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21.12.2011
DIRETTIVE
DIRETTIVA 2011/99/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 13 dicembre 2011
sullordine di protezione europeo
i tipi di sentenze e decisioni di natura giudiziaria, che
possono avere, a seconda dellordinamento giuridico, ca
rattere penale o amministrativo. Nel programma si solle
citano altres la Commissione e gli Stati membri a riflet
tere su come migliorare la normativa e le misure pratiche
di sostegno per la protezione delle vittime. Il programma
prevede inoltre che le vittime della criminalit possano
essere soggette a particolari misure di protezione che
dovrebbero essere efficaci allinterno dellUnione. La pre
sente direttiva fa parte di una serie coerente ed esaustiva
di misure sui diritti delle vittime.
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Articolo 2
Definizioni
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Articolo 1
Obiettivo
La presente direttiva stabilisce le norme che permettono allau
torit giudiziaria o equivalente di uno Stato membro, in cui
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Articolo 3
Designazione delle autorit competenti
1.
Ciascuno Stato membro indica alla Commissione quali
autorit giudiziarie o equivalenti sono competenti ai sensi della
legislazione nazionale a emettere e a riconoscere un ordine di
protezione europeo, conformemente alla presente direttiva, al
lorch detto Stato membro lo Stato di emissione o lo Stato di
esecuzione.
2.
La Commissione mette le informazioni ricevute a disposi
zione di tutti gli Stati membri. Gli Stati membri informano la
Commissione di qualsiasi modifica alle informazioni di cui al
paragrafo 1.
Articolo 4
Ricorso a unautorit centrale
L 338/7
Articolo 6
Emissione dellordine di protezione europeo
1.
Un ordine di protezione europeo pu essere emesso se la
persona protetta decide di risiedere o gi risiede in un altro
Stato membro, o se decide di soggiornare o gi soggiorna in
un altro Stato membro. Nel decidere lemissione di un ordine di
protezione europeo lautorit competente dello Stato di emis
sione tiene conto, tra laltro, della durata del periodo o dei
periodi in cui la persona protetta intende soggiornare nello
Stato di esecuzione e del grado di necessit della protezione.
1.
Ciascuno Stato membro pu designare unautorit centrale
o, laddove previsto dal proprio ordinamento giuridico, pi di
unautorit centrale per assistere le autorit competenti.
2.
Lautorit giudiziaria o equivalente dello Stato di emissione
pu emettere un ordine di protezione europeo solo su richiesta
della persona protetta e dopo aver accertato che la misura di
protezione soddisfa i requisiti di cui allarticolo 5.
2.
Uno Stato membro pu, se lorganizzazione del proprio
sistema giudiziario lo rende necessario, affidare alla propria au
torit centrale o alle proprie autorit centrali la trasmissione e la
ricezione amministrativa degli ordini di protezione europei e
della corrispondenza ufficiale a essi relativa. Di conseguenza,
tutte le comunicazioni, le consultazioni, gli scambi dinforma
zioni, le richieste e le notifiche tra autorit competenti possono
essere trattate, ove opportuno, con lassistenza dellautorit cen
trale o delle autorit centrali designate dello Stato membro
interessato.
3.
La persona protetta pu presentare richiesta di emissione
di un ordine di protezione europeo allautorit competente dello
Stato di emissione o allautorit competente dello Stato di ese
cuzione. Se tale richiesta presentata nello Stato di esecuzione,
lautorit competente di questultimo la trasmette quanto prima
allautorit competente dello Stato di emissione.
3.
Gli Stati membri che intendano avvalersi delle facolt de
scritte nel presente articolo comunicano alla Commissione le
informazioni relative allautorit centrale o alle autorit centrali
designate. Dette indicazioni sono vincolanti per tutte le autorit
dello Stato di emissione.
4.
Prima di emettere un ordine di protezione europeo, dato
diritto alla persona che determina il pericolo di essere ascoltata
e di contestare la misura di protezione, se questi diritti non
sono stati concessi a tale persona nel procedimento che ha
portato alladozione della misura di protezione.
