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CAPITOLO 3

IMPOSTAZIONE GENERALE E
REGOLE PRATICHE DI
PROGETTAZIONE

Cap. 3 Impostazione generale e regole pratiche

Impostazione parametrica

Vengono di seguito definite limpostazione parametrica dello studio in oggetto, i


criteri e le relazioni di base utilizzate per il calcolo statico, nonch regole pratiche di
progettazione ed ipotesi di lavoro che si ritiene debbano seguirsi nellutilizzo del sistema
costruttivo proposto.

1.

1.1.

IMPOSTAZIONE PARAMETRICA

Parametri costanti per tutte le soluzioni

spessore della suola in c.a. prefabbricata :

40mm ;

copriferro netto delle armature filanti ad a.m. :

25mm ;

copriferro superiore ed inferiore dei profili metallici :

40mm ;

copriferro staffe e ripartitori trasversali inferiori :

20mm ;

profilo e sezione del dente di appoggio per solaio

(30x30)mm ;

diametro armature ad a.m. di confezionamento suola :

8 ;

diametro staffe e ripartitori (trasversali e longitudinali) ad a.m. :

5 ;

distanza di tolleranza delle suole in c.a. dalle colonne :

30mm ;

numero bulloni di attacco trave/colonna in nodi di continuit :

(4+4) ;

numero bulloni di attacco trave/colonna in nodi di estremit :

(2+2) ;

numero bulloni di attacco trave secondaria/colonna :

(2+2) ;

numero bulloni di attacco della generica flangia di tastata :

1.2.

2;

Parametri variabili correlati alle strutture di piano [FS]

larghezza trave composta intermedia [BI] semi-prefabbricata :

Bi ;

larghezza trave composta di estremit [BE] semi-prefabbricata :

Be ;

altezza di impalcato del piano al rustico (travi = solaio) :

H;

dimensioni del profilo metallico a [ intercluso :


diametro della barra ad a.m. di continuit sulla colonna :
spessore della flangia di tastata dei profili metallici [ :

(Ph, Pb, Pt) ;


;
f = Pt ;
1

Cap. 3 Impostazione generale e regole pratiche

Impostazione parametrica

altezza utile delle travi composte acciaio - calcestruzzo :


passo massimo delle staffe :
interasse verticale della bullonatura trave/colonna :

1.3.

(H-3)cm ;
0.8 (H-3)cm ;
I = Ph/2 ;

Parametri variabili correlati alle strutture in elevazione [ES]

denominazioni simboliche delle colonne in profili a caldo HEA ed HEB :

(HA ; HB) ;

denominazioni simboliche delle colonne in profili a freddo


aperti ][ e chiusi

dimensioni complessive di ingombro della generica colonna :


spessore delle ali della colonna :
larghezza del profilo a [ per trave di bordo secondaria :

( ][ ; ) ;
(Cb ; Ch) ;
Ct ;
D = Cb/2 ;

dimensioni della piastra - collare quadrata presaldata alla colonna :

(F ; t) ;

sporti laterali della piastra - collare della colonna :

(a ; b) ;

gap distanziale nel posizionamento trave/colonna:

=(Cb/2+30)mm;

lunghezza di prefabbricazione trave composta tipica :


lunghezza di appoggio trave/colonna al montaggio :
diametri di bullonatura e foratura trave/colonna :
interasse orizzontale di bullonatura trave/colonna :
area lorda della sezione della colonna :
area netta della sezione della colonna forata :
area nominale di taglio della bullonatura trave/colonna :

(L-2) ;
p = (b-30)mm ;
(d, d1) ;
i = Cb/2 ;
A;
An = (A-4d1Ct);
Ab = 2d2 ;

Cap. 3 Impostazione generale e regole pratiche

2.

Criteri e relazioni per il calcolo statico

CRITERI E RELAZIONI DI BASE PER IL CALCOLO STATICO

a) Il calcolo statico consiste in due fasi operative :


determinazione delle caratteristiche prestazionali delle sezioni resistenti (trave composta,
colonna, bullonatura);
esecuzione delle verifiche di sicurezza per unampia casistica di esemplificazioni
progettuali numeriche.
b) Lo schema statico assunto in ogni caso per gli esempi progettuali della trave composta
principale quello di trave continua su tre appoggi a luci uguali, con carico ripartito.
c) Nel calcolo si adottano, in alternativa di confronto, i due seguenti sistemi normativi :
metodo delle tensioni ammissibili [T.A.] (D.M. 14/2/92) ;
metodo agli stati limite [S.L.] (D.M. 9/1/96).
d) Operando col metodo agli stati limite, in riferimento agli stati limite ultimi, si
considerano :
per la trave composta acciaio - calcestruzzo lo stato limite ultimo di rottura mediante
analisi non lineare o mediante analisi rigido - plastica ;
per la colonna in acciaio lo stato limite ultimo elastico (convenzionale) mediante analisi
elastica lineare.
e) Si assumono i seguenti coefficienti di sicurezza normativi :
nel metodo [T.A.], in 1a condizione di carico,

