipanti vedono sul video solo le slides, e il movimento dato
dalla loro successione. In linea di grande massima si pu indicare il tempo corretto
di permanenza di una slide in video tra 15 e 30 secondi.
Con meno di 15 secondi manca ai partecipanti il tempo di metabolizzare il contenuto e i
partecipanti smettono di ascoltare il relatore per cercare di leggere le slides, mentre
dopo 30 secondi molti partecipanti cominciano a distrarsi. Naturalmente questo si
riferisce a slides realizzate correttamente, con poco testo e grafica chiara.
Ad ogni modo, per realizzare un movimento in video non necessario cambiare la
slide: basta spostare un puntatore tra i diversi punti di una stessa slide, o fare apparire
brevemente limmagine del relatore in una finestra sullo schermo.
Il concetto chiave supporto: le slides devono supportare al meglio il discorso
verbale, che la chiave della presentazione. Quindi va bene lasciare la stessa slide
anche per un minuto se il relatore approfondisce i vari punti l sintetizzati, come va
bene cambiare slide anche ogni cinque secondi se il relatore sta ricapitolando
rapidamente cose gi note ai partecipanti.

Realizzazione delle slides


Per realizzare le slides sarebbe meglio evitare lopzione economica di riciclare con il
copia/incolla testi gi pronti ma pensati per un altro tipo di documento, ad esempio una
relazione o una brochure. Come regola generale, il testo di una slide efficace
scritto specificamente pensando allutilizzo come slide.
Conviene evitare lunghi elenchi puntati in cui le persone si perdono: se i punti sono in
numero maggiore di tre, meglio evidenziare con il colore, il grassetto o una freccia
mobile il punto di cui si sta man mano parlando.
Da evitare anche le tabelle fitte di numeri: sono molto difficili da leggere a video, e chi
si sforza di decodificare la tabella smette di ascoltare ci che sta dicendo il relatore.
consigliabile evidenziare la cella della tabella che contiene il numero significativo di cui
si sta parlando, e ingrandirla in modo che sia ben leggibile.
Si prestano molto allutilizzo in video i grafici di qualsiasi tipo (a barre, a torta,
ecc.), con lavvertenza per di scegliere i colori in modo che il grafico sia leggibile
anche se stampato in bianco/nero, come capita spesso quando in seguito i grafici sono
stampati e distribuiti.
In sintesi, per preparare slides efficaci si dovrebbe:

Organizzare il testo in modo che ogni slide contenga un solo concetto

Ridurre la quantit di testo fino a che sia leggibile con unocchiata

Convertire quanto possibile il testo in schemi grafici

Spaziare le righe e grassettare le parole curando la grafica del testo

Contestualizzare i numeri trasformandoli in grafici, torte, ecc

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Scrivere elenchi puntati invece di frasi lunghe

Inserire dove possibile immagini per alleggerire la presentazione

Cura della grafica


importante curare la grafica e fare attenzione alla disposizione e alla quadratura del
testo: slides scritte in modo sciatto trasmettono una impressione di sciatteria a
tutta la presentazione.
Opportuno usare sempre lo stesso font e lo stesso codice colore utilizzando non pi
di tre colori, ad esempio i titoli in rosso, il testo in nero e le evidenziazioni in giallo. Un
consiglio di buon senso lasciare la ricerca delloriginalit ai grafici professionisti e
concentrarsi su chiarezza e leggibilit.
Consigliabile anche scegliere un carattere semplice e pulito, che si legga bene a
schermo: alcuni font, ad esempio lusatissimo Times New Roman, sono stati creati per
la stampa, non per il video. Font che si prestano molto bene alla slide sono Calibri,
Helvetica, Verdana, o anche il ben noto Arial, che ha il vantaggio di essere letto allo
stesso modo da qualsiasi sistema operativo.
Conviene usare un carattere di dimensione abbastanza grande da essere letto
facilmente anche da chi segue il Webinar su uno schermo piccolo, tipo quello di uno
smartphone.
Infine, preferibile evitare sfondi con grafica a molti colori o con immagini che rendono
difficile la lettura: la slide un supporto per leggere il testo, non un quadro! Inoltre,
occorre tenere conto che le slides potrebbero poi essere stampate con una stampante
in bianco/nero: gli sfondi colorati diventerebbero neri e i caratteri di tinta tenue
illeggibili. Quindi consigliabile usare per lo sfondo il bianco o un colore tenue che in
stampa bianco/nero diventi alla peggio grigio chiaro, e per il testo colori che stampati in
bianco/nero restino scuri e ben leggibili.
In cosa le saremo utili
Come per la preparazione dei testi, in qualsiasi
momento lei incontri dubbi o difficolt nella
scrittura delle slides mi mandi una e-mail
chiedendo consiglio. Se le serve posso mettere a
punto la grafica del modello di slide che lei
intende usare per migliorarne la leggibilit a
schermo, o suggerirle un modello adatto.
Visto che le slides rappresentano il principale
veicolo di comunicazione ai partecipanti, le
consiglio vivamente di mandarmele con un certo
anticipo, cos le posso visionare in tempo utile.
Ho bisogno comunque di avere copia delle slides che intende usare (oltre alla scaletta
del suo intervento) per poter coordinare efficacemente il Webinar, ma se me le manda
prima posso fare una valutazione della loro efficacia nellambito specifico di una
presentazione in video, e suggerirle possibili miglioramenti.