Articolo 5
5.
Lautorit competente che adotta una misura di protezione
contenente uno o pi dei divieti o restrizioni di cui allarticolo 5
informa in modo adeguato la persona protetta, conformemente
alle procedure di diritto nazionale, della possibilit di richiedere
un ordine di protezione europeo qualora tale persona intenda
recarsi in un altro Stato membro, nonch delle condizioni fon
damentali di tale richiesta. Lautorit informa la persona protetta
della possibilit di presentare la richiesta prima di lasciare il
territorio dello Stato di emissione.
6.
Se la persona protetta ha un tutore o un rappresentante,
tale tutore o rappresentante pu presentare la richiesta di cui ai
paragrafi 2 e 3 a nome della persona protetta.
L 338/8
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7.
Se la richiesta di emissione di un ordine di protezione
europeo respinta, lautorit competente dello Stato di emis
sione informa la persona protetta circa le possibilit di ricorso
applicabili contro tale decisione previste dal diritto nazionale.
Articolo 7
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Procedura di trasmissione
1.
La trasmissione dellordine di protezione europeo da parte
dellautorit competente dello Stato di emissione allautorit
competente dello Stato di esecuzione effettuata con qualsiasi
mezzo che lasci una traccia scritta, in modo tale da consentire
allautorit competente dello Stato di esecuzione di accertarne
lautenticit. Tutte le comunicazioni ufficiali sono effettuate di
rettamente tra tali autorit competenti.
2.
Se lautorit competente dello Stato di esecuzione o dello
Stato di emissione non nota allautorit competente dellaltro
Stato, questultima compie tutti i relativi accertamenti, anche
tramite i punti di contatto della Rete giudiziaria europea di
cui alla decisione 2008/976/GAI del Consiglio, del
16 dicembre 2008, relativa alla Rete giudiziaria europea (1),
tramite il membro nazionale di Eurojust o tramite il sistema
nazionale di coordinamento Eurojust del proprio Stato, al fine
di ottenere le necessarie informazioni.
3.
Lautorit dello Stato di esecuzione che riceve un ordine di
protezione europeo e non competente a riconoscerlo tra
smette dufficio lordine di protezione europeo allautorit com
petente e ne informa senza indugio lautorit competente dello
Stato di emissione di conseguenza, con qualsiasi mezzo che
lasci una traccia scritta.
Articolo 9
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L 338/9
2.
La misura adottata dallautorit competente dello Stato di
esecuzione conformemente al paragrafo 1, nonch qualsiasi al
tra misura adottata in base a una successiva decisione di cui
allarticolo 11, corrisponde quanto pi possibile alla misura di
protezione adottata dallo Stato di emissione.
3.
Lautorit competente dello Stato di esecuzione informa la
persona che determina il pericolo, lautorit competente dello
Stato di emissione e la persona protetta di ogni misura adottata
conformemente al paragrafo 1, nonch delle possibili conse
guenze giuridiche di una violazione di tale misura previste dal
diritto nazionale e conformemente allarticolo 11, paragrafo 2.
Lindirizzo o altri dati di contatto della persona protetta non
sono resi noti alla persona che determina il pericolo se non ove
tali dati siano necessari ai fini dellesecuzione della misura adot
tata conformemente al paragrafo 1.
4.
Se lautorit competente dello Stato di esecuzione ritiene
che linformazione trasmessa con lordine di protezione europeo
conformemente allarticolo 7 sia incompleta, informa senza in
dugio lautorit competente dello Stato di emissione con ogni
mezzo che lasci traccia scritta, assegnandole un termine ragio
nevole per fornire linformazione mancante.
Articolo 10
Motivi di non riconoscimento di un ordine di protezione
europeo
1.
Lautorit competente dello Stato di esecuzione pu rifiu
tare di riconoscere un ordine di protezione europeo nelle se
guenti circostanze:
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3.