= 1.50 ;

nel metodo [S.L.] i coefficienti di fattorizzazione dei carichi sono :


G = 1.40 per i carichi permanenti ;
Q = 1.50 per i carichi variabili ;
mentre i coefficienti di sicurezza parziali dei materiali risultano :
a = 1.00 per lacciaio da carpenteria allo s.l.u. elastico ;
a = 1.10 per lacciaio da carpenteria allo s.l.u. di rottura ;
c = 1.60 per il calcestruzzo ;
s = 1.15 per lacciaio delle armature.
f) Caratteristiche resistenziali dei materiali strutturali :
resistenza del calcestruzzo :

Rck ;

resistenza dellacciaio per le armature del c.a. :

fs = fyk ;

resistenza dellacciaio da carpenteria (duttile) :

fd = fk = fy ;
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Cap. 3 Impostazione generale e regole pratiche

Regole pratiche e ipotesi di lavoro

f d, V = f k, N

resistenza della bullonatura a taglio trave/colonna :

g) Capacit resistenziali della colonna in acciaio :


sforzo normale ammissibile per la sezione netta :

Nadm(n)=AnadmI=Anfd/1.5 ;
Nu(n)=Anfd ;

sforzo normale al limite elastico per la sezione netta :

Nadm=AadmI=Afd/1.5 ;

sforzo normale ammissibile per la sezione lorda :


sforzo normale al limite elastico per la sezione lorda :
taglio ammissibile per la bullonatura :

Nu=Afd ;
Vb,adm=Abb,admI=Abfd,V/1.5 ;

taglio al limite elastico per la bullonatura :


rifollamento ammissibile unitario (per spess.=1mm) :
rifollamento al limite elastico unitario (1mm) :

3.

Vb,u=Abfd,V ;
Tadm(1)=4x2.5x1xdadmI=10dadmI ;
Tu(1)=4x2.5x1xdfd=10dfd ;

REGOLE PRATICHE E IPOTESI DI LAVORO

a) Copriferri : oltre alle norme vigenti (D.M. 9/1/96) relative al copriferro delle armature
filanti del calcestruzzo armato, si fissano le seguenti regole riferite ai profili strutturali in
acciaio (cfr. fig.3.1) :
lateralmente, in direzione X :
cx ' cx cx "
dove :
cx= max (40 ; Pb/6) (mm) ;
cx= 0.4Ba (mm) ;
verticalmente, in direzione Y :

cy ' cy cy "
dove :
cy= 40mm ;
cy= 0.3Ph (mm).
b) Larmatura filante longitudinale deve avere area complessiva As non inferiore allo 0.3%
della sezione Ac di cemento armato e non superiore al 4% della stessa.
c) La distanza libera tra le anime dei profili in acciaio non deve essere inferiore a
0.2Bi,min,(0.2 x 00=120mm) ovvero a 0.50Hmin,(0.5 x 240=120mm) per permettere
agevolmente il getto di completamento.
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Cap. 3 Impostazione generale e regole pratiche

Regole pratiche e ipotesi di lavoro

d) Linfluenza del ritiro del calcestruzzo pu essere trascurata.


e) La rigidezza torsionale delle travi in acciaio (tipicamente per le travi [BE]) pu essere
trascurata.
f) Il taglio di progetto VSd, si suppone assorbito unicamente dalle anime dei profili in acciaio.
g) Linfluenza del taglio sul momento di collasso plastico si pu trascurare quando lazione
tagliante (VSd) allo stato limite ultimo inferiore a 0.5Vpl,Rd, essendo Vpl,Rd la resistenza
ultima a taglio della sezione in assenza di momento flettente.
V pl , Rd = mPh Pt f y

3 a

con m=2 per travi [BI] ed m=1 per travi [BE].


h) Il passo ps delle staffe (di cui si trascura il contributo alla resistenza a taglio, avendo esse
semplice funzione di confinamento e cerchiatura del calcestruzzo) si assume non superiore
a 0.8 dellaltezza utile della sezione trasversale della trave.
i) La collaborazione tra calcestruzzo ed acciaio strutturale affidata esclusivamente
alladerenza ed allattrito, nei limiti normativi.
j) Le qualit dei materiali adottati sono :
calcestruzzo :
acciaio strutturale :

Rck = 250/ 300/ 350 ;


Fe 360/ 430/ 510 ;

acciaio da armatura :
bulloni :

FeB 38/ 44K ;


classe 4.6/ 5.6/ 6.8.

k) I fattori di resistenza r e di rigidezza s dellacciaio devono soddisfare alle :


0.2 r 0.9;

0.2 s 0.9;
per poter considerare lacciaio strutturale ed il calcestruzzo staticamente collaboranti.
Le tabelle 3.1 3.10 di seguito riportate definiscono nellordine lo schema di
coordinazione parametrica per le strutture di piano ; lo schema di coordinazione e delle
percentuali di armatura filante nelle travi ; lo schema di coordinazione parametrica per le
strutture in elevazione ; i rapporti s e r per tutte le tipologie di sezione definite.

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