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4. METTERE A PUNTO LA PRESENTAZIONE

Prova generale
Specie se si ha poca pratica, sono necessarie alcune
Prove del Webinar per decidere quanto tempo si pu
dedicare ad ogni punto della presentazione, e segnarsi
quando affrontare in sequenza gli argomenti successivi.
Inoltre, facendo un po di pratica in condizioni di sicurezza si poi in grado di affrontare
la presentazione live molto pi rilassati, e reagire meglio a eventuali situazioni
impreviste.
molto utile coinvolgere alcuni colleghi e far loro ascoltare la prova della
presentazione, chiedendo il loro parere sulla base di una griglia di valutazione
articolata in una serie di domande:
1.

Apertura del discorso: suscita fin dallinizio interesse?

2.

Struttura della presentazione: ha una struttura logica che si possa facilmente


seguire identificando quali sono i punti principali?

3.

Capacit di argomentare: chi parla usa argomenti diversi ma coordinati e


coerenti dando lidea di un discorso organico?

4.

Chiarezza dellesposizione: usa termini ed esempi subito chiari per tutti i


partecipanti?

5.

Capacit di sintesi: riesce ad esprimere i concetti in poche parole?

6.

Focalizzazione sullo scopo: la presentazione focalizzata sullobiettivo?

7.

Capacit di coinvolgere: il relatore usa argomenti ed esempi che interessano


personalmente i partecipanti?

8.

Gestione dei tempi: sa tararsi sul tempo disponibile senza accelerare alla fine
per riuscire a terminare allora prevista?

9.

Uso della voce: varia tono e velocit del parlato per evidenziare punti del
discorso di diversa importanza?

10. Gestione delle pause: fa brevi pause per lasciare agli ascoltatori il tempo per
riflettere e metabolizzare i concetti?
11. Gestione delle slides: riesce a commentare ed espandere i contenuti delle
slides senza leggerle?
12. Capacit di convincere: appare a suo agio trasmettendo convinzione ed
interesse in quello che dice?
Preparare presentazioni valide questione soprattutto di esperienza, e le prime volte
potranno essere necessari aggiustamenti anche profondi della presentazione per
portarla al livello di qualit desiderato, ma si tratta di tempo ben investito se lobiettivo
un Webinar realmente efficace nel raggiungere gli obiettivi.
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Inoltre, non va dimenticato che i miglioramenti nel gestire il discorso le torneranno utili
per tutte le sue presentazioni, anche fuori dal Webinar.
In cosa le saremo utili
Dopo che lei ha messo a punto argomenti
e tempi della sua presentazione, le
offriamo la possibilit di condurre una
prova del Webinar in condizioni reali, ma
senza i partecipanti.
Potremo
cos
verificare
tutto,
dalladeguatezza della banda disponibile
al rispetto effettivo dei tempi, dal fluire
coerente del discorso al modo di
rispondere alle domande dei partecipanti
(simulate da me).
Alla fine le consiglieremo le messe a punto opportune per migliorare ancora la sua
presentazione e assicurarne il successo.

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5. CONDURRE IL WEBINAR

Preparare la postazione
Ladeguatezza del microfono, delle cuffie e delleventuale
webcam la avremo gi verificata insieme, si tratta
soprattutto di assicurarsi che lei potr parlare indisturbato
durante il webinar.
La cosa fondamentale il silenzio, qualsiasi rumore nellambiente verr captato dal
microfono e ascoltato dai partecipanti, rappresentando un elemento di disturbo. Quindi
scegliere un ufficio con pochi rumori dallesterno, deviare il telefono, spegnere il
cellulare, avvisare i collaboratori e i colleghi, e magari appendere un cartello sulla porta
per avvisare che per la durata del Webinar non si pu entrare.
Verifichi di avere pronte sul computer le slides della presentazione e tutti i documenti
che potrebbero servirle per rispondere alle domande; i partecipanti vedranno quello
che c sul suo schermo, quindi pu direttamente far vedere i documenti che ritiene
utili. Se occorre una pausa per cercarli, possiamo togliere temporaneamente dal video
il suo monitor.
Se decide di usare una webcam per apparire anche in video, importante che lei sia
ben illuminato e abbia dietro uno sfondo che non disturbi, un muro bianco o una tenda
chiara a tinta unita vanno benissimo.
Chiuda anche i programmi come Outlook e Skype che possono inserirsi con avvisi
acustici o facendo apparire messaggi sul monitor, e tutti i programmi che assorbono
risorse al computer salvo quelli necessari per la presentazione.
Infine, tenga pronto un bicchiere dacqua, un colpo di tosse o la gola secca sono una
cosa normale durante una presentazione.