Se non sono disponibili misure a livello nazionale relative
ad un caso analogo che potrebbero essere adottate nello Stato di
esecuzione, lautorit competente dello Stato di esecuzione rife
risce allautorit competente dello Stato di emissione su qualsiasi
violazione della misura di protezione indicata nellordine di
protezione europeo di cui sia al corrente.
Articolo 12
Notifica in caso di violazione
Lautorit competente dello Stato di esecuzione notifica allau
torit competente dello Stato di emissione o dello Stato di
sorveglianza le violazioni della misura o delle misure adottate
sulla base di un ordine di protezione europeo. La notifica
effettuata utilizzando il modulo standard di cui allallegato II.
Articolo 13
Competenza nello Stato di emissione
1.
Lautorit competente dello Stato di emissione ha compe
tenza esclusiva per ladozione di decisioni relative:
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5.
Lautorit competente dello Stato di emissione informa
senza indugio lautorit competente dello Stato di esecuzione
di ogni decisione adottata conformemente al paragrafo 1 o 4.
6.
Se lautorit competente dello Stato di emissione ha revo
cato o annullato lordine di protezione europeo conformemente
al paragrafo 1, lettera a) o al paragrafo 4, lautorit competente
nello Stato di esecuzione interrompe le misure adottate confor
memente allarticolo 9, paragrafo 1, non appena ha ricevuto
debita notifica dallautorit competente dello Stato di emissione.
7.
Se lautorit competente nello Stato di emissione ha mo
dificato lordine di protezione europeo conformemente al para
grafo 1, lettera a) o al paragrafo 4, lautorit competente dello
Stato di esecuzione, ove opportuno:
Articolo 14
2.
La legislazione dello Stato di emissione si applica alle
decisioni adottate conformemente al paragrafo 1.
3.
Qualora una sentenza ai sensi dellarticolo 2 della deci
sione quadro 2008/947/GAI o una decisione sulle misure cau
telari ai sensi dellarticolo 4 della decisione quadro
2009/829/GAI sia gi stata trasmessa, o sia trasmessa in seguito
allemissione di un ordine di protezione europeo, ad un altro
Stato membro, le successive decisioni previste da tali decisioni
quadro sono adottate conformemente alle pertinenti disposi
zioni delle decisioni quadro.
4.
Qualora una misura di protezione sia contenuta in una
sentenza ai sensi dellarticolo 2 della decisione quadro
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2.
Lautorit competente dello Stato di esecuzione informa
immediatamente di tale decisione lautorit competente dello
Stato di emissione e, ove possibile, la persona protetta.
3.
Lautorit competente dello Stato di esecuzione, prima di
interrompere le misure conformemente al paragrafo 1, lettera
b), pu invitare lautorit competente dello Stato di emissione a
fornire informazioni sulla necessit di proseguire la protezione
prevista dallordine di protezione europeo nelle circostanze del
caso in questione. Lautorit competente dello Stato di emis
sione risponde senza indugio a tale invito.
L 338/11
Articolo 18
Spese
Le spese risultanti dallapplicazione della presente direttiva sono
a carico dello Stato di esecuzione, conformemente alla legisla
zione nazionale, a eccezione di quelle sorte esclusivamente nel
territorio dello Stato di emissione.
Articolo 19
Rapporto con altri accordi e intese
1.
Gli Stati membri possono continuare ad applicare gli ac
cordi o le intese bilaterali o multilaterali vigenti alla data di
entrata in vigore della presente direttiva, nella misura in cui
essi consentano di andare oltre gli obiettivi della presente diret
tiva e contribuiscano a semplificare o agevolare ulteriormente le
procedure di adozione delle misure di protezione.
Articolo 15
Priorit nel riconoscimento di un ordine di protezione
europeo
Il riconoscimento di un ordine di protezione europeo avviene
con la stessa priorit applicabile a livello nazionale in un caso
analogo, tenendo conto di eventuali circostanze specifiche del
caso, inclusi la sua urgenza, la data prevista di arrivo della
persona protetta nel territorio dello Stato di esecuzione e, ove
possibile, il livello di rischio per la persona protetta.
