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Il romantico vuole viaggiare per arrivare, per realizzare un progetto.

Mentre si
avvicina, tutte le tappe intermedie non hanno valore, se non quello di avvicinarmi alla
meta; dietro c la concezione di tempo lineare unidirezionale ascendente, quindi
progressivo. Nella modernit il progresso necessario e infinito (CHIURAZZI) diventato
un mito: necessario perch cos e non pu essere nientaltro che cos; il progresso
infinito ed definito come libert di.
Questa concezione del tempo trasformato in storia non condiviso dai romantici.

Lo storico si limita alle problematiche dei fatti passati mentre il filosofo della storia
pi ambizioso ed convinto di capire anche i fatti futuri, utilizzando la ragione.
Il viaggio per viaggiare una condizione dellesistenza che vede il viandante come un
viaggiatore che non ha una meta fissa e che deve cercare di rendere ogni momento
unopera darte, vivere come se ogni momento realizzasse appieno lintero della tua
esistenza. O ci si fa schiacciare dalla situazione o la si vive al meglio.
Secondo Habermas siamo ancora dentro alla modernit, che costituisce un progetto
incompiuto. Ad un certo punto la modernit ha deragliato rispetto al progetto
illuminista: questo perch non si realizzata la libert.
Secondo Lyotard siamo nella post modernit che nata da una cesura epocale.
_introduzione__ (La ragione moderna una ragione forte). Auschwitz un fatto che
distrugge la possibilit di ricorrere ai grandi racconti e si ricollega alla citazione di
Hegel secondo il quale _____ . Auschwitz reale ma non razionale.
Secondo CHIURAZZI, il termine nuovo _200 e seguito___ Gli evangelisti sulle spalle dei
profeti rappresentano il rapporto fra il nuovo e il vecchio testamento. I profeti
rappresentano il vecchio testamento e sono quelli che hanno accumulato il sapere che
viene perfezionato dagli evangelisti che scrivono il nuovo testamento e lo completano.
Questimmagine viene laicizzata e diventa quella dei nani sulle spalle dei giganti: i
giganti sono gli antichi e i nani sono i moderni. Il sapere dei nani di pi di quello dei
giganti ma proprio perch stanno sulle spalle dei giganti: il sapere cumulativo,
ascendente e progressivo. Questo sapere per la modernit garantito dalla ragione
delluomo, perch vi la concezione antropocentrica.
Questuomo grazie alluso della propria ragione aumenta il proprio sapere in maniera
illimitata, grazie alla scienza moderna (fisica galileiana newtoniana) che
rivoluzionaria nello scopo. La scienza moderna pu dominare la natura grazie alla
tecnologia, che possibile solo perch abbiamo una concezione della natura nella
quale riduciamo i fenomeni a leggi naturali.
Questa concezione progressiva positiva del nuovo vista come continuit con il
passato.
Alla fine dell800 con le avanguardie artistiche vi una rottura con il passato e
_termine nuovo 800___ il nuovo diventa assoluto perch il vecchio diventa obsoleto. Il
nuovo ci che contemporaneo e che quindi cambia continuamente; ci che risulta
essere nuovo risulta anche meglio perch nuovo (estetizzazione: il nuovo bello in
quanto nuovo). Emblema di questa visione del nuovo la moda.
La modernit inizia nel 400 con lUmanesimo, continua nel 500 con il rinascimento,
prosegue ne 600 con la rivoluzione scientifica: essa importante perch cambia il

sapere vero in fisica galileiana e newtoniana e nella modernit la fisica viene presa
come sapere di riferimento. La prima operazione che la rivoluzione scientifica aveva
fatto sulla natura era stato oggettivarla e toglierle le caratteristiche del soggetto e
quindi lhanno privata di ogni componente spirituale. Per Chiurazzi al metodo e allo
scopo della scienza moderna riportabile lomologazione dellesperienza: tutte le
esperienze di tutti gli ambiti vogliono omologarsi a quella scientifica, allesperimento,
grazie al quale dimostriamo delle teorie ricostruendo le condizioni previste da
unipotesi di legge, vale a dire i rapporti casuali e necessario fra elementi matematici.
Da questa ottica nascono lantropologia (antropologia culturale nata nella seconda
met dell800 a conseguenza della realizzazione delle istanze nazionaliste che
portano al colonialismo e allimperialismo) [Wunt costruisce dei laboratori di psicologia
a Lipsia], la sociologia (fisica sociale) e la psicologia, entrambe nate dallottica
ipermoderna del positivismo.

{ I romantici di questa omologazione dellesperienza non la assimilano, perch


contrappongono allesperienza scientifica lesperienza artistica: per loro luomo non
riducibile ad un oggetto privato delle caratteristiche del soggetto, perch luomo
spirituale. Questo spirito prima di tutto attivit creatrice autocosciente libera, ci da
cui tutto si deriva e a cui tutto si riporta.
Questa attivit creatrice libera si esprime per i romantici e per i poeti romantici
nellarte. Per i filosofi tipo Fichte, Shelling ed Hegel (idealisti) si traduce nello studio e
nella messa appunto della legittimazione della realt. Sono nati alla fine del 700 e
hanno vissuto la rivoluzione francese. Cercano di spiegare razionalmente ci che
appare irrazionale, perch la rivoluzione francese aveva portato in senso storico il
terrore di Robespierre e il Primo Impero di Napoleone. Questi filosofi vivono in
Germania e vedono nel 1806 che la Francia porta distruzione per la costruzione del
nuovo impero. Per loro quindi la contemporaneit diventa un problema e la spiegano
dicendo che la ragione illuminista non poteva che produrre laltro da se: la ragione
quindi diventata autocosciente dei propri limiti. }
Nel 700 la modernit vive lilluminismo: Kant scrive Risposta alla domanda Che cos
lIlluminismo che viene presa da tutti come definizione di modernit, quindi il
progetto della modernit si conclude. Lo slogan dellilluminismo Sapere Aude ->
__Uscita delluomo da uno stato di minorit__.
Concezione della natura romantica lopposto di quella moderna: si torna ad attribuire
alla natura una concezione spirituale e quindi elementi tipici del soggetto; lo spirito
posso quindi metterlo a contatto con la Natura e si afferma il concetto di analogia. I
fenomeni scientifici che potevano suggerire unidea di Natura diversa sono 3: chimica,
magnetismo ed elettricit.