Relatore in video
In teoria sarebbe possibile svolgere tutto il Webinar con limmagine del relatore
ripresa da una webcam e sempre presente in una finestra nello schermo, ma in
pratica non consigliabile, e di norma lo si evita.

Il motivo la banda di trasmissione limitata spesso a disposizione di molti dei


partecipanti e a volte anche del relatore stesso. Facilmente accade che molti dei
partecipanti vedono un video di cattiva qualit, e alcuni soltanto un singolo fotogramma
ogni tanto. Non a caso, quasi tutti i Webinar sono fatti solo di slides senza video, al
massimo presentando la fotografia del relatore.

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Va considerato per che vedere in faccia il relatore uno strumento potente per
coinvolgere i partecipanti, crea un rapporto molto pi diretto e personale che ascoltarne
solo la voce, e sarebbe un peccato rinunciarvi, specie allinizio, quando si stabilisce la
relazione tra lei e i partecipanti, poi anche alla fine, al momento di rispondere alle
domande: le persone sono pi invogliate a porre domande ad una persona che vedono
piuttosto che a una voce e una slide.
Prioritario a tutto verificare ladeguatezza delle apparecchiature e delle linee
disponibili: se dopo la valutazione del processore e della banda a disposizione di
relatore e partecipanti fatta dal dott. Sorcinelli risulter che la cosa fattibile, potremo
decidere di proporre la sua immagine in una finestra nel video o per tutta la durata del
Webinar, o soltanto nei momenti in cui opportuno stimolare nei partecipanti
attenzione e coinvolgimento.

Utilizzo della voce


Nelle situazioni professionali la convinzione e sicurezza di chi parla, trasmessa
soprattutto dal tono di voce utilizzato, contribuisce in modo significativo a determinare
ladesione o meno ad una idea o una proposta. Attenzione quindi che suoi eventuali
dubbi o incertezze non traspaiano durante la presentazione.
Una componente dellapproccio professionale alle presentazioni, che per si pu
imparare facilmente a padroneggiare, gestire correttamente il ritmo del discorso
accelerando quando i concetti sono banali o scontati, rallentando quando si richiede ai
partecipanti un momento di riflessione per capire, facendo una breve pausa prima di un
concetto importante per evidenziarlo.
Inoltre, faccia attenzione quando si trova nella situazione di avere gi illustrato molte
volte in precedenza lo stesso concetto. Inconsciamente tutti parliamo in modo sempre
pi veloce se ripetiamo discorsi gi fatti molte volte: pensi alla risposta di alcune
centraliniste, cos veloce che non si capiscono le parole. Se non tiene la cosa sotto
controllo corre il rischio di parlare con una velocit tale da rendere difficile seguire il
discorso a chi lo sente per la prima volta.
Un grande aiuto per gestire correttamente il ritmo del discorso le pu venire dalla
gestione delle pause. In un discorso la pausa uno strumento potente: fare una breve
pausa ogni tanto trasmette sicurezza e controllo, mentre un eloquio rapido e senza
pause percepito dagli ascoltatori come indice di nervosismo e insicurezza.
Fare una pausa nel discorso utile soprattutto:

Dopo aver dato uninformazione nuova, per consentire ai partecipanti di


metabolizzarla

Per sottolineare limportanza delle parole che seguono la pausa.

Per rallentare il ritmo del discorso, quando si ha limpressione che diventi troppo
veloce

Per raccogliere le idee prima di continuare.

Naturalmente si intendono pause brevi, non momenti di imbarazzante silenzio.