2.
Gli Stati membri possono concludere accordi o intese
bilaterali o multilaterali dopo lentrata in vigore della presente
direttiva, nella misura in cui essi consentano di andare oltre gli
obiettivi della presente direttiva e contribuiscano a semplificare
o agevolare le procedure di adozione delle misure di protezione.
Articolo 16
3.
Entro l11 aprile 2012, gli Stati membri notificano alla
Commissione gli accordi e le intese esistenti di cui al paragrafo
1 che intendono continuare ad applicare. Gli Stati membri no
tificano inoltre alla Commissione, entro tre mesi dalla firma, i
nuovi accordi o le nuove intese di cui al paragrafo 2.
Articolo 17
Articolo 20
Lingue
1.
Lautorit competente dello Stato di emissione traduce
lordine di protezione europeo nella lingua ufficiale o in una
delle lingue ufficiali dello Stato di esecuzione.
1.
La presente direttiva non pregiudica lapplicazione del re
golamento (CE) n. 44/2001, del regolamento (CE)
n. 2201/2003, della convenzione dellAia del 1996 sulla com
petenza, la legge applicabile, il riconoscimento, lesecuzione e la
cooperazione, in materia di potest genitoriale e di misure di
protezione dei minori, o della convenzione dellAia del 1980
sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori.
2.
Lautorit competente dello Stato di esecuzione traduce il
modulo di cui allarticolo 12 nella lingua ufficiale o in una delle
lingue ufficiali dello Stato di emissione.
3.
Ciascuno Stato membro pu, al momento delladozione
della presente direttiva o successivamente, esprimere in una
2.
La presente direttiva non pregiudica lapplicazione della
decisione quadro 2008/947/GAI e della decisione quadro
2009/829/GAI.
L 338/12
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Articolo 21
Articolo 23
Attuazione
Riesame
1.
Gli Stati membri mettono in vigore le disposizioni legi
slative, regolamentari e amministrative necessarie per confor
marsi alla presente direttiva entro l11 gennaio 2015. Essi ne
informano immediatamente la Commissione.
2.
Gli Stati membri comunicano alla Commissione il testo
delle disposizioni essenziali di diritto interno che essi adottano
nel settore disciplinato dalla presente direttiva.
Articolo 24
Entrata in vigore
La presente direttiva entra in vigore il ventesimo giorno succes
sivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dellUnione europea.
Articolo 25
Destinatari
Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva con
formemente ai trattati.
Articolo 22
Raccolta dei dati
Al fine di agevolare la valutazione dellapplicazione della pre
sente direttiva, gli Stati membri comunicano alla Commissione
le informazioni pertinenti concernenti lapplicazione delle pro
cedure nazionali relative allordine di protezione europeo, co
municando almeno il numero di ordini di protezione europei
richiesti, emessi e/o riconosciuti.
Per il Consiglio
Il presidente
J. BUZEK
M. SZPUNAR
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ALLEGATO I
ORDINE DI PROTEZIONE EUROPEO
di cui allarticolo 7 della
DIRETTIVA 2011/99/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO DEL 13 DICEMBRE 2011
SULLORDINE DI PROTEZIONE EUROPEO
Le informazioni contenute nel presente modulo devono essere oggetto di un adeguato trattamento riservato
L 338/13
L 338/14
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21.12.2011
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L 338/15
L 338/16
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ALLEGATO II
MODULO
di cui allarticolo 12 della
DIRETTIVA 2011/99/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO DEL 13 DICEMBRE 2011
SULLORDINE DI PROTEZIONE EUROPEO
SEGNALAZIONE DI VIOLAZIONE DELLA MISURA ADOTTATA SULLA BASE DELLORDINE DI
PROTEZIONE EUROPEO
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L 338/17
L 338/18
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