Scelta fra idealismo o dogmatismo o materialismo o____, dipende dallindividuo a


seconda se portato a intendere il mondo costituito da 2 forze contrapposte;
Il dogmatico ritiene che ci sia qualcosa esterno a se che condiziona il presente, quindi
le sue scelte sono condizionate dai limiti posti dallesistenza dellaltro da se.
Lidealista elimina questo altro e riconosce come unica forza esistente quella del
proprio Io, cogliendo se stesso come forza esistente quindi attraverso unintuizione

intellettuale che lo porta ad eliminare il concetto di noumeno come limite ___ . Questo
condizione il suo agire essendo attivit creatrice autocosciente: per questo lidealismo
di Fichte si chiama idealismo etico in quanto lunica scelta che gli permette di
postulare la libert.
Questa operazione che determina la scelta fra dogmatismo ed idealismo il risultato
sul piano esistenziale della riflessione logica che porta ad affermare il Primo principio
dellidealismo, che lIo pone se stesso. Sul piano logico Fichte afferma che lIo pone se
stesso partendo dalla verit che non ha bisogno di ulteriori spiegazioni: Il principio di
identit, vale a dire A uguale ad A. Fichte dice che non il principio primo, perch
qualcuno deve predicare lesistenza di A e per Fichte un Io che pone lesistenza di A
e per NESSUNO pone lesistenza dellIo, perch lIo intuisce se stesso come colui che
pone, vale a dire come attivit creatrice autocosciente. Sul piano logico questo pone
necessariamente il Secondo principio dellIdealismo: lIo oppone allIo nellIo un non Io.
LIBRO
Nel pensiero di Fichte, il problema metafisico si ridefinisce: la domanda sui principi
della realt non pi domanda sullessere del mondo ma domanda sullagire dellIo,
perch lIo essendo attivit creatrice libera autocosciente genera il mondo. La logica
diventa logica del reale, perch studiando come pensa lIo questo me lo trovo che
genera il mondo. La realt ha quindi un andamento dialettico e la logica mi permette
di cogliere anche la metafisica. Si tratta di spiegare come il mondo viene prodotto
dallIo che diventa lunica realt assoluta come attivit auto-fondata. La produzione
del mondo deve essere intesa come determinazione a partire dallIo dellessere del
mondo: il mondo deve essere ridefinito in funzione dellIo puro come alterit rispetto
ad esso, come NON-IO. Il creare non creare dal nulla, ma determinare lessere del
mondo partendo dallIo e quindi razionalizzare progressivamente laltro da se. LIo
quindi non ha creato la Natura ma lha riportata a s.
Lio oppone un non Io nellIo, cio qualcosaltro diverso da se ma non al di fuori di s,
perch nulla pensabile al di fuori dellIo.
{Il problema metafisico per Kant il problema dellessere del mondo, quindi una
metafisica delloggetto. Per Fichte il problema dellagire dellIo, quindi una metafisica
del soggetto. Il soggetto crea non dal nulla ma ridefinendo lessere, quindi lIo che
determina lessere del mondo, ci che o non al mondo. Se c un essere
irrazionale, finch il soggetto non lha spiegato questo non dotato di realt. Il mondo
deve quindi essere ridefinito in funzione dellIo.}
Ci che visto come qualcosa di esterno alla coscienza viene ricondotto alla
coscienza: non esiste se non in funzione della coscienza.
{lIo intuisce se stesso come attivit creatrice libera; la libert assoluta non esiste: io
divento libero se mi faccio libero, quindi devo trovare qualcosa che mi si oppone. Essa
la posso trovare allinterno dellIo visto che ci sono solo Io: lIo assoluto deve quindi
opporre a se un non-Io Assoluto. A pu ammettere dentro di se un non-A in quanto
non-A creazione di A (necessit logica).}
Il Terzo principio: LIo oppone nellIo al non-Io divisibile un Io divisibile. Come
conseguenza lIo e il non-Io, in quanto posti entrambi nellIo puro, si limitano a
vicenda, producendo un Io finito e un non-Io finito: per questo diventano divisibili e
quindi LIMITATI, qualcosa che esce dalla dimensione dellAssoluto. Lo spirito deve
quindi determinarsi nella realt del soggetto: ogni Io una determinazione dellIo, che

attraverso lUmanit realizza se stesso. Ci che non Io ci che si contrapposto ad


ogni singolo Io divisibile, quindi sono le cose del mondo, la Natura, che
progressivamente lIo nel suo farsi creatrice autocosciente riduce a se.
{lIo coglie se stesso come attivit creatrice libera autocosciente; creatrice vuol dire
che riduce a s laltro da s, ovvero tradurre razionalmente le cose (globalizzazione).
LIo deve farsi libero, e si fa tale se ha qualcosa che gli si oppone. Quindi lIo crea
qualcosa che gli si oppone, laltro da s. Per liberarsi si rende cosciente che lui ha
creato laltro da s. Non possono rimanere a livello Assoluto ma si devono
determinare, e si determinano nel Singolo.}

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