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Rispondere alle domande


Una parte importante del Webinar, che ne aumenta considerevolmente vivacit e
interattivit, la risposta alle domande che i partecipanti pongono al relatore.
Ogni partecipante pu porre domande per iscritto tramite una sorta di chat line, o
chiedere la parola in voce. Tutto gestito dal pannello di controllo del coordinatore,
che lunico a vedere le domande scritte e le richieste di interventi in voce, quindi
eventuali domande o richieste di intervento sgraditi possono tranquillamente essere
ignorati.
Il dialogo con i partecipanti si pu organizzare come si crede, ma la norma riservare
alle domande a voce uno spazio specifico quando la presentazione finita,
mentre d una impressione di maggiore spontaneit se io la interrompo due o tre volte
(meglio se in momenti prestabiliti) per leggerle le domande arrivate per iscritto.
Avremo preparato insieme in precedenza alcune domande che le legger come
fossero pervenute per iscritto, per gestire il caso abbastanza frequente in cui i
partecipanti non facciano subito domande e sia necessario scaldare lambiente.
Inoltre, le pu essere utile che io le proponga una domanda finta per offrirle la
possibilit di trattare un argomento che lei ritiene pi efficace se lo espone come
risposta ad una domanda.
Per quanto concerne le vere domande dei partecipanti, alcuni consigli per gestirle al
meglio:

Prepararsi in anticipo: alcune domande vengono poste spesso e si possono


prevedere. Attenzione per a non far capire che la risposta era gi pronta,
altrimenti diventa poco convincente

Cercare di capire il vero significato della domanda: talvolta con una


domanda linterlocutore vuole in realt contestare quanto detto, affermare un
suo concetto, provocare, ecc.

Mostrare sicurezza, mantenendo semplicemente nelle risposte lo stesso stile


di discorso usato in tutta la presentazione

In caso si debba riflettere un attimo, ripetere la domanda con altre parole: in


questo modo si guadagna tempo per pensare senza perdere padronanza

Non interrompere il partecipante che si dilunga troppo: rischierebbe di mettersi


in urto, lasci che ci pensi io come coordinatore a interromperlo

Evitare il rapporto a due: una serie di domande e risposte con lo stesso


interlocutore fanno sentire gli altri partecipanti esclusi.

possibile che qualche partecipante, invece di fare una domanda presenti una
esplicita obiezione a qualche sua affermazione. Il modo migliore per rispondere alle
obiezioni, come ovvio, rispondere direttamente: si/no perch. Anche per le
obiezioni, una risposta chiara e diretta di solito la migliore, motivando sempre le
proprie affermazioni.

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Ma se lobiezione la mette in difficolt, alcune tecniche ben sperimentate per gestire la


situazione:

Generalizzare: vero, ma bisogna vedere l'insieme. Si d soddisfazione


allinterlocutore, ma contemporaneamente si riafferma la propria superiore
padronanza dellargomento

Banalizzare: questo un caso particolare. Anche qui si d soddisfazione


allinterlocutore, togliendo per ogni peso allobiezione

Rinviare: se ne parler poi a fondo in altra sede. Attenzione che si deve


davvero dare una risposta in seguito

Ribaltare la domanda: lei cosa farebbe? Si tratta di una tecnica molto


efficace con le domande assurde senza possibile risposta, che mirano solo a
mettere in difficolt il relatore

Rifiutarsi di rispondere: questo non c'entra con l'argomento della


presentazione. Se veramente cos non si fa cattiva figura, anzi. Se un
modo per sfuggire ad una obiezione a cui proprio non si sa come rispondere,
meglio un taglio netto che un tentativo di risposta incerto e poco convincente.

In cosa le saremo utili


Prima che lei inizi a parlare il dott. Sorcinelli avr gi
verificato che tutto funzioni e io avr gi fatto la
presentazione del Webinar e di lei ai partecipanti:
Pu iniziare rilassato sapendo che tutto sotto
controllo.
Le sar sempre a fianco come coordinatore, non
solo gestendo dal pannello di controllo tutte le
funzioni del Webinar, ma intervenendo in voce per
presentare i relatori, leggere le domande dei
partecipanti, dialogare direttamente con lei quando
le serve un appoggio, stimolare i partecipanti ad
intervenire, gestire le situazioni impreviste, ecc.
In qualsiasi momento abbia difficolt nella presentazione pu appoggiarsi a me
chiedendomi aiuto tramite una chat line privata allinterno della piattaforma, per
esempio se ha bisogno di fare una breve pausa io interverr in voce proponendole
alcune domande fatte dai partecipanti, o sintetizzando quanto lei ha appena esposto.
Possiamo anche dialogare apertamente tra di noi in voce: uno scambio di battute tra
relatore e coordinatore utile per aggiungere vitalit alla presentazione.
Se si manifestano problemi tecnici imprevisti il dott. Sorcinelli pronto ad
intervenire per telefono e prendere in mano la situazione.
Quindi pu essere sereno: tutto organizzato in modo che vada bene, ma se qualcosa
dovesse mai andare storto ci siamo sempre noi per intervenire subito.

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